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Document 32000D0248

    2000/248/CE: Decisione del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Cipro

    GU L 78 del 29.3.2000, p. 10–16 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2000/248/oj

    32000D0248

    2000/248/CE: Decisione del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Cipro

    Gazzetta ufficiale n. L 078 del 29/03/2000 pag. 0010 - 0016


    Decisione del Consiglio

    del 20 marzo 2000

    relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Cipro

    (2000/248/CE)

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

    visto il regolamento (CE) n. 555/2000 del Consiglio, del 13 marzo 2000, relativo alla realizzazione di interventi nell'ambito della strategia di preadesione per la Repubblica di Cipro e la Repubblica di Malta(1),

    vista la proposta della Commissione,

    considerando quanto segue:

    (1) Il Consiglio europeo di Lussemburgo ha stabilito che il partenariato per l'adesione è un nuovo strumento che costituisce l'asse fondamentale della strategia rafforzata di preadesione.

    (2) Il regolamento (CE) n. 555/2000 integra il regolamento (CE) n. 622/98(2), il quale prevede che il Consiglio decide, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, in merito ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni contenuti nei singoli partenariati per l'adesione man mano che questi sono presentati ai singoli paesi candidati, nonché su successivi adeguamenti sostanziali ad essi applicabili.

    (3) L'assistenza comunitaria è subordinata alla realizzazione degli elementi essenziali, in particolare ai progressi compiuti verso il raggiungimento dei criteri di Copenaghen. In mancanza di un elemento essenziale, il Consiglio, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, può fare i passi opportuni in merito a qualsiasi aiuto di preadesione.

    (4) La relazione periodica del 1999 della Commissione ha presentato un'analisi obiettiva dei preparativi della Repubblica di Cipro per l'adesione e ha individuato una serie di aree prioritarie di ulteriore intervento.

    (5) Per prepararsi all'adesione, la Repubblica di Cipro dovrebbe preparare un programma di adozione dell'acquis. Tale programma dovrebbe prevedere un calendario per realizzare le priorità e gli obiettivi intemedi fissati nel partenariato per l'adesione,

    DECIDE:

    Articolo 1

    A norma dell'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 555/2000, i principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni contenuti nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Cipro sono riportati nell'allegato, che costituisce parte integrante della presente decisione.

    Articolo 2

    L'attuazione del partenariato per l'adesione è esaminata dagli organi previsti dall'accordo di associazione e dagli organi competenti del Consiglio, ai quali la Commissione riferisce regolarmente.

    Articolo 3

    La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

    Fatto a Bruxelles, addì 20 marzo 2000.

    Per il Consiglio

    Il Presidente

    J. Gama

    (1) GU L 68 del 16.3.2000, pag. 3.

    (2) Regolamento (CE) n. 622/98 del Consiglio, del 16 marzo 1998, relativo all'assistenza in favore dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea, nell'ambito della strategia di preadesione, e in particolare all'istituzione di partenariati per l'adesione (GU L 85 del 20.3.1998, pag. 1).

    ALLEGATO

    CIPRO: PARTENARIATO PER L'ADESIONE 1999

    1. OBIETTIVI

    L'obiettivo del partenariato per l'adesione è definire in un unico quadro le aree prioritarie di ulteriore intervento individuate nella relazione periodica della Commissione del 1999 sui progressi conseguiti da Cipro in vista dell'adesione all'Unione europea, gli strumenti finanziari disponibili per consentire al paese di realizzare tali priorità e le condizioni cui è subordinata tale assistenza. Il presente partenariato per l'adesione costituisce la base per una serie di strumenti politici che verranno utilizzati per aiutare i paesi candidati durante i preparativi all'adesione. Tali strumenti comprendono, tra l'altro, il programma nazionale per l'adozione dell'acquis, la valutazione comune delle priorità di politica economica a medio termine, il patto contro la criminalità organizzata, nonché i piani nazionali di sviluppo e altri piani settoriali necessari per la partecipazione ai fondi strutturali dopo l'adesione. Poiché questi strumenti sono di natura differente, ciascuno di essi verrà approntato e attuato secondo procedure specifiche. I suddetti strumenti, pur non costituendo parte integrante del presente partenariato, includono priorità compatibili con esso.

    2. PRINCIPI

    Le aree prioritarie principali definite per i paesi candidati riguardano la capacità di ciascuno di soddisfare i criteri stabiliti a Copenaghen, in base ai quali l'adesione all'Unione richiede:

    - che il paese candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze;

    - l'esistenza di un'economia di mercato funzionante, nonché la capacità di far fronte alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato all'interno dell'Unione;

    - la capacità di assumersi gli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea, inclusa l'adesione agli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria.

