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Document 32014D0205
Council Decision 2014/205/CFSP of 10 April 2014 amending Decision 2011/235/CFSP concerning restrictive measures directed against certain persons and entities in view of the situation in Iran
Decisione 2014/205/PESC del Consiglio, del 10 aprile 2014 , che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran
Decisione 2014/205/PESC del Consiglio, del 10 aprile 2014 , che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran
GU L 109 del 12.4.2014, p. 25–29
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
In force
12.4.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 109/25 |
DECISIONE 2014/205/PESC DEL CONSIGLIO
del 10 aprile 2014
che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/235/PESC (1). |
(2) |
In base ad un riesame della decisione 2011/235/PESC, è opportuno prorogare le misure restrittive fino al 13 aprile 2015. |
(3) |
È opportuno aggiornare le voci riguardanti talune persone figuranti nell'allegato della decisione 2011/235/PESC. |
(4) |
È opportuno modificare di conseguenza la decisione 2011/235/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'articolo 6, paragrafo 2, della decisione 2011/235/PESC è sostituito dal seguente:
«2. La presente decisione si applica fino al 13 aprile 2015. Essa è costantemente riesaminata. È prorogata o modificata, a seconda del caso, qualora il Consiglio ritenga che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.»
Articolo 2
L'allegato della decisione 2011/235/PESC è modificato come indicato nell'allegato alla presente decisione.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 10 aprile 2014
Per il Consiglio
Il presidente
D. KOURKOULAS
(1) Decisione 2011/235/PESC del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51).
ALLEGATO
Le voci relative alle persone elencate in appresso sostituiscono le relative voci che figurano nell'allegato della decisione 2011/235/PESC.
Persone
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Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
1. |
RAJABZADEH Azizollah |
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Capo dell'Organizzazione di Teheran per l'attenuazione degli effetti delle catastrofi (TDMO). Ex capo della polizia di Teheran (fino al gennaio 2010). In veste di comandante delle forze dell'ordine nella Grande Teheran, Azizollah Rajabzadeh è l'esponente di grado più elevato accusato nei casi di abusi perpetrati nel carcere di Kahrizak. |
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2. |
DORRI-NADJAFABADI Ghorban-Ali |
Luogo di nascita: Najafabad (Iran) — Data di nascita: 1945 |
Membro del Consiglio per la determinazione delle scelte e rappresentante del leader supremo nella provincia («centrale») di Markazi. Ex procuratore generale dell'Iran fino al settembre 2009 (ex ministro dell'intelligence sotto la presidenza Khatami). In veste di procuratore generale dell'Iran, ha ordinato e sovrinteso ai processi farsa seguiti alle prime manifestazioni di protesta postelettorali, in cui agli imputati è stato negato il diritto ad un avvocato. È altresì responsabile degli abusi perpetrati a Kahrizak. |
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3. |
MORTAZAVI Said |
Luogo di nascita: Meybod, Yazd (Iran) — Data di nascita: 1967 |
Ex capo della task force iraniana per la lotta al contrabbando, ex procuratore generale di Teheran fino all'agosto 2009. In veste di procuratore generale di Teheran, ha emesso un ordine generale di detenzione di centinaia di attivisti, giornalisti e studenti. È stato sospeso dall'incarico nell'agosto 2010 a seguito di un'indagine della magistratura iraniana sul suo ruolo nella morte di tre uomini detenuti su suo ordine dopo le elezioni. |
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4. |
ZARGAR Ahmad |
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Capo dell'«Organizzazione per la salvaguardia della moralità». Ex giudice, sezione 36 della Corte di appello di Teheran. Ha confermato le condanne a lunghe pene detentive e le sentenze capitali contro i manifestanti. |
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5. |
ABBASZADEH-MESHKINI, Mahmoud |
