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Document JOC_2002_203_E_0047_01
Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council adopting a multiannual programme for action in the field of energy: "Intelligent Energy for Europe" Programme (2003-2006) (COM(2002) 162 final — 2002/0082(COD))
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: programma "Energia intelligente per l'Europa" (2003-2006) [COM(2002) 162 def. — 2002/0082(COD)]
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: programma "Energia intelligente per l'Europa" (2003-2006) [COM(2002) 162 def. — 2002/0082(COD)]
GU C 203E del 27.8.2002, p. 47–52
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: programma "Energia intelligente per l'Europa" (2003-2006) /* COM/2002/0162 def. - COD 2002/0082 */
Gazzetta ufficiale n. 203 E del 27/08/2002 pag. 0047 - 0052
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: programma "Energia intelligente per l'Europa" (2003-2006) (presentata dalla Commissione) RELAZIONE 1. Introduzione Nel Libro verde intitolato "Verso una strategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico" [1], la Commissione auspica le azioni seguenti in un contesto energetico a lungo termine: [1] COM(2000) 769 def. del 29.11.2000. - L'Unione deve riequilibrare la politica dell'offerta con azioni chiare a favore di una politica della domanda. Considerate le esigenze di questo settore, i margini di crescita dell'offerta comunitaria sono infatti piuttosto limitati, mentre quelli di intervento sulla domanda sembrano più promettenti. - Per la domanda di energia, il Libro verde auspica un effettivo cambiamento del comportamento dei consumatori. I settori dei trasporti e dell'edilizia e le apparecchiature elettriche dovranno essere oggetto di una politica attiva di risparmio energetico e di diversificazione a favore delle energie non inquinanti. - Per l'offerta di energia, la priorità va data alla lotta contro il riscaldamento climatico. La chiave del cambiamento è rappresentata dallo sviluppo delle energie nuove e rinnovabili, compresi i biocarburanti. L'obiettivo è raddoppiare entro il 2010 il loro contributo al bilancio energetico dal 6 al 12% ed aumentare la quota di elettricità prodotta a partire da queste fonti dal 14 al 22%. Le grandi linee di azione delineate nel Libro verde sono confermate e rafforzate dalle nuove priorità dell'Unione decise all'ultimo Consiglio europeo di Göteborg, con particolare riferimento alla strategia europea per lo sviluppo sostenibile. La comunicazione della Commissione "Sviluppo sostenibile in Europa per un mondo migliore: strategia dell'Unione europea per lo sviluppo sostenibile" [2], approvata dal Consiglio europeo di Göteborg, individua i principali ostacoli allo sviluppo sostenibile nelle emissioni di gas a effetto serra generate dalle attività umane e nell'inquinamento provocato dai trasporti. Per trovare le soluzioni necessarie a rimuovere questi ostacoli occorrono un nuovo approccio delle politiche comunitarie e uno sforzo di ravvicinamento ai cittadini e alle imprese, che in ultima analisi sono coloro che devono modificare i modelli di consumo e di investimento. Bisogna cambiare radicalmente l'orientamento degli investimenti pubblici e privati a favore di tecnologie nuove e rispettose dell'ambiente, in modo da dissociare lo sviluppo economico e sociale dal deterioramento dell'ambiente e dal consumo eccessivo di risorse. [2] COM(2001) 264 def. del 15.5.2001. Al capitolo "Limitare il cambiamento climatico e potenziare l'uso di energia pulita", la strategia dell'Unione europea a favore dello sviluppo sostenibile auspica: - un'azione decisa per ridurre la domanda energetica, ad esempio ricorrendo a norme minime più rigorose e a disposizioni in materia di etichettatura nei settori dell'edilizia e delle apparecchiature per incrementare l'efficienza energetica - un maggiore sostegno alla ricerca, allo sviluppo e alla diffusione di tecnologie relative a risorse di energia pulita e rinnovabile. L'Unione europea deve inoltre servire da esempio sul piano internazionale, attraverso un profondo riorientamento delle sue politiche e degli investimenti pubblici e privati a favore di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell'ambiente, nel quadro degli impegni assunti in materia di cambiamento climatico, e la cooperazione internazionale intesa a migliorare le prospettive di sviluppo sostenibile a livello mondiale. Nel comunicato presentato il 22 luglio 2001 al vertice di Genova, il G8 riconosce l'importanza delle energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile, la diversificazione dell'approvvigionamento energetico e la tutela dell'ambiente ed il loro contributo alla lotta contro la povertà. I membri del G8 si impegnano ad assicurare uno spazio adeguato alle energie rinnovabili nei piani nazionali ed invitano gli altri paesi a fare altrettanto, impegnandosi inoltre ad aiutare i paesi in via di sviluppo a rafforzare le loro capacità istituzionali e a definire strategie di mercato per accrescere gli investimenti e la diffusione delle migliori pratiche nel campo delle energie rinnovabili. I nuovi orientamenti amministrativi della Commissione in materia di esternalizzazione e relative modalità di applicazione consentono infine il ricorso a nuove formule per facilitare la gestione dei programmi comunitari. La presente proposta di decisione si iscrive nella strategia a lungo termine dell'Unione in campo energetico e nel nuovo approccio di armonizzazione delle politiche comunitarie con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. 2. La politica energetica nel quadro della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile I settori dell'energia e dei trasporti sono i principali responsabili delle emissioni di gas a effetto serra. Gli obiettivi energetici delineati nel Libro verde e i nuovi orientamenti in materia di politica comune dei trasporti presentati nel Libro bianco "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte" [3] richiedono un adeguamento e un rafforzamento degli strumenti comunitari (sia misure legislative che programmi di sostegno) per incentrarli sul miglioramento della gestione della domanda di energia e sullo sviluppo delle fonti energetiche nuove e rinnovabili, con particolare riferimento agli aspetti energetici dei trasporti. [3] COM(2001) 370 def. del 12.9.2001. A livello legislativo, la Commissione prevede di completare l'azione già avviata con la direttiva per la promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno [4] con nuove proposte sulle fonti rinnovabili [5] e sull'efficienza energetica [6]. Queste misure legislative prevedono la valutazione, il monitoraggio ed il controllo dei progressi realizzati. La loro applicazione sarà facilitata dal sostegno comunitario alla promozione e alla diffusione delle migliori pratiche presso i cittadini e le imprese. [4] Direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, GU L 283 del 27.10.2001, pag. 33. [5] Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla promozione dell'uso dei biocarburanti nei trasporti, COM(2001) 547 def. del 7.11.2001. [6] Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul rendimento energetico nell'edilizia. COM(2001) 226 def. dell'11.5.2001. Lo scopo è accelerare la penetrazione sul mercato delle nuove tecnologie in questi settori mediante la creazione di un quadro normativo favorevole e la fissazione di una serie di obiettivi per l'Unione e per gli Stati membri. I due obiettivi combinati nei settori delle energie rinnovabili [7] e dell'efficienza energetica [8] possono già da soli apportare un contributo sostanziale alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra stabilita nel quadro del protocollo di Kyoto. La realizzazione di questi obiettivi è quindi fondamentale per il rispetto degli impegni dell'Unione. [7] Comunicazione della Commissione "Energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili", COM(1997) 599 def. del 26.11.1997. [8] Comunicazione della Commissione - Piano d'azione per migliorare l'efficienza energetica nella Comunità europea, COM(2000) 247 def. del 26.4.2000. Tuttavia le misure legislative necessarie a conseguire gli obiettivi definiti in relazione a questi due settori devono essere precedute ed accompagnate da programmi di sostegno rafforzati, per indurre gli effettivi cambiamenti a medio e lungo termine da esse perseguiti. I programmi comunitari in questi settori devono essere rafforzati ed orientati in questa direzione. Questo nuovo approccio richiede inoltre un rafforzamento dell'azione comunitaria nei confronti dei principali soggetti interessati, comprese le agenzie nazionali, regionali e locali e gli altri organismi che - ciascuno al proprio livello - contribuiscono allo sforzo comunitario; ciò è in linea con le modifiche proposte nel Libro bianco sulla governance europea [9], che mira tra l'altro ad una maggiore partecipazione ed apertura tra le parti interessate, mediante l'instaurazione di un dialogo più sistematico e l'interazione tra la Comunità e gli Stati membri, le amministrazioni regionali e locali e la società civile. [9] COM(2001) 428 def. del 25.7.2001. La necessità di rafforzare l'azione comunitaria risulta ancor più determinante nella prospettiva di un'Unione allargata, in quanto l'intensità energetica dei paesi candidati è più elevata di quella degli Stati membri. A livello internazionale, l'Europa si è impegnata a lottare contro la povertà e a realizzare gli obiettivi internazionali di sviluppo del millennio: in questi sforzi, l'energia ha un ruolo importante a livello orizzontale. Questa cooperazione concernerà a titolo prioritario l'approvvigionamento sicuro di energia, il rafforzamento dell'efficienza energetica, compreso il risparmio di energia, le tecnologie pulite e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili nonché la creazione di capacità istituzionali. La parte relativa a COOPENER è connessa e complementare a questa iniziativa. In questo contesto, l'Europa deve promuovere e facilitare gli investimenti diretti a sviluppare le fonti energetiche rinnovabili nei paesi in via di sviluppo, onde attenuare i problemi legati al cambiamento climatico e migliorare la qualità di vita delle popolazioni. L'adeguamento delle politiche comunitarie in materia di energia e trasporti agli obiettivi interni ed esterni dello sviluppo sostenibile, è sottolineato dalla Commissione nella sua comunicazione del 13 febbraio 2002 "Verso un partenariato globale per uno sviluppo sostenibile" [10]. [10] COM(2002) 82 def. del 13.2.2002 e COM(2002)82 def./2.-addendum FR- del 21.2.2002. Questo nuovo approccio implica la necessità di risorse umane supplementari; sotto questo profilo, data la natura dei compiti da portare a termine, un'opzione è creare un'agenzia esecutiva, sulla base del futuro regolamento del Consiglio che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari [11]. Senza una tale agenzia, l'esecuzione del programma richiederà un aumento dell'organico presso i servizi della Commissione preposti alla gestione del programma, da 38 a 52 unità. Questa opzione implicherà anche una considerevole riduzione delle attività di informazione, promozione e valorizzazione dei risultati dei progetti e delle azioni nonché la fissazione di una soglia minima per il finanziamento dei progetti o delle azioni nel quadro del programma. [11] COM(2001) 808 def. del 28 dicembre 2001. 3. I programmi ALTENER e SAVE (1991-1997) e il primo programma quadro Energia (1998-2002) L'azione comunitaria di sostegno non tecnologico nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili è iniziata nel 1991 con l'adozione del programma SAVE, seguita nel 1993 dall'adozione del programma ALTENER. Il successo di questi due programmi è stato constatato da tutte le istituzioni comunitarie e le loro attività sono proseguite nel programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002) e misure correlate, che è stato adottato nel 1998 e giunge a scadenza il 31 dicembre 2002. Il programma, dotato di uno stanziamento complessivo pari a 175 milioni di euro, comprendeva sette decisioni: la decisione relativa all'adozione del programma quadro e sei decisioni allegate per i programmi specifici: - ETAP - analisi prospettiche e monitoraggio dei mercati (5 milioni di euro); - SYNERGY - cooperazione internazionale nel settore dell'energia (15 milioni di euro); - CARNOT - promozione di tecnologie pulite ed efficienti per i combustibili solidi (3 milioni di euro); - SURE - cooperazione nel settore nucleare, in particolare in materia di sicurezza, cooperazione industriale con i Nuovi Stati Indipendenti e trasporto di materie radioattive, ivi compresa la lotta contro il traffico illecito (9 milioni di euro); - ALTENER - promozione delle fonti energetiche rinnovabili (77 milioni di euro); - SAVE - promozione dell'efficienza energetica (66 milioni di euro). L'iniziativa di un programma quadro per l'energia è stata presa dal Parlamento europeo e dal Consiglio per raggruppare i programmi esistenti, in modo da realizzare economie di scala e migliorare il loro coordinamento. Tuttavia le aspettative di un programma quadro in termini di economie di scala, efficacia procedurale e attuazione sono state vanificate da un lato dall'impossibilità di ricorrere a una sola base giuridica e dall'altro dal carattere molto differenziato dei programmi e dei loro obiettivi. 3.1 Valutazione annuale del programma quadro Energia (2000) Ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1 della decisione del Consiglio che adotta un programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002), ogni anno la Commissione esamina lo stato di avanzamento del programma quadro e dei suoi programmi specifici. Nel 2000 la valutazione effettuata da esperti indipendenti, si è concentrata soprattutto sull'efficacia e sulla trasparenza di ciascun programma, sul coordinamento interno alla Commissione e sulla coerenza tra i progetti selezionati e gli obiettivi dei programmi per il 1998 e il 1999. Nella loro relazione gli esperti hanno riconosciuto l'importanza dei programmi ALTENER, SAVE, SYNERGY e ETAP nel quadro della strategia comunitaria di riduzione delle emissioni di CO2. Tuttavia le analisi effettuate in occasione di questo esercizio di valutazione hanno messo in evidenza quattro settori principali che richiedono un ripensamento: - innanzitutto, l'esistenza di "piccoli" programmi con destinatari molto differenti e azioni e procedure indipendenti; in realtà questi programmi potrebbero costituire le linee di azione di uno o due programmi, con un miglioramento di efficacia, grazie alla condivisione delle risorse umane e all'armonizzazione delle procedure di selezione, valutazione e gestione; - la mancanza di corrispondenza tra gli obiettivi di alcuni programmi, in particolare ALTENER e SAVE, e le risorse stanziate; si tratta o di ridurre gli obiettivi a parità di mezzi o di fornire le risorse finanziarie e di gestione necessarie per il loro conseguimento; - i metodi e le procedure di selezione, valutazione e gestione devono essere aggiornati; - la promozione del programma quadro e dei programmi specifici e la diffusione dei risultati sono molto carenti e comunque non sistematiche e inadeguate e costituiscono pertanto un aspetto cruciale da correggere. Secondo l'analisi degli esperti, ai fini di una maggiore efficacia per il periodo successivo al 2002 occorre prevedere un unico programma, incentrato su due tecniche, energie alternative e risparmio energetico, corredate da misure di sostegno orizzontale consistenti in attività di diffusione delle tecnologie nell'Unione europea e nei paesi terzi e nell'acquisizione di servizi e studi necessari alla gestione del programma. Il programma SURE dovrebbe essere collegato alle attività nel settore dell'energia nucleare. 3.2 Valutazione intermedia del programma quadro Energia (2001) In base all'articolo 5, paragrafo 2 della decisione del Consiglio che adotta un programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002), alla fine del terzo anno di attuazione la Commissione ha chiesto ad alcuni esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna complessiva dello stato di realizzazione delle azioni comunitarie intraprese nell'ambito del programma quadro e dei programmi specifici. L'esercizio è appena iniziato e nel secondo trimestre 2002 gli esperti presenteranno alla Commissione la relazione finale che espone il metodo di analisi del programma quadro e dei programmi specifici e il loro impatto. I risultati delle valutazioni saranno comunicati al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni e presi in considerazione per l'elaborazione del programma di lavoro. 