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Document 32011D0018

    Decisione 2011/18/PESC del Consiglio, del 14 gennaio 2011 , recante modifica della decisione 2010/656/PESC del Consiglio che proroga le misure restrittive nei confronti della Costa d’Avorio

    GU L 11 del 15.1.2011, p. 36–48 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

    Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 10/06/2016; abrog. impl. da 32016D0917

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2011/18(1)/oj

    15.1.2011   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 11/36


    DECISIONE 2011/18/PESC DEL CONSIGLIO

    del 14 gennaio 2011

    recante modifica della decisione 2010/656/PESC del Consiglio che proroga le misure restrittive nei confronti della Costa d’Avorio

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 29 ottobre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/656/PESC, che proroga le misure restrittive nei confronti della Costa d'Avorio (1).

    (2)

    Il 13 dicembre 2010 il Consiglio ha sottolineato l'importanza delle elezioni presidenziali del 31 ottobre e 28 novembre 2010 per il ritorno della Costa d'Avorio alla pace e alla stabilità e ha affermato che la volontà espressa sovranamente dal popolo ivoriano deve imperativamente essere rispettata.

    (3)

    Il 17 dicembre 2010 il Consiglio europeo ha esortato tutti i leader ivoriani civili e militari che non l'abbiano ancora fatto a riconoscere l'autorità del presidente democraticamente eletto, Alassan Ouattara.

    (4)

    Il 22 dicembre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/801/PESC (2), che modifica la decisione 2010/656/PESC al fine di imporre restrizioni sui viaggi nei confronti di quanti ostacolano i processi di pace e di riconciliazione nazionale, in particolare coloro che minacciano il buon esito del processo elettorale.

    (5)

    Il 14 gennaio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/17/PESC (3), che modifica la decisione 2010/656/PESC al fine di inserire altre persone nell'elenco delle persone soggette a restrizioni sui viaggi.

    (6)

    Tenuto conto della gravità della situazione in Costa d’Avorio, dovrebbero essere imposte misure restrittive aggiuntive nei confronti di tali persone.

    (7)

    Inoltre, l'elenco delle persone soggette a misure restrittive riportato nell'allegato II della decisione 2010/656/PESC dovrebbe essere modificato e le informazioni relative a talune persone dell'elenco dovrebbero essere aggiornate,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    La decisione 2010/656/PESC è così modificata:

    1.

    l'articolo 5 è sostituito dal seguente:

    «Articolo 5

    1.   Tutti i fondi e le risorse economiche posseduti o controllati direttamente o indirettamente:

    a)

    dalle persone di cui all'allegato I indicate dal comitato delle sanzioni e di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), o detenuti da entità possedute o controllate, direttamente o indirettamente, da dette persone o entità o dalle persone indicate dal comitato delle sanzioni che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione;

    b)

    dalle persone o dalle entità di cui all'allegato II, non incluse nell'elenco contenuto nell'allegato I, che ostacolano i processi di pace e di riconciliazione nazionale e, in particolare, minacciano il buon esito del processo elettorale, o detenuti da entità possedute o controllate, direttamente o indirettamente, da dette persone o da persone che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione,

    sono congelati.

    2.   Nessun fondo, attività finanziaria o risorsa economica è messo a disposizione né va a beneficio, direttamente o indirettamente, delle persone o delle entità di cui al paragrafo 1.

    3.   Gli Stati membri possono consentire deroghe alle misure di cui ai paragrafi 1 e 2 per fondi e risorse economiche che siano:

    a)

    necessari per coprire le spese di base, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, canoni di locazione o garanzie ipotecarie, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e utenza di servizi pubblici;

    b)

    destinati esclusivamente al pagamento di onorari congrui e al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali;

    c)

    destinati esclusivamente al pagamento di diritti o di spese, in conformità delle leggi nazionali, connessi alla gestione ordinaria o alla custodia di fondi e risorse economiche congelati;

    d)

    necessari per coprire spese straordinarie;

    e)

    oggetto di un vincolo o di una decisione di natura giudiziaria, amministrativa o arbitrale, nel qual caso i fondi e le risorse economiche possono essere utilizzati per il soddisfacimento di tale vincolo o decisione, purché detti vincolo o decisione siano anteriori alla designazione, da parte del comitato delle sanzioni o del Consiglio, della persona o dell’entità interessata e non vadano a vantaggio di una delle persone o delle entità di cui al presente articolo.

