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Document 52021DC0345

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040

COM/2021/345 final

Bruxelles, 30.6.2021

COM(2021) 345 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI EMPTY

Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040

{SWD(2021) 166 final} - {SWD(2021) 167 final}


"Le zone rurali sono il tessuto della nostra società e il cuore pulsante della nostra economia. La varietà di paesaggi, cultura e patrimonio è uno dei principali e più notevoli tratti distintivi dell'Europa. Queste regioni sono una parte fondamentale della nostra identità e del nostro potenziale economico." "Avremo a cuore le zone rurali, le tuteleremo e investiremo nel loro futuro." Presidente von der Leyen – Luglio 2019(Orientamenti politici 2019-2024)"Le zone rurali sono il tessuto della nostra società e il cuore pulsante della nostra economia. La varietà di paesaggi, cultura e patrimonio è uno dei principali e più notevoli tratti distintivi dell'Europa. Queste regioni sono una parte fondamentale della nostra identità e del nostro potenziale economico." "Avremo a cuore le zone rurali, le tuteleremo e investiremo nel loro futuro." Presidente von der Leyen – Luglio 2019(Orientamenti politici 2019-2024)Introduzione: la necessità di una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE

Le zone rurali dell'UE sono una parte fondamentale dello stile di vita europeo. Se si considerano tutti i comuni con un numero basso di abitanti o una densità demografica scarsa, le zone rurali ospitano 137 milioni di persone, quasi il 30 % della popolazione e oltre l'80 % del territorio dell'UE 1 . Sono ampiamente riconosciute e apprezzate per la produzione alimentare, la gestione delle risorse naturali, la protezione dei paesaggi naturali, così come per le attività ricreative e il turismo. Molte delle nostre tradizioni e feste e gran parte della nostra cultura sono radicate nelle zone rurali d'Europa. Come ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "l'Europa non sarebbe completa senza le sue campagne" 2 .

Tuttavia i cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni, tra cui la globalizzazione e l'urbanizzazione, stanno cambiando il ruolo e la natura delle zone rurali, colpite anche dal calo e dall'invecchiamento della popolazione 3 . Molti europei sono preoccupati dall'erosione delle infrastrutture rurali e della fornitura di servizi, compreso l'accesso all'assistenza sanitaria, ai servizi sociali e all'istruzione, nonché ai servizi postali e bancari. Altri esprimono preoccupazioni per la riduzione delle opportunità di lavoro e il possibile calo del reddito nelle zone rurali o per i trasporti e la connettività digitale limitati.

Vi è una crescente consapevolezza che il ruolo e l'importanza delle zone rurali sono sottovalutati e non sufficientemente riconosciuti. Quasi il 40 % di coloro che hanno risposto alla consultazione pubblica organizzata in preparazione di questa comunicazione ha affermato di sentirsi abbandonato dalla società e dai responsabili politici. Occorre affrontare tale percezione e i fattori che la determinano 4 .

La presente comunicazione su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE intende rispondere a tali sfide e preoccupazioni, sfruttando le opportunità emergenti della transizione verde e digitale dell'UE e sulla base degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID‑19, e individuando i mezzi per migliorare la qualità della vita rurale, per raggiungere uno sviluppo territoriale equilibrato e per stimolare la crescita economica nelle zone rurali con l'aiuto dell'Atlante della demografia appena inaugurato. Essa si basa su analisi, attività di previsione, ampie consultazioni e contributi delle comunità e stabilisce la visione, nonché gli strumenti politici per realizzarla, comprese le migliori pratiche che possono essere replicate. La comunicazione promuove e contribuisce alla realizzazione dell'Agenda 2030 e dei relativi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Le zone rurali svolgono un ruolo attivo nella transizione verde e digitale dell'UE. Attraverso la produzione sostenibile di alimenti, la conservazione della biodiversità e la lotta contro i cambiamenti climatici, esse hanno un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi dell'Unione europea nell'ambito del Green Deal 5 , delle strategie "dal produttore al consumatore" 6 e sulla biodiversità 7 . Parallelamente la diffusione delle nuove tecnologie nelle zone rurali sarà indispensabile per tradurre il decennio digitale europeo in realtà. Anche il conseguimento degli obiettivi delle ambizioni digitali dell'UE per il 2030 8 può offrire maggiori opportunità per lo sviluppo sostenibile delle zone rurali al di là dell'agricoltura e della silvicoltura. Può contribuire a sviluppare nuove prospettive per la crescita e la distribuzione geografica dell'industria manifatturiera e in particolare dei servizi.

Le zone rurali d'Europa sono molto diverse. Le variazioni delle condizioni naturali e climatiche, le caratteristiche geografiche, gli sviluppi storici e culturali, i cambiamenti demografici e sociali, le specificità nazionali e regionali e la prosperità economica fanno sì che non esistano due zone rurali uguali. Questa diversità richiede risposte e soluzioni elaborate localmente e corrispondenti alle necessità e alle possibilità specifiche di ogni territorio. Significa anche che le strategie di sviluppo territoriale dovrebbero considerare le zone rurali in funzione delle loro caratteristiche individuali e in relazione al loro ambiente. In questo senso le azioni devono concentrarsi in particolare sulle regioni rurali remote e meno sviluppate.

I cambiamenti della società, compresi quelli più recenti causati dalla COVID‑19, dovrebbero essere trasformati in opportunità per le zone rurali. Dobbiamo evitare una ripresa asimmetrica e garantire che tutti i territori dell'UE abbiano i mezzi per riprendersi allo stesso modo dalla pandemia.

La Commissione europea, in linea con il suo forte impegno per la democrazia e l'uguaglianza, e consapevole dell'impatto dei cambiamenti demografici, si impegna a non lasciare indietro nessuno, né persone né territori, e a rendere l'UE più vicina ai cittadini. Con questa comunicazione la Commissione ha l'ambizione di creare un nuovo slancio per le zone rurali, cambiando il modo in cui sono percepite e costruendo nuove opportunità, dando più voce alle comunità rurali, che sono parte integrante della costruzione del futuro dell'Europa. Le comunità rurali svolgono un ruolo fondamentale anche nell'attuazione dei 20 principi del pilastro europeo dei diritti sociali 9 , contribuendo a un'Europa sociale forte, equa, inclusiva e ricca di opportunità.

Uno sviluppo territoriale equilibrato, ancorato ad approcci basati sul territorio e al coinvolgimento di tutti i livelli di governance, come delineato nella nuova Agenda territoriale dell'UE 10 adottata di recente, è necessario per sfruttare al massimo il potenziale delle zone rurali.

La Commissione si impegna a ridurre le disparità regionali e aiutare le zone rurali a recuperare il ritardo. Tale impegno è sancito dall'articolo 174 del TFUE, secondo cui un'attenzione particolare è rivolta "alle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali le regioni più settentrionali con bassissima densità demografica e le regioni insulari, transfrontaliere e di montagna". Lo status specifico delle regioni ultraperiferiche e delle loro zone rurali è riconosciuto dall'articolo 349 del TFUE.

Questi principi del trattato devono essere osservati e adottati a tutti i livelli. Nessuna politica, azione o misura dovrebbe impedire la convergenza regionale né aggravare il divario regionale.

In questo contesto la presente comunicazione definisce una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE fino al 2040 identificando gli ambiti di intervento per zone e comunità rurali più forti, connesse, resilienti e prospere. Un patto rurale mobiliterà le autorità pubbliche e i portatori di interessi ad agire sui bisogni e le aspirazioni degli abitanti delle zone rurali. Il piano d'azione rurale dell'UE di accompagnamento aprirà la strada alla promozione della coesione territoriale e creerà nuove opportunità per attrarre imprese innovative, fornire accesso a posti di lavoro di qualità, promuovere nuove e migliori competenze, garantire migliori infrastrutture e servizi, e far leva sul ruolo dell'agricoltura sostenibile e delle attività economiche diversificate.



1.Le zone rurali dell'UE oggi 11

1.1. Tendenze e sfide

La popolazione dell'UE sta invecchiando e nel prossimo decennio comincerà lentamente a ridursi. La popolazione delle zone rurali 12 è già più anziana, in media, di quella delle piccole aree urbane, delle periferie e delle città. Negli ultimi anni le regioni rurali hanno assistito, in media, a una riduzione della popolazione dovuta principalmente al movimento naturale negativo della popolazione 13 , non compensato da una sufficiente migrazione netta positiva. Alcuni Stati membri orientali e meridionali devono persino affrontare entrambe le sfide, in quanto sia il movimento naturale della popolazione sia il movimento netto nelle loro regioni rurali sono stati negativi 14 . Inoltre le giovani donne hanno maggiori probabilità di lasciare le regioni rurali rispetto ai giovani uomini. Queste tendenze demografiche, unite alla mancanza di connettività, alle sfide infrastrutturali e di produttività e al limitato accesso ai servizi pubblici, tra cui l'istruzione e l'assistenza, possono contribuire alla minore attrattiva delle zone rurali come luoghi in cui vivere e lavorare.

Per secoli "rurale" è stato sinonimo di "agricolo", con milioni di agricoltori che alimentavano la società europea. In molte zone rurali, specialmente nelle parti più remote e periferiche, la vita rimane intrinsecamente legata all'agricoltura: oltre il 40 % della terra nelle zone rurali è utilizzata per l'agricoltura. Nel corso del tempo il contributo dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca nelle regioni rurali è diminuito sia in termini economici che di occupazione, raggiungendo il 12 % di tutti i posti di lavoro e il 4 % del valore aggiunto lordo, pur mantenendo in modo cruciale la sicurezza alimentare nell'UE.

Parallelamente il peso dei servizi (ad esempio il turismo e le attività ricreative) è aumentato, segnando un cambiamento strutturale in molte economie rurali, mentre la quota del settore industriale e delle costruzioni è rimasta costante.

Sebbene una crescita più elevata abbia permesso di ridurre il divario dal 2000, nel 2018 il prodotto interno lordo (PIL) pro capite nelle regioni rurali era ancora notevolmente inferiore (pari al 75 %) alla media dell'UE. Il recupero economico non ha raggiunto le regioni rurali remote (che si mantengono intorno al 70 % del PIL pro capite dell'UE). Questo contesto economico generale evidenzia la necessità di continuare a perseguire la diversificazione economica delle zone rurali, includendo tutte le dimensioni e tutti i settori, per sfruttare al massimo il loro potenziale in relazione ai servizi e all'industria manifatturiera.

Il tasso di occupazione medio delle zone rurali dell'UE è aumentato tra il 2012 e il 2020 (passando dal 67,5 % al 73,1 %, più elevato rispetto alle città), mentre il tasso di disoccupazione medio è sceso (dal 10,4 % al 5,9 %, più basso rispetto alle città). Queste dinamiche generali favorevoli nascondo realtà diverse, in particolare una situazione molto diversificata negli Stati membri e il fatto che il tasso di disoccupazione dei giovani è più elevato rispetto alla popolazione generale in età lavorativa, anche nelle zone rurali. Inoltre, in termini di percentuale di popolazione a rischio di povertà o di esclusione sociale, i dati del 2019 sono più elevati nelle zone rurali (22,4 %), rispetto alle città (21,3 %) e alle piccole aree urbane e alle periferie (19,2 %), e in dieci Stati membri la percentuale della popolazione a rischio di povertà nelle zone rurali è aumentata dal 2012 15 .

Esiste un divario di 13 punti percentuali tra l'occupazione maschile e quella femminile nelle zone rurali (contro i 10 punti percentuali nelle città), che sale a più di 20 in alcuni Stati membri. Dal 2012 questo divario è rimasto abbastanza stabile a livello dell'UE. In oltre metà degli Stati membri questo divario di genere è più marcato nelle zone rurali che nelle città. Si dovrebbe prestare attenzione al fatto che nelle società rurali molte donne hanno contratti precari (ad esempio come lavoratrici stagionali) o svolgono un "ruolo invisibile" (ad esempio coniugi coadiuvanti), il che può lasciarle esposte a situazioni vulnerabili (come il mancato accesso alla protezione sociale o alle prestazioni di maternità, in alcuni casi). Nel contempo le donne rappresentano una forza trainante importante per la prosperità e l'inclusione sociale nelle zone rurali, in particolare attraverso l'imprenditorialità.

