COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 25.7.2024
COM(2024) 358 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE
Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea
Relazione annuale 2023
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 25.7.2024
COM(2024) 358 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE
Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea
Relazione annuale 2023
Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea
Relazione annuale 2023
Prefazione
Applicare efficacemente il diritto dell'UE
Sostenere gli Stati membri nel rispetto della normativa fin dall'inizio
Dialogo preliminare con gli Stati membri per trovare soluzioni più rapide
Procedure di infrazione nel caso in cui le altre misure siano insufficienti
Deferimento alla Corte di giustizia come misura di ultima istanza
Applicare il diritto dell'UE in tempi di crisi
Applicare il diritto dell'UE nell'ottica delle esigenze future
Rafforzare l'economia e la competitività dell'UE
Prevenire gli ostacoli alla crescita del mercato unico
Eliminare gli ostacoli per i fornitori di servizi nel mercato unico
Migliori informazioni e assistenza per persone e imprese
Servizi finanziari
Pagamenti al dettaglio efficienti
Finanza sostenibile
Un settore dei trasporti funzionante
Applicare le norme in materia di concorrenza
Fiscalità indiretta per un contesto imprenditoriale equo
Fiscalità diretta a sostegno del mercato unico
Dogane sicure e semplici
Creare un'Europa verde, sostenibile e prospera
Iniziative in materia di clima
Trasporti puliti
Aria e acqua pulite
Protezione della biodiversità
Promuovere un'economia circolare
Un'agricoltura sostenibile che garantisca la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare
Pesca sostenibile e pianificazione dello spazio marittimo
Governance ambientale
Energia pulita e a prezzi accessibili
Preservare la sicurezza dell'energia nucleare
Un'Europa pronta per l'era digitale
Una tecnologia al servizio delle persone
Un'economia digitale equa e competitiva
Una società digitale aperta, democratica e sostenibile
Promuovere l'economia dei dati
Agevolare le operazioni transfrontaliere effettuate dalle imprese
Sistemi di trasporto digitale
Costruire un'Europa equa e sociale
Diritto del lavoro
Salute e sicurezza sul lavoro
Mobilità dei lavoratori
Coordinamento della sicurezza sociale
Parità di genere
Non discriminazione nell'occupazione e inclusione
Proteggere le persone e le nostre libertà
Garantire il rispetto dello Stato di diritto
Combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione
Proteggere le persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione
Tutela dei minori
Cooperazione giudiziaria e garanzie individuali nel diritto penale
Protezione dei consumatori
Protezione dei dati personali
Trasporti più sicuri
Promozione della salute e della sicurezza alimentare
Migliore regolamentazione delle professioni e libera circolazione dei professionisti
Tutela dei conducenti distaccati
Rafforzare l'Unione europea della sicurezza
Gestione delle frontiere esterne
Una risposta unitaria dell'UE alla migrazione e all'asilo
Attuazione delle sanzioni contro la Russia
Clausola di esclusione della responsabilità: la presente relazione illustra le azioni della Commissione volte a controllare e garantire l'applicazione del diritto dell'Unione nel corso del 2023. La situazione delle procedure di infrazione citate potrebbe essere cambiata nel frattempo.
Prefazione
All'inizio del mandato di questa Commissione abbiamo promesso di costruire un'Europa più forte, più verde e più sana per la prossima generazione, con un'economia al servizio di tutti, giovani e anziani. A distanza di cinque anni, e nonostante le diverse crisi che ha attraversato, l'UE ha dato prova del proprio impegno ad affrontare le sfide con decisione, ispirandosi ai nostri valori e principi condivisi.
Il gran numero di nuove normative proposte dalla Commissione e adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel corso di questo mandato dimostra il lavoro instancabile svolto insieme per garantire un'Europa più unita, prospera e sostenibile. Il nostro lavoro però non termina con l'adozione della legislazione: dobbiamo garantire che le norme concordate dai colegislatori funzionino nella pratica negli Stati membri e apportino i benefici necessari a tutti i cittadini e a tutte le imprese in Europa.
La relazione che vi accingete a leggere propone alcuni esempi chiave di quanto svolto nel 2023 per garantire la corretta applicazione del diritto dell'UE nei vari settori in tutti gli Stati membri. Le azioni intraprese dimostrano che, laddove ne sia emersa la necessità, la Commissione è intervenuta con determinazione per proteggere i diritti e le libertà delle persone e per garantire che l'UE mantenga il suo ruolo di roccaforte della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali. La Commissione è ferma nel suo intento di salvaguardare il corretto funzionamento del mercato unico, che costituisce il fondamento della crescita economica e della competitività, proteggendo al contempo gli interessi dei lavoratori e dei consumatori.
Nel garantire che il diritto dell'UE sia attuato e applicato correttamente fin dall'inizio, gli Stati membri sono i maggiori alleati della Commissione. Per questo motivo è fondamentale che la Commissione fornisca loro un sostegno tempestivo e continuo nell'attuazione della normativa, e la strada più breve per raggiungere questo obiettivo comune è una stretta cooperazione con gli Stati membri, basata sulla fiducia reciproca. Tale strategia preventiva promuove una cultura del rispetto delle norme fin dall'inizio, è efficiente sotto il profilo dei costi e va a vantaggio di tutti.
Il sostegno di solidi meccanismi di applicazione della normativa resta tuttavia fondamentale. Come mostra la presente relazione, la Commissione, ove necessario, non esita ad avvalersi di tali meccanismi per garantire che le norme concordate si traducano in una realtà concreta che migliori la vita dei cittadini e delle imprese in Europa.
Dott.ssa Ursula von der Leyen
Presidente della Commissione europea
Applicare efficacemente il diritto dell'UE
"Insieme abbiamo dimostrato che, quando agisce con coraggio, l'Europa raggiunge i propri obiettivi. C'è ancora molto da fare, perciò restiamo uniti. Trasformiamo il presente e prepariamoci per il futuro."
Presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione 2023
L'UE è una comunità di diritto. Il rispetto della sua legislazione è alla base dell'efficacia della sua stessa azione, che va a vantaggio dei cittadini e delle imprese. L'applicazione del diritto dell'UE è pertanto fondamentale ai fini del mantenimento di condizioni di parità tra gli Stati membri, per garantire che nessun paese benefici di un vantaggio indebito e che il mercato unico funzioni correttamente. Ciò dimostra il nostro impegno verso la competitività e la protezione dei diritti dei cittadini e dei valori fondamentali dell'UE, tra cui lo Stato di diritto.
Garantire la corretta applicazione e il rispetto del diritto dell'UE è uno dei compiti più importanti della Commissione in quanto "custode dei trattati". Le misure esecutive della Commissione sono guidate da un unico obiettivo generale: garantire che i cittadini e le imprese godano dei vantaggi delle norme che abbiamo stabilito di comune accordo, indipendentemente dal luogo in cui vivono nell'UE. Al fine di conseguire tale obiettivo, la Commissione si avvale di una serie di strumenti : orientamenti per l'attuazione tempestiva e sostegno finanziario, rendicontazione pubblica, dialoghi orientati alle soluzioni con gli Stati membri e, ove necessario, procedure di infrazione.
Sostenere gli Stati membri nel rispetto della normativa fin dall'inizio
Ai fini dell'applicazione intelligente delle norme è necessario garantire il rispetto del diritto dell'UE ed evitare che si verifichino violazioni fin dall'inizio. Per questo motivo la Commissione continua a intensificare l'azione volta a sostenere gli Stati membri nell'attuazione del diritto dell'UE. Le misure di sostegno sono diverse ed è spesso il loro uso combinato a fare la differenza.
Ad esempio, nel contesto dell'attuazione di specifiche normative dell'UE, la Commissione fornisce orientamenti pratici agli Stati membri, alle imprese, ai portatori di interessi e al pubblico su come comprendere e applicare aspetti specifici del testo giuridico. Tali orientamenti possono assumere la forma di orientamenti scritti o domande frequenti online, oppure possono essere forniti nel contesto di riunioni dedicate, ad esempio in occasione di seminari sul recepimento. Inoltre, al fine di promuovere la corretta attuazione del diritto dell'UE, si ricorre ai gruppi di esperti.
Ma il sostegno offerto agli Stati membri va oltre gli orientamenti forniti sull'attuazione delle normative specifiche dell'UE. Anche il sostegno finanziario dei fondi dell'UE si è rivelato uno strumento efficace per aiutare e stimolare gli Stati membri a realizzare riforme e, se del caso, accelerare l'attuazione delle priorità dell'UE. Un altro esempio di sostegno agli Stati membri sotto forma di competenze tecniche è lo strumento di sostegno tecnico . Attraverso la promozione dello sviluppo della capacità amministrativa negli Stati membri, lo strumento contribuisce a garantire la corretta attuazione del diritto e delle politiche dell'UE.
Dialogo preliminare con gli Stati membri per trovare soluzioni più rapide
Durante la pandemia di COVID-19, le compagnie aeree non hanno rimborsato i passeggeri in tempo utile per i voli cancellati e le autorità nazionali non hanno applicato efficacemente le norme dell'UE. La Commissione si è avvalsa dei dialoghi EU Pilot con tutti gli Stati membri, al fine di garantire che le compagnie aeree rispettassero i diritti dei passeggeri dell'UE. Di conseguenza, le compagnie aeree hanno rimborsato la maggior parte degli arretrati e hanno migliorato la comunicazione con i passeggeri in caso di cancellazione dei voli. Nel 2023 la Commissione ha potuto chiudere questi dialoghi EU Pilot.
Qualora la Commissione, nonostante l'azione svolta a sostegno degli Stati membri e intesa a promuovere il rispetto della normativa, individui una possibile violazione del diritto dell'UE, può decidere di avviare un dialogo pre-infrazione nell'ambito della procedura consolidata nota come EU Pilot . Essa ricorre al dialogo quando questo apporta un valore aggiunto, ad esempio nei casi in cui è probabile che la conformità alla normativa sia raggiunta con maggiore rapidità ricorrendo a tale strumento rispetto che a una procedura formale di infrazione.
Nel corso del tempo il dialogo EU Pilot ha dimostrato il suo valore. Nel 2023 la Commissione ha tenuto 259 dialoghi EU Pilot, di cui l'80 % ha visto una risoluzione positiva. Solo all'11 % di questi è seguita una procedura di infrazione. EU Pilot si dimostra efficace in molti settori di intervento, in particolare in quello dell'energia (40 dialoghi conclusi positivamente), della fiscalità e delle dogane (37), della mobilità e dei trasporti (36) e dei servizi finanziari (25).
Procedure di infrazione nel caso in cui le altre misure siano insufficienti
Nel corso degli anni, il ricorso alle procedure di infrazione da parte della Commissione ha visto un'evoluzione orientata a promuovere miglioramenti più ampi e incisivi. L'approccio strategico all'applicazione del diritto dell'UE dà priorità alle violazioni che hanno maggior impatto sugli interessi dei cittadini e delle imprese.
Nel 2023 la Commissione ha avviato 529 procedure di infrazione in tutti i principali settori di intervento. Le procedure hanno interessato tutti gli Stati membri, con una media di 20 nuovi casi per Stato membro. Le azioni esecutive della Commissione hanno salvaguardato l'integrità del mercato unico e rafforzato l'economia dell'UE. Hanno promosso aria, acque e trasporti puliti e un'economia circolare. La Commissione ha agito a favore dei valori comuni dell'UE, dei diritti fondamentali dei cittadini e dello Stato di diritto.
Sono molti i fattori che incidono sulla quantità di nuove procedure di infrazione. La riduzione del numero di nuove direttive da recepire (da 67 nel 2014 a 34 nel 2023) comporta un minor numero di procedure di infrazione avviate per il loro recepimento tardivo o errato. In effetti, nel 2023 si è registrato il numero di nuove procedure di infrazione per recepimento incompleto delle direttive (284) più basso in oltre 20 anni. Anche il maggiore sostegno fornito dalla Commissione agli Stati membri ai fini del recepimento e della corretta applicazione delle direttive ha contribuito a prevenire le violazioni.
Nel 2023 le procedure di infrazione hanno nuovamente dimostrato la loro efficacia: la Commissione ne ha chiuse oltre 1 000 con esito positivo, in quanto gli Stati membri avevano raggiunto la conformità al diritto dell'UE. Questo numero riflette anche gli sforzi compiuti dalla Commissione al fine di portare avanti procedure meno recenti e di lunga data, molte delle quali sono state chiuse nel 2023.
