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Document 52023DC0162

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI 30 anni di mercato unico

COM/2023/162 final

Bruxelles, 16.3.2023

COM(2023) 162 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

30 anni di mercato unico






1.INTRODUZIONE

Quest'anno il mercato unico, una delle maggiori realizzazioni dell'Unione europea, celebra il suo 30º anniversario. A partire dalla sua creazione, avvenuta nel 1993, i cittadini e le imprese hanno beneficiato della libera circolazione delle persone, dei servizi, dei beni e dei capitali in misura ben superiore alle aspettative più lungimiranti formulate trent'anni fa.

Originariamente concepito come spazio di libero scambio privo di barriere tariffarie o non tariffarie tra i suoi membri, il mercato unico si è evoluto fino a diventare molto più di questo. È riuscito infatti a configurarsi come la più grande area di mercato unico integrato al mondo 1 , pur rimanendo tra i più orientati verso l'esterno. Il mercato unico è molto più di un quadro giuridico o anche di un mercato: si tratta di uno spazio di libertà, progresso, opportunità, crescita, prosperità condivisa e resilienza, nonché di un mezzo di proiezione geopolitica.

Oltre a ripensare ai numerosi risultati conseguiti che ormai diamo per scontati nella nostra vita quotidiana, è importante anche riconoscere che il mercato unico è un bene prezioso che occorre preservare e migliorare costantemente.

Il mercato unico deve continuare ad adattarsi alle nuove sfide 2 , come riconosciuto anche dal Parlamento europeo nella sua risoluzione sul 30º anniversario del mercato unico 3 . È necessario uno sforzo collettivo per continuare a mantenerlo, approfondirlo, sfruttarne appieno il potenziale, preservare condizioni di parità, sia a livello interno che globale, e garantire che sia alla base della prosperità dell'UE attraverso la competitività e la produttività a lungo termine, così come richiesto dal Consiglio europeo 4 . Il mercato unico è uno spazio comune che attira investimenti all'interno e all'esterno dell'UE grazie a un quadro normativo prevedibile e semplice.

Sono necessari sforzi comuni per far rispettare le norme vigenti, eliminare gli ostacoli ed esplorare nuovi settori per un'ulteriore integrazione del mercato unico. Ciò può avere benefici molto significativi: si è stimato che già l'eliminazione degli ostacoli al mercato unico dei beni e servizi a livello degli Stati membri potrebbe di per sé apportare ulteriori 713 miliardi di EUR all'economia entro la fine del 2029 5 .

2.IL MERCATO UNICO AL CENTRO DEL PROGETTO EUROPEO DA 30 ANNI

2.1. Migliorare la vita dei cittadini e delle imprese, accompagnare le transizioni verde e digitale

La libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali offre agli europei l'accesso alla più ampia scelta possibile di prodotti, servizi, esperienze, idee, culture e lingue. Ogni giorno ne beneficiano più di 440 milioni di cittadini in tutto il continente. Il mercato unico è soprattutto uno strumento per migliorare il benessere dei cittadini.

L'abolizione dei sovrapprezzi del roaming ci consente di rimanere in contatto con familiari e amici quando viaggiamo in Europa. I prodotti di consumo e gli alimenti che circolano nel mercato unico, acquistati online oppure offline, sono diventati più sicuri e i prodotti pericolosi sono ritirati dal mercato. L'approvazione del caricabatteria universale per i dispositivi elettronici ridurrà i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i disagi per i consumatori e consentirà di risparmiare 250 milioni di EUR all'anno. Lo spazio unico europeo dei trasporti consente il trasporto dei viaggiatori e delle merci all'interno dell'UE a prezzi accessibili. L'esistenza di forti diritti dei passeggeri comporta la previsione di indennizzi quando i nostri piani di viaggio sono interrotti. Le imprese e i cittadini possono effettuare pagamenti transfrontalieri con la stessa facilità con cui effettuano pagamenti a livello nazionale. I consumatori che presentano domanda di credito possono contare su una migliore protezione.

Il mercato unico rende inoltre più facile vivere, studiare, lavorare e andare in pensione in un altro Stato membro. Il programma Erasmus ha consentito a quasi 13 milioni di giovani di studiare e lavorare all'estero. Il mercato unico ha ampliato gli orizzonti e le opportunità dei professionisti europei, le cui qualifiche professionali sono riconosciute più facilmente. Grazie al coordinamento delle norme in materia di sicurezza sociale, milioni di europei possono continuare a godere dei loro diritti alla pensione e all'assistenza sanitaria quando vivono all'estero e le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro garantiscono una concorrenza leale e standard elevati per tutti, a prescindere dal luogo di lavoro 6 .

Il mercato unico è un potente motore di accelerazione della transizione verde, in linea con il Green Deal europeo. Norme di prodotto stabilite in modo uniforme a livello dell'UE garantiscono la conformità in materia di ambiente e sicurezza, nonché il rispetto dei requisiti di efficienza energetica. L'approccio basato sul mercato del sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra nell'Unione (ETS) sta riducendo le emissioni in modo efficiente in termini di costi, mentre le entrate generate possono sostenere la transizione verso una produzione più pulita e stimolare l'innovazione.

Un mercato dell'energia dell'UE integrato è il modo più efficiente in termini di costi per garantire ai cittadini dell'UE un approvvigionamento energetico sostenibile, sicuro e a prezzi accessibili. I massicci sforzi intrapresi nell'ultimo decennio per integrare ulteriormente i mercati dell'energia elettrica in Europa hanno apportato ai consumatori notevoli benefici, stimati a circa 34 miliardi di EUR all'anno, consentendo scambi transfrontalieri tra Stati membri e migliorando la sicurezza dell'approvvigionamento in un'area geografica più ampia 7 . In un contesto caratterizzato da frequenti interruzioni dell'approvvigionamento, il mercato unico ha contribuito a garantire che l'energia, in particolare il gas, possa arrivare laddove è più necessaria. La cooperazione e la solidarietà regionali sono state essenziali per garantire la resilienza del sistema energetico dell'UE. Il regolamento TEN-E ha contribuito in modo significativo a questa solida sicurezza dell'approvvigionamento, interconnettendo i sistemi energetici degli Stati membri mediante progetti d'interesse comune (PCI). Allo stesso tempo la recente crisi energetica ha messo in luce una serie di carenze alle quali l'UE ha dovuto rispondere.

Nei prossimi anni il mercato unico deve evolversi in modo tale da soddisfare le aspettative dei cittadini riguardo a una transizione digitale antropocentrica e a mercati che rendano accessibili e attraenti le scelte sostenibili. Il regolamento sui servizi digitali garantirà che le imprese online possano operare in tutta Europa sulla base di un'unica normativa direttamente applicabile e che i cittadini possano utilizzare in modo sicuro le piattaforme online e i servizi di commercio elettronico, indipendentemente dal luogo in cui si trovano nell'UE, protetti dai contenuti illegali, dalla disinformazione e dal bullismo online. Il regolamento sui mercati digitali garantirà mercati equi e contendibili nel settore digitale in modo che le piattaforme non possano abusare del loro potere di controllo nel mercato unico. Norme armonizzate in settori quali i media audiovisivi e il diritto d'autore sostengono la diversità culturale e il pluralismo dei media nel contesto digitale. Con il regolamento sulla governance dei dati, già adottato, e la normativa sui dati, in fase avanzata di negoziazione, l'UE sta costruendo un autentico mercato unico dei dati, offrendo opportunità a tutti gli operatori economici e facendo dell'Europa un leader mondiale nell'economia agile basata sui dati. Stiamo inoltre creando un mercato unico della cibersicurezza, che comprende i requisiti di cibersicurezza per qualsiasi prodotto connesso, sia software che hardware.

L'UE ha sviluppato strumenti digitali per rendere più agevole il funzionamento del mercato unico. Durante la pandemia la Commissione ha rapidamente predisposto un certificato COVID digitale per agevolare la libera circolazione, consentendo ai cittadini dell'UE e ai residenti nell'Unione di fornire facilmente la prova digitale di essere stati vaccinati contro la COVID-19, di aver ricevuto un risultato negativo al test del coronavirus o di essere guariti.

Gli strumenti digitali riducono gli oneri amministrativi e creano trasparenza per i cittadini e le imprese. Se desiderano saperne di più su diritti e opportunità, possono rivolgersi al portale Your Europe, uno sportello unico di informazione. Coloro che hanno bisogno di consulenza in caso di problemi relativi al mercato unico possono avvalersi di La tua Europa — Consulenza e della rete per la soluzione dei problemi nel mercato interno SOLVIT, che aiuta le imprese o le persone interessate da violazioni del diritto dell'UE a risolvere le controversie e a ottenere un risarcimento extragiudiziale, consentendo loro di superare gli ostacoli che incontrano. Per migliorare il contesto imprenditoriale, SOLVIT si adopererà per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato unico. Il sistema di informazione del mercato interno (IMI) 8 , che collega migliaia di amministrazioni pubbliche, facilita gli scambi amministrativi transfrontalieri tra queste e risolve i problemi che si presentano. Nel corso degli anni il sistema è cresciuto in modo costante fino ad arrivare oggi a coprire 19 settori d'intervento 9 . Nel complesso ciò crea un vero e proprio "back-office del mercato unico", a vantaggio delle imprese e delle amministrazioni.

