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Document 52016AE5212

Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Il 5G per l'Europa: un piano d'azione» [COM(2016) 588 final]

GU C 125 del 21.4.2017, p. 74–79 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

21.4.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 125/74


Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Il 5G per l'Europa: un piano d'azione»

[COM(2016) 588 final]

(2017/C 125/11)

Relatore unico:

Mihai MANOLIU

Consultazione

Commissione, 24 novembre 2016

Base giuridica

Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

Sezione competente

Trasporti, energia, infrastrutture, società dell'informazione

Adozione in sezione

11 gennaio 2017

Adozione in sessione plenaria

26 gennaio 2017

Sessione plenaria n.

522

Esito della votazione

(favorevoli/contrari/astenuti)

199/1/4

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1

Il CESE ritiene opportuno sostenere gli obiettivi della Commissione europea per il dispiegamento delle prime reti 5G entro il 2018 e il lancio di servizi commerciali in Europa entro la fine del 2020.

1.2

A giudizio del CESE, i fattori determinanti saranno la riuscita dei progetti realizzati nell'ambito del 5G-PPP durante la fase di ricerca e l'integrazione delle reti fronthaul con le reti backhaul nel trasporto dei dati mediante la realizzazione di switch ad alta capacità, collegamenti di trasmissione eterogenei e unità di elaborazione localizzate in cloud facendo ricorso a numerosi fornitori di servizi Internet.

1.3

Il CESE raccomanda alla Commissione di collaborare con gli Stati membri e gli organismi internazionali per risolvere i problemi tecnici relativi alle frequenze di funzionamento e alla larghezza di banda, nonché per sviluppare le norme (senza norme specifiche non è possibile parlare di sviluppo massiccio, e senza sviluppo non è possibile parlare di un mercato dei dispositivi accessibili a prezzi equi).

1.4

Il CESE ha presenti i possibili rischi per tutte le aree urbane e i principali assi di trasporto che in futuro beneficeranno della copertura 5G (vi sono diversi fattori che possono ostacolare il conseguimento degli obiettivi). Le misure volte a stimolare la domanda non si sono rivelate efficienti per la fornitura di servizi in queste aree.

1.5

Il Comitato appoggia l'iniziativa di compensare mediante investimenti pubblici, o altre soluzioni di finanziamento, la mancanza di investimenti privati nelle regioni remote e in quelle scarsamente popolate di alcuni Stati membri. Al contempo ritiene che, nel basare le decisioni di finanziamento su fondi pubblici, si debbano tenere presenti gli effetti sull'economia locale, il telelavoro, l'offerta di servizi sanitari e le nuove opportunità nel settore dell'istruzione (effetti spill-over).

1.6

Il CESE raccomanda di procedere all'armonizzazione delle procedure e alla definizione delle specifiche per tutte le fasi del progetto 5G quale premessa per rapporti di lavoro equi, in cui le parti sociali possano valutare in modo obiettivo sia le disfunzioni che il progresso nel raggiungimento degli obiettivi.

1.7

Il CESE reputa che le reti 5G, grazie a caratteristiche specifiche come l'interoperabilità, la trasparenza e la sicurezza dei dati, possano contribuire in maniera significativa alla modernizzazione delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri e alla riduzione della burocrazia.

1.8

Il CESE evidenzia il ruolo che le PMI possono svolgere in ambito digitale. Esse hanno la possibilità di introdurre sul mercato nuovi modelli di innovazione; il finanziamento pubblico di cluster virtuali ad esse dedicati può rappresentare una soluzione per sostenere le start-up e un'opportunità di cui tener conto, unitamente ad altri modelli di finanziamento innovativi e personalizzati.

1.9

A giudizio del CESE, lo sviluppo delle competenze digitali (e-Competences) dei cittadini e, in particolare, dei lavoratori, deve costituire una priorità per l'UE. Le azioni dell'UE connesse alla strategia e-Skills e al partenariato multilaterale Grande coalizione per l'occupazione nel digitale costituiscono il punto di collegamento tra le parti sociali, gli operatori del settore dell'istruzione e altri attori sociali di rilievo in questo campo. Il CESE segnala che un'attenzione speciale va riservata alle persone con disabilità, per le quali vanno create le condizioni per un facile accesso alle nuove tecnologie generate dal 5G.

