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Document 52013IP0600

    Risoluzione del Parlamento europeo del 12 dicembre 2013 sulle infrastrutture verdi — rafforzare il capitale naturale in Europa (2013/2663(RSP))

    GU C 468 del 15.12.2016, p. 190–194 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    15.12.2016   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 468/190


    P7_TA(2013)0600

    Politica in materia di infrastrutture verdi

    Risoluzione del Parlamento europeo del 12 dicembre 2013 sulle infrastrutture verdi — rafforzare il capitale naturale in Europa (2013/2663(RSP))

    (2016/C 468/27)

    Il Parlamento europeo,

    visto il Settimo programma d'azione per l'ambiente,

    vista la comunicazione della Commissione dal titolo «Infrastrutture verdi — Rafforzare il capitale naturale in Europa» (COM(2013)0249),

    vista la comunicazione della Commissione dal titolo «Europa 2020 — Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (COM(2010)2020),

    vista la Tabella di marcia sull'efficienza nell'impiego delle risorse (COM(2011)0571),

    vista la Strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020 (COM(2011)0244),

    vista la direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (1),

    vista la direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (2),

    viste le conclusioni del Consiglio «Ambiente» del giugno 2011 e quelle del 17 dicembre 2012 (punto 14),

    vista la sua risoluzione del 20 aprile 2012 intitolata «La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: la strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020» (3), in particolare il paragrafo 50,

    visto lo studio dal titolo «L'economia degli ecosistemi e della biodiversità» (TEEB — The Economics of Ecosytems and Biodiversity) (4),

    visti il libro bianco del 2009 della Commissione dal titolo «L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo» (COM(2009)0147) e la comunicazione «Strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici» (COM(2013)0216),

    vista l'interrogazione alla Commissione sulle infrastrutture verdi — rafforzare il capitale naturale in Europa (O-000094/2013 — B7-0525/2013),

    vista l'«Agenda territoriale dell'Unione europea 2020: verso un'Europa inclusiva, intelligente e sostenibile di regioni differenti»,

    visti gli obiettivi di Aichi in materia di biodiversità del Piano strategico per la biodiversità 2011-2020, adottato dai firmatari della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) nell'ottobre 2010,

    visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

    A.

    considerando che è necessario contrastare il declino della biodiversità e il deterioramento delle condizioni dei nostri ecosistemi per assicurare la continuità dell'offerta di servizi ecosistemici e la tutela del capitale naturale per le generazioni presenti e future;

    B.

    considerando che le infrastrutture verdi aiutano la natura a sprigionare tutto il potenziale dei servizi ecosistemici che essa è in grado di offrire alla società;

    C.

    considerando che è necessario contrastare il declino della biodiversità per tutelare il capitale naturale a vantaggio delle generazioni presenti e future;

    D.

    considerando che l'impatto dell'attività umana minaccia la biodiversità e l'integrità degli ecosistemi nell'Unione europea, anche attraverso la frammentazione e la distruzione degli habitat naturali, i cambiamenti climatici e il maggiore utilizzo degli habitat seminaturali;

    E.

    considerando che la biodiversità e il benessere della società umana sono strettamente collegati;

    F.

    considerando che, ai fini della conservazione e del rafforzamento della biodiversità all'interno dell'Unione, è importante ridurre al minimo il livello di frammentazione e accrescere la connettività ecologica;

    G.

    considerando che, secondo l'obiettivo di Aichi in materia di biodiversità n. 11, entro il 2020, almeno il 17 % delle acque terrestri e di quelle interne e il 10 % delle aree marine e costiere, in special modo le aree di particolare importanza per la biodiversità e per i servizi ecosistemici, dovranno essere conservate attraverso sistemi di aree protette gestiti in maniera equa ed efficiente, ecologicamente rappresentativi e ben collegati e altre efficaci misure di conservazione basate sul territorio e integrate nel più ampio paesaggio terrestre e marino;

    H.

    considerando che le infrastrutture verdi e l'agricoltura sono strettamente collegate, in termini di produttività agricola e di tutela del patrimonio agricolo nonché in ragione degli impatti a livello di pianificazione dello spazio e dell'uso del territorio generati dalle attività agricole;

    I.

    considerando che, come dimostrato dall'esperienza, i progetti incentrati sulle infrastrutture verdi offrono una grande opportunità per integrare la natura nella società, compresi gli ambienti urbani in cui vive una parte sempre più cospicua della popolazione, la quale è esposta alle gravi conseguenze del fenomeno dell'«isola di calore urbana»;

    J.