    Nell'incontro di Madrid, il Consiglio europeo ha insistito sulla necessità che i paesi candidati adeguino le proprie strutture amministrative per assicurare l'armonica attuazione delle politiche comunitarie dopo l'adesione, mentre a Lussemburgo ha sottolineato che l'inserimento dell'acquis nella legislazione è necessario ma non sufficiente, in quanto occorre assicurarne l'effettiva applicazione.

    3. PRIORITÀ E OBIETTIVI INTERMEDI

    Le relazioni periodiche della Commissione hanno posto l'accento sull'entità degli sforzi che devono essere ancora compiuti in taluni settori da parte dei paesi candidati all'adesione per prepararsi all'adesione. Tale situazione richiede la fissazione di tappe intermedie in termini di priorità, con obiettivi precisi definiti insieme ai paesi interessati e la cui realizzazione condizionerà l'entità dell'assistenza, i progressi dei negoziati in corso con gli uni e l'apertura di nuovi negoziati con gli altri. Le priorità e gli obiettivi intermedi si dividono in due gruppi: a breve e a medio termine. Quelli del primo gruppo sono stati selezionati in base al criterio che è realistico prevedere che Cipro sia in grado di conseguirli o di ottenere risultati sostanziali entro la fine del 2000. La realizzazione delle priorità a medio termine richiederà probabilmente più di un anno, anche se talune azioni dovrebbero, ove possibile, essere avviate già nel corso del 2000.

    Cipro è stata invitata a preparare un programma nazionale per l'adozione dell'acquis (PNAA), nel quale si fissa un calendario per il conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, previsti dal partenariato per l'adesione, e per lo sviluppo delle necessarie strutture amministrative e risorse finanziarie.

    Il partenariato per l'adesione indica i settori prioritari dei preparativi di Cipro per l'adesione. Cipro dovrà tuttavia affrontare tutte le questioni individuate nella relazione periodica. È importante inoltre che Cipro rispetti gli impegni in materia di ravvicinamento delle disposizioni legislative e di applicazione dell'acquis, in base agli obblighi assunti nel quadro dell'accordo di associazione, della procedura di screening e del processo negoziale. Va ricordato che l'inserimento dell'acquis nella legislazione non è di per sé sufficiente, in quanto occorre altresì assicurare che esso venga effettivamente applicato secondo gli stessi criteri adottati all'interno dell'Unione. In tutti i settori sottoelencati sono necessarie un'attuazione e un'applicazione effettive e credibili dell'acquis.

    Sulla scorta dell'analisi sviluppata nella relazione periodica della Commissione, per Cipro sono stati individuati i seguenti obiettivi intermedi e le seguenti priorità a breve e medio termine.

    3.1. Priorità a breve termine (2000)

    Criteri politici

    - Sostenere con il massimo impegno una soluzione sotto l'egida dell'ONU.

    Criteri economici

    - Intervenire sul crescente disavanzo del bilancio e delle partite correnti.

    - Rafforzare l'efficacia della politica monetaria e l'effettiva liberalizzazione della circolazione di capitali mediante l'abolizione del massimale dei tassi di interesse su tutte le operazioni di prestito.

    - Conformare all'acquis e agli standard contabili internazionali il settore delle società cooperative di credito.

    Mercato interno

    - Appalti pubblici: proseguire nell'armonizzazione legislativa in materia di pubblicazione, termini e organismi esaminatori; estendere la normativa alle autorità e agli organismi locali disciplinati dal diritto pubblico.

    - Diritti di proprietà industriale ed intellettuale: ravvicinare ed applicare le normative sui marchi, sui diritti d'autore e sui diritti connessi; potenziare la capacità amministrativa e la lotta alle contraffazioni, soprattutto rafforzando i controlli alle frontiere.

    - Libera circolazione delle merci: adottare la legislazione orizzontale sulla normalizzazione e certificazione; recepire la legislazione settoriale in materia di veicoli a motore, prodotti farmaceutici, prodotti chimici, cosmetici e di requisiti igienici in campo alimentare; accelerare l'adozione delle norme europee; rafforzare le strutture amministrative, con particolare riguardo alle norme, alla certificazione e all'accreditamento, e proseguire il recepimento delle direttive basate sul nuovo approccio.