1.10

Il CESE raccomanda che gli investimenti finanziati con i fondi strutturali creino condizioni di parità per tutti gli Stati membri e consentano un accesso equilibrato e non discriminatorio per tutti gli operatori economici.

1.11

Ai settori dell'agricoltura e della silvicoltura e a molte imprese situate in zone rurali e remote d'Europa sono state costantemente promesse una banda larga più veloce e reti di telefonia mobile 3/4G, ma queste promesse non sono mai state mantenute. Se si vuole assicurare un futuro alle zone rurali, remote, montane e insulari d'Europa, queste aree devono indubbiamente avere il diritto di chiedere l'accesso ad almeno una banda larga da 5Mb e a comunicazioni mobili 3/4G.

2.   Osservazioni generali

2.1

Il CESE ha sostenuto in tutti i suoi pareri le iniziative della Commissione nel settore delle TIC, quale premessa per la realizzazione di un mercato unico digitale che sia un motore per lo sviluppo economico e sociale dell'UE. Il CESE valuta positivamente l'impegno della Commissione nella realizzazione delle reti della generazione 5G (tecnologia CI per reti mobili) e appoggia le azioni da essa intraprese sin dalla fase della ricerca. Come avviene per qualsiasi nuovo prodotto o servizio, la sua immissione sul mercato e il suo sviluppo comportano una serie di rischi e opportunità da valutare in maniera obiettiva, al fine di attuare le migliori politiche per il conseguimento dei risultati prefissi.

2.2

Pur basandosi sulla tecnologia attuale, la generazione 5G non va confusa con quella 4G, che può includere diverse tecnologie avanzate globali tra cui: LTE e LTE Advanced (TD-LTE, AXGP, LTE-A, TD-LTE-A, LTE con VoLTE), WiMax, WiMAx2, Network Function Virtualization/Software Defined Network (NFV/SDN), HetNets (Heterogeneous Networks) e LPLT (Low Power Low Throughput network).

2.3

La caratteristica principale della tecnologia 5G rispetto alla 4G è la velocità molto più elevata (Samsung ha annunciato una velocità di 7,5 Gbps, Nokia di 10 Gbps, mentre la University of Surrey nel Regno Unito ha comunicato l'anno scorso di aver ottenuto la velocità sorprendente di 1 Tbps, pari alla tecnologia in fibra ottica; tutti questi risultati sono stati ottenuti in condizioni di laboratorio). Oltre alla velocità, la latenza ridotta (garantire una latenza sotto 1 ms nelle grandi reti) e l'alta capacità rappresentano altri benefici importanti. Se in condizioni reali non si raggiungerà un livello di latenza inferiore al valore di 1 ms, non sarà possibile realizzare parte dei servizi identificati per il 5G con le caratteristiche necessarie (realtà aumentata, realtà virtuale, automobili senza conducente, Internet tattile).

2.4

Nella medesima ottica, le reazioni che tutte le parti interessate avranno sul mercato dipenderanno da queste caratteristiche tecniche attese. È importante rammentare che, nel passaggio dalle reti 2G alle reti 3G, le aspettative degli utenti di telefonia mobile circa l'accesso a Internet non si sono concretizzate. Questa connessione è stata possibile solo con il reale dispiegamento delle capacità tecniche specifiche della tecnologia 3,5G, cosicché combinando gli smartphone alle reti mobili a banda larga si è potuto accedere a Internet da questi dispositivi.

2.5

Le reti 5G e quelle in fibra ottica sono complementari. Sulle brevi distanze e nelle aree molto congestionate per il grande numero di connessioni, il 5G rappresenta una soluzione migliore. Per il trasporto delle informazioni a lunga distanza, le reti in fibra ottica (di tipo backhaul e backbone) offrono vantaggi imbattibili: una velocità di trasmissione fino a 1 Tb, nessun rischio di interferenza con altri segnali elettromagnetici che inquinano l'ambiente e influiscono sulle tecnologie wireless, e nessuna attenuazione del segnale nell'ambiente di trasmissione.