4. Un nuovo programma per l'energia: "Energia intelligente per l'Europa" La strategia di sicurezza dell'approvvigionamento energetico a medio e lungo termine e l'integrazione della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente nel settore dell'energia e negli aspetti energetici dei trasporti impongono di modificare l'orientamento dei programmi di sostegno, in modo da rendere l'azione comunitaria coerente e efficace sia dal punto di vista procedurale sia in relazione agli obiettivi. Occorre agire con intelligenza, donde il nome del programma ("Energia intelligente per l'Europa"), per proteggere le risorse naturali e mantenere in modo sostenibile il livello di sviluppo acquisito dalla nostra società, attraverso un uso responsabile dell'energia, basato sull'innovazione tecnologica e sulla capacità dei settori professionali ed economici di incorporare tempestivamente le migliori pratiche energetiche. Secondo la Commissione, in questo contesto occorre estendere e rafforzare determinate azioni ed iscriverle in un quadro unico. Il programma proposto contribuisce alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, alla competitività e alla strategia dell'Unione per lo sviluppo sostenibile e rappresenta un maggior valore aggiunto rispetto all'azione isolata di ciascuno Stato membro. La presente proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio prevede per il periodo 2003-2006 un programma pluriennale di azioni in campo energetico, denominato "Energia intelligente per l'Europa", concepito come il principale strumento comunitario di supporto non tecnologico nel settore dell'energia. Il programma assicura la prosecuzione delle azioni intraprese nel quadro dei programmi ALTENER, SAVE e (parzialmente) SYNERGY, raggruppando tutte le azioni in campo energetico che contribuiscono al conseguimento dei principali obiettivi delle strategie comunitarie per l'energia ed i trasporti (in relazione agli aspetti energetici) e della strategia per lo sviluppo sostenibile. Il nuovo programma rafforza le componenti "energie rinnovabili" ed "efficienza energetica" e introduce altre due componenti, relative agli aspetti energetici dei trasporti e alla promozione delle fonti energetiche rinnovabili e dell'efficienza energetica a livello internazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Inoltre esso potenzia le attività di diffusione e promozione delle migliori pratiche, in modo da preparare i principali soggetti interessati, imprese e cittadini, ai cambiamenti che già sono iniziati ma che solo in futuro assumeranno pienamente forma e da indurli a modificare realmente il loro comportamento in materia di energia mediante azioni di sensibilizzazione ed educazione e la promozione di investimenti nelle nuove tecnologie. Il programma è articolato in quattro settori specifici: uso razionale dell'energia e controllo della domanda (SAVE), energie nuove e rinnovabili (ALTENER), aspetti energetici dei trasporti (STEER) e promozione internazionale nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica (COOPENER). Per ciascun settore sono previsti sei tipi di azioni: a) attuazione delle strategie, elaborazione delle norme, studi ecc.; b) creazione di strutture e di strumenti finanziari e di mercato, compresa la pianificazione regionale e locale; c) promozione dei sistemi e delle attrezzature per facilitare la transizione dalla dimostrazione alla commercializzazione; d) sviluppo delle strutture di informazione e di educazione e valorizzazione dei risultati; e) monitoraggio e f) valutazione dell'impatto delle azioni (cfr. tabella in allegato). L'attuazione del programma avviene anche mediante iniziative mirate, denominate "azioni chiave", che riguardano uno o più settori di azione specifici. 4.1. Obiettivi del programma "Energia intelligente per l'Europa" Le azioni che possono beneficiare dell'aiuto finanziario comunitario devono mirare in generale a stimolare il mercato europeo nonché a: - conseguire il potenziale di miglioramento dell'efficienza energetica economicamente possibile e ottenere una riduzione dell'intensità energetica dell'1% annuo, in modo da raggiungere i due terzi del potenziale di risparmio realizzabile (18% nel 2010) e consentire quindi una riduzione delle emissioni di CO2, valutata attorno al 40% dell'impegno sottoscritto dall'UE a Kyoto; - avviare azioni dirette a creare o ampliare le strutture e gli strumenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili, a sostegno delle misure legislative adottate o da adottare in futuro, in modo tale che la quota delle fonti energetiche rinnovabili nel consumo interno lordo di energia passi dal 6% al 12% nel 2010 (energia elettrica, calore, biocarburanti); - portare al 22,1% nel 2010 la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili; - aumentare sensibilmente entro il 2010 la quota di energia elettrica prodotta con la cogenerazione ed evitare a questa data emissioni supplementari stimate a 65 milioni di tonnellate di CO2; - sviluppare il potenziale delle fonti energetiche rinnovabili (Renewable Energy Sources -RES), armonizzare e migliorare la qualità delle tecnologie rinnovabili disponibili sul mercato e creare le migliori condizioni per accelerare gli investimenti aumentando le capacità installate per la produzione di energia a partire dalle RES; ciò consentirebbe di evitare emissioni di CO2 per circa 330 milioni di tonnellate; - tramite COOPENER, promuovere i meccanismi del protocollo di Kyoto per mettere a punto sistemi energetici sostenibili, contribuire a ridurre la povertà e realizzare gli obiettivi di sviluppo del millennio nei paesi in via di sviluppo, migliorando l'accesso dei più poveri in materia di energia ai servizi energetici. In questo contesto, il programma permetterà in primo luogo di attuare una strategia energetica a medio e lungo termine in armonia con gli obiettivi della strategia dell'Unione per lo sviluppo sostenibile, nonché le misure legislative necessarie per conseguire gli obiettivi strategici ed il loro controllo e monitoraggio. In secondo luogo, il programma deve indurre un cambiamento reale a livello europeo, sensibilizzando i principali soggetti interessati (autorità pubbliche nazionali, regionali e locali, responsabili decisionali, produttori, gruppi professionali, insegnanti, consumatori, ecc.) ad adottare modelli efficaci e intelligenti di produzione e di consumo di energia su basi solide e sostenibili; promuovere gli scambi di esperienze e di know-how; sostenere azioni destinate a incentivare gli investimenti nelle tecnologie emergenti già presenti sul mercato; incoraggiare la diffusione delle buone pratiche, anche nel sistema educativo. Per la loro specificità, sono escluse dal campo di azione del programma le attività attinenti allo Spazio europeo della ricerca e al Sesto programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione. Il presente programma contribuisce inoltre a rafforzare la trasparenza, la coerenza e il coordinamento delle varie azioni, a promuovere azioni che integrano diversi settori, a favorire un'articolazione efficace delle azioni del programma con le azioni intraprese nel quadro di altre politiche comunitarie, in particolare la strategia per lo sviluppo sostenibile e il Programma europeo per il cambiamento climatico, la cooperazione allo sviluppo, la politica di rafforzamento della coesione economica e sociale, soprattutto nella prospettiva di un'Unione ampliata e gli interventi strutturali del FERS nel settore dell'energia nonché le iniziative svolte dagli Stati membri. 4.2. Settori di azione del programma Il programma comprende quattro settori di azione specifici: a) uso razionale dell'energia e controllo della domanda (SAVE); b) energie nuove e rinnovabili (ALTENER); c) aspetti energetici dei trasporti (STEER); d) promozione a livello internazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo, nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica (COOPENER). Le precedenti azioni nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica sono state accolte molto favorevolmente e i loro risultati, tenuto conto dei limitati mezzi finanziari, hanno permesso di compiere progressi importanti a livello legislativo e promozionale. L'evoluzione verso sistemi energetici efficaci e intelligenti presuppone un rafforzamento dell'azione in questi due settori, cui occorre aggiungere un'azione determinata sugli aspetti energetici dei trasporti e la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo. Più che una necessità, la promozione a livello internazionale è un imperativo, alla luce degli impegni assunti dall'Unione europea nelle istanze internazionali. L'azione di promozione internazionale (COOPENER) nel quadro del presente programma si inserisce nella strategia globale dell'Unione europea a favore dello sviluppo sostenibile, in particolare con riferimento al contributo dell'Unione allo sviluppo mondiale sostenibile. COOPENER prosegue le azioni del programma SYNERGY nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Essa mira ad integrare a monte le misure nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile, nell'azione comunitaria per lo sviluppo, in stretta collaborazione con i servizi della Commissione competenti in materia di cooperazione internazionale ed aiuto allo sviluppo. L'azione nel settore di COOPENER è complementare all'intervento comunitario nell'ambito dei programmi di cooperazione. Le azioni da finanziare si concentreranno sulle analisi del potenziale di replica nei paesi in via di sviluppo delle misure e delle tecniche sviluppate nella Comunità e sulla promozione del know-how e del trasferimento delle tecnologie comunitarie verso questi paesi. Il bilancio per questo settore specifico dovrebbe rappresentare l'8,8% dell'importo globale disponibile per il programma. Per facilitare l'articolazione e il coordinamento tra COOPENER e le iniziative di cooperazione comunitarie, al momento della preparazione del programma di lavoro, sarà proposta la creazione di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei servizi pertinenti alla Commissione. Da notare inoltre che la decisione ALTENER (GU L 79 del 25.10.2000, pag. 1) è accompagnata da una dichiarazione comune sui paesi del Mediterraneo, di cui la Commissione potrebbe tenere conto nel quadro della presente proposta di decisione. 4.3. Attuazione del programma Il programma sarà attuato soprattutto mediante "azioni chiave" nei vari settori, definite al momento dell'elaborazione del programma di lavoro e adattate, se necessario, nel corso del programma. Possono inoltre essere previste azioni chiave che integrano più settori specifici, ad esempio azioni chiave specifiche per le regioni ultraperiferiche, definite all'articolo 299, paragrafo 2 del trattato e concernenti temi quali [12]: [12] Questi temi sono elencati solo a titolo indicativo. I temi da promuovere ogni anno saranno definiti nel programma di lavoro, in consultazione con il comitato del programma. - "energia sostenibile per le isole" - progetti integrati (RES, URE, trasporti) per le isole minori, comprese le regioni ultraperiferiche e le isole dei paesi del Mediterraneo che non sono membri dell'Unione europea; - "edifici a basso consumo" - progetti integrati relativi agli edifici pubblici e residenziali a basso consumo di energia (RES + URE) in cittadine di medie dimensioni; - "energia e sicurezza urbana" - progetti integrati per l'illuminazione, l'arredo urbano e le attrezzature per i trasporti (RES + URE); - "acqua ed energia" - progetti integrati relativi all'approvvigionamento idrico ed energetico delle zone costiere e turistiche (desalinizzazione, alberghi e strutture turistiche) (RES, COOP); - "comunità verso il 100% di energie rinnovabili" - progetti integrati condotti nell'Unione e nei paesi in via di sviluppo; - "trasporto verde" - progetti integrati per trovare soluzioni nel settore dei trasporti urbani; - "conoscere l'energia sostenibile" - progetti integrati nel settore dell'istruzione; - "analisi e valutazione dell'impatto sull'ambiente della produzione e del consumo di energia, in particolare in termini di cambiamento climatico"; - "promozione di analisi coordinate delle politiche e dei mercati energetici a livello comunitario, e misure finalizzate all'attuazione della normativa comunitaria in questi settori"; - "elaborazione di un approccio condiviso a livello comunitario per gli studi, le analisi e i lavori previsionali in campo energetico". L'attuazione del programma mediante azioni chiave permetterà di concentrare i mezzi e i protagonisti del mercato su progetti di grande impatto a livello locale, regionale, nazionale, comunitario e internazionale, garantendo così una maggiore visibilità dell'azione comunitaria e degli Stati membri. Le azioni chiave potrebbero avere una durata ridotta rispetto a quella del programma ed essere avviate simultaneamente o consecutivamente, in funzione delle priorità definite dalla Commissione e dal comitato di gestione del programma. Il programma di lavoro stabilirà l'elenco delle azioni chiave da avviare durante il programma e il calendario degli inviti a presentare proposte e/o delle gare d'appalto. Sono previsti aggiornamenti annuali del programma di lavoro. Per garantire una maggiore flessibilità del programma, in modo da rispondere alle sfide e alle necessità più urgenti in campo energetico, nei sei mesi successivi all'adozione della decisione la Commissione stabilirà le linee direttrici, gli obiettivi precisi e le azioni chiave prioritarie per ciascun settore specifico nonché le modalità di attuazione sotto forma di un programma di lavoro dettagliato, in consultazione con il comitato del programma. Questo programma di lavoro servirà come base per l'attuazione e l'esecuzione del presente programma e delle varie azioni e iniziative, e preciserà inoltre: - le modalità di finanziamento e le regole di partecipazione; - i criteri di selezione e le loro modalità di applicazione a ciascun tipo di azione, il metodo e gli strumenti di monitoraggio e di valorizzazione dei risultati delle azioni e/o dei progetti, compresa la definizione di indicatori di prestazione; - il calendario indicativo di attuazione del programma di lavoro, soprattutto per il contenuto degli inviti a presentare proposte; - le modalità di coordinamento e articolazione con altre politiche comunitarie (come indicato all'articolo 1, paragrafo 2) e la procedura di elaborazione e applicazione di azioni e misure coordinate con quelle intraprese dagli Stati membri in campo energetico (in particolare nei settori delle fonti energetiche rinnovabili e dell'efficienza energetica), per apportare un valore aggiunto rispetto alle misure adottate isolatamente da ciascuno Stato membro e per conseguire una combinazione ottimale dei vari strumenti a disposizione dell'Unione europea e degli Stati membri; - le modalità operative per incentivare la partecipazione al programma delle regioni isolate e periferiche e la partecipazione delle PMI. Nel quadro del presente programma, l'aiuto finanziario concesso alle azioni e misure nei settori specifici sarà stabilito in funzione del valore aggiunto europeo dell'azione proposta e dipenderà dal suo interesse e dall'impatto previsto nonché dall'origine dell'iniziativa: - in linea generale, l'aiuto non potrà superare il 50% del costo totale della misura, mentre la parte rimanente potrà essere coperta da fondi pubblici o privati o da una combinazione di entrambi; - l'aiuto potrà tuttavia coprire integralmente il costo di determinate azioni, come studi e altre azioni destinate a preparare, completare, attuare e valutare l'impatto della strategia e delle misure politiche comunitarie nonché delle misure proposte dalla Commissione per promuovere gli scambi di esperienze e di know-how al fine di migliorare il coordinamento tra le iniziative comunitarie, nazionali, internazionali e di altro tipo; - tutti i costi attinenti alle azioni e misure intraprese su iniziativa della sola Commissione sono a carico della Comunità. Ammissibilità: il programma è aperto alla partecipazione dei paesi candidati dell'Europa centrale e orientale alle condizioni stabilite negli accordi europei, nei protocolli aggiuntivi e nelle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione, e alla partecipazione di Cipro, di Malta e della Turchia sulla base di accordi bilaterali conclusi con questi paesi. Il programma è inoltre aperto alla partecipazione dei paesi EFTA aderenti allo Spazio economico europeo, sulla base di stanziamenti supplementari e secondo le procedure da concordare con questi paesi. Per l'attuazione del settore specifico COOPENER, è anche necessaria la partecipazione di paesi terzi alle azioni di cooperazione internazionale. Valutazione del programma: la Commissione è tenuta ad esaminare ogni anno lo stato di attuazione del programma e delle azioni intraprese nei settori specifici. Nel terzo anno di attuazione e comunque prima di presentare proposte per la prosecuzione del programma, la Commissione chiede ad esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna globale dell'attuazione delle azioni comunitarie intraprese nel quadro del presente programma. 