    - Libera circolazione dei capitali: proseguire il ravvicinamento delle norme relative alle operazioni a medio e a lungo termine su capitali e preparare il terreno alla successiva liberalizzazione delle operazioni a breve termine, soprattutto mediante l'introduzione di tassi di interesse di mercato.

    - Concorrenza: completare la legislazione antitrust, allineare la normativa sugli aiuti di Stato e aumentare la trasparenza degli aiuti indiretti.

    - Telecomunicazioni: elaborare in materia di telecomunicazioni una nuova normativa per allinearsi all'acquis; creare un ente normativo indipendente.

    - Fiscalità: proseguire l'armonizzazione dell'IVA riducendo l'ampiezza dell'aliquota zero e abolendo il regime speciale per le imprese offshore; eliminare, in materia di accise, le discriminazioni nei confronti delle importazioni provenienti dall'Unione europea, introdurre il sistema di deposito fiscale e le procedure di circolazione delle merci soggette ad accisa; assicurare che le nuove misure fiscali rispondano ai principi del codice di condotta in materia di tassazione delle imprese.

    - Dogane: adottare una strategia di preadesione per l'armonizzazione della legislazione doganale di Cipro; accelerare il processo di informatizzazione.

    Agricoltura

    - Elaborare le misure e creare le strutture amministrative necessarie all'attuazione della politica agricola comune e di politiche di sviluppo rurale.

    - Continuare l'allineamento della legislazione nei settori veterinario e fitosanitario e migliorare le strutture ispettive, in particolare quelle delle future frontiere esterne.

    Pesca

    - Ravvicinare ulteriormente la legislazione all'acquis in materia di rilascio di licenze per pescherecci battenti bandiera cipriota, potenziare la capacità amministrativa, soprattutto per quanto riguarda le ispezioni e i controlli dei pescherecci e la creazione di un registro separato per la flotta da pesca.

    Ambiente

    - Completare il recepimento ed applicare la direttiva sulla valutazione dell'impatto ambientale.

    - Adottare una strategia e un programma dettagliato di attuazione delle direttive per il recepimento, l'attuazione e il rispetto dell'acquis dell'Unione europea in materia ambientale.

    - Accelerare il recepimento, principalmente nei settori della qualità delle acque, della gestione dei rifiuti e della qualità dell'aria.

    - Elaborare un piano di finanziamento degli investimenti (in funzione delle singole direttive), basato sul costo stimato dell'allineamento e su un prospetto realistico dei finanziamenti pubblici e privati su base annua.

    Occupazione e affari sociali

    - Sostenere l'opera di creazione di capacità delle parti sociali al fine di sviluppare ed attuare l'acquis.

    - Potenziare la capacità amministrativa nei settori del diritto del lavoro, delle pari opportunità e del coordinamento della sicurezza sociale.

    - Rafforzare le strutture di attuazione nei settori della salute e della sicurezza sul posto di lavoro (in particolare l'ispettorato del lavoro).

    Trasporti

    - Allineare la legislazione sul trasporto marittimo e applicare le norme in materia di sicurezza (ridurre l'alto tasso di navi battenti bandiera cipriota poste sotto sequestro); adottare un piano d'azione sul monitoraggio delle società di classificazione e per il potenziamento del registro navale cipriota.

    Giustizia e affari interni

    - Adottare ed applicare la legislazione in materia di asilo conformemente all'acquis dell'Unione europea.

    - Garantire che il settore bancario offshore fornisca relazioni regolari ed esaurienti.

    - Migliorare le attrezzature per i controlli alla frontiera e potenziare la formazione del personale al fine di prevenire l'immigrazione clandestina, garantire ulteriori progressi nell'individuazione dei documenti falsi.

    - Ratificare la convenzione europea sulla reciproca assistenza con il relativo protocollo, nonché la convenzione penale europea sulla corruzione, firmare la convenzione OCSE sulla corruzione.

    - Quanto al riciclaggio di denaro, rafforzare la struttura amministrativa; aumentare le risorse destinate all'unità antiriciclaggio, soprattutto per la componente preventiva; potenziare la funzione di analisi strategica di questa unità, specialmente in relazione ai dati riguardanti operazioni sospette forniti dalla Banca centrale e da altri organismi finanziari.

    Rafforzamento della capacità amministrativa e giudiziaria, compresa la capacità di gestire e controllare i fondi UE

    - Completare il quadro legislativo per il controllo finanziario interno ed esterno; creare all'interno del governo un organismo centrale per l'armonizzazione delle funzioni interne di revisione contabile/controllo; costituire unità interne di revisione contabile/controllo nei centri di spesa; introdurre l'"indipendenza funzionale" per i controllori/revisori interni nazionali tanto a livello centrale quanto a livello decentrato e il controllo finanziario preliminare; pubblicare un manuale del controllo finanziario e mettere a punto un sistema sperimentale di controllo dei fondi UE.

