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Document 52009XC0331(05)

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

GU C 75 del 31.3.2009, p. 37–40 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

31.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 75/37


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2009/C 75/14)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). La dichiarazione di opposizione deve pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

DOCUMENTO UNICO

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«RISO DEL DELTA DEL PO»

N. CE: IT-PGI-0005-0712-15.07.2008

IGP ( X ) DOP ( )

1.   Denominazione

«Riso del Delta del Po»

2.   Stato membro o paese terzo

Italia

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto (allegato II):

Classe 1.6 — Ortofrutticoli e cereali freschi e trasformati — Riso

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1:

L'indicazione «Riso del Delta del Po» designa esclusivamente il frutto del riso appartenente al tipo «Japonica», gruppo Superfino nelle varietà Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio.

Il «Riso del Delta del Po» presenta un chicco grande, cristallino, compatto, con un elevato tenore proteico e può essere bianco o integrale.

La grande capacità di assorbimento, la poca perdita di amido e buona resistenza durante la cottura, sommate alle caratteristiche organolettiche, quali aroma e sapidità particolari, lo fanno preferire per esaltare i risotti più pregiati.

Per l'immissione al consumo tutte le varietà del «Riso del Delta del Po», devono avere un contenuto proteico superiore al 6,60 % sulla sostanza secca, nonché un valore di collosità del riso cotto (in g/cm) superiore ad un valore che risulta differenziato nelle diverse varietà: Baldo > 4,5; Carnaroli > 1,5; Volano > 3,0; Arborio > 3,5.

3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati):

Non pertinente.

3.4.   Alimenti per animali (solo per prodotti di origine animale):

Non pertinente.

3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avvenire nella zona geografica identificata:

Per le condizioni particolari che caratterizzano la coltivazione del riso, la fase di produzione viene effettuata all'interno della zona geografica indicata nel punto 4.

La varietà Carnaroli, che necessita di particolari terreni a prevalenza argillosa, può essere coltivata solo in terreni con pH superiore a 7,5.

La semina può essere effettuata in acqua con caduta libera o in asciutta sul terreno lavorato che dovrà immediatamente venir sommerso di acqua.

3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, condizionamento, ecc.:

L'essiccazione deve essere effettuata in essiccatoi che non lascino sulle glumelle residui di combustione od odori estranei. Sono ammessi essiccatoi a fuoco indiretto o diretto ma solo se alimentati a metano e GPL.

L'umidità del risone essiccato non deve essere superiore al 14 %.

La trasformazione industriale deve avvenire in stabilimenti e secondo procedure che garantiscano, al «Riso del Delta del Po», il mantenimento delle caratteristiche indicate al punto 3.2.

Il riso viene immesso in scatole o in sacchetti adatti all'uso alimentare da 0,5 kg, 1 kg, 2 kg, 5 kg e può essere confezionato anche in sottovuoto o in atmosfera controllata.

I contenitori devono essere sigillati in modo tale da impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura della confezione.

3.7.   Norme specifiche relative all'etichettatura:

Sui contenitori deve essere apposto obbligatoriamente il logo della denominazione avente dimensioni minime di 40 × 30 mm, e con caratteri di adeguata dimensione (altezza minima 5 mm) la dicitura «Riso del Delta del Po» seguita da «Indicazione Geografica Protetta» oppure sotto forma di acronimo «I.G.P.».

Nella confezione deve essere indicata la varietà («Arborio», «Carnaroli», «Volano», «Baldo»).

Sulla medesima confezione dovrà anche apparire nome o ragione sociale ed indirizzo del confezionatore.

Indicazioni diverse dalla dicitura «Riso del delta del Po — Indicazione Geografica Protetta», dovranno avere dimensioni non superiori ad 1/3 di quelle utilizzate per «Riso del Delta del Po».

Il logo ufficiale del prodotto «Riso del Delta del Po» è composto da una fascia ellittica di colore bianco, bordata di colore verde. All'interno di suddetta fascia vi sono le scritte «RISO DEL DELTA DEL PO», sulla metà superiore e «INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA» su quella inferiore, entrambe in maiuscolo di colore verde.

Nell'interno della suddetta fascia, in campo verde, a destra e a sinistra sono presenti figure tipiche del Delta del Po (canne palustri ed uccelli stilizzati) di colore bianco panna al centro si trova una donna stilizzata con un fascio di riso in colore giallo.

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4.   Definizione concisa della zona geografica

L'area tipica per l'ottenimento del «Riso del Delta del Po» si estende sul cono orientale estremo della pianura padana fra le regioni Veneto ed Emilia Romagna, nei territori formati dai detriti e riporti del fiume Po. L'area è delimitata ad Est dal Mare Adriatico, a Nord dal fiume Adige e a Sud dal Canale navigabile Ferrara/Porto Garibaldi.

Il «Riso del Delta del Po» viene coltivato in Veneto nella provincia di Rovigo, nei comuni di Ariano nel Polesine, Porto Viro, Taglio di Po, Porto Tolle, Corbola, Papozze, Rosolina e Loreo.