4.4. Esecuzione del programma Considerata la priorità delle misure di gestione della domanda, per essere efficaci gli interventi previsti nel nuovo programma "Energia intelligente per l'Europa" devono avere una portata più ampia rispetto ai precedenti programmi energetici, data la molteplicità di soggetti interessati. Inoltre l'attuazione delle strategie per l'efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili e delle misure già adottate o in corso di elaborazione esige un dialogo permanente e una più stretta collaborazione con gli organismi che operano in questi settori a livello europeo, nazionale, regionale e locale, in linea con il Libro bianco sulla governance europea, e rende necessaria la creazione di strumenti adeguati di collaborazione e di finanziamento e lo stanziamento di risorse nel quadro del presente programma. Ciò comporta inevitabilmente un aumento del carico di lavoro legato all'esecuzione e alla gestione del programma, anche a causa del finanziamento di un maggior numero di piccoli progetti. Sotto questo profilo, considerata la natura delle azioni previste, una prima opzione è che la Commissione deleghi alcuni compiti di gestione del programma ad un'agenzia esecutiva, ad eccezione dei compiti che implicano un margine di discrezionalità atto a tradurre scelte politiche. Nella misura in cui l'agenzia esecutiva espleterà, sotto la sorveglianza della Commissione, compiti di gestione e controllo del programma (alcuni dei quali sono riassunti più avanti) la Commissione potrebbe concentrare il lavoro di parte del suo personale ora addetto alla gestione su attività più strategiche di monitoraggio globale, promozione e informazione. Il coordinamento con le attività svolte dal CCR permetterà di ottimizzare il controllo delle opzioni tecnologiche e dei risultati dei progetti e delle azioni svolte nel quadro del programma. L'agenzia potrebbe essere incaricata dei compiti seguenti: - elaborare per la Commissione raccomandazioni relative all'esecuzione del programma "Energia intelligente per l'Europa"; raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per guidare l'esecuzione del programma comunitario; - gestire, nell'ambito dell'esecuzione del programma, alcune o tutte le fasi del ciclo di vita di specifici progetti e procedere ai controlli necessari a tal fine, adottando le relative decisioni su delega della Commissione; - adottare gli atti di esecuzione del bilancio concernenti le entrate e le spese ed effettuare, su delega della Commissione, tutte le operazioni necessarie all'attuazione del programma, soprattutto in materia di aggiudicazione dei contratti e di concessione degli aiuti; - promuovere la valorizzazione e la diffusione dei risultati dei progetti e delle misure finanziati nel quadro del programma a livello locale, regionale e nazionale, in stretta collaborazione con i servizi competenti della Commissione. Di conseguenza, la Commissione intende presentare al più presto una proposta di decisione per l'istituzione di un'agenzia esecutiva, non appena sarà adottato il regolamento del Consiglio che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari [13]. [13] COM(2001) 808 def. del 28 dicembre 2001. A livello di gestione, la Commissione prevede che a seguito dei nuovi orientamenti, l'attuazione del presente programma comporterà circa 270 contratti all'anno (330 contratti all'anno a partire dal 2004, a seguito dell'adesione dei nuovi Stati membri ). La gestione del programma mobiliterà quindi 65 persone. Le risorse umane supplementari sono stimate a 27 persone. Il programma quadro Energia, con una dotazione finanziaria di 175 milioni di euro, ha portato alla conclusione di più di 1 000 contratti, ossia una media di 200 contratti all'anno. L'importo medio dei contratti è stato di circa 130 000 EUR per il periodo 1998-1999 e di 300 000 EUR per il periodo 2000-2001, a seguito della politica restrittiva volta ad evitare la moltiplicazione dei contratti di importo limitato. Attualmente sono in corso 544 contratti, seguiti da 38 persone. Gli sforzi per ridurre il carico di lavoro e il numero di contratti hanno raggiunto il loro limite (natura delle attività e impossibilità per motivi politici di diminuirne notevolmente il numero). Il ricorso ad un'agenzia esecutiva che assista la Commissione potrebbe contribuire ad ovviare a questi inconvenienti. Il bilancio dell'agenzia esecutiva, stabilito dall'autorità di bilancio, potrebbe situarsi a circa il 5% della dotazione finanziaria globale del programma "Energia intelligente per l'Europa" alla cui gestione parteciperà l'agenzia. Conformemente all'articolo 13 della proposta modificata di regolamento del Consiglio che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari [14], il comitato di direzione dell'agenzia adotterà ogni anno, su proposta del direttore dell'agenzia, il progetto di bilancio di funzionamento per l'esercizio di bilancio successivo, compresa la tabella dell'organico. [14] COM(2001) 808 def. del 28 dicembre 2001. La delega di alcuni compiti di gestione del programma all'agenzia comporterebbe una riduzione di 8 persone presso la Commissione rispetto alla situazione attuale che sarebbero trasferite all'agenzia per la durata del programma. L'agenzia avrebbe un organico di 35 persone: 8 persone distaccate dai servizi della Commissione (pari al 23% circa del totale dell'agenzia) e 27 nuove persone da assumere. La Commissione avrebbe un organico ridotto di 30 persone. Una seconda opzione concerne l'affidamento dell'intera gestione del programma ai servizi competenti della Commissione. Questa opzione implicherebbe considerevoli adeguamenti nella gestione del programma e a livello dei meccanismi di intervento del programma, tra cui: - aumento dell'organico, da 38 a 52 unità, nei servizi che gestiscono il programma alla Commissione; - forte riduzione delle attività di informazione, promozione e valorizzazione dei risultati dei progetti e delle azioni, cosa che comprometterebbe l'estensione dei benefici del programma; - imposizione di una soglia minima al finanziamento dei progetti o azioni in modo da ridurre significativamente il numero di contratti, il che scarterebbe dal programma i principali soggetti a livello locale e regionale. 5. Considerazioni finanziarie Il progetto di programma pluriennale "Energia intelligente per l'Europa" si concentra sulle priorità della strategia energetica a medio e lungo termine, in linea con la strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile, e rafforza il coordinamento dell'azione comunitaria e la collaborazione con gli Stati membri. Ciò permetterà una gestione e un uso più trasparente e rigoroso delle risorse, con un aumento dell'efficacia delle iniziative intraprese nel quadro del presente programma. È necessario che l'Unione si doti dei mezzi adeguati per attuare il suo ambizioso programma di azione nel settore dell'energia, nella prospettiva della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2001. La proposta iniziale della Commissione per il precedente programma quadro Energia (1998-2002) prevedeva uno stanziamento di 200 milioni di euro, poi ridotto a 175 milioni di euro. Vari fattori giustificano una revisione al rialzo della dotazione di bilancio del presente programma rispetto al programma quadro Energia. Innanzitutto, il necessario rafforzamento delle azioni alla luce dei nuovi orientamenti politici, della normativa adottata e prevista nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, che richiedono un'azione comunitaria più energica in termini di monitoraggio dell'attuazione e di valutazione dell'impatto sul mercato, e della priorità attribuita agli aspetti energetici dei trasporti. Infine, il rafforzamento dell'azione internazionale, in particolare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo nella prospettiva dei meccanismi di Kyoto e la necessità di intensificare la diffusione delle migliori pratiche e tecniche e la valorizzazione dei risultati del programma. Di conseguenza, viene proposto un notevole aumento della dotazione di bilancio rispetto al programma precedente. La scheda finanziaria specifica in maniera dettagliata gli importi collegati ai vari fattori qui descritti. La dotazione di bilancio totale, di 215 milioni di euro, è calcolata sommando i singoli importi fissati per ciascun settore specifico per la durata prevista del programma (2003-2006). La ripartizione è indicativa per i settori specifici "uso razionale dell'energia e controllo della domanda", "energie nuove e rinnovabili e diversificazione della produzione energetica" e "aspetti energetici del trasporto". Essa deve essere interpretata con un certo margine di flessibilità per meglio rispondere all'evoluzione delle necessità e delle priorità nel settore. Per il quarto settore specifico "promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica a livello internazionale", è fissato un importo di 19 milioni di euro. Gli stanziamenti di impegno annuali per l'attuazione del programma saranno determinati dall'autorità di bilancio nei limiti delle prospettive finanziarie. L'importo sarà fissato annualmente dall'autorità di bilancio (cfr. tabella 7.3 della scheda finanziaria). A partire dal 2004, a seguito dell'allargamento ai nuovi Stati membri, si deve prevedere un rafforzamento di bilancio. La tabella di seguito riportata indica (in milioni di euro) la chiave di ripartizione (fornita a titolo indicativo per i primi tre settori specifici) tra i diversi settori specifici. Gli importi stimati sono descritti nella scheda finanziaria riportata in allegato. Le modalità di finanziamento e la dotazione di bilancio per le singole azioni prioritarie all'interno di ciascun settore saranno stabilite dalla Commissione, in consultazione con il comitato del programma, nell'ambito del programma di lavoro. (in milioni di euro) >SPAZIO PER TABELLA> I singoli importi per settore specifico comprendono il sostegno alle azioni e ai progetti da selezionare, le spese relative alla pubblicazione di documenti informativi e alla promozione del programma e le spese legate agli esercizi di valutazione delle proposte e di valutazione dell'impatto del programma. 6 Giustificazione della misura proposta * Quali sono gli obiettivi dell'azione prevista rispetto agli obblighi della Comunità e qual è la dimensione comunitaria del problema (ad esempio, quanti Stati membri sono interessati e qual è la soluzione attuale)- L'azione proposta assicura la continuità dell'azione comunitaria nel quadro dei programmi esistenti, soprattutto in tema di promozione delle fonti energetiche rinnovabili (programma ALTENER I e II - 1993-1997 e 1998-2002) e di efficienza energetica (programma SAVE I e II - 1991-1995 e 1996-2002), settori che già facevano parte del programma quadro Energia (1998-2002) assieme ai programmi ETAP, SYNERGY, CARNOT e SURE. Le nuove priorità della politica comunitaria, in particolare la strategia per lo sviluppo sostenibile richiedono un nuovo approccio dei programmi comunitari. Il nuovo programma riflette queste priorità, rafforzando le azioni ALTENER e SAVE e orientando le azioni SYNERGY verso la promozione a livello internazionale in questi due settori. Il programma prende inoltre in considerazione gli aspetti energetici dei trasporti, data la loro influenza sulle emissioni di gas ad effetto serra. Le strategie comunitarie per le fonti energetiche rinnovabili e l'efficienza energetica sono state oggetto di risoluzioni del Parlamento europeo e del Consiglio. La normativa comunitaria adottata o in corso di adozione in questi due settori prevede e contiene a titolo indicativo alcuni obiettivi quantitativi per la Comunità. * L'azione prevista è unicamente di competenza della Comunità oppure la competenza è condivisa con gli Stati membri- Sussidiarietà e proporzionalità dell'azione proposta. Il programma concerne questioni di competenza comunitaria perché è concepito come il principale strumento comunitario di sostegno non tecnologico nel settore dell'energia. Si tratta quindi di una competenza ripartita (articolo 175 del trattato); il programma non può essere realizzato in maniera sufficiente dagli Stati membri in quanto implica un'azione di promozione e scambio di esperienza, know-how e migliori pratiche sviluppate sulla base di una stretta cooperazione su scala europea tra i diversi soggetti nazionali, regionali e locali per incoraggiare un maggiore ricorso alle energie rinnovabili e all'uso razionale dell'energia, anche nei trasporti. Queste attività possono essere meglio realizzate a livello comunitario e il loro impatto può usufruire di economie di scale grazie all'azione congiunta e coordinata. L'unica maniera di garantire un impatto significativo delle misure e delle azioni in tutta l'Unione europea è agire a livello comunitario. La Comunità può prendere conformemente al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato e, conformemente al principio di proporzionalità, di cui al medesimo articolo, la presente decisione di programma non va al di là di quanto necessario per conseguire questi obiettivi. * Qual è la soluzione più efficace tenuto conto delle risorse della Comunità e degli Stati membri- La politica comunitaria in materia di energia sostenibile richiede un'azione urgente, congiunta e coordinata di tutti gli Stati membri e della Comunità, una maggiore efficacia per conseguire gli obiettivi a medio e lungo termine e fare fronte agli impegni ambientali assunti a livello internazionale. Il miglior modo per garantire un impatto significativo delle misure e delle azioni in tutta l'Unione europea è un intervento a livello comunitario. Anche se il rafforzamento del programma che subentra al programma quadro Energia implica un aumento del carico di lavoro, i nuovi strumenti di gestione e soprattutto la possibilità di istituire agenzie esecutive per assistere la Commissione nella gestione dei programmi comunitari assicurano la compatibilità della proposta con le risorse di cui la Commissione può disporre. * Qual è concretamente il valore aggiunto dell'azione prevista dalla Comunità e quale sarebbe il costo del mancato intervento- Il valore aggiunto dell'azione proposta consiste nei seguenti aspetti: 1. con le nuove misure legislative adottate o in corso di adozione, il programma consentirà l'avvio di azioni supplementari di sostegno che contribuiranno all'attuazione delle misure legislative a livello comunitario, in modo da assicurare a queste misure e/o azioni un impatto significativo in tutta l'Unione europea; 2. l'impatto delle attività realizzate a livello comunitario, così come previste nel programma, sarà amplificato dalle economie di scala derivanti dall'azione congiunta e coordinata; 3. il sostegno non tecnologico a livello comunitario consentirà una più ampia penetrazione sul mercato delle tecnologie a più alto rendimento nei settori dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e dei trasporti (con riferimento agli aspetti energetici); 4. l'attuazione di questo strumento comunitario di sostegno non tecnologico implica attività promozionali e scambi di esperienze, di know-how e di migliori pratiche sulla base di una stretta cooperazione su scala europea tra i vari soggetti interessati a livello nazionale, regionale e locale, attività che non possono essere realizzate in misura sufficiente dai singoli Stati membri; 5. la competenza congiunta comunitaria acquisita nell'ambito del programma potrà essere utilizzata nei paesi in via di sviluppo. È difficile quantificare il costo del non intervento, ma la Commissione ritiene che l'assenza di un programma di sostegno non tecnologico nel settore delle energie intelligenti, quale proposto nella presente decisione, ridurrebbe notevolmente l'impatto delle misure legislative, rischiando così di compromettere gli sforzi per l'effettivo cambiamento del comportamento delle imprese e dei cittadini in materia di energia, ed il loro contributo agli obiettivi generali della politica energetica comunitaria in termini di sicurezza dell'approvvigionamento, tutela dell'ambiente e competitività internazionale delle imprese dell'Unione. * A quali modalità di azione (raccomandazioni, aiuto finanziario, regolamento, mutuo riconoscimento) può ricorrere la Comunità- È necessaria una normativa uniforme oppure è sufficiente una direttiva che fissi gli obiettivi generali e lasci agli Stati membri la scelta delle modalità di attuazione- La scelta del tipo di strumento giuridico è dettata dalla natura stessa della misura. A differenza del programma quadro uscente, articolato in sette decisioni, una per il programma quadro e sei per i programmi specifici, il nuovo programma è oggetto di un'unica decisione del Parlamento europeo e del Consiglio basata sull'articolo 175 del trattato, in quanto tutte le azioni del programma possono essere attuate in virtù di questo articolo. 7. Commento agli articoli La proposta di decisione si basa sull'articolo 175 del trattato CE. Articolo 1 L'articolo 1 espone gli obiettivi generali del programma. Articolo 2 L'articolo 2 concerne gli obiettivi specifici del programma. Articolo 3 L'articolo 3 concerne la struttura del programma e descrive i quattro settori di azione specifici. Articolo 4 L'articolo 4 descrive il tipo di misure, azioni o progetti da finanziare a titolo del programma all'interno di ciascun settore e indica gli elementi in funzione dei quali sarà determinata la partecipazione finanziaria. Articolo 5 L'articolo 5 concerne le linee direttrici per l'attuazione del programma, ed in particolare il programma di lavoro e i suoi elementi, che saranno stabiliti dalla Commissione in consultazione con gli Stati membri nei sei mesi successivi all'adozione della presente decisione. Il programma di lavoro sarà la base per l'attuazione e l'esecuzione del programma. Articolo 6 L'articolo 6 concerne le disposizioni finanziarie. Considerato che molto probabilmente alcuni paesi candidati aderiranno all'Unione nel corso dell'attuazione del programma si prevede un rafforzamento di bilancio a partire dal 2004. Articolo 7 L'articolo 7 concerne l'esecuzione del programma. Articolo 8 L'articolo 8 concerne la procedura di comitato e prevede la gestione di tutti i settori del programma da parte di un unico comitato. Sono applicabili gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE. Il comitato adotta il suo regolamento interno. Articolo 9 L'articolo 9 concerne le relazioni annuali e la valutazione del programma. Articolo 10 La decisione interessa i paesi candidati, secondo le modalità attualmente in vigore, e i paesi EFTA aderenti allo Spazio economico europeo. L'articolo precisa anche che il programma è aperto alla partecipazione di ogni persona giuridica stabilita nell'Unione europea. Articoli 11 e 12 Disposizioni finali. 