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Document 52022IP0112

Risoluzione del Parlamento europeo del 6 aprile 2022 sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione — La strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia (2021/3001(RSP))

GU C 434 del 15.11.2022, pp. 23–27 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
GU C 434 del 15.11.2022, p. 20–20 (GA)

15.11.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 434/23


P9_TA(2022)0112

Approccio globale alla ricerca e all'innovazione: la strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia

Risoluzione del Parlamento europeo del 6 aprile 2022 sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione — La strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia (2021/3001(RSP))

(2022/C 434/04)

Il Parlamento europeo,

vista la comunicazione della Commissione del 18 maggio 2021 sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione — La strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia (COM(2021)0252),

vista la comunicazione della Commissione del 30 settembre 2020 dal titolo «Un nuovo SER per la ricerca e l'innovazione» (COM(2020)0628),

vista la comunicazione della Commissione, dell'11 dicembre 2019, dal titolo «Il Green Deal europeo» (COM(2019)0640),

vista la risoluzione adottata il 25 settembre 2015 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite dal titolo «Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development» (Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile),

visto l'accordo di Parigi adottato nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (1),

vista l'interrogazione alla Commissione sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione — La strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia (O-000013/2022 — B9-0011/2022),

visti l'articolo 136, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

vista la proposta di risoluzione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia,

A.

considerando che la strategia per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia riconosce che gli attuali cambiamenti nei rapporti di forza a livello geopolitico comportano sfide per i diritti umani, i valori e la libertà accademica;

B.

considerando che la strategia mira a promuovere norme basate sul multilateralismo, sull'apertura reciproca, sulla parità di condizioni e su soluzioni verdi, digitali, in materia sanitaria e sociale e basate sull'innovazione in cooperazione con i paesi terzi, nel rispetto dei diritti fondamentali e dei valori condivisi;

C.

considerando che la strategia sarà attuata attraverso iniziative ispirate all'approccio Team Europa;

D.

considerando che Orizzonte Europa rimarrà aperto al mondo e che l'Unione si adopererà per una comprensione e un'attuazione comuni di principi quali l'etica e l'integrità della ricerca, la parità di genere, la diversità e l'inclusività, i dati aperti e la scienza aperta, la libertà accademica, le norme e l'elaborazione di politiche basate su dati concreti;

E.

considerando che la strategia mira a mobilitare la scienza, la tecnologia e l'innovazione per accelerare la transizione sostenibile e inclusiva verso società ed economie basate sulla conoscenza nei paesi a basso e medio reddito;

F.

considerando che il perseguimento dell'agenda della diplomazia scientifica rafforzerebbe i partenariati dell'Unione con i paesi terzi e contribuirebbe a sostenere gli obiettivi diplomatici;

G.

considerando che la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione (R&I) è parte integrante dello Spazio europeo della ricerca;

H.

considerando che il Consiglio europeo per l'innovazione e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolgeranno un ruolo importante nel sostenere le start-up innovative nelle iniziative di collaborazione con i paesi terzi;

I.

considerando che la cooperazione internazionale in materia di R&I, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l'accordo di Parigi e il Green Deal europeo, è indispensabile e necessaria per rafforzare la salute globale e sviluppare soluzioni innovative per le transizioni giusta, verde e digitale, garantendo nel contempo che si trovi una soluzione a lungo termine in materia;

J.

considerando che l'UE dovrebbe dare l'esempio proteggendo le proprie norme in materia di proprietà intellettuale e contrastando le ingerenze straniere;

K.

considerando che la ricerca e l'innovazione a livello internazionale potrebbero svolgere un ruolo importante nel contribuire alla strategia dell'UE per l'idrogeno;

L.

considerando che la strategia promuove la cooperazione con i paesi terzi industrializzati;

1.

accoglie con favore la comunicazione della Commissione sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione — La strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia, la quale riconosce che la scienza e l'innovazione fanno parte dello stesso sistema e che la cooperazione globale deve tener conto di tutti gli aspetti della catena del valore della conoscenza;

2.

valuta positivamente l'obiettivo della Commissione di rendere l'approccio globale uno sforzo verso il quale Team Europa metterà in comune le sue risorse;

