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Document 32003D0264

2003/264/CE: Decisione della Commissione, del 21 dicembre 2000, relativa all'aiuto di Stato al quale la Germania ha dato esecuzione a favore di Förderanlagen- und Kranbau Köthen GmbH e di Kranbau Köthen GmbH (Testo rilevante ai fini del SEE) [notificata con il numero C(2000) 4403]

GU L 97 del 15.4.2003, p. 73–80 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2003/264/oj

32003D0264

2003/264/CE: Decisione della Commissione, del 21 dicembre 2000, relativa all'aiuto di Stato al quale la Germania ha dato esecuzione a favore di Förderanlagen- und Kranbau Köthen GmbH e di Kranbau Köthen GmbH (Testo rilevante ai fini del SEE) [notificata con il numero C(2000) 4403]

Gazzetta ufficiale n. L 097 del 15/04/2003 pag. 0073 - 0080


Decisione della Commissione

del 21 dicembre 2000

relativa all'aiuto di Stato al quale la Germania ha dato esecuzione a favore di Förderanlagen- und Kranbau Köthen GmbH e di Kranbau Köthen GmbH

[notificata con il numero C(2000) 4403]

(Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2003/264/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo aver invitato(1) gli interessati a presentare osservazioni conformemente ai detti articoli e viste le osservazioni trasmesse,

considerando quanto segue:

I. PROCEDURA

(1) Con lettera del 9 dicembre 1997, la Germania ha notificato alla Commissione un aiuto concesso dal Bundesanstalt für vereinigungsbedingte Sonderaufgaben (Istituto federale con compiti speciali connessi con la riunificazione, in appresso denominato "BvS") e dal Land Sassonia-Anhalt a favore delle imprese Förderanlagen- und Kranbau Köthen GmbH e Kranbau Köthen GmbH. Tale aiuto è stato protocollato con il n. NN 191/97.

(2) Con lettera in data 16 marzo 1998, la Commissione ha informato la Germania della decisione di avviare la procedura formale d'esame in relazione all'aiuto in oggetto, intimandole di trasmetterle le informazioni del caso.

(3) La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea(2). Alla Commissione sono pervenute delle osservazioni in merito, che sono state trasmesse alla Germania.

(4) Con lettere in data 26 e 28 agosto 1998, la Germania ha informato la Commissione della concessione di ulteriori aiuti a favore di Kranbau Köthen GmbH. Essendo contemplata nella decisione di avviare la procedura formale d'esame la possibilità della sua estensione, i nuovi aiuti sono stati inclusi nel procedimento in corso.

(5) La Commissione ha discusso il caso con i rappresentanti delle autorità tedesche a Berlino il 13 novembre 1998. Ulteriori ragguagli le sono stati trasmessi mediante lettera in data 3 marzo 1999. In un incontro tenutosi a Berlino il 29 marzo 1999, il fascicolo è stato discusso nuovamente con le autorità tedesche, le quali hanno pregato la Commissione di rinviare l'esame del caso fino a quando avessero trasmesso ulteriori informazioni. Queste sono pervenute mediante lettere datate 21 maggio e 26 maggio 1999.

(6) Alla Commissione sono pervenute ulteriori informazioni dalla Germania il 1o luglio 1999 e mediante lettere in data 12 luglio, 10 settembre, 29 settembre e 6 ottobre 1999. Il 21 ottobre 1999 il caso è stato nuovamente discusso con le autorità tedesche a Bruxelles e, il 26 ottobre 1999, la Commissione ha inviato una lettera alla Germania in cui esponeva i problemi principali dell'aiuto. La Germania ha trasmesso informazioni finali il 24 novembre 1999, 21 marzo, 27 aprile, 18 maggio, 20 giugno, 26 luglio e 27 settembre 2000.

II. DESCRIZIONE

Beneficiario dell'aiuto

(7) Il beneficiario dell'aiuto è un'entità economica costituita da due persone giuridiche(3), ovvero da Förderanlagen und Kranbau Köthen GmbH (di seguito "FKK") e Kranbau Köthen GmbH (di seguito "Kranbau Köthen" o "KK").

(8) L'impresa Förderanlagen und Kranbau Köthen GmbH, con sede sociale a Köthen, Sassonia-Anhalt, progettava e produceva gru e impianti di movimentazione. Nel dicembre 1992 è stata privatizzata e ceduta mediante gara aperta all'impresa Ludwig Willenborg Verwaltungsgesellschaft mbH und Co. KG. Questa è stata la prima privatizzazione del beneficiario. Il 22 luglio 1997 la FKK ha presentato istanza di fallimento; la procedura di esecuzione concorsuale è stata avviata il 1o settembre 1997.