8. Considerazioni finali Alla presente proposta di decisione sono allegate una scheda finanziaria e una scheda di valutazione dell'impatto. Struttura del programma pluriennale "ENERGIA INTELLIGENTE PER L'EUROPA (2003 - 2006)" >SPAZIO PER TABELLA> (*) In collaborazione con gli altri servizi della Commissione, in particolare la DG CCR nei settori dove ha una competenza specifica. 2002/0082 (COD) Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: programma "Energia intelligente per l'Europa" (2003-2006) (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 175, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione [15], [15] GU C ... del ..., pag. ... visto il parere del Comitato economico e sociale [16], [16] GU C ... del ..., pag. ... visto il parere del Comitato delle regioni [17], [17] GU C ... del ..., pag. ... deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato [18], [18] GU C ... del ..., pag. ... considerando quanto segue: (1) Le risorse naturali, di cui l'articolo 174 del trattato prevede l'utilizzazione accorta e razionale, comprendono, oltre alle fonti energetiche rinnovabili, il petrolio, il gas naturale e i combustibili solidi, che sono fonti energetiche essenziali ma costituiscono anche le principali fonti di emissioni di biossido di carbonio. Uno degli obiettivi previsti da tale articolo è la promozione, sul piano internazionale, di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale. (2) La comunicazione della Commissione "Sviluppo sostenibile in Europa per un mondo migliore: strategia dell'Unione europea per lo sviluppo sostenibile" [19], presentata al Consiglio europeo di Göteborg del 15-16 giugno 2001, cita fra i principali ostacoli allo sviluppo sostenibile le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento provocato dai trasporti. Per affrontare questi ostacoli occorrono un nuovo approccio delle politiche comunitarie e uno sforzo di ravvicinamento ai cittadini e alle imprese al fine di modificare i modelli di consumo e di investimento. [19] COM(2001) 264 del 15.5.2001. (3) Il Consiglio europeo di Göteborg ha adottato una strategia di sviluppo sostenibile e ha aggiunto una dimensione ambientale alla strategia di Lisbona per l'occupazione, la riforma economica e la coesione sociale. (4) L'efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili rappresentano una parte importante delle misure necessarie per conformarsi alle disposizioni del protocollo di Kyoto e previste nel quadro del Programma europeo per il cambiamento climatico (ECCP) [20]. [20] COM(2000) 88 def. dell'8.3.2000. (5) Il Libro verde "Verso una strategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico" [21] constata una crescente dipendenza dell'Unione europea dalle fonti energetiche esterne, che potrebbe raggiungere il 70% nel giro di 20-30 anni rispetto all'attuale 50%, sottolinea la necessità di riequilibrare la politica dell'offerta attraverso azioni precise a favore di una politica della domanda e auspica un effettivo cambiamento comportamentale dei consumatori per orientare la domanda verso consumi più controllati e rispettosi dell'ambiente, soprattutto nel settore dei trasporti e dell'edilizia nonché il conferimento della priorità allo sviluppo delle energie nuove e rinnovabili con riferimento all'offerta energetica, al fine di far fronte alla sfida del riscaldamento del clima. [21] COM(2000) 769 def. (6) La comunicazione della Commissione relativa ad un piano di azione per rafforzare l'efficienza energetica nella Comunità europea [22] prevede un miglioramento annuo dell'intensità energetica di un ulteriore punto percentuale rispetto allo 0,6% corrispondente alla tendenza registrata nel corso degli ultimi dieci anni. Il conseguimento di questo obiettivo consentirà di ottenere nel 2010 i due terzi del potenziale di risparmio energetico realizzabile, valutato al 18% del consumo totale. Il piano di azione propone alcune misure legislative e azioni di sostegno. L'attuazione del piano richiede inoltre l'introduzione di sistemi efficaci di monitoraggio e controllo. [22] COM(2000) 247 def. (7) La comunicazione della Commissione "Energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili - Libro bianco per una strategia e un piano di azione della Comunità" [23] stabilisce un obiettivo indicativo del 12% di energia di origine rinnovabile nel consumo interno lordo nella Comunità entro il 2010. Sia il Consiglio, nella sua risoluzione dell'8 giugno 1998 sulle fonti energetiche rinnovabili [24], che il Parlamento europeo, nella sua risoluzione sul Libro bianco, hanno sottolineato la necessità di incrementare in modo sostanziale e continuo l'uso delle fonti rinnovabili nella Comunità e hanno nel complesso approvato la strategia e il piano di azione proposti dalla Commissione, compreso il rafforzamento dei programmi di sostegno alle energie rinnovabili. Il piano di azione prevede misure di sostegno alla promozione e allo sviluppo delle energie rinnovabili. La comunicazione della Commissione sull'attuazione della strategia e del piano di azione della Comunità sulle fonti energetiche rinnovabili (1998-2000) [25] constata i progressi realizzati, pur sottolineando che per conseguire questi obiettivi occorrono altri sforzi a livello europeo e nazionale, ed in particolare nuove misure legislative a favore delle fonti energetiche rinnovabili nonché la loro promozione. [23] COM(97) 599 def. [24] GU C 198 del 24.6.1998, pag. 1. [25] COM(2001) 69 def. (8) Poiché la maggior parte delle misure comunitarie concernenti l'efficienza energetica, ed in particolare l'etichettatura delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, per ufficio e comunicazioni e la normalizzazione degli apparecchi di illuminazione, riscaldamento e climatizzazione, non è vincolante per gli Stati membri, occorre una promozione a livello comunitario mediante programmi specifici, per creare condizioni favorevoli al passaggio a sistemi energetici sostenibili. (9) Altrettanto può dirsi per le misure comunitarie destinate ad una maggiore penetrazione sul mercato delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare per la normalizzazione delle apparecchiature destinate alla produzione e al consumo di energie rinnovabili. (10) La decisione 1999/21/CE, Euratom del Consiglio, del 14 dicembre 1998, che adotta un programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002) e misure connesse [26] e le decisioni relative ai programmi specifici (decisione del Consiglio, del 14 dicembre 1998, che adotta un programma pluriennale di studio, di analisi, di previsione e di altre attività collegate nel settore dell'energia (1998-2002) - Programma ETAP [27]; decisione 1999/23/CE del Consiglio, del 14 dicembre 1998, che adotta un programma pluriennale per promuovere la cooperazione internazionale nel settore dell'energia (1998-2002) - Programma SYNERGY [28]; decisione 1999/24/CE, Euratom del Consiglio, del 14 dicembre 1998, che adotta un programma pluriennale di azioni tecnologiche per la promozione dell'utilizzazione pulita ed efficiente dei combustibili solidi (1998-2002) - Programma CARNOT [29]; decisione 1999/25/Euratom del Consiglio del 14 dicembre 1999 che adotta un programma pluriennale (1998-2002) di azioni nel settore nucleare, relative alla sicurezza del trasporto di materiali radioattivi, nonché al controllo di sicurezza ed alla cooperazione industriale volta a promuovere determinati aspetti della sicurezza degli impianti nucleari nei paesi partecipanti attualmente al programma TACIS - Programma SURE [30]; decisione 646/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2000, che adotta un programma pluriennale per promuovere le fonti energetiche rinnovabili nella Comunità (1998-2002) - Programma ALTENER [31] e decisione 647/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 febbraio 2000 che adotta un programma pluriennale per la promozione dell'efficienza energetica (1998-2002) - Programma SAVE [32]) giungono a scadenza il 31 dicembre 2002. [26] GU L 7 del 13.1.1999, pag. 16. [27] GU L 7 del 13.1.1999, pag. 20. [28] GU L 7 del 13.1.1999, pag. 23. [29] GU L 7 del 13.1.1999, pag. 28. [30] GU L 7 del 13.1.1999, pag. 31. [31] GU L 79 del 25.10.2000, pag. 1. [32] GU L 79 del 25.10.2000, pag. 6. (11) Conformemente all'articolo 5, paragrafo 2 della decisione 1999/21/CE, Euratom la Commissione ha affidato ad esperti indipendenti una valutazione esterna del programma quadro e dei programmi specifici. Nella loro relazione, gli esperti riconoscono in particolare l'importanza dei programmi ALTENER, SAVE, SYNERGY e ETAP nell'attuazione della strategia energetica e della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile. Essi constatano la mancanza di mezzi di questi programmi di fronte alle esigenze reali e suggeriscono di rafforzarli. (12) Tenuto conto della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile e dei risultati della valutazione del programma quadro, sembra necessario rafforzare il sostegno comunitario nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile, raggruppandoli in un unico programma denominato "Energia intelligente per l'Europa", articolato in quattro settori specifici. (13) L'importanza ed il successo del sostegno comunitario alle energie rinnovabili nel quadro del programma ALTENER nel periodo 1993-2002 giustificano l'inclusione nel presente programma di un settore specifico relativo alle fonti energetiche rinnovabili, denominato "ALTENER". (14) La necessità di rafforzare il sostegno comunitario all'uso razionale dell'energia e il successo del programma SAVE nel periodo 1991-2002 giustificano l'inclusione nel presente programma di un settore specifico in materia di efficienza energetica, denominato "SAVE". (15) Il miglioramento dell'uso dell'energia nel settore dei trasporti assume grande importanza nel quadro degli sforzi comunitari diretti a ridurre l'impatto negativo dei trasporti sull'ambiente e giustifica l'inclusione nel presente programma di un settore specifico relativo agli aspetti energetici dei trasporti, denominato "STEER". (16) La necessità di promuovere le migliori pratiche sviluppate nella Comunità nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica e di trasferirle in particolare ai paesi in via di sviluppo costituisce una delle priorità degli impegni internazionali della Comunità, allo stesso titolo del rafforzamento della cooperazione nell'uso di meccanismi flessibili del protocollo di Kyoto. Per garantire la continuità rispetto al programma SYNERGY per le azioni nei suddetti settori, bisogna includere nel presente programma un settore specifico concernente la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nel quadro della promozione internazionale, denominato "COOPENER". (17) La presente decisione stabilisce, per tutta la durata del programma, una dotazione finanziaria che costituisce per l'autorità di bilancio il riferimento privilegiato ai sensi del punto 33 dell'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio. (18) Poiché gli obiettivi del programma sull'attuazione della strategia comunitaria nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile non possono essere realizzati in misura sufficiente dagli Stati membri, in quanto tale attuazione implica attività di promozione e scambi di esperienze, di know-how e di migliori pratiche sulla base di una stretta collaborazione su scala europea tra i vari soggetti interessati sul piano nazionale, regionale e locale e possono essere meglio realizzati a livello comunitario, la Comunità può intervenire conformemente al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato. In virtù del principio di proporzionalità sancito dallo stesso articolo, la presente decisione non va al di là di quanto necessario per il raggiungimento di questi obiettivi. (19) Le disposizioni della presente decisione lasciano impregiudicati gli articoli 87 e 88 del trattato CE, in particolare la disciplina comunitaria di aiuti di Stato a favore dell'ambiente. (20) Bisogna adottare le misure necessarie per l'attuazione della presente decisione conformemente alla decisione del Consiglio 1999/468/CE, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione [33], [33] GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23. HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. È adottato per il periodo 2003-2006 un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia, qui di seguito denominato "Energia intelligente per l'Europa". 2. Il presente programma contribuisce all'attuazione della strategia energetica comunitaria a medio e lungo termine e in particolare alla realizzazione degli obiettivi generali seguenti: a) sicurezza dell'approvvigionamento; b) competitività; c) tutela dell'ambiente. Il programma è destinato a promuovere lo sviluppo sostenibile, la coesione economica e sociale e la tutela dell'ambiente, favorendo in tal modo un'efficace articolazione delle misure con le azioni intraprese nel quadro di altre politiche comunitarie. Esso intende inoltre rafforzare la trasparenza, la coerenza e il coordinamento di tutte le azioni e le misure adottate nel settore dell'energia. Articolo 2 Gli obiettivi specifici del presente programma sono i seguenti: a) fornire gli elementi necessari all'elaborazione e all'attuazione di una politica energetica a medio e lungo termine, in termini di controllo della domanda, maggior ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, diversificazione energetica, anche nei trasporti, e sviluppo del potenziale delle regioni, in particolare delle regioni periferiche, e preparazione delle misure legislative necessarie per conseguire questi obiettivi strategici; b) sviluppare gli strumenti e i mezzi necessari per garantire il controllo, il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle misure adottate a livello comunitario e nei singoli Stati membri dell'Unione nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili, compresi gli aspetti energetici dei trasporti; c) indurre un cambiamento reale del comportamento energetico nella Comunità sensibilizzando i principali soggetti interessati, le imprese e i cittadini in generale, perché passino a modelli efficaci e intelligenti di produzione e consumo di energia su basi solide e sostenibili, promuovendo gli scambi di esperienze e di know-how, sostenendo azioni destinate a stimolare gli investimenti nelle tecnologie emergenti e incoraggiando la diffusione delle buone pratiche e delle migliori tecniche disponibili, anche nel sistema educativo, nonché la promozione a livello internazionale. Articolo 3 1. Il presente programma è strutturato in quattro settori specifici: a) il settore "SAVE" che concerne il miglioramento dell'efficienza energetica e della gestione della domanda, in particolare nei settori dell'edilizia e dell'industria, compresa l'elaborazione e l'attuazione di misure legislative; b) il settore "ALTENER" che concerne la promozione delle energie nuove e rinnovabili per la produzione centralizzata e decentrata e la loro integrazione nell'ambiente urbano, compresa l'elaborazione e l'attuazione di misure legislative; c) il settore "STEER" che concerne il sostegno alle iniziative concernenti gli aspetti energetici dei trasporti, la diversificazione dei carburanti e la promozione dei carburanti di origine rinnovabile e dell'efficienza energetica nei trasporti, compresa l'elaborazione e l'attuazione di misure legislative; d) il settore "COOPENER" che concerne il sostegno alle iniziative concernenti la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo. 2. Si possono lanciare iniziative, denominate "azioni chiave", che integrano più settori specifici e/o concernono alcune priorità comunitarie, ad esempio nelle regioni lontane e periferiche, definite all'articolo 299, paragrafo 2 del trattato. Articolo 4 1. Per ciascuno dei quattro settori specifici di cui all'articolo 3, paragrafo 1, il finanziamento comunitario nell'ambito del presente programma è destinato ad azioni o progetti concernenti: a) l'attuazione delle strategie a medio e lungo termine nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile, alla sicurezza dell'approvvigionamento nel quadro del mercato interno, alla competitività e alla tutela dell'ambiente, compresa l'elaborazione di norme, di sistemi di etichettatura e di certificazione e la definizione di impegni volontari a lungo termine con l'industria, nonché lavori previsionali, studi strategici sulla base di analisi condivise, controllo regolare dell'evoluzione dei mercati e delle tendenze energetiche; b) la creazione o l'ampliamento di strutture e strumenti per lo sviluppo dei sistemi energetici sostenibili, compresa la programmazione e la gestione energetica a livello locale e regionale e lo sviluppo di prodotti finanziari e di strumenti di mercato adeguati; c) la promozione di sistemi e attrezzature nel settore dell'energia sostenibile per accelerarne la penetrazione sul mercato e stimolare gli investimenti diretti a facilitare la transizione dalla dimostrazione alla commercializzazione delle tecnologie più efficaci, comprese azioni di sensibilizzazione e la creazione di capacità istituzionali concernenti l'attuazione del meccanismo per uno sviluppo pulito e l'applicazione congiunta nel quadro del protocollo di Kyoto; d) lo sviluppo delle strutture di informazione, educazione e formazione; la valorizzazione dei risultati, la promozione e la diffusione del know-how e delle migliori pratiche anche tra i consumatori e la cooperazione con gli Stati membri, attraverso reti operative a livello europeo e internazionale; e) il monitoraggio dell'attuazione e dell'impatto della politica comunitaria, nonché delle azioni di sostegno; f) la valutazione dell'impatto delle azioni e dei progetti finanziati nel quadro del programma. 