    Per le persone ed entità elencate nell'allegato I:

    le deroghe di cui al presente paragrafo, primo comma, lettere a), b) e c), possono essere disposte dallo Stato membro interessato previa notifica al comitato delle sanzioni dell’intenzione di autorizzare, ove opportuno e in assenza di decisione negativa del comitato delle sanzioni entro due giorni lavorativi da tale notifica, l’accesso a tali fondi e risorse economiche;

    la deroga di cui al presente paragrafo, primo comma, lettera d), può essere disposta dallo Stato membro interessato previa notifica al comitato delle sanzioni e approvazione dello stesso;

    la deroga di cui al presente paragrafo, primo comma, lettera e), può essere disposta dallo Stato membro interessato previa notifica al comitato delle sanzioni.

    4.   Il paragrafo 2 non si applica al versamento su conti congelati di:

    a)

    interessi o altri profitti dovuti su detti conti; o

    b)

    pagamenti dovuti nel quadro di contratti, accordi o obblighi che sono stati conclusi o sono sorti anteriormente alla data in cui tali conti sono stati assoggettati alle misure restrittive previste dalla posizione comune 2004/852/PESC o dalla presente decisione,

    purché tali interessi, altri profitti e pagamenti continuino ad essere soggetti al paragrafo 1.»;

    2.

    l'articolo 10 è sostituito dal seguente:

    «Articolo 10

    1.   La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

    2.   La presente decisione è, secondo i casi, riesaminata, modificata o abrogata in conformità delle pertinenti decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

    3.   Le misure di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera b), e all'articolo 5, paragrafo 1, lettera b), sono riesaminate periodicamente e almeno ogni dodici mesi. Esse cessano di applicarsi alle persone o alle entità interessate se il Consiglio stabilisce, secondo la procedura di cui all'articolo 6, paragrafo 2, che le condizioni necessarie alla loro applicazione non sono più soddisfatte.».

    Articolo 2

    L'allegato II della decisione 2010/656/PESC è sostituito dall'allegato della presente decisione.

    Articolo 3

    La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

    Fatto a Bruxelles, addì 14 gennaio 2011.

    Per il Consiglio

    Il presidente

    J. MARTONYI


    (1)  GU L 285 del 30.10.2010, pag. 28.

    (2)  GU L 341 del 23.12.2010, pag. 45.

    (3)  Cfr. pag. 31 della presente Gazzetta ufficiale.


    ALLEGATO

    «ALLEGATO II

    Elenco delle persone e delle entità di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera b), e all'articolo 5, paragrafo 1, lettera b)]

    A.   Persone

     

    Nome (ed eventuali pseudonimi)

    Informazioni sull'identità

    Motivi

    1.

    Pascal Affi N’Guessan

    nato l'1 gennaio 1953 a Bouadikro;

    n. di passaporto: PD-AE 09DD00013

    Presidente del Fronte popolare ivoriano (FPI) - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; istigazione pubblica all'odio e alla violenza.

    2.

    Tenente colonnello Nathanaël Ahouman Brouha

    nato il 6 giugno 1960

    Comandante del Gruppo di sicurezza della presidenza della Repubblica (GSPR).

    Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    3.

    Aké N'Gbo Gilbert Marie

    nato l'8 ottobre 1955 a Abidjan

    n. di passaporto:

    08 AA 61107 (scadenza 2 aprile 2014)

    Sedicente Primo ministro e Ministro della pianificazione e dello sviluppo - Coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    4.

    Pierre Israël Amessan Brou

     

    Direttore generale della Radio Televisione Ivoriana (RTI) –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010.

    5.

    Frank Anderson Kouassi

     

    Presidente del Consiglio nazionale della comunicazione audiovisiva (CNCA) -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    6.

    Nadiani Bamba

    nata il 13 giugno 1974 a Abidjan

    n. di passaporto: PD - AE 061 FP 04

    Direttrice del gruppo editoriale Cyclone cui fa capo la testata Le temps - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010.

    7.

    Kadet Bertin

    nato intorno al 1957 a Mama

    Consigliere di Gbagbo per la sicurezza -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto. Istigazione dei movimenti repressivi ed intimidatori.

    8.

    Generale Dogbo Blé

    nato il 2 febbraio 1959 a Daloa

    Capo di corpo d'armata della Guardia repubblicana -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    9.

    Bohoun Bouabré Paul Antoine

    nato il 9 febbraio 1957 a Issia

    n. di passaporto: PD AE 015 FO 02

    Ex Ministro di Stato, dirigente dell'FPI –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali.

    10.