Il 95 % delle procedure chiuse è stato risolto prima di essere deferito alla Corte di giustizia dell'Unione europea ("la Corte di giustizia"). Evitare lunghi contenziosi equivale a garantire ai cittadini e alle imprese di poter beneficiare dei vantaggi del diritto dell'UE in tempi minori.
Deferimento alla Corte di giustizia come misura di ultima istanza
Se le fasi iniziali della procedura di infrazione non risolvono la violazione del diritto dell'UE, la Commissione può deferire il caso alla Corte di giustizia. In casi specifici , la Commissione può chiedere l'irrogazione di sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato.
Nel 2023 la Commissione ha deciso di deferire alla Corte di giustizia un totale di 82 casi. In 45 casi, ha chiesto alla Corte di imporre sanzioni pecuniarie allo Stato membro in questione. Di questi, 40 riguardavano la mancata comunicazione delle misure di recepimento e cinque sono stati deferiti alla Corte per la seconda volta per la mancata esecuzione di una precedente sentenza. Si tratta di un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, a dimostrazione della fermezza della Commissione nel garantire l'applicazione del diritto dell'UE.
Applicare il diritto dell'UE in tempi di crisi
Le crisi o le situazioni di emergenza, come la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, possono costituire un ostacolo al pieno rispetto da parte degli Stati membri delle quattro libertà fondamentali dell'UE e al funzionamento del mercato unico. In circostanze difficili può esserci la tentazione di privilegiare considerazioni interne rispetto alla corretta applicazione del diritto dell'Unione. Tuttavia l'efficace applicazione del diritto dell'UE rimane fondamentale per garantire che cittadini e imprese possano continuare a godere della protezione e della certezza giuridica offerte dal diritto dell'UE e che i beni e i servizi essenziali siano forniti laddove sono necessari.
L'invasione russa dell'Ucraina ha avuto ripercussioni sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas dell'UE, rendendo particolarmente urgente la disposizione di solidi piani di preparazione ai rischi per tutti gli Stati membri. La Commissione ha avviato indagini nell'ambito di EU Pilot nei confronti di 26 Stati membri per la mancata notifica alla stessa delle valutazioni nazionali del rischio, dei piani di azione preventivi e dei piani di emergenza previsti dal regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas . Di queste, è stato possibile chiuderne 16 in seguito alla presentazione da parte degli Stati membri delle informazioni richieste, a conferma del fatto che la maggior parte di essi aveva messo in atto tali misure.
Il funzionamento del mercato dello stoccaggio del gas dell'UE e norme non discriminatorie per le condizioni di accesso ai sistemi di trasporto del gas naturale sono fondamentali per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e stabilizzare i prezzi dell'energia. La Commissione ha deciso di deferire la Polonia alla Corte di giustizia per le misure che impongono costi aggiuntivi alle imprese che rispettano l'obbligo di stoccaggio del gas attraverso lo stoccaggio in un altro Stato membro. Tali misure ostacolano gli scambi transfrontalieri di gas.
La Commissione ha inoltre agito al fine di proteggere il mercato unico e garantire la disponibilità di alimenti sicuri, a prezzi accessibili e di alta qualità in tutti gli Stati membri. A seguito dell'azione esecutiva della Commissione, l'Ungheria ha abrogato il regime di notifica preventiva per le esportazioni di cereali. Gli operatori in Ungheria possono nuovamente esportare cereali verso altri Stati membri in assenza di ostacoli agli scambi. A ottobre 2023 la Commissione ha tuttavia avviato una procedura di infrazione nei confronti della Slovacchia relativa a un regime di notifica preventiva per taluni cereali e sementi.
Applicare il diritto dell'UE nell'ottica delle esigenze future
A luglio 2023 la Commissione ha concluso una valutazione del proprio operato, insieme agli Stati membri, al fine di garantire che la sua modalità di applicazione del diritto dell'UE funzioni nella pratica e sia adeguata alle esigenze future. La valutazione si articolava nell'ambito di sei settori: attuazione dell'approccio strategico della Commissione all'applicazione del diritto dell'UE; gestione efficiente delle violazioni; facilitazione del trattamento dei reclami; controllo più sistematico dell'applicazione delle normative; aumento del sostegno agli Stati membri; e miglioramento della trasparenza.
Sono stati rilevati miglioramenti mirati in tutti questi settori e la Commissione si adopera al fine di attuarli insieme agli Stati membri . Ne seguirà una maggiore trasparenza, una migliore informazione dei potenziali denuncianti, strumenti più efficienti per cooperare con gli Stati membri sul recepimento delle direttive, ecc.
La valutazione ha dimostrato la capacità della Commissione di valutare in modo trasparente e franco le proprie procedure e i propri strumenti esecutivi, nonché la sua capacità di adattarsi al mutare delle circostanze. Essa ha inoltre dimostrato che è possibile per la Commissione e gli Stati membri collaborare al fine di individuare e mettere in pratica miglioramenti nella loro cooperazione in un ambito giuridicamente e politicamente complicato come l'applicazione del diritto dell'UE.
Rafforzare l'economia e la competitività dell'UE
Queste tre sfide (manodopera, inflazione e contesto imprenditoriale) affiorano mentre chiediamo all'industria di guidare la transizione pulita. Nel frattempo dovremo essere più lungimiranti e definire un modo per salvaguardare la nostra competitività. [...]
Perché l'Europa farà tutto il necessario, costi quel che costi, per mantenere
il suo vantaggio competitivo.
Presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione 2023
La comunicazione del 2023 " 30 anni di mercato unico " ha evidenziato come l'applicazione incompleta o non corretta delle norme dell'UE continui a erigere ostacoli nel mercato unico e ciò ha un costo per le imprese e i consumatori. Norme nazionali divergenti che introducono restrizioni senza una valida giustificazione creano complessità e hanno un effetto distorsivo sulla concorrenza. L'emergere di uno scenario che vede un singolo Stato membro responsabile di diverse violazioni costituisce una sfida importante per uno dei pilastri dell'UE. La Commissione ha applicato le norme dell'UE al fine di garantire condizioni di parità per le imprese, e si è adoperata per consentire alle persone di sfruttare appieno i propri diritti e i benefici nel mercato unico.
Prevenire gli ostacoli alla crescita del mercato unico
La direttiva sulla trasparenza del mercato unico e il relativo sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche mirano a prevenire nuovi ostacoli nel mercato unico attraverso la trasparenza, il dialogo e una migliore regolamentazione. La procedura di notifica ai sensi della direttiva consente alla Commissione e agli altri Stati membri di esaminare le regolamentazioni tecniche che uno Stato membro intende introdurre per i prodotti e i servizi della società dell'informazione.
Al fine di garantire la continuità del funzionamento del mercato unico, la Commissione ha portato avanti diverse procedure: ad esempio, ha deferito l' Ungheria alla Corte di giustizia quando il paese ha limitato la libera circolazione delle merci (ad esempio materiali da costruzione) imponendo restrizioni (livello di prezzo fisso, notifica preventiva delle esportazioni, ecc.).
La Corte di giustizia ha ricordato l'importanza della direttiva e la possibilità per i cittadini e le imprese di opporsi attivamente alle norme nazionali adottate in violazione della stessa. In occasione di diversi scambi con gli Stati membri, la Commissione ha promosso la piena applicazione della direttiva.
Eliminare gli ostacoli per i fornitori di servizi nel mercato unico
I servizi sono essenziali per l'economia dell'UE: costituiscono circa il 70 % del PIL dell'UE e incidono in pari misura sull'occupazione. Il settore svolge un ruolo cruciale nell'ambito della ripresa economica e della resilienza dell'UE.
La direttiva sui servizi è fondamentale per evitare ostacoli ingiustificati alle imprese che intendono aprire una succursale in un altro Stato membro o fornire i propri servizi a livello transfrontaliero. La Commissione è intervenuta con fermezza nei confronti degli Stati membri che hanno agito in violazione di tale normativa.
La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Malta , della Polonia (chiusa successivamente nel 2023) e della Slovenia per aver disposto il divieto assoluto di pubblicità delle attività degli avvocati. Ha avviato e portato avanti una procedura nei confronti della Slovenia , per non aver affrontato le questioni relative alle tariffe fissate dalla legge per le agenzie immobiliari, e nei confronti di Cipro , per le restrizioni che definiscono chi può detenere azioni in società di intermediazione immobiliare. La Commissione ha inoltre affrontato la questione delle restrizioni applicate alla fornitura transfrontaliera di servizi, nonché ai requisiti relativi alla garanzia finanziaria, avviando e portando avanti una procedura nei confronti del Belgio .
I ritardi di pagamento hanno effetti negativi sulle imprese in quanto ne riducono la liquidità, ne impediscono la crescita, ne ostacolano la resilienza e potenzialmente le intralciano nell'impegno di diventare più ecologiche e più digitali.
Le norme dell'UE impongono alle autorità pubbliche di saldare le fatture entro 30 giorni. Le misure esecutive della Commissione mirano a far sì che le autorità pubbliche paghino puntualmente i fornitori dei beni e dei servizi acquistati. La Commissione ha deferito il Belgio , la Grecia , l' Italia , il Portogallo e la Slovacchia alla Corte di giustizia per i ritardi nei pagamenti ai rispettivi fornitori e ha avviato ulteriori procedure di infrazione nei confronti della Grecia e dell' Italia .
Per quanto riguarda il rispetto da parte degli Stati membri delle disposizioni del trattato sull'Unione europea relative alla libertà di stabilimento e alla libera circolazione dei servizi, la Commissione ha deciso di deferire la Polonia alla Corte di giustizia per il divieto di fare oggetto di pubblicità le farmacie.
Le norme dell'UE in materia di appalti pubblici garantiscono trasparenza e opportunità di accesso al mercato per le imprese e parità di trattamento degli operatori economici interessati a partecipare alle procedure di appalto. Esse sostengono inoltre la sana gestione dei fondi pubblici. Al fine di garantire il rispetto di tali norme, la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Ungheria , Portogallo , Romania e Slovenia e ha avviato la fase successiva della procedura avviata nei confronti della Bulgaria . Ha potuto chiudere le procedure avviate nei confronti di Cechia, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Portogallo e Svezia in quanto i paesi hanno raggiunto la conformità alle norme dell'UE.
Migliori informazioni e assistenza per persone e imprese
Negli ultimi anni è stata sviluppata una serie di strumenti di governance del mercato unico (la task force per l'applicazione delle norme sul mercato unico (SMET), SOLVIT , il sistema di informazione del mercato interno , La tua Europa e La tua Europa - Consulenza ) per consentire ai cittadini e alle imprese il pieno esercizio dei propri diritti nel mercato unico. Tali strumenti offrono informazioni chiare, assistenza e risoluzione dei problemi. Ad esempio, nel 2023 i centri SOLVIT hanno assistito oltre 2 200 persone e imprese nella risoluzione delle loro problematiche. Oltre l'88 % di questi casi è stato risolto. La Commissione ha pubblicato la relazione della SMET per il 2022-2023 , che illustra il lavoro della task force e i risultati raggiunti. La Commissione e gli Stati membri collaborano nell'ambito della SMET per esaminare ed eliminare gli ostacoli che permangono nel mercato unico. Tale attività, mirata alla loro riduzione, può avere un impatto fondamentale: ad esempio, la SMET si è adoperata per l'eliminazione di 90 ostacoli specifici legati ai processi, che frenano lo sviluppo dei progetti in materia di energie rinnovabili.
Inoltre i dati provenienti dagli strumenti aiutano a individuare e a porre rimedio alle problematiche relative all'applicazione delle norme del mercato unico. SOLVIT, in particolare, può portare alla luce problematiche strutturali che i cittadini e le imprese si trovano ad affrontare continuamente. Nel 2023 è stata pubblicata la prima relazione sull'attuazione dello sportello digitale unico ; lo sportello digitale unico , un sito web che facilita l'accesso online alle informazioni, alle procedure e ai servizi di assistenza di cui potrebbero aver bisogno i cittadini europei e le imprese in un altro paese dell'UE, ha superato i 400 milioni di visitatori. La tua Europa è il sito web della Commissione che ha registrato il maggior successo, con 32 milioni di visitatori in un anno. La tua Europa - Consulenza , che informa i cittadini e le imprese sui loro diritti nel mercato unico, è stato consultato più di 26 000 volte.