2. Nel quadro del presente programma, l'aiuto finanziario concesso alle azioni e misure nei quattro settori specifici di cui all'articolo 3, paragrafo 1 è stabilito in funzione del valore aggiunto comunitario dell'azione proposta e dipenderà dal suo interesse e dall'impatto previsto, nonché dall'origine dell'iniziativa. L'aiuto non può superare il 50% del costo totale della misura, mentre la parte rimanente potrà essere coperta da fondi pubblici o privati o da una combinazione di entrambi. Tuttavia l'aiuto potrà coprire integralmente il costo di determinate azioni, come studi e altre azioni destinate a preparare, completare, attuare e valutare l'impatto della strategia e delle misure politiche comunitarie nonché delle misure proposte dalla Commissione per promuovere gli scambi di esperienze e di know-how al fine di migliorare il coordinamento tra le iniziative comunitarie, nazionali, internazionali e di altro tipo. Tutti i costi relativi alle azioni e misure intraprese su iniziativa della sola Commissione sono a carico della Comunità. Articolo 5 1. Nei sei mesi successivi all'adozione della presente decisione, la Commissione adotta, in consultazione con il comitato di cui all'articolo 8, paragrafo 1, un programma di lavoro. Il programma di lavoro è elaborato e aggiornato secondo la procedura prevista all'articolo 8, paragrafo 2. 2. Il programma di lavoro indica in maniera dettagliata: a) le linee direttrici, gli obiettivi specifici e le priorità per ciascun settore specifico di cui all'articolo 3, paragrafo 1, tenuto conto del potenziale valore aggiunto comunitario del complesso delle misure proposte rispetto alle misure esistenti; b) le modalità di attuazione, distinguendo tra azioni previste su iniziativa della Commissione e quelle per cui l'iniziativa viene dal settore e/o dal mercato nonché le modalità di finanziamento, il tipo e le regole di partecipazione; c) i criteri di selezione e le loro modalità di applicazione a ciascun tipo di azione nonché il metodo e gli strumenti di monitoraggio e valorizzazione dei risultati delle azioni e/o dei progetti, compresa la definizione di indicatori di prestazione; d) il calendario indicativo di attuazione del programma di lavoro, in particolare per quanto riguarda il contenuto degli inviti a presentare proposte; e) le modalità di coordinamento e di articolazione con altre politiche comunitarie, nonché la procedura di elaborazione e di attuazione di azioni e misure coordinate con quelle intraprese dagli Stati membri nel settore dell'energia sostenibile, al fine di apportare un valore aggiunto rispetto alle misure adottate da questi ultimi singolarmente e di conseguire una combinazione ottimale dei vari strumenti a disposizione dell'Unione europea e degli Stati membri; f) se necessario, le modalità operative per promuovere la partecipazione al programma delle regioni isolate e periferiche e la partecipazione delle PMI. Articolo 6 1. L'importo del riferimento finanziario per l'esecuzione del presente programma è di 215 milioni di euro. L'autorità di bilancio autorizza gli stanziamenti annuali nel rispetto delle prospettive finanziarie. Sono stabiliti a titolo indicativo importi di riferimento finanziario per ciascun settore specifico. La ripartizione indicativa di detto importo è riportata nell'allegato II. La ripartizione degli stanziamenti tra i vari settori è flessibile, per rispondere meglio all'evoluzione delle esigenze del settore. 2. Le modalità della partecipazione finanziaria della Comunità alle azioni intraprese nel quadro del presente programma sono stabilite in conformità delle disposizioni del regolamento finanziario del 21 dicembre 1977. Articolo 7 La Commissione è responsabile dell'esecuzione del presente programma e dell'elaborazione dei progetti di linee direttrici applicabili alle azioni e alle misure da intraprendere nell'ambito di ciascuno dei settori specifici di cui all'articolo 3, paragrafo 1. Le linee direttrici sono adottate secondo la procedura di cui all'articolo 8, paragrafo 2. Articolo 8 1. La Commissione è assistita da un comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione. 2. Quando si fa riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE, nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 8 di quest'ultima. Il termine di cui all'articolo 5, paragrafo 6 della decisione 1999/468/CE è fissato in tre mesi. 3. Il comitato adotta il suo regolamento interno. Articolo 9 1. La Commissione esamina ogni anno lo stato di attuazione del presente programma e delle azioni intraprese nei quattro settori specifici di cui all'articolo 3, paragrafo 1. 2. Nel corso del terzo anno di attuazione e comunque prima di presentare proposte per l'elaborazione di un nuovo programma, la Commissione fa effettuare da esperti indipendenti una valutazione esterna dell'attuazione complessiva delle azioni comunitarie intraprese nell'ambito del presente programma. La Commissione comunica i risultati della valutazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni. Articolo 10 1. Fatti salvi i paragrafi 2 e 3, la partecipazione al presente programma è aperta a ogni persona giuridica, pubblica o privata, stabilita sul territorio dell'Unione europea. 2. Il presente programma è aperto alla partecipazione dei paesi dell'Europa centrale e orientale alle condizioni stabilite negli accordi europei di associazione, nei protocolli aggiuntivi e nelle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione. È inoltre aperto alla partecipazione di Cipro, di Malta e della Turchia sulla base di accordi bilaterali conclusi con questi paesi. 3. Il presente programma è aperto alla partecipazione dei paesi EFTA aderenti allo Spazio economico europeo, sulla base di stanziamenti supplementari e secondo le procedure da concordare con questi paesi. Articolo 11 La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Articolo 12 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il Per il Parlamento europeo Per il Consiglio Il Presidente Il Presidente ALLEGATO RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO RITENUTO NECESSARIO [34] [34] Sono stabiliti a titolo indicativo importi di riferimento finanziario per i settori specifici "Uso razionale dell'energia e controllo della domanda", "Energie nuove e rinnovabili e diversificazione della produzione energetica" e " Aspetti energetici dei trasporti". Questa ripartizione degli stanziamenti è flessibile per meglio rispondere all'evoluzione delle necessità del settore. Campo di azione // in milioni di EUR (2003-2006) 1) Uso razionale dell'energia e controllo della domanda // 75 2) Energie nuove e rinnovabili e diversificazione della produzione energetica // 86 3) Aspetti energetici dei trasporti // 35 4) Promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica a livello internazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo // 19 TOTALE // 215 milioni di EUR [35], [36], [37] [35] Gli stanziamenti destinati alle azioni di promozione sul piano internazionale costituiscono un importo fisso e rappresentano il 8,8% del costo totale del programma. [36] Un contributo supplementare è previsto a partire dal 2004, a seguito dell'adesione dei nuovi Stati membri. [37] Il bilancio per l'agenzia esecutiva è determinato dall'autorità di bilancio in percentuale della dotazione finanziaria globale del programma. SCHEDA FINANZIARIA Settore(i) di intervento: Energia e Trasporti Attività: Energia, Industria e Mercato interno Titolo dell'azione: Programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: Programma "Energia intelligente per l'Europa (2003-2006)" 1. LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE Nuove linee di bilancio (da creare o da recuperare) B4-106: Programma Energia intelligente per l'Europa, 2003-2006 B4-106A: Programma Energia intelligente per l'Europa, 2003-2006- Spese per la gestione amministrativa B7-841: Programma Energia intelligente per l'Europa, Parte esterna COOPENER, 2003-2006 B7-841A: Programma Energia intelligente per l'Europa, Parte esterna COOPENER, 2003-2006 - Spese per la gestione amministrativa 2. DATI GLOBALI IN CIFRE 2.1 Dotazione totale dell'azione (parte B): 215 milioni di euro in stanziamenti di impegno 2.2 Periodo di applicazione: 2003-2006 2.3 Stima globale pluriennale delle spese: a) Scadenzario stanziamenti d'impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario) (cfr. punto 6.1.1)) Milioni di euro (al terzo decimale) >SPAZIO PER TABELLA> b) Assistenza tecnica e amministrativa (ATA) e spese di sostegno (cfr. punto 6.1.2) >SPAZIO PER TABELLA> >SPAZIO PER TABELLA> c) Incidenza finanziaria globale delle risorse umane e delle altre spese di funzionamento (cfr. punti 7.2 e 7.3) >SPAZIO PER TABELLA> >SPAZIO PER TABELLA> 2.4 Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie [X] La proposta è compatibile con la programmazione finanziaria in vigore. La proposta richiede una riprogrammazione delle corrispondenti rubriche delle prospettive finanziarie, e può comportare l'applicazione delle disposizioni dell'accordo interistituzionale. 2.5 Incidenza finanziaria sulle entrate [38] [38] Per maggiori precisazioni, cfr. la nota esplicativa a parte. [X] Nessuna incidenza finanziaria (si tratta degli aspetti tecnici dell'attuazione di una misura) OPPURE Incidenza finanziaria - Incidenza sulle entrate: Nota: tutte le precisazioni e le osservazioni relative al metodo di calcolo dell'incidenza sulle entrate devono essere riprese in un foglio a parte, da allegare alla presente scheda finanziaria. Milioni di euro (al primo decimale) >SPAZIO PER TABELLA> (Indicare le linee di bilancio interessate, aggiungendo alla tabella il numero necessario di righe se l'incidenza riguarda più di una linea di bilancio) 3. CARATTERISTICHE DI BILANCIO >SPAZIO PER TABELLA> (1) Rubrica 3: Imputazione a bilancio delle azioni "Uso razionale dell'energia e controllo della domanda - SAVE", "Energie nuove e rinnovabili e diversificazione della produzione energetica - ALTENER" e "Aspetti energetici dei trasporti - STEER": 196 milioni di euro (2003-2006), di cui 3,725 milioni di euro per la linea BA. Rubrica 4: Imputazione a bilancio delle azioni "Promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica a livello internazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo - COOPENER": 19 milioni di euro (2003-2006) di cui 0,255 milioni di euro per la linea BA. 4. BASE GIURIDICA Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia: programma "Energia intelligente per l'Europa" (2003-2006) (Indicare unicamente la base giuridica principale) 5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE 5.1 Necessità dell'intervento comunitario [39] [39] Per ulteriori informazioni, cfr. il documento d'orientamento a parte. 5.1.1 Obiettivi perseguiti (Descrivere (in termini misurabili) i problemi che l'intervento è destinato a risolvere o le esigenze che esso è destinato a soddisfare (situazione di partenza rispetto alla quale verranno successivamente valutati i progressi successivi). Descrivere gli obiettivi in termini di risultati attesi (ad esempio cambiamento rispetto alla situazione di partenza) La decisione che adotta un programma quadro di azioni nel settore dell'energia (1998-2002) e le decisioni che adottano i sei programmi specifici giungono a scadenza il 31 dicembre 2002. La presente proposta di decisione riguarda un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia per il periodo 2003-2006, denominato "Energia intelligente per l'Europa", che prosegue e rafforza i programmi ALTENER e SAVE e (parzialmente) il programma SYNERGY. Il programma. concepito come il principale strumento comunitario di sostegno non tecnologico nel settore dell'energia, raggruppa tutte le azioni necessarie all'attuazione delle strategie comunitarie per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente in tema di efficienza energetica ed energie rinnovabili, aspetti energetici dei trasporti, promozione a livello internazionale delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, e contribuisce al perseguimento dei principali obiettivi delle strategie comunitarie nei settori dell'energia e dei trasporti. Necessità dell'intervento finanziario della Comunità tenendo conto del principio di sussidiarietà. L'articolo 174 del trattato CEE prevede l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali: oltre alle fonti rinnovabili esse comprendono il petrolio, il gas naturale e i combustibili solidi, ovvero fonti energetiche essenziali che rappresentano però le principali fonti di emissioni di biossido di carbonio. Il Consiglio europeo di Göteborg ha adottato una strategia per lo sviluppo sostenibile, le cui principali priorità sono la riduzione del fabbisogno energetico, lo sviluppo dei carburanti alternativi e la diffusione delle tecnologie basate su fonti energetiche pulite e rinnovabili. Il 94% delle emissioni di gas a effetto serra dipende infatti dal consumo di energia, ed i trasporti sono responsabili del 90% dell'aumento delle emissioni di CO2. L'efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili rappresentano una parte importante del pacchetto di misure necessarie per conformarsi alle disposizioni del protocollo di Kyoto previste nel quadro del Programma europeo per il cambiamento climatico. Il Libro verde sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico constata la crescente dipendenza dell'Unione da fonti energetiche esterne, riconosce la necessità di riequilibrare la politica dell'offerta attraverso azioni precise a favore di una politica della domanda e auspica un effettivo cambiamento comportamentale dei consumatori per orientare la domanda verso consumi più controllati e rispettosi dell'ambiente, soprattutto nel settore dei trasporti e dell'edilizia nonché il conferimento della priorità allo sviluppo delle energie nuove e rinnovabili con riferimento all'offerta energetica, al fine di far fronte alla sfida del riscaldamento del clima. Il Libro bianco per una strategia e un piano di azione comunitari per le fonti energetiche rinnovabili stabilisce per il 2010 un obiettivo indicativo del 12% di energia proveniente da fonti rinnovabili nel consumo interno lordo in Europa e prevede misure di sostegno alla promozione e allo sviluppo delle energie rinnovabili. La prima relazione sull'attuazione del Libro bianco constata i progressi realizzati pur sottolineando la necessità di ulteriori sforzi a livello europeo e nazionale per conseguire questi obiettivi, in particolare nuove misure legislative a favore delle fonti energetiche rinnovabili e la loro promozione. L'attuazione del piano di azione richiede l'introduzione di sistemi di monitoraggio e di controllo. Il piano di azione per il miglioramento dell'efficienza energetica prevede una riduzione dell'intensità energetica dell'1% annuo, mentre la tendenza attuale è vicina allo zero. L'attuazione del piano di azione richiede l'introduzione di sistemi di monitoraggio e di controllo. La maggior parte delle misure comunitarie in materia di efficienza energetica e/o dirette ad una maggiore penetrazione sul mercato delle fonti energetiche rinnovabili richiede un ulteriore sforzo promozionale a livello comunitario attraverso programmi specifici, in modo da creare le condizioni per un'evoluzione verso sistemi energetici sostenibili. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno sottolineato varie volte la necessità di rafforzare e estendere le politiche e le misure adottate in questa materia e prevedere nuove azioni. Le due istituzioni hanno invitato la Commissione a presentare proposte per l'adozione di nuovi programmi, che prevedano un sostegno finanziario sufficiente per le azioni da intraprendere nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Gli obiettivi del programma attengono all'attuazione della strategia comunitaria nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile; vi è in effetti una forte interdipendenza degli Stati membri, sia in materia di tutela dell'ambiente e lotta contro il cambiamento climatico sia per quanto riguarda i vincoli e le sfide legati alla sicurezza dell'approvvigionamento nell'attuale contesto del mercato interno dell'energia. Qualsiasi decisione di politica energetica adottata da uno Stato membro si ripercuote inevitabilmente sugli altri Stati membri. La politica energetica ha infatti assunto una nuova dimensione comunitaria. Il programma concerne materie di competenza comunitaria, essendo concepito come il principale strumento comunitario di sostegno non tecnologico nel settore dell'energia; in effetti si tratta di una competenza ripartita (articolo 175 del trattato). L'attuazione non può essere realizzata in misura sufficiente dagli Stati membri, in quanto implica attività di promozione e scambi di esperienze, di know-how e di migliori pratiche sulla base di una stretta collaborazione su scala europea tra i differenti soggetti interessati a livello nazionale, regionale e locale al fine di promuovere un maggiore ricorso alle energie rinnovabili e l'uso razionale dell'energia in particolare nel settore dei trasporti. Tali attività possono essere realizzate più efficacemente a livello comunitario e il loro impatto può beneficiare di economie di scala derivanti dall'azione congiunta e coordinata. Il solo modo per garantire un impatto significativo di queste misure e di queste azioni in tutta l'Unione europea è un intervento a livello comunitario. Sotto questo profilo, la Comunità può intervenire in base al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato; secondo il principio di proporzionalità sancito dallo stesso articolo, la presente decisione non va al di là di quanto necessario per il raggiungimento di questi obiettivi. 5.1.2 Disposizioni adottate in relazione alla valutazione ex ante (È necessario: a) spiegare come e quando la valutazione ex ante è stata effettuata (autore, data, disponibilità delle relazioni) o come le informazioni corrispondenti sono state ottenute [40]); [40] Per le informazioni minime obbligatorie da presentare per le iniziative nuove, cfr. il documento SEC(2000) 1051. b) descrivere brevemente gli elementi accertati e gli insegnamenti tratti dalla valutazione ex ante). 5.1.3 Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex post (In caso di rinnovo di un programma, descrivere anche brevemente gli insegnamenti tratti da una valutazione intermedia o ex post) Ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1 della decisione del Consiglio che adotta il programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002), la Commissione esamina ogni anno lo stato di realizzazione del programma quadro e dei suoi programmi specifici. La valutazione, effettuata da esperti indipendenti nel 2000, riguardava soprattutto l'efficacia e la trasparenza di ciascun programma e del coordinamento interno alla Commissione e la coerenza tra i progetti selezionati e gli obiettivi dei programmi per il 1998 e il 1999. Nella relazione gli esperti hanno riconosciuto l'importanza dei programmi ALTENER, SAVE, SYNERGY e ETAP nel quadro della strategia comunitaria di riduzione delle emissioni di CO2. Tuttavia, le analisi svolte in quest'esercizio di valutazione hanno messo in evidenza quattro settori principali che richiedono un ripensamento: - innanzitutto, l'esistenza di "piccoli" programmi con destinatari molto differenti e azioni e procedure indipendenti; in realtà questi programmi potrebbero costituire le linee di azione di uno o due programmi, con un miglioramento in termini di efficacia per effetto della condivisione delle risorse umane e dell'armonizzazione delle procedure di selezione, valutazione e gestione; - nella presente decisione la Commissione propone per il 2003-2006 un programma unico che integra quattro settori specifici, prevedendo inoltre il finanziamento di azioni che raggruppano insieme più settori; - la mancanza di corrispondenza tra gli obiettivi di alcuni programmi, in particolare ALTENER e SAVE, e le risorse stanziate; si tratta o di ridurre gli obiettivi a parità di mezzi o di fornire le risorse finanziarie e di gestione necessarie per il loro conseguimento - il nuovo approccio della politica energetica nel quadro della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile giustifica una revisione al rialzo della dotazione finanziaria del futuro programma, e la concentrazione dell'intervento comunitario in quattro settori prioritari e in sei tipi di azioni o progetti ammissibili al finanziamento comunitario. D'altronde, il Parlamento europeo ha chiesto più volte alla Commissione di prevedere mezzi finanziari sufficienti per le azioni nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel quadro del futuro programma o dei futuri programmi da adottare in questo settore; - i metodi e le procedure di selezione, valutazione e gestione devono essere aggiornati - queste raccomandazioni saranno prese in considerazione nell'elaborazione del programma di lavoro previsto nella presente proposta di decisione (articolo 4 della proposta); - la promozione del programma quadro e dei programmi specifici e la diffusione dei risultati sono molto carenti e comunque non sistematiche e inadeguate e costituiscono pertanto un aspetto fondamentale da correggere - la proposta prevede risorse umane supplementari per la gestione del programma (la creazione di un'agenzia esecutiva che dovrà essere istituita sulla base del futuro regolamento del Consiglio [41] costituirebbe un'opzione); ciò consentirà di destinare parte del personale della Commissione ai compiti di gestione orizzontale del programma, quali la promozione del programma e la valorizzazione dei suoi risultati, la promozione del know-how e delle migliori pratiche e il rafforzamento dell'azione comunitaria nei confronti dei principali soggetti interessati a livello locale, regionale e nazionale. Una quota consistente dello stanziamento complessivo del programma (circa 45%) dovrebbe essere destinata a queste attività di informazione, promozione e valorizzazione dei risultati. [41] COM(2001) 808 def. del 28 dicembre 2001 Ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2 della decisione del Consiglio che stabilisce il programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002), la Commissione ha chiesto a esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna globale dello stato di realizzazione intermedia delle azioni comunitarie intraprese nell'ambito del programma quadro e dei programmi specifici. La relazione intermedia, che espone il metodo di analisi del programma quadro e dei programmi specifici e il loro impatto, sarà presentata alla Commissione dagli esperti nell' aprile 2002, mentre la relazione finale sarà disponibile nel secondo trimestre 2002. I risultati delle valutazioni saranno comunicati al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni e le raccomandazioni degli esperti saranno particolarmente importanti per la preparazione del programma di lavoro (articolo 4 della presente proposta di decisione). 5.2 Azioni previste e modalità dell'intervento di bilancio (Descrivere la logica di intervento della proposta, precisando le principali azioni necessarie per raggiungere l'obiettivo generale. Ogni azione deve comportare uno o più obiettivi specifici e per ciascuno di essi si devono indicare i progressi attesi nel corso del periodo proposto. È altresì necessario guardare al di là dei risultati immediati, pur mantenendo una sufficiente precisione in modo da poter identificare i risultati concretamente conseguiti. Per ciascuna azione principale occorre precisare: - i beneficiari (precisare se possibile il numero); - gli obiettivi specifici fissati per il periodo di programmazione (in termini quantitativi); - le misure concrete da adottare per realizzare l'azione; - i risultati immediati di ciascuna azione; - il loro contributo al conseguimento dell'obiettivo generale. Occorre inoltre fornire informazioni sulle modalità dell'intervento finanziario (percentuale e forma dell'assistenza finanziaria richiesta). Il presente programma è strutturato in quattro settori specifici: a) miglioramento dell'efficienza energetica e della gestione della domanda, in particolare nei settori dell'edilizia e dell'industria, compresa l'elaborazione e l'attuazione di misure legislative - "SAVE"; b) promozione delle energie nuove e rinnovabili per la produzione centralizzata e decentrata e la loro integrazione nell'ambiente urbano, compresa l'elaborazione e l'attuazione di misure legislative - "ALTENER"; c) sostegno alle iniziative concernenti gli aspetti energetici dei trasporti, la diversificazione dei carburanti e la promozione dei carburanti di origine rinnovabile e dell'efficienza energetica nei trasporti, compresa l'elaborazione e l'attuazione di misure legislative - "STEER"; d) sostegno alle iniziative di promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo - "COOPENER". Per i quattro settori specifici, il finanziamento comunitario previsto dal programma sarà destinato alle azioni o progetti concernenti: a) elaborazione di strategie a medio e lungo termine nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile, alla sicurezza dell'approvvigionamento, alla competitività e alla tutela dell'ambiente, compresa l'elaborazione di norme, di sistemi di etichettatura e di certificazione e la definizione di impegni volontari a lungo termine con l'industria, nonché i lavori previsionali, gli studi strategici, il controllo regolare dell'evoluzione dei mercati e delle tendenze energetiche; b) creazione o ampliamento di strutture e strumenti per lo sviluppo energetico sostenibile, compresa la programmazione e gestione energetica locale e regionale e lo sviluppo di prodotti finanziari adeguati e di strumenti di mercato; c) promozione dei sistemi e delle attrezzature nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile al fine di accelerarne la penetrazione sul mercato e di stimolare gli investimenti diretti a facilitare la transizione delle migliori tecnologie dalla fase dimostrativa alla commercializzazione; d) sviluppo delle strutture di informazione, educazione e formazione; valorizzazione dei risultati, promozione e diffusione anche tra i consumatori del know-how e delle migliori pratiche e cooperazione con gli Stati membri, attraverso reti operative a livello europeo e internazionale; e) monitoraggio dell'attuazione e dell'impatto della politica comunitaria nel settore dell'energia sostenibile; f) valutazione dell'impatto delle azioni e dei progetti finanziati nel quadro del programma. Nel quadro del presente programma, l'aiuto finanziario accordato alle azioni e misure nei settori specifici sarà stabilito in funzione del valore aggiunto europeo dell'azione proposta e dipenderà dal suo interesse e dal suo impatto previsto, e dell'origine dell'iniziativa. Di norma, quest'aiuto non potrà superare il 50% del costo totale della misura, mentre la parte rimanente potrà essere coperta da fondi pubblici o privati o da una combinazione di entrambi. Tuttavia l'aiuto potrà coprire integralmente il costo di determinate azioni, come studi e altre azioni destinate a preparare, completare, attuare e valutare l'impatto della strategia e delle misure politiche comunitarie nonché delle misure proposte dalla Commissione per promuovere gli scambi di esperienze e di know-how al fine di migliorare il coordinamento tra le iniziative comunitarie, nazionali, internazionali e di altro tipo. Tutti i costi attinenti alle azioni e misure intraprese unicamente su iniziativa della Commissione sono a carico della Comunità. Secondo l'articolo 4 della proposta di decisione, nei sei mesi successivi all'adozione della decisione la Commissione adotta, in consultazione con il comitato di cui all'articolo 8, paragrafo 1, un programma di lavoro. Con riferimento a quest'ultimo, l'elaborazione delle priorità di azione nell'ambito di ciascun settore ed il calendario di esecuzione serviranno a garantire la coerenza, la complementarità e le sinergie di queste misure con le iniziative degli Stati membri e con le misure adottate nel quadro di altri programmi comunitari. Il programma sarà attuato in particolare mediante "azioni chiave" nei vari settori, definite al momento dell'elaborazione del programma di lavoro e adattate, se necessario, nel corso del programma. Possono inoltre essere previste azioni chiave che raggruppano più settori specifici. Ammissibilità: il programma è aperto alla partecipazione dei paesi candidati dell'Europa centrale e orientale alle condizioni stabilite negli accordi europei, nei protocolli aggiuntivi e nelle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione, nonché alla partecipazione di Cipro, di Malta e della Turchia sulla base di accordi bilaterali conclusi con questi paesi. Il programma è inoltre aperto alla partecipazione dei paesi EFTA aderenti allo Spazio economico europeo, sulla base di stanziamenti supplementari e secondo le procedure da concordare con questi paesi. Valutazione del programma: ogni anno la Commissione deve esaminare lo stato di attuazione di quest'ultimo e le azioni intraprese nei settori specifici. Nel corso del terzo anno di attuazione e comunque prima di presentare proposte per il rinnovo del programma, la Commissione chiede ad esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna della realizzazione complessiva delle azioni comunitarie intraprese nel quadro del programma. * Obiettivi specifici: collegamenti con l'obiettivo generale Tutte le azioni da finanziare contribuiscono al perseguimento equilibrato degli obiettivi generali della strategia energetica a medio e lungo termine dell'Unione europea: sicurezza dell'approvvigionamento, competitività e tutela dell'ambiente. Il programma è destinato inoltre a promuovere lo sviluppo sostenibile, la coesione economica e sociale e la tutela dell'ambiente, favorendo un'efficace articolazione di queste misure con le azioni intraprese nel quadro di altre politiche comunitarie. Infine, il programma contribuisce a rafforzare la trasparenza, la coerenza e il coordinamento delle varie azioni e misure nel settore dell'energia. Gli obiettivi specifici del programma sono i seguenti: - fornire gli elementi necessari all'elaborazione e all'attuazione di una politica energetica a medio e lungo termine, in termini di controllo della domanda, maggior ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, diversificazione energetica, anche nei trasporti, riduzione della dipendenza dalle importazioni di energia, sviluppo del potenziale delle regioni, soprattutto delle regioni periferiche e preparazione delle misure legislative necessarie per conseguire questi obiettivi strategici; - sviluppare gli strumenti e i mezzi necessari per garantire il controllo, il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle misure adottate a livello comunitario e nei singoli Stati membri dell'Unione nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili, compresi gli aspetti energetici dei trasporti; - indurre un cambiamento reale del comportamento energetico a livello europeo sensibilizzando i principali soggetti interessati, le imprese e i cittadini europei in generale, perché passino a modelli efficaci e intelligenti di produzione e consumo di energia su basi solide e sostenibili; promuovere gli scambi di esperienze e di know-how; sostenere azioni destinate a stimolare gli investimenti nelle tecnologie emergenti; favorire la diffusione delle buone pratiche e delle migliori tecniche disponibili, anche nel sistema educativo, nonché la promozione a livello internazionale. Beneficiari: enti pubblici e privati; università e centri studi, agenzie e organismi europei, nazionali, regionali e urbani che promuovono l'efficienza energetica e le energie nuove e rinnovabili, tutti i settori impegnati nella promozione dell'energia sostenibile (ad esempio, industria, istituzioni finanziarie, fabbricanti di apparecchiature, installatori e tecnici, architetti, utenti e associazioni dei consumatori, organizzazioni internazionali, associazioni industriali e professionali, consulenti) e, per estensione, tutta la popolazione dell'Unione europea e dei paesi candidati. Le azioni da condurre nel quadro della valorizzazione dei risultati e della diffusione delle migliori pratiche sono volte in particolare a moltiplicare l'impatto delle iniziative mirate finanziate nei settori specifici. Queste azioni di valorizzazione e di diffusione, svolte attraverso reti operative a livello europeo e internazionale, mirano a garantire la valorizzazione dei risultati delle iniziative mirate e stimolare la riproduzione delle migliori pratiche in tutta Europa (compresi i paesi candidati) e nei mercati dei paesi terzi. 