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Document 52011IP0545

    Negoziati relativi all'accordo di associazione UE-Ucraina Risoluzione del Parlamento europeo dell' 1 dicembre 2011 recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati dell'accordo di associazione UE-Ucraina (2011/2132(INI))

    GU C 165E del 11.6.2013, p. 48–56 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    11.6.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 165/48


    Giovedì 1 dicembre 2011
    Negoziati relativi all'accordo di associazione UE-Ucraina

    P7_TA(2011)0545

    Risoluzione del Parlamento europeo dell'1 dicembre 2011 recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati dell'accordo di associazione UE-Ucraina (2011/2132(INI))

    2013/C 165 E/07

    Il Parlamento europeo,

    visto l'accordo di partenariato e cooperazione (APC) tra l'Unione europea (UE) e l'Ucraina, entrato in vigore il 1o marzo 1998 e destinato a essere sostituito dall’accordo di associazione (1),

    visti il regolamento (CE) n. 1638/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 2006, recante disposizioni generali che istituiscono uno strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) (2) e il programma indicativo nazionale 2011-2013 per l’Ucraina,

    visti i negoziati in corso tra l’UE e l’Ucraina per l'accordo di associazione, compresi quelli per una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA),

    viste le conclusioni del Consiglio sull’Ucraina del 22 gennaio 2007, in cui sono state adottate le direttive negoziali,

    vista l'adesione dell'Ucraina all'Organizzazione mondiale del commercio, che ha effetto dal marzo 2008,

    vista la dichiarazione del suo Presidente sulla condanna dell'ex primo ministro dell'Ucraina, Julija Tymošenko, avvenuta l'11 ottobre 2011,

    vista la dichiarazione congiunta del vertice di Praga per il partenariato orientale del 7 maggio 2009,

    visti i risultati dei recenti vertici UE-Ucraina, tra cui il riconoscimento – da parte del vertice UE-Ucraina di Parigi del 2008 – dell'Ucraina quale paese europeo che condivide con i paesi dell'UE una storia comune e valori comuni, nonché le conclusioni del vertice UE-Ucraina tenutosi a Kiev il 4 dicembre 2009,

    viste le proprie precedenti risoluzioni sull'Ucraina, in particolare quelle del 25 febbraio 2010 (3), del 25 novembre 2010 (4), del 9 giugno 2011 (5) e del 27 ottobre 2011 (6),

    viste le conclusioni del Consiglio Affari esteri sul partenariato orientale adottate il 25 ottobre 2010,

    visto il piano d'azione UE-Ucraina per la liberalizzazione dei visti adottato il 22 novembre 2010,

    vista l'adesione dell'Ucraina al trattato che istituisce la Comunità dell'energia, avvenuta il 1o febbraio 2011,

    visti l'Agenda di associazione UE-Ucraina, che ha sostituito il piano d'azione ed è stata approvata dal Consiglio di cooperazione UE-Ucraina nel giugno 2009, e l'elenco delle sue priorità per il 2011 e il 2012,

    visti la comunicazione congiunta dal titolo “Una risposta nuova ad un vicinato in mutamento” del 25 maggio 2011 (COM(2011)0303) e le conclusioni del Consiglio sulla politica europea di vicinato adottate il 20 giugno 2011 dal Consiglio Affari esteri,

    vista la relazione della Commissione sui progressi compiuti dall’Ucraina adottata il 25 maggio 2011 (SEC(2011)0646),

    vista la strategia dell'UE per la regione del Danubio,

    visti l'articolo 90, paragrafo 5, e l'articolo 48 del proprio regolamento,

    visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per il commercio internazionale (A7-0387/2011),

    A.

    considerando che il futuro accordo di associazione con l'Ucraina preannuncia una nuova generazione di accordi di associazione, ai sensi dell'articolo 217 del TFUE, e comporta un livello d'integrazione senza precedenti tra l'UE e un paese terzo; che, con questo accordo, l'Ucraina si impegna ad attuare un'ampia porzione dell'acquis dell'Unione; che i negoziati con l'Ucraina sono tra i più avanzati nel vicinato orientale e sono perciò d'esempio per la politica europea di vicinato (PEV) nel suo complesso;

    B.

