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Document 32012L0019

Sfruttare al meglio i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

Sfruttare al meglio i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

 

SINTESI DI:

Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

QUAL È LO SCOPO DELLA DIRETTIVA?

Essa è intesa a proteggere l’ambiente e la salute umana incoraggiando la produzione e il consumo sostenibili. E pertanto punta a:

  • prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)*;
  • promuovere il riutilizzo, il riciclaggio e altre forme di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE)*;
  • contribuire all’uso efficiente delle risorse e al recupero di materie prime secondarie di valore.

PUNTI CHIAVE

La normativa:

  • provvede alla rifusione e all’abrogazione della direttiva originale RAEE (Direttiva 2002/96/CE) modificata in maniera sostanziale dalla sua adozione;
  • classifica i RAEE in diverse categorie, quali apparecchiature di scambio di temperatura per apparecchiature piccole e grandi, schermi, lampade e apparecchiature IT e di telecomunicazione di piccole dimensioni;
  • non si applica ad alcune tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche, in particolare materiali destinati a scopi militari o spaziali, lampade a incandescenza, dispositivi medici impiantabili attivi o mezzi di trasporto.

I paesi dell’UE devono:

  • incoraggiare la cooperazione tra produttori e operatori degli impianti di riciclaggio per favorire la progettazione di apparecchiature elettriche che possano essere riutilizzate, smaltite o recuperate in linea con la direttiva sulla progettazione ecologica (Direttiva 2009/125/CE);
  • ridurre al minimo lo smaltimento dei RAEE sotto forma di rifiuti urbani misti;
  • consentire ai nuclei domestici e ai distributori di restituire i RAEE gratuitamente.
  • vietare lo smaltimento dei RAEE raccolti separatamente che non siano stati trattati in modo adeguato;
  • garantire un tasso annuale minimo di raccolta dei RAEE. Dal 2016 tale tasso è pari al 45 % del peso totale di apparecchiature elettriche ed elettroniche vendute nei tre anni precedenti e, dal 2019, il tasso minimo sale al 65 %, equivalente a un obiettivo di raccolta pari all’85 % del totale dei RAEE prodotti. Gli Stati membri possono stabilire tassi di raccolta più ambiziosi.

La Bulgaria, la Repubblica ceca, la Lettonia, la Lituania, l’Ungheria, Malta, la Polonia, la Romania, la Slovenia e la Slovacchia possono prorogare l’obiettivo del tasso di raccolta del 2019 sino al 2021 a causa della mancanza delle infrastrutture necessarie e dei loro bassi livelli di utilizzo delle AEE.

I paesi dell’UE devono inoltre:

  • verificare che tutti gli impianti di trattamenti dei RAEE siano ufficialmente autorizzati;
  • stilare un registro dei produttori di tutte le aziende che producono o importano apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  • svolgere ispezioni per verificare la conformità con le disposizioni di legge e determinare sanzioni in caso di violazioni di tali disposizioni.
  • richiedere ai produttori di:
    • raggiungere gli obiettivi minimi di trattamento per le diverse categorie di RAEE;
    • finanziare la raccolta, il trattamento, il recupero e lo smaltimento ecocompatibile da parte di tutti gli utilizzatori diversi dai nuclei domestici, dei RAEE immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2005.
    • fornire informazioni al pubblico su come restituire e raccogliere i RAEE.

Atti di esecuzione

In aprile 2017, la Commissione europea ha adottato il Regolamento di esecuzione (UE) 2017/699. Esso definisce una metodologia per il calcolo di:

  • peso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato di ciascuno Stato membro;
  • quantità in peso RAEE prodotti in ciascuno Stato membro.

Nel febbraio 2019, la Commissione ha adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2019/290 che stabilisce il formato per la registrazione e la comunicazione al registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

La Commissione ha presentato le seguenti relazioni al Parlamento europeo e al Consiglio:

  • relazione sul riesame del campo di applicazione della direttiva 2012/19/UE e sul riesame dei termini per conseguire gli obiettivi dei tassi di raccolta e sulla possibilità di stabilire tassi di raccolta individuali per una o più delle categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui all’allegato III della direttiva;
  • relazione sul riesame degli obiettivi di recupero dei RAEE, sulla possibilità di fissare obiettivi distinti per i RAEE da preparare per il riutilizzo, e sul riesame del metodo per il calcolo degli obiettivi di recupero stabiliti all’articolo 11, paragrafo 6, della direttiva 2012/19/UE sui RAEE;
  • relazione sull’esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione a norma della direttiva sui RAEE.

Sulla base di tali relazioni, la Commissione ha concluso che la legislazione non doveva essere modificata.

DA QUANDO VIENE APPLICATA LA DIRETTIVA?

È stata applicata dal lunedì 13 agosto 2012. La direttiva 2012/19/UE modifica e sostituisce la direttiva 2002/96/CE e le successive modifiche. Le nuove regole contenute nella Direttiva 2012/19/UE dovevano essere recepite negli Stati dell’UE entro il venerdì 14 febbraio 2014.

CONTESTO

  • I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche quali computer, televisori, frigoriferi e telefoni cellulari, aumentano ogni anno. Nel 2005 hanno raggiunto circa 9 milioni di tonnellate. Entro il 2020, si prevede un aumento a circa 12 milioni di tonnellate.
  • I rifiuti non solo contengono risorse scarse e costose, che possono essere riutilizzate, ma anche materiali pericolosi che devono essere gestiti correttamente per evitare problemi ambientali e sanitari.
  • Per ulteriori informazioni, consultare:

TERMINI CHIAVE

Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, sostanze o oggetti che sono, che sono destinati a, o che devono essere eliminati.
Apparecchiature elettriche ed elettroniche: apparecchiature che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o campi elettromagnetici.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) (rifusione) (GU L 197 del 24.7.2012, pag. 38).

Modifiche successiva alla direttiva 2012/19/UE sono state integrate nel documento originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

DOCUMENTI CORRELATI

Regolamento di esecuzione (UE) 2019/290 della Commissione, del 19 febbraio 2019, che stabilisce il formato per la registrazione e le comunicazioni dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche al registro (GU L 48 del 20.2.2019, pag. 6).

Regolamento di esecuzione (UE) 2017/699 della Commissione, del 18 aprile 2017, che definisce una metodologia comune per il calcolo del peso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato di ciascuno Stato membro e una metodologia comune per il calcolo della quantità in peso dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) prodotti in ciascuno Stato membro (GU L 103 del 19.4.2017, pag. 17).

Direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia (GU L 285 del 31.10.2009, pag. 10).

Si veda la versione consolidata.

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul riesame del campo di applicazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (la nuova direttiva RAEE) e sul riesame dei termini per conseguire i tassi di raccolta di cui all’articolo 7, paragrafo 1, della nuova direttiva RAEE e sulla possibilità di stabilire tassi di raccolta individuali per una o più delle categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui all’allegato III della direttiva (COM(2017) 171 final, del 18.4.2017).

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa all’esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione a norma della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) (COM(2017) 172 final del 18.4.2017).

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul riesame degli obiettivi di recupero dei RAEE, sulla possibilità di fissare obiettivi distinti per i RAEE da preparare per il riutilizzo, e sul riesame del metodo per il calcolo degli obiettivi di recupero stabiliti all’articolo 11, paragrafo 6, della direttiva 2012/19/UE sui RAEE (COM(2017) 173 final del 18.4.2017).

Ultimo aggiornamento: 24.07.2019

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