Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52010IP0051

Tabella sul mercato interno Risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2010 sul quadro di valutazione del mercato interno (2009/2141(INI))

GU C 349E del 22.12.2010, p. 25–29 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

22.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 349/25


Martedì 9 marzo 2010
Tabella sul mercato interno

P7_TA(2010)0051

Risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2010 sul quadro di valutazione del mercato interno (2009/2141(INI))

2010/C 349 E/04

Il Parlamento europeo,

vista la raccomandazione della Commissione, del 29 giugno 2009, sulle misure per migliorare il funzionamento del mercato unico (1),

vista la raccomandazione della Commissione, del 12 luglio 2004, riguardante il recepimento nel diritto nazionale delle direttive che incidono sul mercato interno (2),

visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione sul quadro di valutazione del mercato interno (SEC(2009)1007),

vista la sua risoluzione, del 4 settembre 2007, sul riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione (3),

vista la sua risoluzione, del 23 settembre 2008, sul quadro di valutazione del mercato interno (4),

vista la sua risoluzione, del 9 luglio 2008, sul ruolo del giudice nazionale nel sistema giudiziario europeo (5),

viste le conclusioni del Consiglio «Competitività (mercato interno, industria e ricerca)», del 24 settembre 2009, sul tema «Migliorare il funzionamento del mercato interno» (6),

visti l'articolo 48 e l'articolo 119, paragrafo 2, del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (A7-0084/2009),

A.

considerando che il buon funzionamento del mercato interno è fondamentale per la creazione di un ambiente economico stabile e innovativo nel quale i consumatori possano acquistare prodotti e servizi di alta qualità e le imprese possano creare nuovi posti di lavoro,

B.

considerando che, sebbene il mercato interno abbia compiuto grandi progressi, rimane ancora molto lavoro da svolgere per far sì che raggiunga il suo pieno potenziale,

C.

considerando che il mercato interno non può funzionare in modo adeguato se non vengono correttamente recepite, applicate e attuate le norme che incidono sul suo funzionamento,

D.

considerando che è indispensabile che gli Stati membri recepiscano tempestivamente la legislazione relativa al mercato interno,

E.

considerando che il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali possono contribuire attivamente a un migliore recepimento della legislazione in materia di mercato interno continuando a lavorare in stretta collaborazione nelle fasi di negoziato e di recepimento,

F.

considerando che è opportuno che i rappresentanti delle istituzioni e degli Stati membri dell'Unione europea si incontrino periodicamente per verificare lo stato di avanzamento dell'applicazione della legislazione in materia di mercato interno,

G.

considerando che la pubblicazione del quadro di valutazione del mercato interno contribuisce a ridurre il deficit di recepimento, ma che è necessario adottare un approccio maggiormente qualitativo con l'obiettivo di guardare oltre le cifre e di individuare le ragioni di questo deficit,

H.

considerando che, sebbene il quadro di valutazione del mercato interno e il quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo abbiano metodologie differenti con campi di applicazione e serie di indicatori diversi, essi condividono l'obiettivo generale di migliorare il funzionamento del mercato interno,

I.

considerando che l'attuale deficit medio dell'1 % è in linea con l'obiettivo dell'1 % concordato dai capi di Stato e di governo nel 2007, ma che nove Stati membri ancora non hanno raggiunto tale obiettivo,

J.

considerando che vi è un fattore di frammentazione del 6 %, ovvero che 100 direttive non sono state recepite in almeno uno Stato membro,

K.

considerando che per 22 direttive vi è un ritardo di oltre due anni rispetto al termine di recepimento, il che costituisce una violazione diretta dell'obiettivo «tolleranza zero» fissato dai capi di Stato e di governo nel 2002,

L.

considerando che risulta particolarmente importante monitorare il recepimento di determinate direttive, che sono fondamentali per lo sviluppo del mercato interno,

M.

considerando che maggiori informazioni accessibili pubblicamente su quali direttive non sono state recepite dai singoli Stati membri potrebbero costituire un utile strumento per sensibilizzare l'opinione pubblica ed esercitare una pressione reciproca, anche da parte dei deputati al Parlamento europeo nei confronti dei deputati nazionali,

N.

