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Έγγραφο 52009IP0056(01)
Democracy building in external relations European Parliament resolution of 22 October 2009 on democracy building in the EU's external relations
Sostegno alla governance democratica nel quadro delle relazioni esterne Risoluzione del Parlamento europeo del 22 ottobre 2009 sulla costruzione della democrazia nelle relazioni esterne dell'UE
Sostegno alla governance democratica nel quadro delle relazioni esterne Risoluzione del Parlamento europeo del 22 ottobre 2009 sulla costruzione della democrazia nelle relazioni esterne dell'UE
GU C 265E del 30.9.2010, σ. 3-8
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
30.9.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 265/3 |
Giovedì 22 ottobre 2009
Sostegno alla governance democratica nel quadro delle relazioni esterne
P7_TA(2009)0056
Risoluzione del Parlamento europeo del 22 ottobre 2009 sulla costruzione della democrazia nelle relazioni esterne dell'UE
2010/C 265 E/02
Il Parlamento europeo,
viste la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, in particolare il suo articolo 21, e la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici,
visti gli articoli 3, 6, 11 e 19 del trattato UE e gli articoli 177, 300 e 310 del trattato CE,
visti tutti gli accordi esistenti tra l'Unione europea e i paesi terzi e le clausole in materia di diritti umani e democrazia contenute in detti accordi,
vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (1), proclamata a Strasburgo il 12 dicembre 2007,
vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite dell'8 settembre 2000 dal titolo «La dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite» (A/RES/55/2),
vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 4 dicembre 2000 dal titolo «La promozione e il consolidamento della democrazia» (A/RES/55/96),
vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 15 settembre 2005 intitolata «L'esito del vertice mondiale del 2005» (A/RES/60/1),
vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 20 dicembre 2004 dal titolo «Il rafforzamento del ruolo delle organizzazioni regionali, subregionali e di altra natura e le misure intese a sostenere e consolidare la democrazia» (A/RES/59/201),
vista la comunicazione della Commissione dell'11 aprile 2000 in materia di assistenza e monitoraggio delle elezioni da parte dell’UE (COM(2000)0191),
vista la sua risoluzione del 15 marzo 2001 sulla comunicazione della Commissione in materia di assistenza e monitoraggio delle elezioni da parte dell’UE (2),
vista la comunicazione della Commissione dell'8 maggio 2001 sul ruolo dell'Unione europea nella promozione dei diritti umani e della democratizzazione nei paesi terzi (COM(2001)0252),
vista la sua risoluzione del 25 aprile 2002 sulla comunicazione della Commissione sul ruolo dell'Unione europea nella promozione dei diritti umani e della democratizzazione nei paesi terzi (3),
vista la strategia di sicurezza europea adottata il 12 dicembre 2003,
vista la comunicazione della Commissione del 20 ottobre 2003 su «Governance e sviluppo» (COM(2003)0615),
vista la sua risoluzione del 31 marzo 2004 sulla governance nella politica di sviluppo dell'Unione europea (4),
vista la dichiarazione comune del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del Parlamento europeo e della Commissione sulla politica di sviluppo dell'Unione europea intitolata: «Il consenso europeo» (5),
visti la dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti, del 2005, e il programma d'azione di Accra del 2008 dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE),
vista la comunicazione della Commissione del 30 agosto 2006 dal titolo «La governance nell'ambito del 'Consenso europeo sulla politica di sviluppo' – Verso un approccio armonizzato in seno all’Unione europea» (COM (2006)0421),
visto il regolamento (CE) n. 1889/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce uno strumento finanziario per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo (Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani - EIDHR) (6),
vista la decisione del suo Ufficio di presidenza, del 18 giugno 2007, che istituisce l'Ufficio per la promozione della democrazia parlamentare,
vista la sua risoluzione dell’8 maggio 2008 sulle missioni di osservazione elettorale dell’Unione europea: obiettivi, prassi e sfide future (7),