(9) L'impresa Kranbau Köthen, con sede sociale nella medesima località di FKK, progetta e costruisce gru speciali, ha 169 dipendenti e [...](4). Il capitale sociale dell'impresa è interamente detenuto da FKK. Prima del trasferimento dell'attività e del patrimonio, Kranbau Köthen GmbH era una società di salvataggio (Auffanggesellschaft), costituita il 28 giugno 1997, che non esercitava funzioni commerciali. Kranbau Köthen ha acquisito il patrimonio e le commesse di FKK di cui non era ancora iniziata l'esecuzione.

(10) Nel 1998 Kranbau Köthen è stata privatizzata e ceduta a determinate condizioni al gruppo Georgsmarienhütte-Gruppe (di seguito "Gruppo GMH") (si rinvia al riguardo ai paragrafi successivi), che non è una PMI. Il capitale azionario è ancora detenuto da FKK. A causa della sua appartenenza al gruppo GMH, gli aiuti a favore di Köthen non hanno potuto essere considerati aiuti a favore di una PMI(5). Diversi aiuti di Stato concessi a Kranbau Köthen sono connessi alla sua privatizzazione e cessione al Gruppo GMH.

Nuovo proprietario probabile di Kranbau Köthen

(11) Il nuovo proprietario probabile dell'impresa Kranbau Köthen è il Gruppo GMH. Si tratta di un gruppo impegnato nella produzione, lavorazione e trasformazione di ferro, acciaio, acciaio speciale ed altre materie prime e materiali. Unico azionista e amministratore della società è il dott. Jürgen Grossmann. Il gruppo comprende stabilimenti in Germania e Austria, due imprese di riciclaggio di rottami e svariate acciaierie all'interno della Comunità. Secondo i dati forniti dalla Germania, il gruppo conta circa 5000 dipendenti [...]*. Non può essere definito una PMI.

Sviluppo economico dal 1992 del beneficiario

(12) Secondo quanto riferito dalla Germania, le difficoltà di FKK sono iniziate nel 1993 e 1994. A partire dal 1994 l'impresa ha registrato solo perdite. I problemi che affliggevano l'impresa sono i seguenti: decisioni sbagliate dei dirigenti, costi di personale troppo elevati ed avvio di attività nel settore non redditizio degli impianti di movimentazione, mezzi finanziari inadeguati dell'investitore e carente attuazione del piano di ristrutturazione. Nel 1995 le difficoltà indussero il BvS e il Land Sassonia-Anhalt ad intervenire nella ristrutturazione mediante un'azione concertata.

(13) La Germania afferma che il reperimento di un nuovo socio e la sostituzione del gruppo dirigenziale dell'impresa erano le premesse fondamentali per il successo della ristrutturazione di FKK. Le trattative con un'impresa finlandese furono infruttuose. L'azionista di FKK si rifiutò inoltre di procedere, come richiesto da BvS, alla sostituzione della direzione. Nel 1996 ciò impedì all'impresa di raggiungere l'obiettivo di fatturato fissato [...]* e fece registrare costi di gestione dell'ordine di [...]*. I provvedimenti volti alla riduzione del personale comportarono il pagamento di liquidazioni per l'importo di [...]*. [...]* nel 1997 FKK dovette infine presentare istanza di fallimento.

(14) Nel 1997, nel corso della procedura di esecuzione concorsuale di FKK, fu istituita l'impresa Kranbau Köthen, con statuto di controllata di FKK, allo scopo di rilevare l'attività di FKK relativa alla costruzione di gru, potenzialmente redditizia. Secondo informazioni trasmesse dalla Germania nel novembre del 1999, già nel 1997 l'amministratore fallimentare di FKK aveva elaborato un piano di ristrutturazione del comparto costruzione di gru (di seguito "comparto gru") di FKK, per superare le difficoltà d'esercizio, che perduravano nonostante la costituzione della nuova impresa e il ripianamento dei debiti. Furono stanziati fondi per l'acquisto delle attività patrimoniali indispensabili del comparto gru e per l'esecuzione delle commesse rilevate da FKK.

(15) L'elemento fondamentale del suddetto piano fu in un primo momento la fase di transizione, durante la quale il comparto gru fu scorporato da FKK e dotato di un capitale di base per poter funzionare autonomamente. Inoltre, in tale fase furono attuate le prime misure di ristrutturazione e si cercò un socio d'affari. Non appena questi fu trovato - segnatamente il Gruppo GMH, nell'agosto del 1998 - si presero ulteriori provvedimenti per completare il piano di ristrutturazione.