    Sottoprefetto Oulaï Delefosse

    nato il 28 ottobre 1968

    Responsabile dell'Unione patriottica per la resistenza del Grande Ovest (UPRGO) - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante il rifiuto di deporre le armi e di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    11.

    Ammiraglio Vagba Faussignau

    nato il 31 dicembre 1954 a Bobia

    Comandante della Marina ivoriana; Vicecapo di stato maggiore - Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    12.

    Pasteur Gammi

     

    Capo del Movimento ivoriano per la liberazione dell'Ovest (MILOCI) - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante il rifiuto di deporre le armi e di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    13.

    Laurent Gbagbo

    nato il 31 maggio 1945 a Gagnoa

    Sedicente Presidente della Repubblica - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali.

    14.

    Simone Gbagbo

    nata il 20 giugno 1949 a Moossou

    Presidente del gruppo del Fronte popolare ivoriano (FPI) all'Assemblea nazionale - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; istigazione pubblica all'odio e alla violenza.

    15.

    Generale Guiai Bi Poin

    nato il 31 dicembre 1954 a Gounela

    Capo del Centro di comando delle operazioni di sicurezza (CECOS) –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    16.

    Denis Maho Glofiei

    nato nel Val de Marne

    Responsabile del Fronte di liberazione del Grande Ovest (FLGO) –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante il rifiuto di deporre le armi e di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    17.

    Capitano Anselme Séka Yapo

    nato il 2 maggio 1973 a Adzopé

    Guardia del corpo di Gbagbo –

    Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    18.

    Désiré Tagro

    nato il 27 gennaio 1959 a Issia

    n. di passaporto:

    PD - AE 065FH08

    Segretario generale della sedicente “presidenza” di Gbagbo - Coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali.

    Implicazione nella repressione violenta dei moti popolari di febbraio, novembre e dicembre 2010.

    19.

    Yao N'Dré

    nato il 29 dicembre 1956

    Presidente del Consiglio costituzionale - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    20.

    Yanon Yapo

     

    Sedicente Guardasigilli, Ministro della giustizia e dei diritti umani - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    21.

    Dogou Alain

    nato il 16 luglio 1964 a Aboisso

    n. di passaporto:

    PD-AE/053FR05 (scadenza 27 maggio 2011)

    Sedicente Ministro della difesa e della protezione civile –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    22.

    Emile Guiriéoulou

    nato l' gennaio 1949 a Guiglo

    n. di passaporto:

    PD-AE/008GO03 (scadenza 14 marzo 2013)

    Sedicente Ministro dell'interno - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    23.

    Charles Désiré Noël Laurent Dallo

    nato il 23 dicembre 1955 a Gagnoa

    n. di passaporto:

    08AA19843 (scadenza 13 ottobre 2013)

    Sedicente Ministro dell'economia e delle finanze –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    24.

    Augustin Kouadio Komoé

    nato il 19 settembre 1961 a Kokomian

    n. di passaporto:

    PD-AE/010GO03 (scadenza 14 marzo 2013)

    Sedicente Ministro delle risorse minerarie e dell'energia - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    25.

    Christine Adjobi Nebout (alias Aya Christine Rosalie Adjobi nata Nebout)

    nata il 24 luglio 1949 a Grand Bassam

    n. di passaporto:

    PD-AE/017FY12 (scadenza 14 dicembre 2011)

    Sedicente Ministro della sanità e della lotta all'AIDS - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    26.

    Yapo Atsé Benjamin

    nato l'1 gennaio 1951 a Akoupé

    nn. di passaporto:

    PD-AE/089GO04 (scadenza 1 aprile 2013),

    PS-AE/057AN06

    Sedicente Ministro dell'edilizia e urbanistica - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    27.

    Coulibaly Issa Malick

    nato il 19 agosto 1953 a Korhogo

    n. di passaporto:

    PD-AE/058GB05 (scadenza 10 maggio 2012)

    Sedicente Ministro dell'agricoltura - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    28.

    Ahoua Don Mello

    nato il 23 giugno 1958 a Bongouanou

    n. di passaporto:

    PD-AE/044GN02 (scadenza 23 febbraio 2013)

    Sedicente Ministro delle infrastrutture e del risanamento, Portavoce del governo - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    29.

    N'Goua Abi Blaise

     

    Sedicente Ministro dei trasporti - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    30.

    Anne Jacqueline Lohouès Oble

    nata il 7 novembre 1950 a Dabou

    n. di passaporto:

    PD-AE/050GU08 (scadenza 4 agosto 2013)

    Sedicente Ministro della pubblica istruzione - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    31.

