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Document 52011AE1594

Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Sviluppare la dimensione europea dello sport — COM(2011) 12 definitivo

GU C 24 del 28.1.2012, p. 106–110 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

28.1.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 24/106


Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Sviluppare la dimensione europea dello sport

COM(2011) 12 definitivo

2012/C 24/23

Relatore: Alfredo CORREIA

La Commissione europea, in data 18 gennaio 2011, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 165 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Sviluppare la dimensione europea dello sport

COM (2011) 12 definitivo.

La sezione specializzata Occupazione, affari sociali, cittadinanza, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 28 settembre 2011.

Alla sua 475a sessione plenaria, dei giorni 26 e 27 ottobre 2011 (seduta del 26 ottobre), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere con 79 voti favorevoli, 2 voti contrari e 7 astensioni.

1.   Conclusioni

1.1   Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) sottolinea il suo grande interesse ed impegno a favore dello sviluppo della dimensione europea dello sport. È essenziale proseguire le politiche di sviluppo dello sport nell'UE in collaborazione con gli Stati membri e nel rispetto del principio di sussidiarietà, nei limiti delle competenze assegnate dal Trattato.

1.2   Lo sport dà un contributo innegabile alla promozione della salute fisica e mentale e per la costruzione di valori come la disciplina e spirito di equipe che promuovono l'integrazione sociale. L'attività sportiva svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione di innumerevoli malattie. I problemi di cattiva salute dei cittadini hanno un legame diretto con la loro bassa produttività. L'attività sportiva migliora la qualità e l'aspettativa di vita della popolazione dell'UE e fa aumentare la produttività e la competitività della sua economia. Il CESE chiede di promuovere l'attività sportiva e invita l'UE ad intervenire in tal senso.

1.3   Il CESE riconosce l'esistenza del problema del doping nello sport. È necessario avviare una concertazione a livello UE e nazionale su come combattere questa piaga sociale. Il doping può mettere a repentaglio la salute degli sportivi, soprattutto dei giovani dilettanti, e inoltre capovolge la verità sportiva.

1.4   Il CESE accoglie favorevolmente la posizione della Commissione per quanto concerne la pratica e lo sviluppo dello sport nell'ambito dell'istruzione, come da esso stesso raccomandato (1). Ribadisce inoltre l'importanza di migliorare i complessi sportivi, gli spogliatoi e altre infrastrutture al fine di consentire un'attività sportiva in buone condizioni e a costi ridotti.

1.5   Una delle principali preoccupazioni del CESE è quella di offrire un elevato livello di istruzione agli sportivi. Troppe volte, i giovani abbandonano gli studi per dedicarsi allo sport. È necessario creare le condizioni che consentano di praticare e sviluppare una carriera agonistica a livello professionale senza rinunciare agli studi, conformemente al principio della duplice carriera. L'applicazione di tale principio è importante anche per permettere agli sportivi di accedere al mondo del lavoro con conoscenze adeguate al termine della loro carriera sportiva. Per realizzare tale obiettivo, è opportuno promuovere la formazione anche di coloro che forniscono orientamenti a chi pratica uno sport, affinché trasmettano ai loro giovani allievi i giusti valori.

1.6   La violenza nello sport è un fenomeno deplorevole e la sua eliminazione richiede un'azione determinata, sia attraverso un controllo da parte della polizia sia attraverso un'adeguata legislazione penale. L'UE può e deve svolgere un ruolo di coordinamento delle iniziative degli Stati membri al fine di migliorare lo scambio d'informazioni sugli strumenti d'azione più efficaci.

1.7   Il CESE intende prestare una particolare attenzione ai gruppi svantaggiati nello sport, ad esempio i disabili e gli anziani. Questi gruppi hanno il diritto di partecipare alle attività sportive alle stesse condizioni. Il CESE ricorda l'adesione dell'UE alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili. È fondamentale che gli Stati membri garantiscano l'applicazione di detta convenzione.

1.8   Come già nel 2008 (2), il CESE chiede di prestare particolare attenzione al livello di presenza delle donne nello sport e di promuovere la parità di genere in questo settore.

1.9   Il CESE sottolinea il ruolo che svolgono le associazioni sportive senza fini di lucro nella promozione dell'attività sportiva. È indispensabile sostenere tali associazioni vuoi attraverso mezzi finanziari adeguati vuoi attraverso incentivi al volontariato all'interno di esse.

1.10   È inoltre necessario avviare una cooperazione attiva tra le organizzazioni professionali e quelle senza fini di lucro. Da tale cooperazione dipende infatti anche l'evoluzione futura dello sport. Il CESE giudica prioritario trovare forme di finanziamento sostenibili per rendere detta cooperazione attiva.