(16) Il piano di ristrutturazione prevede quanto segue: Kranbau Köthen deve dedicarsi alla progettazione e alla costruzione di gru speciali non mobili (da utilizzare in siti speciali). Tale attività abbraccia sia la progettazione e la costruzione di gru complete, sia la fabbricazione e fornitura di pezzi di ricambio, nonché i relativi servizi, quali la trasformazione di gru. La ristrutturazione, che va dal 1997 al 2001, contempla le seguenti misure fondamentali: la riduzione dei costi, la costante riduzione del personale, il reperimento dei mezzi finanziari per l'esecuzione dei contratti e l'acquisizione delle attività patrimoniali di FKK indispensabili per continuare l'attività del comparto gru, nonché l'acquisizione di diritti di proprietà industriale, per poter sviluppare e modernizzare la gamma dei prodotti di Kranbau Köthen, nonché, da ultimo, il rinnovo degli impianti ripresi da FKK, in parte in cattivo stato ed obsoleti. A queste misure organizzative è associato un riassetto finanziario, volto alla mobilizzazione di capitale e mezzi finanziari per l'esecuzione dei contratti.

(17) Secondo le autorità tedesche, KK trarrà inoltre vantaggio dall'integrazione nel Gruppo GMH, disponendo questo della importantissima esperienza nel campo della produzione, vendita e formazione che serve a KK.

(18) Il fatturato prefissato per il 2000 e 2001 sarà raggiunto probabilmente soprattutto grazie alla recente acquisizione di tre grandi commesse [...]*. Secondo le informazioni comunicate a settembre del 2000, le commesse frattanto ricevute sono sufficienti ad impegnare l'intera capacità produttiva di KK fino a metà del 2001.

(19) I costi di ristrutturazione del periodo 1997-2001 sono così ripartiti:

TABELLA 1

Costi della ristrutturazione di Kranbau Köthen

>SPAZIO PER TABELLA>

(20) [...]*, la validità del piano di ristrutturazione è stata frattanto confermata dall'ultima relazione annuale di KK certificata dai revisori di conti [...]*.

(21) La Commissione fa notare che la propria valutazione deve basarsi sui dati disponibili al momento dell'attuazione delle misure di ristrutturazione a favore di KK, ovvero sui dati disponibili nel 1997. Con l'ingresso del nuovo investitore, il Gruppo GMH, il piano originario di ristrutturazione ha subito necessariamente profonde modifiche che riflettono la nuova situazione. Le cifre riportate nella tabella che segue, nel caso dei dati reali(6), già tengono conto dei suddetti cambiamenti, mentre quelli relativi al periodo 2000-2002 sono ancora basati sul piano di ristrutturazione del 1997. Tutti i dati sono espressi in milioni di DEM.

TABELLA 2

Risultati finanziari di Kranbau Köthen((La tabella riporta dati selezionati ed i calcoli sono incompleti.))

>SPAZIO PER TABELLA>

FONTI DI FINANZIAMENTO

Finanziamenti a favore di FKK (primo pacchetto di aiuti)

(22) Nella lettera alla Commissione con cui si comunicano le misure a favore di FKK sono indicate le misure del Treuhandanstalt (ente per la privatizzazione, di seguito "Treuhand") a favore di FKK prima e durante la privatizzazione nel 1992. Tra il 1993 e il 1994 l'attuazione incongruente di un precedente piano di ristrutturazione aveva causato gravi problemi di liquidità. All'inizio del 1995 la sopravvivenza di FKK era estremamente incerta. Nel marzo del 1995, BvS, il Land Sassonia-Anhalt e l'investitore privato dell'epoca concordarono perciò un pacchetto di misure finanziarie. Fino al 1995 furono attuate le seguenti misure a favore di FKK:

TABELLA 3

Finanziamenti pubblici a favore di FKK

>SPAZIO PER TABELLA>

Finanziamenti a favore di Kranbau Köthen (2o pacchetto di aiuti)

(23) Nella missiva del 9 dicembre 1997, la Germania ha trasmesso i primi ragguagli circa i finanziamenti pubblici a favore di FKK dal 1997. Secondo i dati più recenti, il secondo pacchetto di aiuti si eleva a 30,9 milioni di DEM ed è volto a finanziare la ristrutturazione dal 1997 fino al 2001.

TABELLA 4

Finanziamenti pubblici a favore di Kranbau Köthen

>SPAZIO PER TABELLA>

Finanziamenti privati a favore di Kranbau Köthen

(24) Solo con la privatizzazione condizionata di Kranbau Köthen, acquisita dal Gruppo GMH nel luglio del 1998, si è potuto concretare un contributo privato. Sulla base dei dati trasmessi nel novembre 1999 e subito dopo, il concorso ai costi del nuovo piano di ristrutturazione è consistito in un apporto di liquidità di 3 milioni di DEM, un prestito di 1,879 milioni di DEM per conto di Kranbau Köthen e garanzie per un importo di 9,5 milioni di DEM (complessivamente quindi 14,379 milioni di DEM). Questi interventi sono stati realizzati senza aiuti di Stato.