    Angèle Gnonsoa (alias Zon Sahon)

    nata l'1 gennaio 1940 a Taï

    n. di passaporto:

    PD-AE/040ER05 (scadenza 28 maggio 2012)

    Sedicente Ministro dell'istruzione tecnica –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    32.

    Koffi Koffi Lazare

     

    Sedicente Ministro dell'ambiente e delle risorse idriche e forestali - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    33.

    Elisabeth Badjo Djékouri

    coniugata

    Dagbo Jeannie

    nata il 24 dicembre 1971 a Lakota

    nn. di passaporto: 08AA15517 (scadenza 25 novembre 2013),

    PS-AE/040HD12 (scadenza 1 dicembre 2011)

    Sedicente Ministro della funzione pubblica - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    34.

    Charles Blé Goudé

    nato l'1 gennaio 1972 a Kpoh

    passaporto scaduto:

    DD-AE/088OH12

    Sedicente Ministro della gioventù, della formazione professionale e dell'occupazione; Presidente del Congresso panafricano dei giovani e dei patrioti (COJEP)

    - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo.

    NB - sottoposto fin dal 2005 alle sanzioni decretate dal Consiglio di sicurezza dell'ONU

    35.

    Philippe Attey

    nato il 10 ottobre 1951 a Agboville

    passaporto scaduto: AE/32AH06

    Sedicente Ministro dell'industria e dello sviluppo del settore privato -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    36.

    Danièle Boni Claverie (doppia cittadinanza francese e ivoriana)

     

    Sedicente Ministro della condizione femminile, della famiglia e dell'infanzia:

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    37.

    Ettien Amoikon

     

    Sedicente Ministro delle tecniche d'informazione e di comunicazione -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    38.

    Ouattara Gnonzié

     

    Sedicente Ministro della comunicazione -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    39.

    Alphonse Voho Sahi

    nato il 15 giugno 1958 a Gueyede

    n. di passaporto:

    PD-AE/066FP04 (scadenza 1 aprile 2011)

    Sedicente Ministro della cultura -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    40.

    Kata Kéké (alias Keke Joseph Kata)

    nato l'1 gennaio 1951 a Daloa

    n. di passaporto:

    PD-AE/086FO02 (scadenza 27 febbraio 2011)

    Sedicente Ministro della ricerca scientifica -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    41.

    Franck Guéi

    nato il 20 febbraio 1967 a

    n. di passaporto:

    PD-AE/082GL12 (scadenza 22 dicembre 2012)

    Sedicente Ministro dello sport -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    42.

    Touré Amara

     

    Sedicente Ministro del commercio -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    43.

    Kouamé Sécré Richard

     

    Sedicente Ministro del turismo e dell'artigianato -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    44.

    Anne Gnahouret Tatret

     

    Sedicente Ministro della solidarietà, della ricostruzione e della coesione sociale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    45.

    Nyamien Messou

    nato il 20 giugno 1954 a Bongouanou

    passaporto scaduto: PD-AE/056FE05 (scadenza 29 maggio 2010)

    Sedicente Ministro del lavoro -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    46.

    Koné Katina Justin

     

    Sedicente Ministro delegato al bilancio -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    47.

    N'Guessan Yao Thomas

     

    Sedicente Ministro delegato presso il ministro della pubblica istruzione, incaricato dell'istruzione superiore -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    48.

    Lago Daléba Loan Odette

    nata l'1 gennaio 1955 a Floleu

    n. di passaporto:

    08AA68945 (scadenza 29 aprile 2014)

    Sedicente Sottosegretario di Stato incaricato della vita scolastica e studentesca -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    49.

    Georges Armand Alexis Ouégnin

    nato il 27 agosto 1953 a Bouaké

    n. di passaporto:

    08AA59267 (scadenza 24 marzo 2014)

    Sedicente Sottosegretario di Stato incaricato dell'assistenza medica universale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    50.

    Dogo Djéréké Raphaël

     

    Sedicente Sottosegretario di Stato incaricato delle persone con disabilità -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    51.

    Dosso Charles Radel Durando

     

    Sedicente Sottosegretario di Stato incaricato delle vittime di guerra -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, e rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali, mediante il coinvolgimento nel governo illegittimo di Laurent Gbagbo

    52.