viste le conclusioni del Consiglio del 18 maggio 2009 sul sostegno alla governance democratica – Verso un quadro UE rafforzato,
vista l'interrogazione orale alla Commissione del 30 settembre 2009 sulla costruzione della democrazia nelle relazioni esterne (O-0093/2009 -B7-0213/2009),
visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. |
considerando che la democrazia ed i diritti umani sono valori fondamentali dell'Unione europea e dei suoi Stati membri e sono parte integrante del processo di integrazione europea fin dai suoi inizi, |
B. |
considerando che i trattati di base dell'Unione europea sottolineano il fermo impegno per la democrazia ed i diritti umani e che i criteri politici di Copenhagen relativi a «stabilità delle istituzioni che garantiscono lademocrazia, lo Stato di diritto ed i diritti umani nonché il rispetto e la tutela delle minoranze» sono stati un fattore chiave del processo di allargamento, |
C. |
considerando che la visione dell'Unione europea della costruzione della democrazia e del sostegno ad essa non è ancora stata definita in un unico documento, |
D. |
considerando che nell'Unione europea il concetto di democrazia in senso lato ha integrato con successo i diritti politici, sociali ed economici ed è stato determinante nel portare stabilità e prosperità come non era mai successo nella storia mondiale, |
E. |
considerando che l'articolo 11 del trattato UE afferma che uno degli obiettivi fondamentali della politica estera e di sicurezza comune è lo «sviluppo e il consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, nonché il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali», |
F. |
considerando che l'articolo 21 del trattato UE, modificato dal trattato di Lisbona stabilisce che «l'azione dell'Unione sulla scena internazionale si fonda sui principi che ne hanno informato la creazione, lo sviluppo e l'allargamento» e che «l'Unione assicura la coerenza tra i vari settori dell'azione esterna e tra questi e le altre politiche», |
G. |
considerando che la promozione e la tutela del diritti umani, come riaffermato dalla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 59/201, costituiscono una premessa essenziale per l'esistenza di una società democratica e che i sistemi democratici possono variare per forma e struttura, come avviene all'interno dell'Unione europea, ma che la democrazia è un valore universale e i suoi principi o elementi essenziali sono sanciti in numerose dichiarazioni e convenzioni internazionali; considerando che tali elementi, quali definiti dalle due citate risoluzioni l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2000 e del 2004 (A/RES/55/96 e A/RES/59/201), comprendono:
|
H. |
considerando che, come indicato nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite del 2000, la governance democratica e rappresentativa basata sulla volontàpopolare garantisce al meglio il diritto delle donne e degli uomini di vivere e allevare i propri figli con dignità, senza soffrire la fame e senza il timore di subire violenze, oppressioni o ingiustizie, |
I. |
considerando che la capacità delle donne e degli uomini di partecipare in condizioni di parità alla vita politica e al processo decisionale è il presupposto di un'autentica democrazia, |
J. |
considerando che la democrazia, lo sviluppo e il rispetto dei diritti umani, ivi compresi quelli economici, sociali e culturali, sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda, |
K. |
considerando che la democrazia è altresì chiaramente legata alla sicurezza, come riconosciuto dalla Strategia europea di sicurezza, in cui si afferma che la diffusione del buon governo, il sostegno alle riforme politiche e sociali, il contrasto della corruzione e dell'abuso di potere, lo stabilimento dello Stato di diritto e il rispetto dei diritti dell'uomo rappresentano i mezzi più efficaci per il rafforzamento dell'ordine internazionale, |
L. |
considerando che l'Unione europea dispone di una vasta gamma di strumenti e di meccanismi, dal dialogo politico e dalle iniziative diplomatiche a strumenti specifici di cooperazione tecnica e finanziaria, per sostenere la democrazia in tutto il mondo, |
M. |
considerando che gli strumenti finanziari esterni dell'Unione europea, quali lo strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI), lo strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) e lo strumento di stabilità (IfS), forniscono – senza eccezioni – importanti opportunità nel sostenere la governance democratica e il consolidamento delle istituzioni e delle capacità, |