Il sistema tecnico una tantum (OOTS, once-only technical system) garantirà che, una volta che un'impresa o un cittadino abbia presentato un documento a una pubblica amministrazione, tale documento possa essere trasferito in modo sicuro ad altre amministrazioni pubbliche, in modo che l'impresa o la persona interessate possano espletare altre procedure senza doverlo ripresentare. Tutti questi strumenti sono accessibili attraverso lo sportello digitale unico dell'UE. Inoltre il portafoglio europeo di identità digitale 10 fornirà ai cittadini e alle imprese documenti standardizzati che questi potranno utilizzare in modo sicuro per identificarsi e certificare informazioni fondamentali che li riguardano in tutta l'UE, ad esempio diplomi che attestano qualifiche professionali o documenti relativi all'assistenza sanitaria e alla sicurezza sociale. Inoltre, per perseguire le ambizioni del decennio digitale europeo 11 , l'UE mira a rendere accessibili online tutti i principali servizi pubblici entro il 2030. 

Grafico 1: Strumenti del mercato unico

Fonte: Commissione europea

2.2. Imprimere slancio all'economia 

In qualità di mercato integrato più grande al mondo, il mercato unico ha superato tutte le aspettative in termini macroeconomici. Poiché rappresenta il 18 % del PIL mondiale 12 , esso costituisce un trampolino di lancio per le imprese che possono offrire i loro beni e servizi a oltre 440 milioni di cittadini dell'UE in tutto il continente. Nel mercato unico operano 23 milioni di imprese 13 che danno lavoro a quasi 128 milioni di persone 14 . Il mercato unico ha apportato benefici economici molto significativi, producendo per l'UE un PIL che è fino al 9 % superiore, nel lungo periodo, rispetto a quello che sarebbe stato prodotto se tale mercato non fosse esistito 15 . Questa integrazione è stata e continua a essere una fonte fondamentale di crescita e di creazione di posti di lavoro 16 . Mentre l'occupazione totale nell'UE è aumentata del 5,5 % nel periodo 2000-2014, nello stesso periodo il numero di posti di lavoro dipendenti dai servizi transfrontalieri 17 è quasi raddoppiato (da 5,6 a 10,9 milioni) 18 . Negli ultimi 30 anni il livello degli scambi di beni e servizi tra gli Stati membri rispetto alle dimensioni dell'economia dell'UE è circa raddoppiato. I ricercatori ritengono che l'integrazione economica in Europa sia più avanzata dal punto di vista normativo rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti 19 .

Grafico 2: Scambi di beni e servizi all'interno del mercato unico (1993-2021)

Fonte: Servizi della Commissione, sulla base di dati Eurostat. Nota: il grafico mostra i flussi commerciali intra-UE di beni e servizi in percentuale del PIL dell'UE. Le linee verticali tratteggiate nel grafico evidenziano le modifiche della portata dei dati sul commercio e sul PIL considerati, alla luce del numero di Stati membri (ad esempio, il periodo 2007-2012 prende in considerazione il commercio e il PIL per l'UE-27, mentre il periodo 2013-2019 considera il commercio e il PIL per l'UE-28). Il commercio è misurato in base alla media di importazioni ed esportazioni.

Inoltre il mercato unico è uno strumento importante per l'integrazione finanziaria in Europa ed è essenziale per l'Unione economica e monetaria. Facilita l'approvvigionamento di denaro da parte delle imprese e rende l'Europa un luogo più attraente per gli investimenti 20 . Negli ultimi decenni le partecipazioni intra-UE in investimenti esteri diretti e in investimenti di portafoglio hanno continuato ad aumentare e si sono quasi moltiplicate rispettivamente per 5 e per 4 nel secondo trimestre del 2021 rispetto all'inizio del 2002. Nell'ambito del piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali sono in corso diverse iniziative volte a completare il mercato unico dei capitali. Più di recente, nel dicembre 2022 la Commissione, in relazione all'Unione dei mercati dei capitali, ha presentato una proposta volta a ridurre gli oneri burocratici per le imprese, in particolare le PMI, che intendono finanziarsi in borsa e una proposta volta ad affrontare gli ostacoli strutturali attraverso l'armonizzazione degli aspetti chiave della normativa in materia di insolvenza societaria. Tuttavia resta ancora molto da fare per integrare i mercati nazionali dei capitali. Sistemi di pagamento integrati e affidabili sostengono il funzionamento del mercato unico e contribuiscono così alla competitività dell'UE.

Anche i benefici sociali del mercato unico sull'occupazione sono significativi, poiché nell'UE fino a 56 milioni di posti di lavoro dipendono dagli scambi intra-UE. Il numero di lavoratori mobili dell'UE è aumentato costantemente negli ultimi 30 anni grazie anche a programmi quali EURES 21 e alle politiche volte a migliorare il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze. Il modello europeo di economia sociale di mercato si basa su standard sociali elevati, come quelli promossi dal pilastro europeo dei diritti sociali. Il pilastro promuove le pari opportunità e la parità di accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e la protezione sociale, l'inclusione e la diversità (ad esempio in materia di distacco dei lavoratori 22 , equilibrio tra vita professionale e vita privata 23 , salari minimi adeguati 24 e trasparenza retributiva). Tale quadro sociale contribuisce a sua volta a creare condizioni di parità nel mercato unico.

Il mercato unico ha consentito altresì di sviluppare ulteriormente l'economia sociale, laddove circa 2,8 milioni di soggetti dell'economia sociale in Europa danno lavoro a circa 13,6 milioni di persone 25 . Nel dicembre 2021 la Commissione ha adottato un piano d'azione per l'economia sociale 26 , proponendo azioni concrete da attuare entro il 2030. Quest'anno sarà adottato un pacchetto sull'economia sociale comprensivo di un'iniziativa legislativa sulle attività transfrontaliere delle associazioni nel mercato unico.

Il mercato unico ha svolto un ruolo di primo piano nel favorire una progressiva convergenza economica verso l'alto all'interno dell'UE a seguito di successivi allargamenti. Questo perché il mercato unico ha creato condizioni di parità per le imprese in tutta l'UE, rendendo loro più facile operare a livello transfrontaliero e competere su un piano di parità. Ciò ha incoraggiato l'aumento degli scambi e degli investimenti transfrontalieri, che a loro volta hanno contribuito a stimolare la crescita economica e a creare posti di lavoro 27 . La coesione sociale ed economica è essenziale per il funzionamento del mercato unico, come riconosciuto nel suo atto istitutivo 30 anni fa. La politica di coesione sostiene uno sviluppo armonioso delle regioni europee, consentendo loro di contribuire al mercato unico e di trarne vantaggio. Aumentando le opportunità di attività economica, il mercato unico ha consentito ai paesi a basso reddito di convergere verso paesi a reddito più alto e ha contribuito a creare più posti di lavoro, riducendo in tal modo la disoccupazione. Il mercato unico ha sostenuto la competitività delle imprese europee 28 , il che ha portato a una migliore qualità dei prodotti e a prezzi più bassi per i consumatori 29 . Ha inoltre reso le catene del valore dell'UE altamente integrate e interconnesse. L'ecosistema della mobilità e del settore automobilistico, ad esempio, non è costituito solo dalle grandi società di fama mondiale, ma soprattutto dai fornitori di componenti e dalle reti di vendita e riparazione, e rappresenta un totale di 1,8 milioni di imprese, di cui il 99,7 % sono PMI.

La politica della concorrenza svolge un ruolo centrale nel preservare il buon funzionamento dei mercati e nell'affrontare i fallimenti del mercato in Europa. Fin dalla creazione dell'Unione, la politica della concorrenza ha aiutato le industrie a diventare più forti e competitive a livello mondiale e ha garantito che i cittadini dell'UE fossero i beneficiari finali di un'economia sociale di mercato altamente competitiva. Inoltre l'applicazione regolamentata di norme in materia di concorrenza garantisce la certezza del diritto e la prevedibilità a tutte le aziende che si adoperano per trarre il meglio dal mercato unico europeo.

2.3. Rafforzare la resistenza alle crisi e la resilienza

La recente serie di crisi ha dimostrato l'importanza fondamentale di un mercato unico ben funzionante. Servizi essenziali come l'approvvigionamento idrico ed energetico, l'assistenza sanitaria, i trasporti 30 e le telecomunicazioni sono fondamentali per garantire il benessere delle persone, nonché per la risposta alle emergenze stesse. Tali servizi devono rimanere operativi durante e dopo una catastrofe o una crisi.

Quando gli Stati membri agiscono individualmente, chiudendo le loro frontiere o introducendo divieti di esportazione intra-UE di attrezzature mediche, cereali o materie prime, l'intero funzionamento del mercato unico è messo sotto pressione, costituendo una minaccia per l'industria, i servizi e i professionisti, nonché, in ultima analisi, per i cittadini. Sebbene inizialmente la pandemia di COVID-19 abbia provocato carenze di prodotti essenziali ed enormi ingorghi stradali alle frontiere che hanno impedito la libera circolazione dei lavoratori essenziali, alla fine il mercato unico ha prevalso. Quando la domanda globale di mascherine di protezione e vaccini è salita alle stelle, il mercato unico ci ha aiutato a superare la mancanza di diverse fonti di approvvigionamento e la ridotta capacità di produrre prodotti diventati beni di vitale importanza.