1.11   Il CESE esprime in particolare la sua preoccupazione per il fenomeno crescente delle scommesse e delle lotterie illegali e clandestine, un settore per il quale emerge chiaramente una mancanza di regole e di sanzioni appropriate. È importante sottolineare l'importanza che il settore dei giochi e delle scommesse gestiti direttamente dallo Stato o su sua licenza può avere per il finanziamento dello sport attraverso l'investimento degli introiti nell'ammodernamento delle infrastrutture sportive. È essenziale creare un dialogo tra gli Stati membri in modo da definire i modelli che rispettino al meglio i principi dell'UE. La regolamentazione del mercato delle scommesse e delle lotterie sportive è anch'essa fondamentale per garantire la verità e la trasparenza nello sport.

1.12   Il CESE riconosce le difficoltà dell'UE nel regolamentare il mercato delle scommesse. Bisognerà garantire il pieno rispetto delle regole del mercato interno e della concorrenza e non dimenticare di conformarsi totalmente al principio di sussidiarietà. Il CESE invita la Commissione ad osservare attentamente questa materia e a definire un quadro orientativo per la regolamentazione di tale mercato, tenendo conto di tali principi e delle informazioni preziose che potranno emergere dalle consultazioni avviate (3).

2.   Osservazioni generali

2.1   Introduzione

2.1.1   Il 18 gennaio 2011, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione sullo sviluppo della dimensione europea dello sport, la quale fa una revisione generale dei risultati del Libro bianco su questo argomento. Il Consiglio dell'Unione europea, sulla base dell'articolo 165 TFUE ha definito un piano di azione articolato in gruppi di lavoro allo scopo di realizzare gli obiettivi fissati.

2.1.2   L'importanza dello sport è riconosciuta da tutti, sia dagli Stati membri sia dagli altri soggetti interessati. Il valore aggiunto che lo sport offre alla società è innegabile. I suoi benefici nel campo della salute, dell'integrazione sociale e dell'economia dell'UE fanno emergere la necessità di avviare cooperazione e di sviluppare strategie concordate. L'UE è l'organo ideale per orientare gli Stati membri all'ottenimento di risultati positivi in questo settore.

2.1.3   L'importanza che assume la dimensione europea dello sport è evidente, sia per il finanziamento di programmi e di azioni specifiche nel settore sia per lo sviluppo di spazi adeguati al dialogo e allo scambio d'informazioni.

2.1.4   I giochi olimpici del 2012 che si terranno a Londra rappresentano l'opportunità di sviluppare la dimensione europea dello sport a vari livelli, in termini sia di modelli di organizzazione, monitoraggio e coordinamento, sia di risultati del dialogo tra le varie parti interessate.

2.2   Obiettivi e contenuto della comunicazione

2.2.1   Con l'entrata in vigore del nuovo Trattato, l'UE si è vista attribuire una competenza inedita in ambito sportivo. Finora, la dimensione europea dello sport si è sviluppata indirettamente, attraverso le competenze assegnate in sede di azione sociale, istruzione e salute, e ancor più indirettamente per quanto concerne i principi del mercato interno e delle regole di concorrenza.

2.2.2   Nonostante tali limiti, si è sempre riconosciuto che gli Stati membri avrebbero tutto l'interesse a cooperare per lo sviluppo dello sport. L'UE è diventata un organo adeguato per portare avanti tale cooperazione.

2.2.3   Si è cercato inoltre di percepire le necessità e l'importanza dello sport a livello europeo. Sono state pertanto individuate le questioni maggiormente pertinenti e suscettibili di un'azione a livello UE. A tal fine sono state avviate consultazioni pubbliche dei vari soggetti interessati per identificare i settori prioritari da sviluppare. I tre ambiti di rilievo identificati sono i seguenti:

il ruolo sociale dello sport,

la dimensione economica dello sport,

l'organizzazione dello sport.

All'interno di tali settori sono stati individuati gli aspetti maggiormente rilevanti.

2.2.4   La comunicazione all'esame cerca di sviluppare/approfondire il Libro bianco, tenendo conto di quanto è stato fatto da allora e, ovviamente, di analizzare le competenze attribuite con l'entrata in vigore del nuovo Trattato (e dell'articolo 165 TFUE).

3.   Osservazioni particolari

3.1   Salute

3.1.1   Il CESE riconosce che l'attività sportiva migliora in generale le condizioni di salute fisica e mentale dei cittadini ed esercita un'influenza diretta e positiva sia sulla loro produttività lavorativa sia sulla qualità della loro vita, in quanto costituisce uno strumento importantissimo per combattere la vita sedentaria.