La quota di popolazione 16 con un'istruzione superiore nelle zone rurali rimane bassa nonostante un aumento dal 18 % del 2012 al 22 % del 2019. Anche la differenza tra zone rurali e città è aumentata, passando da 17 punti percentuali del 2012 a 19 del 2019 (rimanendo stabile o in crescita nella maggior parte degli Stati membri). Per quanto riguarda le competenze di base (lettura, matematica e scienze), il divario di prestazioni tra le zone urbane e quelle rurali è inoltre ampio in molti paesi, come indicato dai risultati del PISA 2018. In termini di competenze digitali almeno di base, il divario ammontava a 14 punti percentuali (48 % per le zone rurali contro 62 % per le città) nel 2019 ed è stabile dal 2015. Inoltre, a livello europeo, il tasso di abbandono precoce dell'istruzione e della formazione è più alto nelle zone rurali e nelle piccole aree urbane rispetto alle città. In alcune zone rurali le scuole spesso faticano a fornire un'istruzione di qualità a causa del loro isolamento geografico e delle loro piccole dimensioni. Devono fare i conti con infrastrutture e servizi di sostegno educativo insufficienti, un'offerta educativa limitata e una mancanza di insegnanti esperti. Ciò può limitare l'adozione di servizi elettronici e la possibilità di studiare e lavorare a distanza, il che influenza la disponibilità di posti di lavoro di qualità nelle zone rurali.

La vita nelle zone rurali dipende in modo cruciale dall'accesso a servizi pubblici e infrastrutture di qualità. La consultazione pubblica ha identificato le infrastrutture, l'accesso alle strutture e ai servizi, la connettività digitale e l'occupazione come i bisogni più urgenti. In particolare i servizi essenziali e le relative infrastrutture, come acqua, servizi igienico-sanitari, energia, trasporti, servizi finanziari e comunicazioni digitali, sono fondamentali per garantire l'inclusione sociale ed economica. Questi integrano e facilitano l'accesso ad altri servizi che svolgono una funzione abilitante, come l'assistenza all'infanzia, l'istruzione, l'assistenza a lungo termine, l'alloggio, il mercato del lavoro e i servizi sociali, e possono anche essere un'importante fonte di creazione di posti di lavoro 17 .

L'accesso ai servizi pubblici e alle infrastrutture è influenzato dalla densità e dalla vicinanza delle persone, che differisce tra le zone rurali dei vari Stati membri e tra le zone rurali vicine a una città e le zone rurali remote 18 . Meno urbanizzata e più remota è una zona, maggiore è la distanza stradale media dal servizio più vicino 19 .

Un terzo della popolazione delle regioni rurali vive in una regione di frontiera. In media, in queste regioni di frontiera rurali le prestazioni di strade e ferrovie sono più scarse e l'accesso ai voli passeggeri è inferiore rispetto alle altre regioni rurali. Nelle regioni di frontiera rurali le persone devono viaggiare di più per raggiungere una scuola primaria o secondaria o un ospedale rispetto ad altre regioni rurali.

Distanze più lunghe, densità di popolazione più basse e bacini di utenza più ampi rendono più difficile sia la fornitura sia l'accesso ai servizi nelle zone rurali. Tuttavia la fornitura di servizi d'interesse generale nelle zone rurali con una qualità paragonabile a quella delle zone urbane è fondamentale per garantire tenori di vita equi a tutti i cittadini e in tutti i territori, anche nelle zone rurali più remote e nelle regioni ultraperiferiche.

Le comunità rurali sono anche potenzialmente esposte a maggiori costi associati alla transizione climatica. Distanze maggiori per raggiungere, ad esempio, ospedali, scuole e negozi, insieme a una maggiore dipendenza dall'autovettura privata a causa della scarsità del servizio di trasporto pubblico, portano a costi di viaggio più elevati 20 . I negozi, i medici, le farmacie, le banche, gli uffici postali, i trasporti pubblici, le strutture per l'infanzia e le scuole sono essenziali per la vita rurale e i posti di lavoro, anche per assicurare di non lasciare indietro nessuno, né persone né territori. L'assenza di questi servizi può portare rapidamente a sentimenti di lontananza e di esclusione sociale. Le piccole città e aree urbane possono fungere da forze trainanti per l'attrattiva e lo sviluppo rurale e fornire accesso a una serie di servizi per le zone rurali circostanti. È importante considerare e sperimentare nuove modalità di organizzazione dei servizi pubblici nazionali e regionali e approfittare della digitalizzazione in questo processo.

Gli approcci e i modelli di business come i servizi elettronici, le soluzioni di servizi mobili, i partenariati pubblico-privato, le imprese sociali, le industrie culturali e creative e le cooperative possono aiutare a raggiungere le aree meno popolate e sono più in generale un fattore chiave per lo sviluppo socio-economico rurale. Essi dipendono in modo cruciale dal livello di competenze digitali e dalla disponibilità e accessibilità di un'adeguata infrastruttura digitale e dalle capacità di impiegare efficacemente le tecnologie digitali, come le piattaforme di servizi digitali. Il presupposto essenziale per la trasformazione digitale è la connettività internet. Nonostante i recenti miglioramenti della connettività a banda larga ad alta velocità, solo il 59 % delle famiglie nelle regioni rurali ha accesso a reti d'accesso di prossima generazione (NGA) a banda larga
(> 30 Mbps), rispetto all'87 % delle famiglie nell'UE.

Infine le zone rurali affrontano sfide specifiche legate ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale. Ad esempio l'agricoltura e la silvicoltura sono più vulnerabili, rispetto alle attività economiche urbane, ad avversità atmosferiche più frequenti come tempeste, inondazioni e siccità. Questi settori sono tra i primi a risentire delle conseguenze della perdita di biodiversità, il che rappresenta una minaccia per le prospettive economiche a lungo termine delle comunità rurali che dipendono da essi.

1.2. Opportunità nelle zone rurali

Le nuove esigenze della società, le opportunità dell'economia verde, le possibilità aperte dalla tecnologia digitale insieme alle conseguenze della pandemia di COVID‑19 e l'aumento del telelavoro hanno portato una rinnovata attenzione nei confronti delle zone rurali quali luoghi di benessere, sicurezza, vita ecologica e nuove possibilità di rinnovamento sociale ed economico.

Le risorse naturali delle zone rurali sono beni fondamentali per la definizione di un futuro sostenibile e prospero. Se ben gestiti, i paesaggi rurali coperti da foreste e aree naturali, aiutano a regolare i flussi idrici, a catturare carbonio e inquinanti atmosferici dall'aria e a prevenire l'erosione del suolo e a fornire servizi ecosistemici 21 . La gestione sostenibile dell'agricoltura e della silvicoltura, che comprende la sostenibilità ambientale, economica e sociale, contribuisce a salvaguardare posti di lavoro e mezzi di sussistenza dignitosi, i sistemi ecologici e la biodiversità, oltre a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici e ai rischi. È essenziale migliorare la qualità della produzione e sostenere gli agricoltori, i silvicoltori e gli imprenditori rurali, che sono i motori della transizione verso una società e un'economia più verdi.

La maggiore attenzione alla mitigazione dei cambiamenti climatici, anche attraverso la produzione di energia rinnovabile, rappresenta un'opportunità per le zone rurali per combattere la povertà energetica, a condizione che i servizi ecosistemici siano adeguatamente valutati e che i modelli di business mantengano il valore all'interno delle comunità rurali.

Nel contesto del Green Deal europeo 22 , la nuova strategia di crescita dell'Europa, le zone rurali svolgeranno un ruolo importante nel fare dell'UE il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. La transizione verde richiederà lo sviluppo di partenariati in tutte le attività economiche delle zone rurali, tra le imprese di tutti i settori, le autorità locali, i ricercatori e i servizi basati su innovazione, condivisione delle conoscenze e cooperazione, anche nell'ambito dei processi di specializzazione intelligente 23 .

La bioeconomia è uno dei settori più vasti dell'Unione. Comprende l'agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l'acquacoltura e la produzione di alimenti, mangimi, bioenergia e bioprodotti; può aiutare l'UE ad accelerare il progresso verso un'economia circolare e a basse emissioni di carbonio e contribuirà alla modernizzazione e al rafforzamento del suo settore alimentare e della base industriale delle zone rurali. La bioeconomia e l'economia circolare sostenibili creeranno catene del valore nuove e maggiormente diversificate e processi più ecologici ed efficaci dal punto di vista dei costi, tutelando al contempo la biodiversità e l'ambiente. Nel 2017 la bioeconomia ha generato un valore aggiunto pari a 614 miliardi di EUR, dando lavoro a circa 17,5 milioni di persone nell'UE 24 . All'interno delle zone rurali, la bioeconomia può guidare soluzioni commerciali innovative ed essere sostenuta attraverso iniziative come i villaggi start-up 25 e il sostegno alle PMI.

Accanto a queste nuove opportunità economiche e al fine di creare occupazione nelle zone interessate, occorre anche individuare metodi sostenibili e innovativi per utilizzare le ex miniere e i siti di estrazione mineraria, in particolare ripristinando gli ecosistemi degradati e i servizi che forniscono alle comunità locali.

La crescente domanda dei consumatori di alimenti di migliore qualità, più sostenibili e sani, compresi i prodotti biologici, può generare nuove opportunità per gli agricoltori e l'economia rurale. La transizione verso metodi di produzione biologici, lo sviluppo di filiere corte, la trasformazione in loco e i prodotti innovativi, in linea con la strategia "dal produttore al consumatore" dell'UE e il piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica 26 , possono contribuire a rafforzare il ruolo degli agricoltori e ad aumentare il loro reddito.

Settori come il turismo traggono inoltre vantaggi da un'offerta più ampia di attività turistiche di qualità, comprese le attività in azienda, la produzione di prodotti locali di qualità, la gestione adeguata dei paesaggi e le interazioni mare-terra nelle zone rurali costiere. I "biodistretti", ossia aree geografiche in cui agricoltori, pubblico, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche stipulano un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, sulla base delle pratiche e dei principi biologici, rappresentano in tal senso un concetto promettente, in particolare in combinazione con la rete Natura 2000. È quindi importante tener conto dei bisogni dei piccoli e medi agricoltori, attrarre agricoltori giovani e nuovi nonché agricoltrici, prevenire l'abbandono della terra e facilitare l'accesso alla terra. Questo dovrebbe includere anche i lavoratori agricoli, compresi i lavoratori stagionali e quelli provenienti da un contesto migratorio. È inoltre opportuno sostenere lo sviluppo e la gestione dell'offerta turistica, facendo pieno uso della tecnologia e dei servizi digitali.

La connettività digitale è un fattore essenziale per la diversificazione delle attività economiche nelle zone rurali. Renderà più facile per gli imprenditori e le start-up avviare e sviluppare le loro attività, creando così nuove opportunità economiche per le zone rurali. Lo sviluppo di ecosistemi di innovazione consentirà alle comunità rurali di creare posti di lavoro di elevata qualità nelle zone rurali in tutti i settori.

Un'altra importante serie di opportunità per le zone rurali risiede nella qualità della vita e nel coinvolgimento delle comunità locali nel processo decisionale. Le possibilità di partecipazione attiva alla vita pubblica e sociale, comprese le attività artistiche e culturali, possono influenzare inoltre l'attrattiva relativa delle zone rurali.

2.Una visione per le zone rurali verso il 2040

Le sfide e le opportunità che si presentano alle zone rurali, molte delle quali probabilmente continueranno in futuro, sono la base dell'esercizio intrapreso per definire la visione. I cittadini e le organizzazioni delle zone rurali 27 sono stati fortemente coinvolti nella progettazione di questa visione, che mostra dove le zone rurali vogliono arrivare nel 2040. È stato inoltre condotto un esercizio di previsione 28 dedicato. Sono state prese in considerazione le megatendenze 29 che guideranno le trasformazioni fino al 2040 e sono stati identificati i fattori chiave del cambiamento, i cosiddetti "fattori trainanti", che dovrebbero plasmare il futuro delle zone rurali (cfr. grafico 1). Demografia e governance sono risultate essere i fattori trainanti più impattanti e incerti e sono stati gli assi lungo i quali sono stati sviluppati quattro scenari. Ognuno di essi illustra un possibile futuro per le zone rurali nel 2040, in funzione della capacità di attrarre o meno nuovi abitanti e della qualità della governance multilivello. Gli scenari affrontano inoltre le interdipendenze rurali-urbane 30 .

Sulla base dei fattori trainanti identificati, degli scenari e di numerose attività di consultazione, sono emersi quattro ambiti di intervento complementari, che incarnano una visione a lungo termine a partire da, mediante e per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040.



