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Document 52008IP0564

Politica spaziale europea: L'Europa e lo spazio
Risoluzione del Parlamento europeo del 20 novembre 2008 sulla politica spaziale europea: l’Europa e lo spazio

GU C 16E del 22.1.2010, p. 57–61 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

22.1.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

CE 16/57


Politica spaziale europea: L'Europa e lo spazio

P6_TA(2008)0564

Risoluzione del Parlamento europeo del 20 novembre 2008 sulla politica spaziale europea: l'Europa e lo spazio

(2010/C 16 E/11)

Il Parlamento europeo,

vista la risoluzione del Consiglio del 26 settembre 2008 sulla promozione della politica spaziale europea (1),

visto il Trattato sui principi che disciplinano le attività degli Stati in materia di esplorazione ed utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, inclusa la Luna e gli altri corpi celesti (risoluzione 2222 (XXI) — Trattato sullo spazio extra-atmosferico),

viste le sue risoluzioni del 10 luglio 2008 su spazio e sicurezza (2) e del 29 gennaio 2004 sul piano d'azione per l'attuazione della politica spaziale europea (3), nonché le deliberazioni dell'audizione pubblica organizzata dalla sua commissione per l'industria, la ricerca e l'energia il 16 luglio 2007,

vista la risoluzione del Consiglio del 21 maggio 2007 relativa alla politica spaziale europea (4),

visto il documento della Commissione dell'11 settembre 2008, dal titolo «Relazione sui progressi della politica spaziale europea» (COM(2008)0561),

vista la decisione del Consiglio del 7 ottobre 2003 sulla firma dell'accordo quadro tra la Comunità europea e l'Agenzia spaziale europea,

visti il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e il trattato sull'Unione europea (TUE), modificati dal trattato di Lisbona, e le relative disposizioni sulla politica spaziale europea (articolo 189 del TFUE),

visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

considerando che lo spazio è un bene strategico di fondamentale importanza per l'indipendenza, la sicurezza e la prosperità dell'Europa e che gli sviluppi politici in questo settore devono essere portati avanti dal Consiglio insieme al Parlamento europeo,

B.

considerando che l'Unione e alcuni suoi Stati membri hanno partecipato al finanziamento e allo sviluppo della tecnologia spaziale e della scienza spaziale per oltre 30 anni, il che ha portato a definire l'impostazione della politica spaziale europea (PSE), e riconoscendo la fruttuosa cooperazione con l'Agenzia spaziale europea (ESA),

C.

considerando il crescente interesse nel forte ruolo di leader dell'Unione nell'ambito di una PSE al fine di promuovere soluzioni nel settore dell'ambiente, dei trasporti, della ricerca, della difesa e della sicurezza,

D.

considerando che una PSE forte, soprattutto in termini di applicazioni, servizi e infrastrutture connesse, contribuirà all'influenza societaria, culturale, economica e scientifica dell'Unione, aiuterà lo sviluppo della sua base industriale e scientifica, contribuirà alla sua crescita e all'occupazione e assicurerà la sua indipendenza politica e tecnologica in modo coerente e realistico,

E.

considerando che tutte le attività spaziali europee rispettano pienamente il principio secondo cui l'esplorazione e l'uso dello spazio vengono effettuati a vantaggio e nell'interesse di tutti i paesi e riconoscono lo spazio come un'entità che appartiene a tutto il genere umano, da utilizzare a fini esclusivamente pacifici,

F.

considerando che l'Unione si è impegnata a promuovere la cooperazione internazionale nell'esplorazione e nell'uso dello spazio e condividendo la posizione del Consiglio secondo cui l'Europa dovrebbe intraprendere le proprie azioni in materia di esplorazione dello spazio nell'ambito di un programma mondiale,

G.

considerando l'importanza, per lo sviluppo della PSE, di rafforzare la comprensione e il sostegno da parte dell'opinione pubblica quanto allo sviluppo delle tecnologie spaziali, garantire la complementarità delle azioni e ottimizzare le sinergie realizzate grazie agli sviluppi in altri settori,

H.

considerando la necessità strategica per l'Europa di garantire la continuità di un accesso allo spazio autonomo, affidabile, sostenibile ed efficace sotto il profilo dei costi, basato sia sulla disponibilità di una serie di vettori adeguati e concorrenziali di classe mondiale, sia su un porto spaziale europeo operativo,

I.

considerando la necessità di individuare adeguati strumenti e piani di finanziamento dell'Unione europea per la PSE al fine di integrare gli stanziamenti del settimo programma quadro di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013), in modo da consentire ai diversi attori economici di pianificare le loro azioni a medio e lungo termine,

J.