Servizi finanziari
Le azioni esecutive della Commissione hanno contribuito a garantire il funzionamento dei servizi finanziari in un'ampia gamma di settori. La Commissione ha avviato 39 procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri per mancato recepimento integrale della direttiva relativa alla comunicazione delle informazioni sull'imposta sul reddito , della direttiva sull'assicurazione autoveicoli e del regolamento che modifica la direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari II .
La stabilità finanziaria, la protezione dei consumatori e un contesto imprenditoriale sano sono alla base del corretto funzionamento dei mercati finanziari. La comunicazione da parte delle società multinazionali dell'imposta sulle società che pagano in ciascuno Stato membro è fondamentale ai fini della trasparenza. Le norme che modificano la direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari II stabiliscono un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia blockchain. Esse hanno inoltre modificato la definizione di "strumento finanziario" per chiarire che tali strumenti possono essere emessi utilizzando criptovalute. Infine le norme dell'UE in materia di assicurazione autoveicoli hanno rafforzato la protezione delle persone lese a seguito di incidenti stradali in tutta l'UE.
Pagamenti al dettaglio efficienti
I pagamenti al dettaglio efficienti rappresentano la colonna portante dell'economia dell'UE, in quanto facilitano la fluidità delle operazioni in tutti i settori e garantiscono un'attività economica regolare. Essi hanno un ruolo fondamentale nella promozione della crescita economica e della stabilità finanziaria. Ad esempio, il regolamento SEPA consente ai cittadini e alle imprese di effettuare tutti i pagamenti transfrontalieri in euro senza l'uso di contante con la stessa facilità dei pagamenti effettuati all'interno del territorio nazionale.
La Commissione ha avviato dialoghi EU Pilot con due Stati membri in merito alla corretta attuazione del regolamento. La task force per l'applicazione delle norme sul mercato unico (SMET ) ha inoltre chiesto agli Stati membri di individuare e affrontare le carenze che determinano la discriminazione in base all'IBAN (fenomeno per cui i conti in altri Stati membri dell'UE non possono essere utilizzati per disporre bonifici o addebiti diretti per pagamenti nazionali).
Finanza sostenibile
La finanza sostenibile costituisce una componente importante del sostegno al Green Deal europeo . Le norme dell'UE comprendono il regolamento sulla tassonomia , il regolamento relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari , il regolamento sugli indici di riferimento UE relativi al clima , il regolamento sulle obbligazioni verdi europee e la direttiva relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità .
Al fine di facilitare l'interpretazione giuridica e l'attuazione di tali norme, la Commissione ha pubblicato diverse serie di domande frequenti . La Commissione ha inoltre adottato una raccomandazione sui finanziamenti per la transizione contenente orientamenti per i mercati sull'utilizzo del quadro della finanza sostenibile.
Riciclaggio
La Commissione ha valutato se gli Stati membri abbiano recepito correttamente la quinta direttiva antiriciclaggio . La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Cipro , Ungheria , Romania , Italia , Lettonia , Portogallo e Bulgaria , per il recepimento non corretto di tali norme, e nei confronti di Spagna e Italia per l'applicazione non corretta delle stesse. La Commissione ha potuto chiudere le procedure di infrazione avviate nei confronti di Cechia, Italia e Portogallo, in quanto i paesi hanno raggiunto la conformità al diritto dell'UE. Inoltre la Commissione ha concluso con esito positivo i dialoghi EU Pilot con 10 Stati membri.
Per combattere la piaga della criminalità organizzata, è essenziale che le norme antiriciclaggio dell'UE siano applicate efficacemente da tutti gli operatori economici di tutti gli Stati membri. Il conseguimento di una maggiore conformità alle norme è una priorità per la Commissione, che intende proteggere i cittadini e garantire condizioni di parità per le imprese finanziarie.
Un settore dei trasporti funzionante
Lo spazio ferroviario europeo unico è un sistema di reti ferroviarie a livello di UE volto a consentire l'espansione del settore ferroviario grazie alla concorrenza, all'armonizzazione tecnica e allo sviluppo congiunto di collegamenti transfrontalieri. La Commissione ha deciso di deferire la Grecia e la Spagna alla Corte di giustizia per inadempimento degli obblighi previsti dalla direttiva sullo spazio ferroviario europeo unico . La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti dell'Ungheria e dell'Austria per il recepimento non corretto delle norme dell'UE relative all'apertura del mercato dei servizi di trasporto ferroviario nazionale di passeggeri e alla governance dell'infrastruttura ferroviaria. Ha portato avanti le procedure di infrazione avviate nei confronti di Germania e Bulgaria per il recepimento non corretto di alcune disposizioni della stessa direttiva.
Le norme aggiornate dell'UE sul peso massimo e sulle dimensioni massime di taluni veicoli stradali svolgono un ruolo importante nel funzionamento del mercato unico e ai fini della libera circolazione delle merci nell'UE. La Commissione ha portato avanti una procedura di infrazione nei confronti della Lituania per la mancata piena attuazione di tali norme aggiornate.
Nel settore del trasporto marittimo, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dei Paesi Bassi per il mancato rispetto delle norme dell'UE sull'equipaggiamento marittimo contenute nella direttiva sull'equipaggiamento marittimo . La direttiva mira a migliorare la sicurezza in mare, a prevenire l'inquinamento marino e a garantire la libera circolazione dell'equipaggiamento marittimo nell'UE applicando norme internazionali alle navi dell'UE. La Commissione ha inoltre portato avanti una procedura di infrazione analoga avviata nei confronti della Bulgaria .
Nel settore del trasporto ferroviario, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dei Paesi Bassi per l'errata applicazione delle norme dell'UE in materia di aggiudicazione competitiva dei contratti di trasporto pubblico ferroviario.
Nel settore del trasporto su strada, la Commissione ha deciso di deferire la Danimarca alla Corte di giustizia per il mancato rispetto delle norme dell'UE sui servizi di trasporto effettuati con autobus. Tali norme forniscono una definizione di cabotaggio in base alla quale i vettori dell'UE sono liberi di prestare temporaneamente servizi occasionali di trasporto di passeggeri su strada in Stati membri diversi da quello di stabilimento. L'unico requisito è che essi siano in possesso di una licenza a livello dell'UE. L'interpretazione di tali norme da parte della Danimarca limita indebitamente tali trasporti di cabotaggio a sette giorni consecutivi al mese.
Applicare le norme in materia di concorrenza
La politica di concorrenza dell'UE mira a garantire la parità delle condizioni di concorrenza. È applicata dalle autorità nazionali garanti della concorrenza insieme alla Commissione. La direttiva REC+ rafforza i poteri e l'efficacia delle autorità nazionali garanti della concorrenza, rafforzando l'attuazione delle norme dell'UE in materia di concorrenza. Al fine di garantire l'applicazione della direttiva, la Commissione ha deferito l' Estonia alla Corte di giustizia ed è passata alla fase successiva della procedura avviata nei confronti della Romania .
Fiscalità indiretta per un contesto imprenditoriale equo
Le norme dell'UE in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e accise garantiscono che le imprese possano competere nel mercato unico in condizioni di parità e che le imposte siano pagate nel luogo in cui sono dovute. In settori privi di norme comuni, come quello della tassazione degli autoveicoli, la Commissione controlla che gli Stati membri non creino ostacoli discriminatori per le persone e le autovetture che si spostano nell'UE.
La Commissione ha portato avanti una procedura di infrazione nei confronti della Spagna per il mancato recepimento del quadro comune riveduto relativo ai prodotti soggetti ad accisa e delle norme rivedute in materia di accise sull'alcole . Nel complesso, l'azione esecutiva della Commissione ha ottenuto risultati: è stato possibile chiudere 21 procedure di infrazione, in quanto nove Stati membri avevano completato il recepimento di entrambe le serie di norme. Per quanto riguarda il recepimento delle norme sul trattamento dell'IVA e dell'accisa relative agli sforzi di difesa intrapresi nell'ambito dell'UE , la Commissione ha inoltre chiuso le procedure di infrazione avviate nei confronti di Belgio, Grecia, Spagna, Austria e Portogallo.
Il quadro comune riveduto relativo ai prodotti soggetti ad accisa semplifica le norme per la circolazione di alcol, tabacco e prodotti energetici. Le norme rivedute in materia di accise sull'alcole hanno istituito un sistema comune di certificazione per i piccoli produttori.
A seguito di una denuncia, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti del Portogallo per il mancato rispetto della definizione dell'UE di vino ai fini delle accise , che incide sul trattamento fiscale di determinate bevande alcoliche. Ai sensi del diritto dell'UE, i prodotti aventi un titolo alcolometrico compreso tra il 15 % e il 18 % possono essere inclusi nella categoria dei vini purché siano stati prodotti senza arricchimenti. Tuttavia il Portogallo considera i prodotti arricchiti come vino e applica erroneamente un'aliquota zero.
In caso di mancato pagamento del prezzo iniziale di beni e servizi (ad esempio quando una società è oggetto di una procedura di insolvenza), la direttiva IVA impone agli Stati membri di ridurre l'importo al quale si applica l'IVA sulla base di condizioni nazionali. La Commissione ha avviato un dialogo EU Pilot con la Spagna in merito all'attuazione di tali norme, al fine di garantire che l'IVA sia riscossa sull'importo corretto senza imporre condizioni sproporzionate alle imprese. La procedura EU Pilot si è conclusa con esito positivo in seguito all'adozione da parte della Spagna di misure volte ad allineare la propria legislazione alle norme dell'UE.
Nel 2023 le misure esecutive della Commissione nell'ambito della normativa fiscale dell'UE hanno apportato benefici tangibili ai cittadini e alle imprese. Ad esempio, la Romania ha rimborsato le imposte di immatricolazione indebitamente riscosse sulle autovetture usate acquistate in altri Stati membri. La Grecia ha eliminato l'esenzione dall'IVA applicata ai servizi postali forniti dal fornitore nazionale del servizio universale. Le imprese possono ora competere equamente tra loro e offrire ai consumatori una scelta più ampia di servizi postali, a prezzi competitivi. Inoltre, a seguito dell'esito positivo dei dialoghi EU Pilot, Danimarca, Estonia, Irlanda, Grecia, Croazia, Italia, Lituania, Slovenia e Finlandia facilitano il recupero dei crediti fiscali rispondendo prontamente e con precisione alle richieste di informazioni provenienti da altri Stati membri.
A settembre 2023, a seguito di un'azione esecutiva della Commissione, la Corte di giustizia ha stabilito la mancata adozione da parte del Regno Unito delle misure necessarie all'esecuzione della sentenza precedente relativa all'errata marcatura del carburante. La Corte ha imposto al Regno Unito il pagamento di una sanzione pecuniaria.
Le norme dell'UE stabiliscono che l'IVA non sia versata sui beni esportati al di fuori dell'UE. Gli operatori di paesi terzi che esportano dalla Bulgaria non potevano presentare il documento doganale richiesto dall'amministrazione nazionale e, di conseguenza, erano tenuti a pagare l'IVA. A seguito dell'esito positivo del dialogo EU Pilot, la Bulgaria ha preso provvedimenti per garantire la corretta applicazione di tali norme.
Fiscalità diretta a sostegno del mercato unico
Il mercato unico garantisce a persone e imprese la libertà di spostarsi, operare e investire oltrepassando le frontiere nazionali. Tuttavia le norme nazionali in materia di fiscalità diretta non sono pienamente armonizzate in tutta l'UE. Le differenze tra i sistemi fiscali nazionali creano ostacoli nel mercato unico e ampie possibilità di pianificazione fiscale aggressiva e di elusione fiscale.
La direttiva sulle norme contro le pratiche di elusione fiscale mira a creare un livello minimo di protezione contro le pratiche di elusione fiscale delle imprese nell'UE, garantendo al contempo un ambiente più equo e stabile per le stesse. Nel 2023 la Commissione ha deciso di deferire il Belgio e il Lussemburgo alla Corte di giustizia per il recepimento non corretto della direttiva. La Commissione ha chiuso con esito positivo una procedura d'infrazione avviata nei confronti della Spagna, che aveva completato il recepimento delle norme in materia di imposizione in uscita .
