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Document 52013AE4572

    Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito al Pacchetto investimenti per l'innovazione COM(2013) 494 final COM(2013) 493 final — 2013/0232 (COD) COM(2013) 495 final — 2013/0240 (NLE) COM(2013) 496 final — 2013/0241 (NLE) COM(2013) 497 final — 2013/0242 (COD) COM(2013) 498 final — 2013/0243 (COD) COM(2013) 500 final — 2013/0233 (COD) COM(2013) 501 final — 2013/0234 (NLE) COM(2013) 503 final — 2013/0237 (NLE) COM(2013) 505 final — 2013/0244 (NLE) COM(2013) 506 final — 2013/0245 (NLE)

    GU C 170 del 5.6.2014, p. 61–67 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    5.6.2014   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 170/61


    Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito al Pacchetto investimenti per l'innovazione

    COM(2013) 494 final

    COM(2013) 493 final — 2013/0232 (COD)

    COM(2013) 495 final — 2013/0240 (NLE)

    COM(2013) 496 final — 2013/0241 (NLE)

    COM(2013) 497 final — 2013/0242 (COD)

    COM(2013) 498 final — 2013/0243 (COD)

    COM(2013) 500 final — 2013/0233 (COD)

    COM(2013) 501 final — 2013/0234 (NLE)

    COM(2013) 503 final — 2013/0237 (NLE)

    COM(2013) 505 final — 2013/0244 (NLE)

    COM(2013) 506 final — 2013/0245 (NLE)

    2014/C 170/10

    Relatore: PEZZINI

    Correlatrice: BATUT

    La Commissione europea, in data 29 luglio 2013, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 304, primo comma, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Partenariati pubblico-privato nell’ambito di Orizzonte 2020: uno strumento poderoso per l’innovazione e la crescita in Europa

    COM(2013) 494 final.

    Il Parlamento europeo, in data 10 settembre 2013, e il Consiglio, in data 3 settembre 2013, hanno deciso, conformemente al disposto degli articoli 185 e 188, secondo comma, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

    Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla partecipazione dell'Unione a un programma di ricerca e sviluppo avviato da vari Stati membri a sostegno delle piccole e medie imprese che effettuano attività di ricerca

    COM(2013) 493 final — 2013/0232 (COD)

    alla Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla partecipazione dell'Unione europea al Programma metrologico europeo di ricerca e innovazione avviato congiuntamente da più Stati membri

    COM(2013) 497 final — 2013/0242 (COD)

    alla Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla partecipazione dell'Unione europea a un secondo programma di partenariato Europa-paesi in via di sviluppo per gli studi clinici avviato congiuntamente da più Stati membri

    COM(2013) 498 final — 2013/0243 (COD)

    e alla Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla partecipazione dell'Unione al programma di ricerca e sviluppo a sostegno di una vita attiva e autonoma avviato congiuntamente da più Stati membri

    COM(2013) 500 final — 2013/0233 (COD).

    Il Consiglio, in data 2 settembre 2013, ha deciso, conformemente al disposto degli articoli 187 e 188, primo comma, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

    Proposta di regolamento del Consiglio relativo all'impresa comune per l'iniziativa in materia di medicinali innovativi 2

    COM(2013) 495 final — 2013/0240 (NLE)

    alla Proposta di regolamento del Consiglio sull'impresa comune Bioindustrie

    COM(2013) 496 final — 2013/0241 (NLE).

    alla Proposta di regolamento del Consiglio relativo all'impresa comune ECSEL

    COM(2013) 501 final — 2013/0234 (NLE)

    alla Proposta di regolamento del Consiglio relativo all’impresa comune Clean Sky 2

    COM(2013) 505 final — 2013/0244 (NLE)

    e alla Proposta di regolamento del Consiglio sull'impresa comune Celle a combustibile e idrogeno 2

    COM(2013) 506 final — 2013/0245 (NLE).

