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Document 52015IP0080

    Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2015 sulla situazione in Venezuela (2015/2582(RSP))

    GU C 316 del 30.8.2016, p. 190–193 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    30.8.2016   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 316/190


    P8_TA(2015)0080

    Situazione in Venezuela

    Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2015 sulla situazione in Venezuela (2015/2582(RSP))

    (2016/C 316/22)

    Il Parlamento europeo,

    viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Venezuela, in particolare quella del 27 febbraio 2014 sulla situazione in Venezuela (1) e quella del 18 dicembre 2014 sulla persecuzione dell'opposizione democratica in Venezuela (2),

    vista la sua risoluzione del 20 aprile 2012 sulla certezza giuridica degli investimenti europei al di fuori dell'Unione europea (3),

    viste le dichiarazioni alla stampa del 23 febbraio 2015 del portavoce del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini sull'arresto del sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, e sulla situazione in Venezuela,

    vista la dichiarazione del portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, del 26 febbraio 2015, sulla situazione in Venezuela,

    vista la dichiarazione del 25 febbraio 2015 del Segretario generale dell'Unione delle nazioni sudamericane (UNASUR) ed ex presidente della Colombia, Ernesto Samper, sulla situazione in Venezuela e sulla morte dello studente quattordicenne Kluivert Roa,

    vista la dichiarazione del 24 febbraio 2015 della Commissione interamericana per i diritti umani (CIDH),

    visto il parere del 26 agosto 2014 del gruppo di lavoro del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie,

    vista la dichiarazione del 20 ottobre 2014 dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani sulla detenzione di manifestanti e politici in Venezuela,

    visto il Patto internazionale sui diritti civili e politici, cui il Venezuela ha aderito,

    vista la relazione di Amnesty International 2014/2015 dal titolo «The state of World's Human Rights», del 25 febbraio 2015, e la relazione di Human Rights Watch sul Venezuela dal titolo «New Military Authority to Curb Protests», del 12 febbraio 2015,

    visto l'articolo 123, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

    A.

    considerando che il 19 febbraio 2015 Antonio Ledezma, eletto democraticamente due volte sindaco del distretto metropolitano di Caracas e uno dei leader dell'opposizione, è stato arbitrariamente incarcerato da funzionari pesantemente armati del servizio di intelligence boliviano (SEBIN) senza un mandato di arresto né prove di reato; che in seguito alla sua incarcerazione Antonio Ledezma è stato accusato di cospirazione e associazione a delinquere, reati punibili con gravi pene detentive in Venezuela, ed è stato recluso nel carcere militare Ramo Verde;

    B.

    considerando che la detenzione di civili in un carcere militare è incompatibile con le norme internazionali; che il Venezuela ha l'obbligo di garantire la vita, il trattamento umano e la sicurezza di tutte le persone private della libertà, nonché di garantire condizioni di detenzione conformi alle norme internazionali applicabili;

    C.

    considerando che il presidente Nicolas Maduro ha annunciato alla radio e alla televisione nazionali che è stato sventato un presunto piano volto a destabilizzare il suo governo mediante un colpo di Stato in cui sarebbero stati coinvolti leader dell'Unità democratica (Mesa de la Unidad Democrática), i membri dell'Assemblea nazionale Maria Corina Machado e Julio Borges nonché il sindaco di Caracas Antonio Ledezma; che tali leader di opposizione sarebbero inoltre collegati, secondo le accuse, a un piano finalizzato ad assassinare il leader dell'opposizione Leopoldo Lopez, detenuto in un carcere militare da oltre un anno; che dalla sua incarcerazione Leopoldo Lopez ha subito torture fisiche e psicologiche ed è stato detenuto in isolamento;

    D.

    considerando che il presidente Maduro ha inoltre annunciato strane presunte cospirazioni straniere, piani di destabilizzazione e tentativi di assassinio, segnalati dall'amministrazione nazionale in diverse occasioni;