3.1.2   Lo sport aiuta a prevenire e a combattere l'obesità e diverse altre patologie gravi, principalmente quelle cardiovascolari. In tal senso, la sua azione comporta ulteriori benefici economici in quanto riduce i costi sanitari e gli oneri di previdenza sociale.

3.1.3   Allo stesso modo, lo sport svolge un ruolo fondamentale a livello d'integrazione sociale e di benessere delle persone anziane; esso non solo interviene nella lotta contro le malattie, ma promuove anche una migliore comunicazione tra le generazioni.

3.2   Lotta al doping

3.2.1   La lotta al doping è della massima importanza. La tutela dell'integrità fisica degli atleti e la difesa della verità sportiva richiedono un'azione coordinata a tutti i livelli, non solo tra i 27 Stati membri e i rispettivi organismi ma anche a livello internazionale. Quanto più intensa sarà la cooperazione tra tutti i soggetti e l'intesa sulle forme d'azione più appropriate, tanto migliori saranno le probabilità di successo.

3.2.2   La lotta al doping è particolarmente significativa non solo nello sport professionistico ma anche in quello amatoriale.

3.2.3   Un'azione decisa e coordinata tra gli Stati membri al fine di regolamentare e controllare la commercializzazione di sostanze dopanti risulta essenziale. Per tale motivo, il CESE approva l'iniziativa della Commissione di proporre un progetto di mandato per negoziare l'adesione dell'UE alla Convenzione sulla lotta contro il doping del Consiglio d'Europa.

3.3   Istruzione, formazione e qualifiche nello sport

3.3.1   L'attività fisica nelle scuole è il primo passo per trasmettere ai giovani i valori dello sport, che porteranno con sé per tutta la vita. Il CESE sostiene pienamente le azioni volte all'applicazione di buone pratiche sportive nel sistema dell'istruzione e al miglioramento delle necessarie infrastrutture.

3.3.2   Il CESE condivide l'affermazione della Commissione secondo cui nell'istruzione e nella formazione degli sportivi occorre tenere conto anche dell'importanza della duplice carriera.

3.3.3   Il CESE inoltre approva le iniziative nell'ambito del programma «Apprendimento durante tutto l'arco della vita», che giudica una strategia essenziale per l'attuazione dei valori positivi dello sport.

3.3.4   Adeguate qualifiche dei formatori e delle persone in fase di formazione nell'attività sportiva è un altro fattore essenziale per assicurare i valori dello sport. Il CESE è d'accordo con la Commissione quando propone l'inclusione di qualifiche relative allo sport nei sistemi nazionali di qualifiche, affinché vi sia corrispondenza nel Quadro europeo delle qualifiche.

3.3.5   Il volontariato nello sport, attività svolta soprattutto nei circoli sportivi locali, assume un valore notevole per la società nel suo complesso. Tuttavia, le organizzazioni sportive volontarie e senza fini di lucro non ottengono, molte volte, il dovuto riconoscimento da parte dei poteri politici e attualmente affrontano sfide importanti. Il CESE sottolinea che la comunicazione della Commissione non tiene sufficientemente conto dell'importanza del volontariato nello sport. Il Comitato pertanto invita la Commissione a prendere le misure necessarie per promuovere maggiormente la cultura del volontariato nello sport. È soprattutto importante che le qualifiche e la formazione dei volontari e l'acquisizione e il riconoscimento delle loro conoscenze e competenze vengano incoraggiati con più determinazione a livello europeo. La Commissione dovrebbe inoltre seguire questo processo ed evitare, in sede di elaborazione delle norme europee, eventuali ripercussioni negative indesiderate per le associazioni sportive senza fini di lucro.

3.4   Lotta contro la violenza nello sport

3.4.1   Il CESE accoglie favorevolmente l'iniziativa della Commissione volta ad elaborare e attuare azioni di formazione legate alla violenza nello sport, violenza rivolta tanto agli spettatori quanto alle forze di polizia.

3.4.2   Anche in questo caso, gli spettatori devono essere educati sin dall'infanzia sui banchi di scuola. I valori dell'attività e della pratica sportiva dovranno superare quelli della competizione morbosa.

3.4.3   La violenza nello sport è un fenomeno grave presente in tutta Europa. Essa è generalmente associata a sentimenti razzisti, xenofobi, omofobi o dello stesso tipo. Occorre adottare misure volte a combattere queste manifestazioni totalmente contrarie ai valori dello sport.