    Il Consiglio, in data 2 settembre 2013, ha deciso, conformemente al disposto degli articoli 187 e 188 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

    Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 219/2007 relativo alla costituzione di un’impresa comune per la realizzazione del sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo (SESAR) per quanto riguarda la proroga dell’impresa comune fino al 2024

    COM(2013) 503 final — 2013/0237 (NLE).

    La sezione specializzata Mercato unico, produzione e consumo, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 13 novembre 2013.

    Alla sua 494a sessione plenaria, dei giorni 10 e 11 dicembre 2013 (seduta del 10 dicembre), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere con 105 voti favorevoli e 1 astensione.

    1.   Conclusioni e raccomandazioni

    1.1

    Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) è d'accordo sul fatto che i partenariati offrono numerosi vantaggi per sviluppare l'innovazione e sulle possibilità di utilizzarne maggiormente il potenziale.

    1.2

    Il CESE ritiene che sia importante qualificare e rendere sinergiche le 10 iniziative proposte, con il sostegno finanziario di Orizzonte 2020 (H2020), in quanto distinte per strumenti, forme e sostanza, dagli altri tipi di partenariato.

    1.3

    Il CESE chiede certezza di prospettive finanziarie a lungo termine alle iniziative e la stabilità del quadro regolamentare, per ridurre gli elementi d'alto rischio che le contraddistinguono e contribuire alla realizzazione degli obiettivi generali UE: sviluppo sostenibile, occupazione e formazione di nuovi profili professionali qualificati.

    1.4

    Il CESE ritiene che tali strumenti sono elementi importanti per assicurare maggiori fondi per gli investimenti in ricerca e innovazione, purché siano flessibili, semplici e non burocratici, aperti e trasparenti, con effetto leva di finanziamenti aggiuntivi ed una crescente partecipazione dell'impresa minore, specie delle regioni meno favorite.

    1.5

    Secondo il CESE, gli obiettivi devono essere misurabili e mirati all'innovazione e alla sua trasformazione in obiettivi industriali e in nuova occupazione, ancorati ad una visione comune a medio-lungo termine, nell'ambito di un sistema di governance equilibrato e trasparente, con chiari indicatori di performance tecnico-scientifici e socioeconomici.

    1.6

    Per i partenariati pubblico-privati (PPP) istituzionali, il CESE raccomanda maggiore attenzione a: meccanismi che impediscano l'insider trading; valorizzazione più forte dell'effetto leva e più spazio, nei programmi e nei progetti, a tutte le forme di impresa minore, compresa l'economia sociale; una forte politica di comunicazione con un ruolo proattivo del forum degli stakeholder in tutte le imprese comuni.

    1.7

    Quanto ai partenariati pubblico-pubblico (P2P), il CESE ritiene opportuno che il bilancio della R&I europea contribuisca a realizzare un maggior equilibro distributivo delle risorse comunitarie, con maggiore attenzione alle PMI ad alta intensità tecnologica, e a innovazioni cliniche, mediche e tecnologiche che favoriscano il benessere di tutti i cittadini specie per la vita attiva e l'assistenza delle persone anziane.

    1.8

    Il CESE chiede una politica proattiva di comunicazione sull'evoluzione delle 10 iniziative poste in essere e raccomanda l'organizzazione di conferenze annuali con tutte le parti interessate della società civile organizzata, ove presentare le relazioni annuali sui risultati conseguiti e sulle strategie future, nonché guide pratiche multilingue per una partecipazione intelligente alle varie forme di partenariato attive a livello UE.

    1.9

    Il CESE raccomanda alla Commissione lo sviluppo di tale politica proattiva — anche attraverso l'istituzione di premi CESE, per l'innovazione economica e sociale. A tal fine occorre basarsi su tre filoni principali: mondo scientifico e imprenditoriale interessato; utenti dei risultati innovativi sul mercato; all'insieme dei cittadini dell'Unione, per la soddisfazione dei bisogni della società, specie in termini occupazionali e formativi. Il CESE propone l'istituzione di un premio europeo per l'innovazione, volto a ricompensare le applicazioni innovative in ambito industriale, economico o sociale, e ad assicurare un'ampia visibilità al valore aggiunto europeo.

