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Document 52005AE1261

    Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga la direttiva 90/544/CEE del Consiglio sulle bande di frequenza designate per l'introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre COM(2005) 361 def. — 2005/0147 (COD)

    GU C 28 del 3.2.2006, p. 88–88 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

    3.2.2006   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 28/88


    Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga la direttiva 90/544/CEE del Consiglio sulle bande di frequenza designate per l'introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre

    COM(2005) 361 def. — 2005/0147 (COD)

    (2006/C 28/19)

    Il Consiglio, in data 15 settembre 2005, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 95 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla: proposta di cui sopra.

    L'Ufficio di presidenza del Comitato, in data 27 settembre 2005, ha incaricato la sezione specializzata Trasporti, energia, infrastrutture, società dell'informazione di preparare i lavori in materia.

    Vista l'urgenza dei lavori, il Comitato economico e sociale europeo, in data 27 ottobre 2005, nel corso della 421a sessione plenaria, ha nominato relatore generale RETUREAU e ha adottato il seguente parere con 66 voti favorevoli e 2 astensioni.

    1.   La proposta della Commissione

    1.1

    La direttiva proposta (1) è volta ad abrogare la direttiva Ermes del 1990 (2) che destinava quattro canali nella banda dello spettro radio 169,4-169,8 MHz al servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre (denominato «Ermes»). Per abrogare una direttiva è necessaria un'altra direttiva (secondo il principio del parallelismo delle forme).

    1.2

    Base giuridica: articolo 95 del Trattato CE (mercato interno, applicazione dell'articolo 14 del Trattato CE); procedura di coordinamento (cfr. articolo 251 del Trattato CE).

    1.3

    Motivazione: il ricorso a questa banda di frequenza per il servizio di radioavviso si fa sempre meno frequente; di conseguenza lo spettro di tale banda risulta sempre meno utilizzato. Altre applicazioni (ad es. invio di SMS tramite GSM) offrono già il medesimo servizio. Nel quadro della decisione spettro radio del 2002 (3), la Commissione intende introdurre altri servizi tramite un piano di utilizzo armonizzato elaborato in collaborazione con la CEPT (4), che sarà oggetto, in futuro, di una decisione della Commissione.

    1.4

    La banda di frequenza 169,4-169,8 MHz sarà destinata, in ambito comunitario, principalmente a rafforzare l'inclusione sociale e la mobilità delle persone audiolese e degli anziani all'interno dell'Unione europea (5), a migliorare la protezione contro i furti, ad accrescere la sicurezza offerta dalle maggiori funzionalità di monitoraggio delle aziende di servizi (acqua, gas e elettricità), nonché a mettere a disposizione adeguati strumenti per le comunicazioni elettroniche. Si tiene, in questo caso, a sottolineare l'impatto positivo per il settore dei servizi di telecomunicazione.

    1.5

    Nell'ambito dello spettro precitato, gli Stati membri potranno attribuire frequenze a livello nazionale che non siano già state assegnate a livello comunitario dalla Commissione e dalla CEPT.

    2.   Le osservazioni del Comitato

    2.1

    Le esigenze in materia di spettro radio ai fini dello sviluppo di nuovi servizi aumentano costantemente; la proposta di abrogare la direttiva Ermes è volta ad assegnare una parte dello spettro, attualmente sottoutilizzata, a nuove applicazioni, che tra l'altro favoriscano i disabili e gli anziani, rafforzino la sicurezza e i servizi radio mobili.

    2.2

    Il Comitato approva pertanto tale proposta nella speranza che sia data priorità allo sviluppo di servizi che favoriscono l'inclusione sociale e che ciò porti alla creazione di nuove imprese e opportunità lavorative nell'ambito di attività indispensabili per i cittadini europei. Il Comitato invita inoltre gli Stati membri a dare priorità all'inclusione sociale e all'occupazione nella società dell'informazione al momento di attribuire frequenze a nuovi teleservizi.

    Bruxelles, 27 ottobre 2005

    La Presidente

    del Comitato economico e sociale europeo

    Anne-Marie SIGMUND


    (1)  COM(2005) 361 def.

    (2)  Direttiva 90/544/CEE del Consiglio del 9 ottobre 1990 sulle bande di frequenza designate per l'introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre (direttiva Ermes).

    (3)  Decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (decisione spettro radio).

    (4)  Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni. Cfr. Final Report from CEPT, Radio Spectrum Ctee, Review of the Frequency Band 169.4-169.8 MHz, RSCOM04-69, Bruxelles, 24 novembre 2004.

    (5)  La direttiva quadro 2002/21/CE impone di prendere in considerazione le esigenze di gruppi sociali specifici, in particolare degli utenti disabili; cfr. conclusioni del Consiglio informale Telecomunicazioni di Vitoria in cui si chiedeva di garantire l'accesso a tutti i tipi di servizi elettronici alle persone disabili e anziane e piano d'azione eEurope 2005 adottato dal Consiglio europeo del 21 e 22 giugno 2002 a Siviglia.


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