Grafico 1: i principali fattori trainanti che modellano il futuro delle zone rurali per il 2040 e i quattro ambiti di intervento complementari

Più forti

Partecipazione attiva delle comunità

Accesso ai servizi

Innovazione sociale

Connesse

Connettività digitale

Collegamenti di trasporto e
nuove mobilità

Prospere

Diversificazione delle
attività economiche

Produzione alimentare sostenibile

Resilienti

Resilienza ai cambiamenti climatici

Resilienza ambientale

Resilienza sociale

       Fonte: Commissione europea

2.1.Zone rurali più forti

Le zone rurali dovrebbero essere la sede di comunità locali emancipate e vivaci. Permettere a tutti di partecipare attivamente ai processi politici e decisionali, coinvolgendo un'ampia gamma di portatori di interessi e reti, nonché tutti i livelli di governance, è fondamentale per sviluppare soluzioni politiche e investimenti su misura, basati sul territorio e integrati. Nuove possibilità di partecipazione pubblica attiva, come le consultazioni delle circoscrizioni rurali o il voto online, possono rendere più attraenti le zone rurali, in particolare quelle remote e spopolate, coinvolgendo le persone nelle decisioni sul loro futuro e su come sfruttare al meglio i punti di forza culturali ed economici della loro zona.

Anche se le situazioni variano da uno Stato membro all'altro, la popolazione di un certo numero di zone rurali dell'UE si sta riducendo e sta invecchiando, il che può mettere sotto pressione la fornitura di servizi pubblici e privati. Garantire che le zone rurali siano luoghi attraenti per vivere e lavorare è fondamentale. A tal proposito l'accesso effettivo a servizi essenziali di qualità sufficiente, quali l'acqua, i servizi igienico-sanitari, l'assistenza sanitaria, l'energia, i trasporti, i servizi finanziari e le comunicazioni digitali, deve essere garantito per tutti 31 . Si dovrebbero inoltre sviluppare soluzioni innovative per la fornitura di servizi, sfruttando al meglio le possibilità offerte dagli strumenti digitali e incoraggiando fortemente l'innovazione sociale.

2.2. Zone rurali connesse

"La campagna è ancora alle prese con numerose lacune in termini di infrastrutture: strade, trasporti, fognature e approvvigionamento idrico."

"La banda larga deve essere un servizio essenziale. È un mezzo per un fine, non il fine stesso."

(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)

(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)

L'ulteriore sviluppo delle zone rurali dipende dal fatto che siano ben connesse tra loro e alle zone urbane e periurbane. Ciò le rende più facili da raggiungere e migliora l'accesso a una gamma più ampia di servizi per le comunità locali.

In termini di trasporto, questo significa mantenere o migliorare 32 il servizio di trasporto pubblico e le infrastrutture come le ferrovie, le vie navigabili interne, le strade, le stazioni di ricarica e rifornimento per sostenere soluzioni di mobilità elettrica, le piste ciclabili, i collegamenti multimodali, anche con mezzi di trasporto attivi, nonché i trasporti marittimi a corto raggio e il trasporto aereo, che sono spesso l'unico mezzo per collegare le isole e alcune regioni periferiche. Si dovrebbe inoltre esplorare ulteriormente il potenziale delle zone rurali di fungere da poli per lo sviluppo, la sperimentazione e la diffusione di soluzioni di mobilità sostenibili e innovative.

L'infrastruttura digitale è un fattore essenziale affinché le zone rurali contribuiscano e sfruttino al meglio la transizione digitale 33 . Lo sviluppo delle capacità digitali nelle zone rurali ne migliorerà l'attrattiva. Le tecnologie digitali offriranno servizi come sistemi di trasporto multimodali intelligenti, aiuto di emergenza rapido in caso di incidenti, soluzioni di gestione dei rifiuti più mirate, soluzioni intelligenti per l'energia e l'illuminazione, ottimizzazione delle risorse e altro ancora.

2.3. Zone rurali resilienti che favoriscono il benessere

"La visione deve promuovere la resilienza sostenibile e lo sviluppo inclusivo, e migliorare il benessere degli abitanti."

(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)

Le zone rurali possono e dovrebbero rivestire un ruolo centrale nel Green Deal europeo. La conservazione delle risorse naturali, il ripristino dei paesaggi, compresi quelli culturali, l'inverdimento delle attività agricole e l'accorciamento delle filiere renderanno le zone rurali più resilienti ai cambiamenti climatici, ai pericoli naturali e alle crisi economiche. In quanto fornitori di servizi che proteggono gli ecosistemi e di soluzioni per la neutralità carbonica, le zone rurali possono svolgere un ruolo sempre più importante nella mitigazione dei cambiamenti climatici, nella bioeconomia e nell'economia circolare sostenibili. Le zone rurali dovrebbero puntare su attività economiche sostenibili nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura e dell'agroalimentare, nonché su una gamma diversificata di attività economiche più verdi 34 che promuovano il sequestro del carbonio nei suoli agrari e la produzione locale di alta qualità basata sulla comunità.

Per il bene delle zone rurali, dovrebbero poter coesistere diverse attività sostenibili. Le attività agricole familiari dovrebbero essere portate avanti in armonia con altre attività economiche, rispettando e preservando la giusta autonomia dei settori economici attraverso un'adeguata pianificazione e destinazione del territorio. Analogamente la produzione agricola dovrebbe essere attenta al suo impatto sulle acque e sugli ecosistemi marini.

La transizione verde e digitale dovrebbe essere equa e prendere in considerazione i bisogni di tutti i membri della comunità rurale, compresi quelli dei gruppi svantaggiati, per rafforzare la resilienza sociale delle zone rurali.

Per rendere le zone rurali più resilienti dal punto di vista sociale è necessario attingere all'intera gamma di talenti e diversità presenti nelle nostre società. Tutti dovrebbero essere in grado di accedere alla riqualificazione e all'aggiornamento delle competenze, così da aprirsi alla possibilità di lavori e opportunità di buona qualità, e dovrebbero essere equamente rappresentati nel processo decisionale, a livello nazionale, regionale e locale. Si dovrebbero affrontare la violenza di genere e gli stereotipi di genere. Particolare attenzione dovrebbe essere inoltre prestata ai giovani così come agli anziani, alle persone con disabilità, ai minori, alle persone LGBTQI+, alle persone provenienti da un contesto migratorio e alle comunità rom che a volte non hanno accesso ai servizi di base, come servizi sociali e didattici adeguati e assistenza sanitaria.



2.4. Zone rurali prospere

"Proseguire l'impegno a sostenere la diversificazione delle attività e delle funzioni delle zone rurali, sfruttando i punti di forza, le conoscenze e le opportunità locali e fornendo un maggiore sostegno ai progetti su piccola e microscala, soprattutto quelli promossi da giovani e disoccupati, impedendone la fuga verso le città."

(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)

È possibile rendere le zone rurali più prospere diversificando le attività economiche in nuovi settori con effetti positivi sull'occupazione 35 , e migliorando il valore aggiunto delle attività agricole e agroalimentari.

La diversificazione delle attività economiche dovrebbe basarsi su strategie economiche locali sostenibili, con misure che rendano il loro ambiente attraente per le imprese. La diversificazione economica implica inoltre che l'istruzione e la formazione digitale e ibrida siano accessibili alla comunità, affinché essa possa acquisire nuove competenze e sostenere la mentalità imprenditoriale. Intensificare la creazione di reti di piccole imprese può essere un'alternativa al consolidamento, che spesso porta al trasferimento del potere e del profitto lontano dalle zone rurali.

L'importante ruolo economico svolto dall'agricoltura, dalla silvicoltura e dalla pesca dovrebbe essere preservato. Lo sviluppo di filiere corte e l'uso di sistemi di etichettatura che riconoscono la qualità e la varietà dei prodotti alimentari locali e tradizionali avranno un impatto positivo sulle economie locali. Le organizzazioni di produttori possono contribuire alla promozione dei prodotti e delle loro regioni attraverso attività come le campagne pubblicitarie. Questo aspetto è importante anche per soddisfare la crescente domanda di prodotti locali - legati alle specifiche zone rurali da cui provengono - e contribuisce a preservare l'autosufficienza e la sostenibilità della produzione alimentare europea.



3.Il patto rurale e il piano d'azione rurale dell'UE

Un patto rurale e un piano d'azione rurale dell'UE con progetti faro tangibili e nuovi strumenti contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi della visione (cfr. punto 3.1), guidando la rivitalizzazione delle zone rurali, mitigando l'impatto delle tendenze negative e permettendo il monitoraggio e la comunicazione degli obiettivi da conseguire entro il 2040.

 

3.1.Il patto rurale: governance rafforzata per le zone rurali dell'UE

Sarà sviluppato un patto rurale con tutti i livelli di governance e i portatori di interessi che sostengono gli obiettivi condivisi della visione, proposti nella presente comunicazione (cfr. sotto). Il patto fornirà un quadro comune per l'impegno e la cooperazione di una vasta gamma di attori a livello di UE, nonché a livello nazionale, regionale e locale. Esso contribuirà ad aumentare le sinergie, le complementarità e la coerenza tra le politiche e gli interventi dell'UE, nazionali, regionali e territoriali per raggiungere gli obiettivi di questa visione a lungo termine e rispondere alle aspirazioni comuni delle comunità rurali. Le interazioni tra tutti i livelli di governance e i portatori di interessi sullo sviluppo rurale saranno incoraggiate attraverso le reti esistenti, che saranno mobilitate per coinvolgere gli attori rurali.

La Commissione fungerà da facilitatore affinché il patto abbia successo. Le autorità nazionali e i portatori di interessi potranno scambiarsi idee sulle modalità per raggiungere gli obiettivi condivisi della visione. La condivisione di esperienze e buone pratiche nello sviluppo di strategie, piani d'azione e misure concrete adottate contribuirà a garantire che tutte le zone rurali siano più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040. Gli Stati membri, i governi regionali e i governi locali che non hanno ancora messo a punto una strategia e un piano d'azione per affrontare le sfide delle zone rurali saranno invitati a farlo. Un'attenzione particolare sarà rivolta alla gestione delle transizioni strutturali e alla governance multilivello e partecipativa per progettare e attuare soluzioni più adatte alle zone rurali.

Oltre alla diversità delle zone rurali, che è una risorsa per un adattamento di successo, queste aspirazioni riflettono un terreno comune e un possibile valore aggiunto dell'UE e sono quindi proposte come obiettivi condivisi da approvare per una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE.

I.spazi attraenti, caratterizzati da uno sviluppo territoriale armonioso che ne liberi il potenziale specifico rendendoli luoghi di opportunità e fornendo soluzioni locali per aiutare ad affrontare gli effetti locali delle sfide globali;

II.coinvolte in una governance multilivello e basata sul territorio, che sviluppi strategie integrate utilizzando approcci collaborativi e partecipativi, beneficiando di mix di politiche su misura e interdipendenze tra aree urbane e rurali;

III.fornitori di sicurezza alimentare, opportunità economiche, beni e servizi per la società in generale, come materiali ed energia a base biologica, ma anche prodotti locali, basati sulla comunità e di alta qualità, energia rinnovabile, mantenendo una quota equa del valore generato;

IV.comunità dinamiche che si concentrano sul benessere, compresi i mezzi di sussistenza, l'equità, la prosperità e la qualità della vita, dove tutte le persone vivono e lavorano bene insieme, con un'adeguata capacità di sostegno reciproco;

V.comunità inclusive di solidarietà intergenerazionale, equità e rinnovamento, aperte ai nuovi arrivati e che promuovono le pari opportunità per tutti;

VI.fonti floride di natura, valorizzate dagli obiettivi del Green Deal, tra cui la neutralità climatica e la gestione sostenibile delle risorse naturali, e che contribuiscono ad essi;

VII.beneficiarie a tutti gli effetti dell'innovazione digitale con pari accesso alle tecnologie emergenti, di una diffusa alfabetizzazione digitale e di opportunità di acquisire competenze più avanzate;

VIII.luogo di incontro di persone qualificate, innovative e dotate di spirito imprenditoriale, che co-creano il progresso tecnologico, ecologico e sociale;

IX.luoghi vivaci dotati di servizi pubblici e privati efficienti, accessibili e convenienti, compresi i servizi transfrontalieri, che forniscono soluzioni su misura (come i trasporti, l'istruzione, la formazione, la salute e l'assistenza, compresa l'assistenza a lungo termine, la vita sociale e il commercio al dettaglio);

X.luoghi di diversità, che sfruttano al massimo le loro risorse, i loro talenti e il loro potenziale unici.