    E.

    considerando che in passato i leader dell'opposizione democratica sono stati ripetutamente oggetto di accuse infondate di aver partecipato a presunti piani di destabilizzazione e colpi di Stato; che sono in aumento le intimidazione e i maltrattamenti ai danni di leader dell'opposizione e studenti imprigionati che hanno partecipato alle proteste del 2014; che Leopoldo López, Daniel Ceballos e altri politici dell'opposizione rimangono arbitrariamente detenuti, che María Corina Machado è stata illegittimamente e arbitrariamente destituita ed espulsa dal parlamento venezuelano, e che il governo del Venezuela minaccia di revocare l'immunità parlamentare di Julio Borges;

    F.

    considerando che la presunzione di innocenza si ritiene violata nel caso in cui una persona accusata penalmente è soggetta a detenzione preventiva senza un'adeguata motivazione, poiché la detenzione risulta punitiva invece di rappresentare una misura precauzionale;

    G.

    considerando che, stando a quanto riferito da organizzazioni locali e internazionali, un anno dopo le manifestazioni pacifiche oltre 1 700 manifestanti sono in attesa di processo, più di 69 sono tuttora in carcere e almeno 40 persone sono state uccise durante le proteste, mentre i loro assassini sono ancora a piede libero; che i manifestanti sono stati oggetto di un uso sproporzionato della forza e di violenza sistematica da parte della polizia, di membri della Guardia nazionale e di gruppi armati filogovernativi fuori controllo e violenti;

    H.

    considerando che uno Stato democratico non deve criminalizzare i leader dell'opposizione politica e deve garantire la partecipazione di tutti i settori nella vita politica del paese nonché i diritti umani di coloro che affermano di far parte dell'opposizione, come dichiarato da Human Rights Watch il 24 febbraio 2015;

    I.

    considerando che membri della Corte suprema hanno apertamente rifiutato il principio della separazione dei poteri, si sono impegnati pubblicamente a portare avanti il programma politico del governo e si sono ripetutamente pronunciati a favore del governo, convalidando le relative violazioni dei diritti umani; che nel dicembre 2014 la maggioranza filogovernativa in seno all'Assemblea nazionale ha nominato 12 nuovi membri della Corte suprema votando a maggioranza semplice poiché, non essendo riuscita ad ottenere una maggioranza di due terzi, le sarebbe stato necessario raggiungere un consenso con l'opposizione;

    J.

    considerando che la risoluzione 8610 del ministero della Difesa consente all'esercito di utilizzare le armi da fuoco per controllare «riunioni pubbliche e manifestazioni pacifiche»; che l'articolo 68 della costituzione venezuelana vieta l'uso di armi da fuoco e di sostanze tossiche per controllare le manifestazioni pacifiche; che, secondo le norme internazionali, il ricorso alle forze militari nelle operazioni di pubblica sicurezza dovrebbe essere limitato;

    K.

    considerando che il 24 febbraio 2015 Kluivert Roa, uno studente di 14 anni, è stato colpito mortalmente durante una manifestazione per la scarsità di cibo e medicine nella città di San Cristóbal, nello Stato di Táchira, ed è la prima vittima da quando l'uso delle armi da fuoco è stato autorizzato per reprimere le proteste; che il 25 febbraio 2015 l'ufficio del Procuratore generale ha dichiarato che un ufficiale di polizia è stato accusato, tra l'altro, di omicidio intenzionale;

    L.

    considerando che la libertà di espressione e il diritto di prendere parte a manifestazioni pacifiche costituiscono gli elementi fondanti della democrazia; che l'uguaglianza e la giustizia per tutti sono impossibili senza il rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti di ogni cittadino; che, secondo diverse denunce, i mezzi di comunicazione sarebbero soggetti a censura e intimidazioni crescenti;

    M.