(25) Per il resto, la Germania menziona ulteriori contributi privati da parte dei dipendenti di Kranbau Köthen, in forma di rinuncia a stipendi e salari per un importo di 3 milioni di DEM, e il trasferimento a Kranbau Köthen di know-how specifico del Gruppo GMH per un valore dichiarato di 3,4 milioni di DEM.

MERCATO RILEVANTE

(26) Kranbau Köthen sviluppa, progetta e fabbrica gru speciali non mobili e i relativi pezzi di ricambio, e trasforma altresì gru su specificazione del cliente.

(27) La Commissione non dispone di dati precisi circa il mercato di nicchia delle gru speciali non mobili in cui opera KK. Non vi sono tuttavia indicazioni che in tale mercato di nicchia vi sia una sovraccapacità. La Commissione constata che il settore generale della costruzione di gru è caratterizzato da una vivace concorrenza. Vi era motivo di ritenere che in questo settore più ampio vi fosse una sovraccapacità(7). In base alle informazioni che l'istituto statistico federale ha trasmesso alla Commissione, il giro d'affari dell'intero mercato tedesco delle gru e degli impianti di movimentazione ha registrato un notevole aumento, salendo da 20,5 miliardi di DEM (1998) a 21,9 miliardi di DEM (1999).

(28) La portata geografica del mercato delle gru speciali è pari, come minimo, allo Spazio economico europeo(8). All'interno della Comunità questo settore registra intensi scambi intracomunitari.

MOTIVAZIONE DELL'AVVIO DELLA PROCEDURA FORMALE D'ESAME

(29) La procedura formale d'esame è stata avviata a causa della non chiara natura e finalità degli aiuti sopra descritti, concessi dalla Germania a favore di Kranbau Köthen, e della loro apparente non conformità, laddove le informazioni erano chiare, ai requisiti relativi agli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione, stabiliti dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà(9) (di seguito gli "orientamenti"). Quando la procedura formale d'esame è stata avviata la Commissione sospettava inoltre che nel settore interessato vi fosse eventualmente della sovraccapacità produttiva.

(30) Qualora si intenda inquadrare gli aiuti come aiuti al salvataggio, va rilevato che diverse misure non rispondono ai requisiti fissati dagli orientamenti, in quanto in due casi l'erogazione ha di lunga superato la durata massima di sei mesi generalmente ammessa, senza che sia stata fornita una valida giustificazione a sostegno di un'eventuale deroga.

(31) Qualora si intendesse inquadrare gli aiuti come aiuti alla ristrutturazione, si sarebbe dovuto anzitutto procedere all'analisi del problema - per illustrare le difficoltà - nonché presentare un piano di ristrutturazione. In realtà mancavano informazioni sull'evoluzione delle capacità produttive e, visto che nessun investitore aveva manifestato un interesse all'impresa, si supponeva che l'impresa venisse mantenuta in esercizio artificialmente. Risultava quindi all'epoca che gli investitori non partecipavano in misura sufficiente ai costi di ristrutturazione.

III. OSSERVAZIONI DEI TERZI INTERESSATI E DELLA GERMANIA

(32) Ad aprile del 1997, un membro del Parlamento europeo ha trasmesso alla Commissione la denuncia di un concorrente della Germania occidentale nei confronti di FKK. Tale denuncia fu ritirata senza fornire spiegazioni il 1o aprile 1999. A seguito della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee della lettera inviata dalla Commissione alla Germania, nel novembre 1998, pervenne un'altra denuncia da parte di un concorrente della Germania occidentale contro Kranbau Köthen. Anch'essa fu ritirata senza spiegazioni il 27 aprile 1999. Sono inoltre pervenute le osservazioni di un cliente olandese a favore di Kranbau Köthen.

(33) Le suddette denunce furono trasmesse alle autorità tedesche, che le contestarono mediante lettera del 3 marzo 1999, facendo osservare come fossero state ritirate. Nel novembre 2000 sono pervenute due lettere da parte di terzi interessati che, essendo giunte con un notevole ritardo rispetto al termine di un mese fissato all'avvio della procedura formale d'esame, non hanno potuto essere considerate dalla Commissione ai fini della presente decisione.

IV. VALUTAZIONE

Applicazione dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE

(34) In base all'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti a talune imprese che falsino o minaccino di falsare la concorrenza nel mercato comune.