Nel 2023 la Commissione ha intrapreso ulteriori azioni esecutive dopo che la Corte di giustizia aveva constatato una violazione del diritto dell'UE da parte del Belgio, che negava ai contribuenti non residenti che percepiscono meno del 75 % del loro reddito globale in Belgio il diritto di detrarre gli assegni alimentari dal reddito imponibile. Poiché il Belgio non ha allineato la propria legislazione alla prima sentenza della Corte, a novembre 2023 la Commissione ha deciso di deferire il Belgio alla Corte per la seconda volta .
La direttiva relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale ha introdotto nuove norme in materia di trasparenza fiscale per le operazioni effettuate sulle piattaforme digitali . Queste aiuteranno gli Stati membri a individuare le situazioni in cui l'imposta è dovuta, prevenendo l'evasione fiscale o le comunicazioni errate. Ai fini del recepimento di tali norme, la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 14 Stati membri ed è passata alle fasi successive delle procedure avviate nei confronti di Belgio, Grecia, Spagna, Cipro, Polonia e Portogallo . Le misure esecutive hanno avuto esito positivo, in quanto alla fine del 2023 la Commissione ha potuto chiudere la maggior parte delle procedure di infrazione menzionate.
A seguito dell'azione esecutiva della Commissione e ai fini dell'eliminazione di un ostacolo alla libera prestazione dei servizi nell'UE, la Spagna ha abolito l'obbligo per i contribuenti non residenti dell'UE di nominare un rappresentante fiscale. Tale obbligo imponeva loro costi aggiuntivi, scoraggiandoli dall'intraprendere attività o dall'investire in Spagna.
A seguito di scambi informali con la Commissione, diversi Stati membri hanno allineato la loro legislazione nazionale alle norme dell'UE in materia di fiscalità diretta. La Lituania ha posto rimedio al recepimento non corretto delle norme antielusione relative ai disallineamenti da ibridi , mentre la Romania ha ovviato al recepimento errato delle norme sullo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale ed è intervenuta sulla situazione del settore dell'ospitalità, che non poteva beneficiare dell'esenzione dalle ritenute alla fonte sui pagamenti tra società consociate ai sensi della direttiva sulle società madri e figlie .
A seguito di una denuncia, la Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione nei confronti della Svezia relativa all'imposta preliminare sul reddito. La Svezia limita ingiustificatamente la libera prestazione dei servizi ( articolo 56 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e articolo 36 dell'accordo SEE ).
Dogane sicure e semplici
Il codice doganale dell'UE definisce il quadro giuridico delle norme e delle procedure doganali nel territorio doganale dell'UE, adattato ai modelli commerciali e agli strumenti di comunicazione moderni.
La strategia esecutiva adottata dalla Commissione nel settore doganale si è concentrata sull'applicazione corretta e uniforme del codice. A tal fine essa ha esaminato il problema della sottovalutazione delle merci, ha valutato i sistemi informatici doganali negli Stati membri, ha individuato gli oneri aventi effetto equivalente ai dazi doganali nell'UE e ha constatato irregolarità nell'applicazione del regolamento sui controlli sul denaro contante .
In merito alle spese postali per la rappresentanza doganale, nel 2023 la Commissione ha svolto un'indagine trasversale riguardante tutti gli Stati membri sull' applicazione delle disposizioni relative alle spedizioni postali di valore modesto.
Creare un'Europa verde, sostenibile e prospera
Questa è la forza della risposta dell'Europa ai cambiamenti climatici. Il Green Deal europeo fornisce il quadro necessario, incentivi e investimenti, ma sono le persone, gli inventori e gli ingegneri a sviluppare le soluzioni.
Presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione 2023
Il Green Deal europeo delinea la tabella di marcia dell'UE per far fronte alla triplice minaccia rappresentata dalle crisi climatica, ambientale e della biodiversità. L'UE mira a fornire energia pulita, a prezzi accessibili e sicura, a conseguire i suoi obiettivi climatici e a promuovere lo sviluppo economico. Nel 2023 le misure esecutive della Commissione hanno promosso aria, acque e trasporti puliti e un'economia circolare. La Commissione ha aiutato gli Stati membri e gli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune, ha compiuto progressi nell'ambito dell'Unione dell'energia dell'UE e ha continuato ad adoperarsi per preservare la sicurezza dell'energia nucleare.
Iniziative in materia di clima
Il regolamento sulla governance stabilisce norme comuni per la pianificazione, la comunicazione e il monitoraggio al fine di aiutare l'UE a raggiungere gli obiettivi in materia di clima ed energia per il 2030. Esso garantisce inoltre una comunicazione adeguata, tempestiva e coerente da parte dell'UE nell'ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e dell' accordo di Parigi .
Il regolamento impone agli Stati membri di presentare strategie a lungo termine , con una prospettiva di almeno 30 anni, al fine di sostenere l'attuazione degli obiettivi climatici dell'UE . Nel 2023 la Commissione è passata alla fase successiva delle procedure di infrazione avviate nei confronti della Polonia e della Romania per la mancata notificazione di tali strategie alla Commissione.
Gli Stati membri devono inoltre preparare e aggiornare i piani nazionali per l'energia e il clima , della durata di 10 anni, delineando la tabella di marcia che seguiranno per realizzare gli obiettivi dell'Unione dell'energia, compresa la decarbonizzazione. La Commissione ha avviato dialoghi pre-infrazione con 11 Stati membri che non hanno presentato in tempo utile i progetti di piani aggiornati per il periodo 2021-2030. Nel complesso, i dialoghi hanno avuto esito positivo e la maggior parte degli Stati membri interessati ha presentato i propri piani aggiornati. Tre dei dialoghi si sono conclusi con l'avvio di procedure di infrazione, in particolare nei confronti di Bulgaria , Austria e Polonia .
Trasporti puliti
I trasporti urbani sostenibili e i veicoli puliti ed efficienti dal punto di vista energetico migliorano la qualità della vita delle persone e rafforzano l'economia dell'UE. L'obiettivo è migliorare i trasporti riducendo al contempo il traffico, gli incidenti e l'inquinamento nelle città europee.
Nel 2023 la Commissione ha deferito la Bulgaria alla Corte di giustizia per il mancato recepimento delle norme dell'UE che stabiliscono obiettivi nazionali minimi per gli appalti pubblici di veicoli puliti. Tali obiettivi sono particolarmente pertinenti nel settore del trasporto urbano in autobus, in cui gli appalti pubblici rappresentano circa il 70 % del mercato. La Commissione ha chiuso le procedure di infrazione avviate nei confronti di Cechia, Estonia, Ungheria, Slovenia, Finlandia e Svezia, che avevano completato il recepimento di tali norme.
Aria e acqua pulite
La politica dell'UE in materia di aria pulita mira a migliorare la qualità dell'aria e a contrastare l'inquinamento atmosferico, nonché a proteggere l'ambiente e la salute umana. L'inquinamento atmosferico costituisce nell'UE il principale problema sanitario d'origine ambientale. È all'origine di malattie gravi come asma, problemi cardiovascolari e cancro ai polmoni, che colpiscono maggiormente le persone più vulnerabili.
La politica dell'UE in materia di acque protegge le risorse idriche e gli ecosistemi delle acque dolci e salate, e garantisce la pulizia delle acque di balneazione e di quelle destinate al consumo umano. La direttiva quadro sulle acque costituisce il quadro principale della politica in materia di acque dell'UE e ne definisce gli obiettivi.
La Commissione ha invitato 12 Stati membri a garantire la corretta attuazione dei loro impegni di materia di riduzione di diversi inquinanti atmosferici in linea con le norme dell'UE . La Commissione ha inoltre garantito l'applicazione della legislazione dell'UE sul monitoraggio dell'inquinamento atmosferico.
Al fine di proteggere le persone dal rumore ambientale, la Commissione ha invitato la Francia e la Grecia ad adottare piani d'azione contro l'inquinamento acustico e/o mappe acustiche. È poi passata alla fase successiva delle procedure avviate contro la Lettonia e l' Austria per il mancato recepimento integrale delle norme dell'UE in tale settore.
Nell'ambito della politica dell'UE in materia di acque, la Commissione ha deciso di deferire il Belgio alla Corte di giustizia per la mancata adozione di misure sufficienti contro l'inquinamento da nitrati in Vallonia. La Commissione ha potuto chiudere il procedimento prima della fine del 2023, una volta raggiunta la conformità del paese al diritto dell'UE. La Commissione ha inoltre deciso di deferire la Grecia alla Corte per la mancata fornitura di mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni aggiornate. La Commissione ha preso ulteriori provvedimenti nei confronti di otto Stati membri che non avevano completato il riesame dei piani di gestione delle risorse idriche e/o dei piani di gestione dei rischi di alluvioni. Infine la Commissione ha deferito la Spagna alla Corte per le carenze individuate nel trattamento delle acque reflue.
Protezione della biodiversità
La Commissione ha deciso di deferire Bulgaria , Irlanda , Grecia , Italia , Lettonia e Portogallo alla Corte di giustizia per non aver protetto la natura dai danni causati dalle specie esotiche invasive in Europa. Ha inoltre deferito l' Irlanda alla Corte per non aver adottato e notificato le sanzioni previste dalle norme dell'UE in materia di specie esotiche invasive. Le procedure avviate contro Irlanda, Grecia, Italia, Lettonia e Portogallo sono state chiuse nel 2023, in quanto i paesi hanno raggiunto la conformità al diritto dell'UE. La Commissione ha avviato la fase successiva della procedura avviata nei confronti dell' Estonia per l'errata applicazione della direttiva Habitat , in particolare per quanto riguarda le attività di lavorazione boschiva nei siti Natura 2000.
La Commissione ha deciso di deferire il Portogallo alla Corte per omesso recepimento corretto della direttiva sulla valutazione dell'impatto ambientale . La procedura è stata chiusa nel corso del 2023, in quanto il Portogallo aveva apportato le necessarie modifiche giuridiche.
Nell'ambito del Green Deal europeo, la strategia sulla biodiversità per il 2030 è il piano dell'UE per riportare la biodiversità sulla via della ripresa entro il 2030. Essa prevede misure e impegni specifici per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi, sulla base della normativa esistente in materia di natura.
Promuovere un'economia circolare
La Commissione ha deferito Grecia , Croazia , Slovacchia e Slovenia alla Corte di giustizia per la mancata bonifica e chiusura delle discariche. Ha inoltre invitato la Slovacchia a rispettare la direttiva quadro sui rifiuti per quanto riguarda 67 siti di rifiuti abbandonati. La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di sei Stati membri per recepimento non corretto di tali norme nell'ordinamento interno.
La Commissione ha chiuso una procedura avviata nei confronti della Slovenia relativa a 20 discariche illegali, in quanto tali discariche erano state gradualmente chiuse e bonificate. La Commissione ha inoltre adottato un parere motivato ai sensi dell'articolo 259 TFUE a seguito di una denuncia presentata dalla Polonia contro la Germania in merito a spedizioni illegali di rifiuti dalla Germania alla Polonia.
L'UE mira alla transizione verso un'economia circolare per diventare più pulita e più competitiva. La transizione verso un'economia circolare ridurrà la pressione sulle risorse naturali, realizzerà una crescita sostenibile e creerà posti di lavoro. È necessario conseguire l'obiettivo della neutralità climatica dell'UE per il 2050 e arrestare la perdita di biodiversità. Il piano d'azione per l'economia circolare costituisce un elemento fondamentale del Green Deal europeo.
Un'agricoltura sostenibile che garantisca la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare
La politica agricola comune dell'UE mira a garantire l'approvvigionamento alimentare nell'UE, a stabilizzare i mercati agricoli e ad assicurare agli agricoltori un reddito equo. Essa contribuisce inoltre ad affrontare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.
Dal 2023 tutti gli Stati membri dispongono di piani strategici nazionali relativi alle modalità di utilizzo del sostegno finanziario offerto dall'UE per conseguire gli obiettivi della politica agricola comune. La Commissione sostiene gli Stati membri nella corretta applicazione dei loro piani. Altri settori di stretta cooperazione ai fini dell'attuazione delle norme dell'UE sono l' agricoltura biologica e la protezione delle indicazioni geografiche .
Le misure esecutive adottate dalla Commissione hanno fatto sì che tutti gli Stati membri abbiano recepito la direttiva in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare . La Commissione ha tenuto dialoghi con 22 Stati membri per garantire che il recepimento fosse non solo completo, ma anche corretto.
