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Document 62015TB0147

    Causa T-147/15: Ordinanza del Tribunale del 28 giugno 2018 — Repubblica ceca/Commissione («Ricorso di annullamento — Risorse proprie dell’Unione europea — Responsabilità finanziaria degli Stati membri — Domanda di dispensa dalla messa a disposizione di risorse proprie — Lettera della Commissione — Atto non impugnabile — Irricevibilità»)

    GU C 301 del 27.8.2018, p. 31–32 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    27.8.2018   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 301/31


    Ordinanza del Tribunale del 28 giugno 2018 — Repubblica ceca/Commissione

    (Causa T-147/15) (1)

    ((«Ricorso di annullamento - Risorse proprie dell’Unione europea - Responsabilità finanziaria degli Stati membri - Domanda di dispensa dalla messa a disposizione di risorse proprie - Lettera della Commissione - Atto non impugnabile - Irricevibilità»))

    (2018/C 301/41)

    Lingua processuale: il ceco

    Parti

    Ricorrente: Repubblica ceca (rappresentanti: M. Smolek, T. Müller, J. Vláčil e J. Očková, agenti)

    Convenuta: Commissione europea (rappresentanti: A. Caeiros e Z. Malůšková, agenti)

    Oggetto

    Domanda fondata sull’articolo 263 TFUE e diretta all’annullamento dell’asserita decisione del direttore della Direzione «Risorse proprie e programmazione finanziaria» della Direzione Generale del Bilancio della Commissione che sarebbe contenuta nella lettera recante il riferimento Ares (2015) 217973, del 20 gennaio 2015, con la quale quest’ultima avrebbe respinto la domanda di dispensa dall’obbligo di mettere a disposizione risorse proprie per l’importo di CZK 53 976 340, proposta ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, del 22 maggio 2000, recante applicazione della decisione 2007/436/CE, Euratom, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (GU 2000, L 130, pag. 1), e avrebbe esortato le autorità ceche ad adottare le misure necessarie per accreditare sul conto della Commissione l’importo di CZK 53 976 340, al più tardi il primo giorno lavorativo successivo al diciannovesimo giorno del secondo mese successivo al mese in cui viene inviata la lettera in questione, a rischio di dover pagare interessi di mora ai sensi dell’articolo 11 del suddetto regolamento.

    Dispositivo

    1)

    Il ricorso è respinto.

    2)

    Non vi è luogo a statuire sull’istanza di intervento della Repubblica slovacca.

    3)

    La Repubblica ceca è condannata a sopportare le proprie spese nonché quelle sostenute della Commissione europea.

    4)

    La Repubblica ceca, la Commissione e la Repubblica slovacca sopporteranno ciascuna le proprie spese relative all’istanza di intervento di quest’ultima.


    (1)  GU C 213 del 29.6.2015.


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