    Timothée Ahoua N'Guetta

    nato il 25 aprile 1931 a Aboisso

    n. di passaporto:

    PD-AE/084FK10 (scadenza 20 ottobre 2013)

    Membro del Consiglio costituzionale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    53.

    Jacques André Daligou Monoko

     

    Membro del Consiglio costituzionale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    54.

    Bruno Walé Ekpo

     

    Membro del Consiglio costituzionale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    55.

    Félix Tano Kouakou

    nato il 12 marzo 1959 a Ouelle

    n. di passaporto:

    PD-AE/091FD05 (scadenza 13 maggio 2010)

    Membro del Consiglio costituzionale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    56.

    Hortense Kouassi Angoran

     

    Membro del Consiglio costituzionale -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    57.

    Joséphine Suzanne Touré

    nata il 28 febbraio 1972 a Abidjan

    nn. di passaporto:

    PD-AE/032GL12 (scadenza 7 dicembre 2012),

    08AA62264 (scadenza 6 aprile 2014)

    Membro del Consiglio costituzionale –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione, rifiuto di riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    58.

    Konaté Navigué

    nato il 4 marzo 1974 a Tindara

    n. di passaporto:

    PD-AE/076FE06 (scadenza 5 giugno 2010)

    Presidente della sezione giovanile dell'FPI

    (Fronte popolare ivoriano) - Istigazione pubblica all'odio e alla violenza.

    59.

    Patrice Baï

     

    Consigliere dell'ex Presidente Gbagbo per la sicurezza - Coordinamento delle azioni intimidatorie nei confronti degli oppositori; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    60.

    Marcel Gossio

    nato il 18 febbraio 1951 a Adjamé

    n. di passaporto: 08AA14345 (scadenza 6 ottobre 2013)

    Direttore generale del Porto autonomo di Abidjan - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    61.

    Alphonse Mangly (alias Mangley)

    nato l'1 gennaio 1958 a Danané

    nn. di passaporto: 04LE57580 (scadenza 16 giugno 2011),

    PS-AE/077HK08 (scadenza 3 agosto 2012),

    PD-AE/065GK11 (scadenza 15 novembre 2012),

    PD-AE/065GK11 (scadenza 15 novembre 2012)

    Direttore generale delle dogane –

    Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    62.

    Marc Gnatoa

     

    Capo dell'FSCO (Fronte per la messa in sicurezza dell'area centro-occidentale) - Partecipazione ad azioni repressive. Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante il rifiuto di deporre le armi e di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    63.

    Moussa Touré Zéguen

    nato il 9 settembre 1944

    passaporto scaduto: AE/46CR05

    Segretario generale dei GPP (Raggruppamento dei patrioti per la pace);

    Responsabile di milizia. Partecipazione alla repressione seguita al secondo turno delle elezioni presidenziali. Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante il rifiuto di deporre le armi e di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    64.

    Bro Grébé Geneviève nata Yobou

    nata il 13 marzo 1953 a Grand Alepé

    n. di passaporto:

    PD-AE/072ER06 (scadenza 6 giugno 2012)

    Presidente delle Patriote ivoriane –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza.

    65.

    Lorougnon Souhonon Marie Odette nata Gnabri

     

    Segretario nazionale della sezione femminile dell'FPI (Fronte popolare ivoriano) –

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza.

    66.

    Felix Nanihio

     

    Segretario generale del Consiglio nazionale della comunicazione audiovisiva (CNCA) - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010; rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    67.

    Stéphane Kipré

     

    Direttore editoriale della testata Le Quotidien di Abidjan - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010.

    68.

    Lahoua Souanga Etienne (alias César Etou)

     

    Direttore editoriale e direttore responsabile della testata Notre Voie -

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010.

    69.

    Jean Baptiste Akrou

    nato l'1 gennaio 1956 a Yamoussoukro

    n. di passaporto: 08AA15000

    (scadenza 5 ottobre 2013)

    Direttore generale della testata Fraternité Matin

    Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza ed implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010.

    70.

    Generale di corpo d'armata Philippe Mangou

     

    Capo di Stato maggiore delle forze armate - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    71.

    Generale Affro (Gendarmeria)

     

    Aggiunto presso il Comando supremo della Gendarmeria - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    72.

    Ottro Laurent Zirignon

    nato l'1 gennaio 1943 a Gagnoa

    nn. di passaporto: 08AB47683 (scadenza 26 gennaio 2015),

    PD-AE/062FR06 (scadenza 1 giugno 2011),

    97LB96734

    Presidente del consiglio d'amministrazione della Société Ivoirienne de Raffinage (SIR) - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    73.