5.3 Modalità di attuazione (Precisare con quali mezzi le azioni previste sono attuate: gestione diretta da parte della Commissione con personale sia statutario sia esterno, o esternalizzazione. In quest'ultimo caso, precisare le modalità di esternalizzazione previste (UAT, agenzie, uffici, unità esecutive decentrate, gestione condivisa con gli Stati membri - organismi nazionali, regionali e locali). Indicare anche gli effetti del modello di esternalizzazione adottato sulle risorse di intervento finanziario, di gestione e d'appoggio e sulle risorse umane (funzionari distaccati, ecc.)) Considerata la priorità da attribuire alle misure di gestione della domanda, per essere efficaci gli interventi previsti nel nuovo programma "Energia intelligente per l'Europa" devono avere una portata molto più ampia rispetto ai precedenti programmi energetici, data la molteplicità di soggetti interessati. Inoltre l'attuazione delle strategie per l'efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili e del pacchetto di misure già adottate o in corso di elaborazione esige un dialogo permanente e una più stretta collaborazione con gli organismi che operano in questi settori a livello nazionale, regionale e locale, in linea con il Libro bianco sulla governance europea, e rende necessaria la creazione di strumenti di collaborazione e di finanziamento adeguati e lo stanziamento di risorse nel quadro del presente programma. Ciò comporta inevitabilmente un aumento del carico di lavoro legato all'esecuzione e alla gestione del programma, anche a causa del finanziamento di un maggior numero di piccoli progetti. Sotto questo profilo, considerata la natura delle azioni previste, una prima opzione sarebbe la delega da parte della Commissione di alcuni compiti di gestione del programma ad un'agenzia esecutiva, ad eccezione dei compiti che implicano un margine di discrezionalità atto a tradurre scelte politiche. L'agenzia esecutiva espletando, sotto la sorveglianza della Commissione, alcuni compiti relativi alla gestione e al controllo del programma consentirebbe alla Commissione di concentrare il lavoro di parte del suo personale addetto alla gestione di quest'ultimo ad attività più strategiche di monitoraggio globale e di promozione e informazione. D'altra parte il coordinamento con le attività svolte dal CCR permetterà di ottimizzare il monitoraggio delle opzioni tecnologiche e dei risultati dei progetti e delle azioni svolte nell'ambito del programma. L'agenzia potrebbe essere incaricata dei compiti seguenti: - elaborare per la Commissione raccomandazioni relative all'esecuzione del programma "Energia intelligente per l'Europa"; raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per orientare l'esecuzione del programma comunitario; - gestire nell'ambito dell'esecuzione del programma alcune o tutte le fasi del ciclo di vita di specifici progetti, e procedere ai controlli necessari a tal fine, adottando le relative decisioni su delega della Commissione; - adottare gli atti di esecuzione del bilancio concernenti le entrate e le spese ed effettuare, su delega della Commissione, tutte le operazioni necessarie all'attuazione del programma, soprattutto in materia di aggiudicazione dei contratti e di concessione degli aiuti; - promuovere la valorizzazione e la diffusione dei risultati dei progetti e delle misure finanziati nel quadro del programma a livello locale, regionale e nazionale, in stretta collaborazione con i servizi competenti della Commissione. Di conseguenza, la Commissione intende presentare al più presto una proposta di decisione per l'istituzione di un'agenzia esecutiva, non appena sarà adottato il regolamento del Consiglio che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari [42]. [42] COM(2001) 808 def. del 28 dicembre 2001. È necessario che l'Unione si doti dei mezzi adeguati per attuare il suo ambizioso programma di azione nel settore dell'energia, nella prospettiva della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2001. La proposta iniziale della Commissione per il precedente programma quadro Energia (1998-2002) prevedeva uno stanziamento di 200 milioni di euro, poi ridotto a 175 milioni di euro. Vari fattori giustificano una revisione al rialzo della dotazione di bilancio di questo programma rispetto al programma quadro Energia: - la necessità di rafforzare le azioni nei settori dell'efficienza energetica (SAVE) e delle energie rinnovabili (ALTENER) alla luce dei nuovi orientamenti politici in materia di ambiente e sviluppo sostenibile e della legislazione adottata e prevista nei due settori e in risposta alle ripetute richieste del Parlamento europeo di un aumento della dotazione finanziaria. Queste richiedono un'azione comunitaria più energica in termini di monitoraggio dell'attuazione delle norme e delle misure comunitarie adottate in questi due settori e di valutazione dell'impatto sul mercato; - la priorità attribuita agli aspetti energetici dei trasporti alla luce dei nuovi orientamenti politici in materia di energia, ambiente e sviluppo sostenibile, che è alla base della proposta di introdurre un settore specifico di azione (STEER) con uno stanziamento indicativo di 35 milioni di euro; - lo sviluppo sostanziale delle attività collegate alla valorizzazione dei risultati del programma, delle azioni di promozione e diffusione del know-how e delle migliore pratiche e tecniche in materia di efficienza energetica ed energie rinnovabili, anche nel settore dei trasporti, e delle azioni dirette ad instaurare un dialogo e un'interazione più sistematica tra la Comunità e gli Stati membri, le amministrazioni regionali e locali e la società civile al fine di dar vita nella società europea ad una cultura dell'energia intelligente. Il finanziamento comunitario per queste azioni è valutato attorno al 45% del bilancio globale del programma; - il consolidamento dell'azione internazionale (COOPENER), destinata in particolare alle azioni di promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo, nella prospettiva dei meccanismi di Kyoto. Di conseguenza viene proposto un sensibile aumento della dotazione finanziaria rispetto al programma precedente: 215 milioni di euro [43] per la prevista durata del programma (2003-2006). Gli stanziamenti di impegno annuali per l'attuazione del programma saranno determinati dall'autorità di bilancio nei limiti delle prospettive finanziarie. L'importo sarà fissato annualmente dall'autorità di bilancio (cfr. tabella 7.3). A seguito dell'allargamento ai nuovi Stati membri si deve prevedere a partire dal 2004 un rafforzamento di bilancio. [43] Secondo la proposta l'aumento della dotazione in termini reali è di 27,43 milioni di euro. Inflazione UE-15 aggregata: 1,3% (1998), 1,2% (1999), 2,1% (2000), 2,4% (2001). Dati tratti da «Eurostat Price Statistics». Per la gestione del presente programma, la Commissione prevede che in base ai nuovi orientamenti la sua attuazione comporterà la conclusione di circa 270 contratti l'anno (330 contratti all'anno a partire dal 2004 a seguito dell'adesione dei nuovi Stati membri). La gestione del programma mobiliterà 65 persone. Il programma quadro energia coinvolge attualmente 38 persone. Le risorse umane supplementari sono stimate a 27 unità. Il programma quadro Energia, la cui dotazione finanziaria è di 175 milioni di euro, ha portato alla conclusione di più di 1000 contratti, ossia una media di 200 contratti all'anno. L'importo medio dei contratti è stato di circa 130 000 euro per il periodo 1998-1999 e di 300 000 euro per il periodo 2000-2001, a seguito della politica restrittiva introdotta per evitare la moltiplicazione dei contratti ad importo limitato. Attualmente sono in corso 544 contratti che coinvolgono 38 persone. Il bilancio dell'agenzia esecutiva, stabilito dall'autorità di bilancio, sarà una percentuale della dotazione complessiva del programma «Energia intelligente per l'Europa» e l'agenzia parteciperà alla sua gestione. Conformemente all'articolo 13 della proposta modificata di regolamento del Consiglio che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari [44], il comitato di direzione dell'agenzia adotterà ogni anno, su proposta del direttore dell'agenzia, il progetto di bilancio di funzionamento per l'esercizio di bilancio successivo, compresa la tabella dell'organico. [44] COM(2001) 808 def. del 28.12.2001. La delega di alcuni compiti di gestione del programma all'agenzia apporterebbe rispetto all'attuale situazione una riduzione di 8 persone presso la Commissione. Queste persone sarebbero trasferite all'agenzia per la durata del programma. L'agenzia avrebbe un organico di 35 persone: 8 persone distaccate dai servizi della Commissione (pari a circa il 23% dell'organico totale dell'agenzia) e 27 persone da assumere. La stima delle risorse umane presso l'agenzia è presentata nella tabella seguente. >SPAZIO PER TABELLA> La Commissione avrebbe un organico ridotto di 30 persone. Una seconda opzione sarebbe l'affidamento di tutti compiti di gestione del programma ai servizi competenti della Commissione. Questa opzione implicherebbe notevoli adeguamenti a livello di gestione e dei meccanismi d'intervento del programma, tra l'altro: - aumento dell'organico presso i servizi che gestiscono il programma alla Commissione che dovrebbe passare da 38 a 52 unità; - riduzione sostanziale delle attività d'informazione, promozione e valorizzazione dei risultati dei progetti e delle azioni, cosa che comprometterebbe l'estensione dei benefici del programma; - imposizione di una soglia minima al finanziamento dei progetti o azioni in modo da ridurre significativamente il numero di contratti il che scarterebbe dall'azione del programma i principali soggetti a livello locale e regionale. Tutte le informazioni relative alla gestione del programma sono fornite a titolo indicativo e in base ai risultati dello studio chiesto dalla PCG Esternalizzazione sull'opzione Agenzia, le cifre relative a questa opzione potranno essere modificate. 6. INCIDENZA FINANZIARIA 6.1 Incidenza finanziaria totale sulla parte B (per l'intero periodo di programmazione) (Il metodo di calcolo degli importi totali indicati nella tabella che segue deve essere esplicitato mediante la ripartizione fornita nella tabella 6.2.) 6.1.1 Intervento finanziario SI in milioni di euro (al terzo decimale) >SPAZIO PER TABELLA> >SPAZIO PER TABELLA> 6.2. Calcolo del costo per ciascuna misura prevista nella parte B (per l'intero periodo di programmazione) [45] [45] Per maggiori informazioni, cfr. il documento illustrativo a parte. (Qualora si tratti di più azioni, precisare in modo sufficientemente dettagliato le misure specifiche da adottare per ciascuna di esse in modo da consentire una stima del volume e dei costi dei risultati) SI in milioni di euro (al terzo decimale) >SPAZIO PER TABELLA> Nota (1): le misure da 1 a 6 corrispondono alle azioni a), b), c), d), e) ed f) specificate al punto 5.2 della presente scheda finanziaria. Questa ripartizione per misura è fornita a titolo indicativo. Il programma di lavoro determinerà le priorità annue e il o i tipi di misure previste ogni anno in ciascun settore specifico e che saranno oggetto di ciascun invito da pubblicare. Per COOPENER si prevede di concentrare circa il 75% del bilancio sulle misure 1, 3 e 4. Nota (2): si prevede che saranno stipulati in media 270 contratti all'anno, con un importo medio per contratto pari quindi a 0,196 milioni di euro. Il contributo supplementare previsto a partire dal 2004, a seguito dell'adesione dei nuovi Stati membri si tradurrebbe in circa 185 contratti supplementari nel periodo 2004-2006. In questo contesto si calcola che a partire dal 2004 saranno conclusi in media 330 contratti all'anno. 7. INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE 7.1. Incidenza sulle risorse umane >SPAZIO PER TABELLA> (1) La gestione del programma quadro Energia (1998-2002) mobilita attualmente 38 persone. Nella prospettiva di creazione di un'agenzia di esecuzione (prima opzione), la delega di alcuni compiti di gestione all'agenzia comporterebbe una riduzione del personale presso la Commissione, stimata a 8 persone che sarebbero distaccate presso l'agenzia durante la sua partecipazione alla gestione del programma. La gestione del futuro programma richiederà però risorse umane supplementari rispetto alla situazione attuale, stimate a 27 persone, che dovranno essere fornite nel quadro della futura agenzia di esecuzione. L'agenzia avrebbe un totale di 35 persone (8 funzionari/agenti distaccati della Commissione e 27 persone supplementari da assumere). Globalmente, il programma mobiliterà in tutto 65 persone. (2) L'eventuale non creazione dell'agenzia di esecuzione (seconda opzione), implicherà l'aumento dell'organico necessario alla Commissione. In totale sarebbero necessarie altre 14 persone. La gestione del programma mobiliterebbe 52 persone presso la Commissione. 7.2 Incidenza finanziaria globale delle risorse umane >SPAZIO PER TABELLA> Gli importi corrispondono alle spese totali per 12 mesi. 7.3 Altre spese di funzionamento derivanti dall'azione >SPAZIO PER TABELLA> Gli importi corrispondono alle spese totali dell'azione per 12 mesi. Cfr. anche la nota 1, tabella 7. 1. (1) Specificare il tipo di comitato e il gruppo a cui appartiene. I. Totale annuale (7.2 + 7.3) II. Durata dell'azione III. Costo totale dell'azione (I x II) // 4,090 milioni di EUR 4 anni 16,360 milioni di EUR (Nella stima delle risorse umane e amministrative necessarie per l'azione, le DG / servizi dovranno tenere conto delle decisioni prese dalla Commissione in sede di dibattito d'orientamento e di approvazione del progetto preliminare di bilancio (PPB). Questo significa che le DG devono indicare che le spese per le risorse umane possono essere coperte all'interno della preassegnazione indicativa effettuata in sede di adozione del PPB. Nei casi eccezionali in cui le azioni considerate non fossero prevedibili al momento della preparazione del PPB, la Commissione dovrà decidere se e secondo quali modalità - modifica della preassegnazione indicativa, riassegnazione ad hoc, bilancio rettificativo e suppletivo o lettera rettificativa al progetto di bilancio- può essere autorizzata l'esecuzione dell'azione proposta). L'incidenza della presente proposta sulla parte A del bilancio è limitata da un punto di vista generale. Sarà necessario un controllo regolare dell'attuazione della presente decisione, comprendente la preparazione e la partecipazione a riunioni e azioni di coordinamento con gli Stati membri, il controllo globale dell'attuazione del programma e dei suoi risultati nonché il consolidamento dei risultati di valutazione e la presentazione delle relazioni di attuazione al Parlamento europeo, al Consiglio e alle altre istanze competenti. Una parte dei compiti di gestione potrebbe essere assunta dall'agenzia esecutiva. 8. CONTROLLO E VALUTAZIONE 8.1 Modalità di controllo (Sin dall'inizio di ciascuna azione è necessario raccogliere informazioni adeguate sui mezzi e le risorse impiegati, nonché sulle realizzazioni e risultati dell'intervento. Ciò implica in pratica: (i) la determinazione di indicatori per mezzi e risorse, e per realizzazioni e risultati; (ii) l'elaborazione di metodologie di rilevazione dei dati) Dopo l'adozione della presente decisione, la Commissione stabilirà, in consultazione con il comitato del programma, un programma di lavoro che esporrà nei dettagli i criteri di selezione e le loro modalità di applicazione a ciascun tipo di azione, definendo inoltre un insieme coerente di indicatori di entrata, uscita e prestazione per ciascun settore e tipo di azione, e fisserà i meccanismi per garantire la migliore valorizzazione dei risultati ottenuti. L'agenzia esecutiva, ossia la prima delle due opzioni previste dalla Commissione per la gestione dell'esecuzione del programma, avrebbe anche fra le sue funzioni anche il controllo delle azioni intraprese nel quadro di questo programma, e la valutazione regolare del suo impatto nella società. 8.2 Modalità e calendario della valutazione (Descrivere il programma previsto e le modalità delle valutazioni intermedie e ex post da effettuare per stabilire se l'intervento ha raggiunto gli obiettivi fissati. Nel caso di programmi pluriennali, è necessario procedere ad almeno una valutazione approfondita nel corso dell'intero programma. Per le altre attività, la valutazione ex post o intermedia dovrà essere svolta con cadenza non superiore a sei anni). - Modalità e calendario della valutazione Sarà effettuata sistematicamente una valutazione regolare delle azioni. La Commissione (assistita eventualmente dall'agenzia esecutiva) esaminerà ogni anno lo stato di realizzazione del programma e degli aspetti settoriali e orizzontali. Nel corso del terzo anno di attuazione del programma e comunque prima di presentare proposte per l'adozione di un nuovo programma, la Commissione chiederà ad esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna globale dello stato di realizzazione delle azioni comunitarie intraprese nel quadro del programma (articolo 9 della presente decisione). - Valutazione dei risultati ottenuti (in caso di prosecuzione o di rinnovo di una azione esistente). In funzione dell'evoluzione delle priorità politiche e del mercato, e delle informazioni derivanti dalla valutazione regolare delle azioni e dal programma e dalle relazioni d'attività dell'agenzia, la Commissione potrà presentare proposte intese ad adattare o completare il programma di lavoro. Prima di presentare proposte per l'adozione di un nuovo programma, la Commissione chiederà ad esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna globale dello stato di realizzazione delle azioni comunitarie intraprese nel quadro del programma. 