    considerando che il Venezuela è il paese dell'America latina con le più vaste riserve energetiche; che il popolo venezuelano deve far fronte a una grave carenza di prodotti di base, i prezzi dei prodotti alimentari sono raddoppiati ed è stato intensificato il razionamento dei viveri; che l'incapacità dello Stato di far rispettare la legge e garantire l'ordine nonché la crescente polarizzazione politica hanno reso il Venezuela uno dei paesi più violenti al mondo;

    N.

    considerando che soltanto l'osservanza dei diritti e delle libertà fondamentali e un dialogo costruttivo e rispettoso condotto in uno spirito di tolleranza può aiutare il paese a uscire da questa grave crisi e a superare le difficoltà future;

    O.

    considerando che la «Mesa de Dialogo» (tavolo di dialogo) tra il governo e l'opposizione è stata avviata e purtroppo interrotta senza giungere a buon fine;

    P.

    considerando che l'articolo 207 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) stabilisce che gli investimenti europei nei paesi terzi costituiscono un elemento fondamentale della politica commerciale comune dell'UE e formano quindi parte integrante della sua azione politica esterna, e che, ai sensi del trattato di Lisbona, gli investimenti diretti esteri (IDE) sono di competenza esclusiva dell'UE, come stabilito dall'articolo 3, paragrafo 1, lettera e), e dagli articoli 206 e 207 del TFUE;

    Q.

    considerando che il governo venezuelano ha una responsabilità particolare nel rispettare lo Stato di diritto e il diritto internazionale, dato che il 16 ottobre 2014 è stato eletto membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

    1.

    ricorda la sua profonda preoccupazione per il deteriorarsi della situazione in Venezuela e condanna l'uso della violenza contro i manifestanti; chiede alle autorità venezuelane di liberare immediatamente Antonio Ledezma, Leopoldo López, Daniel Ceballos e tutti i manifestanti pacifici, gli studenti e i leader dell'opposizione arbitrariamente detenuti per aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione e i loro diritti fondamentali, in linea con le richieste avanzate da vari organismi delle Nazioni Unite e organismi internazionali; invita le autorità venezuelane a ritirare le accuse infondate contro di essi;

    2.

    chiede alle autorità del Venezuela di garantire che Antonio Ledezma, Leopoldo López, Daniel Ceballos e tutti gli altri prigionieri politici ricevano ogni assistenza medica di cui potrebbero avere bisogno e beneficino di contatti immediati, privati e regolari con i loro familiari e con avvocati di loro scelta; esprime profonda preoccupazione per il deteriorarsi delle condizioni dei detenuti;

    3.

    invita il governo venezuelano a porre fine alla persecuzione politica e alla repressione dell'opposizione democratica, alle violazioni della libertà di espressione e di manifestazione, e sollecita la fine della censura ai danni dei media; ricorda alle autorità che le voci dell'opposizione sono necessarie per una società democratica;

    4.

    condanna l'uccisione a colpi di arma da fuoco di Kluivert Roa e di sei altri studenti, ed esprime il suo cordoglio alle loro famiglie; invita il governo a revocare la risoluzione 8610 di recente pubblicazione, la quale permette alle forze di sicurezza di ricorrere alla forza potenzialmente letale, mediante l'uso di armi da fuoco o altre armi potenzialmente mortali, per reprimere le proteste civili, ignorando l'articolo 68 della costituzione venezuelana;

    5.

    invita il governo venezuelano a rispettare la costituzione del paese e gli obblighi internazionali in materia di indipendenza del potere giudiziario, di diritto alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica e di pluralismo politico, che sono elementi fondanti della democrazia; invita il governo venezuelano a creare un ambiente in cui i difensori dei diritti umani e le organizzazioni non governative indipendenti possano svolgere il loro legittimo lavoro di promozione dei diritti umani e della democrazia; sottolinea che il governo venezuelano ha, come membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, una responsabilità particolare nel rispettare lo Stato di diritto e il diritto internazionale;

    6.