N. |
considerando che lo strumento europeo per la democrazia e i diritti dell'uomo (EIDHR) è fondamentale per l'assistenza finanziaria nei settori dei diritti umani e della democrazia, poiché è di portata globale e in grado di funzionare senza il consenso del paese ospitante e sostiene direttamente le organizzazioni della società civile; considerando che le missioni di osservazione elettorale dell'UE (MOE), finanziate attraverso l'EIDHR, costituiscono un elemento fondamentale del contributo dell'Unione europea al consolidamento delle istituzioni democratiche, il che comprende, in particolare, il seguito dato alle raccomandazioni formulate da tali MOE dell'Unione europea, |
O. |
che la società civile può svolgere un ruolo importante nell'ambito dell'azione dell'Unione volta a promuovere la democrazia nelle relazioni esterne, come dimostrato dal contributo dei volontari ai programmi in favore della pace e della democrazia, |
P. |
considerando che è necessaria una migliore visione d'insieme del sostegno alla democrazia attualmente fornito dall'Unione europea, di quali risultati ottiene nei paesi partner il grande arsenale UE di mezzi e strumenti a sostegno della democrazia nel mondo e di come questi diversi strumenti e attori operano, si completano a vicenda e si rapportano l'uno con l'altro, |
Q. |
considerando che la summenzionata risoluzionedel Parlamento del 31 marzo 2004 sulla comunicazione della Commissione sulla governance e lo sviluppo ha sottolineato l'importanza di «portare avanti le riforme elettorali e parlamentari, al di là dell'istituzione di sistemi elettorali basati sul pluralismo, per garantire unaattività politica più vasta ed efficace in seno alla popolazione», |
1. |
conviene sulla necessità di un quadro più coerente e uniforme per rendere più efficace il sostegno dell'Unione europea alla costruzione della democrazia, in particolare la promozione dei valori democratici e il rispetto dei diritti umani, in tutto il mondo; |
2. |
plaude agli sforzi compiuti dalla precedente e dall'attuale Presidenza dell'Unione europea per quanto riguarda un'iniziativa articolata su più pilastri e relativa alla costruzione della democrazia nelle azioni esterne dell'Unione europea, con l'obiettivo di affinare la politica dell'Unione europea e rafforzare la sua azione e il coordinamento dei suoi sforzi e sottolinea la necessità di un'azione sostenuta in questo campo, come parte delle conclusioni del Consiglio da adottare nel novembre 2009; sottolinea, a tale proposito, che il Consiglio, nell'affrontare tale problema, deve tenere nella dovuta considerazione alcuni principi fondamentali quali la trasparenza, l'accesso ai documenti, la consultazione e la responsabilità; |
3. |
raccomanda che le conclusioni del Consiglio includano suggerimenti concreti e pratici per migliorare il coordinamento delle misure per la costruzione della democrazia negli strumenti in materia di politica estera, diritti umani e politica di sviluppo dell'Unione europea; ribadisce che l'adozione di una strategia per paese in materia di diritti umani e democrazia, da considerare alla stregua di un documento di riferimento che fissa priorità specifiche per ciascun paese in questo campo e da integrare in tutte le politiche e tutti gli strumenti dell'Unione europea attinenti al paese interessato, potrebbe migliorare sensibilmente la coerenza, il coordinamento e l'efficacia dell'azione esterna dell'Unione europea; |
4. |
ribadisce che la democratizzazione e il buon governo non sono fini a sé stessi, ma sono anche di vitale importanza per la riduzione della povertà, lo sviluppo sostenibile, la pace e la stabilità; rileva inoltre che la democrazia, come dimostrato dai progressi nell'integrazione interna dell'Unione europea, non contribuisce soltanto ad assicurare i diritti politici e civili, ma anche i diritti economici, culturali e sociali, compresa la solidarietà; |
5. |
invita la Commissione e gli Stati membri a garantire, in sede di elaborazione del nuovo servizio europeo per l'azione esterna, l'effettiva integrazione dei diritti umani e della costruzione della democrazia in tutti i settori politici e a trarre insegnamenti dall'attuale processo e dall'esperienza al fine di tradurli in progressi sul campo nella promozione dei valori democratici; |
