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Document 52011IP0476

    Il caso di Rafah Nached in Siria Risoluzione del Parlamento europeo del 27 ottobre 2011 sul caso di Rafah Nashed in Siria

    GU C 131E del 8.5.2013, p. 129–130 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    8.5.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 131/129


    Giovedì 27 ottobre 2011
    Il caso di Rafah Nached in Siria

    P7_TA(2011)0476

    Risoluzione del Parlamento europeo del 27 ottobre 2011 sul caso di Rafah Nashed in Siria

    2013/C 131 E/17

    Il Parlamento europeo,

    visti l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e l'articolo 18 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966, di cui la Siria è firmataria,

    viste le dichiarazioni della portavoce Catherine Ashton, Alto rappresentante dell'Unione europea, sul peggioramento della situazione dei diritti umani in Siria e sulla situazione di Rafah Nashed in Siria, rese rispettivamente il 30 agosto 2011 e il 23 settembre 2011,

    viste le dichiarazioni che chiedono il rilascio di Rafah Nashed, rese da Isabelle Durant e Libor Rouček, Vicepresidenti del Parlamento europeo, e da Veronique de Keyser, vicepresidente del gruppo S&D, durante le sedute plenarie del 14, 15 e 29 settembre 2011,

    viste le conclusioni del Consiglio del 10 e 23 ottobre 2011 e le sanzioni adottate il 13 ottobre 2011,

    viste le risoluzioni del Parlamento europeo del 7 aprile 2011 (1) e del 7 luglio 2011 (2) sulla situazione in Siria, Bahrein e Yemen,

    vista la sua risoluzione del 15 settembre 2011 (3) sulla situazione in Syria,

    visto l'articolo 122, paragrafo 5, del suo regolamento,

    A.

    considerando che Nashed Rafah, prima psicanalista a praticare la professione in Siria e fondatrice della Scuola di psicoanalisi di Damasco, è stata arbitrariamente arrestata e posta in detenzione il 10 settembre 2011 all'aeroporto di Damasco da agenti dei servizi segreti generali; considerando che Nashed Rafah è nota per il suo lavoro con le vittime di traumi psicologici e per il suo impegno attivo a favore del dialogo tra tutti i siriani;

    B.

    considerando che Rafah Nashed ha 66 anni ed è in condizioni di salute precarie, in quanto è affetta da cardiopatia, è reduce da un cancro, soffre di pressione alta e deve assumere regolarmente farmaci; considerando che in carcere la sua salute si sta deteriorando, il che aggrava la sua condizione cardiaca;

    C.

    considerando che la signora Nashed si stava recando a Parigi per riunirsi con la figlia, in attesa di partorire, quando è stata portata in carcere senza alcuna accusa e tenuta inizialmente in detenzione segreta;

    D.

    considerando che il 14 settembre 2011 è stata accusata di "attività che possono destabilizzare lo Stato" e che il giudice ha rifiutato di rilasciarla su cauzione; considerando che la natura dell'accusa e la paranoia che ha colpito il regime negli ultimi sei mesi fanno temere un lungo periodo di detenzione volto a intimidire l'intera comunità intellettuale siriana;

    E.

    considerando che in pochissime ore è stata messa in atto un'enorme mobilitazione internazionale, compresa una petizione ai fini del suo rilascio immediato e incondizionato;

    1.

    condanna con fermezza l'arresto e la detenzione arbitrari della signora Rafah Nashed da parte delle autorità siriane;

    2.

    esprime la sua più profonda preoccupazione per la situazione della signora Nashed, in considerazione delle sue precarie condizioni di salute;

    3.

    invita le autorità siriane a rilasciare immediatamente e incondizionatamente la signora Rafah Nashed per ragioni mediche e umanitarie e a garantire la sua incolumità fisica e il suo ritorno alla famiglia senza ulteriori indugi;

    4.

    chiede che le autorità siriane autorizzino le organizzazioni umanitarie e i medici a trattare le vittime della violenza e diano loro accesso a tutte le regioni del paese, mettendoli in grado di svolgere il proprio lavoro legittimo e pacifico senza timore di rappresaglie e senza restrizione alcuna, ivi incluse le vessazioni giudiziarie; invita le autorità siriane a conformarsi alle norme internazionali in materia di diritti umani e agli impegni internazionali che garantiscono la libertà di opinione e di espressione;

    5.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale della Lega araba e al governo e al parlamento della Repubblica araba di Siria.


    (1)  Testi approvati, P7_TA(2011)0148.

    (2)  Testi approvati, P7_TA(2011)0333.

    (3)  Testi approvati, P7_TA(2011)0387.


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