considerando che i continui casi di non recepimento o recepimento errato non necessariamente dipendono dalla riluttanza degli Stati membri, ma possono essere dovuti a una mancanza di chiarezza o coerenza della legislazione dell'Unione europea pertinente e che pertanto è auspicabile che il quadro di valutazione del mercato interno non rappresenti soltanto un mezzo di pressione nei confronti degli Stati membri, ma anche uno strumento di dialogo in grado di migliorare la comprensione delle difficoltà incontrate dagli Stati membri nel recepimento della legislazione,

O.

considerando che è necessario disporre di maggiori informazioni sulla qualità del recepimento,

P.

considerando che, visto il generale spostamento dalla legislazione verso l'attuazione che si registra per quanto riguarda il mercato interno, il quadro di valutazione del mercato interno dovrebbe fornire periodicamente informazioni più dettagliate sull'applicazione e l'attuazione della legislazione in materia di mercato interno, compresi gli indicatori oggettivi relativi al funzionamento del mercato interno, consentendo così un migliore monitoraggio dell'attuazione e delle tendenze,

Q.

considerando che i deputati al Parlamento europeo devono informare i loro elettori dell'attuazione della legislazione in materia di mercato interno che li riguarda e dei modi in cui essi possono far valere i loro diritti,

R.

considerando che il lavoro della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha permesso di mettere a fuoco l'attuazione, il recepimento e l'applicazione delle principali disposizioni in materia di mercato interno attraverso relazioni d'iniziativa, studi, seminari e audizioni, e che continuerà a fare altrettanto in futuro,

S.

considerando che la formazione e gli scambi transfrontalieri, anche tramite le reti elettroniche predisposte dalla Commissione, sono fondamentali ai fini di una migliore applicazione dell'acquis in materia di mercato interno,

T.

considerando che i cittadini e le imprese fanno affidamento sull'effettiva applicazione delle norme del mercato interno per poter trarre pieno beneficio dalle sue potenzialità,

Introduzione

1.

plaude alla summenzionata raccomandazione della Commissione sulle misure per migliorare il funzionamento del mercato unico; sottolinea che gli Stati membri non devono selezionare solo le misure a loro più convenienti, ma impegnarsi ad applicarle in toto;

2.

sollecita una stretta collaborazione tra Stati membri e tra la Commissione e gli Stati membri, come pure una loro condivisione di responsabilità e di impegno ai fini della piena realizzazione delle potenzialità del mercato interno; invita la Commissione a utilizzare tutte le sue competenze per assicurare l'effettiva applicazione delle norme del mercato interno, avvalendosi di strumenti quali un reale monitoraggio del mercato, l'armonizzazione, l'ulteriore semplificazione delle leggi ed altri strumenti volti a ridurre l'onere amministrativo che grava sui cittadini e sulle imprese;

3.

ritiene che sia importante agire fin dall'inizio per limitare il rischio di un deficit di recepimento e che la Commissione debba sostenere maggiormente gli Stati membri durante il periodo di recepimento; è del parere che ciò richieda in particolare un dialogo e un maggior scambio di informazioni con l'obiettivo di prevedere gli eventuali problemi e di risolverli prima della scadenza fissata per il recepimento;

4.

condivide in particolare l'idea di una partecipazione attiva dei parlamenti nazionali e di una maggiore collaborazione con gli altri soggetti interessati, ad esempio le parti sociali, alle fasi di negoziato e di recepimento;

5.

sottolinea l'importanza di un dialogo aperto e di una più stretta cooperazione tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo, con l'obiettivo di discutere ulteriormente e di esaminare nel dettaglio i problemi incontrati dagli Stati membri nel processo di recepimento, dal momento che il recepimento e l'attuazione corretti delle direttive a livello nazionale sono requisiti indispensabili per garantire l'efficace funzionamento del mercato interno, la concorrenza e la stabilità economica e sociale all'interno dell'UE;

6.

invita la Commissione a organizzare un forum annuale sul mercato interno che riunisca i rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri assieme agli altri soggetti interessati, onde instaurare un impegno più chiaro per il recepimento, l'applicazione e l'attuazione della legislazione in materia di mercato interno;

7.

sottolinea che tale forum sul mercato interno dovrebbe tenere riunioni a livello di gruppi di lavoro come pure a livello ministeriale, al fine di mettere a disposizione un'importante piattaforma per la condivisione delle migliori pratiche tra le amministrazioni nazionali;

8.

invita la Commissione a includere sistematicamente nel suo quadro di valutazione del mercato interno informazioni più dettagliate sull'applicazione e l'attuazione della legislazione in materia di mercato interno, compresi gli indicatori oggettivi relativi al funzionamento del mercato interno;