    considerando che è necessario condividere con le parti interessate e divulgare le informazioni relative a modalità efficienti di creazione, tutela, miglioramento e impiego delle infrastrutture verdi nelle varie tipologie di paesaggio;

    K.

    considerando che, come dimostrato dall'esperienza, la pianificazione e lo sviluppo di progetti infrastrutturali sono fasi essenziali durante le quali occorre assicurare l'integrazione delle esigenze ecologiche, economiche e sociali, sia nel caso dei paesaggi urbani che di quelli rurali;

    L.

    considerando che i progetti e i programmi infrastrutturali regionali e urbani cofinanziati dall'UE dovrebbero integrare gli elementi relativi alle infrastrutture verdi e alleviare gli impatti sugli ecosistemi esistenti, al fine di accrescere i vantaggi arrecati da tali programmi e progetti sul piano ambientale, sociale ed economico;

    M.

    considerando che le infrastrutture verdi offrono un'intera gamma di vantaggi ecologici, economici e sociali derivanti da soluzioni naturali, le quali sono generalmente meno costose e più sostenibili nonché capaci di contribuire alla creazione di posti di lavoro;

    N.

    considerando che gli investimenti in infrastrutture verdi producono di norma rendimenti elevati;

    Osservazioni generali

    1.

    accoglie con favore la comunicazione sulle infrastrutture verdi e l'intenzione della Commissione di perseguire attivamente gli obiettivi ivi contenuti;

    2.

    riconosce l'importanza fondamentale delle infrastrutture verdi nel tutelare efficacemente il capitale naturale europeo, nel conservare gli habitat e le specie naturali e nel mantenere il buono status ecologico dei corpi d'acqua;

    3.

    sottolinea il contributo che le infrastrutture verdi possono apportare al raggiungimento dei molteplici obiettivi dell'Unione per il 2020, e rileva l'urgenza di impiegarle e integrarle negli strumenti volti ad attuare il quadro finanziario pluriennale, onde contribuire in modo efficace al conseguimento degli obiettivi dell'Unione in materia di biodiversità;

    4.

    riconosce che il ricorso alle infrastrutture verdi aiuterà l'Unione a onorare i suoi impegni internazionali nel quadro degli obiettivi di Aichi in materia di biodiversità e del Piano strategico per la biodiversità 2011-2020;

    5.

    si compiace dell'approccio innovativo delle infrastrutture verdi, le quali offrono un buon rapporto costi-efficacia attraverso molteplici vantaggi e soluzioni in grado di riconciliare gli obiettivi ambientali, sociali ed economici;

    Integrazione nei diversi ambiti programmatici

    6.

    mette in risalto l'esigenza di integrare le infrastrutture verdi in tutte le politiche settoriali dell'Unione e negli accordi di finanziamento corrispondenti, basandosi sull'esempio delle migliori pratiche degli Stati membri;

    7.

    segnala che le infrastrutture verdi possono rivestire un ruolo particolarmente importante nelle città, dove oggi vive una quota sempre più consistente della popolazione e dove possono fornire servizi quali aria pulita, controllo della temperatura e mitigazione dell'effetto «isola di calore» locale, offerta di aree ricreative, protezione dalle inondazioni, ritenzione dell'acqua piovana e prevenzione delle inondazioni, mantenimento dei livelli delle falde freatiche, ripristino o prevenzione della perdita di biodiversità, attenuazione di condizioni climatiche estreme e dei relativi effetti, miglioramento della salute dei cittadini e della qualità della vita in generale — anche mettendo a disposizione aree accessibili e alla portata di tutti dove svolgere attività fisica; pone in rilievo il nesso tra le infrastrutture verdi e la salute pubblica e ritiene che gli investimenti in infrastrutture verdi rappresentino anche un investimento a vantaggio della salute pubblica;

    8.

    sottolinea il contributo fornito dalle infrastrutture verdi quali complementi fondamentali di Natura 2000, che accrescono la coerenza e la resilienza della rete, intesa a tutelare le specie e gli habitat chiave d'Europa, e contribuiscono al mantenimento dell'offerta di servizi ecosistemici stimati in diverse centinaia di miliardi di euro l'anno; pone in rilievo, in tale contesto, la complementarità fra la legislazione Natura 2000 e l'iniziativa a favore delle infrastrutture verdi;

    9.

