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Document 52016BP2153

    Risoluzione (UE) 2016/2153 del Parlamento europeo, del 27 ottobre 2016, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione II — Consiglio europeo e Consiglio

    GU L 333 del 8.12.2016, p. 51–53 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2016/2153/oj

    8.12.2016   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 333/51


    RISOLUZIONE (UE) 2016/2153 DEL PARLAMENTO EUROPEO

    del 27 ottobre 2016

    recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione II — Consiglio europeo e Consiglio

    IL PARLAMENTO EUROPEO,

    vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione II — Consiglio europeo e Consiglio,

    visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

    vista la seconda relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0271/2016),

    A.

    considerando che tutte le istituzioni dell'Unione dovrebbero essere trasparenti e rendere pienamente conto ai cittadini dell'Unione in merito ai fondi loro affidati in quanto istituzioni dell'Unione;

    B.

    considerando che il Consiglio europeo e il Consiglio, in quanto istituzioni dell'Unione, dovrebbero essere tenuti a rendere conto democraticamente ai cittadini dell'Unione nella misura in cui sono beneficiari del bilancio generale dell'Unione europea;

    1.

    ricorda il ruolo che il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (il «regolamento finanziario») attribuiscono al Parlamento per quanto concerne il discarico per l'esecuzione del bilancio;

    2.

    sottolinea che, conformemente all'articolo 335 TFUE, «l'Unione è rappresentata da ciascuna delle istituzioni, in base alla loro autonomia amministrativa, per le questioni connesse al funzionamento della rispettiva istituzione» e che, di conseguenza, tenuto conto dell'articolo 55 del regolamento finanziario, le istituzioni sono responsabili a titolo individuale dell'esecuzione dei loro bilanci;

    3.

    sottolinea il ruolo del Parlamento e delle altre istituzioni nel quadro della procedura di discarico quale disciplinata dalle disposizioni del regolamento finanziario, segnatamente dagli articoli 164-166;

    4.

    osserva che, conformemente all'articolo 94 del regolamento del Parlamento, «le disposizioni che disciplinano la procedura relativa al discarico alla Commissione per l'esecuzione del bilancio si applicano anche alla procedura relativa al discarico da dare […] ai responsabili dell'esecuzione dei bilanci di altre istituzioni e organi dell'Unione europea, quali il Consiglio (per quanto riguarda la sua funzione esecutiva) […]»;

    5.

    si rammarica che il Consiglio continui a non pronunciarsi sulle osservazioni formulate dal Parlamento nella sua risoluzione sul discarico del 28 aprile 2016 (1) quanto alla tendenza degli esercizi precedenti ad un aumento del sottoutilizzo e del riporto degli impegni;

    Questioni in sospeso

    6.

    si rammarica che il Consiglio europeo e il Consiglio non trasmettano al Parlamento la loro relazione annuale di attività; ritiene che ciò sia inammissibile e dannoso per la reputazione delle istituzioni;

    7.

    si rammarica che il bilancio del Consiglio europeo e del Consiglio non siano ancora stati separati, come raccomandato dal Parlamento in recenti risoluzioni di discarico;

    8.

    prende atto delle informazioni sulla politica immobiliare fornite sul sito web del Consiglio; prende altresì atto del fatto che non viene data alcuna informazione sui costi sostenuti in relazione agli edifici; chiede che vengano fornite informazioni dettagliate al Parlamento nella prossima relazione finanziaria annuale;

    9.

    rinnova l'invito a presentare relazioni sullo stato di avanzamento dei progetti immobiliari e una ripartizione dettagliata delle spese finora sostenute; chiede informazioni sui costi connessi ai ritardi registrati nel completamento dell'edificio «Europa»;

    10.

    ribadisce al Consiglio il proprio invito a fornire informazioni sul processo di ammodernamento amministrativo da esso avviato, in particolare riguardo all'impatto previsto sul bilancio di detta istituzione;

    11.

    invita il Consiglio ad adottare quanto prima un codice di condotta per garantire l'integrità dell'istituzione; rinnova al Consiglio l'invito ad attuare senza ulteriori indugi le norme in materia di segnalazione delle irregolarità;

    12.

    invita il Consiglio ad aderire al registro dell'Unione per la trasparenza nell'ottica di assicurare la trasparenza e la rendicontabilità dell'istituzione;

    13.

    rinnova al Consiglio l'invito a elaborare orientamenti dettagliati in materia di contrasto alla corruzione e politiche indipendenti nell'ambito delle proprie strutture, nonché a rafforzare in modo sistematico la trasparenza delle procedure legislative e dei negoziati;

    14.