    considerando che l'Ucraina è un paese d'importanza strategica per l'UE; che le dimensioni, le risorse, la popolazione e la situazione geografica dell'Ucraina conferiscono a tale paese una posizione peculiare in Europa, rendendolo un attore regionale d'importanza fondamentale, dotato di una cospicua influenza sulla sicurezza, la stabilità e la prosperità dell'intero continente, e che dovrebbe pertanto assumersi la relativa quota di responsabilità politica;

    C.

    considerando che l'Ucraina è uno Stato europeo e può, a norma dell'articolo 49 del TUE, chiedere di diventare membro dell'Unione europea, così come può farlo ogni Stato europeo purché si attenga ai principi della democrazia, del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dei diritti delle minoranze e dello Stato di diritto; considerando che la conclusione di un accordo di associazione UE-Ucraina, comprendente una DCFTA, sarà importante nella prospettiva europea dell'Ucraina,

    D.

    considerando che l'Unione europea propugna vigorosamente un'Ucraina stabile e democratica, che rispetti i principi di un'economia di mercato sociale e inclusiva, lo Stato di diritto (ivi compresa una magistratura indipendente), i diritti umani e la tutela delle minoranze e che garantisca i diritti fondamentali; considerando che gli sforzi che l'Ucraina per consolidare la stabilità politica interna, per creare un ambiente caratterizzato da un solido pluralismo politico, da libertà democratiche e rispetto per lo stato di diritto, e per ampliare le riforme interne stanno accelerando ed agevolando l'ulteriore avanzamento della prospettiva europea di questo paese;

    E.

    considerando che la condanna a sette anni di reclusione pronunciata l'11 ottobre 2011 nei confronti dell'ex primo ministro Julija Tymošenko e i processi ad altri ministri hanno sollevato gravi preoccupazioni nell'UE e sono generalmente considerati atti di vendetta o parte del tentativo di condannare e incarcerare i membri dell'opposizione, onde impedire loro di candidarsi e di partecipare alla campagna elettorale in vista delle elezioni parlamentari del prossimo anno e delle elezioni presidenziali del 2015; che la legge applicata selettivamente contro Julija Tymošenko risale all'epoca sovietica e permette di intraprendere un'azione penale relativamente a decisioni politiche; che gli articoli 364 e 365 della legge in questione, attualmente in corso di revisione da parte della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino), non sono conformi alle norme europee e a quelle delle Nazioni Unite;

    F.

    considerando le recenti preoccupazioni in merito alla libertà dei media, alla libertà della società civile, allo svolgimento delle elezioni e allo Stato di diritto in Ucraina;

    G.

    considerando che i leader politici del paese e i dirigenti dello Stato ucraino hanno ripetutamente confermato il proprio impegno per l'integrazione europea e l'ambizione a lungo termine di rendere possibile l'adesione dell'Ucraina all'UE e che essi considerano l'accordo di associazione uno strumento fondamentale per raggiungere tale obiettivo; che questo obiettivo continua ad avere il sostegno di tutti gli attori della scena politica ucraina, nonché della società civile e dell'opinione pubblica; che l'accresciuto livello di cooperazione tra l'Ucraina e i membri del Parlamento europeo, e tra l'Ucraina e i parlamenti degli Stati membri dell'UE, è un lodevole esempio di forze politiche diverse che collaborano per far avanzare la prospettiva europea dell'Ucraina, e deve quindi essere mantenuta,

    H.

    considerando che l'UE ha fatto dei diritti umani e della democrazia un elemento fondamentale della propria politica europea di vicinato;

    I.

    considerando che l'Ucraina riveste un ruolo attivo ai fini della creazione e del funzionamento dell'Assemblea parlamentare Euronest, dimensione parlamentare del partenariato orientale e piattaforma di collaborazione tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali dei vicini a Oriente dell'UE,

    J.

    considerando che la prospettiva europea dell'Ucraina deve basarsi su una politica di riforme sistematiche e irreversibili in vari importanti campi istituzionali, politici, economici e sociali; considerando che riforme di rilievo sono già state realizzate o sono in corso di realizzazione, mentre altre devono ancora essere introdotte; considerando che il quadro rappresentato dall'accordo di associazione fornirà all'Ucraina uno strumento essenziale per la modernizzazione e una guida per le sue riforme interne, nonché uno strumento di riconciliazione nazionale, in grado di aiutare il paese a superare il recente andamento negativo, a colmare i divari esistenti all'interno della società ucraina e a unirla in virtù dell'obiettivo di prospettiva europea, sulla base dei valori di democrazia, Stato di diritto, diritti umani e buon governo;

