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Document 32005R1184

    Regolamento (CE) n. 1184/2005 del Consiglio, del 18 luglio 2005, che istituisce misure restrittive specifiche nei confronti di determinate persone che ostacolano il processo di pace e violano il diritto internazionale nell’ambito del conflitto della regione sudanese del Darfur

    GU L 352M del 31.12.2008, p. 239–246 (MT)
    GU L 193 del 23.7.2005, p. 9–16 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (BG, RO, HR)

    Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 10/07/2014; abrogato da 32014R0747

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2005/1184/oj

    23.7.2005   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 193/9


    REGOLAMENTO (CE) N. 1184/2005 DEL CONSIGLIO

    del 18 luglio 2005

    che istituisce misure restrittive specifiche nei confronti di determinate persone che ostacolano il processo di pace e violano il diritto internazionale nell’ambito del conflitto della regione sudanese del Darfur

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare gli articoli 60, 301 e 308,

    vista la posizione comune 2005/411/PESC del Consiglio, del 30 maggio 2005, relativa alle misure restrittive nei confronti del Sudan e che abroga la posizione comune 2004/31/PESC (1),

    vista la proposta della Commissione,

    visto il parere del Parlamento europeo (2),

    considerando quanto segue:

    (1)

    Con la risoluzione 1591 (2005) del 29 marzo 2005, deliberando a norma del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite e deplorando energicamente il fatto che né il governo del Sudan, né le forze ribelli né gli altri gruppi armati del Darfur abbiano ottemperato ai loro impegni e alle sue richieste, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di istituire misure restrittive supplementari nei confronti del Sudan.

    (2)

    La posizione comune 2005/411/PESC prevede, tra l’altro, il congelamento dei fondi e delle risorse economiche delle persone che, secondo il comitato per le sanzioni delle Nazioni Unite, ostacolano il processo di pace, costituiscono una minaccia per la stabilità del Darfur e dell’intera regione, violano il diritto umanitario internazionale o la normativa internazionale sui diritti umani, commettono altre atrocità, violano l’embargo sulle armi o sono responsabili di certi voli militari offensivi sulla regione del Darfur e al suo interno. Poiché tali misure rientrano nell’ambito del trattato, la loro applicazione richiede una normativa comunitaria, nella misura in cui esse riguardano il territorio della Comunità, per evitare distorsioni della concorrenza.

    (3)

    Ai fini del presente regolamento, il territorio della Comunità è costituito dai territori degli Stati membri cui si applica il trattato, alle condizioni ivi stabilite.

    (4)

    Per garantire l’efficacia delle misure da esso previste, il presente regolamento deve entrare in vigore il giorno della pubblicazione.

    (5)

    Gli articoli 60 e 301 del trattato attribuiscono al Consiglio il potere, a certe condizioni, di prendere misure volte all’interruzione o alla riduzione dei pagamenti o dei movimenti di capitali e delle relazioni economiche con i paesi terzi. Le misure fissate dal regolamento, rivolte anche a singole persone non direttamente collegate al governo di un paese terzo, sono necessarie per raggiungere questo obiettivo della Comunità e l’articolo 308 del trattato attribuisce al Consiglio il potere di prendere siffatte misure se il trattato non prevede poteri specifici,

    HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni:

    1)

    per «comitato per le sanzioni» s’intende il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite istituito a norma del paragrafo 3 della risoluzione 1591 (2005) di detto Consiglio di sicurezza;