2.6

L'armonizzazione delle specifiche tecniche necessarie sia per i dispositivi e le apparecchiature che per le reti rappresenta un fattore centrale nelle preoccupazioni delle società coinvolte e delle associazioni internazionali che lavorano nel settore. Le specifiche forniscono istruzioni per la verifica e la convalida dei componenti tecnici essenziali per il 5G. Lo sviluppo di tali specifiche offre ai partner del settore industriale, ai fornitori di componenti e reti, nonché agli operatori la possibilità di sviluppare soluzioni interoperabili e contribuire al processo che precede la normazione. Mentre l'UIT, il 3GPP e altri organismi di normazione hanno fissato il 2020 quale termine entro cui definire e norme 5G, i fornitori di telefonia mobile si stanno muovendo a ritmi accelerati per garantire un'offerta di servizi 5G il più competitiva possibile.

2.7

Il CESE è dell'avviso che i piani d'azione per lo sviluppo del 5G e la loro attuazione su larga scala debbano poter contare su iniziative di sostegno (volte a incoraggiare la domanda per un Internet a banda larga e a prezzi accessibili agli utenti) e di carattere operativo, affinché tali termini ottimistici possano essere rispettati.

2.8

Il CESE teme che questo sviluppo (le reti 5G) possa portare a una battuta d'arresto nell'attuale sviluppo del 3G e 4G nelle zone rurali, remote e montane a causa della promessa di qualcosa di più avanzato nei prossimi vent'anni.

2.9

In molte parti d'Europa non esiste alcun segnale di telefonia mobile, sia esso 2G, 3G o 4G. Questa situazione è dovuta al fatto che, ogniqualvolta diventa disponibile una nuova tecnologia, viene interrotto il dispiegamento delle versioni precedenti, e questo significa che molte zone rurali, remote e montane d'Europa hanno servizi di comunicazione che sono obsoleti da vent'anni.

2.10

L'impiego della banda larga ad altissima velocità diventerà parte integrante della rete 5G, ma cosa succederà se le imprese non disporranno di un collegamento in fibra ad altissima velocità e se la velocità della loro rete cablata sarà inferiore a 1 Mb? Ai settori dell'agricoltura e della silvicoltura e a molte imprese situate in zone rurali e remote d'Europa sono state costantemente promesse una banda larga più veloce e reti di telefonia mobile 3/4G, ma queste promesse non sono mai state mantenute.

2.11

Una bassa densità demografica in un'area molto estesa rappresenta un problema diffuso in tutta l'Europa, e questa situazione viene spesso indicata dai fornitori come la ragione dell'assenza di servizio in queste zone. Se si vuole assicurare un futuro alle zone rurali, remote, montane e insulari d'Europa, queste aree devono indubbiamente avere il diritto di chiedere l'accesso ad almeno una banda larga da 5 Mb e a comunicazioni mobili 3/4G.

3.   Osservazioni specifiche

3.1

Tenuto conto del fatto che l'introduzione della nuova tecnologia comporta costi enormi, il CESE sottolinea che il fabbisogno di investimenti nell'UE supera di gran lunga il valore degli investimenti previsti nel quadro del partenariato pubblico-privato al quale partecipa la Commissione (4,2 miliardi di EUR). Il CESE è dell'avviso che le azioni proposte dalla Commissione europea possano contribuire a sostenere gli sforzi sul piano delle risorse finanziare, umane e tecniche se ci sarà un impegno costante, se verrà creato un quadro che stimoli gli investimenti privati, nonché se verrà operato un coordinamento perfetto tra gli sforzi della Commissione e quelli degli Stati membri.

Azione 1. La Commissione collaborerà con gli Stati membri e le parti interessate dell'industria per stabilire, su base volontaria, un programma di lavoro per il lancio tempestivo delle reti 5G.

3.2

L'obiettivo della Commissione di introdurre le prime reti 5G entro la fine del 2018, seguito dal lancio in Europa di servizi commerciali entro la fine del 2020, dipende principalmente dai risultati dei progetti realizzati nel quadro del 5G-PPP durante la fase di ricerca. Tra questi ultimi, si rivela essenziale il progetto 5GXCrosshaul, relativo all'integrazione delle reti fronthaul (reti wireless 5G) con le reti backhaul (reti realizzate in gran parte in fibra ottica) nel trasporto dei dati. È necessario realizzare switch ad alta capacità, collegamenti di trasmissione eterogenei, unità di elaborazione localizzate nel cloud (minicentri dati), nonché punti di presenza delle reti di base di uno o più fornitori di servizi Internet.