(35) La Germania ha dimostrato in modo adeguato che due misure del BvS realizzate nel quadro dell'azione concertata nel 1995, segnatamente un prestito di 8,2 milioni di DEM e la remissione di 6,8 milioni di DEM di debiti, erano destinate alla liquidazione del credito nei confronti del BvS. In base ad una clausola speciale del contratto di privatizzazione di FKK del 1992, BvS poteva, in determinate circostanze, essere chiamata a rispondere del mancato conferimento all'impresa privatizzata dei fondi propri convenuti nel contratto di privatizzazione. Nel 1994 si constatò che tale situazione si era verificata e si calcolò che mancavano 15 milioni di DEM. Questa stima è stata successivamente confermata da esperti esterni.

(36) Nel 1995, onde evitare che fossero sollevate eventuali eccezioni giuridiche, il BvS erogò a FKK attraverso le misure sopra descritte complessivamente 15 milioni di DEM. La Commissione ha stabilito che la liquidazione di tale credito ragionevole e giustificato costituisce un normale comportamento economico. Queste due misure del 1995 non costituiscono quindi un aiuto di Stato.

(37) I finanziamenti concessi dalla Germania all'impresa beneficiaria nel quadro del primo e del secondo pacchetto di aiuti favoriscono economicamente l'impresa in difficoltà, offrendo un aiuto che non avrebbe potuto ottenere da parte di un operatore economico privato. Tali fondi possono quindi costituire degli aiuti di Stato e possono, per loro natura, falsare la concorrenza. Vista la loro natura e l'esistenza di scambi tra Stati membri nell'ambito del mercato comune nel mercato considerato, ove opera od operava il beneficiario - sia esso FKK o KK - gli aiuti in discorso, ad eccezione delle misure concesse nel 1995 dell'importo di 15 milioni di DEM, rientrano nel campo di applicazione dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

Aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE, compatibili con il mercato comune

(38) In generale, le misure di aiuto di cui al disposto dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE sono incompatibili con il mercato comune, qualora non rientrino tra le deroghe di cui all'articolo 87, paragrafi 2 o 3, del trattato CE. Gli Stati membri sono tenuti in ogni caso a notificare gli aiuti alla Commissione prima di darvi esecuzione, in forza dell'articolo 88, paragrafo 3.

(39) Nel caso in esame si deve far valere l'articolo 87, paragrafo 3, che consente alla Commissione di autorizzare gli aiuti di Stato in determinate circostanze. Questa possibilità è prevista per gli aiuti concessi a norma dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera c), destinati ad agevolare lo sviluppo di taluni attività economiche, sempreché non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. Negli orientamenti, la Commissione ha stabilito le condizioni per l'applicazione della deroga di cui all'articolo 87, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE.

(40) Anche l'articolo 87, paragrafo 3, lettera a), consente alla Commissione di autorizzare gli aiuti di Stato destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di disoccupazione. I nuovi Land della Germania rientrano nel campo d'applicazione di tale disposizione derogatoria(10). Nel caso in esame, gli aiuti sono tuttavia volti principalmente al salvataggio o alla ristrutturazione di un'impresa in difficoltà e non a favorire lo sviluppo economico di un'area geografica. Anche qualora il salvataggio di un'impresa o la sua ristrutturazione possano contribuire allo sviluppo di una regione, l'aiuto va valutato in base al disposto dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera c), e non dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a).

Finanziamenti a favore di FKK - primo pacchetto di aiuti

(41) Secondo quanto indicato nella lettera della Germania in data 28 agosto 1998, FKK fruì complessivamente, nel quadro del primo pacchetto di aiuti, di 141,363 milioni di DEM, compresi i 15 milioni di DEM concessi nel 1995 che non costituiscono aiuto di Stato. Nei paragrafi che seguono si riporta la valutazione fatta di tali aiuti dalla Commissione sulla scorta delle informazioni in suo possesso.

(42) Per quanto riguarda le sovvenzioni per il finanziamento del piano sociale, dell'ordine complessivo di 14,243 milioni di DEM, erogate prima della privatizzazione del 1992, la Commissione considera che gli oneri di un'impresa derivanti dalla legislazione del lavoro o da contratti collettivi di lavoro relativi ad indennità di fine rapporto e/o pensioni rientrano nell'ambito dei normali costi di un'impresa, che devono essere finanziati con le dotazioni proprie dell'impresa. Qualsiasi contributo pubblico al finanziamento di tali costi costituisce quindi un aiuto di Stato. Le sovvenzioni sopra descritte costituiscono quindi degli aiuti.

(43) I prestiti e le garanzie concesse dal Treuhand a Kranbau Köthen in base al regime di aiuti NN 108/91(11), prima della privatizzazione dell'impresa, sono compatibili con il predetto regime autorizzato, indipendentemente dal loro importo(12).