    2)

    per «fondi» si intendono le attività ed utilità finanziarie di qualsiasi natura, compresi a titolo meramente esemplificativo:

    a)

    i contanti, gli assegni, i crediti pecuniari, le cambiali, gli ordini di pagamento e altri strumenti di pagamento;

    b)

    i depositi presso enti finanziari o altri soggetti, i saldi sui conti, i crediti e le obbligazioni di qualsiasi natura;

    c)

    i titoli negoziabili a livello pubblico e privato e gli strumenti finanziari rappresentativi di un prestito, comprese le azioni, le quote di partecipazione, i titoli obbligazionari di qualsiasi natura, i pagherò, i warrant e i contratti derivati;

    d)

    gli interessi, i dividendi o altri redditi ed incrementi di valore generati dalle attività;

    e)

    il credito, il diritto di compensazione, le garanzie di qualsiasi tipo, le cauzioni e gli altri impegni finanziari;

    f)

    le lettere di credito, le polizze di carico e gli altri titoli rappresentativi di merci;

    g)

    i documenti da cui risulti una partecipazione in fondi o risorse finanziarie;

    h)

    tutti gli altri strumenti di finanziamento delle esportazioni;

    3)

    per «congelamento di fondi» si intende il divieto di movimentazione, trasferimento, modifica, utilizzo o gestione dei fondi o di accesso ad essi così da modificarne il volume, l’importo, la collocazione, la proprietà, il possesso, la natura, la destinazione o qualsiasi altro cambiamento che consente l’uso dei fondi, compresa la gestione di portafoglio;

    4)

    per «risorse economiche» si intendono le attività di qualsiasi tipo, materiali o immateriali, mobili o immobili, che non sono fondi ma che possono essere utilizzate per ottenere fondi, beni o servizi;

    5)

    per «congelamento di risorse economiche» si intende il divieto del loro utilizzo al fine di ottenere fondi, beni o servizi in qualsiasi modo, compresi, a titolo meramente esemplificativo, la vendita, l’affitto e la costituzione di diritti reali di garanzia.

    Articolo 2

    1.   Sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche controllati, direttamente o indirettamente, da persone fisiche o giuridiche, entità o organismi di cui all’allegato I.

    2.   Nessun fondo o risorsa economica è messo a disposizione direttamente o indirettamente o a beneficio delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi di cui all’allegato I.

    3.   È vietato partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad attività le cui finalità o conseguenze siano tali da aggirare, direttamente o indirettamente, le misure di cui ai paragrafi 1 e 2.

    Articolo 3

    1.   In deroga all’articolo 2 le autorità competenti degli Stati membri di cui all’allegato II possono autorizzare, alle condizioni che ritengono appropriate, che taluni fondi o risorse economiche congelati siano sbloccati o che taluni fondi o risorse economiche congelati siano messi a disposizione dopo aver stabilito che i fondi o le risorse economiche in questione sono:

    a)

    necessari per coprire le spese di base, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, affitti o garanzie ipotecarie, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e utenza di servizi pubblici;

    b)

    destinati esclusivamente al pagamento di onorari ragionevoli e al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali;

    c)

    destinati esclusivamente al pagamento di diritti o di spese connessi alla normale gestione o alla custodia dei fondi o delle risorse economiche congelati;

    a condizione che lo Stato membro abbia notificato tale decisione al comitato per le sanzioni e che quest’ultimo non abbia sollevato obiezioni al riguardo entro due giorni lavorativi dalla notifica.

    2.   In deroga all’articolo 2, le autorità competenti degli Stati membri di cui all’allegato II possono autorizzare, alle condizioni che ritengono appropriate, che taluni fondi o risorse economiche congelati siano sbloccati o che taluni fondi o risorse economiche congelati siano messi a disposizione dopo aver stabilito che i fondi o le risorse economiche in questione sono necessari per coprire spese straordinarie, a condizione che lo Stato membro abbia notificato tale decisione al comitato per le sanzioni e che quest’ultimo l’abbia approvata.