3.4.4   È necessario garantire costantemente il monitoraggio dell'informazione e la cooperazione tra gli organismi responsabili del benessere degli spettatori. In particolare bisogna prevenire eventuali infrazioni da parte di gruppi a rischio pre-identificati, soprattutto negli eventi sportivi internazionali.

3.5   Inclusione sociale nello sport e attraverso lo sport

3.5.1   È necessario creare le condizioni per garantire a tutti, compresi i disabili e gli anziani, l'accesso agli impianti sportivi e alla pratica sportiva in generale. Gli aiuti pubblici saranno determinanti per il raggiungimento di questo obiettivo.

3.5.2   L'attività sportiva da parte dei disabili è oggetto di una insufficiente ricerca volta a garantire a questo gruppo della popolazione la pratica di qualsiasi sport. Il CESE approva l'iniziativa della Commissione in questo senso.

3.5.3   L'adesione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità da parte dell'UE e degli Stati membri prevede l'obbligo di adottare le misure opportune per garantirne il rispetto. Il CESE invita la Commissione a verificare le misure adottate dagli Stati membri a tale scopo.

3.5.4   Va assicurata la parità di genere nell'attività sportiva, in quanto le donne sono sottorappresentate in diversi ambiti sportivi. Il CESE sostiene le iniziative volte a far rispettare il principio della parità di genere e delle pari opportunità. In questo senso, approva l'introduzione della categoria «sport» nella base dati e nella rete di donne in posizione di responsabilità.

3.5.5   Lo sport può essere un veicolo d'integrazione e di dialogo tra le diverse culture e promuovere lo spirito di cittadinanza europea. Va sottolineato il potenziale dello sport per l'integrazione dei gruppi svantaggiati e vulnerabili. Il CESE è sostanzialmente d'accordo per quanto concerne la necessità di sostenere programmi d'integrazione sociale attraverso lo sport. Le organizzazioni non governative svolgono un ruolo fondamentale in questo campo, ruolo che deve essere incoraggiato.

3.5.6   La migrazione degli atleti sportivi è un fenomeno sempre più accentuato. La loro integrazione e quella delle loro famiglie negli Stati di accoglienza è un modo per gli stessi Stati membri di promuoversi culturalmente e socialmente. Il CESE sostiene gli sforzi degli Stati membri e della Commissione per creare incentivi legislativi all'accoglienza, allo stabilimento e alla non discriminazione di tali cittadini.

3.6   La dimensione economica dello sport

3.6.1   Il CESE riconosce la sempre crescente importanza economica dello sport. Questo settore rappresenta circa il 2 % del PIL globale dell'UE. Il mercato dello sport contribuisce all'occupabilità dei cittadini e alla crescita. Molte associazioni sportive sono diventate vere e proprie imprese ma anche dopo questo passaggio molte di esse sono rimaste delle strutture senza fini di lucro. È necessario creare o sviluppare le relazioni tra i due tipi di organizzazioni al fine di renderle economicamente sostenibili.

3.6.2   Il settore privato assume un'importanza sociale nello sviluppo dello sport, sia direttamente attraverso contributi specifici, sia attraverso le sponsorizzazioni.

3.6.3   Il CESE riconosce e sostiene la creazione di un conto satellite per lo sport. È fondamentale disporre di dati affidabili circa le somme di denaro generate dallo sport al fine di adottare le politiche più adeguate. Quanto maggiore la cooperazione e l'informazione disponibile, tanto più sarà possibile realizzare politiche più sensate.

3.6.4   La comunicazione in oggetto attribuisce una grande importanza alla questione relativa allo sfruttamento del diritto di proprietà di cui godono gli organizzatori sulle loro manifestazioni sportive, nonché dei loro diritti di proprietà intellettuale. Il CESE è d'accordo con questo approccio. La vendita dei diritti televisivi e degli articoli promozionali rappresenta una grossa fetta del reddito di tali strutture sportive. In questo senso, è necessario che la normativa UE rafforzi i diritti delle organizzazioni sportive. Gli organizzatori di eventi sportivi dovrebbero avere il diritto di esigere un compenso adeguato per l'utilizzazione dei loro eventi in tutte le loro forme e in tutta la loro utilità economica.

3.6.5   Il CESE è d'accordo con l'analisi giuridica condotta nella comunicazione all'esame per quanto concerne il potenziale mancato rispetto delle regole di concorrenza nell'ambito della vendita collettiva dei diritti mediatici. Tuttavia, è giusto riconoscere il soddisfacimento dei criteri per beneficiare di una deroga ai sensi dell'articolo 101, paragrafo 3 del TFUE. Il CESE sa perfettamente che la vendita collettiva arreca indubbi vantaggi alle strutture sportive, le quali devono procedere alla vendita dei diritti in modo da rimanere al di fuori dell'ambito di applicazione dell'articolo 101, paragrafo 1 del TFUE.

