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Document 12008E081

    Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell'Unione europea - PARTE TERZA: POLITICHE DELL'UNIONE E AZIONI INTERNE - TITOLO V: SPAZIO DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA - Capo 3: Cooperazione giudiziaria in materia civile - Articolo 81 (ex articolo 65 del TCE)

    GU C 115 del 9.5.2008, p. 78–79 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/treaty/tfeu_2008/art_81/oj

    12008E081

    Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell'Unione europea - PARTE TERZA: POLITICHE DELL'UNIONE E AZIONI INTERNE - TITOLO V: SPAZIO DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA - Capo 3: Cooperazione giudiziaria in materia civile - Articolo 81 (ex articolo 65 del TCE)

    Gazzetta ufficiale n. 115 del 09/05/2008 pag. 0078 - 0079


    Articolo 81

    (ex articolo 65 del TCE)

    1. L'Unione sviluppa una cooperazione giudiziaria nelle materie civili con implicazioni transnazionali, fondata sul principio di riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie ed extragiudiziali. Tale cooperazione può includere l'adozione di misure intese a ravvicinare le disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri.

    2. Ai fini del paragrafo 1, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano, in particolare se necessario al buon funzionamento del mercato interno, misure volte a garantire:

    a) il riconoscimento reciproco tra gli Stati membri delle decisioni giudiziarie ed extragiudiziali e la loro esecuzione;

    b) la notificazione e la comunicazione transnazionali degli atti giudiziari ed extragiudiziali;

    c) la compatibilità delle regole applicabili negli Stati membri ai conflitti di leggi e di giurisdizione;

    d) la cooperazione nell'assunzione dei mezzi di prova;

    e) un accesso effettivo alla giustizia;

    f) l'eliminazione degli ostacoli al corretto svolgimento dei procedimenti civili, se necessario promuovendo la compatibilità delle norme di procedura civile applicabili negli Stati membri;

    g) lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie;

    h) un sostegno alla formazione dei magistrati e degli operatori giudiziari.

    3. In deroga al paragrafo 2, le misure relative al diritto di famiglia aventi implicazioni transnazionali sono stabilite dal Consiglio, che delibera secondo una procedura legislativa speciale. Il Consiglio delibera all'unanimità previa consultazione del Parlamento europeo.

    Il Consiglio, su proposta della Commissione, può adottare una decisione che determina gli aspetti del diritto di famiglia aventi implicazioni transnazionali e che potrebbero formare oggetto di atti adottati secondo la procedura legislativa ordinaria. Il Consiglio delibera all'unanimità previa consultazione del Parlamento europeo.

    I parlamenti nazionali sono informati della proposta di cui al secondo comma. Se un parlamento nazionale comunica la sua opposizione entro sei mesi dalla data di tale informazione, la decisione non è adottata. In mancanza di opposizione, il Consiglio può adottare la decisione.

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