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Document 52022IP0110

Risoluzione del Parlamento europeo del 5 aprile 2022 sulle misure contro l'inquinamento delle acque provocato dai nitrati, compresi i miglioramenti nei diversi sistemi di misurazione dei nitrati negli Stati membri (2021/3003(RSP))

GU C 434 del 15.11.2022, pp. 19–22 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
GU C 434 del 15.11.2022, p. 19–19 (GA)

15.11.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 434/19


P9_TA(2022)0110

Misure contro l'inquinamento delle acque provocato dai nitrati, tra cui il miglioramento dei diversi sistemi di misurazione dei nitrati negli Stati membri

Risoluzione del Parlamento europeo del 5 aprile 2022 sulle misure contro l'inquinamento delle acque provocato dai nitrati, compresi i miglioramenti nei diversi sistemi di misurazione dei nitrati negli Stati membri (2021/3003(RSP))

(2022/C 434/03)

Il Parlamento europeo,

viste le petizioni nn. 0751/16, 1025/16, 0793/17, 0819/17, 0482/20, 0490/20, 0491/20, 0499/20, 0535/20, 0095/21 e 0862/21,

visti l'articolo 3, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea, gli articoli 4, 191 e 192, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e gli articoli 35 e 37 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

vista la direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole (1) («direttiva Nitrati»),

vista la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque (2) («direttiva quadro sulle acque»),

vista la direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e che abroga la direttiva 76/160/CEE (3) («direttiva acque di balneazione»),

vista la direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento (4) («direttiva sulle acque sotterranee»),

vista la direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino (5) («direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino»),

vista la direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano (6) («direttiva sull'acqua potabile»),

vista la comunicazione della Commissione del 20 maggio 2020 dal titolo «Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 — Riportare la natura nella nostra vita» (COM(2020)0380),

vista la comunicazione della Commissione del 17 novembre 2021 dal titolo " «Strategia dell'UE per il suolo per il 2030: Suoli sani a vantaggio delle persone, degli alimenti, della natura e del clima» (COM(2021)0699),

vista la comunicazione della Commissione del 20 maggio 2020 dal titolo «Una strategia 'Dal produttore al consumatore' per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente» (COM(2020)0381),

vista la comunicazione della Commissione del 12 maggio 2021 dal titolo «Un percorso verso un pianeta più sano per tutti — Piano d'azione dell'UE: Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo» (COM(2021)0400),

vista la relazione della Commissione dell'11 ottobre 2021 sull'applicazione della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole sulla base delle relazioni presentate dagli Stati membri per il periodo 2016-2019 (COM(2021)1000),

vista la sua risoluzione del 17 dicembre 2020 sull'attuazione della normativa dell'UE in materia di acque (7),

visto l'articolo 227, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.

considerando che la commissione per le petizioni ha ricevuto diverse petizioni che sollevano preoccupazioni in merito all'inquinamento dei corpi idrici dovuto ai nitrati e denunciano violazioni della pertinente legislazione ambientale dell'UE; che ha inoltre ricevuto petizioni sui problemi relativi ai diversi sistemi di misurazione dei nitrati negli Stati membri e sulle difficoltà registrate nel misurare correttamente i livelli di nitrati nelle acque europee e nell’avere un quadro generale della situazione nell'UE;

B.

considerando che lo stato di molti corpi idrici nell'UE è peggiorato a causa dello sfruttamento eccessivo e dell'inquinamento e/o non soddisfa ancora i requisiti di cui all'articolo 4 della direttiva quadro sulle acque;

C.

considerando che nell'UE esistono regioni particolarmente esposte a questo tipo di inquinamento a causa delle loro caratteristiche geografiche e dell'impatto dei cambiamenti climatici;

D.

considerando che un eccesso di nitrati è uno dei principali fattori che causano l'inquinamento nocivo delle acque nell'UE a causa dell'accumulo di azoto e fosforo provenienti da effluenti zootecnici e fertilizzanti inorganici;

E.

considerando che l'azoto è un nutriente essenziale per la crescita delle piante e delle colture; che l'elevata concentrazione di tale sostanza nell'acqua è dannosa per le persone e per la natura; che i nitrati causano l'impoverimento dell'ossigeno e l'eutrofizzazione, mettendo così a rischio la salute umana e gli ecosistemi; che hanno un impatto economico significativo sul trattamento delle acque destinate al consumo umano, sul trasporto di acqua dolce per le comunità interessate e sui settori economici che dipendono dalle acque inquinate;

F.