3.

ritiene che la cooperazione internazionale in materia di R&I sia parte integrante dello Spazio europeo della ricerca rinnovato e chiede alla Commissione di sfruttare le potenzialità delle azioni e dei programmi pertinenti dell'Unione per attrarre talenti da tutto il mondo;

4.

ricorda la necessità di investimenti continui nelle competenze e nelle carriere dei ricercatori, che dovrebbero includere il sostegno alla circolazione dei cervelli;

5.

invita la Commissione a fornire un ruolo strutturato ai portatori di interessi europei della R&I e al Parlamento europeo nel forum dello Spazio europeo della ricerca per la transizione;

6.

sottolinea la necessità che l'Unione sviluppi una cooperazione multilaterale basata su regole per affrontare le principali sfide economiche, sociali e ambientali a livello mondiale, in cui la R&I dovrebbe svolgere un ruolo centrale;

7.

ricorda che gli accordi di associazione con i paesi terzi che rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 16, paragrafo 1, lettera d), del regolamento Orizzonte Europa (2) possono essere firmati solo con i paesi terzi e i territori impegnati a favore di un'economia di mercato aperta basata su regole, compreso un trattamento giusto ed equo dei diritti di proprietà intellettuale e il rispetto dei diritti umani, con il sostegno di istituzioni democratiche;

8.

deplora il ruolo limitato delle scienze sociali e umane nelle discipline per la cooperazione globale;

9.

sottolinea il ruolo fondamentale che l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia e il Consiglio europeo per l'innovazione possono svolgere nel promuovere la cooperazione internazionale e nel liberare le potenzialità delle imprese in fase di avviamento e di espansione attraverso la loro partecipazione a iniziative con paesi terzi; incoraggia le imprese comuni e altri partenariati dell'Unione in materia di R&I a rafforzare la cooperazione internazionale;

10.

sottolinea che la cooperazione globale in materia di R&I è fondamentale per la competitività dell'Europa, pur rilevando che ciò non può portare a un'apertura incondizionata da parte dell'Unione; sostiene l'approccio generale caratterizzato dal principio «il più aperto possibile, chiuso il tanto necessario»;

11.

sostiene il principio dell'accesso reciproco ai programmi di ricerca, alla scienza aperta e alla protezione della proprietà intellettuale, esigendo nel contempo che i partner rispettino e seguano le norme europee in materia di protezione della proprietà intellettuale; accoglie con favore il pacchetto di strumenti della Commissione sulla lotta alle ingerenze straniere nella R&I, pur rimanendo impegnato a mantenere un approccio collaborativo e aperto alla scienza e all'innovazione;

12.

sostiene il ricorso in casi eccezionali all'articolo 22, paragrafo 5, del regolamento Orizzonte Europa; esorta tuttavia la Commissione a pubblicare una politica per le esclusioni giustificate e ad avviare un dibattito pubblico sul corretto utilizzo di tali possibilità;

13.

sottolinea la necessità di allineare l'approccio globale alla strategia industriale dell'Unione e al Green Deal europeo in quanto motori della prosperità e della crescita economica e sostenibile; chiede una maggiore considerazione della cooperazione industriale nell'ambito della strategia;

14.

sottolinea il ruolo cruciale dei semiconduttori nel garantire la sovranità digitale dell'Unione; accoglie con favore le iniziative della Commissione a tale riguardo e sottolinea la collaborazione in materia di ricerca con i paesi terzi associati ai programmi esistenti dell'Unione;

15.

ricorda l'importante ruolo delle piccole e medie imprese (PMI) europee nella cooperazione internazionale e sottolinea che le PMI devono avere la possibilità di accedere alla consulenza in materia di investimenti e agli strumenti che contribuirebbero ad aumentare la loro capacità di innovazione, e devono essere in grado di sviluppare capacità di attrarre talenti in tutto il mondo;

16.

sottolinea che l'UE dovrebbe garantire che tutta la cooperazione internazionale in materia di R&I sia intrapresa in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l'accordo di Parigi e il Green Deal europeo e contribuisca al conseguimento di tali obiettivi, assicurando in definitiva che lo sviluppo dell'innovazione e delle tecnologie siano in linea con il principio «non arrecare un danno significativo»;

17.

chiede alla Commissione e agli Stati membri di sostenere e impegnarsi a favore di un maggiore trasferimento di tecnologie e soluzioni ambientali e climatiche fondamentali ai paesi in via di sviluppo;

18.

accoglie con favore l'intenzione della Commissione di promuovere sinergie tra il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico e la piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici; ritiene che occorra sviluppare e integrare partenariati su misura con i paesi terzi in materia di R&I in una più ampia cooperazione economica e allo sviluppo, come quella nell'ambito della strategia Global Gateway;

19.