6. |
ritiene che il radicamento della democrazia e dei processi democratici nei paesi terzi offra le migliori prospettive per lo sviluppo di politiche efficaci in relazione alle questioni globali che stanno a cuore anche ai cittadini dell'Unione europea; rileva che i sistemi democratici sono in grado, ad esempio, di combattere più efficacemente la criminalità transnazionale e l'immigrazione e il traffico illegali, di proteggere l'ambiente, di sostenere un sistema commerciale mondiale aperto e di garantire un approvvigionamento energetico sostenibile e competitivo; |
7. |
esorta vivamente l'Unione europea, al fine di rafforzare le azioni concertate a livello mondiale per promuovere la democrazia, a sottoscrivere pubblicamente la definizione di democrazia formulata nel 2005 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, quale punto di riferimento per le proprie attività di democratizzazione; |
8. |
sottolinea che la democrazia non può essere esportata o imposta dall'esterno e che una strategia di successo per la promozione della democrazia deve basarsi sul dialogo e comporta ampi sforzi per rafforzare la società civile e rafforzare la sensibilità democratica nei paesi in via di sviluppo; sottolinea l'impegno costante dell'Unione europea a favore dei principi della titolarità delle strategie di sviluppo e dei programmi da parte dei paesi partner; rileva, tuttavia, che tali processi possono essere sostenuti da tutti i vari strumenti comunitari, adattati alla situazione specifica di ciascun paese; |
9. |
sottolinea che l'Unione europea deve sviluppare strategie atte a sostenere lo sviluppo della società civile e le strutture democratiche e che le fondazioni politiche, le organizzazioni non governative e le istituzioni universitarie svolgono un ruolo importante in tali contesti e dovrebbero essere sostenute; |
10. |
propone al Consiglio e alla Commissione di procedere a un esame approfondito ed esaustivo di tutte le forme di sostegno alla democrazia fornite dall'Unione europea in un campione di paesi partner, consentendo in tal modo la formulazione di raccomandazioni pratiche; |
11. |
raccomanda al Consiglio e alla Commissione di attuare la Dichiarazione di Parigi dell'OCSE sull'efficacia degli aiuti e il programma d'azione di Accra nel loro lavoro di sostegno della democrazia e propone, in particolare, di introdurre a livello dell'Unione europea valutazioni congiunte della democrazia, una programmazione comune e una ripartizione degli oneri al fine di accrescere l'impatto e la visibilità delle attività di sostegno della democrazia da parte dell'Unione europea; |
12. |
sottolinea l'importanza delle clausole sui diritti umani già contenute negli accordi dell'Unione europea; ribadisce, in proposito, che tali clausole dovrebbero innanzitutto essere applicate in modo coerente negli accordi bilaterali in vigore, anziché avviare un processo per la definizione di nuovi accordi contenenti condizioni aggiuntive; |
13. |
propone che la Commissione inserisca sistematicamente una sezione sullo stato della democrazia e dei diritti umani nei documenti di strategia nazionale, accluda le raccomandazioni avanzate dalle relative missioni di osservazione elettorale dell'Unione europea e, ove opportuno, integri la dimensione del sostegno alla democrazia nei programmi di cooperazione con i paesi partner; |
14. |
sottolinea la necessità di un migliore coordinamento delle attività svolte nel quadro dei vari strumenti finanziari esterni nonché la necessità di esplorare a fondo la complementarità tra gli strumenti geografici e tematici; |
15. |
esorta il Consiglio e la Commissione a svolgere una consultazione ad ampio raggio con tutti i soggetti interessati dell'Unione europea e dei paesi terzi, compresi gli attori istituzionali, regionali e locali, i difensori dei diritti umani e i gruppi indipendenti della società civile, prima di avviare nuove iniziative in materia di costruzione della democrazia; |
16. |
incoraggia la Commissione ad associare in modo più sistematico le istituzioni democratiche a tutti i livelli, in particolare i parlamenti e le autorità regionali e locali, nella preparazione e nell'attuazione degli strumenti specifici per paese, quali gli accordi tra l'Unione europea e il paese interessato e i documenti strategici nazionali; |
17. |