    Articolo 4

    In deroga all’articolo 2, le autorità competenti degli Stati membri di cui all’allegato II possono autorizzare che taluni fondi o risorse economiche congelati siano sbloccati a condizione che:

    a)

    i fondi o le risorse economiche siano oggetto di un vincolo giudiziario, amministrativo o arbitrale sorto prima del 29 marzo 2005 o di una sentenza giudiziaria, amministrativa o arbitrale pronunciata prima di tale data;

    b)

    i fondi o le risorse economiche vengano usati esclusivamente per soddisfare i crediti garantiti da tale vincolo o riconosciuti validi da tale sentenza, entro i limiti fissati dalle leggi e dai regolamenti applicabili che disciplinano i diritti dei creditori;

    c)

    il vincolo o la sentenza non vada a favore di una delle persone, delle entità o degli organismi di cui all’allegato I;

    d)

    il riconoscimento del vincolo o della sentenza non sia contrario all’ordine pubblico dello Stato membro interessato;

    e)

    il vincolo o la sentenza sia stato notificato dallo Stato membro al comitato per le sanzioni.

    Articolo 5

    1.   L’articolo 2, paragrafo 2 non si applica al versamento sui conti congelati:

    a)

    di interessi o altri profitti su detti conti oppure

    b)

    di pagamenti dovuti nel quadro di contratti, accordi o obblighi anteriori alla data in cui tali conti sono stati assoggettati alle disposizioni del presente regolamento,

    purché eventuali interessi, altri profitti e pagamenti siano congelati a norma dell’articolo 2, paragrafo 1.

    2.   L’articolo 2, paragrafo 2, non osta a che gli enti finanziari o creditizi accreditino sui conti congelati fondi trasferiti da terzi verso i conti della persona, entità o organismo che figura nell’allegato I, purché tali versamenti siano anch’essi congelati. L’ente finanziario o creditizio informa senza indugio le autorità competenti in merito a tali transazioni.

    Articolo 6

    1.   Fatte salve le norme applicabili in materia di relazioni, riservatezza e segreto professionale e le disposizioni dell’articolo 284 del trattato, le persone fisiche e giuridiche, le entità e gli organismi sono tenuti a:

    a)

    fornire immediatamente qualsiasi informazione atta a facilitare il rispetto del presente regolamento, quali i dati relativi ai conti e agli importi congelati a norma dell’articolo 2, alle autorità competenti degli Stati membri di cui all’allegato II in cui risiedono o sono situati e a trasmettere tali informazioni, direttamente o attraverso dette autorità competenti, alla Commissione;

    b)

    collaborare con le autorità competenti di cui all’allegato II per qualsiasi verifica di tali informazioni.

    2.   Le ulteriori informazioni ricevute direttamente dalla Commissione sono messe a disposizione delle autorità competenti dello Stato membro interessato.

    3.   Le informazioni fornite o ricevute in conformità dei paragrafi 1 e 2 sono utilizzate unicamente per i fini per i quali sono state fornite o ricevute.

    Articolo 7

    Il congelamento di fondi e risorse economiche, o il rifiuto di rendere disponibili fondi o risorse economiche, se effettuato ritenendo in buona fede che tale azione sia conforme al presente regolamento non comporta alcun genere di responsabilità per la persona fisica o giuridica, l’entità o l’organismo che lo attua, né per i suoi direttori o dipendenti, a meno che non si dimostri che i fondi e le risorse economiche sono stati congelati per negligenza.

    Articolo 8

    La Commissione e gli Stati membri si informano reciprocamente e immediatamente delle misure adottate ai sensi del presente regolamento e si comunicano tutte le informazioni pertinenti in loro possesso riguardanti il presente regolamento, in particolare quelle relative a problemi di violazione e di applicazione delle norme e alle sentenze pronunciate dai tribunali nazionali.

    Articolo 9

    1.   La Commissione è autorizzata a:

    a)

    modificare l’allegato I sulla base delle decisioni prese dal comitato per le sanzioni;

    b)

    modificare l’allegato II sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri.

    2.   Fatti salvi i diritti e gli obblighi degli Stati membri sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, la Commissione mantiene tutti i contatti necessari con il comitato per le sanzioni ai fini dell’effettiva attuazione del presente regolamento.