    chiede al governo venezuelano di assicurarsi che in relazione alle accuse siano condotte indagini rapide ed imparziali, che non lascino alcun margine all'impunità, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza e di un giusto processo; ricorda che, in democrazia, il principio della separazione dei poteri è fondamentale e che il sistema giudiziario non può essere utilizzato come arma politica; chiede alle autorità venezuelane di garantire la sicurezza di tutti i cittadini nel paese, a prescindere dalle loro opinioni e affiliazioni politiche;

    7.

    esprime preoccupazione per la possibilità che nuove proteste possano portare a ulteriori atti di violenza, il che contribuirebbe soltanto ad accrescere il divario tra la posizione del governo e quella dell'opposizione nonché a polarizzare in misura ancora maggiore la delicata fase politica che il Venezuela sta attraversando; invita i rappresentanti di tutte le parti e di tutte le frange della società venezuelana a mantenere la calma a livello sia di atti che di parole; mette in guardia da qualsiasi azione che possa creare un clima di tensione e regressione, che potrebbe condurre alla delegittimazione dell'opposizione democratica rendendola illegale e/o all'annullamento delle elezioni;

    8.

    è preoccupato per il fatto che, in un anno di elezioni, l'opposizione politica è stata vittima di detenzioni arbitrarie e di attacchi, il che può mettere in discussione sia la legittimità che l'esito del processo elettorale;

    9.

    invita le autorità del Venezuela, in vista delle prossime elezioni parlamentari, a sfruttare tale periodo per avviare un processo politico inclusivo, basato sul consenso e sulla titolarità condivisa, attraverso un dialogo nazionale effettivo che veda una partecipazione significativa di tutte le forze politiche democratiche nel quadro della democrazia, dello Stato di diritto e del pieno rispetto dei diritti umani; invita altresì entrambe le parti a discutere dei problemi più gravi che il paese deve affrontare, al fine di intraprendere le necessarie riforme economiche e di governance; chiede alle autorità venezuelane di garantire lo svolgimento di elezioni parlamentari libere ed eque, nel quadro di un processo pienamente inclusivo che veda la partecipazione di tutti i soggetti democratici; invita gli attori politici a contenere la lotta politica entro i limiti dell'ordine costituzionale, resistendo a ogni pressione volta a inasprire le loro azioni;

    10.

    incoraggia i partner regionali del Venezuela, quali l'UNASUR e l'Organizzazione degli Stati americani, ad aprire canali di dialogo e comprensione tra le parti in conflitto e a garantire sicurezza pubblica e protezione, insieme ad un ritorno alla calma e alla normalità in Venezuela;

    11.

    sollecita l'UE, gli Stati membri e la comunità internazionale a prendere posizione ed adottare misure per mostrare solidarietà con il popolo venezuelano durante questo periodo difficile;

    12.

    sollecita la Commissione e il Consiglio a valutare e ad adottare tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi europei ed il principio della certezza giuridica per le imprese europee in Venezuela;

    13.

    chiede al Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e alla delegazione dell'UE in Venezuela, come pure alle ambasciate degli Stati membri, di continuare a monitorare da vicino le indagini riguardanti i leader dell'opposizione e le udienze dei relativi processi; ribadisce la sua richiesta di inviare una delegazione ad hoc del Parlamento europeo allo scopo di valutare la situazione in Venezuela e avviare un dialogo con tutte le parti coinvolte nel conflitto il prima possibile;

    14.

    ricorda la sua richiesta da sottoporre al VP/AR affinché chieda il rilascio immediato dei manifestanti che sono stati arbitrariamente arrestati dall'inizio delle proteste;

    15.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al governo e all'Assemblea nazionale della Repubblica bolivariana del Venezuela, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana e al Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani.


    (1)  Testi approvati, P7_TA(2014)0176.

    (2)  Testi approvati, P8_TA(2014)0106.

    (3)  GU C 258 E del 7.9.2013, pag. 84.


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