    2.   Il contesto dei partenariati

    2.1

    Orizzonte 2020 prevede la costituzione di partenariati pubblico-privati in settori chiave, nei quali la ricerca e l'innovazione potrebbero contribuire a:

    realizzare gli obiettivi europei, in materia di competitività;

    affrontare le sfide della società;

    armonizzare meglio il sostegno dell'UE alla ricerca e all'innovazione;

    attrarre maggiori investimenti industriali nella ricerca e nell'innovazione.

    2.2

    Occorre precisare che sussistono varie forme di partenariato per la ricerca e l'innovazione:

    PPP istituzionale ai sensi dell'art. 187, Impresa Comune — JU autonoma, ex articolo 171 TFUE: medicine innovative, celle a combustibile e idrogeno, cieli puliti, bio-industrie, componenti e sistemi elettronici, gestione traffico aereo

    PPP contrattuale, costituito con accordo (Memorandum of Understanding) che stabilisce obiettivi strategici, bilanci indicativi e meccanismi consultivi: fabbrica del futuro, edifici a efficienza energetica, veicoli verdi, Internet del futuro, processi industriali sostenibili, robotica, fotonica, computer ad alto rendimento

    Piattaforme tecnologiche europee, che contribuiscono alla definizione di partenariati europei per l'innovazione, iniziative tecnologiche europee, partenariati pubblico-privati e pubblico-pubblico, ERANETs, Comunità della conoscenza e dell'innovazione

    Partenariato pubblico-pubblico P2P, ai sensi dell'articolo 185, di partecipazione a programmi congiunti tra Stati membri e l'UE, che finanzia la sua quota da H2020: cooperazione sanitaria allo sviluppo, metrologia, PMI, assistenza per una vita attiva

    Partenariato europeo per l'innovazione-PEI, introdotto con l'iniziativa faro «L'Unione dell'innovazione» della strategia Europa 2020: piattaforma comune di cooperazione, guidata da un gruppo direttivo presieduto dal commissario o dai commissari europei responsabili per le aree interessate. Ne esistono 3: materie prime; sostenibilità e produttività agricola; invecchiamento attivo e in buona salute

    Comunità della conoscenza e dell'innovazione-CCI, create nell'ambito dell'Istituto europeo di Tecnologia-IET, reti di eccellenza, costituite attorno a partenariati integrati fra vari settori: accademia, tecnologia, ricerca, industria e imprenditoria. Tre CCI sono state create: Climate-KIC, KIC InnoEnergy, EIT ICT Labs. Aree tematiche individuate: industria manifatturiera, alimentazione del futuro, innovazione per una vita sana e un invecchiamento attivo, materie prime, società sicure e intelligenti, mobilità urbana

    Partenariati Smart Specialisation ( RIS3 ), nell'ambito della politica regionale UE e dei fondi strutturali e in particolare della Strategia regionale dell'innovazione, nel campo di ricerca, innovazione — compresa l'innovazione sociale e tecnologica — trasferimento tecnologico e sviluppo delle tecnologie dell'informazione, in coerenza con i nuovi orientamenti di coesione 2014-2020.

    2.3

    L'esperienza con i PPP istituzionali, come organismi dell'UE ai sensi dell'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom, n. 1605/2002), ha mostrato che dovrebbero essere aggiunte altre categorie, al fine di aumentare la scelta degli strumenti, più flessibili e accessibili, per partner privati, rispetto a quelli applicabili a istituzioni dell'UE.