Azioni 2 e 3. La Commissione collaborerà con gli Stati membri per stilare un elenco provvisorio di bande di frequenza «pioniere» per il lancio iniziale dei servizi 5G (entro la fine del 2016), nonché per concordare l'armonizzazione della serie completa delle bande di frequenza in vista del dispiegamento iniziale delle reti 5G commerciali in Europa (entro la fine del 2017).

3.3

Le frequenze radio su cui operano le tecnologie 3G e 4G sono molto congestionate, pertanto la risoluzione dei problemi di natura tecnica riguardanti le frequenze e la larghezza di banda per il 5G rappresenta un obiettivo a livello globale. Oltre alla collaborazione con gli Stati membri, la Commissione deve tenere conto anche dei passi già compiuti a livello internazionale dagli organismi del settore. Per la tecnologia 5G, l'UIT e il 3GPP — che raggruppano organismi di normazione quali ARIB, ATIS, ETSI, TSDSI, TTA, TTC e CCSA — hanno concordato un piano in due fasi: la prima riguarderà specificamente l'attività di ricerca, mentre la seconda l'attività per lo sviluppo massiccio.

Azione 4. Nell'ambito dell'elaborazione delle tabelle di marcia nazionali sul 5G, la Commissione collaborerà con l'industria, gli Stati membri e altre parti interessate (copertura 5G ininterrotta entro il 2025).

3.4

L'obiettivo della Commissione di raggiungere entro il 2025 una copertura 5G in tutte le aree urbane e in tutti i principali assi di trasporto non è semplice da realizzare. Il CESE richiama l'attenzione sul fatto che un calendario con scadenze a breve termine per il conseguimento di obiettivi tanto ambiziosi comporta rischi considerevoli. L'analisi del dispiegamento delle reti di tipo Next Generation Network e le politiche per la riduzione del divario digitale hanno mostrato che le aree bianche e quelle grigie, definite negli orientamenti sulle reti a banda larga, sono ancora estese. Né le regolamentazioni ex ante né le misure adottate per stimolare la domanda si sono rivelate sufficienti per la fornitura di servizi a banda larga in queste aree.

3.5

Il CESE sottolinea che la promozione e il finanziamento dei progetti per il dispiegamento delle reti 5G attraverso la riduzione dei fondi per le reti in fibra ottica (NGA e NGN) può portare ad ampliare il divario digitale tra le regioni di alcuni Stati membri. La mancanza di investimenti privati nelle reti 5G e nelle reti in fibra ottica nelle regioni remote e in quelle con una popolazione ridotta e dispersa sul territorio, dovuta al modesto rendimento del capitale investito, deve essere compensata con investimenti pubblici o altre soluzioni di finanziamento individuate nei singoli Stati membri. Nel basare alcune decisioni di finanziamento su fondi pubblici, è necessario tenere presenti gli effetti di ricaduta (spill-over) sull'economia locale, il telelavoro, i servizi sanitari e le opportunità nel campo dell'istruzione.

Azione 5. La Commissione invita gli Stati membri e l'industria a impegnarsi a perseguire una serie di obiettivi riguardanti l'approccio alla normazione (norme globali iniziali al più tardi entro la fine del 2019).

3.6

I piani 5G non sono sufficienti per proteggere la rete e gli utenti. Al fine di garantire un livello di protezione adeguato, l'armonizzazione delle reti 5G e delle procedure diviene una necessità. Il monitoraggio dell'infrastruttura delle reti 5G, la separazione tra reti di gestione e rete di servizi, l'adozione di procedure ben definite per la gestione degli incidenti, nonché altri processi, possono portare a garantire un livello ottimale di sicurezza sia per gli utenti che per l'infrastruttura di rete. La verifica del livello di sicurezza riveste un ruolo cruciale. Tutti i protocolli di interazione devono funzionare correttamente, anche in caso di attacco informatico (gli hacker cercano continuamente di individuare e sfruttare le vulnerabilità dei prodotti).

3.7

Il CESE considera che l'armonizzazione delle procedure nei processi industriali e l'esistenza di specifiche tecniche per i dispositivi siano le premesse per assicurare rapporti di lavoro equi nelle società del settore, in cui le parti sociali possano valutare in modo obiettivo le cause delle disfunzioni eventualmente osservate e collaborare sia per porvi rimedio che per conseguire gli obiettivi prefissati. In alcuni pareri precedenti, il CESE ha richiamato l'attenzione sul fatto che un eccesso di normazione potrebbe costituire un ostacolo per il progresso in questo settore.