Dopo un primo periodo in cui le autorità nazionali hanno sollevato ostacoli alla libera circolazione di beni, servizi e persone in modo unilaterale e non coordinato, incidendo profondamente sull'attività economica, la Commissione si è adoperata, con il sostegno degli Stati membri, per rimuovere tali ostacoli con iniziative quali le "corsie verdi". Inoltre l'Unione europea ha mantenuto completamente aperte le catene di approvvigionamento con il resto del mondo, avvalendosi di un'industria fiorente che da decenni beneficia del mercato unico, unendo le forze e le capacità delle imprese di tutta l'Europa, dalle grandi imprese alle PMI altamente innovative e competitive.

Da queste crisi abbiamo tratto i necessari insegnamenti politici, sulla base dei risultati conseguiti. La Commissione ha istituito l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) al fine di individuare, prevenire e rispondere meglio alle future emergenze sanitarie transfrontaliere. La Commissione ha inoltre proposto un nuovo strumento per le emergenze nel mercato unico volto a garantire che, in una futura situazione di crisi, il mercato unico rimanga aperto ed equo e continui a garantire la disponibilità dei beni e servizi di cui i cittadini e le imprese hanno più bisogno. Più in generale l'UE ha rafforzato la sua preparazione alle emergenze a tutti i livelli attraverso il meccanismo unionale di protezione civile 31 . Infine, per garantire la resilienza del mercato unico, è necessario un approccio coordinato a livello dell'UE contro le crescenti minacce transfrontaliere, in particolare nei confronti dei settori e delle infrastrutture critici che sono in fase di sviluppo e attuazione nell'ambito dell'Unione della sicurezza 32 .

La resilienza è rafforzata anche grazie a una migliore preparazione. La Commissione ha predisposto un sistema di allarme rapido (sistema di monitoraggio SCAN) 33 con l'obiettivo di fornire elementi concreti per l'elaborazione delle politiche. Tale sistema di monitoraggio utilizza i dati doganali quasi in tempo reale ed esamina le variazioni anomale delle quantità e dei prezzi che rivelano segni premonitori di un'interruzione della catena di approvvigionamento. Tra gli altri possibili fattori chiave figurano l'eccessiva concentrazione di determinate importazioni da fonti estere limitate, l'esistenza di singoli punti di vulnerabilità globali per i fattori produttivi critici causati da dipendenze strategiche o i segni di una limitata capacità di produzione industriale dell'UE. La normativa sui chip 34 proposta nel 2022 e la proposta di una normativa europea sulle materie prime critiche 35 , adottata contestualmente alla presente comunicazione, potranno, rispettivamente, contribuire a trasformare la ricerca di livello mondiale dell'UE in leadership industriale, investendo nell'industria europea e promuovendo partenariati internazionali, e definire un quadro per migliorare l'accesso alle materie prime all'interno del mercato unico, aumentare le capacità europee e diversificare le fonti esterne di materie prime.

Il piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette 36 illustra le sfide attuali per l'industria europea e propone quindi ulteriori misure per promuovere un'industria a zero emissioni nette. Nell'ambito di tale piano, la Commissione ha proposto una legge sull'industria a zero emissioni nette 37 e ha adottato un quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato 38 , che stabilisce misure mirate, temporanee e proporzionate per accelerare la transizione competitiva dell'Europa verso un'economia a zero emissioni nette, evitando nel contempo la frammentazione del mercato unico. Inoltre, come annunciato nel piano industriale del Green Deal, la Commissione intende proporre un fondo per la sovranità europea prima dell'estate 2023 per preservare un vantaggio europeo nelle tecnologie critiche ed emergenti pertinenti per le transizioni verde e digitale, nonché per salvaguardare la coesione e preservare l'integrità del mercato unico.

2.4. Il mercato unico come fattore di attrazione e risorsa geopolitica sulla scena mondiale

I vantaggi apportati dal mercato unico sono una componente prioritaria dell'attrattiva complessiva dell'UE quale polo di sicurezza, stabilità e apertura basata sui valori. L'UE interviene in circa il 14 % degli scambi mondiali di merci 39 . Le quattro libertà del mercato unico sono state estese, oltre che per effetto degli allargamenti succedutisi tra il 1973 e il 2007, anche ai membri dell'EFTA Islanda, Liechtenstein e Norvegia, che negli anni '90 hanno deciso di istituire assieme all'UE lo Spazio economico europeo. Molti paesi dei Balcani occidentali e del vicinato orientale aspirano a diventare in futuro membri dell'Unione e del suo mercato unico. L'Unione europea è fortemente impegnata a sostenere i Balcani occidentali nel loro percorso di avvicinamento all'UE.

Inoltre l'Unione europea si sforza di cogliere ogni opportunità per integrare ulteriormente l'Ucraina nel mercato unico, ad esempio collegandola alla propria rete elettrica, sospendendo i dazi all'importazione sulle esportazioni ucraine verso l'UE, creando corridoi di solidarietà per migliorare la circolazione di beni e persone e includendo l'Ucraina nello spazio europeo di roaming a tariffa nazionale. La Commissione si concentrerà assieme all'Ucraina sulle azioni prioritarie concordate 40 , anche nel settore degli appalti pubblici, della normazione, della cooperazione industriale, degli ostacoli tecnici agli scambi e della valutazione della conformità 41 , al fine di integrare più efficacemente l'Ucraina nel mercato unico. Sono in corso sforzi analoghi per integrare allo stesso modo la Moldova. L'Unione ha incluso l'Ucraina e altri paesi del partenariato orientale anche in una serie di programmi chiave dell'UE, come il programma per il mercato unico 42 .

Il mercato unico è anche una forza che proietta in avanti e una leva geopolitica che rafforza la posizione e l'influenza dell'UE nel mondo. È la colonna portante economica della diplomazia internazionale dell'UE. Questa influenza globale è fondamentale alla luce degli sviluppi geopolitici degli ultimi 30 anni e dell'accresciuta concorrenza a livello mondiale con altre economie di portata continentale. Ad esempio, durante la pandemia, il rapido sviluppo e l'autorizzazione dei vaccini nell'ambito del rigoroso regime dei medicinali dell'UE 43 hanno fornito all'Unione una piattaforma molto efficace per contribuire alla lotta contro la COVID-19 su scala mondiale.

Le dimensioni e l'attrattiva del mercato unico dell'UE spesso fanno sì che le imprese scelgano di applicare la normativa e le norme dell'UE alle loro attività su scala mondiale. Ciò ha consentito all'Unione europea di contribuire alla prosperità globale e agli obiettivi di sviluppo sostenibile con la crescita sostenibile, un elevato livello di protezione sociale, il rispetto della vita privata e dei diritti fondamentali 44 e una forte protezione dell'ambiente e dei diritti umani.

Il sistema europeo di normazione rappresenta a tale riguardo un particolare caso di successo, dato il ruolo particolare delle norme europee armonizzate nel consentire agli operatori economici di dimostrare la loro conformità al diritto dell'UE con una sola norma in tutto il mercato unico. Come sottolineato dalla recente strategia dell'UE in materia di normazione 45 , le norme svolgono un ruolo importante per le transizioni digitale e verde e possono conferire all'Unione europea il ruolo di leader mondiale, in particolare per quanto riguarda le tecnologie strategiche. Le norme possono inoltre contribuire alla creazione di una società più inclusiva garantendo l'accessibilità di una serie di prodotti e servizi di uso quotidiano. Le norme internazionali svolgono inoltre un ruolo importante non solo nel contrastare gli ostacoli tecnici agli scambi, ma anche nell'agevolare l'accesso al mercato internazionale per le imprese dell'UE. Grazie al crescente ruolo geopolitico svolto dalle norme, per preservare i valori e gli interessi dell'Unione è fondamentale anche un maggiore impegno dell'UE nei processi di elaborazione delle norme internazionali. A tal fine la Commissione sta avviando dialoghi strategici con i principali partner commerciali, come gli Stati Uniti, il Giappone o l'India. 

Il mercato unico ha consentito all'Unione europea di diventare una potenza commerciale, creando opportunità per le imprese dell'UE all'estero, proiettando verso l'esterno le nostre norme e i nostri valori, collegando l'UE ai poli d'espansione di tutto il mondo, garantendoci i fattori produttivi necessari e sostenendo gli altri mercati nel conseguimento degli obiettivi di sostenibilità. L'UE è il principale partner commerciale di 53 paesi in tutto il mondo, che insieme rappresentano il 48 % del PIL mondiale. Il mercato unico costituisce una potente leva in grado di garantire che l'apertura dell'Unione vada di pari passo con il rispetto delle norme dell'UE, ad esempio affrontando le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere 46 e vietando le merci prodotte con il lavoro forzato 47 o con pratiche non sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. Inoltre la capacità dell'UE di utilizzare strumenti economici come sanzioni e misure restrittive per sostenere l'ordine internazionale basato su regole è fondata su un mercato unico ben funzionante che svolge un ruolo centrale nell'economia globale.