Le quattro linee d'azione – zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere – sintetizzano le aspirazioni comuni delle comunità rurali e dei portatori di interessi affinché nel 2040 le zone rurali diventino:

3.2.Piano d'azione rurale dell'UE

A testimonianza del rinnovato impegno della Commissione nei confronti delle comunità rurali e dello sviluppo delle zone rurali, la presente comunicazione propone un piano d'azione rurale articolato intorno a iniziative faro. Diverse politiche dell'UE forniscono già un sostegno per affrontare le sfide e le opportunità rurali e contribuire allo sviluppo equilibrato, equo, verde e innovativo delle zone rurali.

La politica agricola comune (PAC) riformata 36 , in particolare attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), è una delle principali fonti di finanziamento dell'UE per le zone rurali, in quanto promuove un settore agricolo intelligente, resiliente e diversificato, sostiene la tutela dell'ambiente e l'azione per il clima e rafforza il tessuto socioeconomico delle zone rurali.

La politica di coesione 37 , che promuove e sostiene lo sviluppo armonioso dell'insieme degli Stati membri, delle regioni e dei territori, è l'altra grande fonte di sostegno per le zone rurali. Per raggiungere questi obiettivi, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo di coesione (FC) e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) mobilitano importanti investimenti per persone e infrastrutture nelle zone rurali. La politica di coesione consente inoltre di progettare strategie su misura per le esigenze di ogni territorio attraverso il nuovo obiettivo politico della politica di coesione 2021-2027: un'"Europa più vicina ai cittadini" e un'"Europa più sociale e inclusiva". Essa fornisce agli Stati membri e alle regioni un quadro flessibile e adattabile per sostenere uno sviluppo territoriale integrato con una governance multilivello, e offre inoltre la possibilità di sostenere soluzioni basate sul territorio sviluppate nelle zone rurali e dalle zone rurali stesse.

Gli Stati membri dovrebbero pertanto cogliere le opportunità offerte dai piani strategici della PAC e dai programmi della politica di coesione per il periodo 2021-2027 per favorire uno sviluppo rurale sostenibile e integrato. Essi dovrebbero inoltre utilizzare il potenziale molto significativo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, di InvestEU e di altri programmi dell'UE, così come della Banca europea per gli investimenti, per ovviare alla carenza di investimenti nelle zone rurali. È necessario mobilitare i finanziamenti in modo coerente, in complementarità con gli interventi nazionali e regionali degli Stati membri, che rimangono cruciali per fornire un sostegno completo alle zone rurali.

Al di là di queste importanti opportunità di finanziamento, il piano d'azione rurale dell'UE che sostiene questa visione articolerà progetti e iniziative tangibili, sulla base delle quattro linee d'azione e riunendo diversi settori di intervento dell'UE per trasformare questa visione in realtà. Per realizzare la visione, un certo numero di iniziative è stato raggruppato attorno a progetti faro che danno il via allo sforzo congiunto per realizzare gli obiettivi condivisi della visione e generalmente raggruppano una serie di azioni che interagiscono. I progetti faro sono progetti perseguibili, rafforzati da azioni di accompagnamento descritte in dettaglio nell'allegato 38 .

"L'importanza vitale dei territori rurali per la società nel suo insieme deve essere riconosciuta, la loro immagine e percezione presso le popolazioni urbane e i decisori devono essere migliorate tramite una decostruzione degli stereotipi."(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)"L'importanza vitale dei territori rurali per la società nel suo insieme deve essere riconosciuta, la loro immagine e percezione presso le popolazioni urbane e i decisori devono essere migliorate tramite una decostruzione degli stereotipi."(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)Iniziative faro a sostegno di zone rurali più forti

Le comunità locali sono nella posizione migliore per valutare i punti di forza specifici dei loro territori e svilupparli. Negli ultimi 30 anni le comunità sono state coinvolte attivamente nello sviluppo di strategie locali con i finanziamenti della PAC nell'ambito dell'approccio LEADER. Si osserva inoltre un elemento ben consolidato della politica di coesione, attraverso il cosiddetto sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD), in particolare nelle zone periurbane e costiere e nelle isole. Partendo dalle strategie di sviluppo locale esistenti e future, le comunità locali potrebbero beneficiare di una maggiore consulenza, in particolare per quanto riguarda l'accesso ai finanziamenti e la concezione di tali strategie, grazie a una all'intensificazione delle reti. In questo contesto continuerà inoltre ad essere promosso l'approccio dei "piccoli comuni intelligenti".

Per favorire il dinamismo delle zone rurali, si propongono le iniziative seguenti.

·Piattaforma per il rilancio rurale

La Commissione creerà una piattaforma unica per fornire informazioni sui progetti esistenti e sulle possibilità di finanziamento per favorire la collaborazione tra le comunità rurali, i titolari di progetti rurali e le autorità locali in egual misura. Sarà un'opportunità per i cittadini e le comunità rurali di dimostrare come sono riusciti a trasformare le specificità del loro territorio in nuove opportunità economiche o nella fornitura di servizi per la loro popolazione. Questo permetterà a sua volta ai titolari dei progetti o alle autorità rurali di adattare tali strategie alla loro realtà.

La piattaforma fungerà da sostegno soprattutto per le zone rurali colpite dal calo della popolazione, dall'invecchiamento e dalla mancanza di opportunità economiche, che potranno accedere alle informazioni e alle migliori pratiche su strumenti e strategie.

·Ricerca e innovazione per le comunità rurali

Solidi ecosistemi di innovazione che riuniscono attori pubblici e privati sono un'opportunità fondamentale per le comunità rurali di prosperare di nuovo, per le zone rurali di essere luoghi attraenti in cui gli innovatori possano lavorare e vivere, e per l'Europa di mobilitare la ricchezza delle sacche di innovazione, dei talenti e delle menti creative al di fuori dei principali centri di conoscenza. Le azioni nell'ambito di questa iniziativa faro promuoveranno il rafforzamento di tali ecosistemi. Le attività di ricerca e innovazione incentrate sulle zone rurali nell'ambito di Orizzonte Europa sosterranno lo sviluppo di innovazioni realizzato dalle comunità rurali e per le comunità rurali stesse, la formazione e lo scambio di conoscenze tra gli attori dell'innovazione rurale attraverso un forum annuale dei villaggi start-up per accelerare la diffusione e l'adozione di innovazioni.

Questi progetti faro saranno integrati da azioni di accompagnamento. La Commissione valuterà come incentivare al meglio la pianificazione e la destinazione del territorio per proteggere e promuovere l'agricoltura sostenibile e altre attività economiche e migliorare ulteriormente la rete intorno all'iniziativa LEADER e dei piccoli comuni intelligenti. Inoltre nuovi programmi come Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà raggiungeranno, attraverso misure di inclusione, un numero maggiore di persone nelle zone rurali.

"Non importa quanti sforzi si facciano per l'istruzione, la promozione del turismo, lo sviluppo di nuove iniziative economiche ecc.: l'accessibilità rimane una delle chiavi del successo di qualsiasi iniziativa di sviluppo. L'assenza di una buona accessibilità e di una buona connettività influisce su qualsiasi strategia di sviluppo attuata nei territori rurali." (Attività di consultazione per la visione a lungo termine)"Non importa quanti sforzi si facciano per l'istruzione, la promozione del turismo, lo sviluppo di nuove iniziative economiche ecc.: l'accessibilità rimane una delle chiavi del successo di qualsiasi iniziativa di sviluppo. L'assenza di una buona accessibilità e di una buona connettività influisce su qualsiasi strategia di sviluppo attuata nei territori rurali." (Attività di consultazione per la visione a lungo termine)Iniziative faro per zone rurali connesse

La Commissione invita gli Stati membri e le regioni a sviluppare strategie di mobilità rurale sostenibile. L'attenzione dovrebbe concentrarsi sulle sfide specifiche della mobilità rurale 39 , tenendo conto dei collegamenti transfrontalieri e macroregionali per sfruttare al meglio le reti esistenti. Si dovrebbe attingere agli orientamenti sulla pianificazione della mobilità urbana sostenibile 40 . Le aree urbane sono altresì incoraggiate ad adottare piani di mobilità sostenibile che prestino attenzione alle aree periurbane e rurali circostanti.

La banda larga, compresa la copertura 5G, è fondamentale affinché le imprese e le persone possano lavorare a distanza e adattarsi alle innovazioni e alle nuove attività economiche. Consente inoltre modalità innovative di acquisire nuove competenze ed è un presupposto per la fornitura di servizi elettronici accessibili, come quelli di sanità elettronica, di vendita al dettaglio, i servizi bancari online, i servizi relativi alle informazioni di viaggio e di accesso alle amministrazioni pubbliche. Una combinazione di connettività terrestre e spaziale, che assicuri ovunque la banda larga ad alta velocità per servizi resilienti e convenienti, aiuterà a raggiungere questo obiettivo. Per garantire l'accessibilità è anche fondamentale promuovere un'alfabetizzazione digitale diffusa. Infine si dovrebbero usare i dati a beneficio delle zone rurali. In questo modo è possibile sostenere una fornitura di servizi migliore ed efficiente, il coinvolgimento dei cittadini e l'innovazione in settori come la mobilità, l'energia, l'approvvigionamento alimentare e la salute.



Per incoraggiare la connettività rurale, si propongono le iniziative seguenti.

·Migliori pratiche di mobilità multimodale sostenibile per le zone rurali 

È indispensabile migliorare i collegamenti di trasporto esistenti. A tal fine le soluzioni e i collegamenti di mobilità multimodale sostenibile dovrebbero essere ottimizzati ricorrendo alla digitalizzazione. Attingendo alla sua esperienza con le reti di mobilità urbana, la Commissione sosterrà i comuni rurali nella discussione e nell'identificazione delle soluzioni di mobilità. Esibendo le iniziative a livello locale, le autorità locali saranno in grado di discutere i problemi di mobilità rurale e adattare tali iniziative per affrontare la mobilità nei loro territori, migliorando la sostenibilità dei trasporti e l'accessibilità delle zone rurali 41 .

·"Futuri digitali rurali"

Le zone e le comunità rurali devono essere al centro della digitalizzazione. "Futuri digitali rurali" propone un insieme integrato di azioni per stimolare la trasformazione digitale sostenibile delle zone rurali, aumentandone l'attrattiva per le persone e le imprese a rimanere o tornare. I temi affrontati saranno:

1.connettività digitale: colmare il divario tra le zone rurali e urbane e consentire l'accesso universale ed economico alla connettività ad alta velocità. Questo obiettivo sarà raggiunto mobilitando gli investimenti del settore privato;

2.tecnologia digitale: innovazione digitale e nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, la robotica, le soluzioni internet delle cose e i poli dell'innovazione digitale, che contribuiscono allo sviluppo delle zone rurali;

3.persone: rafforzare le competenze necessarie per la trasformazione digitale delle zone rurali, compreso l'accesso e la partecipazione a un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale, come previsto dagli obiettivi strategici del Piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027 42 , e promuovere le competenze digitali e l'imprenditorialità, in modo che tutti possano beneficiare della transizione digitale;

4.misurare i progressi per raggiungere l'obiettivo di colmare il divario digitale tra le zone urbane e rurali riorganizzando gli indicatori esistenti, passando, in particolare, dall'indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI, Digital Economy and Society Index) a un indice di digitalizzazione rurale.

L'UE ha l'obiettivo di assicurare che la vita democratica e i servizi pubblici siano completamente accessibili a tutti online entro il 2030. In linea con la bussola per il digitale 2030 i servizi pubblici fondamentali saranno forniti al 100 % online per i cittadini e le imprese dell'UE; il 100 % dei cittadini europei avrà accesso alle cartelle cliniche (cartelle elettroniche) e l'80% dei cittadini userà l'identificazione digitale entro il 2030 43 .

I finanziamenti europei del FEASR, del FESR, del FSE+ e del meccanismo per collegare l'Europa (MCE), del dispositivo per la ripresa e la resilienza, così come i finanziamenti nazionali e privati, dovrebbero essere utilizzati congiuntamente per investire in infrastrutture, tecnologia e persone. Questi investimenti contribuiranno a raggiungere l'obiettivo del 100 % di copertura della banda larga veloce nelle zone rurali entro il 2025. Occorre sottolineare che almeno il 20 % dei finanziamenti proveniente dal dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbe sostenere la transizione digitale. Come indicato nella comunicazione del decennio digitale, tutte le famiglie europee dovrebbero essere coperte da una rete Gigabit e tutte le zone abitate dal 5G entro il 2030.