Azione 6. Per favorire la nascita di ecosistemi digitali basati su connettività 5G, sarà necessario pianificare esperimenti tecnologici chiave e sperimentare nuove applicazioni attraverso il 5G-PPP (2017), nonché definire tabelle di marcia dettagliate per l'attuazione di sperimentazioni precommerciali (marzo 2017) (2018: Europa — leader mondiale per l'introduzione del 5G).

3.8

La verifica quanto più precoce di terminali e applicazioni a livello europeo può costituire, nella corsa a livello mondiale, un vantaggio in più rispetto ai grandi attori internazionali. Dal punto di vista commerciale, lo sviluppo del 5G su vasta scala comporta una serie di condizioni da rispettare. Pertanto, il CESE è dell'avviso che, finché non verranno adottate norme specifiche, non sia possibile uno sviluppo massiccio; inoltre, senza questo sviluppo non faranno la loro comparsa sul mercato dispositivi accessibili sul piano economico, e l'assenza dei dispostivi porterà alla mancanza dei componenti essenziali che definiscono il 5G.

3.9

A giudizio del CESE, una delle maggiori sfide del 5G consiste nell'attirare gli investimenti per lo sviluppo e il dispiegamento su vasta scala, dato che la tecnologia 4G — che la maggior parte degli utenti confonde con l'LTE — racchiuderà un potenziale notevole anche in futuro e gli operatori avranno grandi opportunità di generare profitti grazie agli investimenti nelle reti LTE.

3.10

In Europa, la migrazione dalle reti 3G alle 4G si situa ancora a livelli ridotti rispetto alla Corea del Sud, agli Stati Uniti e al Giappone. È possibile che gli operatori, e persino gli utenti, preferiscano le reti di tipo 4G, tanto più che il loro lo sviluppo continuerà indipendentemente dal 5G, poiché ciascuna delle tecnologie che compongono il 4G è in grado di generare benefici quantificabili per gli operatori negli anni a venire, con costi molto minori rispetto a una tecnologia nuova.

Azione 7. La Commissione incoraggia gli Stati membri a prendere in considerazione l'utilizzo della futura infrastruttura 5G per migliorare le prestazioni dei servizi di comunicazione utilizzati per l'ordine pubblico e la sicurezza, la protezione civile e i soccorsi in caso di catastrofe (tabelle di marcia nazionali sul 5G).

3.11

Il CESE è convinto che le reti 5G possano apportare un contributo significativo alla modernizzazione delle pubbliche amministrazioni, all'utilizzo dei dati e all'interoperabilità. Incoraggiare gli Stati membri a sostenere l'utilizzo della futura infrastruttura 5G da parte degli enti pubblici costituisce uno strumento di promozione delle nuove reti. Il CESE raccomanda alla Commissione di tener presente anche la possibilità di investimenti periodici per la sostituzione delle apparecchiature utilizzate dai dipendenti delle istituzioni europee nelle loro normali attività, quale testimonianza del ruolo di consumatore che essa intende svolgere nella promozione del 5G. La stessa raccomandazione dovrebbe essere inoltre rivolta agli Stati membri per quanto concerne gli investimenti pubblici.

3.12

Il CESE è dell'avviso che attirare investimenti privati sia vitale per l'UE; pertanto, devono essere prese in considerazione combinazioni di politiche che stimolino non solo l'attività di ricerca, ma anche le attività di innovazione. Il Consiglio per l'innovazione istituito a livello UE può apportare un contributo importante nella promozione dell'attività di innovazione, unitamente a diversi altri strumenti.

3.13

Per la Commissione europea, una delle preoccupazioni di primaria importanza deve consistere nello stimolare la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo sul territorio dell'Unione, nell'indurre le imprese europee ad aumentare la spesa per la ricerca e lo sviluppo (R&S) all'interno dell'UE e nell'attirare altri investitori di paesi terzi. Nel periodo 2007-2015 sono aumentati i fondi destinati dalle imprese europee per la R&S in paesi terzi. Questa crescita dei fondi per attività di R&S in paesi terzi (la Cina è diventata il principale beneficiario della spesa sostenuta dalle imprese per la R&S), unita a una flessione degli investimenti destinati alla R&S provenienti dall'estero, ha contribuito a un calo degli investimenti in Europa per questo settore.