    K.

    considerando che l'Ucraina merita un plauso per la sua solida prestazione economica, ivi inclusi la riduzione del disavanzo pubblico, il contenimento della spesa pubblica e la riforma delle pensioni, che hanno contribuito all'assegnazione di un miglior rating del credito estero e a un aumento degli investimenti esteri diretti;

    L.

    considerando che l'accordo di associazione avrà un impatto positivo sul clima imprenditoriale in Ucraina, poiché offrirà regole e norme comuni alle imprese dell'UE e dell'Ucraina, migliorando così la prevedibilità e la garanzia finanziaria degli investimenti in Ucraina; considerando che l'accordo di associazione si basa sul rispetto delle norme fiscali internazionali; considerando che l'impatto positivo sarebbe ulteriormente rafforzato dalla piena ed efficace applicazione della legislazione contro la corruzione;

    M.

    considerando che la Federazione Russa sta esercitando enormi pressioni sull'Ucraina affinché non instauri una DCFTA con l'Unione europea, ma aderisca invece a un'unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakistan; che si tratta di un caso unico nella storia dei rapporti dell'UE con partner esterni e che questi sono paesi che non fanno parte dell'OMC e che rappresentano ancora un mercato d'esportazione di primaria importanza per i prodotti ucraini; considerando che la DCFTA è uno strumento di modernizzazione e che la sua istituzione offrirà all'Ucraina vantaggi finanziari che diventeranno più tangibili col passare del tempo;

    N.

    considerando che l'Ucraina ha celebrato recentemente il 20o anniversario della sua indipendenza; che esiste una nuova generazione di ucraini con un buon livello d'istruzione che non hanno sperimentato l'era sovietica, hanno forti ambizioni pro-europee e assicureranno la modernizzazione del paese;

    O.

    considerando che l'attuale situazione politica in Ucraina, soprattutto nel settore delle libertà civili e dello Stato di diritto, è in contrasto con lo spirito dell'accordo di associazione UE-Ucraina in fase di negoziato;

    1.   nel contesto dei negoziati in corso per l'accordo di associazione, rivolge le seguenti raccomandazioni al Consiglio, alla Commissione e al SEAE:

    a)

    considerare che un approfondimento delle relazioni tra l'Unione europea e l'Ucraina e il fatto di offrire all'Ucraina una prospettiva europea rivestono grande importanza e servono gli interessi di ambo le parti; riconoscere le aspirazioni dell'Ucraina, conformemente all'articolo 49 del trattato sull'Unione europea, a condizione che siano soddisfatti tutti i criteri, compreso il rispetto dei principi della democrazia, dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto;

    b)

    compiere i passi in avanti necessari per giungere al rapido varo di un accordo di associazione UE-Ucraina, preferibilmente entro la fine del 2011, se possibile; assicurare, allo stesso tempo, in linea con le richieste formulate nella risoluzione del Parlamento del 27 ottobre 2011, che questa importante iniziativa nel quadro del partenariato orientale vada di pari passo con gli impegni dell'Ucraina ad avviare le riforme necessarie e a rafforzare i valori democratici, i diritti umani e lo Stato di diritto;

    c)

    riprogrammare l'incontro con il presidente Yanukovych, recentemente rinviato, perché si tenga prima del vertice UE-Ucraina previsto per dicembre 2011, in quanto rappresenta un'importante opportunità per affrontare le gravi preoccupazioni nei confronti del governo ucraino e per ripristinare un dialogo costruttivo che possa condurre alla sigla dell'accordo di associazione, a condizione che si registrino notevoli progressi nel superamento degli ostacoli tecnici e politici di importanza vitale che ancora permangono;

    d)

    fare il possibile perché il Consiglio sottoscriva l'accordo nel primo semestre del 2012, e per mettere a disposizione del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali tutti i documenti attinenti al processo di ratifica al più tardi entro la fine del 2012, a condizione che l'invito a rispettare lo Stato di diritto e le altre richieste avanzate nella risoluzione del Parlamento europeo del 27 ottobre 2011 siano stati soddisfatti;