considerando che un'adeguata struttura di governance nel settore della politica e delle attività spaziali e un appropriato quadro regolamentare per facilitare la rapida messa a punto di servizi innovativi e competitivi a valle, in particolare allo scopo di garantire un accesso sostenuto allo spettro per tutte le applicazioni con base spaziale, sono fondamentali al fine di garantire che la PSE dia i risultati auspicati e risponda alle ambizioni dell'Unione, dell'ESA e dei loro rispettivi Stati membri,

K.

considerando la necessità di definire un calendario preciso per realizzare gli obiettivi di Galileo, EGNOS e del programma sul monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES), ribattezzato Kopernikus nonché l'esigenza di elaborare una tabella di marcia per i vari organismi coinvolti nella realizzazione di tali programmi,

L.

considerando che lo spazio rappresenta uno strumento unico per la raccolta e la diffusione istantanea a livello mondiale di grandi quantità di dati nella società odierna, nonché un mezzo fondamentale per la comprensione e il monitoraggio del cambiamento climatico globale, un settore nel quale l'Europa è all'avanguardia, e invitando gli altri attori internazionali ad assumere un atteggiamento più responsabile nei confronti delle generazioni future,

M.

considerando che importanti progressi possono essere realizzati per quanto concerne gli aspetti della sicurezza spaziale, segnatamente nel settore delle comunicazioni, della vigilanza e dell'osservazione della terra,

N.

considerando che la risoluzione approvata nell'ambito della quarta riunione del quarto Consiglio «Spazio (riunione congiunta del Consiglio dell'Unione europea e del Consiglio dell'ASE)» del 22 maggio 2007 chiede l'ottimizzazione del processo decisionale nel settore spaziale in seno al Consiglio dell'Unione europea e alle altre istituzioni dell'Unione europea,

O.

considerando che il prossimo quadro finanziario dovrebbe contemplare adeguati strumenti e piani di finanziamento dell'Unione per realizzare investimenti comunitari a lungo termine a favore della ricerca spaziale e del funzionamento di applicazioni spaziali sostenibili al servizio dell'Europa e dei suoi cittadini,

P.

considerando che l'Unione europea necessita di un rafforzamento della cooperazione con i paesi in via di sviluppo;

1.   valuta positivamente le conclusioni del Consiglio del 26 settembre 2008 che rappresentano un proficuo impegno politico a favore dello sviluppo di una PSE, la quale riveste un ruolo fondamentale nella costruzione dell'identità europea, e ribadisce la propria intenzione di essere costruttivo e di partecipare pienamente alla sua attuazione come se il trattato di Lisbona fosse in vigore;

2.   concorda con il Consiglio che le attuali priorità sono costituite dall'attuazione tempestiva dei programmi Galileo, EGNOS e GMES;

3.   si compiace in particolare della creazione del gruppo di lavoro interistituzionale Galileo, che potrà fungere da modello per la PSE;

4.   invita la Commissione e il Consiglio a mettere a punto un calendario preciso per la creazione di efficaci strutture di governance in relazione ala programma GMES/Kopernikus e a definire chiaramente una tabella di marcia per tale programma al fine di migliorarne l'efficienza e specificarne le dotazioni di bilancio;

5.   ribadisce il ruolo decisivo di GMES/Kopernikus in quanto iniziativa orientata sugli utenti e attuata grazie al contributo essenziale delle strutture di osservazione in loco, terrestri e spaziali; sottolinea il fatto che è indispensabile la continuità di dati e servizi; ritiene, più in particolare, che la Commissione dovrebbe prima commissionare una valutazione d'impatto dei potenziali vantaggi, dei costi da sostenere e dell'evoluzione a lungo termine del programma GMES/Kopernikus, e poi presentare al Parlamento europeo stesso e al Consiglio un piano d'azione comprendente tra l'altro i seguenti aspetti:

il quadro giuridico del programma GMES/Kopernikus,

la governance del programma GMES/Kopernikus, compreso il ruolo dell'Unione e di organismi esterni all'Unione europea,

il finanziamento del programma GMES/Kopernikus,

il piano di attuazione,

il ruolo di iniziative analoghe ma complementari, sia intergovernative che multilaterali,

gli aspetti internazionali del programma GMES/Kopernikus e quindi la cooperazione necessaria;

6.   deplora il fatto che, malgrado le chiare raccomandazioni della comunità degli utenti, la continuità dei dati altimetrici a bassa inclinazione non sarà garantita al termine delle operazioni del satellite Jason 2 attualmente in orbita; esorta la Commissione a risolvere i problemi finanziari relativi a Jason 3, che rischiano di compromettere la sostenibilità a breve termine dei servizi di Copernicus, nonché a riferirgli le decisioni prese a tale riguardo;

7.   incoraggia la definizione di un dialogo strutturato tra gli attori istituzionali europei e gli attori intergovernativi che garantisca a tutti gli Stati membri un accesso libero ed equo ai vantaggi della PSE;