    Articolo 10

    Gli Stati membri stabiliscono norme sulle sanzioni applicabili alle violazioni delle disposizioni del presente regolamento e prendono tutte le misure necessarie per garantirne l’attuazione. Le sanzioni devono essere effettive, proporzionate e dissuasive.

    Gli Stati membri notificano senza indugio tali norme alla Commissione dopo l’entrata in vigore del presente regolamento come pure ogni successiva modifica.

    Articolo 11

    Il presente regolamento si applica:

    a)

    nel territorio della Comunità, compreso il suo spazio aereo:

    b)

    a bordo di tutti gli aeromobili o di tutti i natanti sotto la giurisdizione di uno Stato membro;

    c)

    a tutti i cittadini di uno Stato membro che si trovano all’interno o all’esterno del territorio della Comunità;

    d)

    a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo registrato o costituito conformemente alla legislazione di uno Stato membro;

    e)

    a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo operante all’interno della Comunità.

    Articolo 12

    Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a Bruxelles, addì 18 luglio 2005

    Per il Consiglio

    Il presidente

    J. STRAW


    (1)  GU L 139 del 2.6.2005, pag. 25.

    (2)  Parere espresso il 23 giugno 2005 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).


    ALLEGATO I

    Elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi di cui all’articolo 2

    [allegato da compilarsi sulla scorta delle indicazione del comitato del Consiglio di sicurezza istituito ai sensi del punto 3 della risoluzione 1591 (2005) del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite]


    ALLEGATO II

    Elenco delle autorità competenti di cui agli articoli 3, 4, 5, 6 e 7

    BELGIO

    Federale Overheidsdienst Financiën

    Thesaurie

    Kunstlaan 30

    B-1040 Brussel

    Fax: 00 32 2 233 74 65

    E-mail: Quesfinvragen.tf@minfin.fed.be

    Service Public Fédéral des Finances

    Trésorerie

    30 Avenue des Arts

    B-1040 Bruxelles

    Fax: 00 32 2 233 74 65

    E-mail: Quesfinvragen.tf@minfin.fed.be

    REPUBBLICA CECA

    Ministerstvo financí

    Finanční analytický útvar

    P.O. BOX 675

    Jindřišská 14

    111 21 Praha 1

    Tel.: + 420 2 5704 4501

    Fax: + 420 2 5704 4502

    Ministerstvo zahraničních věcí

    Odbor společné zahraniční a bezpečnostní politiky EU

    Loretánské nám. 5

    118 00 Praha 1

    Tel.: + 420 2 2418 2987

    Fax: + 420 2 2418 4080

    DANIMARCA

    Erhvervs- og Byggestyrelsen

    Langelinie Allé 17

    DK-2100 København K

    Tlf. (45) 35 46 62 81

    Fax (45) 35 46 62 03

    Udenrigsministeriet

    Asiatisk Plads 2

    DK-1448 København K

    Tlf. (45) 33 92 00 00

    Fax (45) 32 54 05 33

    Justitsministeriet

    Slotholmsgade 10

    DK-1216 København K

    Tlf. (45) 33 92 33 40

    Fax (45) 33 93 35 10

    GERMANIA

    Concerning freezing of funds:

     

    Deutsche Bundesbank

    Servicezentrum Finanzsanktionen

    Postfach

    D-80281 München

    Tel. (49) 89 28 89 38 00

    Fax (49) 89 35 01 63 38 00

    Concerning technical assistance:

     

    Bundesamt für Wirtschaft und Ausfuhrkontrolle (BAFA)

    Frankfurter Straße 29—35

    D-65760 Eschborn

    Tel. (49) 61 96 908-0

    Fax (49) 61 96 908-800

    ESTONIA

    Eesti Välisministeerium

    Islandi väljak 1

    15049 Tallinn

    Tel.: + 372 6317 100

    Faks: + 372 6317 199

    Finantsinspektsioon

    Sakala 4

    15030 Tallinn

    Tel.: + 372 6680 500

    Faks: + 372 6680 501

    GRECIA

    A.   Freezing of Assets

    Ministry of Economy and Finance

    General Directory of Economic Policy

    Address: 5 Nikis Str.