Oltre a queste azioni faro, la Commissione fornirà anche un sostegno ai centri di competenza sulla banda larga per facilitarne la diffusione. I finanziamenti della PAC, della politica di coesione, di Orizzonte 2020 e di Orizzonte Europa permetteranno un'ulteriore digitalizzazione, in particolare del settore agricolo. In termini di trasporto, il nuovo quadro di mobilità urbana dell'UE affronterà i collegamenti urbano-rurali mentre la Strategia 2.0 per i droni prenderà in considerazione le esigenze rurali.

"L'idea di sostenibilità deve essere integrata in ogni aspetto dello sviluppo delle zone rurali." - "Per gli agricoltori, i metodi di produzione rispettosi del clima creano nuove nicchie e opportunità per il futuro"."La COVID-19 ha mostrato le varie debolezze e opportunità dei diversi territori. Nelle zone rurali in particolare, benché i rischi di diffusione della malattia sembrino inferiori a quelli delle zone densamente urbanizzate, le persone hanno dovuto far fronte alla mancanza di istituzioni e servizi sanitari di prossimità, con una popolazione complessivamente più anziana e quindi più vulnerabile."(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)"L'idea di sostenibilità deve essere integrata in ogni aspetto dello sviluppo delle zone rurali." - "Per gli agricoltori, i metodi di produzione rispettosi del clima creano nuove nicchie e opportunità per il futuro"."La COVID-19 ha mostrato le varie debolezze e opportunità dei diversi territori. Nelle zone rurali in particolare, benché i rischi di diffusione della malattia sembrino inferiori a quelli delle zone densamente urbanizzate, le persone hanno dovuto far fronte alla mancanza di istituzioni e servizi sanitari di prossimità, con una popolazione complessivamente più anziana e quindi più vulnerabile."(Attività di consultazione per la visione a lungo termine)Iniziative faro a sostegno di zone rurali resilienti

Le azioni nell'ambito di questo blocco contribuiranno ad aumentare la resilienza ambientale, climatica e sociale delle zone rurali e si concentreranno sulle imprese e le autorità, in quanto potrebbero sostenere una quota sproporzionata dei costi della transizione. Esse dovrebbero garantire l'inclusione dei cittadini dell'UE che rischiano di essere privati dei loro diritti, la promozione dell'uguaglianza di genere, l'uguaglianza e l'inclusione delle persone appartenenti a minoranze etniche che vivono nelle zone rurali o dei lavoratori stagionali, e dare la stessa priorità al progresso economico e sociale.

Per contribuire alla resilienza delle zone rurali, si propongono le iniziative seguenti.

·Sostenere i comuni rurali nella transizione energetica e nella lotta ai cambiamenti climatici

Il Patto dei sindaci per il clima e l'energia è la più grande rete di comuni del mondo. Sarà creato un gruppo di lavoro rurale per i firmatari rurali per scambiare le migliori pratiche, accedere ai fondi e aumentare la consapevolezza del contributo che danno alla lotta ai cambiamenti climatici. I fondi europei possono finanziare la ristrutturazione di edifici nelle zone rurali, sostenendo la ripresa dell'UE dalla pandemia di COVID‑19 attraverso l'offerta di posti di lavoro 44 e contribuendo agli obiettivi del Green Deal aumentando l'efficienza energetica e la produzione locale di energia rinnovabile e riducendo la povertà energetica nell'UE. Le zone rurali saranno anche pienamente rappresentate nel nuovo Bauhaus europeo 45 , che collega il Green Deal europeo ai nostri spazi di vita, adattando edifici e spazi pubblici.

·Azione per il clima nelle torbiere attraverso il sequestro del carbonio nei suoli agrari

Il ripristino, la riumidificazione e la conservazione delle zone umide e delle torbiere presentano un grande potenziale in termini di benefici per il clima, in quanto possono consentire immediatamente riduzioni notevoli delle emissioni in un'area relativamente piccola, offrendo allo stesso tempo diversi benefici collaterali connessi alla gestione delle acque e alla biodiversità.

La transizione sarebbe più efficace con un approccio territoriale, in particolare nelle zone rurali che ospitano torbiere estese. Tali regioni potrebbero beneficiare di un sostegno nell'ambito del Fondo per una transizione giusta. Le iniziative di sequestro del carbonio nei suoli agrari potrebbero rappresentare un'ulteriore fonte di reddito per gli agricoltori e i silvicoltori, premiandoli per il sequestro del carbonio. Come indicato nella strategia "dal produttore al consumatore", una nuova iniziativa dell'UE per il sequestro del carbonio nei suoli agrari promuoverà questo nuovo modello di business. La PAC, la politica di coesione e il programma LIFE possono sostenere lo sviluppo di iniziative pilota per il sequestro del carbonio nei suoli agrari nelle loro regioni. Sarà particolarmente importante assicurare un forte sostegno in forma di consulenza agli agricoltori e ai silvicoltori.

·Proposta di missione dell'UE nel settore della salute del suolo e dell'alimentazione

La proposta di missione finanziata da Orizzonte Europa nel settore della salute del suolo e dell'alimentazione punta a realizzare un ambizioso programma di ricerca e innovazione. La missione dovrebbe contribuire ad affrontare le sfide legate al suolo nelle zone rurali, ma anche nei contesti urbani, creando connessioni tra le pratiche rurali e urbane e dovrebbe anche attuare attività di coinvolgimento dei cittadini cercando di migliorare le conoscenze relative al suolo.

·Resilienza sociale e donne nelle zone rurali

Le donne beneficeranno inoltre di un sostengo per favorire lo spirito di imprenditorialità, la partecipazione al processo decisionale e agli investimenti nei servizi per favorire l'equilibrio tra vita professionale e vita privata, come l'educazione e la cura della prima infanzia, così come i servizi per gli anziani. Vi possono anche essere opportunità per aumentare l'integrazione delle donne nel mercato del lavoro.

Come annunciato nella strategia per la parità di genere 2020-2025 46 , la Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nel migliorare la disponibilità e l'accessibilità, anche economica, di servizi di istruzione e di assistenza di qualità per i minori 47 e per le altre persone a carico nelle zone rurali mediante investimenti provenienti dal Fondo sociale europeo Plus, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dal programma InvestEU e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Particolare attenzione sarà data anche alle persone in situazione di vulnerabilità.

Queste quattro iniziative faro saranno integrate da altre azioni per la resilienza demografica e sociale. Queste includeranno, tra l'altro, azioni a sostegno dell'analisi dei fattori trainanti del declino demografico nelle zone rurali d'Europa colpite dal fenomeno, e misure di inclusione e integrazione per le persone provenienti da un contesto migratorio e altre minoranze.

"Diversificare l'economia, promuovere l'innovazione delle imprese rurali, specialmente le microimprese, e, in definitiva, aumentare la competitività del tessuto imprenditoriale nelle zone rurali è vitale per il loro futuro."(Attività di consultazione per la visione a lungo termine) "Diversificare l'economia, promuovere l'innovazione delle imprese rurali, specialmente le microimprese, e, in definitiva, aumentare la competitività del tessuto imprenditoriale nelle zone rurali è vitale per il loro futuro."(Attività di consultazione per la visione a lungo termine) Iniziative faro per la promozione di zone rurali prospere 

Le azioni in questo ambito dovrebbero contribuire alla diversificazione economica nelle zone rurali nell'ambito della trasformazione verde e digitale della società e portare al rafforzamento delle catene di valore nella produzione e nelle industrie culturali e creative. Le azioni pertinenti dovrebbero essere ben articolate con strategie regionali di specializzazione intelligente e dovrebbero assicurare che le regioni rurali rimangano attraenti per gli investimenti dell'industria e altre attività economiche.

Si dovrebbe inoltre sostenere la diversificazione delle zone rurali al di là del settore alimentare e del settore agricolo. Le sinergie tra il turismo 48 , la commercializzazione e la trasformazione dei prodotti agricoli, compresa la promozione delle indicazioni geografiche, contribuiranno allo sviluppo delle zone rurali. Questo potrebbe includere la commercializzazione dei prodotti a indicazione geografica che riflettono un forte legame tra un prodotto e la sua origine territoriale. Anche i beni prodotti in siti Natura 2000 ben gestiti che dimostrano la compatibilità della loro produzione con la conservazione della natura potrebbero trarne beneficio.

Le regioni saranno sostenute nello sviluppo di strategie che sfruttino al massimo i loro punti di forza intrinseci, in particolare nei settori legati al Green Deal e nei settori manifatturiero, dei servizi e creativo, preservando l'autosufficienza e la sostenibilità della produzione alimentare. Lo sviluppo e la transizione dei settori industriali e dei servizi nelle zone rurali sono quindi fondamentali, insieme alle catene di valore legate ai settori delle materie prime e dell'energia, ma non devono togliere nulla alla produzione agricola o gravare sull'uso sostenibile dei terreni agricoli. I settori manifatturiero, energetico e culturale e creativo sono strettamente connessi alla produttività e all'occupazione in altri settori nelle zone rurali, e ne sostengono la crescita.

Il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali 49 fissa l'obiettivo di un tasso di occupazione del 78 % per la popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 entro il 2030. A tal fine occorre garantire (tra l'altro) la partecipazione nel mercato del lavoro delle persone che vivono nelle zone rurali. Il piano d'azione stabilisce inoltre che entro il 2030 il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione. I finanziamenti dell'ESF+ sosterranno la formazione delle persone nelle zone rurali per garantire che abbiano gli strumenti necessari per essere competitivi su un mercato del lavoro in evoluzione. Le iniziative programmate nell'ambito dello spazio europeo dell'istruzione contribuiranno a promuovere la qualità e l'inclusività dei sistemi nazionali di istruzione e formazione con un impatto anche sulle zone rurali e remote.

Sarà promossa l'azione di ampio respiro seguente.

·Imprenditorialità ed economia sociale nelle zone rurali

La Commissione intraprenderà una serie di azioni, comprese le attività di finanziamento della ricerca e dell'innovazione, prestando particolare attenzione alle piccole e medie imprese già insediate o che intendono insediarsi nelle zone rurali. Questo permetterà agli imprenditori e alle piccole imprese di trasferirsi nelle zone rurali e di contribuire al loro adattamento al cambiamento dell'ambiente economico, offrire opportunità per pratiche commerciali innovative, cooperare e creare cluster, nonché sviluppare nuovi settori dell'economia. Questo obiettivo sarà in parte raggiunto attraverso i finanziamenti di Orizzonte Europa e il programma della Commissione per il mercato unico, che affronterà specificamente le esigenze delle piccole e medie imprese rurali.

Le organizzazioni dell'economia sociale possiedono un potenziale significativo per aumentare l'attrattiva residenziale e dare potere ai cittadini e alle comunità. Il piano d'azione europeo per l'economia sociale e la piattaforma europea per la collaborazione tra i cluster affronteranno le sfide e le opportunità, promuovendo le innovazioni dell'economia sociale e delle imprese sociali e aiutando a riunire le risorse aziendali nelle zone rurali, nonché a sostenere i portatori di interessi dell'economia sociale nell'innovazione, nella creazione di posti di lavoro di qualità e nell'inclusione sociale. La creazione di reti tra le imprese rurali sarà inoltre intensificata attraverso Enterprise Europe, la più grande rete europea di piccole e medie imprese, nonché attraverso gli inviti alla cooperazione interregionale attraverso le missioni europee dell'economia sociale. Particolare attenzione sarà rivolta alle filiere corte dei prodotti agroalimentari, che collegano direttamente i produttori ai consumatori.

L'iniziativa faro sarà integrata da azioni volte a sviluppare, tra l'altro, opportunità di lavoro e di apprendimento per i giovani e lo sviluppo sostenibile della bioeconomia.



4.Attuazione del piano d'azione rurale dell'UE

La Commissione sosterrà e seguirà l'attuazione del piano d'azione rurale dell'UE, aggiornandolo regolarmente per garantirne la pertinenza e tener conto delle nuove azioni politiche dell'UE. Si metterà in contatto con gli Stati membri, i portatori di interessi, gli organismi e le istituzioni su base regolare per offrire una piattaforma di scambio sulle questioni rurali. Si prevede che le attuali reti rurali UE e nazionali, le reti della politica di coesione, la rete Inform EU e le future reti della PAC svolgeranno un ruolo attivo nel coinvolgere i portatori di interessi, condividere le buone pratiche e portare avanti le azioni in una vasta gamma di tematiche e azioni proposte.