    Kassoum Fadika

    nato il 7 giugno 1962 a Man

    n. di passaporto: 08AA57836 (scadenza 1 aprile 2014)

    Direttore della PETROCI - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    74.

    Djédjé Mama Ohoua Simone

    nata l'1 gennaio 1957 a Zialegrehoa o a Gagnoa

    n. di passaporto: 08AA23624 (scadenza 22 ottobre 2013),

    PD-AE/006FR05

    Direttore generale del Tesoro - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    75.

    Kessé Feh Lambert

    nato il 22 novembre 1948 a Gbonne

    n. di passaporto:

    PD-AE/047FP03 (scadenza 26 marzo 2011)

    Direttore generale dell'amministrazione tributaria - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    76.

    Aubert Zohoré

     

    Consigliere speciale di Gbagbo per l'economia - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    77.

    Thierry Legré

     

    Membro del movimento dei giovani patrioti - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione mediante istigazione pubblica all'odio e alla violenza.

    78.

    Generale di corpo d'armata Kassaraté Edouard Tiapé

     

    Comandante supremo della Gendarmeria - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    79.

    Colonnel-maggiore Babri Gohourou Hilaire

     

    Portavoce delle Forze di sicurezza ivoriane - Ostruzione del processo di pace e di riconciliazione; istigazione pubblica all'odio e alla violenza; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    80.

    Commissario superiore Yoro Claude

     

    Direttore della squadra mobile della polizia nazionale - Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    81.

    Commissario capo Loba Gnango Emmanuel Patrick

     

    Comandante della brigata antisommossa (BAE) - Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    82.

    Capitano Guei Badia

     

    Base navale, Marina militare - Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    83.

    Tenente Ourigou Bawa

     

    Base navale, Marina militare - Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    84.

    Commissario capo Joachim Robe Gogo

     

    Responsabile operativo del Centro di comando delle operazioni di sicurezza (CECOS) - Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Costa d'Avorio; insubordinazione all'autorità del Presidente democraticamente eletto.

    85.

    Gilbert Anoh N'Guessan

     

    Presidente del Comité de Gestion de la Filière Café et Cacao (CGFCC) - Rifiuto di riconoscere l'autorità del Presidente democraticamente eletto; concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.


    B.   Entità

     

    Nome (ed eventuali pseudonimi)

    Informazioni sull'identità

    Motivi

    1.

    PETROCI (Société Nationale d'Opérations Pétrolières de la Côte d'Ivoire)

    Abidjan Plateau, Palazzo les Hévéas - 14 boulevard Carde

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    2.

    SIR (Société Ivoirienne de Raffinage)

    Abidjan Port Bouët, Route de Vridi – Boulevard de Petit Bassam

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    3.

    Porto autonomo di Abidjan

    Abidjan Vridi, Zona portuale

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    4.

    Porto autonomo di San Pedro

    San Pedro, Zona portuale

    Rappresentanza ad Abidjan: Palazzo Ancien Monoprix, di fronte alla Gare Sud Plateau - 1o piano lato Rue du Commerce

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    5.

    BNI (Banque Nationale d'Investissement)

    Abidjan Plateau, Avenue Marchand – Palazzo SCIAM

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    6.

    BFA (Banque pour le Financement de l'Agriculture)

    Abidjan Plateau, Rue Lecoeur – Palazzo Alliance B, 2o – 4o piano

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    7.

    Versus Bank

    Abidjan Plateau, Avenue Botreau Roussel – Palazzo CRRAE UMOA, dietro la BCEAO, di fronte alla rue des Banques

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    8.

    CGFCC (Comité de Gestion de la Filière Café et Cacao)

    Abidjan Plateau - Palazzo CAISTAB, 23o piano

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    9.

    APROCANCI (Association des Producteurs de Caoutchouc Naturel de Côte d'Ivoire)

    Cocody II Plateau Boulevard Latrille – Sicogi, isolato A, palazzo D, 1o piano

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    10.

    SOGEPE (Société de gestion du patrimoine de l'électricité)

    Abidjan Plateau, Place de la République - Palazzo EECI, 15o piano

    Concorso nel finanziamento dell'amministrazione illegittima di Laurent Gbagbo.

    11.

    RTI (Radio Televisione Ivoriana)

    Cocody Boulevard des Martyrs, 08 - BP 883 - Abidjan 08 - Costa d'Avorio

    Istigazione pubblica all'odio e alla violenza mediante implicazione in campagne di disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2010.»


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