Pesca sostenibile e pianificazione dello spazio marittimo
La politica comune della pesca dell'UE mira a garantire la sostenibilità a lungo termine della pesca e dell'acquacoltura, contribuendo alla disponibilità di approvvigionamenti alimentari. Essa ha inoltre l'obiettivo di mantenere un tenore di vita equo per coloro che dipendono dalla pesca. La politica si concentra sul mantenimento degli stock ittici attraverso misure quali la limitazione della capacità della flotta e la fissazione di limiti di cattura. Gli Stati membri sono tenuti a predisporre sistemi di controllo di applicazione al fine di garantire la piena attuazione di tali misure.
La Commissione ha portato avanti la procedura avviata nei confronti della Croazia per le carenze rilevate nel sistema nazionale di controllo degli allevamenti di tonno rosso. Ha chiuso una procedura avviata nei confronti della Danimarca, che aveva raggiunto la conformità agli obblighi dell'UE in materia di pesatura e di dichiarazione delle catture.
I piani di gestione dello spazio marittimo promuovono la crescita sostenibile delle economie marittime e un utilizzo sano delle risorse marine. La Commissione ha invitato Grecia , Croazia , Italia , Cipro , Portogallo e Romania a elaborare e trasmettere i loro piani alla Commissione. La Commissione ha potuto chiudere le procedure avviate nei confronti della Bulgaria e della Spagna, che hanno ottemperato a tale obbligo.
Governance ambientale
Coinvolgere le persone nelle questioni ambientali è fondamentale per migliorare la conformità ambientale e rendere l'ambiente più sano. La Commissione ha invitato l' Austria a migliorare la propria legislazione in materia di partecipazione del pubblico ai processi decisionali e di accesso alla giustizia in relazione alle questioni di natura ambientale, in linea con la convenzione di Aarhus . Ha potuto chiudere una procedura avviata nei confronti della Francia, che ha raggiunto la conformità alle norme dell'UE , migliorando l'accesso dei cittadini alle informazioni ambientali. La Commissione ha portato avanti la procedura avviata nei confronti della Bulgaria per omessa eliminazione degli ostacoli all'accesso alla giustizia in relazione ai piani per la qualità dell'aria .
Energia pulita e a prezzi accessibili
La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti della Croazia , per l'applicazione di restrizioni all'esportazione di gas, e della Romania , per l'applicazione di restrizioni all'esportazione di energia elettrica.
Il mercato energetico europeo integrato è lo strumento più efficace dal punto di vista dei costi per garantire un approvvigionamento energetico sicuro e a prezzi accessibili per le persone e per le imprese. Grazie a norme comuni e un'infrastruttura transfrontaliera è possibile fornire l'energia prodotta in un paese dell'UE ai consumatori di un altro paese. La concorrenza e una maggiore scelta di fornitori di energia per i consumatori mantengono i prezzi sotto controllo. Un mercato integrato contribuisce anche a migliorare la sostenibilità.
La Commissione ha monitorato l'attuazione del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei . L'attuazione della legislazione del pacchetto costituisce un primo passo verso l'applicazione del pacchetto "Pronti per il 55 %" e del piano REPowerEU.
Al fine di conseguire il completo recepimento delle norme dell'UE nell'ordinamento nazionale, la Commissione ha avviato la fase successiva delle procedure di infrazione avviate nei confronti di:
- Francia , Malta , Paesi Bassi , Polonia e Portogallo , in relazione alla modifica della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia ;
- Ungheria , in relazione alla modifica della direttiva sull'efficienza energetica ;
- nei confronti di 10 Stati membri in relazione alla direttiva sulle energie rinnovabili ( REDII ); e
-nei confronti di 13 Stati membri in relazione alla direttiva sull'energia elettrica .
Allo stesso tempo la Commissione ha potuto chiudere 23 procedure di infrazione, in quanto gli Stati membri avevano completato il recepimento di tali direttive.
Preservare la sicurezza dell'energia nucleare
La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di otto Stati membri per il recepimento non corretto della normativa in materia di protezione contro le radiazioni . Nel 2023 è stato possibile chiudere le procedure avviate nei confronti di Bulgaria, Irlanda, Francia, Lituania e Lussemburgo, in quanto i paesi avevano adeguato le norme nazionali e fornito ulteriori chiarimenti.
La Commissione ha inoltre chiuso le procedure avviate nei confronti di Danimarca, Croazia, Paesi Bassi e Polonia in relazione al recepimento della direttiva sui rifiuti radioattivi , dopo che i paesi avevano apportato miglioramenti alla legislazione nazionale. Il corretto recepimento della direttiva contribuisce a garantire la gestione sicura e responsabile del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, proteggendo le persone e l'ambiente dai rischi di contaminazione nucleare.
L'energia nucleare può dare un contributo positivo verso il raggiungimento degli obiettivi climatici e la sicurezza energetica, ma devono essere rispettati i più alti livelli di sicurezza nucleare e di protezione contro le radiazioni. La Commissione ha continuato a sostenere l'effettiva applicazione del quadro giuridico Euratom sulla sicurezza nucleare, proteggendo i lavoratori, i pazienti e i cittadini dalle radiazioni ionizzanti e assicurandosi che i rifiuti radioattivi siano gestiti in sicurezza.
Un'Europa pronta per l'era digitale
Abbiamo visto qual è l'importanza della tecnologia digitale per agevolare la vita delle imprese e delle persone. La dice lunga il superamento dell'obiettivo del 20 % di investimenti in progetti digitali di NextGenerationEU. Gli Stati membri hanno usato questi investimenti per digitalizzare i sistemi sanitari, i sistemi giudiziari o le reti di trasporto.
Presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione 2023
L'UE sostiene una visione antropocentrica e sostenibile della società digitale, che responsabilizzi i cittadini e le imprese. La società digitale e le tecnologie digitali apportano nuove libertà e nuovi diritti, unitamente a nuove opportunità di apprendimento, di intrattenimento e di lavoro. Nel 2023 la Commissione ha garantito l'applicazione delle norme dell'UE atte alla promozione della tecnologia, assicurando al contempo un ambiente digitale aperto, equo e sostenibile.
Una tecnologia al servizio delle persone
Il codice europeo delle comunicazioni elettroniche modernizza le norme dell'UE in materia di telecomunicazioni a vantaggio sia dei consumatori che dell'industria. Nel 2023 la Commissione ha potuto chiudere le procedure avviate nei confronti di Estonia, Spagna, Francia, Croazia, Lussemburgo, Austria, Romania e Slovacchia. Il codice è recepito integralmente nel diritto interno in 24 Stati membri. Una maggiore chiarezza dei contratti stipulati con i consumatori, una migliore qualità dei servizi e forti dinamiche di concorrenza nei mercati stimoleranno gli investimenti nella connettività, proteggendo al contempo gli utenti europei.
Un'economia digitale equa e competitiva
Il regolamento sulle relazioni piattaforme/imprese è in assoluto il primo insieme di norme volto a creare un contesto imprenditoriale equo, trasparente e prevedibile per le imprese e gli operatori più piccoli sulle piattaforme online. La Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti di otto Stati membri per il mancato rispetto degli obblighi previsti dal regolamento. Di queste otto, la Commissione ha chiuso con esito positivo le procedure avviate nei confronti di Cechia e Portogallo e ha avviato la fase successiva delle procedure avviate nei confronti di Ungheria e Lituania .
La direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale e la direttiva sui programmi televisivi e radiofonici online attualizzano le norme dell'UE sul diritto d'autore e permettono a consumatori e creatori di trarre il massimo dal mondo digitale. La Commissione ha deferito Bulgaria , Danimarca , Finlandia , Lettonia , Polonia e Portogallo alla Corte di giustizia, in quanto erano ancora in ritardo nel recepimento di almeno una delle due direttive. Tale azione esecutiva ha fatto sì che, per la fine del 2023, solo la Polonia non avesse ancora completato il recepimento di entrambe le direttive.
Una società digitale aperta, democratica e sostenibile
La direttiva sui servizi di media audiovisivi riveduta promuove condizioni eque per tutti gli operatori del settore audiovisivo, tra cui le emittenti televisive tradizionali e i fornitori di servizi a richiesta. Alcune norme si applicano anche alle piattaforme per la condivisione di video. La direttiva mira a realizzare un panorama audiovisivo più sicuro, equo e diversificato.
La Commissione ha potuto chiudere le procedure di infrazione avviate nei confronti di Cechia, Estonia, Francia, Croazia, Slovenia e Slovacchia, in quanto i paesi avevano completato il recepimento della direttiva.
La legge sui servizi digitali stabilisce norme comuni che si applicano in tutto il mercato unico, compresi gli obblighi in materia di dovere di diligenza per le attività online illegali e dannose e la disinformazione. Essa stabilisce uno standard senza precedenti per la responsabilità dei principali intermediari online, comprese le piattaforme online. La Commissione ha sostenuto gli Stati membri nella preparazione per l'applicazione della nuova legge. Ha inoltre adottato un elenco di 17 piattaforme online di dimensioni molto grandi e due motori di ricerca di dimensioni molto grandi . Tali fornitori erano tenuti a rispettare la legge sui servizi digitali prima di altri, già ad agosto 2023, a beneficio di tutti gli utenti dell'UE.
Promuovere l'economia dei dati
La direttiva sui dati aperti mira a rendere disponibili per il riutilizzo da parte di chiunque, e a qualunque nuovo scopo, un maggior numero di risorse di dati prodotte e finanziate dal settore pubblico. Stimola lo sviluppo di innovazioni ad alta intensità di dati, come le app meteo o per i trasporti, che spesso fanno uso di dati dinamici. Aumenta la trasparenza aprendo l'accesso ai dati della ricerca finanziata con fondi pubblici e sostiene le nuove tecnologie, tra cui l'intelligenza artificiale.
La Commissione è passata alla fase successiva delle procedure di infrazione avviate nei confronti di quattro Stati membri (Belgio, Bulgaria, Lettonia e Paesi Bassi) e li ha deferiti alla Corte di giustizia per il mancato recepimento della direttiva nell'ordinamento nazionale. Allo stesso tempo la Commissione ha potuto chiudere le procedure di infrazione avviate nei confronti di altri Stati membri, che avevano notificato il completo recepimento alla Commissione.
Agevolare le operazioni transfrontaliere effettuate dalle imprese
Il diritto societario dell'UE fornisce un quadro giuridico prevedibile inteso ad aiutare le imprese dell'UE a operare a livello transfrontaliero e ad affrontare nuove sfide in un mondo sempre più digitale. L'adozione della direttiva sulla digitalizzazione ha rappresentato un passo importante verso la digitalizzazione del diritto societario. Inoltre riduce i costi per le imprese consentendo agli imprenditori di avviare nuove attività e di aggiornare le informazioni presenti nei registri delle imprese interamente online. La direttiva sulla mobilità transfrontaliera stabilisce procedure chiare per la fusione, la scissione o il trasferimento a livello transfrontaliero per sostenere le imprese in caso di espansione o ristrutturazione nel mercato unico.
Nel complesso, 23 Stati membri avevano recepito la direttiva sulla digitalizzazione entro la fine del 2023. La Commissione è passata alla fase successiva delle procedure avviate nei confronti di Bulgaria e Cipro per il mancato recepimento della direttiva. La Commissione ha inoltre avviato procedure di infrazione nei confronti di 11 Stati membri per il mancato recepimento di alcune delle norme della direttiva, che prevedevano un termine di attuazione più lungo. Poiché 20 Stati membri non hanno recepito in tempo la direttiva sulla mobilità transfrontaliera, la Commissione ha avviato procedure di infrazione. Alla fine del 2023, un totale di 19 Stati membri aveva recepito tali norme.
Sistemi di trasporto digitale
Nel settore del trasporto su strada la direttiva sul servizio europeo di telepedaggio mette a disposizione l'interoperabilità dei servizi di pedaggio su tutte le strade dell'UE. Fa sì che gli utenti della strada possano pagare facilmente i pedaggi in tutta l'UE con un unico contratto di abbonamento, da stipulare con un unico prestatore di servizi, e con una sola unità di bordo. La Commissione ha deciso di deferire la Bulgaria e la Polonia alla Corte di giustizia per il mancato recepimento integrale della direttiva nell'ordinamento nazionale. Ha portato avanti le procedure di infrazione avviate nei confronti di Danimarca , Grecia , Finlandia e Svezia relative alla medesima questione.