chiede alla Commissione di esaminare la possibilità di istituire un Corpo di pace europeo volontario, tenendo presente l'esperienza positiva del Servizio volontario europeo (SVE); |
18. |
sottolinea che il sostegno alla democrazia da parte dell'Unione europea deve essere a tutto campo, contemplando tutte le questioni oggetto della summenzionata risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sull'esito del vertice mondiale del 2005 e adottare un approccio a lungo termine nella sua realizzazione; reputa fondamentale, a tale riguardo, lo strumento europeo per la democrazia e i diritti dell'uomo (EIDHR) per l'assistenza finanziaria e chiede che tale sostegno venga mantenuto e rafforzato; |
19. |
esprime apprezzamento per il positivo contributo delle missioni di osservazione elettorale dell'Unione europea al rafforzamento dei processi democratici, alla promozione del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali, del buon governo e dello Stato di diritto, e, in particolare, al rafforzamento dei processi elettorali in tutto il mondo, ma sottolinea la necessità di garantire una politica post-elettorale coerente, che presti segnatamente attenzione alla convergenza tra il seguito dato a livello tecnico e politico e l'apporto della società civile, affinché il sostegno allo sviluppo sia coerente con i principi democratici e con i valori della governance democratica; |
20. |
invita la Commissione a ricorrere ulteriormente alla proficua cooperazione con le Nazioni Unite in materia di missioni di osservazione elettorale e a rafforzare l'elaborazione di strategie e progetti comuni con le Nazioni Unite e altre organizzazioni regionali come l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e l'Unione africana nel campo della promozione della democrazia e dei diritti umani; |
21. |
sottolinea che gli sforzi dell'Unione europea per la costruzione della democrazia dovrebbero comprendere in modo più sistematico una particolare attenzione al ruolo dei rappresentanti eletti e dei partiti politici come pure di una magistratura e di mezzi di informazione indipendenti nonché al rafforzamento della partecipazione delle donne alla vita pubblica e politica; rileva inoltre l'importanza di sostenere le fondazioni politiche, le organizzazioni non governative e le istituzioni universitarie; |
22. |
raccomanda l'introduzione di una strategia specifica di sostegno ai parlamenti neoeletti usciti da elezioni democratiche, al fine di radicare definitivamente la democrazia, lo Stato di diritto e il buon governo; chiede inoltre l'ulteriore sviluppo di uno strumento orizzontale inter pares tra parlamentari di nazionalità diversa su ciò che costituisce un'efficiente ed efficace rappresentanza degli interessi degli elettori, un efficiente ed efficace controllo dell'esecutivo e i mezzi e le modalità per mantenere un flusso di informazioni tra tutte le parti del sistema di governance; |
23. |
conferma la propria determinazione a contribuire al rafforzamento dei processi democratici migliorando la sua partecipazione all'osservazione elettorale, al seguito dato alle MOE dell'Unione europea e al consolidamento delle capacità parlamentari; chiede, a tale proposito, all'Ufficio per la promozione della democrazia parlamentare (OPPD) di presentare alle commissioni parlamentari competenti un piano d'azione completo che preveda necessariamente un chiaro meccanismo di cooperazione con le delegazioni interparlamentari e le commissioni parlamentari miste; sottolinea inoltre l'importanza di associare a tale processo assemblee parlamentari quali le assemblee ACP-UE, EUROLAT, EUROMED e EURONEST; |
24. |
incoraggia le delegazioni della Commissione a collaborare con l'OPPD nell'esaminare o avviare programmi di sostegno parlamentare; |
25. |
raccomanda che le conclusioni del Consiglio di novembre prevedano un piano d'azione e che entro la fine del 2010 sia effettuata una revisione dei progressi compiuti; chiede all'attuale Presidenza dell'Unione europea e alle Presidenze future di presentare i risultati del Consiglio Affari generali e relazioni esterne dinanzi alle sue commissioni parlamentari competenti; |
26. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri. |
(1) GU C 364 del 18.12.2000, pag. 1.
(2) GU C 343 del 5.12.2001, pag. 270.
(3) GU C 131 E del 5.6.2003, pag. 147.
(4) GU C 103 E del 29.4.2004, pag. 550.
(5) GU C 46 del 24.2.2006, pag. 1.
(6) GU L 386 del 29.12.2006, pag. 1.
(7) Testi approvati, P6_TA(2008)0194.