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Governatore della provincia di Ilam. Ex direttore politico del ministero degli Interni. Quale presidente del Comitato dell'articolo 10 della legge sulle attività dei partiti e dei gruppi politici, è incaricato dell'autorizzazione delle manifestazioni e di altri eventi pubblici nonché della registrazione dei partiti politici. Nel 2010 ha sospeso le attività di due partiti politici riformisti collegati a Mousavi — il Fronte di partecipazione dell'Iran islamico e l'Organizzazione dei Mujahidin della rivoluzione islamica. Dal 2009 in poi ha costantemente e continuamente vietato tutte le riunioni non governative, negando in tal modo il diritto costituzionale alla protesta e causando l'arresto di molti manifestanti pacifici in violazione del diritto di riunione. Nel 2009 ha inoltre negato all'opposizione l'autorizzazione a svolgere una cerimonia commemorativa in onore delle vittime delle proteste relative alle elezioni presidenziali. |
10.10.2011 |
6. |
FIRUZABADI magg. gen. dott. Seyyed Hasan (alias: FIRUZABADI magg. gen. dott. Seyed Hassan; FIROUZABADI magg. gen. dott. Seyyed Hasan; FIROUZABADI magg. gen. dott. Seyed Hassan) |
Luogo di nascita: Mashad Data di nascita: 3.2.1951 |
In veste di capo di stato maggiore delle Forze armate unite dell'Iran, è il comandante militare di grado più elevato incaricato di dirigere tutte le divisioni e politiche militari, compreso il Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC) e la polizia. Le forze nella sua catena di comando formale hanno attuato una brutale repressione su manifestanti pacifici nonché detenzioni di massa. Anche membro del Consiglio supremo di sicurezza nazionale (SNSC) e del Consiglio per la determinazione delle scelte. |
10.10.2011 |
7. |
JOKAR Mohammad Saleh |
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Dal 2011 membro del Parlamento per la provincia di Yazd. Ex comandante delle forze Basij studentesche. In veste di comandante delle forze Basij studentesche ha partecipato attivamente alla repressione delle proteste nelle scuole e università e alla detenzione extragiudiziale di attivisti e giornalisti. |
10.10.2011 |
8. |
SALARKIA Mahmoud |
Direttore del «Persepolis Football Club» di Teheran |
Capo della Commissione petrolio e trasporti della città di Teheran. Viceprocuratore generale di Teheran per gli Affari penitenziari durante la repressione del 2009. In qualità di viceprocuratore generale di Teheran per gli Affari penitenziari, è stato direttamente responsabile di molti dei mandati d'arresto emessi nei confronti di manifestanti e attivisti innocenti e pacifici. Secondo quanto riferito da numerosi difensori dei diritti umani, la quasi totalità delle persone arrestate è, su suo ordine, tenuta in isolamento, senza contatti con legali o familiari e senza alcuna imputazione, per periodi di diversa durata, spesso in condizioni equivalenti a una sparizione forzata. Di frequente ai familiari non è data notizia dell'arresto. |
10.10.2011 |
9. |
SOURI Hojatollah |
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Deputato parlamentare per la provincia di Lorestan. Membro della Commissione parlamentare per la politica estera e di sicurezza. Ex direttore dell'istituto penitenziario di Evin. In qualità di direttore dell'istituto penitenziario di Evin nel 2009, è stato responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani commesse in tale istituto penitenziario durante il suo mandato, come percosse e abusi mentali e sessuali. Stando a informazioni concordanti provenienti da fonti diverse, la tortura è prassi corrente nell'istituto penitenziario di Evin. Nella sezione 209 sono detenuti numerosi attivisti a causa delle loro pacifiche attività di opposizione al governo in carica. |
10.10.2011 |
10. |
TALA Hossein (alias: TALA Hosseyn) |
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Vicegovernatore generale («Farmandar») della provincia di Teheran fino al settembre 2010; in particolare, è il responsabile dell'intervento delle forze di polizia e pertanto della repressione delle manifestazioni. Nel dicembre 2010 ha ricevuto un premio per il ruolo svolto nella repressione postelettorale. |
10.10.2011 |
11. |
TAMADDON Morteza (alias: TAMADON Morteza) |
Luogo di nascita: Shahr Kord-Esfahan Data di nascita: 1959 |