    e)

    fornire all'Ucraina sufficiente assistenza finanziaria, tecnica e legale nel corso sia della fase preparatoria che nell'attuazione dell'accordo e rafforzare la capacità amministrativa del paese intensificando ogni forma di assistenza possibile in questo campo; a tal fine, utilizzare meglio il Programma globale di rafforzamento delle istituzioni (Programma CIB, Comprehensive Institution Building Programme) e prendere in esame l'opportunità di istituire un gruppo consultivo ad alto livello dell'UE per assistere l'Ucraina nei suoi sforzi per allinearsi alla legislazione dell'Unione europea; considerando che la condizione imprescindibile di qualsiasi assistenza deve essere la valutazione delle riforme volte al rafforzamento della capacità amministrativa dell'Ucraina, secondo quanto indicato nelle relazioni annuali che dovranno essere stilate da esperti indipendenti dell'UE e ucraini;

    f)

    istituire un programma di scambi reciproci per i dipendenti della funzione pubblica e della magistratura al fine di facilitare l'applicazione dell'accordo di associazione e in particolare della DCFTA;

    g)

    coadiuvare le autorità ucraine nell'opera d'informazione del popolo ucraino in merito ai vantaggi dell'accordo di associazione, così da creare sostegno al programma di riforme; rendere pubblico il contenuto dell'accordo al più presto possibile;

    h)

    aprire, non appena possibile, un Ufficio d'informazione dell'UE in Ucraina, che opererà sia per informare meglio il pubblico ucraino riguardo al funzionamento dell'UE e alle sue politiche e valori, sia per facilitare una maggiore partecipazione ai programmi dell'UE;

    Aspetti istituzionali/Dialogo politico

    i)

    sviluppare chiare misure di salvaguardia e un eventuale meccanismo per la sospensione temporanea dell'intero accordo di associazione, qualora i principi essenziali e fondamentali dello stesso vengano ignorati o deliberatamente violati;

    j)

    sollecitare il Presidente e il governo dell'Ucraina ad allineare la situazione politica, giuridica e amministrativa del paese con quanto concordato nell'Agenda di associazione e a promuovere il buon governo e il rispetto dello stato di diritto come principi fondamentali nel contesto delle relazioni tra l'UE e l'Ucraina; garantire che a Julija Tymošenko e ad agli altri leader dell'opposizione sia permesso di esercitare il loro diritto a partecipare pienamente al processo politico, sia a partire da questo momento che nelle prossime elezioni in Ucraina;

    k)

    rafforzare il quadro di cooperazione esistente fra l'UE e l'Ucraina in materia di protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

    l)

    assistere l'Ucraina nel processo di realizzazione di una riforma globale del sistema giudiziario in linea con gli standard dell'UE, in modo tale da evitare l'uso selettivo della giustizia e da garantire una procedura giuridica indipendente, equa, imparziale e trasparente che garantisca che i procedimenti giudiziari non possano essere utilizzati per finalità politiche e vengano condotti nel rigoroso rispetto dello stato di diritto; istituire, a tal fine, un meccanismo congiunto che coinvolga esperti ucraini e dell'UE, con la partecipazione di rappresentanti della commissione di Venezia; creare ulteriori programmi di formazione e di scambio nel settore della giustizia e degli affari interni e in quello della sicurezza, al fine di applicare le migliori pratiche dell'UE in relazione allo Stato di diritto;

    m)

    assistere le autorità ucraine nel processo di riforma della Costituzione e della legge elettorale del paese in base alle indicazioni fornite dalla commissione di Venezia e dall'OSCE/ODIHR; garantire l'attuazione rapida, inclusiva e completa di queste raccomandazioni, con la partecipazione sia dei partiti dell'opposizione che della società civile, al fine di prevenire le carenze che si sono verificate nelle precedenti campagne elettorali; sottolineare, a questo proposito, l'importanza della libertà dei mezzi di informazione e della libertà della società civile, e garantire che le autorità ucraine si astengano da qualsiasi tentativo di controllare, direttamente o indirettamente, il contenuto delle informazioni diffuse dai media nazionali;

    n)

    introdurre nell'accordo di associazione un meccanismo globale tra il Parlamento e il SEAE, per consentire la regolare fornitura di informazioni complete sullo stato di avanzamento dell'attuazione dell'accordo e in particolare dei suoi obiettivi; tale meccanismo dovrebbe contenere i seguenti elementi:

