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Document 62015TN0393
Case T-393/15: Action brought on 13 July 2015 — Università del Salento v Commission
Causa T-393/15: Ricorso proposto il 13 luglio 2015 — Università del Salento/Commissione
Causa T-393/15: Ricorso proposto il 13 luglio 2015 — Università del Salento/Commissione
GU C 311 del 21.9.2015, p. 54–55
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
21.9.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 311/54 |
Ricorso proposto il 13 luglio 2015 — Università del Salento/Commissione
(Causa T-393/15)
(2015/C 311/59)
Lingua processuale: l’italiano
Parti
Ricorrente: Università del Salento (Lecce, Italia) (rappresentante: F. Vetrò, avvocato)
Convenuta: Commissione europea
Conclusioni
La ricorrente chiede che il Tribunale voglia annullare gli atti impugnati, conseguentemente disporre per l’erogazione delle somme ancora dovute al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento in relazione al contratto denominato «Support for training career of researchers”, Grant Agreement n. 6102350, Explaining the nature of technological innovation in Chinese enterprises», con ogni conseguenza di legge, anche in ordine alle spese del presente giudizio.
Motivi e principali argomenti
Il presente ricorso si rivolge contro l’atto della Commissione Europea, Direzione Generale Bilancio, Esecuzione Bilancio (Bilancio Generale e FES) Recupero crediti, del 4 maggio 2015, prot. N. D/CA — B.2 — 005817, e della nota di debito ad esso allegata. Detto atto porta compensazione del credito che il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento vantava nei suoi confronti, per l’esecuzione di un contratto della linea c. d. Marie Curie, denominato «Support for training career of researchers”, Grant Agreement n. 6102350, Explaining the nature of technological innovation in Chinese enterprises», con un debito che, a dire della Commissione, il Dipartimento di Scienze giuridiche della medesima Università di Salento aveva con la stessa Commissione europea in relazione al contratto denominato «Agreement JUST/2010/JPEN/AG/1540 — Judicial Training and Research on EU crimes against environment and maritime pollution».
A sostegno del suo ricorso, la ricorrente deduce tre motivi.
1. |
Primo motivo, vertente sulla violazione degli articoli 3 e 24 della Costituzione italiana, sull’abuso di potere, sull’eccesso di potere per erronea presupposizione, sul difetto istruttorio, sull’errore di fatto, nonché sulla violazione e falsa applicazione dell’articolo 81 del Regolamento finanziario dell’Unione europea.
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2. |
Secondo motivo, vertente sulla violazione e falsa applicazione del principio di efficacia dell’ordinamento comunitario, sulla violazione e falsa applicazione del principio di buona gestione finanziaria e sull’eccesso di potere per difetto di istruttoria.
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3. |
Terzo motivo, vertente sulla violazione e falsa applicazione dell’articolo 296 TFUE.
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