Ex governatore generale della Provincia di Teheran e capo del Consiglio provinciale per la sicurezza pubblica di Teheran, membro delI'IRGC. In qualità di governatore e di capo del Consiglio provinciale per la sicurezza pubblica di Teheran, è stato responsabile in generale di tutte le attività di repressione, compresa la repressione delle proteste politiche nel giugno 2009. È risaputo che è stato implicato personalmente nella persecuzione dei leader dell'opposizione Karroubi e Moussavi. |
10.10.2011 |
12. |
BAKHTIARI Seyyed Morteza |
Luogo di nascita: Mashad (Iran) Data di nascita: 1952 |
Ex ministro della Giustizia (2009-2013), ex governatore generale di Esfahan e direttore dell'organizzazione degli istituti penitenziari statali (fino a giugno 2004). In qualità di ministro della Giustizia, ha svolto un ruolo chiave nel minacciare e perseguitare la diaspora iraniana annunciando l'istituzione di un tribunale speciale per occuparsi in modo specifico di Iraniani che vivono al di fuori del paese. Con l'appoggio del procuratore di Teheran, due sezioni del tribunale di primo grado e della corte di appello e varie sezioni delle preture saranno incaricate di trattare le cause riguardanti gli espatriati. |
10.10.2011 |
13. |
HOSSEINI Dr Mohammad (alias: HOSSEYNI, Dr Seyyed Mohammad; Seyed, Sayyed e Sayyid) |
Luogo di nascita: Rafsanjan, Kerman Data di nascita: 1961 |
Ex ministro della Cultura e dell'Orientamento islamico (2009-2013). Ex dell'IRGC, è stato complice della repressione dei giornalisti. |
10.10.2011 |
14. |
MOSLEHI Heydar (alias: MOSLEHI Heidar; MOSLEHI Haidar) |
Luogo di nascita: Isfahan (Iran) Data di nascita: 1956 |
Ex ministro dell'Intelligence (2009-2013). Sotto la sua leadership, il ministero dell'Intelligence ha continuato le pratiche della detenzione arbitraria diffusa e la persecuzione di manifestanti e dissidenti. Il ministero dell'Intelligence continua a gestire la sezione 209 dell'istituto penitenziario di Evin, dove vari attivisti sono detenuti per le loro attività pacifiche di opposizione al governo in carica. Negli interrogatori del ministero dell'Intelligence i prigionieri della sezione 209 sono stati sottoposti a percosse e abusi mentali e sessuali. In qualità di ex ministro dell'Intelligence, Moslehi è responsabile degli abusi commessi durante il suo mandato. |
10.10.2011 |
15. |
TAGHIPOUR Reza |
Luogo di nascita: Maragheh (Iran) Data di nascita: 1957 |
Membro del Consiglio comunale di Teheran. Ex ministro dell'Informazione e della comunicazione (2009-2012). In qualità di ministro dell'Informazione, è stato uno degli alti funzionari responsabili della censura e del controllo delle attività su Internet, come pure di tutte le forme di comunicazione (in particolare, telefoni cellulari). I dati personali, i messaggi elettronici e le comunicazioni dei prigionieri politici vengono usati durante gli interrogatori. Più volte, dalle ultime elezioni presidenziali e durante le manifestazioni di piazza, sono state interrotte le linee mobili, compresi i messaggi da telefoni cellulari, sono stati oscurati i canali televisivi satellitari ed è stato sospeso, o quantomeno rallentato, Internet a livello locale. |
23.3.2012 |
16. |
EMADI, Hamid Reza (alias: Hamidreza Emadi) |
Data di nascita: circa 1973 Luogo di nascita: Hamedan Luogo di residenza: Teheran Luogo di lavoro: sede centrale della Press TV, Teheran |
Capo della redazione di Press TV. Ex produttore principale della Press TV. Responsabile della produzione e trasmissione di confessioni estorte a detenuti, fra cui giornalisti, attivisti politici, esponenti di minoranze curde e arabe, in violazione dei diritti a un giusto processo e a un equo processo riconosciuti a livello internazionale. La OFCOM, autorità regolatrice indipendente per le società di comunicazione, ha condannato nel Regno Unito Press TV a pagare una multa di 100 000 GBP per aver trasmesso nel 2011 la confessione del giornalista e regista irano-canadese Maziar Bahari, filmata in carcere mentre gli veniva estorta con la forza. Le ONG hanno segnalato altri casi di confessioni estorte, mandate in onda da Press TV. Emadi è pertanto associato alla violazione del diritto a un giusto processo e del diritto a un equo processo. |
12.3.2013 |