(44) La rinuncia a crediti residui dell'ordine di 45,921 milioni di DEM prima della privatizzazione del 1992 riguarda debiti residui anteriori al 1o luglio 1990 e non può perciò essere considerata un aiuto in base al regime di aiuti del Treuhand NN 108/99(13).

(45) Per quanto attiene alle misure nel quadro della privatizzazione del 1992, la Commissione constata che le sovvenzioni all'investimento si fondano su un regime autorizzato(14) e non debbono perciò essere valutate dalla Commissione. Per quanto riguarda la rinuncia al rimborso delle sovvenzioni relative al piano sociale, si tratta di aiuti concessi a fondo perduto a causa della difficile situazione dell'impresa. Considerando che le garanzie e i prestiti per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà possono avere un'intensità di aiuto del 100 %, il mancato rimborso non può essere considerato un nuovo aiuto.

(46) Le restanti misure accordate nel quadro della privatizzazione sono imputate al regime di aiuti E 15/92 del Treuhand, ovvero ad un regime autorizzato(15) dalla Commissione. Sulla base delle informazioni in possesso della Commissione, l'impresa è stata venduta al maggior offerente attraverso una procedura aperta e incondizionata. Non si dispone di dati circa il prezzo d'acquisto, ma visto che in sede di privatizzazione si era concordata la copertura delle perdite pregresse l'assunzione delle perdite probabili, la Commissione reputa che l'impresa sia stata venduta ad un prezzo negativo(16). Avendo l'impresa, secondo quanto riferito dalla Germania, non più di 1000 dipendenti, le misure di aiuto sono compatibili con il regime di aiuti del Treuhand(17) precedentemente menzionato, indipendentemente dal loro importo.

(47) L'unica misura realizzata nell'ambito dell'azione concertata del 1995 che costituisce un aiuto di Stato è la proroga della garanzia preesistente. Questa era stata concessa originariamente prima della privatizzazione del 1992 e rientra nel summenzionato regime di aiuti del Treuhand. Inquadrandosi tale aiuto in un regime autorizzato, per il quale l'intensità ammessa era comunque pari al 100 % dell'importo garantito, la Commissione non ritiene che la sua proroga costituisca un ulteriore aiuto.

Finanziamenti a favore di Kranbau Köthen - secondo pacchetto di aiuti

(48) Il secondo pacchetto di aiuti a favore di Kranbau Köthen era destinato alla ristrutturazione dell'impresa nel periodo tra il 1997 e il 2001. Le condizioni per l'erogazione degli aiuti alla ristrutturazione sono fissate al punto 3.2 degli orientamenti. Nel caso in esame, queste sono soddisfatte nella loro totalità:

Ripristino della redditività a lungo termine

(49) Una condizione essenziale per l'applicazione degli orientamenti è il ripristino della redditività a lungo termine entro un lasso di tempo ragionevole sulla base di ipotesi realistiche. Il piano di ristrutturazione ha risolto i problemi del comparto gru del beneficiario. Grazie alle diverse misure di ristrutturazione sopra descritte, i costi di produzione di KK sono effettivamente diminuiti. Inoltre, l'impresa ha beneficiato di un fattore da essa indipendente, ovvero la migliore situazione di mercato.

(50) A ciò si aggiunga che KK trarrà grande vantaggio dall'integrazione nel Gruppo GMH, potendo beneficiare dell'esperienza estremamente importante di GMH nel campo della produzione, vendita e della formazione, di cui l'impresa ha bisogno. Grazie all'integrazione di KK nel Gruppo GMH, l'impresa potrà inoltre accedere a nuovi clienti, sia all'interno del gruppo sia esterni, nonché a finanziamenti. Il fatto che attraverso la suddetta integrazione l'impresa acquisisca sempre più clienti è confermato dalle informazioni circa il portafoglio delle commesse e la redditività dell'impresa.

(51) I dati attuali e le proiezioni circa il rendimento, assieme al migliore portafoglio delle commesse di Kranbau Köthen, avvalorano la conclusione che la redditività possa essere ripristinata entro un lasso di tempo ragionevole. Tale condizione è quindi soddisfatta.

Assenza di indebite distorsioni della concorrenza

(52) I beneficiari non possono impiegare gli aiuti per espandere le capacità produttive e, qualora il settore sia caratterizzato da sovraccapacità strutturale, debbono ridurre le capacità produttive. All'epoca della notifica originaria vi erano indizi dell'esistenza di un'eventuale sovraccapacità nel settore della costruzione di gru. Dato che la ristrutturazione era già stata avviata nel corso della procedura di esecuzione concorsuale di FKK, la capacità produttiva è un elemento importante. L'ammodernamento del comparto gru è stato conseguito incrementando l'efficienza, senza aumentare la capacità complessiva di produzione del beneficiario.