    informazioni sull'azione effettuata e sulle posizioni adottate dall'UE, in relazione all'attuazione dell'accordo;

    relazioni del SEAE sullo stato di avanzamento che illustrino i risultati dell'azione intrapresa dall'UE e dall'Ucraina ed evidenzino la situazione in materia di diritti umani, democrazia e Stato di diritto nel paese;

    o)

    sottolineare l'importanza dell'esecuzione di tutte le decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo e richiamare l'attenzione delle autorità ucraine sull'elevato numero di cause pendenti contro l'Ucraina dinanzi alla Corte;

    p)

    sostenere le riforme necessarie e garantire che le autorità ucraine privilegino lo sviluppo di una politica anticorruzione, tra cui una legislazione adeguata in materia di conflitti di interesse;

    q)

    garantire che le autorità ucraine aprano al pubblico gli archivi degli ex servizi segreti comunisti, fattore necessario a una positiva riconciliazione nazionale, soprattutto in relazione alle atrocità avvenute nel XX secolo;

    r)

    sottolineare l'importanza della ratifica da parte dell'Ucraina, nell'ambito della riforma costituzionale, dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale;

    s)

    assumere l'iniziativa necessaria per potenziare il dialogo tra l'UE e i vari partiti politici ucraini, e incoraggiare in Ucraina il dialogo fra i partiti e con i rappresentanti della società civile, delle parti sociali e delle minoranze nazionali;

    t)

    garantire che l'accordo interinale contenga disposizioni sulla cooperazione tra le società civili delle parti contraenti, affinché esse possano esercitare i loro diritti e svolgere un ruolo influente nell'ambito dell'accordo di associazione;

    u)

    includere clausole-tipo di condizionalità sulla protezione e la promozione dei diritti umani che rispecchino i massimi standard internazionali e dell'UE, utilizzando appieno il quadro dell'OSCE, e incoraggiare le autorità ucraine a promuovere i diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali, conformemente alla Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sulle minoranze nazionali e alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;

    Cooperazione economica e settoriale

    v)

    rafforzare, nel quadro dell'accordo, la cooperazione fra Ucraina e UE nel settore dell'energia; adoperarsi per la conclusione di ulteriori accordi fra l'UE e l'Ucraina volti ad assicurare l'approvvigionamento energetico per entrambe le parti, ivi compreso un sistema di transito affidabile e diversificato per petrolio e gas e un meccanismo di risposta comune in caso di problemi o interruzioni delle forniture di petrolio e gas dalla Federazione russa;

    w)

    fornire la necessaria assistenza tecnica nel settore energetico, al fine di aiutare sostanzialmente l'Ucraina a migliorare e a modernizzare la sua rete elettrica e la propria efficienza energetica, e garantire che le autorità ucraine soddisfino pienamente gli obiettivi fissati nel programma di efficienza energetica per il periodo 2010-2015 e continuino ad attuare soluzioni innovative ed ecologicamente consapevoli per affrontare le proprie esigenze energetiche; assistere, allo stesso tempo, le autorità ucraine nell'ambito dei negoziati relativi alle condizioni di approvvigionamento del gas proveniente dalla Russia, al fine di garantire che il commercio di gas tra Ucraina e Russia sia conforme alle norme e ai prezzi commerciali dell'UE;

    x)

    prendere atto che, anche se la liberalizzazione dei servizi e degli investimenti nel settore energetico sarebbe vantaggiosa per l'UE, l'assunzione di impegni per quanto riguarda determinati servizi energetici potrebbe comportare anche dei rischi, nella misura in cui forti operatori dell'energia che controllano le imprese ucraine potrebbero sfruttare l'accordo di libero scambio per dominare le reti di trasmissione dell'UE;

    y)

    chiedere di adottare misure intese a migliorare la sicurezza energetica dell'Ucraina e dell'Unione europea attraverso l'introduzione di meccanismi bilaterali di allerta precoce e di prevenzione delle interruzioni nell'approvvigionamento dell'energia e delle relative materie prime;

    z)

    garantire l'accettazione degli indicatori geografici e dei brevetti europei;

    aa)