    2.4

    PPP di H2020 possono essere definiti come strumenti finanziari innovativi, identificati e attuati in modo aperto e trasparente, sulla base di una valutazione effettuata da esperti indipendenti, nei quali emergano:

    il valore aggiunto, intrinseco ed europeo;

    l'impatto su competitività industriale e crescita sostenibile;

    la qualità degli obiettivi socioeconomici indicati, specie in tema d'occupazione e formazione;

    il contributo equilibrato di tutti i partner, sulla base di una visione condivisa;

    una chiara definizione dei ruoli di ciascun partner;

    indicatori chiave di prestazione;

    coerenza con l'agenda strategica dell'UE, in materia di R&I;

    un sistema di sana gestione finanziaria;

    capacità di attivare effetti leva per nuovi investimenti;

    un quadro di governance aperto, trasparente e partecipato anche da imprese minori.

    2.5

    Le iniziative tecnologiche congiunte (ITC) rappresentano formule comprovate di collaborazione pubblico-privata, in campo di R&S.

    2.6

    Le ITC derivano principalmente dalle piattaforme tecnologiche europee (ETP) sulle quali il CESE ha avuto modo d'esprimersi (1) e, in particolare, da quelle ETP per le quali i normali strumenti di supporto delle attività di R&S esistenti non sarebbero sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle agende strategiche.

    2.7

    Il CESE è d'accordo sul fatto che i partenariati offrono numerosi vantaggi e che se ne potrebbe utilizzare maggiormente il potenziale. Per questo, ha accolto con favore "l'iniziativa della Commissione di creare e promuovere dei partenariati europei per l'innovazione (PEI) nel quadro dell'iniziativa faro «L'Unione dell'innovazione».

    2.8

    Il CESE ha altresì sottolineato «la cruciale importanza dell'innovazione per la strategia Europa 2020» e ha ribadito che «le innovazioni non sono necessariamente il frutto di uno sviluppo lineare […], ma nascono piuttosto da un processo di notevole complessità […]» (2).

    2.9

    Se vi è un elevato livello d'interdipendenza tra ricerca e innovazione, «l'innovazione non deve essere subordinata alla ricerca, né la ricerca può essere subordinata all'innovazione. Ciò infatti provocherebbe un impoverimento culturale di valori europei di fondamentale importanza […]» (3).

    2.10

    Il CESE rinnova il sostegno alla promozione dell'innovazione sociale, specie nel quadro di programmi di finanziamento UE quali i fondi strutturali o il programma per il cambiamento sociale e l'innovazione, come mezzo per facilitare un sostegno addizionale per lo sviluppo delle capacità di finanziamento delle imprese sociali (4).

    2.11

    Il CESE ha sottolineato l'importanza dei partenariati al fine di aumentare l'attrattività dell'Europa, come protagonista della scena mondiale, nel campo della R&I.

    2.12

    Il CESE ha ribadito il sostegno alla funzione del partenariato nel raggruppare i soggetti del settore pubblico europeo e nazionale in P2P e PPP (5), allo scopo di affrontare le grandi sfide sociali e rafforzare la posizione concorrenziale dell'UE. Dall'analisi:

    dei modelli di partenariato sperimentati nell'ambito del VII programma quadro,

    del programma competitività e innovazione — CIP,

    dello spazio europeo della ricerca — SER,

    del quadro politico dell'Unione dell'innovazione,

    del partenariato pilota in materia di invecchiamento attivo e in buona salute (AHA),

    è stato possibile trarre elementi molto positivi in materia (6).

    2.13

    Il CESE condivide il metodo con cui tali 10 proposte del Pacchetto investimenti per l'innovazione sono state sviluppate dalla Commissione, sulla base dei risultati di consultazioni pubbliche, valutazioni d'impatto e varie roadmap.

    2.14

    Il CESE dal canto suo ha organizzato il 31 ottobre 2013 una audizione sul pacchetto di iniziative proposte, con la partecipazione di un folto gruppo di rappresentanti della società civile interessati, dei vertici di varie imprese comuni esistenti e della commissione stessa.

    3.   Considerazioni generali

    3.1

    Il CESE appoggia con convinzione il pacchetto di iniziative della Commissione e ritiene che, sia le proposte di PPP ai sensi dell'art. 187 TFUE, sia quelle di P2P ai sensi dell'articolo 185 TFUE, rappresentino potenti strumenti per affrontare le grandi sfide, che hanno un impatto sulla competitività dell'Europa e sul suo sviluppo economico e sociale sostenibile.