(53) Si rileva del resto che KK non ha ripreso tutte le linee di produzione di FKK, la precedente impresa, ma solo alcune. Di conseguenza, sia l'attività sia il numero delle maestranze sono diminuiti. La capacità complessiva dell'impresa è quindi stata di fatto ridotta attraverso la chiusura di impianti di produzione di FKK.

(54) Continueranno tuttavia a esservi delle strozzature produttive, soprattutto nel reparto di taglio, da cui dipende il numero di gru fabbricate. Visto l'oggetto dell'impresa, ossia la fabbricazione di gru su specificazione dei clienti e dei relativi pezzi di ricambio, è difficile quantificare la capacità di Kranbau Köthen. Come già riferito, non sussistono tuttavia indicazioni di un'eventuale sovraccapacità nel mercato di nicchia in cui opera KK.

(55) Concludendo, la Commissione prende atto che nel mercato di nicchia in cui opera KK è in concorrenza con società controllate di imprese molto più grandi. Gli aiuti a favore di KK avrebbero quindi un effetto distorsivo della concorrenza solo minimo. In rapporto alla loro utilità, gli aiuti alla ristrutturazione accordati nel quadro del secondo pacchetto di aiuti non dovrebbe perciò provocare alcun indebito effetto distorsivo della concorrenza. La suddetta condizione è quindi soddisfatta.

Proporzionalità dell'aiuto

(56) L'importo e l'intensità degli aiuti devono limitarsi al minimo strettamente necessario per consentire la ristrutturazione e devono essere commisurati ai costi complessivi di ristrutturazione. Il beneficiario deve contribuire in maniera significativa ai costi di ristrutturazione dell'impresa in difficoltà. Qualora gli aiuti siano erogati a favore di un'impresa in difficoltà, la cui esistenza dipende da fondi statali, tale contributo deve essere fornito mediante fondi privati esterni all'azienda, in quanto il contributo del beneficiario dell'aiuto potrebbe essere indirettamente finanziato mediante aiuti.

(57) Il trasferimento dei costi di gestione dell'ordine di [...]* avvenuto, secondo i dati forniti dalla Germania, dal Gruppo GMH all'impresa Kranbau Köthen non può essere considerato una manovra atta a ridurre i costi di ristrutturazione di Kranbau Köthen. Benché le autorità tedesche abbiano descritto la collaborazione con i vertici di GMH come un trasferimento di know-how, non è chiaro in che misura il know-how o i diritti di proprietà intellettuale e industriale siano stati trasferiti a Kranbau Köthen o ceduti in forma di licenza. Sembra che il conferimento consista soprattutto in servizi. I costi di gestione che un'impresa deve accollarsi per l'acquisizione di un'altra impresa e la sua integrazione non sono di norma considerati dei costi di ristrutturazione dell'impresa acquisita.

(58) Il contributo dei dipendenti in forma di riduzione degli stipendi non può essere considerato un significativo contributo privato. A prescindere da questo, la Commissione si compiace di tali misure, poiché attestano la volontà delle maestranze di condurre a buon fine la ristrutturazione e contribuiscono contemporaneamente a ridurre il fabbisogno finanziario dell'impresa.

(59) Il valore degli altri elementi, in particolare l'apporto di liquidità e le agevolazioni di credito del Gruppo GMH, costituiscono ad ogni modo un contributo dell'investitore dell'ordine di [...]*. Si tratta di un contributo significativo, per cui si può affermare che la suddetta condizione è soddisfatta.

Piena attuazione del piano di ristrutturazione

(60) L'impresa destinataria di aiuti alla ristrutturazione è tenuta ad attuare pienamente il piano di ristrutturazione presentato e approvato dalla Commissione. L'attuazione del piano di ristrutturazione è verificata sulla base di relazioni annuali trasmesse dalla Germania alla Commissione.

V. CONCLUSIONE

(61) La Commissione è del parere che le misure concesse a favore di FKK nel 1995, per un importo di 15 milioni di DEM, non costituiscano un aiuto di Stato. La Commissione ritiene che l'esecuzione data dalla Germania al secondo pacchetto di aiuti iscritto nella notifica n. C 15/98 (ex NN 191/97) sia in contrasto con il disposto dell'articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE. Nonostante la sua attuazione non conforme alle norme, tale pacchetto di aiuti soddisfa i criteri fissati dagli orientamenti per gli aiuti alla ristrutturazione ed è pertanto compatibile con il mercato comune,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'aiuto ad hoc alla ristrutturazione dell'importo di 27,8 milioni di DEM (14,21 milioni di EUR) concesso dalla Germania a favore dell'entità economica Kranbau Köthen GmbH, costituita da Förderanlagen- und Kranbau Köthen GmbH e Kranbau Köthen GmbH, è compatibile con il mercato comune alle condizioni stabilite all'articolo 2.