4.1. Verifica rurale

Data la natura multidimensionale dello sviluppo rurale e il fatto che i trattati mirano alla coesione economica, sociale e territoriale, occorre rivedere le politiche dell'UE in una prospettiva rurale, considerando il loro potenziale impatto e le loro implicazioni sull'occupazione e la crescita rurale, così come le prospettive di sviluppo, il benessere sociale e le pari opportunità per tutti, e la qualità ambientale delle zone rurali.

Nell'ambito dell'agenda "Legiferare meglio" sarà istituito un meccanismo di verifica rurale, per valutare in particolare l'impatto previsto delle principali iniziative legislative dell'UE sulle zone rurali. Lo scopo sarà quello di assicurare la coerenza, l'uniformità e la complementarità tra le politiche a beneficio delle zone e delle comunità rurali. Le iniziative politiche di verifica rurale aumenteranno il loro impatto sul terreno. L'istituzione di un tale meccanismo è stata raccomandata nella dichiarazione di Cork 2.0 "Una vita migliore nelle aree rurali" 50 , confermata dalla comunicazione della Commissione del 2017 sul futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura 51 , nonché dalla comunicazione recentemente adottata "Legiferare meglio" 52 , e sottolineata dalle autorità locali e regionali e dai portatori di interessi rurali durante le attività di consultazione. Si baserà, tra l'altro, su valutazioni di impatto territoriale e su un migliore monitoraggio della situazione delle zone rurali. Sarà monitorato il modo in cui le zone rurali sono integrate nelle politiche dell'UE, in particolare attraverso relazioni regolari sull'attuazione delle politiche pertinenti.

La Commissione invita inoltre gli Stati membri a valutare la possibilità di attuare il principio della verifica rurale a livello nazionale, regionale e locale.

4.2.Osservatorio rurale dell'UE

Per comprendere la dimensione rurale delle condizioni economiche, sociali e demografiche e per agire su di esse è essenziale disporre di maggiori dati di migliore qualità. Un osservatorio rurale sarà istituito all'interno della Commissione per migliorare ulteriormente la raccolta e l'analisi dei dati sulle zone rurali. Tale osservatorio fornirà inoltre elementi di prova per orientare il processo decisionale in relazione allo sviluppo rurale, sostenendo nel contempo l'attuazione generale del piano d'azione rurale. Il suo compito sarà quello di:

·centralizzare e analizzare i dati, assicurando un ponte tra le fonti di dati attraverso un portale di dati rurali; se disponibili, saranno utilizzati dati disaggregati per genere.

·informare sulle iniziative rilevanti dell'UE per le zone rurali;

·analizzare le realizzazioni del piano d'azione rurale dell'UE.

Pur avendo un ambito di applicazione rurale, l'osservatorio contribuirà naturalmente all'analisi di diversi territori (transfrontalieri, regioni ultraperiferiche, zone montane, insulari, scarsamente popolate ecc.) per rispecchiare le molteplici dimensioni delle zone rurali e i loro legami con altri territori. A tal riguardo lavorerà in sinergia con Eurostat, il centro di conoscenze per le politiche territoriali del Centro comune di ricerca 53 e ESPON 54 . Anche le attività di ricerca e di innovazione incentrate sul mondo rurale finanziate nell'ambito di Orizzonte Europa sosterranno l'osservatorio rurale fornendogli elementi di prova.

In questo contesto la Commissione stabilirà un approccio comune per l'uso dei sistemi di informazione geospaziale. Questo aumenterà la pubblicazione di statistiche georeferenziate; inoltre le informazioni geospaziali saranno incluse nella produzione statistica. In questo modo la Commissione sarà in grado di produrre statistiche più dettagliate a livello regionale, locale e transfrontaliero in settori quali la demografia, la salute, l'istruzione, il turismo e l'agricoltura.

4.3.Kit di strumenti sulle opportunità di finanziamento UE per le zone rurali

Per raggiungere gli obiettivi della visione, è necessario migliorare e rafforzare ulteriormente l'attuale sostegno politico dell'UE. Un primo passo sarà quello di migliorare le sinergie e le complementarità tra i fondi che contribuiscono allo sviluppo rurale.

La Commissione svilupperà un kit di strumenti sull'accesso alle opportunità di finanziamento UE per le zone rurali e sulla loro combinazione ottimale. Il suo scopo sarà quello di fornire orientamenti sulle diverse opportunità di finanziamento, centralizzando le informazioni in un unico documento che sarà accessibile alle autorità locali, ai portatori di interessi, ai titolari di progetti e alle autorità di gestione. Il kit di strumenti sosterrà le strategie integrate di sviluppo territoriale e locale, fornendo alle zone rurali stimolanti soluzioni ed esempi per dare il via alla rivitalizzazione sfruttando appieno le nuove opportunità offerte dal nuovo bilancio 2021-2027.


5.Prossime tappe

La presente comunicazione, che contribuisce anche al lavoro della Conferenza sul futuro dell'Europa, è solo il primo passo di un processo che, attraverso il patto rurale e il piano d'azione rurale dell'UE in corso, dovrebbe portare infine alla realizzazione degli obiettivi della visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE nel 2040. La realizzazione degli obiettivi della visione e l'adattamento alle mutevoli realtà economiche e sociali sono possibili solo in collaborazione con i cittadini che vivono nelle zone rurali, le amministrazioni nazionali e regionali, le autorità locali e tutti gli attori rurali.

Entro la fine del 2021 la Commissione avvierà, insieme ai portatori di interessi, un patto rurale, collegandosi con il Comitato delle regioni, per esaminare il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi della visione. In tale processo si discuterà di questioni rurali in eventi dedicati, anche all'interno di reti nell'ambito della PAC e di altre reti esistenti nell'ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE). La Commissione coinvolgerà ulteriormente il Parlamento rurale europeo, che può agire come forum di scambio sull'attuazione della visione.

Entro la metà del 2023 la Commissione farà il punto sulle azioni realizzate e programmate nei regimi di sostegno alle zone rurali finanziati dall'UE e dagli Stati membri nel periodo di programmazione 2021-2027 per la PAC e i fondi della politica di coesione, evidenziandone eventuali lacune. Una serie di riflessioni sui possibili orientamenti per una maggiore azione di sostegno e di finanziamento per le zone rurali, così come le vie da seguire, saranno incluse entro il primo trimestre 2024 in una relazione pubblica basata sull'attuazione del piano d'azione rurale dell'UE. Le discussioni scaturite dalla relazione alimenteranno la riflessione sulla preparazione delle proposte per il periodo di programmazione 2028-2034. 

(1)      Secondo la modellizzazione a livello di unità amministrative locali (LAU, Local Administrative Unit) del 2018 sulla base dei dati demografici del JRC e Eurostat. Atlante della demografia: https://migration-demography-tools.jrc.ec.europa.eu/atlas-demography/ .
(2)      Webinar - A vision for rural Europe - Harnessing the potential of rural areas to contribute to a sustainable & prosperous Europe.
(3)      Cfr. relazione della Commissione sull'impatto dei cambiamenti demografici (COM(2020)241 final) e il libro verde sull'invecchiamento demografico (COM(2021) 50 final).
(4)      Per ulteriori informazioni si veda il documento di accompagnamento Consultazioni dei portatori di interessi – Relazione riepilogativa (SWD(2021) 167 final).
(5)    Comunicazione Il Green Deal europeo (COM(2019) 640 final).
(6)     Comunicazione  Una strategia "dal produttore al consumatore" (COM(2020) 381 final).
(7)    Comunicazione Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (COM(2020) 380 final).
(8)     https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age/europes-digital-decade-digital-targets-2030_it .
(9)     https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/economy-works-people/jobs-growth-and-investment/european-pillar-social-rights_it  
(10)      https://www.territorialagenda.eu/files/agenda_theme/agenda_data/Territorial%20Agenda%20documents/TerritorialAgenda2030_201201.pdf  
(11)      Per ulteriori elementi di prova, cfr. anche il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente comunicazione (SWD(2021) 166 final).
(12)    Diverse serie di dati fanno uso di diverse definizioni di "rurale". Per questo capitolo la differenza più importante è tra i dati DEGURBA (riferiti a "città, piccola area urbana e periferia e zone rurali") e la tipologia urbana-rurale NUTS (riferita a "regioni urbane, intermedie e rurali"). Per maggiori informazioni, consultare il capitolo sulla metodologia del documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente comunicazione.
(13)    Significa che il numero di decessi ha superato il numero di nascite.
(14)    Sulla base dei tassi medi annui di movimento tra il 2014 e il 2019.
(15)      I tassi di disoccupazione giovanile sono più elevati dei tassi di disoccupazione generale in tutta l'UE e in tutti i tipi di aree. Cfr. documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente comunicazione (SWD(2021) 166 final), pagg. 58-59 e figura 11) e il file: Share of people at risk of poverty or social exclusion, analysed by degree of urbanisation, 2019 (%) LCIE20.png - Statistics Explained (europa.eu) .
(16)      La quota della popolazione totale in questo contesto include persone di diversi gruppi di età.
(17)      Il diritto di accesso a tali servizi, e in particolare la necessità di fornire sostegno alle persone in stato di bisogno, è sancito dal principio 20 del pilastro europeo dei diritti sociali (PEDS).
(18)      Il numero totale di persone in un raggio di 120 km.
(19)      Comprende, tra l'altro, rivenditori al dettaglio, scuole elementari, farmacie e banche.
(20)    OCSE, Delivering Quality Education and Health Care to All: Preparing Regions for Demographic Change, OECD Rural Studies, edizioni OCSE, Parigi, 2021. https://doi.org/10.1787/83025c02-en .
(21)      Maes J., et al., More green infrastructure is required to maintain ecosystem services under current trends in land-use change in Europe, Landsc Ecol 30:517–534, 2015.
(22)       https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it .
(23)       https://s3platform.jrc.ec.europa.eu/what-is-smart-specialisation- .
(24)    Ronzon, T., et al., Developments of Economic Growth and Employment in Bioeconomy Sectors across the EU, Sustainability 12, n. 11:4507, 2020. https://doi.org/10.3390/su12114507 .
(25)     https://ec.europa.eu/commission/commissioners/2019-2024/suica/announcements/launch-global-eu-campaign-rural-50-strategy_en .
(26)    Comunicazione relativa a un piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica, (COM(2021) 141 final).
(27)      Sulla base di approcci partecipativi con il Gruppo tematico della RESR, cfr. portale della RESR e il documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD(2021) 166 final) che accompagna la presente comunicazione.
(28)      La previsione, la disciplina che esplora, prevede e orienta il futuro, contribuisce a costruire e utilizzare l'intelligenza collettiva in maniera strutturata e sistematica per pronosticare gli sviluppi futuri e prepararsi meglio ai cambiamenti.
(29)      Le megatendenze sono forze trainanti di lungo periodo osservabili nel presente e che eserciteranno probabilmente un'influenza globale. Maggiori informazioni sono disponibili nel Polo delle megatendenze della Commissione europea.
(30)      Ulteriori spiegazioni sono disponibili nel documento SWD(2021) 166 final, nella sezione dedicata alle previsioni.
(31)      Piano d'azione (Principio 20) – Il pilastro europeo dei diritti sociali:     https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/economy-works-people/jobs-growth-and-investment/european-pillar-social-rights/european-pillar-social-rights-20-principles_en  
(32)      Ciò significa anche garantire l'accessibilità dei trasporti pubblici e delle infrastrutture in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.  
(33)      Comunicazione Relazione 2020 in materia di previsione. Previsione strategica: tracciare la rotta verso un'Europa più resiliente (COM(2020) 493 final).
(34)      Cfr. comunicazione relativa a un piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica, (COM(2021) 141 final).
(35)      Fritsche U., et al., Future transitions for the Bioeconomy towards Sustainable Development and a Climate-Neutral Economy - Knowledge Synthesis Final Report, Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, 2020. https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/54a1e679-f634-11ea-991b-01aa75ed71a1/language-en .
(36)       https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/cap-glance_it .
(37)       https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/recovery-coronavirus/recovery-and-resilience-facility_it .
(38)      Cfr. allegato per l'elenco completo delle azioni di accompagnamento.
(39)      Tra queste, le sfide specifiche legate alla demografia delle zone rurali, come l'invecchiamento della popolazione che impone di garantire l'accessibilità della flotta e delle infrastrutture di trasporto.
(40)       https://www.eltis.org/sites/default/files/sump_guidelines_2019_interactive_document_1.pdf .
(41)      Secondo i risultati del progetto SMARTA 1, una rete sul trasporto rurale può mostrare iniziative a livello locale che le autorità locali potrebbero replicare nel loro territorio e fornire un forum di discussione sui temi della mobilità rurale. Cfr.:    
https://ruralsharedmobility.eu/wp-content/uploads/2021/01/SMARTA-2nd-Brochure-EN.pdf .
(42)      Comunicazione Ripensare l'istruzione e la formazione per l'era digitale (COM(2020) 624 final).
(43)      Comunicazione Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale (COM(2021) 118 final).
(44)      Anche attraverso le misure raccomandate dalla Commissione nell'ambito del sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE).
(45)       https://europa.eu/new-european-bauhaus/index_it .
(46)      Comunicazione Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025 (COM(2020) 152 final).
(47)      Comunicazione Strategia dell'UE sui diritti dei minori 2021-2024 (COM(2021) 142 final)
(48)      La crisi della COVID‑19 ha determinato cambiamenti di comportamento a favore del turismo sostenibile ( https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC121262 ).
(49)      Dichiarazione di Cork 2.0 Una vita migliore nelle aree rurali,     https://enrd.ec.europa.eu/sites/default/files/cork-declaration_it.pdf .
(50)      Comunicazione Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura (COM(2017) 713 final).
(51)     https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/qanda_21_1902  
(52)       https://knowledge4policy.ec.europa.eu/territorial_en .
(53)       https://www.espon.eu/programme/espon/espon-2020-cooperation-programme .
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Bruxelles, 30.6.2021