3. PERCORSO PER IL FUTURO: VERSO UN'ULTERIORE INTEGRAZIONE DEL MERCATO UNICO

Gli anniversari sono un'opportunità non solo per guardare ai risultati conseguiti in passato, ma anche per definire le aspettative e gli obiettivi per il futuro. In un contesto in rapida evoluzione, occorre portare avanti gli sforzi volti a migliorare l'applicazione delle norme del mercato unico e a infondere una responsabilità congiunta per il mercato unico a livello nazionale e dell'UE. Laddove necessario, le norme devono inoltre essere continuamente adeguate a nuovi prodotti, servizi e modelli imprenditoriali che contribuiranno ad alimentare le transizioni verde e digitale.

Un mercato unico pienamente funzionante è il fondamento essenziale della competitività a lungo termine dell'UE. La comunicazione della Commissione sulla competitività, pubblicata assieme alla presente comunicazione 48 , definisce azioni volte a garantire un quadro normativo prevedibile, coerente e semplificato che agevoli la competitività a lungo termine, oltre ad assicurare la disponibilità delle competenze necessarie per le transizioni verde e digitale e per la crescita economica, nonché accelerare e migliorare l'accesso ai finanziamenti.

In futuro la Commissione collaborerà con tutti i livelli di governance e tutti i portatori di interessi per sfruttare appieno il potenziale del mercato unico così da gettare solide basi per una competitività sostenibile a lungo termine. In tale contesto, la presente comunicazione si concentra su due settori fondamentali di ulteriore intervento:

·l'applicazione delle norme del mercato unico vigenti e l'eliminazione degli ostacoli a livello degli Stati membri, in particolare gli ostacoli alla prestazione transfrontaliera di servizi, e negli ecosistemi industriali con il maggiore potenziale di integrazione economica (commercio al dettaglio, industria edilizia, turismo, servizi alle imprese e il settore delle energie rinnovabili); 

·la continua promozione delle dimensioni verde e digitale del mercato unico come fonte di innovazione, crescita e competitività.

3.1. Applicare le norme del mercato unico ed eliminare gli ostacoli a livello degli Stati membri

I cittadini e le imprese possono cogliere pienamente le opportunità offerte dal mercato unico solo se le norme dell'UE sono attuate e applicate correttamente 49 . Garantire la corretta attuazione costante delle norme del mercato unico è responsabilità collettiva della Commissione e degli Stati membri. In particolare la corretta applicazione della normativa si basa sul lavoro svolto dalle autorità nazionali per dare loro piena efficacia.

Il recepimento corretto e tempestivo del diritto dell'UE è di fondamentale importanza per garantire che la normativa sul mercato unico produca gli effetti auspicati. La media del mancato recepimento delle direttive sul mercato unico 50 supera ora la soglia dell'1 % fissata dal Consiglio europeo nel marzo 2007. Solo cinque Stati membri hanno raggiunto l'obiettivo concordato (cfr. grafico 3). Le direttive devono inoltre essere recepite e applicate correttamente sul campo e occorre prestare particolare attenzione al problema della sovraregolamentazione ingiustificata. A tale riguardo gli Stati membri devono migliorare notevolmente la situazione attuale (cfr. grafico 4).

Figura 3: Deficit di recepimento degli Stati membri al 10 dicembre 2021 51

Fonte: Quadro di valutazione del mercato unico 52

Grafico 4: Deficit di conformità degli Stati membri al 10 dicembre 2021

Fonte: Quadro di valutazione del mercato unico 53

 
Non esiste un approccio universale per far sì che le norme del mercato unico possano realizzare appieno il loro potenziale, ma in tutti i casi sono necessari una forte cultura della conformità e uno spirito di partenariato per gestire con successo il mercato unico. La Commissione si impegna a collaborare con gli Stati membri al livello appropriato della loro amministrazione per sostenere e promuovere l'ambiziosa attuazione delle norme del mercato unico. A complemento della cooperazione, la Commissione continuerà a perseguire una rigorosa politica di applicazione per garantire che le norme dell'UE concordate congiuntamente siano anche applicate in modo corretto collettivamente da tutti gli Stati membri.

La Commissione persegue un approccio strategico all'applicazione delle norme e sta attuando con successo il suo piano d'azione 2020 per l'applicazione delle norme del mercato unico 54 , concentrandosi sulle questioni critiche. Tra queste vi sono la garanzia della libertà di stabilimento, la libera circolazione di beni e servizi, compresa la mobilità dei professionisti per colmare le carenze in termini di competenze, la garanzia che le norme in materia di appalti pubblici consentano alle imprese di competere in tutto il mercato unico e l'uso efficiente dei fondi pubblici, la lotta contro le procedure di pagamento sleali e i ritardi nei pagamenti, nonché l'applicazione delle norme europee a vantaggio dei cittadini e delle imprese.

Nel febbraio 2023 la Commissione ha adottato 24 decisioni di infrazione per eliminare gli ostacoli al mercato unico dei servizi e facilitare l'attività delle imprese dell'UE 55 . Allo stesso tempo la forte azione condotta dalla Commissione per assicurare il rispetto delle norme ha permesso di chiudere 18 casi di infrazione grazie a miglioramenti concreti apportati nel mercato unico dei servizi.

Si creano ostacoli ingiustificati quando il diritto nazionale è in conflitto con le norme del mercato unico o quando tali norme sono attuate o applicate in modo incompleto o insufficiente a livello nazionale, anche a causa delle prassi amministrative delle autorità nazionali. Tali ostacoli limitano la capacità delle imprese di prosperare, rimanere competitive e sfruttare le transizioni verde e digitale.

Alcuni tipi di ostacoli si sono dimostrati persistenti: il 60 % degli ostacoli attualmente segnalati dalle imprese sono dello stesso tipo di quelli segnalati 20 anni fa 56 . Molti di questi riguardano la normativa nazionale e le prassi amministrative, che devono essere affrontate in primo luogo direttamente dagli Stati membri. Tra gli ostacoli confermati dai portatori di interessi figurano la complessità delle procedure nazionali e la mancanza di informazioni al riguardo, requisiti nazionali sproporzionati nel settore dei servizi, compresa la mobilità dei professionisti, requisiti amministrativi onerosi per il distacco dei lavoratori e difficoltà connesse all'imposizione fiscale nel contesto transfrontaliero. Molti di questi ostacoli non sono suscettibili di armonizzazione legislativa e pertanto l'obiettivo principale rimane la riduzione degli ostacoli a livello nazionale. Lo strumento di sostegno tecnico aiuta gli Stati membri a migliorare l'amministrazione pubblica e a creare un contesto imprenditoriale favorevole.

I servizi sono particolarmente importanti per l'economia dell'UE. Essi rappresentano circa il 70 % del PIL dell'UE e il 73 % dell'occupazione totale e riguardano un'ampia varietà di settori e molte attività diverse. In alcuni settori la libera circolazione dei servizi funziona bene, agevolata dalle tecnologie digitali e da norme armonizzate. Altri settori rimangono ancora principalmente confinati ai mercati nazionali, talvolta a causa di fattori intrinseci al servizio specifico (ad esempio, preferenze di mercato regionali o nazionali). Laddove vi è margine per una maggiore integrazione nei servizi, di norma si tratta di ostacoli legati alla regolamentazione nazionale nel settore dei servizi alle imprese, a requisiti di autorizzazione restrittivi nel settore del commercio al dettaglio, a disposizioni regolamentari e amministrative che complicano la prestazione transfrontaliera dei servizi edili e alle restrizioni nel turismo per quanto riguarda sia la prestazione transfrontaliera di servizi sia i requisiti per i servizi alberghieri.

Il rafforzamento della collaborazione tra gli Stati membri e con la Commissione e gli scambi di informazioni, nonché di opinioni, in particolare in sede di Consiglio "Competitività", svolgono un ruolo importante nell'attuazione efficace delle norme del mercato unico, prevenendo le violazioni del diritto dell'UE fin dall'inizio ed evitando le relative infrazioni.

Il lavoro della task force per l'applicazione delle norme sul mercato unico (SMET) 57 , istituita nel 2020, ha dimostrato il notevole valore della collaborazione tra gli Stati membri e la Commissione nell'affrontare gli ostacoli concreti che le imprese dell'UE incontrano nel mercato unico. Il lavoro congiunto e intenso svolto in questa sede innovativa si incentra sulla semplificazione del quadro normativo e sulla riduzione degli ostacoli amministrativi in settori specifici. Ad esempio, nell'ambito della SMET gli Stati membri hanno convenuto di semplificare i vincoli per i professionisti e le imprese che forniscono servizi transfrontalieri temporanei e, sulla base delle buone prassi, di eliminare le verifiche preliminari delle qualifiche per 247 professioni nonché rivedere e ridurre i requisiti amministrativi e documentali.

La SMET ha altresì individuato oltre 80 tra gli ostacoli più pressanti al rilascio agevole e rapido delle autorizzazioni per la realizzazione di impianti eolici e solari. Tenendo presente che nella produzione di energia rinnovabile sono attive 50 000 PMI, l'eliminazione di tali ostacoli faciliterà la crescita sostenibile. Inoltre ciò renderà l'UE più attraente come sede di investimenti e integrerà efficacemente la proposta normativa riguardante l'industria a zero emissioni nette, che mira a facilitare e accelerare gli investimenti in progetti di produzione di tecnologie a zero emissioni nette così da aumentare in modo significativo la produzione di pannelli solari, turbine eoliche e altre tecnologie energetiche pulite in Europa. Il quadro giuridico vigente in materia di autorizzazioni per l'installazione di impianti di energia rinnovabile (sulla base della direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili) sarà presto integrato, grazie a detta proposta, con un quadro giuridico armonizzato per razionalizzare anche l'autorizzazione di nuovi impianti industriali che producono tali tecnologie, compresi i progetti di gigafactory. La Commissione ribadisce il valore importante della SMET quale strumento di cooperazione con gli Stati membri per affrontare gli ostacoli al mercato unico e pertanto fa affidamento sui costanti sforzi comuni al fine di conseguire risultati concreti in questo ambito.