In Emilia Romagna la produzione riguarda, in provincia di Ferrara, i comuni di Comacchio, Goro. Codigoro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Migliaro, Migliarino, Ostellato, Mesola, Jolanda di Savoia e Berra.

5.   Legame con la zona geografica

5.1.   Specificità della zona geografica:

Fattori ambientali

Le caratteristiche dei terreni, il clima temperato e la vicinanza del mare, sono i fattori principali che condizionano e caratterizzano la produzione in questo territorio del «Riso del Delta del Po». Il riso trova infatti in questa zona un terreno ideale, essendo l'unica coltivazione possibile in terreni permanentemente semi-sommersi.

I terreni alluvionali del Delta del Po, derivando dai sedimenti terminali del corso del fiume, sono particolarmente fertili in quanto ricchi di minerali, soprattutto di potassio, al punto da rendere inutile l'aggiunta di fertilizzanti potassici.

Inoltre i terreni, pur di differente tessitura, sono caratterizzati da una salinità elevata (E. C. superiori a 1 mS/cm), derivante dalla falda molto alta.

La peculiare ubicazione geografica, limitrofa al mare, determina inoltre un microambiente particolarmente favorevole al riso grazie alla presenza di costanti brezze e conseguentemente, di una minore umidità relativa; da contenute variazioni di temperatura sia in inverno che difficilmente scendono sotto gli 0 °C, sia in estate che negli ultimi trent'anni, non hanno mai superato i 32 °C; da una piovosità generalmente ben distribuita nell'arco dei mesi che non raggiunge i 700 mm/anno. Queste particolari condizioni climatiche limitano la proliferazione di funghi patogeni e la conseguente necessità di trattamenti anticrittogamici.

Fattori storici e umani

Pochi decenni dopo la diffusione del riso nella pianura Padana (1450) compaiono le prime documentazioni sulla presenza di coltivazioni in Polesine, in particolare nel territorio del Delta del Po: infatti questa coltura era strettamente legata alla bonifica in quanto permetteva di accelerare il processo di utilizzazione dei terreni salsi da destinare poi alla rotazione colturale, come testimoniato da una legge della Repubblica Veneta del 1594. Verso la fine del '700 ad opera di alcuni patrizi veneziani iniziò la sistematica coltura del riso nei territori bonificati.

Oggi il Riso del delta del Po è diffuso in circa 9 000 ettari di risaia. L'influenza di questa coltivazione è presente nella cultura locale e nello sviluppo sociale dell'area; il riso viene confezionato e commercializzato da anni da numerose aziende con il nome «Riso del Delta del Po» e grazie alle sue peculiari caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono dagli altri risi prodotti in Italia, viene riconosciuto ed apprezzato dai consumatori di tutta Italia. La sua reputazione è legata infine anche alle fiere e sagre tradizionali che si tengono annualmente sul territorio, come le famose Giornate del riso del Delta del Po che si tengono a Jolanda di Savoia (FE) e alla Fiera di Porto Tolle.

5.2.   Specificità del prodotto:

Le peculiarità del «Riso del Delta del Po» sono legate all'elevato tenore proteico, alla grandezza del chicco, alla elevata capacità di assorbimento, alla bassa perdita di amido e alla sua elevata qualità che determinano una buona resistenza durante la cottura.

Esso inoltre, presenta una particolare sapidità ed aroma che permette di distinguerlo da quello prodotto in zone non salmastre.

5.3.   Legame causale fra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):

I residui salini, presenti in questi terreni di bonifica, unitamente alla particolarità delle acque utilizzate per la coltivazione e alla presenza di una falda superficiale salina, conferiscono al prodotto caratteristiche organolettiche e merceologiche tali da renderlo inconfondibile e altamente apprezzato sul mercato.

L'elevata fertilità minerale dei terreni alluvionali, in particolare del potassio, favoriscono nel riso un elevato tenore proteico ed una maggiore resistenza del chicco alla cottura.

Inoltre i terreni, pur di differente tessitura, sono caratterizzati da una salinità elevata (E. C. superiori a 1 mS/cm) che conferisce al riso un aroma ed una sapidità particolare.

La presenza di una costante brezza marina, portando una drastica diminuzione dell'umidità nel microclima della risaia, riduce fortemente la necessità di trattamenti anticrittogamici e permette di ottenere un riso di elevata qualità.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:

Questa amministrazione ha attivato la procedura nazionale di opposizione pubblicando la proposta di riconoscimento della IGP «Riso del Delta del Po» sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

Il testo consolidato del disciplinare di produzione è consultabile sul sito Internet sul seguente link:

www.politicheagricole.it/DocumentiPubblicazioni/Search_Documenti_Elenco.htm?txtTipoDocumento=Disciplinare%20in%20esame%20UE&txtDocArgomento=Prodotti%20di%20Qualit%E0>Prodotti%20Dop,%20Igp%20e%20Stg

oppure

accedendo direttamente all'home page del sito del ministero (www.politicheagricole.it) e cliccando poi su «Prodotti di Qualità» (a sinistra dello schermo) ed infine su «Disciplinari di Produzione all'esame dell'UE (Reg CE 510/2006)».


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


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