8.   invita il Consiglio e la Commissione a incentivare le sinergie tra sviluppi civili e di sicurezza nel settore spaziale; le capacità dell'Europa in termini di sicurezza e difesa dipendono, tra l'altro, dalla disponibilità di sistemi via satellite e l'accesso a questi ultimi è fondamentale per l'Unione;

9.   invita il Consiglio e la Commissione a compiere progressi in materia di relazioni internazionali, segnatamente di concorrenza sui mercati internazionali commerciali e governativi al fine di garantire che l'Europa parli con una sola voce e segua una strategia concordata;

10.   condivide con il Consiglio la posizione secondo cui la cooperazione internazionale nel settore spaziale deve essere al servizio degli interessi dell'Europa e, in quest'ottica, dovrebbe contribuire a iniziative globali; sottolinea l'importanza di garantire l'autonomia politica, tecnologica e operativa dell'Europa;

11.   ricorda al Consiglio e alla Commissione che hanno dichiarato l'intenzione di presentare al Parlamento, nel contesto del piano di attuazione della PSE, raccomandazioni o proposte specifiche, visto che si tratta di quattro settori prioritari, in materia di:

spazio e cambiamento climatico,

contributo della PSE alla strategia di Lisbona,

spazio e sicurezza, sulla base della sua risoluzione del 10 luglio 2008,

esplorazione spaziale, comprese la presenza umana e i voli spaziali con equipaggi umani;

12.   sottolinea l'importanza di sviluppare una politica industriale nel settore spaziale, i cui punti fondamentali siano il quadro normativo concernente lo spazio e il programma di standardizzazione che contribuisce alla nascita di nuovi mercati europei a valle; rammenta che il regolamento Galileo è un punto di riferimento per l'inclusione delle Piccole e medie imprese nella politica industriale europea nel settore spaziale;

13.   prende atto del contributo eccezionale offerto dai programmi spaziali che, offrendo una copertura globale e a lungo termine, mettono a disposizione dati fondamentali per la ricerca sul cambiamento climatico e forniscono le conoscenze necessarie a prendere decisioni essenziali nel settore delle politiche ambientali;

14.   riconosce che lo spazio può contribuire al conseguimento degli obiettivi di Lisbona e, di conseguenza, alla realizzazione sia delle aspirazioni economiche, formative, sociali e ambientali dell'Unione sia delle aspettative dei cittadini;

15.   riconosce la necessità che l'Europa si attivi concretamente al fine di ridurre la sua dipendenza per determinate operazioni e per talune tecnologie e componenti spaziali critici;

16.   ritiene che l'Europa dovrebbe elaborare una prospettiva comune e una programmazione strategica di esplorazione spaziale a lungo termine al fine di partecipare a programmi internazionali di esplorazione umana e robotica (come la strategia di esplorazione globale), compresa un'eventuale spedizione umana su Marte;

17.   chiede di esaminare immediatamente la possibilità di creare un nuovo capitolo di bilancio specifico per la PSE nell'ambito del bilancio dell'Unione, che rifletta il forte impegno dell'Unione per la PSE, e di migliorare la chiarezza e la trasparenza di tale politica qualora dovessero entrare in vigore le disposizioni del trattato di Lisbona in materia di politica spaziale;

18.   esorta la Commissione europea e gli Stati membri a promuovere investimenti nella scienza e nella tecnologia spaziali;

19.   invita la Commissione ad avviare le iniziative adeguate allo sviluppo dell'uso dello spazio per la raccolta e la distribuzione di informazioni e insiste sulla necessità di incoraggiare gli sviluppi tecnologici nel settore della vigilanza e dell'osservazione dello spazio;

20.   esorta la Commissione ad adottare le misure necessarie a evitare l'inquinamento dello spazio;

21.   invita la Commissione a presentare uno studio sull'impatto del turismo spaziale e il suo necessario quadro regolamentare e di sicurezza;

22.   invita il Consiglio e la Commissione ad avviare un grande sforzo di riflessione sull'esplorazione dello spazio, atto a definire quella che dovrebbe essere la posizione dell'Europa nelle future attività mondiali di esplorazione nonché le risorse dell'Europa a disposizione di tali sforzi; auspica al riguardo di essere strettamente associato alla prossima conferenza ad alto livello sull'esplorazione dello spazio, proposta dalla Commissione;

23.   sottolinea il valore dell'esplorazione spaziale nell'indurre i giovani europei a scegliere di intraprendere carriere nel campo scientifico e tecnologico, rafforzando le capacità europee di ricerca;

24.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Agenzia spaziale europea, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al segretario generale delle Nazioni Unite.


(1)  GU C 268 del 23.10.2008, pag. 1.

(2)  Testi approvati in tale data, P6_TA(2008)0365.

(3)  GU C 96 E del 21.4.2004, pag. 136.

(4)  GU C 136 del 20.6.2007, pag. 1.


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