Il proseguimento dell'attuale dialogo strutturato con i portatori di interessi delle imprese, anche nel contesto del forum industriale 58 , della rete Enterprise Europe (EEN), della rete dei rappresentanti nazionali delle PMI e della rete di cluster, è un'altra attività fondamentale per comprendere meglio gli ostacoli che si trovano ad affrontare. Questo lavoro si avvarrà anche di attività di analisi quali la relazione annuale sul mercato unico e la relazione annuale della SMET. Il quadro di valutazione del mercato unico è uno strumento utile a tutti i portatori di interessi per comprendere gli ostacoli rimanenti e per progettare azioni volte alla loro eliminazione. La Commissione monitorerà attentamente alcuni indicatori scelti del quadro di valutazione del mercato unico e altre fonti pertinenti relative all'applicazione e al contesto imprenditoriale, quali i deficit di recepimento e di conformità, gli appalti pubblici, i ritardi di pagamento da parte delle autorità pubbliche e la disponibilità di servizi pubblici digitali, nonché gli indicatori elaborati nelle raccomandazioni di riforma per i servizi professionali.  59  

Gli strumenti di collaborazione esistenti dovrebbero essere sfruttati appieno per migliorare ulteriormente la risoluzione proattiva e pratica dei problemi del mercato unico per i cittadini e le imprese, anche con un intervento urgente da parte degli Stati membri per garantire che i centri SOLVIT nazionali 60 dispongano di risorse umane sufficienti e adeguate. L'esame delle misure nazionali prima della loro adozione si è rivelato particolarmente efficace per prevenire conflitti con le norme del mercato unico. La rete SOLVIT è riuscita a risolvere più di 2000 casi nel 2021 61 , con un tasso medio di risoluzione dell'87 %.

Il meccanismo di notifica ai sensi della direttiva sulla trasparenza nel mercato unico (sistema di notifica ai sensi della direttiva sulla trasparenza nel mercato unico) 62 si è trasformato in uno strumento realmente preventivo, che rafforza il dialogo e la cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione in una fase precoce, ad esempio per quanto riguarda i trasporti a basse emissioni o il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti.

Al fine di migliorare il rispetto delle norme del mercato unico, la Commissione intende semplificare gli obblighi di notifica degli Stati membri istituendo uno sportello unico per le notifiche relative al mercato unico. Mentre al momento attuale gli Stati membri devono utilizzare una serie di strumenti di notifica istituiti da diversi atti legislativi del mercato unico, uno sportello unico di notifica consentirà agli Stati membri di effettuare tutte le notifiche nella stessa sede.

Nel settore dei servizi la Commissione sta inoltre avviando un processo prioritario volto ad affrontare assieme agli Stati membri gli ostacoli alla libera circolazione dei servizi negli ecosistemi industriali con un elevato contenuto di servizi che non hanno raggiunto il loro potenziale in termini di scambi transfrontalieri. Tali ecosistemi sono in particolare l'edilizia, il commercio al dettaglio, il turismo e i servizi alle imprese.

Molti ostacoli non sono volutamente tali: spesso sono semplicemente il risultato di modi differenti di procedere, concepiti in momenti diversi nei vari Stati membri e basati su considerazioni nazionali o locali. Essi non possono essere chiaramente in contrasto con il trattato o con le norme armonizzate. Tuttavia possono ostacolare in modo significativo le attività transfrontaliere. Inoltre, nonostante i vantaggi che tutti noi possiamo trarre da scambi più agevoli, i forti interessi acquisiti, le altre priorità più visibili politicamente e/o la semplice forza di inerzia possono ostacolare l'elaborazione di soluzioni pratiche. La Commissione non può essere l'unica a esprimersi nell'interesse del mercato unico, agendo attraverso i suoi poteri di esecuzione e convocazione. Il mercato unico ha inoltre bisogno di una sede specifica di espressione all'interno delle amministrazioni nazionali. La Commissione propone pertanto a ciascuno Stato membro di istituire uno speciale ufficio per il mercato unico dedicato ad eliminare gli ostacoli al mercato unico. Tale ufficio dovrebbe disporre di una dirigenza di alto livello e di risorse adeguate, nonché di un mandato permanente per sollevare questioni in modo proattivo e proporre soluzioni nell'ambito del sistema decisionale nazionale 63 . Questo lavoro sarebbe complementare a strumenti collaborativi quali SOLVIT e SMET e potrebbe contribuire in particolare ad eliminare gli ostacoli alla prestazione di servizi ancora esistenti.

Prevenire l'apparizione di nuovi ostacoli agli scambi è estremamente importante e lo è in particolare nel settore dei servizi, in cui la diversità delle normative nazionali e i forti interessi acquisiti hanno limitato la capacità di conseguire una maggiore integrazione nel mercato unico. La direttiva sui servizi impone agli Stati membri di garantire che la nuova normativa che introducono sia giustificata e proporzionata, in particolare per quanto riguarda restrizioni quali le limitazioni territoriali, le norme sulla proprietà delle imprese o le tariffe fisse. La direttiva servizi obbliga tra l'altro gli Stati membri a notificare tali nuovi requisiti alla Commissione e agli altri Stati membri.

Inoltre dal 2020 la direttiva relativa a un test della proporzionalità fornisce agli Stati membri un quadro per valutare e spiegare perché eventuali nuove norme nazionali siano non discriminatorie e proporzionate prima della loro entrata in vigore. Tuttavia tale direttiva si applica solo a una parte dell'economia dei servizi, vale a dire ai servizi professionali regolamentati. La Commissione intende analizzare insieme agli Stati membri come utilizzare al meglio questo quadro per i servizi in generale e non solo per quelli professionali. A tal fine adeguerà lo strumento di notifica della direttiva servizi e fornirà ulteriori orientamenti mirati agli Stati membri per l'applicazione di tali criteri di proporzionalità. Ciò contribuirà in modo significativo a una regolamentazione migliore e meno restrittiva ed eviterà il ricorso a un'applicazione a posteriori costosa e inutilmente conflittuale.

Un ampio gruppo di Stati membri ha iniziato a collaborare con la Commissione al fine di introdurre volontariamente una dichiarazione elettronica comune per i lavoratori distaccati 64 . La Commissione esorta tutti gli Stati membri ad adoperarsi per portare a termine i relativi lavori entro la fine del 2023.

È necessario un rinnovato impegno politico a tutti i livelli per migliorare l'applicazione e il rispetto delle norme del mercato unico e per rispettare gli impegni assunti in precedenza 65 . La Commissione sottoporrà periodicamente i risultati del quadro di valutazione del mercato unico all'attenzione delle autorità nazionali responsabili del mercato unico, in particolare in sede di Consiglio "Competitività". La discussione dovrebbe valutare i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi, individuare eventuali azioni supplementari da adottare per migliorare i risultati conseguiti dagli Stati membri nell'applicazione delle norme del mercato unico e ridurre gli ostacoli inutili e sproporzionati.

La Commissione richiama il suo precedente invito agli Stati membri a impegnarsi a limitare il deficit di recepimento allo 0,5 % per tutte le direttive 66 e allo 0 % per le direttive la cui scadenza di attuazione è trascorsa da più di due anni 67 . Analogamente la Commissione richiama la sua precedente proposta di ridurre il deficit di conformità allo 0,5 % per tutte le direttive 68 . Inoltre, per i casi di mancata comunicazione delle misure di recepimento, la Commissione ha proposto l'obiettivo di soli 12 mesi tra l'invio della lettera di costituzione in mora e la risoluzione del caso o per deferire i casi di infrazione alla Corte di giustizia 69 .

Sulla base di quanto esposto, la Commissione propone di fissare obiettivi concreti in materia di applicazione al fine di limitare allo 0,5 % tanto il deficit di recepimento quanto quello di conformità. Propone inoltre di fissare un parametro di riferimento per SOLVIT al fine di risolvere almeno il 90 % dei casi entro 12 mesi in ciascuno Stato membro. La Commissione comunicherà inoltre le sue osservazioni sui progressi compiuti nell'eliminazione degli ostacoli al mercato unico nel contesto di strumenti di cooperazione come la SMET.

3.2. Continuare a promuovere le dimensioni verde e digitale del mercato unico

Il mercato unico sarà fondamentale per la transizione verde dell'UE e per l'economia circolare. L'UE deve mantenere la sua leadership in materia di tecnologie pulite e il suo vantaggio competitivo in materia di decarbonizzazione per poter realizzare un'economia a zero emissioni. Dobbiamo utilizzare i materiali e le altre risorse in modo più efficiente e passare a un'economia circolare che preservi il valore dei materiali nei prodotti e riduca al minimo i rifiuti. Il piano d'azione per l'economia circolare è in fase di attuazione e ha obiettivi ambiziosi per promuovere le transizioni verde e digitale.

