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Document 52012BP0381

    Mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione: domanda EGF/2012/003 DK/VESTAS Risoluzione del Parlamento europeo del 23 ottobre 2012 sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione ai sensi del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2012/003 DK/Vestas, presentata dalla Danimarca) (COM(2012)0502 – C7-0292/2012 – 2012/2228(BUD))
    ALLEGATO

    GU C 68E del 7.3.2014, p. 106–109 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    7.3.2014   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 68/106


    Martedì 23 ottobre 2012
    Mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione: domanda EGF/2012/003 DK/VESTAS

    P7_TA(2012)0381

    Risoluzione del Parlamento europeo del 23 ottobre 2012 sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione ai sensi del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2012/003 DK/Vestas, presentata dalla Danimarca) (COM(2012)0502 – C7-0292/2012 – 2012/2228(BUD))

    2014/C 68 E/23

    Il Parlamento europeo,

    vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2012)0502 – C7-0292/2012),

    visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (1) (AII del 17 maggio 2006), in particolare il punto 28,

    visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2) (regolamento FEG),

    vista la procedura di consultazione a tre prevista al punto 28 dell'AII del 17 maggio 2006,

    vista la lettera della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

    vista la relazione della commissione per i bilanci (A7-0345/2012),

    A.

    considerando che l'Unione europea ha predisposto appositi strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per agevolare il loro reinserimento nel mercato del lavoro;

    B.

    considerando che l'ambito di applicazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato ampliato e che a partire dal 1o maggio 2009 è possibile chiedere un sostegno per i lavoratori in esubero come conseguenza diretta della crisi economica e finanziaria mondiale;

    C.

    considerando che il sostegno finanziario dell'Unione ai lavoratori in esubero dovrebbe essere dinamico e reso disponibile nel modo più rapido ed efficiente possibile, in conformità della dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, adottata durante la riunione di concertazione del 17 luglio 2008, e tenendo debitamente conto dell'AII del 17 maggio 2006 con riferimento all'adozione di decisioni di mobilitazione del FEG;

    D.

    considerando che la Danimarca ha richiesto assistenza per 720 licenziamenti, tutti ammessi all'assistenza, intervenuti presso il Vestas Group in Danimarca, attivo nella fabbricazione di turbine eoliche;

    E.

    considerando che la domanda di assistenza soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG;

    1.

    conviene con la Commissione che le condizioni stabilite all'articolo 2, lettera a), del regolamento FEG sono soddisfatte e che, di conseguenza, la Danimarca ha diritto a un contributo finanziario a norma del regolamento in parola;

    2.

    rileva che le autorità danesi hanno presentato la domanda per un contributo finanziario del FEG il 14 maggio 2012 e che la valutazione della Commissione è stata resa disponibile il 13 settembre 2012; si compiace della rapidità del processo di valutazione;

    3.

    constata che attrarre un'impresa innovatrice come Vestas ha consentito di offrire molti posti di lavoro industriali altamente qualificati e di elevata qualità ai lavoratori dei comuni interessati e che la perdita di tali posti di lavoro ha causato difficoltà alla regione; osserva che i licenziamenti sono avvenuti in un momento in cui la disoccupazione è in rapido aumento e che, ad esempio, nel febbraio 2012 i disoccupati erano 36 426 nel Midtjylland e 40 004 nel Syddanmark (rispetto ai 28 402 e 29 751 rispettivamente nell'agosto 2011);

    4.

    valuta positivamente il fatto che, al fine di fornire un'assistenza tempestiva ai lavoratori, le autorità danesi abbiano deciso di avviare l'attuazione delle misure in anticipo rispetto alla decisione finale sulla concessione dell'assistenza del FEG per il pacchetto coordinato proposto;

    5.

    valuta positivamente il fatto che l'attuazione del pacchetto coordinato di servizi personalizzati sia stata avviata il 12 agosto 2012, con lauto anticipo rispetto alla decisione dell'autorità di bilancio di concedere l'assistenza del FEG;

    6.

    ricorda l'importanza di migliorare le possibilità di impiego dei lavoratori attraverso una formazione adeguata e il riconoscimento delle capacità e delle competenze acquisite durante la carriera professionale; auspica che la formazione offerta nel pacchetto coordinato sia adattata anche alle effettive condizioni per le imprese e non soltanto alle necessità dei lavoratori licenziati, soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte di essi erano esperti e tecnici altamente qualificati;

    7.

    constata che questa è la terza domanda FEG relativa a licenziamenti nel settore delle turbine eoliche, anch'essa proveniente dalla Danimarca (EGF/2010/017 DK/Midtjylland Machinery e EGF/2010/022 DK/LM Glasfiber);

    8.

    accoglie positivamente il fatto che le parti sociali sono state consultate nella fase di elaborazione del pacchetto e che saranno informate in merito all'attuazione del progetto;

    9.