Detto aiuto è costituito dalle seguenti misure:

a) sovvenzioni del Bundesanstalt für vereinigungsbedingte Sonderaufgaben (BvS) e del Land Sassonia-Anhalt per un importo di 16,3 milioni di DEM (8,33 milioni di EUR);

b) una controgaranzia di BvS per l'importo di 11,5 milioni di DEM (5,88 milioni di EUR).

Articolo 2

1. Il piano di ristrutturazione deve essere attuato integralmente. Si adotteranno tutte le misure necessarie al fine di garantire l'attuazione del piano.

2. La Germania presenterà ogni anno una relazione alla Commissione sull'attuazione del suddetto piano.

3. Qualora le condizioni di cui ai paragrafi 1 e 2 non dovessero essere soddisfatte, potrà essere chiesta la restituzione gli aiuti.

Articolo 3

Destinataria della presente decisione è la Repubblica federale di Germania.

Fatto a Bruxelles, il 21 dicembre 2000.

Per la Commissione

Mario Monti

Membro della Commissione

(1) GU C 338 del 6.11.1998, pag. 4.

(2) GU C 338 del 6.11.1998, pag. 4.

(3) La Corte di giustizia delle Comunità europee ha statuito quanto segue: "La nozione di impresa, situata in un contesto di diritto della concorrenza, dev'essere intesa nel senso ch'essa si riferisce ad un'unità economica dal punto di vista dell'oggetto dell'accordo, anche se sotto il profilo giuridico quest'unità economica è costituita da più persone" (causa 170/83, Hydrotherm contro Andreoli, Racc. 1984, pag. 2999); caso analogo: causa T-234/95, DSG Dradenauer Stahlgesellschaft, sentenza del Tribunale di primo grado del 29 giugno 2000, punto 124 (non ancora pubblicata).

(4) Segreto d'affari.

(5) Si rinvia alla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato alle piccole e medie imprese, GU C 213 del 27.7.1996, pag. 4.

(6) I dati relativi al 1998 e al 1999 sono stati estratti dai registri contabili dell'impresa e validati da revisori contabili indipendenti.

(7) Si rinvia al "Statistisches Handbuch für den Maschinenbau" della Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau e. V., edizione 1997, pag. 57.

(8) Cfr. la decisione della Commissione del 17 agosto 1999 nella causa n. IV//M.1594 - Preussag/Babcock Borsig - Punto 16.

(9) GU C 368 del 23.12.1994, pag. 12. Detti orientamenti sono stati nuovamente pubblicati nel 1999, nella GU C 288 del 9.10.1999, pag. 2. Questo ultimo testo non è applicabile al caso in esame, poiché le misure di aiuto sono state realizzate prima della sua pubblicazione (cfr. capitolo 7 della versione del 1999).

(10) Cfr. decisione della Commissione in merito agli aiuti n. N 464/93.

(11) SG (91) D/17825 del 26.9.1991.

(12) Il regime di aiuti del Treuhand NN 108/91 copre il prestito e le garanzie concesse alle imprese dal Treuhand come prima misura volta alla privatizzazione delle medesime e non prevede dei massimali.

(13) In base al regime di aiuti del Treuhand NN 108/91 la rinuncia a crediti nei confronti di imprese anteriori all'1.7.1990, imputabili alle misure arbitrarie della vecchia economia pianificata, non costituisce un aiuto di Stato.

(14) Le sovvenzioni all'investimento concesse nel quadro della "azione d'interesse comune per il miglioramento della struttura regionale" (Gemeinschaftsaufgabe zur Verbesserung der regionalen Wirtschaftsstruktur). Tali misure costituiscono degli aiuti regionali all'investimento a norma dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE e sono ammessi in forza della disposizione derogatoria di cui all'articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato CE.

(15) SG (92) D/17613 dell'8.12.1992.

(16) In base al punto 4 del regime di aiuti del Treuhand E 15/92 la Commissione ritiene che il prezzo negativo possa contenere una sovvenzione, con cui il compratore può coprire le perdite dell'impresa interessata.

(17) In base al punto 3 del regime di aiuti del Treuhand E 15/92, i prestiti e le garanzie dovevano essere indicati nel prezzo negativo in caso di privatizzazione, qualora l'impresa avesse più di 1000 dipendenti. Secondo le informazioni fornite dalle autorità tedesche, nel 1992 l'impresa aveva 718 dipendenti, per cui le misure rientravano nel campo d'applicazione del suddetto regime di aiuti.

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