Norme comuni applicabili in tutta l'UE renderanno più facile per le imprese essere all'altezza di queste sfide e conseguire così i nostri obiettivi, potenzialmente anche a livello globale. Le norme sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili facilitano e aumentano il recupero e il riciclaggio dei materiali dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita, riducendo al minimo la produzione di rifiuti. L'iniziativa sui passaporti dei prodotti consentirà ai consumatori e agli operatori economici di accedere facilmente alle informazioni sulla conformità dei prodotti, nonché sul loro contenuto riciclato e riciclabile.

Il quadro della finanza sostenibile dell'UE offre strumenti che aiutano i capitali privati a investire in attività verdi e a finanziare la transizione. La tassonomia unionale della sostenibilità offre un elenco di attività economiche sostenibili su misura per gli investitori che desiderano effettuare investimenti sostenibili e nelle tecnologie pulite.

Sebbene l'attuale assetto del mercato dell'elettricità nell'UE abbia prodotto nel corso di molti anni un mercato efficiente e ben integrato, che ha incentivato la diffusione di energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e di tecnologie pulite flessibili, la recente crisi energetica ha evidenziato una serie di carenze che hanno esposto le famiglie e le imprese a forti picchi dei prezzi che hanno influito sulle bollette dell'energia elettrica. Per rispondere alla crisi, l'UE ha adottato un pacchetto di misure sui prezzi dell'energia volto a contrastare l'incremento dei prezzi (tra cui sostegno al reddito, sgravi fiscali e misure per il risparmio e lo stoccaggio del gas), nonché il piano REPowerEU con ulteriori misure e finanziamenti per promuovere l'efficienza energetica e le energie rinnovabili al fine di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi. La Commissione ha proposto una riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica 70 .

La digitalizzazione è un fenomeno dilagante che fa ormai parte della nostra vita quotidiana. È un fattore chiave per la competitività dell'Unione e la prosperità e il benessere delle nostre società. Il regolamento sui servizi digitali e il regolamento sui mercati digitali conferiscono alla Commissione nuovi poteri diretti di indagine ed esecuzione già noti in altri settori, come la legislazione sulla concorrenza o la regolamentazione del settore finanziario. La Commissione si impegna ad adottare tutte le misure di indagine e di esecuzione necessarie e a utilizzare i suoi poteri di vigilanza nei confronti delle piattaforme e dei motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, nonché dei controllori dell'accesso, qualora non rispettino i loro obblighi a norma del regolamento sui servizi digitali o del regolamento sui mercati digitali.

I cittadini europei nel mercato unico devono avere accesso a una connettività affidabile, veloce e sicura in tutta l'Unione e occorre garantire che tutte le infrastrutture critiche dell'UE, comprese le comunicazioni elettroniche e le infrastrutture digitali, siano dotate di elevata sicurezza. Contestualmente alla proposta di normativa sull'infrastruttura Gigabit, adottata il 23 febbraio, la Commissione ha avviato un'ampia consultazione esplorativa sul futuro del settore della connettività. La consultazione esamina anche i modi possibili per procedere verso un vero mercato unico delle comunicazioni elettroniche. In ultima analisi ciò andrebbe a vantaggio dei cittadini, in quanto fornirebbe loro servizi di telecomunicazione migliori e a prezzi più accessibili.

La strategia europea per i dati del 2020 mira a creare un autentico mercato unico dei dati in cui le norme europee sulla tutela della privacy e sulla protezione dei dati siano pienamente rispettate e vi sia chiarezza giuridica su chi può accedere ai dati e utilizzarli e a quali condizioni. Nel febbraio 2022 la Commissione ha proposto la normativa sui dati al fine di stabilire un quadro di riferimento di base per garantire l'equità nell'ambiente digitale, stimolare la competitività sul mercato dei dati, offrire opportunità di innovazione basata sui dati e rendere i dati più accessibili a tutti. Tale quadro generale sarà sostenuto dalla creazione e dall'interconnessione di spazi comuni europei di dati in settori strategici e di interesse pubblico.

Contestualmente alla pubblicazione della presente comunicazione, la Commissione sta avviando la creazione di uno spazio di dati sugli appalti pubblici 71 , che garantirà dati più accessibili e di migliore qualità per i contratti pubblici, che ammontano a circa 2 000 miliardi di EUR (pari quasi al 13,6 % del PIL dell'UE) 72 . Tale spazio di dati creerà condizioni di parità per le imprese che presentano offerte per progetti aggiudicati con appalti pubblici in tutta l'UE. Sarà uno strumento particolarmente utile per le PMI. Aiuterà gli acquirenti pubblici e le imprese a migliorare le loro strategie di investimento e di offerta e a garantire a tutti i portatori di interessi una maggiore trasparenza e un miglior rapporto costi-benefici.

Il proposto spazio europeo dei dati sanitari non solo darà più controllo ai singoli pazienti, ma renderà anche possibile la ricerca e le innovazioni in campo sanitario su scala europea 73 . Occorre inoltre affrontare l'eccessiva frammentazione del mercato unico dei medicinali per facilitare la circolazione degli stessi a vantaggio dei pazienti dell'UE.

Dopo decenni di discussioni, il brevetto unitario diventerà finalmente realtà nel giugno 2023. Si tratta di un consolidamento del mercato unico nella tecnologia atteso da tempo. I brevetti sono i diritti di proprietà intellettuale più potenti, fondamentali per gli investimenti nella transizione digitale. Le simulazioni effettuate inducono a ritenere che il brevetto unitario possa generare un aumento annuo degli investimenti esteri diretti nell'UE pari a 1,8 miliardi di EUR 74 . Il brevetto unitario sarà accompagnato da una riforma dei brevetti essenziali che definirà le norme globali in materia di concessione di licenze in modo da massimizzare gli investimenti in ricerca e sviluppo sia dei titolari che degli utilizzatori dei brevetti essenziali dell'UE.

La digitalizzazione rende sempre più facile per i cittadini esercitare i loro diritti in materia di sicurezza sociale a livello transfrontaliero. Nel corso del 2023 la Commissione presenterà un'iniziativa sulla digitalizzazione del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, nel quadro dei lavori relativi a un progetto pilota per la tessera europea di sicurezza sociale 75 . L'iniziativa illustrerà in che modo la digitalizzazione in questo settore facilita l'esercizio dei diritti di sicurezza sociale dei cittadini in tutta Europa e sostiene così la libera circolazione delle persone e la mobilità del lavoro. Descriverà i progressi compiuti nella digitalizzazione dei sistemi di sicurezza sociale, le principali sfide e opportunità e i collegamenti con altre iniziative digitali e fisserà traguardi chiari fino al 2030, sostenendo la visione a lungo termine della Commissione relativa a sistemi di sicurezza sociale più interoperabili e interconnessi.

L'UE svolge un ruolo attivo anche nel settore delle politiche fiscali al fine di affrontare le distorsioni e garantire il buon funzionamento del mercato unico. Ad esempio, la proposta relativa all'IVA nell'era digitale 76 contribuirà notevolmente al rafforzamento del mercato unico, semplificando ulteriormente gli obblighi in materia di IVA degli operatori commerciali, in particolare delle PMI, e proponendo un obbligo di dichiarazione digitale che impedirà un'ulteriore frammentazione nell'UE. "Imprese in Europa: quadro per l'imposizione dei redditi" (The Business in Europe: Framework for Income Taxation - BEFIT), attualmente in fase di preparazione, introdurrà un codice unico della tassazione delle imprese per l'UE che porterà a un approccio coerente alla tassazione delle imprese in tutta l'UE.

La Commissione sta inoltre preparando un'ambiziosa riforma dell'unione doganale, che rafforzerà ulteriormente la cooperazione tra le autorità doganali e le autorità di vigilanza del mercato, includendo l'analisi e la ricerca centralizzate dei dati relativi alla gestione dei rischi e uno scambio più completo e strutturato di dati provenienti da molteplici fonti. Affinché le imprese dell'UE possano prosperare di fronte alle nuove sfide geopolitiche e mantenere i loro impianti di produzione all'interno del mercato unico, è della massima importanza preservare la sua integrità e mantenere al suo interno condizioni di parità con i produttori di paesi terzi. Uno degli obiettivi fondamentali della riforma doganale è quindi applicare in modo più efficiente ed efficace le norme dell'UE alle frontiere esterne, compresi divieti e restrizioni 77 . 

Il successo della transizione verso un'economia verde e digitale richiede una forza lavoro dotata delle competenze necessarie. Già oggi il 77 % delle imprese dichiara di avere difficoltà a trovare dipendenti che abbiano le competenze richieste 78 . Uno strumento fondamentale per garantire che le imprese abbiano accesso alle competenze di cui hanno bisogno quando e dove vogliono è il sistema di mobilità professionale dell'UE, che dal 1997 ha consentito a 800 000 persone di esercitare la loro professione in un altro Stato membro. Dal 2013 anche l'introduzione della tessera professionale europea e di una prova di formazione comune ha facilitato la mobilità, ma solo in un numero limitato di professioni. Per sfruttare questo potenziale e rendere il riconoscimento delle qualifiche professionali in altri Stati membri più rapido e più semplice per un maggior numero di persone, la Commissione esaminerà assieme agli Stati membri la possibilità di ricorrere maggiormente a questi strumenti e a strumenti analoghi. Nel 2023 la Commissione presenterà inoltre una proposta per facilitare il riconoscimento delle qualifiche dei cittadini di paesi terzi al fine di rendere il mercato unico più attraente per i talenti e i lavoratori qualificati provenienti da paesi terzi. La Commissione sarà inoltre alla guida dell'elaborazione di un certificato europeo delle competenze digitali per garantire un livello minimo di qualità e il miglioramento del livello delle stesse e il riconoscimento del certificato in tutta l'UE. Contestualmente completeremo entro il 2025 lo spazio europeo dell'istruzione, arricchendo ulteriormente la dimensione digitale e verde dei sistemi di istruzione degli Stati membri, rendendo più facile per discenti e docenti lavorare in tutto il mercato unico e agevolando la collaborazione tra ricercatori e università.