    sottolineare l'importanza per l'Unione che l'Ucraina garantisca l'adeguato smaltimento di rifiuti tossici e radioattivi sul proprio territorio, tutelando così la sicurezza alimentare;

    ab)

    potenziare la cooperazione in materia di gioventù e di scambi di studenti e lo sviluppo di programmi di borse di studio, permettendo così agli ucraini di conoscere l'UE e i suoi Stati membri e viceversa;

    ac)

    garantire che l'accordo di associazione rifletta le norme ambientali più rigorose, tenuto conto, tra l'altro, della strategia per la regione del Danubio; valutare ulteriormente l'importanza della cooperazione regionale nella regione del Mar Nero e della partecipazione attiva dell'Ucraina alle politiche dell'UE relative a tale area, anche nell'ambito di una futura strategia dell'UE per il Mar Nero;

    ad)

    sviluppare strumenti specifici (ad esempio una piattaforma della società civile) per sostenere la società civile ucraina, considerando il suo ruolo essenziale nel processo di democratizzazione, per esempio nella sensibilizzazione e nell'aumento della partecipazione sociale e politica;

    ae)

    garantire che la cooperazione relativamente all'attuazione della riforma del sistema sanitario affronti le esigenze sanitarie dei pazienti affetti da malattie incurabili, anche fornendo assistenza tecnica per riformare le pertinenti politiche sanitarie e farmaceutiche conformemente alle norme e alle migliori prassi internazionali;

    Questioni commerciali

    af)

    riconoscere gli sforzi concreti effettuati dal governo ucraino in termini di generale riduzione degli ostacoli e adeguamento delle indicazioni geografiche, e in relazione alle misure sanitarie e fitosanitarie, alla concorrenza e agli ostacoli tecnici agli scambi, nonché i piccolissimi progressi realizzati nel corso dei negoziati DCFTA in settori quali gli investimenti, i servizi, l'agricoltura, l'energia e gli ostacoli alle esportazioni;

    ag)

    chiedere all'Ucraina di astenersi dall'applicare tariffe sulle esportazioni o altre restrizioni alle esportazioni, il che aumenterebbe la volatilità dei prezzi sui mercati dell'UE;

    ah)

    garantire che il contingente tariffario aperto nei confronti dello zucchero non determini commercio triangolare non intenzionale o frode;

    ai)

    sottolineare che l'accordo deve comprendere un capitolo sul benessere degli animali, assicurando così pari condizioni di concorrenza tra gli agricoltori europei e quelli ucraini,

    aj)

    prendere atto che lo sviluppo sostenibile è uno dei settori prioritari specificati nel programma indicativo nazionale per il 2011-2013; raccomandare, pertanto, l'inclusione di un capitolo sullo sviluppo sostenibile come parte della zona di libero scambio;

    ak)

    sottolineare che il capitolo sullo sviluppo sostenibile dovrebbe contenere una disposizione relativa all'impegno dell'Ucraina a rispettare le linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali e la Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale dell'OIL;

    al)

    prepararsi insieme all'Ucraina per la sua attuazione, in modo tale da garantire che gli impegni non sostenuti da prerequisiti e che non produrranno risultati immediati, specialmente nell'ambito del benessere degli animali, si concretizzino e abbiano un impatto considerevole nel lungo periodo; chiedere che l'accordo di libero scambio porti infine alla totale abolizione delle barriere tariffarie in tutti i settori industriali, senza liste negative o quote d'importazione e che pertanto sia le tasse all'esportazione che le restrizioni all'importazione e all'esportazione siano efficacemente eliminate; dotare l'Ucraina di fondi di adeguamento post-liberalizzazione, come previsto nel programma indicativo nazionale per il 2011-2013 della PEV, e fornire assistenza tecnica in relazione alle questioni doganali e all'adattamento delle indicazioni geografiche;

    am)