    3.2

    Il CESE ritiene che sia importante qualificare le dieci iniziative con sostegno finanziario di H2020, in quanto distinte per strumenti, forme e sostanza dagli altri tipi di partenariato, anche se con obiettivi talvolta convergenti e/o in parte coincidenti con altri evitando doppioni, sovrapposizioni e potenziali conflitti, evidenziando invece sinergie e complementarità con altre iniziative. In nessun caso gli Stati membri sono sollevati dalle loro responsabilità negli ambiti interessati da queste iniziative di partenariato.

    3.3

    Il Comitato sottolinea l'importanza che sia assicurata certezza di prospettive di bilancio in tema di R&I e stabilità del quadro regolamentare semplificato, da parte dell'UE, e siano assicurate, da parte delle imprese, iniziative per ridurre gli elementi d'alto rischio che le contraddistinguono: ritiene peraltro che la distribuzione dei sostegni finanziari dovrebbe essere più equilibrata tra le iniziative, con maggior attenzione alla domotica, rivolta all'assistenza per una vita attiva, e al programma per le PMI high-tech.

    3.4

    Quanto agli strumenti in sé, essi rappresentano elementi importanti per assicurare maggiori fondi per gli investimenti in R&I, a condizione che siano flessibili, semplici e non burocratici, aperti e trasparenti, e vengano risolti i problemi relativi all'equilibrio e/o al potenziale conflitto tra regole di concorrenza e promozione dell'innovazione, tutela della proprietà intellettuale, diffusione e accesso aperto ai risultati, con l'obiettivo che il servizio finale, reso ai cittadini-contribuenti ed ai consumatori, sia migliore.

    3.5

    In particolare il CESE ricorda che «occorre continuare ad assicurare che siano rispettati i diritti d'autore e di proprietà intellettuale dei ricercatori e delle organizzazioni presso cui essi lavorano […]» e che «[…] il libero accesso a un'opportuna selezione dei dati contenuti in pubblicazioni liberamente accessibili potrebbe essere utile, soprattutto nel caso di una simmetria globale tra l'Europa e i paesi terzi […]» (7).

    3.6

    Secondo il CESE, gli obiettivi devono essere misurabili e collegati, non solo alla strategia industriale di settore, ma soprattutto alla soluzione di problemi della società e dello sviluppo economico e sociale sostenibile specie in termini d'occupazione, ancorandoli ad una visione comune a medio-lungo termine, nell'ambito di un sistema di governance equilibrato e trasparente, con chiari ed espliciti indicatori di performance tecnico-scientifici e socioeconomici.

    3.7

    Il CESE, nel valutare positivamente le esperienze di PPP come strumento per combinare finanziamenti diversi, si esprime per modelli cost-funding, radicalmente semplificati, per migliorare l'affidabilità del modello, diminuire il rischio di irregolarità nelle dichiarazioni di spesa dei beneficiari, rendere meno complessa la contabilità di progetto, eliminare passaggi non strettamente necessari alla verifica, facilitando e accelerando il processo di applicazione.

    3.8

    Il CESE ritiene pertanto necessario, per garantire condizioni eque a tutte le imprese attive nel mercato interno, che il finanziamento fornito da H2020 a PPP e P2P sia concepito nel rispetto della disciplina prevista per gli aiuti di Stato, in modo da assicurare l'efficacia della spesa pubblica e impedire distorsioni del mercato e rispetti tutte le prescrizioni etiche.

    3.9

    In particolare, secondo il CESE, occorre subordinare la creazione di PPP a condizioni intese ad assicurare la conservazione di un ambiente competitivo effettivo e a garantire ai nuovi operatori l'opportunità di inserirsi in ogni momento, così come l'inserimento sistematico nei programmi e progetti di gruppi di utilizzatori finali.