Nel settore del trasporto aereo, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Slovacchia per il mancato rispetto delle norme dell'UE sull'esercizio di aeromobili senza equipaggio. Ha inoltre avviato procedure di infrazione nei confronti di 17 Stati membri per non aver garantito la conformità al regolamento sul progetto comune uno . Il regolamento garantisce l'attuazione sincronizzata di procedure e soluzioni tecniche, essenziale per una buona gestione del traffico aereo nell'intera rete del cielo unico europeo.
Costruire un'Europa equa e sociale
Il futuro del nostro continente dipende dalle scelte che facciamo oggi. Dai passi che faremo per completare la nostra Unione. Gli europei vogliono un'Unione che li difenda in un periodo di accesa competizione per il potere. Ma anche un'Europa che li protegga e li sostenga, in veste di partner e alleata,
nelle loro battaglie quotidiane.
Presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione 2023
L'UE si adopera per la ripresa economica e per garantire che le transizioni verde e digitale siano socialmente giuste ed eque. Le norme dell'UE mirano a garantire che tutti abbiano pari opportunità nella vita e possano beneficiare degli stessi diritti sociali. Per questo motivo nel 2023 la Commissione ha adottato misure esecutive per tutelare i diritti dei lavoratori e promuovere condizioni di lavoro eque. Ha affrontato la questione della discriminazione che compromette la libera circolazione dei lavoratori e ha garantito una più ampia attuazione delle norme dell'UE che mirano alla conciliazione tra lavoro e vita familiare.
Diritto del lavoro
Il diritto del lavoro dell'UE tutela i dipendenti nei loro rapporti con i datori di lavoro. Tali norme garantiscono orari di lavoro sostenibili e periodi di riposo, un trattamento equo dei lavoratori precari e un'adeguata considerazione per i lavoratori dipendenti in caso di insolvenza.
La Commissione ha pubblicato una relazione sull'attuazione da parte degli Stati membri della direttiva sull'orario di lavoro . I risultati mostrano un quadro complessivamente positivo dell'attuazione a livello nazionale. La comunicazione interpretativa della Commissione riassume la giurisprudenza della Corte di giustizia sulla direttiva, al fine di apportare chiarezza e certezza del diritto alle parti interessate.
Al fine di garantire il rispetto delle norme dell'UE sul lavoro a tempo determinato , la Commissione ha preso ulteriori provvedimenti nei confronti dell'Italia , anche per quanto riguarda le condizioni di lavoro dei magistrati onorari . Lo scopo era prevenire il ricorso abusivo a contratti a tempo determinato e evitare condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico La Commissione ha inoltre affrontato la questione della possibile discriminazione dei lavoratori a tempo determinato in Polonia nell'ambito di un dialogo EU Pilot. La Polonia ha successivamente modificato le norme sulla cessazione del rapporto di lavoro per garantire che i lavoratori a tempo determinato non siano discriminati.
La nuova direttiva sui salari minimi istituisce un quadro comune per salari minimi adeguati nell'UE. Al fine di promuoverne il corretto recepimento fin dall'inizio, con largo anticipo rispetto al termine di recepimento del 15 novembre 2024, la Commissione ha sostenuto gli Stati membri fornendo orientamenti all'interno della relazione pubblicata dal gruppo di esperti specializzati .
L'applicazione delle norme in materia di condizioni di lavoro eque e di occupazione equa è fondamentale al fine di migliorare il benessere delle persone e il funzionamento del mercato unico. Un principio fondamentale consiste nella garanzia di condizioni di parità tra i mercati del lavoro degli Stati membri.
Salute e sicurezza sul lavoro
L'UE ha sviluppato un ampio corpus di norme sulla salute e sicurezza sul lavoro per garantire un elevato livello di protezione dei lavoratori. Condizioni di lavoro sane e sicure creano una forza lavoro sana e produttiva, che contribuisce anche alla crescita sostenibile dell'economia dell'UE.
La Commissione ha proseguito il dialogo EU Pilot con cinque Stati membri al fine di allineare le misure nazionali al quarto elenco di valori limite indicativi di esposizione professionale ai sensi della direttiva sugli agenti chimici. L'Ungheria e i Paesi Bassi hanno quindi raggiunto la conformità alla direttiva, mentre Cechia e Polonia si sono impegnate ad allineare le rispettive legislazioni nazionali alle norme dell'UE in tempi brevi. Tuttavia la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Germania .
La Commissione ha inoltre proseguito il dialogo EU Pilot con 13 Stati membri sul recepimento della prima modifica che aggiorna la direttiva sugli agenti cancerogeni, mutageni o sulle sostanze tossiche per la riproduzione . A seguito di tale dialogo, sei Stati membri hanno raggiunto la conformità alla direttiva e tre si sono impegnati ad allineare le rispettive legislazioni nazionali alle norme dell'UE. Il dialogo con i restanti quattro Stati membri prosegue. La Commissione ha inoltre avviato un dialogo EU Pilot con 14 Stati membri per garantire il rispetto della direttiva aggiornata sugli agenti biologici .
La Commissione ha chiuso le tre procedure di infrazione avviate nei confronti di Germania, Cipro e Austria, a seguito del recepimento delle norme dell'UE nel diritto interno. Gli atti in questione erano rispettivamente la direttiva sui cantieri , la direttiva sull'assistenza medica a bordo delle navi e la direttiva sui dispositivi di protezione individuale . Di conseguenza, i lavoratori godono di condizioni di lavoro più sicure.
Mobilità dei lavoratori
La libera circolazione dei lavoratori è una delle libertà fondamentali dell'UE. Essa comprende il diritto di lavorare in un altro Stato membro e di risiedervi a tale scopo, di cercare un lavoro in un altro Stato membro e di soggiornarvi anche al termine dell'attività professionale. I lavoratori dell'UE beneficiano dello stesso trattamento riservato ai cittadini del paese in questione per quanto riguarda l'accesso all'occupazione, le condizioni di lavoro e tutti gli altri vantaggi sociali e fiscali.
La Commissione ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia per il suo rifiuto di porre fine alla discriminazione dei lettori di lingua straniera nelle università pubbliche, nell'ambito di una procedura basata su una petizione al Parlamento europeo.
Le direttive sul distacco dei lavoratori disciplinano la situazione in cui un dipendente è inviato dal datore di lavoro a prestare servizio in un altro Stato membro dell'UE su base temporanea. Ciò può avvenire nell'ambito di un contratto di servizi, di un distacco infragruppo o di un contratto di assunzione tramite agenzia interinale.
Nel 2023 la Commissione ha avviato la fase successiva delle procedure di infrazione avviate nei confronti di 17 Stati membri per il mancato allineamento delle loro disposizioni nazionali alle norme dell'UE sul distacco dei lavoratori. Di conseguenza, nove Stati membri si sono dichiarati pronti ad affrontare le rimostranze sollevate dalla Commissione.
Coordinamento della sicurezza sociale
Il diritto dell'UE coordina i sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri. Esso tutela i diritti in materia di sicurezza sociale delle persone che si spostano all'interno dell'UE e costituisce pertanto un elemento importante per garantire che la libertà di movimento delle persone sia esercitata in modo efficace.
A seguito di denunce da parte di cittadini dell'UE, la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti della Grecia e dell' Italia per le limitazioni all'accesso dei lavoratori dell'UE agli assegni per i figli a carico. L'accesso è subordinato a un periodo di residenza di due anni (Italia) o di cinque anni (Grecia). Inoltre, in Italia, è necessario che il figlio viva con il beneficiario. Tali condizioni violano le norme dell'UE in materia di libera circolazione dei lavoratori e di coordinamento della sicurezza sociale.
La Commissione ha avviato la fase successiva della procedura avviata nei confronti della Germania (Baviera), in cui l'indicizzazione delle prestazioni familiari dipende dal paese di residenza del figlio del beneficiario. L'azione mira a tutelare la libera circolazione dei lavoratori e ad affrontare la questione della discriminazione indiretta ingiustificata basata sulla nazionalità dei lavoratori migranti.
Grazie a tali misure esecutive intraprese nel settore della mobilità dei lavoratori e del coordinamento della sicurezza sociale, i lavoratori di tutta l'UE hanno accesso a 27 mercati del lavoro e beneficiano della stessa sicurezza sociale degli altri contribuenti nello Stato membro ospitante.
Parità di genere
La direttiva relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare mira a garantire la parità di partecipazione al mercato del lavoro. Essa facilita la conciliazione tra lavoro e vita familiare per i lavoratori con responsabilità di cura e incoraggia l'equa ripartizione delle responsabilità di cura tra i genitori.
Ad aprile 2023 la Commissione ha avviato la fase successiva delle procedure di infrazione avviate nei confronti di 11 Stati membri per il mancato recepimento integrale della direttiva. La maggior parte di essi ha adottato la normativa necessaria nel corso del 2023. Inoltre la Commissione ha deciso di deferire Belgio, Irlanda e Spagna alla Corte di giustizia per il continuo mancato recepimento integrale della direttiva.
Non discriminazione nell'occupazione e inclusione
La Commissione riconosce l'uguaglianza come principio fondamentale dell'UE e promuove dunque la non discriminazione nell'ambito dell'occupazione e non solo.
L' atto europeo sull'accessibilità stabilisce requisiti per garantire l'accessibilità dei prodotti e dei servizi alle persone con disabilità e agli anziani. Un ambiente in cui i prodotti e i servizi sono più accessibili rende possibile una società più inclusiva e facilita la vita indipendente delle persone con disabilità.
Al fine di garantire il completo recepimento dell' atto europeo sull'accessibilità , la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Danimarca, Estonia e Italia ed è passata alle fasi successive delle procedure avviate nei confronti di Bulgaria, Cipro, Irlanda, Paesi Bassi e Polonia . La Commissione ha inoltre lanciato AccessibleEU , un centro di sostegno inteso ad aiutare gli Stati membri nell'attuazione della legislazione dell'UE in materia di accessibilità.
Proteggere le persone e le nostre libertà
La democrazia riguarda il nostro diritto individuale di essere ascoltati, ma è anche nostra responsabilità collettiva. Ogni nuova generazione ha la responsabilità di mantenere in salute la nostra democrazia, di renderla più rappresentativa e inclusiva, di proteggerla
da minacce interne ed esterne e di garantire il bilanciamento dei poteri.
Presidente von der Leyen in occasione dell'evento ad alto livello sulle elezioni del 23 ottobre 2023
Proteggere e promuovere i valori dell'UE è una priorità assoluta della Commissione europea. Assicurare l'applicazione del diritto dell'UE è fondamentale al fine di garantire i diritti delle persone e di assicurare il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali in modo uniforme in tutti gli Stati membri. Nel 2023 la Commissione ha portato avanti le azioni volte a difendere lo Stato di diritto e la tutela dei diritti fondamentali e a garantirne il rispetto, adottando anche azioni specifiche volte, ad esempio, a garantire il rispetto della legislazione dell'UE in materia di non discriminazione e l'applicazione delle norme dell'UE contro gli abusi sessuali sui minori e la sottrazione di minore. Ha salvaguardato i diritti dei consumatori e dei pazienti transfrontalieri, ha garantito trasporti più sicuri e ha rafforzato l'Unione europea della sicurezza.
Garantire il rispetto dello Stato di diritto
La Commissione si avvale di diversi strumenti per difendere e promuovere lo Stato di diritto nell'UE. In generale, gli Stati membri garantiscono standard elevati in materia di Stato di diritto. Tuttavia in alcuni di essi emergono sfide importanti, che la Commissione affronta ricorrendo a un insieme di diversi strumenti riguardanti lo Stato di diritto.
La relazione annuale sullo Stato di diritto indica sviluppi sia positivi che negativi in tutti gli Stati membri in settori fondamentali per il rispetto dello Stato di diritto e formula raccomandazioni specifiche per paese . La relazione costituisce la chiave di volta del meccanismo per lo Stato di diritto, ciclo annuale finalizzato a promuovere lo Stato di diritto e a prevenire l'emergere o l'accentuarsi di problemi.
Il regolamento sulla condizionalità protegge il bilancio dell'UE dagli effetti delle violazioni dei principi dello Stato di diritto. La Commissione applica rigorosamente il regolamento: il 13 dicembre 2023, a distanza di un anno dall'adozione da parte del Consiglio di misure volte a proteggere il bilancio dell'UE dalle violazioni dei principi dello Stato di diritto in Ungheria, la Commissione ha rivalutato la situazione del paese. Ha concluso che l'Ungheria non aveva affrontato le questioni che avevano portato all'adozione di dette misure e che, pertanto, queste non potevano essere revocate.