COM(2021) 345 final

ALLEGATO

della

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni

Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040

{SWD(2021) 166 final} - {SWD(2021) 167 final}


Titolo dell'azione

Data di inizio

Descrizione

Zone rurali più forti

Iniziativa faro: creazione di una piattaforma per il rilancio rurale

2022/2023

La piattaforma per il rilancio rurale sarà uno sportello unico per la collaborazione tra comunità rurali, titolari di progetti rurali e autorità locali in egual misura. La piattaforma fungerà da sostegno soprattutto per le zone rurali colpite dal calo della popolazione, dall'invecchiamento e dalla mancanza di opportunità economiche, attraverso la condivisione di informazioni e di migliori pratiche su strumenti e strategie.

Essa promuoverà l'iniziativa LEADER, piccoli comuni intelligenti, Interreg nonché strategie territoriali integrate al fine di rendere le zone rurali più attraenti e di rendere i servizi accessibili a tutti. Si collegherà all'azione pilota "Small Places Matter" nell'ambito dell'Agenda territoriale e al progetto "Smart Rural 21" per sviluppare approcci dei piccoli comuni intelligenti.

Iniziativa faro: ricerca e innovazione per le comunità rurali

2021

Le attività di ricerca e innovazione sosterranno lo sviluppo di innovazioni realizzato dalle comunità rurali e per le comunità stesse, così come la formazione e lo scambio di conoscenze per accelerare la diffusione e l'adozione di tali innovazioni.

Queste comprenderanno, nei primi due anni di Orizzonte Europa, la creazione di un "centro di competenza e formazione sull'innovazione rurale" insieme ad azioni mirate a soluzioni intelligenti per comunità rurali intelligenti, innovazioni in agricoltura e nelle zone rurali e innovazioni nel campo della responsabilità sociale d'impresa per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro in agricoltura. Lo sviluppo di ecosistemi di innovazione rurale e la relativa analisi dei fattori scatenanti saranno supportati dalla creazione di un forum annuale di villaggi start-up per l'innovazione rurale, che colleghi gli attori dell'innovazione rurale in tutta l'UE.

Rafforzamento delle reti per LEADER/CLLD e i piccoli comuni intelligenti

2021

Negli ultimi 30 anni le comunità sono state coinvolte attivamente nello sviluppo di strategie locali con i finanziamenti della PAC nell'ambito dell'approccio LEADER, che è stato esteso ad altri fondi attraverso il cosiddetto sviluppo locale di tipo partecipativo (CLDD, Community-Led Local Development). Il rafforzamento delle reti promuoverà questi e altri approcci, come quello dei piccoli comuni intelligenti e delle comunità costiere sostenibili, garantendo maggiore consulenza alle comunità locali, in particolare per quanto riguarda l'accesso ai finanziamenti e l'ideazione di tali strategie.

Sviluppare uno studio sull'uso del suolo legato all'agricoltura sostenibile

2022

La Commissione svilupperà uno studio sull'uso del suolo legato all'agricoltura sostenibile e valuterà come incentivare ulteriormente una pianificazione dell'uso del suolo e una destinazione del territorio ottimale.

Sostenere l'istruzione, la formazione, la gioventù, lo sport e le attività di volontariato nelle zone rurali

2021

I nuovi programmi Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà (2021-2027) raggiungeranno un maggior numero di persone nelle zone rurali attraverso misure di inclusione che riguarderanno tutti i campi dell'istruzione, della formazione, della gioventù, dello sport e del volontariato, come:

·meccanismi finanziari specifici;

·attività di comunicazione mirate;

·format di attività di cooperazione e mobilità di più facile accesso;

·una serie ampliata di misure digitali (particolarmente adatta alla cooperazione e alle iniziative a livello locale e regionale);

·opportunità di formazione e creazione di reti.



Zone rurali connesse

Iniziativa faro: sviluppare la mobilità rurale attraverso
1) il sostegno ai comuni rurali nell'identificazione delle migliori pratiche 
2) servizi di mobilità digitale multimodale

2021

È indispensabile migliorare i collegamenti di trasporto esistenti. A tal fine le soluzioni e i collegamenti di mobilità multimodale sostenibile dovrebbero essere ottimizzati ricorrendo alla digitalizzazione. Attingendo alla sua esperienza con le reti di mobilità urbana, la Commissione sosterrà i comuni rurali nella discussione e nell'identificazione delle soluzioni di mobilità. La rete presenterà iniziative a livello locale che le autorità locali potrebbero replicare nel loro territorio e metterà a disposizione un forum di discussione sui temi della mobilità rurale. Il miglioramento dei collegamenti tra i trasporti stradali, ferroviari, fluviali e aerei consente di renderli più accessibili alle zone rurali. Si dovrebbero inoltre utilizzare piattaforme digitali per creare informazioni multimodali in tempo reale, servizi di biglietteria o di prenotazione, così da permettere alle persone di raggiungere facilmente la loro destinazione finale con la modalità di trasporto più sostenibile.

Iniziativa faro: futuri digitali rurali

2021

1. Connettività digitale: colmare il divario tra le zone rurali e urbane e consentire l'accesso universale ed economico alla banda larga ad alta velocità, compreso il 5G. Questo obiettivo sarà raggiunto mobilitando gli investimenti del settore privato attraverso finanziamenti pubblici complementari provenienti da fonti nazionali ed europee, in particolare dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, dai fondi SIE e dal meccanismo per collegare l'Europa (MCE).

2. Tecnologia digitale: innovazione digitale e nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, la robotica, le soluzioni dell'internet delle cose e i poli dell'innovazione digitale, che contribuiscono allo sviluppo delle zone rurali mediante l'attuazione delle azioni del decennio digitale europeo. Saranno mobilitati nuovi programmi europei, come Orizzonte Europa e il programma Europa Digitale, per sostenere l'innovazione e la diffusione delle capacità digitali.

3. Persone ("capitale umano"): rafforzare le competenze necessarie per la trasformazione digitale delle zone rurali, comprese le competenze digitali e l'imprenditorialità. Il Fondo sociale europeo Plus, il FEASR e altri programmi europei contribuiranno a far sì che ciò avvenga.

4. Misurare i progressi compiuti per colmare il divario digitale tra le zone urbane e rurali riorganizzando gli indicatori esistenti, passando, in particolare, dall'indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI, Digital Economy and Society Index) a un indice di digitalizzazione rurale.

Sostenere la diffusione della banda larga nelle zone rurali

2022

I centri di competenza sulla banda larga (BCO) sono punti di contatto negli Stati membri o nelle regioni. Forniscono orientamenti e consulenza ai promotori di progetti, agli investitori e agli utenti del settore della banda larga (autorità pubbliche locali e regionali, cittadini, operatori, imprese e qualsiasi altro portatore di interessi). Un dispositivo di sostegno rafforzato sosterrà la rete dei BCO per migliorare la diffusione della banda larga rurale e facilitare gli investimenti.

Continuare a promuovere la digitalizzazione del settore agricolo attraverso lo sviluppo delle capacità (anche nelle competenze digitali), la ricerca e l'innovazione, e la dimostrazione, anche nel campo dell'internet delle cose, della robotica e dell'automazione, della gestione e dell'uso dei megadati

2021

La PAC e Orizzonte Europa continueranno a sostenere la digitalizzazione dell'agricoltura attraverso azioni di formazione, consulenza e innovazione nell'ambito della PAC e il finanziamento di progetti pilota su larga scala nell'ambito di Orizzonte 2020, nonché azioni di ricerca e innovazione nell'ambito di Orizzonte Europa.

Evidenziare i collegamenti urbano-rurali nel nuovo quadro di mobilità urbana dell'UE

2021

Il nuovo quadro di mobilità urbana dell'UE includerà azioni specifiche per integrare meglio i collegamenti urbani, periurbani e rurali. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l'ulteriore sviluppo dei piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), che riserveranno un'attenzione particolare a un miglior sostegno della connettività tra le zone rurali, periurbane e le aree metropolitane/urbane. Ciò sarà realizzato attraverso opzioni di mobilità sicura e sostenibile.

Migliorare l'accessibilità delle zone rurali attraverso la Strategia 2.0 per i droni

2022

Oltre a favorire i servizi di utilità (ispezioni e misurazioni sul campo), i droni possono migliorare l'accessibilità nelle zone rurali remote. Possono essere utilizzati per la consegna di piccole merci nelle zone rurali (es. piccoli pacchetti, medicine prescritte all'abitazione del paziente, posta, alimenti, piccoli ricambi per automobili). La Commissione europea terrà conto di ciò nella sua Strategia 2.0 per i droni.

Zone rurali resilienti

Iniziativa faro: sostenere i comuni rurali nella transizione energetica e nella lotta ai cambiamenti climatici

2022

1) Creare un gruppo di lavoro sulle zone rurali nel Patto dei sindaci

Sarà creato un gruppo di lavoro rurale all'interno del Patto dei sindaci per diffondere le migliori pratiche e sostenere i comuni rurali nell'accesso ai finanziamenti UE a sostegno della transizione verde.

2) Utilizzare i fondi strutturali per finanziare l'ondata di ristrutturazioni

Gli Stati membri, le regioni e gli enti locali dovrebbero inoltre cogliere l'opportunità di finanziare investimenti attraverso gli strumenti territoriali disponibili nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR): gli investimenti territoriali integrati (ITI), lo sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) e LEADER.

3) Occuparsi delle zone rurali nel nuovo Bauhaus europeo 

Anche il nuovo Bauhaus europeo, che collega il Green Deal europeo ai nostri spazi vitali adattando gli edifici e gli spazi pubblici, avrà un ruolo importante e sarà promosso in questo senso.

Iniziativa faro: azione per il clima nelle torbiere attraverso il sequestro del carbonio nei suoli agrari

2021

Le zone rurali possono diventare attori importanti per rispondere ai cambiamenti climatici e ripristinare la biodiversità. A tal fine la fornitura di servizi ecosistemici da parte di agricoltori e silvicoltori dovrebbe beneficiare di un ulteriore riconoscimento. Ad esempio il ripristino, la riumidificazione e la conservazione delle zone umide e delle torbiere presentano un grande potenziale in termini di benefici per il clima, in quanto possono consentire immediatamente riduzioni significative delle emissioni in un'area relativamente piccola, offrendo allo stesso tempo diversi benefici collaterali legati alla gestione delle acque e alla biodiversità.

La transizione sarebbe più efficace con un approccio territoriale, in particolare nelle zone rurali che ospitano torbiere estese. Tali regioni potrebbero beneficiare di un sostegno nell'ambito del Fondo per una transizione giusta. Le iniziative di sequestro del carbonio nei suoli agrari potrebbero rappresentare un'ulteriore fonte di reddito per gli agricoltori e i silvicoltori, premiandoli per il sequestro del carbonio. Come indicato nella strategia ''dal produttore al consumatore", una nuova iniziativa dell'UE sul sequestro del carbonio nei suoli agrari promuoverà questo nuovo modello di business. La PAC, la politica di coesione e il programma LIFE possono sostenere lo sviluppo di iniziative pilota per il sequestro del carbonio nei suoli agrari nelle loro regioni. Sarà particolarmente importante assicurare un forte sostegno in forma di consulenza agli agricoltori e ai silvicoltori. Questo sostegno è fondamentale per il successo dei programmi di gestione ambientale del territorio che coinvolgono aziende agricole di tutte le dimensioni.