    esorta gli Stati membri a integrare e a rendere prioritarie le infrastrutture verdi nel quadro della pianificazione dello spazio e dell'utilizzo del suolo consultando e sensibilizzando le parti interessate sul posto e la popolazione locale attraverso campagne educative, e coinvolgendo tutti i livelli decisionali (locali, regionali e nazionali), e chiede alla Commissione di favorire l'assistenza e l'analisi comparativa in questo settore affinché le infrastrutture verdi diventino una parte ordinaria della pianificazione dello spazio e dello sviluppo territoriale in tutta l'Unione; segnala che le procedure di autorizzazione per i nuovi sviluppi edili o le infrastrutture grigie devono garantire una valutazione completa dell'eventuale impatto negativo sugli ecosistemi e sulle infrastrutture verdi esistenti, in modo da evitarlo o mitigarlo e da assicurare vantaggi effettivi a lungo termine per la società;

    10.

    invita la Commissione e gli Stati membri a utilizzare tutti gli strumenti di finanziamento dell'UE, anche quelli previsti nell'ambito della politica di coesione e della politica agricola comune, in particolare le zone di interesse ecologico, al fine di promuovere le infrastrutture verdi laddove appropriato per assicurare l'offerta di una grande varietà di servizi ecosistemici e la tutela dei processi naturali nelle aree rurali e urbane; chiede alla Commissione di riferire regolarmente al Parlamento in merito all'impiego dei fondi della PAC a sostegno delle infrastrutture verdi; sottolinea, a tale proposito, il ruolo fondamentale delle infrastrutture verdi nel proteggere le api e, di conseguenza, nel garantire l'efficacia dell'impollinazione;

    11.

    evidenzia gli effetti vantaggiosi delle infrastrutture verdi sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, visto che hanno un'influenza positiva sugli stock di carbonio e sugli equilibri dei gas a effetto serra, in particolare per quanto concerne la conservazione delle torbiere, dei boschi e delle foreste semi-naturali e naturali e di altri ecosistemi ricchi di carbonio, e in tal modo contribuiscono all'attuazione della politica dell'UE in materia di clima;

    12.

    sostiene gli sforzi tesi ad abbinare la pianificazione dello spazio allo sviluppo delle infrastrutture verdi nelle zone costiere, al fine di salvaguardare la biodiversità e di assicurare lo sviluppo sostenibile dei paesaggi costieri;

    13.

    prende atto del ruolo essenziale svolto dalle infrastrutture verdi nell'adattamento ai cambiamenti climatici, in quanto accrescono la coerenza ecologica tra i siti Natura 2000, agevolano maggiori spostamenti e cambiamenti nella distribuzione delle specie tra i siti Natura 2000 e permettono l'adattamento della biodiversità a scala di paesaggio, contribuendo pertanto a dare attuazione alle politiche dell'Unione in materia di protezione della natura, nonché incoraggiando e garantendo ad altri settori, tra cui la gestione delle risorse idriche e la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare, l'adattamento basato sugli ecosistemi;

    14.

    ritiene essenziale che gli Stati membri, in particolare quelli che si affacciano sul mare, realizzino infrastrutture verdi in corrispondenza delle aree portuali e mettano a punto sistemi di trasporto tali da contribuire all'ecologizzazione di tali aree;

    15.

    richiama l'attenzione sul fatto che la diminuzione dei rischi associati alle calamità naturali, quali le inondazioni o gli incendi boschivi, è un altro effetto positivo della creazione o del ripristino di infrastrutture verdi come pianure alluvionali naturali, boschi, paludi ecc., che possono migliorare la resilienza alle calamità e contribuire all'adattamento ai cambiamenti climatici, oltre a diminuire in modo significativo i relativi costi per la società;

    16.

    sottolinea la necessità di includere pienamente la silvicoltura in questo ambito programmatico, al fine di ottenere molteplici vantaggi, al di là della produzione di legname e biomassa, dalla gestione forestale sostenibile e dalla conservazione delle foreste naturali, e di ripristinare le foreste frammentate o distrutte;

    17.

    accoglie con soddisfazione l'iniziativa tesa a promuovere le infrastrutture verdi quale strumento per contribuire al filtraggio delle acque, alla prevenzione dell'erosione e alla conservazione del livello idrostatico e, di conseguenza, alla corretta attuazione della direttiva quadro in materia di acque, della direttiva sulle alluvioni e della pertinente legislazione sulle acque proposta nel programma generale, nonché alla gestione integrata delle zone costiere e alla pianificazione dello spazio marittimo;

    18.

    rileva l'importanza di integrare in modo adeguato i requisiti delle infrastrutture verdi all'interno dell'attuazione degli strumenti della politica strutturale e di coesione dell'Unione, in particolare per quanto riguarda il finanziamento delle infrastrutture verdi urbane, ed esorta le autorità competenti a promuovere azioni in tal senso;

    19.