è del parere che l'approccio globale alla R&I dovrebbe porre un forte accento sulla salute, la medicina preventiva e l'assistenza sanitaria e basarsi sui principi dell'accesso aperto, della condivisione dei dati, della gestione dei diritti di proprietà intellettuale e delle «3 A» availability, accessibility e affordability (disponibilità, accessibilità e accessibilità economica); ritiene che tali principi dovrebbero applicarsi ai progetti di ricerca che sviluppano medicinali e tecnologie al servizio delle comunità locali, migliorando nel contempo l'accesso ai servizi sanitari;

20.

raccomanda di intensificare la collaborazione con tutti i paesi interessati e che condividono gli stessi principi al fine di trovare una soluzione a lungo termine alla carenza di materie prime e di aumentare le capacità globali di innovazione nella scienza dei materiali e nell'economia circolare, incoraggiando nel contempo la sostituzione, allo scopo di ridurre l'impronta ambientale durante il ciclo di vita di tali materie prime critiche;

21.

sostiene gli sforzi e le iniziative dell'Unione volti a promuovere la diplomazia scientifica, compreso lo sviluppo di un'agenda di diplomazia scientifica da parte della Commissione e del Servizio europeo per l'azione esterna;

22.

osserva con crescente preoccupazione le crescenti pressioni e restrizioni alla libertà accademica nell'Unione e nel mondo;

23.

esprime preoccupazione per la crescente dipendenza finanziaria delle università europee da paesi terzi e per le implicazioni per la libertà accademica;

24.

invita la Commissione a elaborare una proposta per la tutela giuridica della libertà accademica nell'Unione nei trattati e a fare riferimento al rispetto di tale libertà negli accordi di associazione;

25.

invita la Commissione a riferire annualmente, nel quadro della revisione intermedia di Orizzonte Europa, sullo stato della libertà accademica in Europa e nei paesi terzi con i quali l'Unione ha un accordo di associazione o di collaborazione scientifica;

26.

sottolinea che la Commissione deve pubblicare con urgenza orientamenti pratici sulla libertà accademica per i portatori di interessi della R&I al fine di garantire la sicurezza, la protezione, il benessere e la competitività dell'Unione;

27.

invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere azioni e a istituire un programma dell'UE a sostegno delle borse o dei soggiorni accademici per i ricercatori a rischio;

28.

sottolinea che l'Unione ha un ruolo fondamentale da svolgere nel promuovere la scienza aperta in tutto il mondo e la condivisione di dati, risultati e infrastrutture di ricerca a livello transfrontaliero, aderendo nel contempo al principio FAIR in materia di reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzabilità dei dati; osserva tuttavia che ciò non può portare a un'apertura incondizionata e sostiene il principio generale «il più aperto possibile, chiuso il tanto necessario»;

29.

ritiene che un approccio strategico alla normazione internazionale sia una componente essenziale di un approccio globale di successo alla R&I e attende con interesse una strategia europea di normazione;

30.

sottolinea che, nella sua cooperazione internazionale in materia di R&I, l'Unione dovrebbe svolgere un ruolo di guida, fissare standard etici elevati e applicare un alto livello di integrità della ricerca nella produzione di scienza di livello mondiale, garantendo nel contempo che la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie siano in linea con l'articolo 19 del regolamento Orizzonte Europa e non arrechino danni all'ambiente;

31.