    - Rendere disponibili i dati relativi al PIL pro capite in linea con il metodo UE.

    3.2. Priorità a medio termine

    Criteri economici

    - Attuare il programma per la liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità.

    - Completare il programma di riforma strutturale, in particolare nel settore finanziario.

    - Liberalizzare altre operazioni in conto capitale relative ad investimenti diretti, investimenti immobiliari, operazioni di portafoglio, crediti finanziari e apertura di depositi all'estero, liberalizzare la partecipazione estera ai servizi finanziari, alla raffinazione del petrolio, al turismo e al commercio.

    - Continuare ad impegnarsi per migliorare le condizioni per la creazione e lo sviluppo di imprese, con un'attenzione particolare rivolta alle piccole e medie imprese.

    - Continuare gli sforzi tesi alla ristrutturazione del settore tessile.

    - Instaurare una procedura annuale di vigilanza fiscale destinata ad adeguare alle procedure UE la rendicontazione, il monitoraggio e il controllo della finanza pubblica, con particolare attenzione alla situazione fiscale.

    Mercato interno

    - Appalti pubblici: eliminare entro il 2002 la clausola di trattamento preferenziale a favore della produzione locale.

    - Diritto societario: recepire la seconda e la dodicesima direttiva in materia di diritto societario; effettuare un ulteriore ravvicinamento legislativo alla prima, terza e sesta direttiva; applicare l'acquis in materia di bilancio e di conti profitti e perdite; uniformarsi alle norme contabili UE relative alle "società private esenti".

    - Protezione dei dati: adottare la legislazione nazionale che preveda anche la creazione di un'autorità di sorveglianza indipendente.

    - Libera circolazione delle merci: proseguire il recepimento legislativo nel settore della metrologia legale e nei settori delle macchine, degli ascensori, dei prodotti per la costruzione, degli impianti a gas, delle apparecchiature elettriche, delle apparecchiature mediche e dei mezzi di protezione personale; completare il recepimento delle direttive basate sul nuovo approccio.

    - Libera circolazione dei capitali: abolire le restrizioni e le procedure di autorizzazione ancora esistenti.

    - Libera circolazione delle persone: completare l'allineamento in materia di reciproco riconoscimento dei diplomi.

    - Concorrenza: rafforzare le autorità in materia di concorrenza; garantire la conformità della legislazione sugli aiuti di Stato.

    - Telecomunicazioni: completare l'allineamento del quadro normativo, in particolar modo nei settori del rilascio delle concessioni, dell'interconnessione e del servizio universale, della numerazione e della protezione dei dati personali; completare la creazione di un'autorità indipendente di regolamentazione entro la fine del 2002; porre fine al monopolio della telefonia vocale.

    - Fiscalità: completare l'allineamento del regime IVA e aumentare le aliquote delle accise portandole ai livelli minimi dell'Unione europea; rivedere le leggi esistenti e garantirne la conformità al codice di condotta in materia di tassazione delle imprese.

    - Tutela dei consumatori: proseguire l'allineamento e rafforzare il ruolo delle autorità preposte alla sorveglianza del mercato e dell'applicazione della normativa.

    - Dogane: accelerare l'armonizzazione legislativa prevedendo anche l'introduzione di regimi doganali con un impatto economico e di procedure semplificate; rafforzare la capacità istituzionale e amministrativa; proseguire la lotta contro la frode e la corruzione.

    Agricoltura

    - Continuare i preparativi in vista dell'attuazione della politica agricola comune e delle politiche di sviluppo rurale.

    Ambiente

    - Completare il recepimento legislativo; continuare a rafforzare la capacità istituzionale, amministrativa e di sorveglianza per garantire la tutela ambientale.

    - Mettere in atto la strategia di gestione dei rifiuti.

    - Integrare principi di sviluppo sostenibile nell'elaborazione e nell'attuazione di tutte le altre politiche settoriali.

    Energia

    - Adeguare le disposizioni relative alle scorte di petrolio; incorporare nel quadro giuridico gli obiettivi normativi nazionali in materia di energia finalizzati al controllo delle emissioni nelle centrali elettriche e all'uso della benzina senza piombo e dei motori diesel a basso tenore di zolfo; migliorare ulteriormente l'efficienza energetica.