    continuare a chiedere l'attuazione di riforme economiche e politiche in Ucraina che condurrebbero a modernizzare le sue infrastrutture, in particolare nei settori dell'energia e dei trasporti; aiutare il settore imprenditoriale, attraverso un accesso più facile al credito e alla terra e procedure più semplici e rapide per la riscossione delle imposte e in materia doganale, in particolare attraverso miglioramenti tangibili nei settori del rimborso dell'imposta sul valore aggiunto agli esportatori, nello sdoganamento e nelle procedure di autorizzazione delle importazioni (segnatamente per quanto riguarda la tassazione, i requisiti di documentazione e le prove di prodotti ai fini della certificazione); eliminare la burocrazia e la corruzione; applicare lo stato di diritto e le pratiche democratiche; esaminare l'eventualità di costi di transazione più bassi e procedure sicure, in particolare per le PMI, tenendo presente che si tratta di un presupposto fondamentale per lo sviluppo delle relazioni commerciali; migliorare la legislazione in materia di tutela dei beni materiali e della proprietà intellettuale e l'attuazione di meccanismi più efficaci per la rivendicazione dei diritti e i ricorsi delle imprese dinanzi ai tribunali;

    an)

    chiedere un sostanziale miglioramento delle condizioni d'investimento in Ucraina per gli investitori stranieri e, in particolare, una rapida risoluzione dell'indebitamento pubblico nei confronti delle imprese dovuto a ritardi nel rimborso di eccedenze di versamento dell'IVA, e di adottare misure per evitare che tali situazioni si ripetano in futuro; aumentare l'efficacia delle procedure doganali (in particolare ridurre la prassi comune di applicare un aumento ingiustificato al valore in dogana delle merci importate in Ucraina);

    ao)

    promuovere l'imprenditorialità e lo sviluppo delle PMI attraverso la cooperazione macroeconomica;

    ap)

    sottolineare che l'Ucraina non dovrebbe allentare la protezione delle norme del lavoro per attrarre investimenti stranieri;

    aq)

    chiedere, a norma delle disposizioni di cui all'articolo 218, paragrafo 5, del TFUE, di adottare una decisione che autorizzi la provvisoria applicazione delle disposizioni dell'accordo di libero scambio, che rappresenta una parte essenziale dell'accordo di associazione, prima della sua entrata in vigore;

    Giustizia, libertà e sicurezza

    ar)

    lavorare attivamente ai fini dell'instaurazione di un regime di esenzione dal visto fra Ucraina e UE, anziché mantenere una prospettiva a lungo termine, a condizione che l'Ucraina soddisfi i criteri tecnici necessari enunciati nel piano d'azione per la liberalizzazione dei visti; stabilire l'obiettivo intermedio dell'abolizione dei diritti attualmente riscossi per il rilascio del visto; introdurre misure adeguate durante il Campionato europeo di calcio, allo scopo di utilizzare quest'occasione speciale come periodo di prova per un regime di esenzione dal visto:

    as)

    incoraggiare l'Ucraina a svolgere un ruolo costruttivo nei negoziati 5+2, al fine di contribuire a trovare una soluzione sostenibile al conflitto transnistriano;

    at)

    rafforzare le potenzialità dell'Ucraina in quanto partner cruciale nella gestione delle frontiere e dei flussi migratori e prevedere un'ulteriore azione congiunta nella lotta contro il crimine organizzato;

    au)

    chiedere urgentemente che nell'accordo di associazione vengano inserite disposizioni volte a contrastare le frodi e il contrabbando di prodotti soggetti ad accisa, conformemente alla strategia di sicurezza interna dell'UE e tenuto conto del protocollo contro i commerci illeciti della Convenzione sul controllo dei tabacchi dell'Organizzazione mondiale della Sanità;

    av)

    potenziare la cooperazione nel settore della gestione integrata dei confini, utilizzando le migliori norme europee e costruendo la capacità volta a contrastare più efficacemente la criminalità transfrontaliera, la migrazione illegale, la tratta di esseri umani e il commercio illecito;

    aw)

    sostenere la convergenza sulle questioni regionali e internazionali, la prevenzione dei conflitti e la gestione delle crisi, e rafforzare il coordinamento nella lotta contro le minacce alla sicurezza;

    *

    * *

    2.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, recante le raccomandazioni del Parlamento, al Consiglio, alla Commissione, al SEAE e, per informazione, alle autorità ucraine.


    (1)  GU L 49 del 19.2.1998, pag. 3.

    (2)  GU L 310 del 9.11.2006, pag. 1.

    (3)  GU C 348 E del 21.12.2010, pag. 1.

    (4)  Testi approvati, P7_TA(2010)0444.

    (5)  Testi approvati, P7_TA(2011)0272.

    (6)  Testi approvati, P7_TA(2011)0472.


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