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Document 32011D0241

    2011/241/UE: Decisione della Commissione, del 14 aprile 2011 , che proroga il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Slovacchia Testo rilevante ai fini del SEE

    GU L 101 del 15.4.2011, p. 124–125 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

    Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 30/04/2014

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2011/241/oj

    15.4.2011   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 101/124


    DECISIONE DELLA COMMISSIONE

    del 14 aprile 2011

    che proroga il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Slovacchia

    (Testo rilevante ai fini del SEE)

    (2011/241/UE)

    LA COMMISSIONE EUROPEA,

    visto il trattato di adesione della Repubblica ceca, dell’Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia,

    visto l’atto di adesione della Repubblica ceca, dell’Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia, in particolare l’allegato XIV, capitolo 3,

    vista la richiesta presentata dalla Slovacchia,

    considerando quanto segue:

    (1)

    L’atto di adesione del 2003 prevede che la Slovacchia possa mantenere in vigore, alle condizioni in esso definite, e durante un periodo di sette anni a decorrere dalla data di adesione, vale a dire fino al 30 aprile 2011, i divieti relativi all’acquisto di terreni agricoli da parte di persone fisiche e giuridiche di altri Stati membri UE non stabilite, non residenti o non aventi una filiale o un’agenzia in Slovacchia. Si tratta di un’eccezione provvisoria alla libertà di circolazione dei capitali come garantita dagli articoli da 63 a 66 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Il periodo transitorio può essere prorogato soltanto una volta, per un periodo massimo di tre anni.

    (2)

    Il 20 gennaio 2011 la Slovacchia ha chiesto che il periodo transitorio relativo all’acquisizione di terreni agricoli venga prorogato di tre anni.

    (3)

    La ragione principale del periodo transitorio è costituita dall’esigenza di salvaguardare le condizioni socioeconomiche in cui sono esercitate le attività agricole successivamente all’introduzione del mercato unico e alla transizione della Slovacchia verso la politica agricola comune. In particolare, esso intende rispondere alle preoccupazioni sollevate in merito all’impatto che la liberalizzazione dell’acquisto di terreni agricoli potrebbe avere sul settore a causa delle sostanziali differenze iniziali sia nei prezzi dei terreni agricoli che nei redditi agricoli rispetto a quelli esistenti in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito (in prosieguo l’UE-15). Il periodo transitorio era inoltre volto a facilitare il processo di restituzione e di privatizzazione dei terreni agricoli. Nella sua relazione del 16 luglio 2008 intitolata «Riesame delle misure transitorie per l’acquisizione di proprietà agricole di cui al trattato di adesione del 2003» (in prosieguo «la relazione intermedia»), la Commissione ha già ha sottolineato l’importanza di completare la riforma agraria entro il periodo transitorio previsto (1).

    (4)

    Stando ai dati di cui dispone l’Eurostat, in Slovacchia i prezzi dei terreni agricoli sono inferiori a quelli del resto dell’UE. La totale convergenza dei prezzi di vendita dei terreni agricoli non era prevista, né era considerata come condizione necessaria per mettere fine al periodo transitorio. Tuttavia, la differenza tra i prezzi di vendita dei terreni agricoli slovacchi e quelli dell’UE-15 è tale da poter ostacolare una graduale evoluzione verso la convergenza dei prezzi. Esiste anche il rischio considerevole che si assista ad attività speculative su terreni di scarso valore.

    (5)

    Analogamente a quanto accade con i livelli dei prezzi dei terreni agricoli, i dati forniti da Eurostat mostrano il persistere del divario tra il PIL pro capite slovacco, misurato in standard di potere d’acquisto, e quello dell’UE-15. Pertanto, i prezzi dei terreni agricoli sono attualmente elevati rispetto al potere d’acquisto degli slovacchi.

    (6)

    Stando ad Eurostat, in Slovacchia la struttura della proprietà fondiaria è caratterizzata prevalentemente da aziende agricole di piccole dimensioni (meno di 2 ha) a conduzione familiare e, nella maggior parte dei casi, non orientate al mercato. Il processo di accorpamento delle suddette imprese si rivela essere molto lento e tra il 2001 e il 2007 la media della superficie agricola utilizzata è passata da 0,5 ha a 0,6 ha. Sebbene solo il 4,56 % del totale della popolazione attiva lavori nell’agricoltura, circa la metà della popolazione vive nelle campagne. Secondo quanto riferito dalle autorità slovacche, molte delle terre agricole in mano a proprietari privati non sono coltivate.

    (7)

    A rallentare l’accorpamento dei fondi rustici contribuisce anche il mancato completamento del processo di restituzione dei diritti di proprietà per reclami ancora pendenti. Inoltre, più di 360 000 ha di terreno agricolo privato sono amministrati dal fondo slovacco per la proprietà fondiaria, nell’attesa che vengano identificati i legittimi proprietari. Il fondo gestisce anche circa 130 000 ha di terreni agricoli statali. Questi terreni, assieme a quelli la cui situazione giuridica è incerta, costituiscono quasi un quarto del totale dei fondi agricoli slovacchi. La mancanza di chiarezza sui diritti di proprietà ostacola inevitabilmente la compravendita di terreni e l’accorpamento della proprietà agricola. A sua volta, la frammentazione fondiaria contribuisce ulteriormente a ridurre la competitività e fa sì che le aziende agricole siano meno orientate al mercato.

    (8)

    Dato il contesto ci si può attendere, assieme alle autorità slovacche, che la revoca delle restrizioni alla data del 1o maggio 2011 comporti un aumento dei prezzi dei terreni agricoli slovacchi. Esiste pertanto il pericolo che gravi perturbazioni colpiscano il mercato dei terreni agricoli slovacchi una volta scaduto il periodo transitorio.

    (9)

    Dovrebbe pertanto essere concessa una proroga triennale del periodo transitorio di cui all’allegato XIV, capitolo 3, dell’atto di adesione del 2003.

    (10)

    Come già sottolineato nella relazione intermedia, per preparare il mercato alla piena liberalizzazione resta cruciale, anche in presenza di circostanze economiche avverse, promuovere il miglioramento di fattori quali le facilitazioni creditizie e assicurative per gli agricoltori e il completamento della riforma agraria durante il periodo transitorio.

    (11)

    Poiché un mercato unico aperto è stato da sempre al centro della prosperità europea, un aumento del flusso di capitali esteri potrebbe in teoria giovare anche al mercato agricolo slovacco. Come sottolineato nella relazione intermedia, gli investimenti esteri nel settore agricolo avrebbero inoltre un notevole impatto a lungo termine sul conferimento del capitale e del know-how necessari, sul funzionamento dei mercati fondiari e sulla produttività agricola. La progressiva diminuzione delle restrizioni alla proprietà estera nel corso del periodo transitorio contribuirebbe anche a preparare il mercato alla piena liberalizzazione.

    (12)

    Ai fini della certezza del diritto e onde evitare un vuoto nel sistema giuridico nazionale della Slovacchia una volta scaduto l’attuale periodo transitorio, occorre che la presente decisione entri in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    Il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Slovacchia di cui all’allegato XIV, capitolo 3, dell’atto di adesione del 2003 è prorogato fino al 30 aprile 2014.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.

    Per la Commissione

    Il presidente

    José Manuel BARROSO


    (1)  COM(2008) 461 definitivo del 16 luglio 2008.


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