* * *

4.Conclusioni

Il mercato unico ha apportato benefici ai cittadini, alle imprese e all'UE nel suo complesso in termini economici, sociali e geopolitici. Sebbene tali vantaggi siano incontestabili, occorre portare avanti gli sforzi comuni per cercare e trovare soluzioni al fine di sfruttare ulteriormente il potenziale ancora inutilizzato del mercato unico. Il mercato unico dovrà altresì continuare ad adattarsi alle nuove realtà del contesto geopolitico, agli sviluppi tecnologici, alle transizioni verde e digitale e alla necessità di rafforzare la competitività e la produttività a lungo termine dell'UE.

Trent'anni fa la creazione del mercato unico è stata il frutto di uno sforzo comune. Guardando al futuro, dobbiamo continuare a massimizzare i benefici del mercato unico nel contesto di queste nuove realtà. In primo luogo, è necessario concentrarsi nuovamente sull'eliminazione degli ostacoli nei settori più rilevanti per l'intera economia, quali i servizi, i mercati dei capitali, i mercati dell'energia, i mercati digitali e dei dati. In secondo luogo, le attività di applicazione devono concentrarsi sui settori che presentano il massimo potenziale non sfruttato, quali i servizi alle imprese, il commercio al dettaglio, l'edilizia e il turismo. In terzo luogo, sono necessari chiari parametri di riferimento per affrontare i deficit relativi al recepimento e all'attuazione delle norme dell'UE, alla riduzione degli ostacoli amministrativi e al miglioramento del contesto imprenditoriale.

La Commissione monitorerà i progressi sulla base del quadro di valutazione del mercato unico e di altre fonti pertinenti relative all'applicazione e al contesto imprenditoriale, nonché i progressi compiuti nell'ambito della rete SOLVIT e di strumenti di cooperazione come la SMET.

Sulla base di quanto descritto, la relazione della Commissione sui progressi compiuti nell'applicazione e nell'attuazione delle norme del mercato unico e sull'eliminazione degli ostacoli al mercato unico servirà come punto di partenza per le discussioni in sede di Consiglio e di Consiglio europeo. I capi di Stato e di governo sono invitati a discutere ogni anno i rispettivi sviluppi realizzati nel contesto del Consiglio europeo di primavera.

Tutto ciò richiederà uno sforzo comune a tutti gli attori – il Parlamento europeo, gli Stati membri, la Commissione, nonché le imprese, le PMI e le organizzazioni della società civile – ciascuno dei quali contribuirà secondo le proprie competenze.

La Commissione invita i leader, i governi, i legislatori e le parti sociali a vedere la celebrazione del mercato unico di quest'anno come un'opportunità per raddoppiare gli sforzi per far sì che il mercato unico continui a produrre risultati, e a produrne ancora di migliori, per i cittadini e le imprese. Occorre infine continuare a riflettere su come far avanzare il mercato unico anche nei prossimi 30 anni.

(1)

Misurato a parità di potere d'acquisto, prospettive economiche mondiali dell'FMI.

(2)

Comprese quelle demografiche.

(3)

Risoluzione del Parlamento europeo, del 18 gennaio 2023, sul 30º anniversario del mercato unico: celebrare i risultati e guardare agli sviluppi futuri, P9_TA(2023)0007.

(4)

  Conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio 2023 .

(5)

Mappatura del costo della non-Europa 2019-2024, studio del Servizio Ricerca del Parlamento europeo, 2019.

(6)

Questo ruolo globale del mercato unico è riconosciuto dalla risoluzione del Parlamento europeo (cfr. punto 9).

(7)

Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia: https://www.acer.europa.eu/events-and-engagement/news/press-release-acer-publishes-its-final-assessment-eu-wholesale .

(8)

Sistema di informazione del mercato interno https://ec.europa.eu/internal_market/imi-net/index_it.htm.

(9)

  Quadro di valutazione del mercato unico 2022 , prestazione complessiva dell'IMI.

(10)

Per maggiori informazioni, cfr. identità digitale europea (europa.eu) .

(11)

Per maggiori informazioni, cfr. la decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma strategico per il decennio digitale 2030 "Percorso per il decennio digitale" .

(12)

PIL a prezzi correnti.

(13)

Escluso il settore finanziario.

(14)

Celebrazione dei 30 anni del mercato unico dell'UE 1993-2023, Eurostat: https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/w/edn-20221206-1 .

Questa cifra comprende "l'economia non finanziaria" (sezioni da B a N e divisione 95, tranne la sezione K, della classificazione statistica delle attività economiche nell'Unione europea - NACE, rev. 2), che include l'industria, le costruzioni, il commercio, la distribuzione e i servizi non finanziari.

(15)

Documento di riflessione 094:  Quantificare gli effetti economici del mercato unico in un macromodello strutturale (europa.eu) , Jan in't Veld, 2019.

(16)

Fonte: Ministero danese dell'Industria, delle imprese e della finanza: The Single Market accounts for 56 million jobs across the EU.  

(17)

Dipendenti di imprese che esportano servizi o forniscono beni intermedi e servizi al settore delle esportazioni.

(18)

Fonte: "I servizi transfrontalieri nel mercato interno: un importante contributo alla coesione economica e sociale", studio di Manuel Fritsch e Roman Bertenrath (2019); https://www.eesc.europa.eu/it/our-work/publications-other-work/publications/cross-border-services-internal-market-important-contribution-economic-and-social-cohesion .

(19)

Fonte: Parson, C. e Smith, A. (2022) "The 'completeness' of the EU Single Market in comparison to the United States", Single Market Economy Papers, WP7, Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea. Cfr. anche la sezione 2.4 sul modo in cui gli ostacoli non normativi nell'UE sono affrontati mediante la cooperazione amministrativa e gli strumenti digitali.

(20)

Fonte: Banca centrale europea (2022), "Integrazione e struttura finanziaria nell'area euro", relazione tecnica, Banca centrale europea, Francoforte. Commissione europea (2022), "Panoramica della stabilità finanziaria e dell'integrazione europea", Documento di lavoro dei servizi della Commissione, SWD(2022) 93 final, Commissione europea, Bruxelles.

(21)

EURES è una rete europea di cooperazione di servizi per l'impiego, concepita per facilitare la libera circolazione dei lavoratori EURES (europa.eu) .

(22)

Direttiva (UE) 2018/957 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, recante modifica della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi (Testo rilevante ai fini del SEE).

(23)

Direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio.

(24)

Direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea.

(25)

Dati relativi all'UE-28. Cfr. Comitato economico e sociale europeo, Sviluppi recenti dell'economia sociale nell'Unione europea, di Monzon J. L. e Chaves R., 2017.

(26)

Comunicazione della Commissione "Creare un'economia al servizio delle persone: un piano d'azione per l'economia sociale", COM(2021)778.

(27)

Fonte: Parson, C. e Smith, A. (2022) "The 'completeness' of the EU Single Market in comparison to the United States", Single Market Economy Papers, WP7, Ufficio delle pubblicazioni della Commissione europea. Cfr. anche la sezione 2.4 sul modo in cui nell'UE tali ostacoli non normativi sono affrontati mediante la cooperazione amministrativa e gli strumenti digitali.

(28)

Nell'ultimo decennio la ricerca e l'innovazione in senso lato hanno contribuito ai due terzi della crescita della produttività dell'UE. Orizzonte Europa e i programmi che lo hanno preceduto hanno contribuito a creare e diffondere meglio conoscenze e tecnologie d'eccellenza in tutto il mercato unico. Cfr. "Risultati dell'UE nel campo della scienza, della ricerca e dell'innovazione (SRIP)", relazione 2020. L'indagine Eurobarometro dell'ottobre 2022 sulla politica della concorrenza, incentrata sui cittadini e sulle PMI, mostra che la stragrande maggioranza degli intervistati ritiene che la concorrenza incoraggi l'innovazione e consenta una scelta più ampia e prezzi migliori. Cfr. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_22_6374 .

(29)

In termini specifici, si stima che nel periodo 2012-2021 gli interventi relativi a fusioni di società, cartelli e antitrust abbiano generato risparmi diretti per i clienti quantificabili tra 12 e 21 miliardi di EUR all'anno (relazione annuale sul mercato unico 2023, pag. 18).

(30)

Per rafforzare la resilienza dei trasporti dell'UE in tempi di crisi, la Commissione ha adottato una comunicazione su un piano di emergenza per i trasporti (COM(2022)211 final). Cfr. anche il piano d'azione sulla mobilità militare 2.0: https://defence-industry-space.ec.europa.eu/action-plan-military-mobility-20_it .