Le considerazioni relative allo Stato di diritto sono inoltre integrate nei lavori del dispositivo per la ripresa e la resilienza , per cui gli Stati membri attuano le riforme pertinenti nell'ambito dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.
A febbraio 2023 la Commissione ha deciso di deferire la Polonia alla Corte di giustizia per le violazioni del diritto dell'UE da parte del Tribunale costituzionale polacco. La Commissione ha concluso che le sentenze del Tribunale incidono negativamente sui principi fondamentali dell'ordinamento giuridico dell'UE, compreso il primato del diritto dell'UE. In un'altra procedura di infrazione avviata nei confronti della Polonia, la Corte di giustizia ha confermato nella sua sentenza la posizione della Commissione relativa al fatto che la legislazione nazionale compromette l'indipendenza dei giudici polacchi. La Polonia ha annunciato l'intenzione di adottare le misure necessarie per conformarsi alla sentenza.
A giugno 2023 la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Polonia in relazione a una legge che istituisce una commissione speciale incaricata di indagare sull'influenza russa sulla sicurezza interna della Polonia tra il 2007 e il 2022. La Commissione ha ritenuto che la legge violasse una serie di disposizioni e principi previsti dal trattato sull'Unione europea, nonché i diritti sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. A seguito dell'azione esecutiva della Commissione, la commissione speciale non ha avviato le sue attività e, dopo le elezioni generali polacche del 2023, la Dieta polacca ne ha licenziato i membri (sebbene la legge istitutiva della commissione debba ancora essere abrogata).
Infine le preoccupazioni relative allo Stato di diritto possono trovare riscontro specificamente nelle violazioni del diritto dell'UE, che la Commissione ha affrontato mediante procedure di infrazione.
Combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione
L'incitamento all'odio e i crimini d'odio rappresentano una grave minaccia non solo per le vittime dirette, ma anche per la società nel suo complesso. Minano la coesione sociale diffondendo paura, dividendo le comunità e promuovendo un'atmosfera favorevole alla discriminazione e alla violenza.
La Commissione ha continuato a combattere questi reati garantendo l'applicazione della decisione quadro dell'UE sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia mediante il diritto penale . Tale legge impone di attribuire la qualifica di reato all'istigazione pubblica alla violenza o all'odio sulla base della razza, del colore, della religione, dell'ascendenza, dell'origine nazionale o etnica. A seguito dell'azione esecutiva della Commissione, Belgio, Germania, Grecia, Lussemburgo e Romania hanno rettificato la propria legislazione.
Le direttive sull'uguaglianza vietano le discriminazioni fondate sul sesso, sull'origine razziale o etnica, sulla religione o sulle credenze, sulla disabilità, sull'età o sull'orientamento sessuale in diversi settori.
La Commissione ha deferito la Slovacchia alla Corte di giustizia per non aver affrontato efficacemente la questione della segregazione scolastica degli alunni Rom. La discriminazione scolastica fondata sull'origine etnica è una problematica grave le cui conseguenze si manifestano lungo tutto l'arco della vita; essa è vietata dalla direttiva sull'uguaglianza razziale .
Proteggere le persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione
Proteggendo gli informatori si promuovono sia i valori fondamentali dello Stato di diritto e della democrazia sia il diritto alla libertà di espressione. Ciò in quanto gli informatori denunciano illeciti, prevenendo pregiudizi al pubblico interesse e promuovendo la trasparenza e la responsabilità. La direttiva sulla protezione degli informatori protegge questi ultimi dalle ritorsioni a seguito della segnalazione di violazioni del diritto dell'UE. Agli Stati membri è richiesto di predisporre canali efficaci per segnalare tali violazioni in modo confidenziale.
La Commissione ha deferito Cechia, Germania, Estonia, Lussemburgo, Ungheria e Polonia alla Corte di giustizia per il mancato recepimento di tali norme nel diritto interno. Alla fine del 2023 erano inoltre in corso procedure di infrazione, nella fase precontenziosa, avviate nei confronti di altri sei Stati membri. Allo stesso tempo, la Commissione ha chiuso le procedure avviate nei confronti di nove Stati membri, che avevano pienamente recepito la direttiva nel diritto nazionale.
Tutela dei minori
Al fine di continuare a proteggere i minori , la Commissione ha dato seguito alle procedure di infrazione avviate nei confronti di 16 Stati membri per recepimento non corretto della direttiva relativa alla lotta contro l'abuso sessuale dei minori . La Commissione ha potuto chiudere le procedure avviate nei confronti della Germania e della Svezia.
La Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Polonia per il mancato rispetto degli obblighi previsti dal regolamento Bruxelles II bis . La Commissione ritiene che le autorità polacche non riconoscano né applichino in modo rapido e tempestivo le sentenze che dispongono il ritorno dei minori sottratti in altri Stati membri.
È necessario che i minori siano protetti anche dalla sottrazione di minore da parte di uno dei genitori e che facciano ritorno quanto prima al loro luogo di residenza abituale. Il regolamento Bruxelles II bis tutela i minori nelle controversie transfrontaliere relative alla responsabilità genitoriale e alla sottrazione di minori.
Cooperazione giudiziaria e garanzie individuali nel diritto penale
Il mandato d'arresto europeo costituisce la chiave di volta della cooperazione degli Stati membri in materia di giustizia penale. Al fine di garantirne l'applicazione, la Commissione ha portato avanti le procedure di infrazione avviate nei confronti di 10 Stati membri . Poiché Italia, Cipro, Malta e Romania avevano modificato la propria legislazione, è stato possibile chiudere le procedure avviate nei loro confronti. Un'altra procedura di infrazione, avviata nei confronti dell'Irlanda, è stata chiusa a seguito del completamento da parte del paese del recepimento delle norme dell'UE sul riconoscimento reciproco delle sentenze penali.
La Commissione ha inoltre compiuto progressi nel monitoraggio del recepimento delle direttive dell'UE sui diritti procedurali . Ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 13 Stati membri per recepimento incompleto della direttiva sulle garanzie procedurali per i minori . Ha portato avanti procedimenti d'infrazione nei confronti di 14 Stati membri per parziale o errato recepimento della direttiva sul diritto di avvalersi di un difensore . La Commissione inoltre ha preso ulteriori provvedimenti nei confronti della Bulgaria e della Lettonia per l'errato recepimento del diritto all'informazione nei procedimenti penali .
La Commissione ha garantito il corretto recepimento del diritto all'interpretazione e alla traduzione per indagati e imputati . Ha avviato procedure di infrazione nei confronti della Bulgaria e ha portato avanti le procedure già avviate nei confronti di Belgio , Portogallo , Svezia e Lettonia . La Commissione ha inoltre avviato procedure nei confronti di Belgio , Bulgaria , Croazia , Lettonia e Ungheria per il recepimento non corretto delle norme dell'UE sul rafforzamento della presunzione di innocenza .
La Commissione ha chiuso un totale di 13 procedure in quanto gli Stati membri avevano raggiunto la conformità alle garanzie procedurali per indagati e imputati a norma delle suddette direttive.
Protezione dei consumatori
Le norme dell'UE offrono un elevato livello di protezione dei consumatori nell'acquisto di beni, contenuti digitali e servizi digitali nel mercato unico.
La direttiva sulla migliore applicazione e sulla modernizzazione ha rafforzato le norme esistenti in materia di tutela dei consumatori. Tra i risultati della direttiva figurano una maggiore trasparenza negli annunci di riduzione dei prezzi e il rafforzamento di sanzioni e ricorsi per le vittime di pratiche commerciali sleali. Grazie all'azione esecutiva della Commissione, tutti gli Stati membri hanno completato il recepimento di tali norme nel diritto interno. Lo stesso vale anche per la direttiva sui contenuti digitali e la direttiva sulla vendita di beni . La Commissione ha inoltre chiuso tutte le restanti procedure di infrazione per recepimento incompleto della direttiva sui contenuti digitali e la direttiva sulla vendita di beni , a eccezione di uno Stato membro.
In una sentenza la Corte di giustizia ha confermato il mancato rispetto da parte della Slovacchia della direttiva sui pacchetti turistici durante la pandemia di COVID-19. La sentenza ha confermato che la sospensione del diritto dei viaggiatori al rimborso entro 14 giorni dalla cancellazione di una vacanza "tutto compreso" a causa della pandemia di COVID-19 violava la direttiva.
La direttiva sull'azione rappresentativa crea un nuovo quadro per la tutela dei consumatori in situazioni di danno collettivo. Gli enti legittimati, come le organizzazioni dei consumatori o gli enti pubblici, possono promuovere un'azione giudiziaria per porre fine alle violazioni e proporre ricorsi adeguati per i consumatori. La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 24 Stati membri per il mancato recepimento della direttiva in tempo utile e ha già avviato la fase successiva di otto di queste procedure.
Protezione dei dati personali
La Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti del Belgio per l'assenza di vie di ricorso giurisdizionale contro una decisione del Parlamento di rimuovere dei membri dell'autorità belga per la protezione dei dati. Tale decisione costituisce una violazione del regolamento generale sulla protezione dei dati e del diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. In un altro caso, la Commissione ha chiuso la procedura di infrazione dopo che il Belgio aveva affrontato la questione della mancanza di indipendenza dei membri dell'autorità per la protezione dei dati.
La protezione dei dati è una garanzia essenziale sancita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Nel 2023 la Commissione ha continuato a monitorare l'attuazione delle norme UE sulla protezione dei dati negli Stati membri, valutando la conformità della normativa nazionale al regolamento generale sulla protezione dei dati e alla direttiva sulla protezione dei dati nelle attività di polizia e giudiziarie e ove necessario avviando procedure d'infrazione.
Trasporti più sicuri
Il trasporto su strada rappresenta la modalità di trasporto più diffusa. Al fine di limitare i rischi di incidenti stradali, la Commissione ha promosso e applicato norme e regolamentazioni tecniche dell'UE per ridurre il numero delle vittime di tali incidenti. Nel 2023 la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Cechia e Austria per il mancato recepimento integrale delle norme rivedute dell'UE in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. Ha inoltre avviato procedure di infrazione nei confronti di Danimarca, Grecia, Lituania e Austria e ha portato avanti quelle avviate nei confronti di Bulgaria e Finlandia per il recepimento non corretto delle norme dell'UE sui controlli tecnici periodici . La Commissione è passata alla fase successiva della procedura d'infrazione avviata nei confronti della Cechia per il recepimento non corretto delle norme dell'UE sugli standard minimi di idoneità alla guida, in relazione alle condizioni cardiovascolari.
Nel settore ferroviario, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell' Ungheria e ha portato avanti quelle avviate nei confronti di Polonia e Portogallo per il recepimento non corretto di alcune norme in materia di sicurezza ferroviaria. La Commissione ha inoltre portato avanti le procedure di infrazione avviate nei confronti di Germania e Polonia per il recepimento non corretto di alcune norme in materia di interoperabilità ferroviaria. Queste fanno parte del quarto pacchetto ferroviario , che mira a completare il mercato unico dei servizi ferroviari, a rivitalizzare il settore ferroviario e a renderlo più competitivo rispetto ad altri modi di trasporto.
Nel settore della sicurezza aerea, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell' Estonia per il mancato rispetto delle norme dell'UE sulla gestione della sicurezza aerea. Ha inoltre avviato una procedura di infrazione nei confronti della Grecia per il mancato rispetto delle norme dell'UE relative alla verifica della conformità degli operatori di trasporto aereo e allo svolgimento di attività di sorveglianza nell'ambito della sicurezza dell'aviazione civile. La Commissione ha inoltre avviato procedure di infrazione nei confronti di Danimarca e Cipro per l'attuazione non corretta delle norme dell'UE in materia di sicurezza aerea.
Nel settore marittimo, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Svezia per il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla legislazione dell'UE in materia di sicurezza marittima . Tali norme stabiliscono i requisiti di sicurezza per le navi e i porti e prevedono ispezioni di sicurezza marittima. Tali misure apportano un importante contributo alla sicurezza dei porti, sia per combattere la criminalità sia per contribuire alla resilienza delle infrastrutture critiche dell'UE.