    osserva che i licenziamenti avvenuti nel comune di Ringkøbing-Skjern sono la diretta conseguenza della decisione strategica, adottata dal Vestas Group nel novembre 2011, di riorganizzare la propria struttura e di avvicinarsi maggiormente ai propri clienti nei mercati regionali, in particolare in Cina; constata che la riorganizzazione comporterà 2 335 licenziamenti nel mondo e consentirà, stando alle stime, di ridurre di 150 milioni di EUR i costi fissi del gruppo;

    10.

    richiama l'attenzione sulla necessità di trarre insegnamenti dalla preparazione e dall'attuazione della domanda in esame e di altre domande relative a licenziamenti collettivi;

    11.

    rileva che il FEG ha già sostenuto 325 degli 825 lavoratori licenziati del Vestas Group nella prima fase di licenziamenti avvenuta nel 2009; chiede informazioni sui risultati del pacchetto coordinato in termini di tasso di reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati e se siano stati tratti eventuali insegnamenti per quanto concerne il nuovo intervento del FEG nella regione;

    12.

    accoglie con favore il fatto che il pacchetto contiene considerevoli incentivi finanziari per la creazione di attività in proprio, i quali saranno strettamente connessi alla partecipazione a corsi di imprenditorialità e all'esercizio di monitoraggio al termine del progetto FEG;

    13.

    prende atto tuttavia della possibilità che oltre la metà del sostegno a titolo del FEG sia destinata a sussidi finanziari – 720 lavoratori percepirebbero sussidi (comprese borse di studio) stimati a 10 400 EUR per lavoratore;

    14.

    ricorda che il sostegno del FEG dovrebbe essere destinato principalmente alla ricerca di occupazione e a programmi di formazione anziché contribuire direttamente ai sussidi finanziari; ritiene che, se previsto nel pacchetto, il sostegno del FEG dovrebbe avere carattere complementare e non dovrebbe mai sostituire le indennità che sono di competenza degli Stati membri o delle imprese in virtù della legislazione nazionale o dei contratti collettivi;

    15.

    chiede alle istituzioni interessate di compiere gli sforzi necessari per migliorare le disposizioni procedurali e di bilancio al fine di accelerare la mobilitazione del FEG; apprezza la procedura perfezionata messa in atto dalla Commissione, a seguito della richiesta del Parlamento di accelerare la concessione delle sovvenzioni, finalizzata a presentare all'autorità di bilancio la valutazione della Commissione sull'ammissibilità di una domanda FEG unitamente alla proposta di mobilitazione del Fondo; auspica l'integrazione di ulteriori miglioramenti procedurali nel nuovo regolamento sul FEG (2014-2020) e il conseguimento di una maggiore efficacia, trasparenza e visibilità del FEG;

    16.

    ricorda l'impegno delle istituzioni a garantire una procedura agevole e rapida per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del FEG, apportando un aiuto specifico, una tantum e limitato nel tempo ai lavoratori licenziati a causa della globalizzazione e della crisi finanziaria ed economica; sottolinea il ruolo che il FEG può svolgere ai fini del reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati;

    17.

    sottolinea che, in conformità dell'articolo 6 del regolamento FEG, occorre garantire che il Fondo sostenga il reinserimento nel mercato del lavoro dei singoli lavoratori in esubero; sottolinea inoltre che l'assistenza del FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro che portino a un'occupazione durevole e a lungo termine; ribadisce che l'assistenza a titolo del FEG non deve sostituire le azioni che sono di competenza delle imprese in virtù della legislazione nazionale o di contratti collettivi, né le misure relative alla ristrutturazione di aziende o settori; deplora il fatto che il FEG possa fornire alle aziende un incentivo a sostituire la forza lavoro a contratto con una più flessibile e precaria;

    18.

    osserva che le informazioni fornite sul pacchetto coordinato di servizi personalizzati da finanziare a titolo del FEG includono elementi sulla complementarità con azioni finanziate dai Fondi strutturali; ribadisce la sua richiesta alla Commissione affinché presenti, nelle sue relazioni annuali, una valutazione comparativa di tali dati, onde assicurare il pieno rispetto dei regolamenti esistenti ed evitare che si verifichino duplicazioni relativamente ai servizi finanziati dall'Unione;

    19.

    si compiace del fatto che, in seguito alle richieste del Parlamento, il bilancio 2012 presenti stanziamenti di pagamento pari a 50 000 000 di EUR alla linea di bilancio FEG 04 05 01;

    20.

    approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

    21.

    incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

    22.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.


    (1)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

    (2)  GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.


    Martedì 23 ottobre 2012
    ALLEGATO

    DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

    concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione ai sensi del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2012/003 DK/Vestas, presentata dalla Danimarca)

    (Il testo dell'allegato non figura poiché esso corrisponde all'atto finale, la decisione 2012/731/UE.)


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