considerando che, tra il 2016 e il 2019, il 14,1 % delle acque sotterranee negli Stati membri superava ancora il limite di concentrazione di nitrati fissato per l'acqua potabile; che le acque dichiarate eutrofiche nell'UE comprendono l’81 % delle acque marine, il 31 % delle acque costiere, il 36 % dei fiumi e il 32 % dei laghi; che tra il 2012 e il 2015 e tra il 2016 e il 2019 la superficie totale delle zone vulnerabili ai nitrati (anche negli Stati membri che applicano un approccio esteso a tutto il territorio) è aumentata del 14,4 %; che la Commissione ha osservato che l'eutrofizzazione è un problema di cui non si tiene sufficientemente conto nella designazione delle zone contaminate da nitrati;

G.

considerando che, a 30 anni dall'adozione delle direttive sui nitrati, i dati sulla qualità delle acque mostrano che i livelli di attuazione e applicazione non sono ancora sufficienti per conseguire i suoi obiettivi e i corrispondenti obiettivi della direttiva quadro sulle acque;

H.

considerando che molti Stati membri registrano ancora una scarsa qualità dell'acqua in tutto il loro territorio e hanno problemi sistemici nella gestione delle perdite di nutrienti provenienti dall'agricoltura, mentre altri Stati membri hanno zone critiche in cui la lotta all'inquinamento è insufficiente;

I.

considerando che, nonostante le misure adottate, i progressi in tutta l'UE dal 2012 sono stati lenti; che le violazioni della direttiva sui nitrati da parte degli Stati membri sono spesso legate a carenze nella stabilità della rete di monitoraggio, nella designazione delle zone vulnerabili e nell'attuazione dei programmi d'azione;

J.

considerando che i sistemi e le norme di misurazione dei nitrati differiscono da uno Stato membro all'altro; che ciò significa che i risultati della misurazione dei nitrati non possono essere facilmente raffrontati e possono causare problemi di concorrenza nel settore agricolo dell'UE con conseguenti perturbazioni del mercato interno;

K.

considerando che il Green Deal europeo prevede una riduzione del 50 % delle perdite di nutrienti entro il 2030;

L.

considerando che, conformemente alla direttiva sui nitrati, gli Stati membri devono individuare e designare correttamente le zone vulnerabili all'inquinamento da nitrati al fine di garantire un'azione efficace di lotta contro l'inquinamento da nitrati nel loro territorio;

M.

considerando che l'eutrofizzazione sta causando una preoccupante perdita di biodiversità e persino, in alcuni casi, tragedie ambientali in ecosistemi di elevato valore ambientale che sono difficili da correggere;

N.

considerando che l'entità dei problemi di inquinamento idrico causati dall'uso scorretto dei nitrati nel settore agricolo e da fonti comunali come gli impianti di trattamento delle acque reflue sta minacciando la sopravvivenza di alcuni ecosistemi europei;

O.

considerando che molti impianti municipali di trattamento delle acque reflue non soddisfano i requisiti attuali;

1.

ricorda che la direttiva quadro sulle acque impone a tutte le acque superficiali europee di raggiungere un buono stato al più tardi entro il 2027; deplora che la metà dei corpi idrici dell'UE non abbia ancora un buono stato e che la contaminazione da nitrati continui a essere una delle maggiori pressioni sull'ambiente acquatico;

2.

osserva che la direttiva sui nitrati rimane uno strumento fondamentale per la protezione dei corpi idrici europei; esprime preoccupazione per l'inadeguata attuazione della direttiva sui nitrati, per la sua insufficiente applicazione e per l'ampio ricorso alle esenzioni da parte degli Stati membri; osserva, pertanto, che, dalla sua adozione nel 1991, i progressi sono stati lenti;

3.

sottolinea l'importanza di intensificare le azioni volte a contrastare l'eutrofizzazione delle acque dolci e salate causata dall'azoto e dal fosforo provenienti da tutte le fonti, in particolare dall'agricoltura e dalle fonti municipali, quali gli impianti di trattamento delle acque reflue e le acque reflue non trattate o trattate in modo inadeguato; invita la Commissione a proporre misure ambiziose a tale riguardo nel suo prossimo piano d'azione per la gestione integrata dei nutrienti, previsto per il 2022;

4.

sottolinea la necessità di una conoscenza completa della situazione in ciascuno Stato membro e a livello europeo; ritiene che l'uso di sistemi di misurazione diversi in ciascuno Stato membro possa comportare difficoltà nell'affrontare il problema dell'inquinamento delle acque da nitrati a livello europeo; invita la Commissione a garantire la comparabilità delle misurazioni dei nitrati e dei risultati della valutazione dell'eutrofizzazione in tutti gli Stati membri; è del parere che i sistemi di misurazione e di valutazione dell'eutrofizzazione dei nitrati, e in particolare l'ubicazione dei punti di misurazione, dovrebbero essere armonizzati all'interno dell'UE; incoraggia la Commissione a fornire assistenza tecnica agli Stati membri in tale processo migliorando i suoi orientamenti e svolgendo uno studio sulle modalità di attuazione dei sistemi di monitoraggio da parte degli Stati membri; sottolinea che è necessario un sistema uniforme di campionamento e analisi al fine di rendere comparabili i valori misurati;