Azione 8. La Commissione collaborerà con l'industria e con il gruppo BEI/FEI (finanziamento per le PMI) per individuare gli obiettivi, la configurazione e le modalità di uno strumento di finanziamento basato su capitale di rischio (fattibilità da valutare entro la fine di marzo 2017, finanziamenti privati e varie fonti di finanziamento pubblico).

3.14

Il CESE accoglie con favore le iniziative della Commissione volte ad incoraggiare gli imprenditori del settore digitale. Il forum strategico per le politiche relative all'imprenditoria digitale, creato nel 2014, ha pubblicato i risultati dell'attività portata avanti nel settore. Il CESE è convinto che le PMI possano svolgere un ruolo importante nella promozione di nuovi modelli di innovazione. La definizione e la diffusione di modalità di finanziamento per la creazione e lo sviluppo di cluster virtuali innovativi dedicati alle PMI rappresenta una delle soluzioni per sostenere le start-up innovative europee attraverso l'utilizzo di fondi pubblici destinati allo sviluppo di servizi e applicazioni. È un'opportunità che non deve essere trascurata.

3.15

Il CESE ritiene che, nel contesto dell'introduzione della generazione di reti 5G, lo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini in generale e dei lavoratori in particolare debba restare una priorità dell'UE. Le azioni dell'Unione relative alla strategia e-Skills e il quadro europeo per le competenze nel settore digitale (e-Competences) restano di attualità.

3.16

Il CESE sostiene la Grande coalizione per l'occupazione nel digitale (The Grand Coalition for Digital Jobs), che può rappresentare il punto di collegamento tra parti sociali, operatori del settore dell'istruzione e altri attori pubblici e privati, al fine di attirare il maggior numero di giovani nel settore delle TIC.

Le difficoltà di accesso ai servizi delle reti 5G e alle loro specifiche applicazioni, incontrate dalle persone appartenenti a gruppi svantaggiati a causa del loro ridotto potere d'acquisto, rappresenteranno una sfida per le future politiche dell'UE. Un'attenzione particolare dovrà essere rivolta alle persone con disabilità, che dovranno poter accedere agevolmente ai nuovi dispositivi e alle nuove tecnologie che i produttori svilupperanno.

3.17

Il CESE ritiene che i piani di investimento basati sui fondi strutturali debbano creare condizioni di parità tra tutti gli Stati membri. I criteri previsti dai bandi di gara per l'approvazione dei progetti devono consentire l'accesso equilibrato e non discriminatorio degli Stati membri, oltre che degli operatori economici di tutti gli Stati membri. Al fine di evitare l'ampliamento delle disparità digitali tra gli Stati membri, con ricadute negative sull'obiettivo di realizzare un mercato digitale unico nell'UE, il CESE raccomanda di valutare le modalità di attuazione del Piano Juncker. La correzione delle disfunzioni riscontrate deve diventare l'occasione per trarre un insegnamento, affinché la decisione politica sul finanziamento delle reti 5G divenga un pilastro di sostegno che rafforzi la coesione all'interno dell'UE.

3.18

Oltre ai rischi connessi alle prestazioni tecniche delle nuove reti, alle politiche e decisioni in materia di ripartizione delle risorse finanziarie pubbliche, e alle considerazioni commerciali che fanno privilegiare l'assunzione di rischi di investimento nelle nuove tecnologie oppure la continuazione degli investimenti per migliorare quelle esistenti (si stima che il 4G giungerà a saturazione nel 2030), esistono altri rischi che gli investitori stanno valutando con molta attenzione, prima di prendere la decisione di investire o meno.

3.19

Il monitoraggio costante dei progressi registrati nella realizzazione delle reti 5G consentirà di correggere le inevitabili discrepanze tra le valutazioni ex ante e quelle ex post, in modo da poter conseguire i due obiettivi indicati nella comunicazione, ossia quello relativo ai brevetti essenziali per le norme (SEP), il 20 % dei quali deve essere detenuto da organizzazioni europee, e quello relativo alla quota minima di mercato del 35 % che dovrebbe essere detenuta da fornitori europei di infrastrutture di rete 5G.

Bruxelles, 26 gennaio 2017

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Georges DASSIS


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