    sottolinea la necessità di integrare le infrastrutture verdi nei programmi operativi nel quadro dei meccanismi di finanziamento dell'UE per il periodo 2014-2020;

    20.

    esorta la Commissione a completare in tempi brevi, ovvero entro la fine del 2013, il materiale di supporto e orientamento citato nella comunicazione, in modo da migliorare la comprensione e la promozione delle infrastrutture verdi nei pertinenti ambiti programmatici e assicurare le opportunità di finanziamento attraverso i programmi operativi;

    21.

    invita gli Stati membri e le autorità regionali e locali a utilizzare al meglio le esistenti opportunità di finanziamento, al fine di promuovere gli investimenti in progetti incentrati sulle infrastrutture verdi che siano coordinati e coerenti;

    Sviluppo di una strategia per le infrastrutture verdi

    22.

    evidenzia la necessità di aumentare il coinvolgimento del settore privato negli investimenti in infrastrutture verdi e invita la Commissione e la BEI a istituire e rendere operativa, in tempi rapidi, una linea di finanziamento che comprenda meccanismi di sovvenzionamento innovativi a favore degli investimenti nelle infrastrutture verdi e in altri progetti legati al capitale naturale, valutando al contempo il sostegno reale e a lungo termine alle funzioni ecosistemiche; rileva che sarà necessario esplorare anche fonti di finanziamento aggiuntive a livello locale, regionale e nazionale;

    23.

    è convinto che la diffusione delle infrastrutture verdi debba essere sostenuta da dati solidi e da conoscenze approfondite, e incoraggia la Commissione, in collaborazione con l'Agenzia europea dell'ambiente, gli Stati membri e le altre parti interessate, ad assicurare che l'Unione europea rafforzi la propria capacità in relazione alla mappatura e alla valutazione degli ecosistemi e ai servizi ecosistemici associati, e che tali informazioni e conoscenze siano prese in debita considerazione anche in fase di pianificazione e realizzazione dei progetti cofinanziati dall'UE;

    24.

    esorta la Commissione a promuovere progetti di ricerca, innovazione, creazione di capacità, istruzione, divulgazione, sensibilizzazione e informazione pubblica in questo campo e a sostenere lo scambio di informazioni e migliori pratiche; sottolinea che le competenze e la formazione di personale in grado di gestire questo approccio innovativo e di valutare adeguatamente i vantaggi offerti dagli ecosistemi — in particolare nei settori dell'approvvigionamento idrico e della depurazione dell'acqua, dei rifiuti, dell'edilizia, della gestione delle calamità, dell'agricoltura, del turismo e della salute — agevolano lo sviluppo di infrastrutture verdi;

    25.

    ritiene che l'integrazione in tutti gli ambiti programmatici costituisca una condizione di base senza la quale non è possibile attuare alcuna politica credibile in materia di infrastrutture verdi;

    26.

    sottolinea il possibile ruolo dei proprietari e dei gestori dei terreni, delle organizzazioni della società civile, della «citizen science», della responsabilità dei cittadini e della partecipazione pubblica alla pianificazione, alla realizzazione, alla manutenzione e al controllo dei progetti locali incentrati sulle infrastrutture verdi, ed esorta gli Stati membri ad agevolare questo processo;

    27.

    conviene sullo sviluppo di una strategia consistente nella definizione di assi prioritari per i progetti incentrati sulle infrastrutture verdi in Europa e sottolinea la necessità di mettere a punto un maggior numero di progetti e strategie interregionali transfrontalieri;

    28.

    appoggia l'iniziativa basata sulle TEN-G, come annunciato nella comunicazione, e invita la Commissione ad attuare il proposito di sviluppare un sistema di TEN-G entro il 2015;

    29.

    evidenzia il potenziale innovativo delle infrastrutture verdi e il ruolo chiave svolto dalle PMI in questo campo; sottolinea che l'istituzione di norme, certificazioni ed etichettature comuni deve fungere da sostegno agli investimenti nelle infrastrutture verdi e creare lo spazio necessario per le imprese pioniere del settore;

    30.

    attende con interesse la revisione della strategia sulla biodiversità nel 2015, la successiva revisione della comunicazione sulle infrastrutture verdi nel 2017 per ancorare ulteriormente le infrastrutture verdi agli investimenti pianificati a livello dell'UE, nonché la revisione intermedia dei pertinenti ambiti programmatici (controllo dello stato di salute della PAC, revisione intermedia REGIO ecc.);

    o

    o o

    31.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.


    (1)  GU L 20 del 26.1.2010, pag. 7.

    (2)  GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7.

    (3)  GU C 258 E del 7.9.2013, pag. 99.

    (4)  http://www.teebweb.org


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