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Document 62010CN0016
Case C-16/10: Reference for a preliminary ruling from Court of Appeal (England & Wales) (Civil Division) made on 11 January 2010 — The Number Ltd, Conduit Enterprises Ltd v Office of Communications and British Telecommunications PLC
Causa C-16/10: Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Court of Appeal (England & Wales) (Civil Division) (Regno Unito) l’ 11 gennaio 2010 — The Number Ltd, Conduit Enterprises Ltd/Office of Communications e British Telecommunications
Causa C-16/10: Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Court of Appeal (England & Wales) (Civil Division) (Regno Unito) l’ 11 gennaio 2010 — The Number Ltd, Conduit Enterprises Ltd/Office of Communications e British Telecommunications
GU C 63 del 13.3.2010, p. 40–41
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
13.3.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 63/40 |
Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Court of Appeal (England & Wales) (Civil Division) (Regno Unito) l’11 gennaio 2010 — The Number Ltd, Conduit Enterprises Ltd/Office of Communications e British Telecommunications
(Causa C-16/10)
2010/C 63/63
Lingua processuale: l’inglese
Giudice del rinvio
Court of Appeal (England & Wales) (Civil Division)
Parti
Ricorrenti: The Number Ltd, Conduit Enterprises Ltd
Convenuti: Office of Communications e British Telecommunications PLC
Questioni pregiudiziali
1) |
«Se il potere conferito agli Stati membri in forza dell’art. 8, n. 1, della direttiva 2002/22/CE (1) (in prosieguo: la «direttiva servizio universale») in combinato disposto con l’art. 8 della direttiva 2002/21/CE (2) (in prosieguo: la «direttiva quadro»), gli artt. 3, n. 2 e 6, n. 2, della direttiva 2002/20/CE (3) (in prosieguo: la «direttiva autorizzazioni») e l’art. 3, n. 2, della direttiva servizio universale nonché altre norme sostanziali di diritto comunitario, di designare una o più imprese per garantire la fornitura del servizio universale, o diversi elementi del servizio universale, quale definito agli artt. 4, 5, 6 e 7 e 9, n. 2, della direttiva servizio universale, deve essere interpretato nel senso che:
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2) |
Se, alla luce dell’art. 3, n. 2, della direttiva servizio universale, le disposizioni sopra citate consentono agli Stati membri, nel caso in cui un’impresa sia designata a norma dell’art. 8, n. 1, della direttiva servizio universale in relazione all’art. 5, n. 1, lett. b), della stessa direttiva (servizio completo di consultazione degli elenchi telefonici), senza che sia richiesto che siffatto servizio venga fornito direttamente agli utenti finali, di imporre obblighi specifici a carico dell’impresa designata, ossia:
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(1) Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 7 marzo 2002, 2002/22/CE, relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica (direttiva servizio universale) (GU L 108, pag. 51).
(2) Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 7 marzo 2002, 2002/21/CE, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro) (GU L 108, pag. 33).
(3) Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 7 marzo 2002, 2002/20/CE, relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (direttiva autorizzazioni) (GU L 108, pag. 21).