sottolinea la necessità di promuovere la parità di genere, con particolare attenzione al rafforzamento delle competenze e del ruolo delle ricercatrici; evidenzia la necessità di integrare meglio la dimensione di genere nei contenuti della R&I, nonché la raccolta di dati e risultati disaggregati, migliorando nel contempo l'equilibrio di genere nelle équipe di R&I; chiede alla Commissione di dare seguito a tali obiettivi attraverso il dialogo e lo scambio delle migliori pratiche con i paesi terzi;

32.

invita il Consiglio e la Commissione a concludere un accordo interistituzionale con il Parlamento al fine di conferirgli un ruolo più incisivo nella gestione degli accordi di associazione firmati a norma dell'articolo 16, paragrafo 1, lettera d), del regolamento Orizzonte Europa, alla luce della loro natura profondamente politica e del loro impatto di bilancio sui programmi quadro attuali e futuri;

33.

sottolinea l'importanza di ricercare sinergie e rafforzare la cooperazione attraverso i programmi di azione esterna dell'Unione, quali lo strumento di vicinato, la cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, gli investimenti nello sviluppo di infrastrutture globali nell'ambito del Global Gateway e lo strumento di assistenza preadesione, al fine di sviluppare capacità nei paesi partner nel campo della R&I e dell'istruzione superiore, rafforzando nel contempo i partenariati esistenti, in particolare con i partner africani; reputa altrettanto importante rafforzare le capacità di R&I nelle delegazioni dell'UE in tutto il mondo per garantire un approccio realmente globale alla ricerca e all'innovazione dell'UE;

34.

pone in rilievo la necessità di rafforzare la R&I nell'ambito della cooperazione dell'UE con i paesi a basso e medio reddito in settori chiave quali i cambiamenti climatici, la salute, la preparazione alle epidemie, la digitalizzazione, la sicurezza alimentare e la nutrizione;

35.

osserva che la strategia dell'UE per l'idrogeno richiederà importazioni di idrogeno pulito; sottolinea che i paesi meridionali del Mediterraneo hanno enormi potenzialità per l'utilizzo e l'esportazione di idrogeno pulito in Europa; riconosce inoltre che questa futura relazione commerciale risulterebbe agevolata al meglio se tutti i partner venissero inclusi negli sforzi di R&I intesi a sostenere la strategia per l'idrogeno; invita la Commissione a valutare la possibilità di ampliare il finanziamento dei partenariati R&I dell'Unione, come il partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area mediterranea (PRIMA), senza discostarsi dai loro obiettivi principali, in particolare sviluppando soluzioni innovative comuni di cui il Mediterraneo ha urgente bisogno;

36.

accoglie con favore il rinnovato sostegno politico all'approfondimento della cooperazione transatlantica attraverso diversi consessi commerciali e tecnologici e sostiene l'ulteriore intensificazione della collaborazione scientifica UE-USA;

37.

sottolinea l'importanza di promuovere gli sforzi di R&I e di rafforzare la cooperazione con i paesi del vicinato meridionale e orientale al fine di promuovere lo sviluppo, la pace e la stabilità geopolitica;

38.

condanna fermamente la violenta invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa; chiede alla Commissione di sviluppare, in cooperazione con il governo ucraino, inviti a presentare progetti nell'ambito di Orizzonte Europa dedicati al rafforzamento del settore scientifico ucraino nonché alla cooperazione tra l'Unione e l'Ucraina; invita l'Unione a porre fine a tutta la cooperazione scientifica e di ricerca con la Federazione russa, le entità russe e le entità europee controllate da entità russe, nonché ad applicare lo stesso approccio a qualsiasi paese che sostenga gli sforzi bellici russi;

39.

incoraggia lo sviluppo di una politica dell'innovazione con la Georgia e la regione del Caucaso meridionale, come stabilito nell'accordo di associazione UE-Georgia;

40.

invita i governi della Svizzera e del Regno Unito e la Commissione a ristabilire relazioni costruttive quale base per una più stretta cooperazione e una potenziale associazione a Orizzonte Europa;

41.

incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

(1)  Decisione (UE) 2016/1841 del Consiglio, del 5 ottobre 2016, relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di Parigi adottato nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (GU L 282 del 19.10.2016, pag. 1).

(2)  Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione, e che abroga i regolamenti (UE) n. 1290/2013 e (UE) n. 1291/2013 (GU L 170 del 12.5.2021, pag. 1).


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