    - Prepararsi al mercato interno dell'energia, mediante soprattutto l'adeguamento alle direttive in materia di elettricità e di gas (compresi l'adeguamento dei prezzi energetici ai livelli dei costi e l'istituzione di un organismo regolatore).

    - Continuare a migliorare l'efficienza energetica.

    Occupazione e affari sociali

    - Recepire e attuare la normativa UE in materia di salute e di sicurezza sul posto di lavoro, di diritto del lavoro, di parità di trattamento degli uomini e delle donne e di sanità pubblica; potenziare le relative strutture amministrative e le strutture necessarie per il coordinamento della sicurezza sociale.

    - Elaborare una strategia nazionale in materia di occupazione, usufruendo dei risultati dell'analisi congiunta sulla politica di occupazione, in vista della futura partecipazione alla strategia europea per l'occupazione.

    Coesione economica e sociale

    - Sviluppare una politica nazionale di coesione economica e sociale con l'intento di ridurre le disparità interne e di prepararsi all'attuazione dei fondi strutturali, comprese le procedure pluriennali di bilancio, istituendo in particolare strutture di controllo e di valutazione.

    Trasporti

    - Completare il ravvicinamento legislativo e l'attuazione delle normative relative al trasporto stradale (accesso al mercato, sicurezza stradale, norme sulle merci pericolose e regime fiscale), al trasporto marittimo e al trasporto aereo (in particolare per quanto riguarda la sicurezza e la gestione del traffico aereo).

    Giustizia e affari interni

    - Potenziare ulteriormente gli organismi preposti all'applicazione della legge e la magistratura (quantità, formazione e attrezzature del personale) al fine di proseguire la lotta contro la criminalità organizzata, la tratta di donne e bambini, il traffico di stupefacenti e la corruzione; garantire un migliore coordinamento tra organismi preposti all'applicazione della legge.

    - Continuare il progressivo allineamento della legislazione e della prassi in materia di visti a quelle dell'Unione europea.

    - Assicurare l'effettiva applicazione degli strumenti internazionali in materia di cooperazione giudiziaria, soprattutto della convenzione europea sulla reciproca assistenza in materia penale e il relativo protocollo addizionale, della convenzione penale europea sulla corruzione e della convenzione dell'Aia concernente la procedura civile e l'accesso alla giustizia.

    Rafforzamento della capacità amministrativa e giudiziaria, compresa la capacità di gestire e controllare i fondi UE

    - Rafforzare le funzioni di controllo sulla finanza pubblica, prevedendo la necessaria dotazione di personale e adeguate attrezzature e azioni di formazione.

    4. PROGRAMMAZIONE

    Il quarto protocollo finanziario (30 ottobre 1995-31 dicembre 1998) è stato prorogato di un anno (fino a fine 1999). Esso è l'unico strumento finanziario UE (oltre ai prestiti BEI) a sostegno delle attività inerenti alla strategia di preadesione per Cipro.

    Nel 1998 sono stati impegnati 4,65 milioni di EUR e per il 1999 sono disponibili 5 milioni di EUR. Questi stanziamenti nazionali coprono in parte le spese connesse alla partecipazione di Cipro ai programmi comunitari, compreso il quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico.

    L'assistenza finanziaria per il 2000 è subordinata all'adozione, da parte del Consiglio, del progetto di regolamento relativo al finanziamento della preadesione.

    Le attività finanziate nel 2000 mireranno principalmente ad agevolare l'adozione dell'acquis comunitario nei settori prioritari definiti dal presente partenariato per l'adesione e a promuovere nell'isola attività congiunte tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota.

    Cipro può usufruire dei prestiti BEI in virtù del mandato euromediterraneo e del dispositivo di preadesione. Sono inoltre disponibili 50 milioni di EUR di prestiti BEI nel quadro del quarto protocollo finanziario tra Cipro e l'Unione europea.

    5. CONDIZIONALITÀ

    L'assistenza comunitaria per il finanziamento dei progetti è subordinata al rispetto, da parte di Cipro, degli impegni previsti dall'accordo di associazione, al conseguimento di ulteriori progressi nell'adempimento dei criteri di Copenaghen e, in particolare, ai progressi nella realizzazione delle priorità specifiche contenute nel partenariato per l'adesione nel 2000. Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe decidere di sospendere l'assistenza finanziaria ai sensi dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 622/98.

    6. SORVEGLIANZA

    L'attuazione del partenariato per l'adesione è monitorata nel quadro dell'accordo di associazione e, in particolare, nel comitato di associazione. Il partenariato per l'adesione potrà all'occorrenza essere modificato a norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98.

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