9. MISURE ANTIFRODE (Articolo 3, paragrafo 4 del regolamento finanziario: "Al fine di prevenire i rischi di frode e di irregolarità, la Commissione presenta nella scheda finanziaria le informazioni che riguardano le misure di prevenzione e di tutela esistenti o previste.") Sono previsti numerosi dispositivi di controllo finanziario e amministrativo, adattati in funzione della specificità delle singole azioni. Tali dispositivi intervengono lungo tutto il processo e comprendono in particolare: prima della firma del contratto: - analisi qualitativa e finanziaria delle offerte, proposte o domande di sovvenzione; - associazione degli altri servizi della Commissione interessati, per evitare duplicazioni dei lavori; dopo la firma del contratto: - esame delle distinte delle spese prima del pagamento a vari livelli (amministratore finanziario, responsabili tecnici) e consultazione dei servizi interessati della Commissione sui risultati; - pagamento dei lavori, dopo la loro accettazione, sulla base di una percentuale valutata prima dell'aggiudicazione del contratto e in base ad una relazione finanziaria finale dell'azione; - audit interno a cura del controllore finanziario; - controllo in loco che permette, con l'esame dei documenti giustificativi, di individuare gli errori o altre irregolarità. Informazione e controllo del rispetto delle procedure da parte di esperti degli Stati membri invitati alle riunioni del comitato del programma di cui all'articolo 8, paragrafo 2. Altre istanze interessate, come il Parlamento europeo, sono pienamente informate del risultato dei lavori. SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL'IMPATTO IMPATTO DELLA PROPOSTA SULLE IMPRESE E IN PARTICOLARE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (PMI) Titolo della proposta Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia - "Energia intelligente per l'Europa (2003-2006)". Numero di riferimento del documento COM(2002)162 definitivo La proposta 1. In considerazione del principio di sussidiarietà, per quale motivo è necessaria una normativa comunitaria in questo settore e quali sono gli obiettivi principali- Secondo l'articolo 6 del trattato, le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni comunitarie. L'articolo 174 del trattato CEE prevede l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali: oltre alle fonti rinnovabili esse comprendono il petrolio, il gas naturale e i combustibili solidi, ovvero fonti energetiche essenziali che rappresentano però le principali fonti di emissioni di biossido di carbonio. Il Consiglio europeo di Göteborg [46] ha approvato una strategia per lo sviluppo sostenibile identificando fra i principali ostacoli le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento provocato dai trasporti e così confermando l'analisi del Libro verde sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico [47]. Quest'ultimo constata infatti la crescente dipendenza dell'Unione dalle fonti energetiche esterne, riconosce la necessità di riequilibrare la politica dell'offerta attraverso azioni precise a favore di una politica della domanda e auspica un effettivo cambiamento comportamentale dei consumatori per orientare la domanda verso consumi più controllati e rispettosi dell'ambiente, soprattutto nel settore dei trasporti e dell'edilizia nonché il conferimento della priorità allo sviluppo delle energie rinnovabili con riferimento all'offerta energetica, al fine di far fronte alla sfida del riscaldamento del clima. [46] SEC(2001) 500 del 16.6.2001. [47] COM(2000) 769 def. del 29.11.2000. Il 94% delle emissioni di gas a effetto serra dipende infatti dal consumo di energia e i trasporti sono responsabili del 90% dell'aumento delle emissioni di CO2. L'efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili rappresentano una parte importante del pacchetto di misure necessarie per il rispetto delle disposizioni del protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico. Il Libro bianco su una strategia e un piano di azione comunitari per le fonti energetiche rinnovabili stabilisce per il 2010 un obiettivo indicativo del 12% di energia prodotta a partire da fonti rinnovabili nel consumo interno lordo in Europa e prevede misure di sostegno alla promozione e allo sviluppo delle energie rinnovabili. La prima relazione sull'attuazione del Libro bianco constata i progressi realizzati, pur sottolineando la necessità di ulteriori sforzi a livello europeo e nazionale per conseguire questi obiettivi e soprattutto di nuove misure legislative a favore delle fonti energetiche rinnovabili e della loro promozione. L'attuazione del piano di azione richiede la messa in atto di sistemi di monitoraggio e di controllo. Il piano di azione per rafforzare l'efficienza energetica prevede una riduzione dell'intensità energetica di un punto percentuale l'anno, mentre l'attuale tendenza è vicina allo zero. L'attuazione del piano di azione richiede la messa in atto di sistemi di monitoraggio e di controllo. La maggior parte delle misure comunitarie dirette a conseguire l'efficienza energetica e/o una maggiore penetrazione sul mercato delle fonti rinnovabili richiede un maggiore sforzo di promozione a livello comunitario per mezzo di programmi specifici, in modo da creare le condizioni favorevoli per l'evoluzione verso sistemi energetici sostenibili. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno sottolineato varie volte la necessità di rafforzare le misure comunitarie in questi due settori e prevedere nuove azioni. Le due istituzioni hanno invitato la Commissione a presentare proposte relative a nuovi programmi e a prevedere un aiuto finanziario sufficiente per le azioni nei settori dell'energia sostenibile. Le decisioni che adottano un programma quadro di azioni nel settore dell'energia e programmi specifici (1998-2002) giungono a scadenza il 31 dicembre 2002. Ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2 della decisione del Consiglio che adotta un programma quadro pluriennale di azioni nel settore dell'energia (1998-2002) e delle misure connesse, la Commissione ha chiesto ad esperti indipendenti di procedere ad una valutazione esterna globale dello stato di realizzazione delle azioni comunitarie intraprese nell'ambito del programma quadro e dei programmi specifici. I risultati delle valutazioni saranno disponibili nel secondo trimestre 2002 e verranno comunicati al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni. Le raccomandazioni degli esperti saranno particolarmente utili in occasione dell'elaborazione del programma di lavoro dettagliato. Al momento della valutazione annuale del programma quadro e dei programmi specifici, effettuata nel 2000, gli esperti hanno riconosciuto l'importanza dei programmi ALTENER, SAVE, SYNERGY e ETAP nel quadro della strategia comunitaria di riduzione delle emissioni di CO2. Essi hanno constatato l'insufficienza dei mezzi rispetto al fabbisogno e hanno suggerito il rafforzamento e la prosecuzione di questi programmi in un programma unico più strutturato e flessibile in materia di gestione in modo da aumentarne l'efficacia e l'impatto. La Commissione è anche invitata a rafforzare la promozione del know-how e delle migliori pratiche, e la valorizzazione sistematica dei risultati dei programmi. Con la presente proposta di decisione, la Commissione risponde alle richieste del Consiglio e del Parlamento europeo per un rafforzamento dell'azione comunitaria nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. La proposta della Commissione prevede un programma pluriennale di azioni nel settore dell'energia per il periodo 2003-2006, denominato "Energia intelligente per l'Europa (EIE)". Il programma è concepito come il principale strumento comunitario di sostegno non tecnologico nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, compresi gli aspetti energetici dei trasporti e la cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo. Esso riprende tutte le azioni nel settore dell'energia, compresi i trasporti, necessarie per attuare le strategie comunitarie di sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente e contribuisce al conseguimento dei principali obiettivi delle strategie comunitarie per l'energia ed i trasporti. Tutte le azioni da finanziare contribuiscono al perseguimento equilibrato dei tre obiettivi della politica energetica dell'Unione europea, ovvero la sicurezza dell'approvvigionamento, la competitività e la tutela dell'ambiente, tenuto conto del principio di sussidiarietà, e a promuovere lo sviluppo sostenibile, la coesione economica e sociale e la protezione ambientale, favorendo un'efficace articolazione di tali misure con le azioni intraprese nel quadro di altre politiche comunitarie. Il programma contribuisce inoltre a rafforzare la trasparenza, la coerenza e il coordinamento delle varie azioni e misure attuate nel settore dell'energia. Gli obiettivi specifici del programma sono i seguenti: - fornire gli elementi necessari all'elaborazione e all'attuazione di una politica energetica a medio e lungo termine, in termini di controllo della domanda, maggior ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, diversificazione energetica, anche nei trasporti, riduzione della dipendenza dalle importazioni di energia, sviluppo del potenziale delle regioni, soprattutto delle regioni periferiche e preparazione delle misure legislative necessarie per conseguire questi obiettivi strategici; - sviluppare gli strumenti e i mezzi necessari per garantire il controllo, il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle misure adottate a livello comunitario e nei singoli Stati membri dell'Unione nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili, compresi gli aspetti energetici dei trasporti; - indurre un cambiamento reale del comportamento energetico a livello europeo sensibilizzando i principali soggetti interessati, le imprese e i cittadini europei in generale, perché passino a modelli efficaci e intelligenti di produzione e consumo di energia su basi solide e sostenibili; promuovere gli scambi di esperienze e di know-how; sostenere azioni destinate a stimolare gli investimenti nelle tecnologie emergenti; favorire la diffusione delle buone pratiche e delle migliori tecniche disponibili, anche nel sistema educativo, nonché la promozione a livello internazionale. Gli obiettivi del programma riguardano l'attuazione della strategia comunitaria nei settori energetici che contribuiscono allo sviluppo sostenibile. L'attuazione non può essere realizzata in misura sufficiente dagli Stati membri, in quanto implica attività di promozione e scambi di esperienze, di know-how e di migliori pratiche sulla base di una stretta collaborazione su scala europea tra i differenti soggetti interessati a livello nazionale, regionale e locale al fine di promuovere un maggiore ricorso alle energie rinnovabili e l'uso razionale dell'energia, anche nel settore dei trasporti. Tali attività possono essere realizzate meglio a livello comunitario e dunque la Comunità può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito all'articolo 5 del trattato. Le azioni si concentreranno sui seguenti quattro assi prioritari: - controllo della domanda di energia; - maggiore ricorso alle energie nuove e rinnovabili; - diversificazione energetica, in particolare nel settore dei trasporti; - promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica a livello internazionale ed in particolare nei paesi in via di sviluppo. L'impatto sulle imprese 2. Chi è interessato dalla proposta- * Settori interessati Le imprese interessate direttamente (cioè quelle che beneficiano dell'aiuto finanziario diretto del programma in qualità di contraenti) o indirettamente (ossia i destinatari delle informazioni diffuse attraverso le reti di promozione sulle misure legislative in vigore, le opportunità offerte dai programmi e da altre iniziative comunitarie, i risultati dei progetti finanziati nel quadro di questi programmi e riproducibili nonché le migliori pratiche disponibili) appartengono a vari settori, in qualità di produttori e/o utilizzatori di energia: - settore agricolo; - settore industriale, in particolare l'industria di produzione dell'energia e di produzione e installazione di apparecchiature energetiche; - settore dei servizi, in particolare i distributori di energia, le autorità di regolamentazione nel settore dell'energia, gli istituti di credito e assicurativi, gli studi di architettura e di ingegneria, le società di trasporto, le società di consulenza e le agenzie dell'energia. * Dimensioni delle imprese interessate e concentrazione di piccole e medie imprese Benché la partecipazione al programma sia aperta a tutti i tipi di imprese, la maggior parte delle imprese interessate sono PMI. * Eventuale concentrazione delle imprese in particolari zone geografiche della Comunità Tutte le regioni della Comunità saranno interessate dal programma. Per alcune categorie, l'insediamento regionale e locale è preponderante. 3. Quali misure dovranno prendere le imprese per conformarsi alla proposta- Per partecipare al programma, le imprese dovranno soddisfare le condizioni di ammissibilità e rispettare le regole e le modalità di partecipazione. La dimensione comunitaria dei progetti è essenziale e rende necessaria la partecipazione ad uno stesso progetto di imprese o di organismi di più paesi europei. Le proposte dovranno rispondere alle priorità fissate e rispettare le linee direttrici. I criteri di ammissibilità e di selezione, le regole di partecipazione, le modalità di finanziamento e le linee direttrici per la presentazione di una proposta saranno definiti in dettaglio nel programma di lavoro che sarà predisposto dalla Commissione, in consultazione con gli Stati membri, dopo l'adozione della presente decisione. 4. Quali sono i possibili effetti economici della proposta- * sull'occupazione * sugli investimenti e la creazione di nuove imprese * sulla competitività delle imprese L'obiettivo del programma è quello di contribuire, promuovendo il controllo della domanda di energia, le energie nuove e rinnovabili e la diversificazione energetica anche nel settore dei trasporti, al conseguimento degli obiettivi generali della politica energetica dell'Unione europea, ovvero la sicurezza dell'approvvigionamento, la competitività delle imprese dell'Unione e il rispetto dell'ambiente. Lo sviluppo di risorse energetiche endogene, come le energie rinnovabili, contribuisce ad una crescita sostenibile, soprattutto nelle zone rurali, creando ulteriori possibilità economiche, imprenditoriali e occupazionali. In alcune regioni, la diffusione delle energie nuove e rinnovabili contribuisce allo stesso tempo a produrre energia e a ridurre l'inquinamento (decontaminazione del trattamento dei rifiuti, integrazione delle energie rinnovabili nell'edilizia, ecc.). Secondo uno studio realizzato per conto della Commissione [48], l'impatto sull'occupazione degli obiettivi del Libro bianco sull'attuazione della strategia e del piano di azione comunitari in materia di fonti rinnovabili (1998-2000) può essere determinato a partire dai tassi previsionali di penetrazione delle energie nuove e rinnovabili per settore. I risultati indicano che da qui al 2010 potranno essere creati circa 530 000 posti di lavoro netti nei 15 Stati membri nel settore delle energie rinnovabili (sfruttamento, manutenzione, costruzione e installazione compresi). [48] Impatto delle fonti rinnovabili sulla creazione di posti di lavoro. L'obiettivo dello studio era quello di mettere a punto un metodo di calcolo del numero di posti di lavoro creati nel settore delle energie rinnovabili per capacità installata e milione di euro investito. L'efficienza energetica, che rappresenta un fattore fondamentale per molti settori industriali, è una parte importante del piano di azione globale per lo sviluppo sostenibile nel settore della politica imprenditoriale. Dato che il miglioramento dell'efficienza energetica nelle imprese consente di ridurre i costi di produzione e aumentare la produttività, il programma avrà un impatto diretto sulla competitività delle imprese. 5. La proposta contiene misure destinate a tener conto della situazione specifica delle piccole e medie imprese (requisiti più limitati o diversi, ecc.)- Sì. Le attività da condurre nel quadro del programma riguardano principalmente, anche se non esclusivamente, le piccole e medie imprese. Consultazione 6. Elenco delle organizzazioni consultate in merito alla proposta e principali osservazioni formulate La Direzione generale dell'Energia e dei Trasporti ha organizzato molte riunioni e seminari, nel corso dei quali le organizzazioni che rappresentano i settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica hanno formulato suggerimenti sulla prosecuzione dei programmi esistenti e sul loro rafforzamento e hanno proposto di concentrare l'azione della Commissione su questi due settori specifici, sollevando inoltre la problematica dei trasporti. Esiste quindi un consenso generalizzato sulla necessità di proseguire l'azione comunitaria nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Alcune proposte riguardanti le azioni prioritarie saranno prese in considerazione in occasione dell'elaborazione del programma di lavoro dettagliato. I seminari hanno avuto luogo nel novembre 2001. Alla prima conferenza sull'energia e sui trasporti, organizzata a Barcellona nell'ottobre 2001, i settori interessati dalla proposta hanno sottolineato ancora una volta l'esigenza di proseguire i programmi comunitari in questo settore e di garantire in futuro l'accesso delle piccole e medie imprese a questi programmi, dato l'accento posto sulla domanda e il sostegno alle azioni decentrate, e la necessità di garantire un'ampia diffusione ai risultati dei progetti intrapresi nel quadro dei programmi.