3.6.6   Anche in Europa la (produzione e) commercializzazione di attrezzi, abbigliamento e accessori per lo sport è un settore economico miliardario, che attraverso la pubblicità e le sponsorizzazioni rappresenta una delle principali fonti di finanziamento dello sport. Studi eseguiti da differenti istituti europei hanno segnalato che le condizioni di lavoro nella filiera globale dei prodotti per lo sport sono caratterizzate da un gran numero di irregolarità, che possono compromettere la credibilità etica dell'intero settore dello sport. Dagli sportivi, dal settore degli articoli sportivi, nonché dalle imprese che sponsorizzano eventi sportivi e dai loro partner ci si può aspettare che si adoperino per una sorveglianza credibile e trasparente della filiera e delle sue condizioni di lavoro (e criteri di condotta etici basati sulle norme internazionali promosse dall'Organizzazione internazionale del lavoro).

3.6.7   Il CESE ritiene che il mercato delle scommesse e delle lotterie gestite dallo Stato o su sua licenza abbia una grossa importanza per quanto concerne la sostenibilità finanziaria dell'attività sportiva. Le entrate fiscali sono notevoli e indirettamente servono per garantire tale sostenibilità finanziaria alle varie categorie sportive. Analogamente, gli operatori di scommesse sportive on line devono consentire, per contratto, agli organizzatori di manifestazioni sportive di controllare i tipi di scommesse proposti e di ottenere in contropartita la facoltà di utilizzare le manifestazioni per supportare le scommesse sportive on line.

3.6.8   La creazione di una lotteria sportiva europea renderebbe eventualmente più attraente questo segmento del mercato e raccoglierebbe fondi per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture sportive regionali e promuovere la formazione e l'educazione sportiva.

3.6.9   Il CESE riconosce le difficoltà relative alla regolamentazione di questo mercato e ricorda alla Commissione che conformemente ai principi del mercato unico e alle regole di concorrenza è possibile promuovere legalmente azioni volte a rendere più trasparente il settore.

3.6.10   La corruzione e le mafie sono fenomeni legati al mercato delle scommesse clandestine. Esse tentano, e a volte ci riescono, di alterare i risultati, contribuendo negativamente alla mancanza di verità sportiva, corrompendo i vari soggetti e i partecipanti e distorcendo i valori dello sport. Il CESE invita la Commissione e gli Stati membri ad armonizzare sul piano legislativo la lotta a questi fenomeni criminali.

3.6.11   Il CESE approva l'iniziativa di controllare l'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato nel settore dello sport, in modo da garantire il pieno rispetto della legislazione europea.

3.6.12   Il CESE è totalmente d'accordo con l'idea di sfruttare appieno le possibilità di sostegno alle infrastrutture sportive offerte dal Fondo europeo di sviluppo regionale, in quanto le associazioni di volontariato hanno bisogno di tale sostegno, volto a potenziare lo sviluppo regionale e rurale degli Stati membri.

3.7   L'organizzazione dello sport

3.7.1   Una maggiore chiarezza circa la legislazione europea applicabile al settore dello sport è della massima importanza. Il CESE giudica positivamente l'iniziativa della Commissione di fornire assistenza e orientamenti, caso per caso, per quanto concerne la giusta applicazione del concetto di specificità dello sport.

3.7.2   Il CESE condivide totalmente la crescente preoccupazione circa l'attività degli agenti sportivi sul piano giuridico. È assolutamente indispensabile capire e analizzare l'impatto dell'attività degli agenti sulle infrastrutture sportive e di formazione, facendo in modo di assicurare una migliore protezione degli atleti.

3.7.3   Il CESE è d'accordo con l'organizzazione di un convegno per analizzare regolarmente lo sviluppo della dimensione europea dello sport e il suo impatto e chiede di partecipare attivamente a tale iniziativa.

3.7.4   D'accordo con la proposta della Commissione, il CESE considera fondamentale sostenere e mettere in pratica il dialogo costante degli interlocutori sociali e delle organizzazioni sportive al fine di analizzare e discutere le questioni relative ai settori legati allo sport, ad esempio l'istruzione e la formazione, la protezione dei minori, la salute e la sicurezza, l'occupazione, le condizioni di lavoro e la stabilità contrattuale.

Bruxelles, 26 ottobre 2011

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Staffan NILSSON


(1)  Parere del CESE in merito al Libro bianco sullo sport, GU C 151 del 17.6.2008.

(2)  Idem.

(3)  COM(2011) 12 definitivo, pag. 10.


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