(31)

  https://civil-protection-humanitarian-aid.ec.europa.eu/what/civil-protection/eu-civil-protection-mechanism_it .

(32)

  Ad esempio, la direttiva relativa alla resilienza dei soggetti critici (direttiva (UE) 2022/2557).

(33)

Cfr. Sistema di monitoraggio SCAN ("Supply Chain Alert Notification") per la notifica di allarmi relativi alla catena di approvvigionamento, che introduce questo approccio assieme a un'applicazione pilota ai pannelli solari fotovoltaici: https://single-market-economy.ec.europa.eu/publications/scan-supply-chain-alert-notification-monitoring-system_it .

(34)

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di misure per rafforzare l'ecosistema europeo dei semiconduttori (normativa sui chip), COM(2022) 46 final.

(35)

COM(2023) 160 final.

(36)

COM(2023) 62.

(37)

COM(2023) 161.

(38)

  Quadro temporaneo di crisi e transizione (europa.eu) .

(39)

  https://european-union.europa.eu/principles-countries-history/key-facts-and-figures/economy_it .

(40)

Piano d'azione prioritario per una migliore attuazione dell'accordo di libero scambio globale e approfondito UE-Ucraina.

(41)

La Commissione sta preparando il terreno per un accordo sulla valutazione della conformità e l'accettazione dei prodotti industriali (ACAA) con l'Ucraina. La Commissione è impegnata in lavori preparatori anche con la Moldova, nell'intenzione di avviare negoziati per un ACAA anche con tale paese.

(42)

Al fine di rafforzare il mercato unico sul campo, è stato adottato un consistente pacchetto di finanziamenti da 4,2 miliardi di EUR – il programma per il mercato unico – per sostenere una serie di azioni, che vanno dal miglioramento della vigilanza del mercato al sostegno dei cittadini e delle imprese nella risoluzione dei problemi, dal sostegno alla competitività delle PMI al rafforzamento della sicurezza alimentare.

(43)

Vaccini contro la COVID-19 | Agenzia europea per i medicinali (europa.eu) .

(44)

Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati, GDPR).

(45)

Una strategia dell'UE in materia di normazione - Definire norme globali a sostegno di un mercato unico dell'UE resiliente, verde e digitale, COM(2022) 31.

(46)

Regolamento (UE) 2022/2560 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno.

(47)

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che vieta i prodotti ottenuti con il lavoro forzato sul mercato dell'Unione, COM(2022) 453 final.

(48)

COM(2023) 168.

(49)

Cfr. anche la recente comunicazione della Commissione dal titolo "Applicare il diritto dell'UE per un'Europa dei risultati" (COM(2022) 518 final).

(50)

  Quadro di valutazione del mercato unico 2022 .

Questa analisi prende in considerazione 997 direttive e 5669 regolamenti volti a garantire il funzionamento del mercato unico in vigore al 1º dicembre 2021.

(51)

Cfr. le note da 65 a 68 per maggiori dettagli sugli obiettivi in materia di mancata applicazione.

(52)

  Quadro di valutazione del mercato unico 2022 .

(53)

  Quadro di valutazione del mercato unico 2022 .

(54)

 Come descritto nell'allegato 1: Bilancio dell'attuazione del piano d'azione 2020 per l'applicazione delle norme del mercato unico, Relazione annuale sul mercato unico 2023 . Tutti gli interventi del piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico sono stati attuati o avviati.

(55)

  Libera circolazione dei servizi: la Commissione interviene per assicurare il buon funzionamento del mercato unico dei servizi (europa.eu) .

(56)

Cfr. "30 anni di mercato unico: bilancio e prospettive future", Commissione europea 2022 .

(57)

  https://single-market-economy.ec.europa.eu/news/single-market-task-force-continues-tackle-barriers-single-market-2022-11-29_it .

(58)

Il forum industriale riunisce gli Stati membri, le imprese di tutte le dimensioni, i sindacati e la società civile; funge da cassa di risonanza per i portatori di interessi e presenta lo stato della competitività europea. Il forum conta anche su una task force dedicata incaricata di valutare lo stato del mercato unico. Contribuisce inoltre attivamente ai percorsi di transizione, che tengono conto anche delle sfide normative della duplice transizione verde e digitale e la resilienza dell'industria europea. Oltre a fungere da cassa di risonanza, è anche una fonte di informazione sui problemi affrontati dall'industria e sui modi per superarli. Il forum si riunisce in sessione plenaria 2 o 3 volte all'anno, da ultimo il 7 marzo 2023.

(59)

 Secondo il quadro di valutazione del mercato unico, l'ultimo punteggio relativo alla fornitura di servizi pubblici digitali alle imprese è stato molto elevato (circa 80 o superiore) per due terzi degli Stati membri. Per contro, nel 2022, 19 Stati membri su 27 hanno registrato maggiori ritardi nei pagamenti da parte delle autorità pubbliche rispetto al 2019. Nel complesso gli indicatori degli appalti pubblici suggeriscono una situazione stabile, con un lieve miglioramento. Tuttavia vi è margine per ulteriori progressi in diversi Stati membri, in settori quali la quota di appalti pubblici con un unico offerente e la quota di aggiudicazioni dirette. Per quanto riguarda i servizi professionali, il quadro di valutazione mostra progressi limitati, se non inesistenti, tra il 2007 e il 2021 per quanto riguarda la riduzione degli ostacoli normativi all'accesso alle professioni e all'esercizio delle stesse. I servizi legali rimangono la professione più tutelata nel mercato unico.

(60)

  Centri SOLVIT nazionali - Commissione europea (europa.eu) .

(61)

 Il sostegno di SOLVIT al mercato unico: celebrazione dei 20 anni https://ec.europa.eu/solvit/_docs/2022/anniversary_report_web_en.pdf (non disponibile in IT).

(62)

  Direttiva sulla trasparenza nel mercato unico – EUR-Lex (europa.eu).

(63)

Il suo ruolo dovrebbe essere adattato alle diverse forme di governo, ad esempio nei sistemi federali, o laddove vi sia un decentramento significativo.

(64)

All'inizio del 2023, a seguito di consultazioni e di uno studio di fattibilità, 20 Stati membri hanno convenuto di lavorare alla predisposizione di un modulo comune, come annunciato nell'aggiornamento della strategia industriale 2021.

(65)

Obiettivo dell'1 % per il deficit di recepimento (percentuale di direttive sul mercato unico non ancora completamente notificate alla Commissione), fissato dal Consiglio europeo riunitosi a Bruxelles l'8 e il 9 marzo 2007 e obiettivo dello 0 % per il mancato recepimento delle direttive la cui scadenza di attuazione è trascorsa da più di due anni, stabilito dal Consiglio europeo riunitosi a Barcellona il 15 e 16 marzo 2002.

(66)

Obiettivo dello 0,5 % per il deficit di recepimento proposto dalla Commissione nell'Atto per il mercato unico COM(2011)0206.

(67)

Obiettivo dello 0 % per il mancato recepimento delle direttive la cui scadenza di attuazione è trascorsa da più di due anni, stabilito dal Consiglio europeo riunitosi a Barcellona il 15 e 16 marzo 2002.

(68)

Obiettivo dello 0,5 % per il deficit di conformità proposto dalla Commissione nell'Atto per il mercato unico COM(2011)0206.

(69)

Comunicazione della Commissione "Diritto dell'Unione europea: risultati migliori attraverso una migliore applicazione" C(2016)8600 final.

(70)

COM(2023)148 final.

(71)

C(2023) 1696.

(72)

Attualmente solo una piccola parte dei dati, appena il 20 % di tutte le offerte, è disponibile e consultabile per l'analisi nello stesso luogo, la banca dati Tenders Electronic Daily (TED) dell'UE. L'80 % dei dati, invece, è sparpagliato in formati diversi e in più sistemi tra gli Stati membri.

(73)

  Spazio europeo dei dati sanitari (europa.eu).

(74)

  https://www.epo.org/service-support/publications.html?pubid=162#tab3 .

(75)

La tessera europea di sicurezza sociale integra il sistema di scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale (EESSI), che consente gli scambi tra le autorità, agevolando le interazioni e gli scambi tra i cittadini mobili, gli istituti di sicurezza sociale e altre amministrazioni pubbliche competenti (ad esempio gli ispettorati del lavoro e i prestatori di assistenza sanitaria), rendendo possibile la verifica in tempo reale dei diritti di sicurezza sociale, anche da parte di soggetti che non hanno accesso al sistema EESSI.

(76)

cfr. (COM(2022)701 final).

https://taxation-customs.ec.europa.eu/taxation-1/value-added-tax-vat/vat-digital-age_it .

(77)

Un altro esempio di cooperazione rafforzata delle autorità doganali e di vigilanza del mercato è il regolamento che istituisce l'ambiente dello sportello unico dell'Unione europea per le dogane, di recente adozione, che garantisce l'interconnessione dei sistemi doganali nazionali: Regolamento (UE) 2022/2399 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 novembre 2022, che istituisce l'ambiente dello sportello unico dell'Unione europea per le dogane e modifica il regolamento (UE) n. 952/2013 (GU L 317 del 9.12.2022, pag. 1).

(78)

  Relazione annuale sul mercato unico 2023 , pag. 23.

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