5.

invita la Commissione e gli Stati membri a garantire la piena trasparenza e l'accesso del pubblico per quanto riguarda la modellizzazione e le scelte e ipotesi alla base della stima delle emissioni di azoto;

6.

sottolinea che le misure necessarie per garantire la protezione della qualità delle acque e contrastare l'inquinamento provocato dai nitrati devono essere concepite e adottate sulla base di dati sulla qualità delle acque e non sulla base di stime prodotte da modelli, che possono fornire solo informazioni supplementari per misure mirate;

7.

ritiene che il miglioramento tempestivo e significativo di tutte le misure pertinenti in atto per garantire una buona qualità dell'acqua sia di fondamentale importanza, in quanto, sulla base delle attuali tendenze osservabili, sono necessari cambiamenti drastici per conseguire gli obiettivi della direttiva quadro sulle acque relativi al buono stato ecologico e chimico delle acque;

8.

esorta la Commissione ad affrontare adeguatamente tutti i casi di non conformità alla direttiva sui nitrati, tenendo pienamente conto del crescente corpus di prove e informazioni presentate dai cittadini, e a garantire la piena trasparenza per quanto riguarda le sue azioni generali nei confronti degli Stati membri inadempienti, al fine di difendere i diritti dei cittadini e la loro capacità di godere pienamente dei benefici della legislazione dell'UE; invita la Commissione, in tale contesto, a migliorare notevolmente l'uso dei suoi poteri di esecuzione, anche facendo un uso efficace e tempestivo delle procedure di infrazione, al fine di garantire che gli Stati membri designino correttamente le zone vulnerabili ai nitrati e istituiscano e attuino accuratamente tutte le misure pertinenti nei programmi d'azione sui nitrati;

9.

si rammarica del fatto che, nel periodo 2016-2019, dieci Stati membri siano stati oggetto di procedimenti di infrazione in corso per inosservanza della direttiva sui nitrati; invita gli Stati membri ad affrontare con urgenza l'inquinamento idrico esistente e a prevenire qualsiasi rischio di ulteriore inquinamento rafforzando la designazione delle zone vulnerabili ai sensi della direttiva sui nitrati e potenziando i programmi d'azione al fine di attuare e applicare pienamente le misure adottate a norma della direttiva sui nitrati; invita inoltre gli Stati membri a garantire l'integrazione degli obiettivi in materia di acque in altri settori politici;

10.

sottolinea che i cambiamenti climatici e l'aumento delle precipitazioni possono causare inondazioni e perdite di nutrienti; si rammarica del fatto che gli attuali programmi d’azione possano non affrontare adeguatamente tali rischi; invita gli Stati membri a tenere conto di tali proiezioni e rischi in sede di revisione dei loro programmi d'azione, applicando il principio di precauzione;

11.

sottolinea l'importanza di promuovere l'adozione di innovazioni per indurre efficienza e buone pratiche in agricoltura, riconoscendo la necessità di ridurre le inefficienze che portano ad un uso eccessivo di acqua, fertilizzanti, pesticidi e antibiotici;

12.

ricorda l'importanza di procedere verso un'agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale al fine di eliminare l'inquinamento da nutrienti e sostenere l'attuazione di buone pratiche ambientali, anche utilizzando correttamente tutti gli strumenti pertinenti offerti dalla politica agricola comune, dai fondi strutturali e da altri programmi dell'UE, come LIFE; sottolinea l'importanza di utilizzare pratiche innovative come il recupero dell'azoto dal letame per mitigare tale inquinamento e ridurre al minimo le perdite di nutrienti nell'ambiente; invita la Commissione a finanziare programmi di ricerca nell'ambito di Orizzonte Europa per trovare soluzioni intelligenti e innovative al problema dell'inquinamento da nutrienti nell'UE;

13.

ritiene che un regolamento sia lo strumento legislativo idoneo a garantire la protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole e a permettere un'applicazione uniforme degli obiettivi di qualità delle acque in tutta l'UE, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo;

14.

incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione europea, al Consiglio e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

(1)  GU L 375 del 31.12.1991, pag. 1.

(2)  GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1.

(3)  GU L 64 del 4.3.2006, pag. 37.

(4)  GU L 372 del 27.12.2006, pag. 19.

(5)  GU L 164 del 25.6.2008, pag. 19.

(6)  GU L 435 del 23.12.2020, pag. 1.

(7)  GU C 445 del 29.10.2021, pag. 126.


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