Promozione della salute e della sicurezza alimentare
Le norme dell'UE in materia di salute e sicurezza alimentare mirano a garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e vegetale, salvaguardando gli interessi dei consumatori. La Commissione adotta un approccio "One Health" alla preparazione e alla prevenzione, contemplando la salute umana, animale e ambientale così come la sicurezza degli alimenti e dei mangimi. La Commissione aiuta gli Stati membri nell'attuazione e nell'applicazione di tali norme dell'UE ed effettua controlli, compresi audit, per la verifica della conformità.
Nel 2023 la Commissione è intervenuta in diversi settori per garantire il rispetto del diritto dell'UE da parte degli Stati membri. Per quanto riguarda l'accesso all'assistenza sanitaria in altri Stati membri, la Finlandia ha modificato la propria legislazione per garantire un livello adeguato di rimborso dei pazienti, in linea con la direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera . Nel settore dei tessuti e delle cellule umani, la Commissione ha ricevuto una denuncia relativa a carenze riscontrate in Grecia nell'attuazione delle norme dell'UE , in particolare per quanto riguarda la concessione di licenze alle banche di tessuti oculari. A seguito di un dialogo con la Commissione, la Grecia ha affrontato la questione e le domande di riconoscimento delle banche di tessuti oculari possono ora essere gestite in modo efficace.
Nel settore fitosanitario , la Commissione ha chiuso una procedura avviata nei confronti dell'Italia relativa all'attuazione di misure contro l'organismo nocivo ai vegetali Xylella fastidiosa. Un audit della Commissione ha confermato che l'Italia aveva risolto le problematiche di attuazione sul campo, a seguito di una sentenza della Corte di giustizia.
Le norme dell'UE in materia di informazione sui prodotti alimentari proteggono i consumatori dal rischio di essere indotti in errore e garantiscono la lealtà delle transazioni commerciali. In un caso relativo alla commercializzazione delle acque minerali naturali, la Commissione ha deciso di deferire la Bulgaria alla Corte di giustizia. Una questione importante consisteva nel fatto che la legislazione bulgara consente di commercializzare l'acqua minerale naturale e l'acqua di sorgente proveniente da un'unica sorgente sotto più di una descrizione commerciale. La normativa non prevede inoltre che il nome della sorgente sia indicato sulle etichette delle acque minerali e delle acque di sorgente.
La salute e il benessere degli animali sono oggetto di una crescente attenzione pubblica nell'UE. Al fine di garantire l'applicazione delle norme dell'UE in questo settore, la Commissione e gli Stati membri hanno attuato un' azione esecutiva congiunta al fine di combattere il commercio illegale di cani e gatti. L'azione ha contribuito a individuare le tendenze ricorrenti e gli operatori coinvolti in pratiche fraudolente e ingannevoli e ha portato a 47 procedimenti giudiziari nell'UE.
Migliore regolamentazione delle professioni e libera circolazione dei professionisti
La direttiva relativa a un test della proporzionalità obbliga gli Stati membri a garantire che qualsiasi nuovo requisito connesso alle professioni sia necessario. Norme nazionali onerose rendono difficile per i candidati qualificati l'accesso a un'ampia gamma di professioni o l'esercizio di tali professioni in tutta l'UE, ostacolando gli sforzi volti ad affrontare la carenza di manodopera qualificata in tutta l'UE.
La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti del Belgio e dell' Estonia ed è passata alla fase successiva delle procedure avviate nei confronti di 16 Stati membri per il recepimento non corretto di tali norme. Allo stesso tempo, ha chiuso le procedure avviate nei confronti di 12 Stati membri. Negli Stati membri in questione la direttiva relativa a un test della proporzionalità può realizzare appieno il suo potenziale, facilitando l'accesso alle professioni regolamentate e il loro esercizio.
Al fine di garantire l'applicazione delle norme sul riconoscimento delle qualifiche professionali , la Commissione ha avviato procedure nei confronti di Belgio, Cipro e Romania e due procedure nei confronti della Grecia . L'azione esecutiva in Grecia, ad esempio, mira a garantire che professionisti qualificati quali consulenti del lavoro, direttori scolastici e altri dirigenti scolastici in altri Stati membri possano esercitare la propria professione in Grecia. La Commissione ha avviato procedure nei confronti di Germania , Irlanda e Spagna per non aver garantito il riconoscimento delle qualifiche professionali di tutta l'UE, mentre ha chiuso quelle avviate nei confronti di 13 Stati membri. La procedura avviata nei confronti dell' Irlanda è stata anche oggetto di una petizione al Parlamento europeo.
Tutela dei conducenti distaccati
Nel settore del trasporto su strada, le norme dell'UE garantiscono la protezione sociale dei conducenti impiegati in uno Stato membro e distaccati temporaneamente in un altro Stato membro. Le norme garantiscono che tali conducenti distaccati ricevano la retribuzione dello Stato membro ospitante per il periodo durante il quale sono distaccati. Le norme prevedono inoltre un elenco chiuso di obblighi amministrativi per le imprese che distaccano conducenti in un altro Stato membro e armonizzano le misure di ispezione in tutta l'UE.
Nel 2023 la Commissione ha deciso di deferire i Paesi Bassi e il Portogallo alla Corte di giustizia per il mancato recepimento delle norme nell'ordinamento nazionale. La Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Danimarca e della Francia e ha portato avanti le procedure avviate nei confronti di otto Stati membri per lo stesso motivo.
Rafforzare l'Unione europea della sicurezza
L' Unione europea della sicurezza mira a garantire che la politica di sicurezza dell'UE si adatti all'evoluzione delle minacce e crei una resilienza sostenibile e a lungo termine. La Commissione ha continuato ad adoperarsi per garantire l'applicazione della direttiva sulla lotta contro il terrorismo , che qualifica come reato condotte quali l'addestramento e i viaggi a fini terroristici, nonché il finanziamento del terrorismo. Ha portato avanti le procedure avviate nei confronti di 10 Stati membri per garantire il corretto recepimento della direttiva. Allo stesso tempo, la Commissione ha chiuso le procedure avviate nei confronti di 11 Stati membri una volta che questi ultimi hanno recepito correttamente tali norme.
Il regolamento sui contenuti terroristici online affronta la minaccia di contenuti terroristici sul web e l'uso improprio di internet a fini terroristici. La Commissione è intervenuta per salvaguardare la corretta attuazione del regolamento, avviando procedure di infrazione nei confronti di 22 Stati membri . L'azione esecutiva si è rivelata efficace: 10 Stati membri hanno già adempiuto agli obblighi di rimozione dei contenuti terroristici online ed è stato possibile chiudere le relative procedure di infrazione.
Le norme dell'UE sulle armi da fuoco stabiliscono norme minime per l'acquisizione, la detenzione e lo scambio di armi da fuoco per uso civile e garantiscono la protezione contro gli atti criminali e il traffico illecito . La Commissione ha deciso di deferire il Lussemburgo e la Svezia alla Corte di giustizia per la mancata attuazione di tale normativa fondamentale. La procedura avviata nei confronti della Svezia potrebbe essere in seguito chiusa, così come altre procedure avviate nei confronti di quest'ultima, della Bulgaria, dell'Irlanda, della Grecia e del Lussemburgo. Ciò equivale a una maggiore sicurezza per tutti nell'UE, in quanto questi Stati membri applicano ora correttamente le norme atte a evitare il traffico illecito di armi.
La Commissione si impegna a combattere i rischi inerenti alla trasformazione digitale e la minaccia per la prosperità e la sicurezza rappresentata dalla criminalità organizzata . Ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Cechia, Ungheria, Polonia, Slovenia e Finlandia al fine di garantire il recepimento della direttiva sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale . Allo stesso tempo, i progressi compiuti le hanno permesso di chiudere le procedure avviate nei confronti di altri 13 Stati membri.
Al fine di garantire l'applicazione della direttiva relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'UE , la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti della Bulgaria e della Polonia e ha portato avanti quella avviata nei confronti della Finlandia per il recepimento non corretto della direttiva.
La Commissione ha adottato ulteriori decisioni al fine di garantire l'applicazione delle norme comuni in materia di droga . Ha deferito l' Ungheria alla Corte di giustizia per il mancato rispetto della posizione concordata dell'UE sull'inclusione di cannabis e sostanze associate alla cannabis nelle tabelle internazionali in sede di commissione stupefacenti delle Nazioni Unite.
Gestione delle frontiere esterne
Lo spazio Schengen è uno dei maggiori risultati conseguiti dall'UE e consente ai suoi cittadini, ai residenti di paesi terzi e ai visitatori di viaggiare liberamente e in sicurezza in tutta l'UE. La Commissione si impegna a garantire il rispetto del modello uniforme per i visti e i permessi di soggiorno, per fare sì che i viaggi e la residenza nell'UE restino sicuri, giuridicamente coerenti e in linea con i principi della libera circolazione e della cooperazione internazionale.
La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Bulgaria , Grecia , Cipro e Lituania per la mancata applicazione di un codice a barre 2D richiesto nell'ambito del modello uniforme per i visti. A seguito di una denuncia, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti del Portogallo per l'utilizzo non corretto del modello uniforme per i permessi di soggiorno destinati ai cittadini di paesi terzi. Ha inoltre portato avanti la procedura avviata nei confronti della Bulgaria per il mancato utilizzo di questo nuovo modello per i permessi di soggiorno dei cittadini di paesi terzi.
Una risposta unitaria dell'UE alla migrazione e all'asilo
La Commissione ha continuato a lavorare su norme che garantiscano procedure di asilo e di rimpatrio rapide ed eque, offrendo percorsi legali verso l'UE, prevenendo la migrazione irregolare e preservando l' integrità delle frontiere esterne dell'UE , nel pieno rispetto dei valori europei e dei diritti fondamentali. Questi sono gli obiettivi del patto sulla migrazione e l'asilo concordato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione contribuirà a garantire la piena attuazione e dunque l'applicazione delle norme fin dal principio.
La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Belgio, Grecia, Spagna e Portogallo per il recepimento non corretto della direttiva sulle condizioni di accoglienza . Ha inoltre garantito l'applicazione della direttiva qualifiche intervenendo in merito al suo recepimento incompleto ( Cechia ) o non corretto ( Grecia, Portogallo e Finlandia ). Tali norme mirano a garantire che i richiedenti asilo godano di pari trattamento in un sistema aperto ed equo. Le condizioni di accoglienza dovrebbero garantire un tenore di vita dignitoso, motivazioni comuni per la concessione della protezione internazionale e l'accesso ai diritti e alle misure di integrazione per i beneficiari di protezione internazionale.
Per quanto riguarda la legislazione dell'UE in materia di migrazione, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell' Ungheria per violazione del pacchetto sul favoreggiamento contro il traffico di migranti. Al fine di promuovere il rispetto delle norme in materia di migrazione legale , la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 18 Stati membri per recepimento o attuazione non corretti della direttiva sui lavoratori stagionali . La Commissione ha inoltre continuato a garantire la corretta attuazione della direttiva sui soggiornanti di lungo periodo , dando seguito alla procedura avviata nei confronti di Malta , basata su due petizioni al Parlamento europeo. Ha chiuso con esito positivo una procedura avviata nei confronti della Lituania in relazione alle medesime norme.
Attuazione delle sanzioni contro la Russia
Al fine di contrastare la capacità della Russia di finanziare la guerra di aggressione nei confronti dell'Ucraina, nel 2023 l'UE ha adottato altri tre pacchetti di sanzioni, portando il totale a 12. Essi riguardano un'ampia gamma di settori, quali finanza, energia, media, trasporti e commercio.
La Commissione ha monitorato e promosso l'attuazione delle sanzioni da parte degli Stati membri. Ha richiesto agli Stati membri di fornire informazioni e ha effettuato visite bilaterali presso le autorità nazionali responsabili delle sanzioni. La Commissione ha inoltre dato seguito alle informazioni ricevute attraverso lo strumento dell'UE di denuncia ai fini delle sanzioni , una piattaforma online sicura che consente agli informatori di segnalare le violazioni in modo anonimo. La task force "Freeze and Seize" convocata dalla Commissione ha intensificato l'applicazione delle sanzioni nei confronti di persone ed entità russe e bielorusse, contrastando le violazioni delle sanzioni. L'attività della task force ha coordinato il congelamento di oltre 27 miliardi di EUR di beni privati e l'immobilizzazione di oltre 200 miliardi di EUR di beni sovrani russi.