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Document 32011D0847
Council Implementing Decision 2011/847/CFSP of 16 December 2011 implementing Decision 2010/639/CFSP concerning restrictive measures against Belarus
Decisione di esecuzione 2011/847/PESC del Consiglio, del 16 dicembre 2011 , che attua la decisione 2010/639/PESC relativa a misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia
Decisione di esecuzione 2011/847/PESC del Consiglio, del 16 dicembre 2011 , che attua la decisione 2010/639/PESC relativa a misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia
GU L 335 del 17.12.2011, p. 81–82
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
No longer in force, Date of end of validity: 31/10/2012
Relation | Act | Comment | Subdivision concerned | From | To |
---|---|---|---|---|---|
Modifies | 32010D0639 | modifica | allegato III.A | 16/12/2011 |
Relation | Act | Comment | Subdivision concerned | From | To |
---|---|---|---|---|---|
Corrected by | 32011D0847R(01) | (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LT, LV, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV) |
17.12.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 335/81 |
DECISIONE DI ESECUZIONE 2011/847/PESC DEL CONSIGLIO
del 16 dicembre 2011
che attua la decisione 2010/639/PESC relativa a misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione 2010/639/PESC del Consiglio, del 25 ottobre 2010, relativa a misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia (1), in particolare l’articolo 4, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 25 ottobre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/639/PESC relativa a misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia. |
(2) |
Tenuto conto della gravità della situazione in Bielorussia, altre persone dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone e delle entità soggette a misure restrittive di cui all’allegato IIIA della decisione 2010/639/PESC. |
(3) |
È opportuno modificare di conseguenza l’allegato IIIA della decisione 2010/639/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Le persone elencate nell’allegato della presente decisione sono aggiunte all’elenco riportato nell’allegato IIIA della decisione 2010/639/PESC.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 16 dicembre 2011
Per il Consiglio
Il presidente
T. NALEWAJK
(1) GU L 280 del 26.10.2010, pag. 18.
ALLEGATO
Persone di cui all'articolo 1
|
Nome Traslitterazione della grafia bielorussa Traslitterazione della grafia russa |
Nome (grafia bielorussa) |
Nome (grafia russa) |
Luogo e data di nascita |
Carica |
«1. |
Bandarenka Siarhei Uladzimiravich Bondarenko Sergei Vladimirovich |
Бандарэнка Сяргей Уладзiмiравiч |
Бондаренко Сергей Владимирович |
Indirizzo: Dipartimento giuridico, Amministrazione del distretto di Pervomaysky, Chornogo K. 5 office 417 Tel.: +375 17 2800264 |
Giudice presso il tribunale del distretto di Pervomaiski di Minsk. Il 24 novembre 2011, ha condannato Ales Byalyatski, uno dei massimi difensori dei diritti dell'uomo, capo del centro bielorusso "Vyasna" per i diritti umani, vicepresidente dell'FIDH. Ha condotto il processo in palese violazione del codice di procedura penale. Byalyatski operava in difesa e a sostegno delle vittime delle azioni repressive in relazione alle elezioni del 19 dicembre 2010 e alla repressione della società civile e dell'opposizione democratica. |
2. |
Saikouski Uladzimir Saikovski Vladimir |
Сайкоўскi Уладзiмiр |
Сайковский Владимир |
Indirizzo: Dipartimento giuridico, Amministrazione del distretto di Pervomaysky, Chornogo K. 5 office 417 Tel.: +375 17 2800264 |
Procuratore generale presso il tribunale del distretto di Pervomaiski di Minsk. Si è occupato del processo contro Ales Byalyatski, uno dei massimi difensori dei diritti dell'uomo, capo del centro bielorusso "Vyasna" per i diritti umani, vicepresidente dell'FIDH. L'accusa presentata dal procuratore durante il processo denotava una chiara e immediata motivazione politica e ha costituito una palese violazione del codice di procedura penale. Byalyatski operava in difesa e a sostegno delle vittime delle azioni repressive in relazione alle elezioni del 19 dicembre 2010 e alla repressione della società civile e dell'opposizione democratica.» |