    3.10

    Per il CESE risulta necessario riconoscere l'importanza dei diritti di proprietà intellettuale. In particolare, occorre incoraggiare la costituzione di accordi di sfruttamento congiunto dei brevetti, al fine di consentire la condivisione dei dati scientifici e aumentare gli sforzi di cooperazione e ricerca su filiere tecnologiche specifiche, evitando situazioni di patent thicket  (8).

    3.11

    Il CESE raccomanda la realizzazione di un «manuale di istruzione» per gli utilizzatori finali comprensivo dei numerosi strumenti comunitari per l'innovazione, e delle varie forme di partenariato, iniziative congiunte, iniziative faro, comunità della conoscenza, piattaforme ed altre azioni comunitarie similari in materia di R&I. L'introduzione di trasversalità potenzierebbe, inoltre, gli investimenti (vedi: nanotecnologie e assistenza agli anziani) e permetterebbe di associare maggiormente, tutte le diverse forme di impresa.

    3.12

    Per il CESE è indispensabile rendere più user-friendly e trasparenti, specie per PMI e organizzazioni minori e dell'economia sociale, il complesso sistema di misure, sinergie e politiche comunitarie coinvolte, che vanno dalla politica della R&I, alla politica regionale e di coesione e alla politica industriale.

    3.13

    Parimenti, il CESE, ritiene importante assicurare visibilità, pubblicità — anche linguistica — e trasparenza all'intero pacchetto e alle iniziative e strumenti collegati o collegabili, con una politica proattiva di comunicazione e con conferenze annuali, con tutte le parti interessate della società civile organizzata, nelle quali presentare le relazioni periodiche sui risultati conseguiti e sulle strategie future.

    3.14

    Tenendo conto dell'importanza delle risorse attribuite e della diversità delle situazioni e dei bisogni reali negli Stati membri, il CESE raccomanda di sviluppare una politica della comunicazione mirata su quattro tipologie di destinatari:

    comunità scientifiche e mondo delle imprese, nelle diverse forme e dimensioni,

    il mondo della piccola e media impresa e dell'economia sociale,

    utilizzatori finali, attraverso un dialogo strutturato con i loro rappresentanti, nei vari settori cui il CESE potrebbe essere utilmente associato,

    l'insieme dei cittadini contribuenti, per informarli sui risultati e sulle possibili applicazioni innovative della R&I comunitaria.

    3.15

    Il CESE ritiene che potrebbe essere lanciato un Premio CESE all'innovazione economica e sociale, per una valorizzazione dei risultati conseguiti dai 10 partenariati proposti nelle diverse discipline, nei 28 paesi membri, con il coinvolgimento dei Fora degli Stakeholders, previsti nello statuto delle Imprese comuni. Il CESE chiede alla Commissione di sviluppare, dal canto suo, un'azione diffusa di sensibilizzazione e formazione al partenariato pubblico privato.

    4.   Osservazioni specifiche

    4.1

    Il CESE si rallegra che vi sia una chiara tendenza verso l'aumento dell'uso di PPP in campo di: salute pubblica e cieli puliti, gestione degli spazi aerei, elettronica e informatica, celle a combustibile e idrogeno. Pone però in guardia sulla necessità di sinergie con altri partenariati ed iniziative esistenti a diverso titolo, e nell'ambito di altre politiche UE.

    4.2

    Quanto all'iniziativa Medicine innovative, il CESE raccomanda maggior spazio allo sviluppo di medicine accessibili agli strati più poveri della popolazione per somministrazioni prolungate e per malattie rare. Inoltre il CESE raccomanda tra le priorità la commercializzazione nell'UE dei prodotti della ricerca europea e la fissazione di regole di prezzo per grammo di sostanza attiva, che tengano conto delle difficoltà dei bilanci pubblici e dei sistemi sociali degli Stati membri.

    4.3

    Quanto all'iniziativa FCH 2 — cellule a combustibile e idrogeno, il CESE ritiene importante che tra gli obiettivi venga inserito, in particolare, lo sviluppo di tecnologie CO2-free per la generazione dell'idrogeno.