    si rammarica delle difficoltà ripetutamente incontrate nelle procedure di discarico e dovute a una mancanza di cooperazione da parte del Consiglio; sottolinea che il Parlamento ha rifiutato il discarico al segretario generale del Consiglio per gli esercizi 2009, 2010, 2011, 2012 e 2013, per i motivi esposti nelle risoluzioni del 10 maggio 2011 (2), 25 ottobre 2011 (3), 10 maggio 2012 (4), 23 ottobre 2012 (5), 17 aprile 2013 (6), 9 ottobre 2013 (7), 3 aprile 2014 (8), 23 ottobre 2014 (9) e 27 ottobre 2015 (10), e ha rinviato la decisione sul discarico al segretario generale del Consiglio per l'esercizio 2014, per i motivi esposti nella suddetta risoluzione del 28 aprile 2016;

    15.

    insiste sul fatto che un esercizio di controllo di bilancio efficace richiede che Parlamento e Consiglio cooperino, come precisato nella suddetta risoluzione del 28 aprile 2016; conferma che il Parlamento non è in grado di prendere una decisione informata sulla concessione del discarico;

    16.

    ricorda al Consiglio il punto di vista della Commissione, espresso nel gennaio 2014, secondo cui tutte le istituzioni partecipano pienamente al processo di follow-up delle osservazioni formulate dal Parlamento nell'esercizio di discarico e secondo cui tutte le istituzioni dovrebbero cooperare per garantire il buon funzionamento della procedura di discarico;

    17.

    osserva che la Commissione ha affermato che non avrebbe vigilato sull'esecuzione del bilancio delle altre istituzioni e che rispondere alle domande rivolte a un'altra istituzione avrebbe costituito una violazione dell'autonomia di quest'ultima nell'esecuzione della rispettiva sezione del bilancio;

    18.

    si rammarica che il Consiglio continui a non dare risposta alle domande del Parlamento; rammenta le conclusioni del seminario del Parlamento sul diritto di quest'ultimo di concedere il discarico al Consiglio, che si è tenuto il 27 settembre 2012; ricorda altresì l'articolo 15, paragrafo 3, terzo comma, TFUE, il quale stabilisce che ciascuna istituzione, organo od organismo garantisce la trasparenza dei suoi lavori;

    19.

    osserva che solo tre delle 27 interrogazioni presentate al Consiglio da membri della commissione per il controllo dei bilanci in relazione all'esercizio 2014 hanno ricevuto una risposta chiara nei documenti forniti da detta istituzione nel quadro dell'esercizio di discarico;

    20.

    insiste sul fatto che la spesa del Consiglio deve essere controllata al pari di quella delle altre istituzioni e che gli elementi fondamentali di tale controllo sono stati esposti nelle risoluzioni di discarico degli scorsi anni;

    21.

    sottolinea la prerogativa del Parlamento di concedere il discarico a norma degli articoli 316, 317 e 319 TFUE, in linea con l'attuale interpretazione e prassi, e segnatamente di concedere il discarico per ogni rubrica del bilancio presa singolarmente, al fine di garantire la trasparenza e la responsabilità democratica nei confronti dei contribuenti dell'Unione;

    22.

    è del parere che la mancata presentazione, da parte del Consiglio al Parlamento, dei documenti richiesti pregiudichi innanzitutto il diritto dei cittadini dell'Unione all'informazione e alla trasparenza, e stia diventando il sintomo preoccupante di un certo deficit democratico in seno alle istituzioni dell'Unione;

    23.

    ritiene che tale situazione configuri una grave inadempienza degli obblighi derivanti dai trattati e che i soggetti interessati debbano prendere gli opportuni provvedimenti per far fronte alla questione senza ulteriore indugio; sottolinea la necessità di una revisione dei trattati e del regolamento finanziario volta a precisare le finalità e i processi della procedura di discarico, nonché a definire sanzioni in caso di inosservanza delle norme sancite dai trattati;

    24.

    ritiene che la mancanza di cooperazione da parte del Consiglio europeo e del Consiglio con l'autorità di discarico sia un segnale negativo inviato ai cittadini dell'Unione.


    (1)  GU L 246 del 14.9.2016, pag. 21.

    (2)  GU L 250 del 27.9.2011, pag. 25.

    (3)  GU L 313 del 26.11.2011, pag. 13.

    (4)  GU L 286 del 17.10.2012, pag. 23.

    (5)  GU L 350 del 20.12.2012, pag. 71.

    (6)  GU L 308 del 16.11.2013, pag. 22.

    (7)  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 97.

    (8)  GU L 266 del 5.9.2014, pag. 26.

    (9)  GU L 334 del 21.11.2014, pag. 95.

    (10)  GU L 314 dell'1.12.2015, pag. 49.


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