    10 563 Athens — Greece

    Tel.: + 30 210 3332786

    Fax: + 30 210 3332810

    Α.   Δέσμευση κεφαλαίων

    Υπουργείο Οικονομίας και Οικονομικών

    Γενική Δ/νση Οικονομικής Πολιτικής

    Δ/νση: Νίκης 5

    10 563 Αθήνα

    Τηλ.: + 30 210 3332786

    Φαξ: + 30 210 3332810

    Β.   Import-Export restrictions

    Ministry of Economy and Finance

    General Directorate for Policy Planning and Management

    Address Kornaroy Str.

    10 563 Athens

    Tel.: + 30 210 3286401-3

    Fax: + 30 210 3286404

    Β.   Περιορισμοί εισαγωγών — εξαγωγών

    Υπουργείο Οικονομίας και Οικονομικών

    Γενική Δ/νση Σχεδιασμού και Διαχείρισης Πολιτικής

    Δ/νση: Κορνάρου 1

    Τ.Κ. 10 563 Αθήνα — Ελλάς

    Τηλ.: + 30 210 3286401-3

    Φαξ: + 30 210 3286404

    SPAGNA

    Dirección General del Tesoro y Política Financiera

    Subdirección General de Inspección y Control de Movimientos de Capitales

    Ministerio de Economía

    Paseo del Prado, 6

    E-28014 Madrid

    Tel. (34) 912 09 95 11

    Dirección General de Comercio e Inversiones

    Subdirección General de Inversiones Exteriores

    Ministerio de Industria, Comercio y Turismo

    Paseo de la Castellana, 162

    E-28046 Madrid

    Tel. (34) 913 49 39 83

    FRANCIA

    Ministère de l'économie, des finances et de l'industrie

    Direction générale du Trésor et de la politique économique

    Service des affaires multilatérales et du développement

    Sous-direction Politique commerciale et investissements Service Services, Investissements et Propriété intellectuelle

    139, rue du Bercy

    75572 Paris Cedex 12

    Tél.: (33) 1 44 87 72 85

    Télécopieur: (33) 1 53 18 96 55

    Ministère des affaires étrangères

    Direction générale des affaires politiques et de sécurité

    Direction des Nations unies et des organisations internationales

    Sous-direction des affaires politiques

    Tél.: (33) 1 43 17 59 68

    Télécopieur (33) 1 43 17 46 91

    Service de la politique étrangère et de sécurité commune

    Tél.: (33) 1 43 17 45 16

    Télécopieur: (33) 1 43 17 45 84

    IRLANDA

    United Nations Section

    Department of Foreign Affairs

    Iveagh House

    79-80 Saint Stephen's Green

    Dublin 2

    Tel.: + 353 1 478 0822

    Fax: + 353 1 408 2165

    Central Bank and Financial Services Authority of Ireland

    Financial Markets Department

    Dame Street

    Dublin 2

    Tel.: + 353 1 671 6666

    Fax: + 353 1 679 8882

    ITALIA

    Ministero degli Affari Esteri

    Piazzale della Farnesina, 1

    I-00194 Roma

    D.G.A.S. — Ufficio II

    Tel. (39) 06 3691 2435

    Fax. (39) 06 3691 4534

    Ministero dell'Economia e delle Finanze

    Dipartimento del Tesoro

    Comitato di Sicurezza Finanziaria

    Via XX Settembre, 97

    I-00187 Roma

    Tel. (39) 06 4761 3942

    Fax. (39) 06 4761 3032

    CIPRO

    Ministry of Commerce, Industry and Tourism

    6 Andrea Araouzou

    1421 Nicosia

    Tel: + 357 22 86 71 00

    Fax: + 357 22 31 60 71

    Central Bank of Cyprus

    80 Kennedy Avenue

    1076 Nicosia

    Tel: + 357 22 71 41 00

    Fax: + 357 22 37 81 53

    Ministry of Finance (Department of Customs)