    4.4

    Nell'iniziativa Cieli puliti, occorre dare maggiore rilevanza all'impatto dei risultati, anche in itinere, dei progetti dimostrativi indicati, così come della gestione dei rischi per la sicurezza e per l'ambiente nel PPP cielo unico.

    4.5

    Sull'iniziativa per lo sviluppo della Bio-industria con materiali biologici, bio-agricoli e biomateriali, occorre vigilare perché tali tecnologie siano pienamente rispettose del mondo vivente, dell'ambiente e della sostenibilità agroalimentare dei principi di precauzione. Il CESE si attende dei risultati positivi concreti e visibili da questa iniziativa.

    4.6

    Al forte impegno, anche finanziario, dedicato all'iniziativa ECSEL, per tecnologie digitali e nano elettronica, già previsto anche nelle tematiche di H2020, deve corrispondere un concreto beneficio anche per il cittadino contribuente, in termini di migliore accesso user-frienly e costless a tali tecnologie (9).

    4.7

    Il CESE appoggia con convinzione anche le quattro iniziative P2P, ma sottolinea l'importanza di due di esse delle quali chiede un rafforzamento, anche in termini di risorse ad esse destinate:

    l'iniziativa Eurostar, per i positivi risultati di cui ha dato prova nel sostegno dell'accesso alla RST&I delle PMI, nel quadro dello Spazio europeo della ricerca — ERA;

    il programma europeo di domotica per una vita attiva assistita (AAL), che risponde a esigenze importanti per un sano sviluppo del singolo e della società europea nel suo complesso.

    4.8

    In particolare, per AAL il CESE raccomanda di tener conto delle diverse situazioni esistenti tra paesi membri, anche in relazione alle prospettive di accentuazione di tali problematiche, per l'andamento demografico al 2024 e oltre: il livello di finanziamento UE dovrebbe essere fortemente aumentato, rispetto a quello del PQ7, tenendo conto dei pareri futuri delle differenti categorie rappresentative della società civile in un creando comitato ad hoc.

    4.9

    Il CESE raccomanda, per uno sviluppo accelerato e per l'aumento delle possibilità di creazione d'impiego e di più qualificati profili professionali, che questi partenariati istituzionali si sviluppino in stretta sinergia e coordinamento con altre azioni similari, presenti nell'ambito delle iniziative-faro di politica industriale e delle Smart Specialization, nella politica di coesione e nelle strategie regionali di innovazione.

    4.10

    Quanto alla partecipazione al programma di metrologia, il CESE rimanda al suo parere in proposito (10) e raccomanda di aumentare il sostegno anche finanziario della partecipazione delle imprese minori e dei gruppi d'utenza; mentre, quanto al partenariato Europa-paesi in via di sviluppo, si fa riferimento al parere UE/Africa (11) con la raccomandazione specifica di non trascurare le sintomatologie di ritorno in Europa delle malattie oggetto della ricerca, e di sorvegliare il pieno rispetto nei protocolli dei principi etici.

    Bruxelles, 10 dicembre 2013.

    Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

    Henri MALOSSE


    (1)  GU C 299 del 4.10.2012, pag. 12.

    (2)  GU C 318 del 29.10.2011, pag. 121.

    (3)  V. nota 2.

    (4)  GU C 143 del 22.5.2012, pag. 17.

    (5)  Esempi di partenariati P2P fra gli altri: ERA-NET ed ERA-NET Plus, le iniziative ex art. 185 e la programmazione congiunta (PC). Esempi di PPP nel settore della R&I sono invece le ITC e l'Internet del futuro.

    (6)  GU C 229 del 31.7.2012, pag. 39.

    (7)  GU C 76 del 14.3.2013, pag. 48.

    (8)  GU C 68 del 6.3.2012, pag. 28.

    (9)  V. parere CESE 4345/2013 del 24.10.2013.

    (10)  GU C 228 del 22.9.2009, pag. 69.

    (11)  GU C 77 del 31.3.2009, pag. 148.


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