Iniziativa faro: proposta di missione dell'UE nel settore della salute del suolo e dell'alimentazione

2021

La missione proposta, finanziata nell'ambito di Orizzonte Europa, mira ad attuare un ambizioso programma di ricerca e innovazione finanziato nell'ambito di Orizzonte Europa, che comprende lo sviluppo dell'innovazione in "laboratori viventi" che coinvolgono i portatori di interessi, i cittadini, gli scienziati e altri attori (ad esempio le autorità locali) e centri faro (siti con pratiche esemplari) con l'obiettivo di migliorare la salute del suolo e con forti dimensioni sociali.

La missione proposta dovrebbe contribuire ad affrontare le sfide legate al suolo nelle zone rurali, ma anche nei contesti urbani, stabilendo collegamenti tra le pratiche rurali e urbane e dovrebbe anche attuare attività di coinvolgimento dei cittadini cercando di migliorare le conoscenze relative al suolo. Si dovrebbero cercare sinergie con la missione di Orizzonte Europa su oceani e acque salubri, per migliorare la salute dei sistemi idrici dell'UE, in particolare di raggiungere l'inquinamento zero.

Iniziativa faro: resilienza sociale e donne nelle zone rurali

2021

Le donne beneficeranno inoltre di un sostengo per favorire lo spirito di imprenditorialità, la partecipazione al processo decisionale e agli investimenti nei servizi per favorire l'equilibrio tra vita professionale e vita privata, come l'educazione e la cura della prima infanzia, così come i servizi per gli anziani.

Possono essere previste inoltre opportunità per aumentare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, in particolare nell'agricoltura, nell'ambito della politica agricola comune o dei programmi e del sostegno dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia.

La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nel migliorare la disponibilità e l'accessibilità, anche economica, di servizi di istruzione e di assistenza di qualità per i minori, gli anziani e le persone con disabilità nelle zone rurali mediante investimenti provenienti dal Fondo sociale europeo Plus, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dal programma InvestEU e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

Particolare attenzione sarà data anche alle persone in situazione di vulnerabilità.

Analizzare la mobilità spaziale in zone demograficamente in declino in Europa

2021

La Commissione analizzerà i fattori trainanti che caratterizzano le zone d'Europa demograficamente in declino e lasciate indietro, ed esaminerà gli effetti demografici, economici, sociali, culturali e sul mercato del lavoro della mobilità urbano-rurale sia nelle zone di provenienza che in quelle di ricezione. Promuoverà lo sviluppo, la sostenibilità e l'uguaglianza socio-economica delle zone rurali e individuerà raccomandazioni politiche incentrate sul ritorno delle persone al loro luogo d'origine.

Preparare uno studio sulle condizioni di lavoro dei lavoratori agricoli stagionali

2022

La Commissione avvierà uno studio sulle condizioni di lavoro dei lavoratori stagionali nel settore agricolo. Lo studio riguarderà la situazione generale delle loro condizioni di lavoro nell'UE, concentrandosi sull'individuazione delle norme e dei regolamenti applicabili.

Affrontare l'inclusione e l'integrazione delle persone provenienti da un contesto migratorio nelle zone rurali

2022

Nell'ambito dell'attuazione del piano d'azione per l'integrazione e l'inclusione 2021-2027, la Commissione valuterà le opzioni per istituire partenariati rurali per la promozione dell'inclusione e dell'integrazione dei migranti nelle zone rurali.

Garantire pari opportunità ai minori delle zone rurali

2021

Garantire pari opportunità ai minori delle zone rurali, attuando la garanzia europea per l'infanzia e fornendo ai minori bisognosi l'accesso gratuito all'educazione e cura della prima infanzia, all'istruzione e alle attività scolastiche, ad almeno un pasto sano per ogni giorno di scuola, all'assistenza sanitaria, nonché l'accesso effettivo a un'alimentazione sana e a un alloggio adeguato.

Occuparsi dei bisogni delle persone con disabilità nelle zone rurali

2021

Attuando la nuova strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 in collaborazione con gli Stati membri, la Commissione sosterrà il miglioramento dell'accesso ai loro diritti nelle zone rurali.

Zone rurali prospere

Iniziativa faro: imprenditorialità ed economia sociale nelle zone rurali

2021

L'iniziativa faro promuove la condivisione e il sostegno di esperienze in tutto il mercato unico per rivitalizzare le zone rurali attraverso la cooperazione, le migliori pratiche e lo scambio di conoscenze. Si propone una serie di azioni per permettere agli imprenditori del settore, alle PMI e alle organizzazioni dell'economia sociale di tornare, trasformarsi e prosperare nelle zone rurali:

sviluppare le PMI nelle zone rurali favorendo la creazione di cluster e di reti e la cooperazione attraverso il programma per il mercato unico, il programma COSME e la rete Enterprise Europe;

promuovere modelli di business dell'economia sociale nelle zone rurali attraverso il piano d'azione europeo per l'economia sociale;

promuovere la vendita al dettaglio e le filiere locali nelle zone rurali, migliorando ad esempio l'interfaccia tra i produttori locali e la vendita al dettaglio e creando poli alimentari locali;

creare e sostenere ambienti innovativi nelle zone rurali attraverso l'educazione e la responsabilizzazione dei futuri imprenditori per sviluppare modelli e soluzioni sociali o commerciali che soddisfino i bisogni delle comunità locali, con l'aiuto, l'esperienza e i servizi forniti dalle comunità della conoscenza e dell'innovazione dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia.

Continuare a incoraggiare gli Stati membri ad aumentare le opportunità di istruzione, formazione e occupazione per i giovani nelle zone rurali e remote nell'ambito della garanzia per i giovani rafforzata e dello spazio europeo dell'istruzione

2021

La garanzia per i giovani rafforzata è un impegno assunto dagli Stati membri dell'UE affinché tutti i giovani di età inferiore ai 30 anni ricevano un'offerta qualitativamente valida di occupazione, formazione permanente, apprendistato o tirocinio. Nell'ambito di tale impegno gli Stati membri dovrebbero rispondere ai bisogni dei giovani nelle zone rurali e remote. Si presterà particolare attenzione a rendere disponibili posti di lavoro e altre opportunità. La Commissione segue l'attuazione della garanzia per i giovani rafforzata, compresi i progressi nella situazione dei giovani nelle zone rurali.

La comunicazione della Commissione sulla realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 delinea la visione della Commissione e prevede importanti iniziative per promuovere la qualità e l'inclusione dei sistemi nazionali di istruzione e formazione, che avranno un impatto sulle zone rurali e remote.

Promuovere lo sviluppo di una bioeconomia sostenibile, anche nel quadro della strategia forestale dell'Unione europea e nell'iniziativa sul sequestro del carbonio nei suoli agrari

2021

La Commissione proporrà una nuova strategia forestale dell'Unione europea con una serie di azioni, tra cui piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030. Ciò creerà opportunità di lavoro e di crescita attraverso attività di ripristino delle foreste e sosterrà gli agricoltori e le comunità rurali nell'adattamento ai cambiamenti climatici, proteggendo le loro coltivazioni da eventi meteorologici avversi più frequenti (inondazioni, siccità, ondate di calore ecc.) e diversificando le loro entrate. Sarà inoltre promossa una rete di zone rurali e comuni prevalentemente forestali, per dare voce alle zone rurali forestali, garantendo la loro rappresentanza nelle principali iniziative e facilitando valutazioni specifiche della realtà e delle esigenze delle zone forestali in tutta l'UE.

Evidenziare il ruolo delle organizzazioni di produttori nello sviluppo rurale e rafforzare il gruppo di produttori di indicazioni geografiche

2022

Le organizzazioni di produttori possono rafforzare il tessuto sociale nelle zone rurali offrendo ai loro membri un senso di appartenenza e aumentando il livello di capitale sociale e la fiducia all'interno delle comunità in cui hanno sede. Esse possono contribuire ad aumentare il tenore di vita nelle zone rurali assicurando posti di lavoro e mezzi di sussistenza. Le organizzazioni di produttori non solo danno direttamente lavoro alle persone, ma aiutano anche indirettamente i produttori a guadagnarsi da vivere con l'agricoltura.

La Commissione si occuperà del ruolo delle organizzazioni di produttori e del loro contributo allo sviluppo rurale negli eventi futuri, con l'obiettivo di sottolineare tale contributo e dare loro visibilità.

La Commissione doterà inoltre i gruppi di produttori di indicazioni geografiche di ulteriori strumenti per rafforzare ulteriormente la loro posizione nella filiera alimentare e continuare ad assicurarsi un giusto compenso per i loro prodotti.

Attuazione del piano d'azione rurale e governance

Applicare la verifica rurale in particolare alle principali proposte legislative della Commissione che riguardano le zone rurali

2022

Meccanismo per valutare l'impatto delle principali normative e iniziative sulle zone rurali.

Istituire un osservatorio rurale per riunire tutti i dati raccolti dalla Commissione sulle zone rurali, comprese le statistiche ufficiali

2022

L'osservatorio sarà realizzato attraverso un gruppo di ricerca della Commissione europea incaricato di migliorare e centralizzare la raccolta e l'analisi dei dati specificamente per le zone rurali, in sinergia e complementarità con le iniziative pertinenti esistenti, come il centro di conoscenze per le politiche territoriali e il centro di conoscenze sulla migrazione e la demografia, nonché il monitoraggio e la raccolta dei dati nell'ambito dei vari strumenti del piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali. L'osservatorio sosterrà inoltre la diffusione dei dati sulle zone rurali.

Migliorare la disponibilità di statistiche sulle zone rurali:
1) rendendo disponibili nuovi dati dettagliati raccolti nel quadro dei censimenti 2021 della popolazione e delle abitazioni nell'UE, diffusi attraverso l'atlante statistico dei censimenti 2021

2) aumentando ulteriormente la disponibilità e la qualità delle statistiche ufficiali sulle zone rurali modernizzando il quadro giuridico relativo alle statistiche demografiche

3) sviluppando serie di dati geospaziali paneuropei

4) integrando il grado di urbanizzazione

2021

La Commissione proseguirà il lavoro per rafforzare la raccolta e la fornitura di dati statistici sulle zone rurali.
1) Anche se la pubblicazione delle statistiche demografiche a livello NUTS3 in linea con il regolamento (CE) n. 1260/1230 continuerà, i censimenti della popolazione e delle abitazioni del 2021 forniranno informazioni regionali dettagliate, compresa, per la prima volta, la raccolta di dati georeferenziati utilizzando la griglia di popolazione a maglia regolare di 1 km
2 da tutti gli Stati membri;

2) in attesa dell'esito della verifica e della valutazione d'impatto delle statistiche europee sulla popolazione attualmente in corso, la Commissione proporrà un nuovo regolamento quadro che integri le statistiche di censimenti, demografia e migrazione ed estenda i requisiti dei dati includendo i dettagli geografici per migliorare il punteggio delle statistiche rilevanti per le zone rurali;

3) la Commissione europea stabilirà un approccio armonizzato sull'uso dei sistemi di informazione geospaziale, sviluppando serie di dati geospaziali paneuropei (per esempio sui trasporti pubblici, l'istruzione, l'assistenza sanitaria ecc.) e consentendo la produzione di un maggior numero di statistiche georeferenziate e di indicatori correlati (come l'accessibilità di scuole, ospedali ecc.).

Lavorare sulla definizione delle zone rurali funzionali

2022

La Commissione europea continuerà la discussione con i portatori di interessi per definire le zone rurali funzionali.

Proporre un patto rurale alle autorità nazionali, regionali e locali, affinché si impegnino a rispondere ai bisogni specifici delle zone rurali

2021

Si propone un patto rurale alle autorità nazionali, regionali e locali e ai portatori di interessi. Il patto mirerà a rispondere ai bisogni rurali insoddisfatti, concentrandosi in particolare sulle zone remote e spopolate, che sono spesso le più colpite.

Pubblicare un kit di strumenti sulla combinazione dei fondi UE per la rivitalizzazione delle zone rurali

2022

Realizzazione di una guida che fornisce soluzioni operative e pratiche ai portatori di interessi rurali affinché possano sfruttare appieno le opportunità offerte dai fondi europei post 2020. La guida fornirà anche esempi pratici di investimenti innovativi che combinano le fonti di finanziamento e riescono a sfruttare al meglio il sostegno. Sono previsti collegamenti con il supporto metodologico per le strategie territoriali integrate nell'ambito della politica di coesione.

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