    M. Karaoli

    1096 Nicosia

    Tel: + 357 22 60 11 06

    Fax: + 357 22 60 27 41/47

    LETTONIA

    Latvijas Republikas Prokuratūra

    Noziedzīgi iegūtu līdzekļu legalizācijas novēršanas dienests

    Kalpaka bulvāris 6

    Rīga, LV 1801

    Tālr. Nr. (371) 70144431

    Fakss: (371) 7044804

    E-pasts: gen@lrp.gov.lv

    Latvijas Republikas Ārlietu ministrija

    Brīvības iela 36

    Rīga, LV 1395

    Tālr. Nr. (371) 7016201

    Fakss: (371) 7828121

    E-pasts: mfa.cha@mfa.gov.lv

    LITUANIA

    Security Policy Department

    Ministry of Foreign Affairs of the Republic of Lithuania

    J. Tumo-Vaižganto 2

    LT-01511 Vilnius

    Lithuania

    Tel. (370-5) 236 25 16

    Faks. (370-5) 236 30 90

    LUSSEMBURGO

    Ministère des Affaires étrangères et de l’Immigration

    Direction des Relations économiques internationales

    5, rue Notre-Dame

    L-2240 Luxembourg

    Tél.: (352) 478 2346

    Fax: (352) 22 20 48

    Ministère des Finances

    3, rue de la Congrégation

    L-1352 Luxembourg

    Tél.: (352) 478 2712

    Fax: (352) 47 52 41

    UNGHERIA

    Hungarian National Police Headquarters

    Teve u. 4–6.

    H-1139 Budapest

    Hungary

    Tel./fax: + 36-1-443-5554

    Országos Rendőrfőkapitányság

    1139 Budapest, Teve u. 4–6.

    Magyarország

    Tel./fax: + 36-1-443-5554

    Ministry of Finance

    József nádor tér. 2–4.

    H-1051 Budapest

    Hungary

    Postbox: 1369 Pf.: 481

    Tel.: + 36-1-318-2066, + 36-1-327-2100

    Fax: + 36-1-318-2570, + 36-1-327-2749

    Pénzügyminisztérium

    1051 Budapest, József nádor tér. 2–4.

    Magyarország

    Postafiók: 1369 Pf.: 481

    Tel.: + 36-1-318-2066, + 36-1-327-2100

    Fax: + 36-1-318-2570, + 36-1-327-2749

    Ministry of Economic Affairs and Transport (in view of Article 4)

    Hungarian Trade Licencing Office

    Margit krt.85.

    H-1024 Budapest Hungary

    Postbox: 1537 Pf.: 345

    Tel.: + 36-1-336-7327

    Gazdasági és Közlekedési Minisztérium – Kereskedelmi

    Engedélyezési Hivatal

    Margit krt.85.

    H-1024 Budapest Magyarország

    Postafiók: 1537 Pf.: 345

    Tel.: + 36-1-336-7327

    MALTA

    Bord ta' Sorveljanza dwar is-Sanzjonijiet

    Ministeru ta' l-Affarijiet Barranin

    Palazzo Parisio

    Triq il-Merkanti

    Valletta CMR 02

    Tel.: + 356 21 24 28 53

    Fax: + 356 21 25 15 20

    PAESI BASSI

    De minister van Financiën

    De Directie Financiële Markten/Afdeling Integriteit

    Postbus 20201

    NL-2500 EE Den Haag

    Tel.: 070-342 8997

    Fax: 070-342 7984

    AUSTRIA

    Oesterreichische Nationalbank

    Otto Wagner Platz 3

    A-1090 Wien

    Tel. (+ 43-1) 404 20-0

    Fax (+ 43-1) 404 20-7399

    POLONIA

    Main authority:

     

    Ministry of Finance

    General Inspector of Financial Information (GIFF)

    ul. Świętokrzyska 12

    00-916 Warsaw

    Poland

    Tel. (+ 48 22) 694 59 70

    Fax. (+ 48 22) 694 54 50

    Coordinating authority:

     

    Ministry of Foreign Affairs

    Department of Law and Treaties

    Al. J. Ch. Szucha 23

    00-580 Warsaw

    Poland

    Tel. (+ 48 22) 523 94 27 or 93 48

    Fax. (+ 48 22) 523 83 29

    PORTOGALLO

    Ministério dos Negócios Estrangeiros

    Direcção-Geral dos Assuntos Multilaterais

    Largo do Rilvas

    P-1350-179 Lisboa

    Tel. (351) 21 394 67 02

    Fax (351) 21 394 60 73

    Ministério das Finanças

    Direcção-Geral dos Assuntos Europeus e Relações Internacionais

    Avenida Infante D. Henrique n.o 1, C, 2.o

    P-1100 Lisboa

    Tel. (351) 21 882 3390/8

    Fax (351) 21 882 3399

    SLOVENIA

    Ministry of Foreign Affairs

    Prešernova 25

    SI-1000 Ljubljana

    Tel.: 00386 1 4782000

    Faks: 00386 1 4782341

    Ministry of the Economy

    Kotnikova 5

    SI-1000 Ljubljana

    Tel.: 00386 1 4783311

    Faks: 00386 1 4331031

    Ministry of Defence

    Kardeljeva pl. 25

    SI-1000 Ljubljana

    Tel.: 00386 1 4712211

    Faks: 00386 1 4318164

    SLOVACCHIA

    Ministerstvo financií Slovenskej republiky

    Štefanovičova 5

    P.O. BOX 82

    817 82 Bratislava

    Tel.: 00421/2/5958 1111

    Fax: 00421/2/5249 8042

    Ministerstvo zahraničných vecí Slovenskej republiky

    Hlboká cesta 2

    83336 Bratislava

    Tel: 00421/2/5978 1111

    Fax: 00421/2/5978 3649

    FINLANDIA

    Ulkoasiainministeriö/Utrikesministeriet

    PL/PB 176

    FIN-00161 Helsinki/Helsingfors

    P./Tfn (358-9) 16 00 5

    Faksi/Fax (358-9) 16 05 57 07

    SVEZIA

    Articles 3 and 4:

     

    Försäkringskassan

    103 51 Stockholm

    Tfn (46-8) 786 90 00

    Fax (46-8) 411 27 89

    Articles 5 and 6:

     

    Finansinspektionen

    Box 6750

    113 85 Stockholm

    Tfn (46-8) 787 80 00

    Fax (46-8) 24 13 35

    REGNO UNITO

    HM Treasury

    Financial Systems and International Standards

    1, Horse Guards Road

    London SW1A 2HQ

    United Kingdom

    Tel. + 44 (0) 20 7270 5977

    Fax. + 44 (0) 20 7270 5430

    Bank of England

    Financial Sanctions Unit

    Threadneedle Street

    London EC2R 8AH

    United Kingdom

    Tel. + 44 (0) 20 7601 4768

    Fax. + 44 (0) 20 7601 4309

    COMUNITÀ EUROPEA

    European Commission

    DG External Relations

    Directorate A: Common Foreign and Security Policy (CFSP) and European Security and Defence Policy (ESDP): Commission Coordination and contribution

    Unit A 2: Legal and institutional matters, CFSP Joint Actions, Sanctions, Kimberley Process

    Tel. (32-2) 295 55 85

    Fax (32-2) 296 75 63


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