9.

chiede che le pubblicazioni del quadro di valutazione del mercato interno, della relazione SOLVIT, del Servizio di orientamento per i cittadini e del quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo siano simultanee una volta all'anno, senza modificarne la frequenza, allo scopo di fornire una visione d'insieme dello sviluppo del mercato interno e di coordinare meglio il lavoro svolto nei rispettivi ambiti preservando, nel contempo, la natura particolare di ognuno di questi strumenti;

10.

invita la Commissione a ricercare nuove soluzioni per eliminare le barriere che ancora ostacolano il completamento del mercato interno, compresa l'elaborazione di una «prova del mercato interno» per tutte le nuove normative proposte, al fine di garantire che le nuove misure proposte non danneggino il mercato interno;

11.

ritiene che il quadro di valutazione del mercato interno si sovrapponga in misura considerevole alla revisione annuale della Commissione relativa all'applicazione del diritto comunitario; incoraggia pertanto la Commissione a utilizzare in maniera più strategica la relazione annuale, concentrandosi sui settori politici verticali che potrebbero migliorare l'analisi qualitativa del quadro di valutazione del mercato interno;

12.

invita la Commissione a presentare, assieme al quadro di valutazione del mercato interno, un comunicato stampa di più facile lettura, volto a sensibilizzare maggiormente sui risultati ottenuti e ad aumentare la pressione sugli Stati membri onde garantire il corretto e tempestivo recepimento delle direttive;

Recepimento

13.

plaude al fatto che il deficit di recepimento si è attestato, per la terza volta consecutiva, sull'1 %; esorta i nove Stati membri che non hanno raggiunto questo obiettivo ad adoperarsi per migliorare il proprio rendimento;

14.

ritiene che vi sia una chiara correlazione tra il recepimento corretto e tempestivo delle direttive in materia di mercato interno e la qualità della legislazione originale; osserva pertanto l'importanza del lavoro svolto a monte, compreso l'impegno a rispettare i principi di una migliore regolamentazione, la piena consultazione con gli Stati membri sui metodi di recepimento e di applicazione nonché la necessità di effettuare valutazioni d'impatto accurate e di esaminare la pertinente giurisprudenza della Corte europea di giustizia prima di proporre nuova legislazione;

15.

rammenta che il numero di direttive che non sono ancora state recepite da uno o più Stati membri rimane troppo elevato e invita la Commissione e gli Stati membri a unire gli sforzi onde ridurre questo numero quanto prima, cominciando dalle direttive il cui termine di recepimento è scaduto almeno da due anni;

16.

invita la Commissione a fornire sul suo sito web informazioni più dettagliate sulle direttive che non sono state applicate nei singoli Stati membri;

17.

esorta gli Stati membri a fornire alla Commissione delle tabelle di raffronto contenenti informazioni dettagliate sulle misure adottate a livello nazionale per recepire le direttive, consentendo così alla Commissione di fornire dati più specifici sulla qualità del recepimento; invita la Commissione a riconoscere le migliori pratiche per il recepimento tempestivo e corretto e di comunicarle agli Stati membri;

Applicazione

18.

è dell'avviso che gli Stati membri debbano migliorare l'efficienza della cooperazione tra le autorità nazionali, regionali e locali coinvolte nell'applicazione delle norme del mercato interno, assicurando e consolidando la funzione di coordinamento del mercato interno nell'ambito delle proprie amministrazioni nazionali;

19.

invita gli Stati membri a provvedere a una regolare formazione dei dipendenti dell'amministrazione pubblica e della magistratura a livello nazionale e locale relativamente alle norme del mercato interno nel quadro degli attuali programmi e reti dell'Unione europea;

20.

concorda con la Commissione sulla necessità che gli Stati membri assicurino l'operatività dei sistemi di reti d'informazione elettroniche transfrontaliere istituiti dalla Commissione (quali il Sistema d’informazione del mercato interno (IMI), il Sistema d'allarme rapido sui prodotti pericolosi di origine non alimentare (RAPEX), il Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (RASFF), o la Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC)), adottando le misure necessarie, compreso lo stanziamento di risorse;

21.

invita la Commissione a considerare la legislazione in materia di mercato interno come un processo circolare, nel quale le valutazioni ex post devono avere un ruolo importante ed essere utilizzate per determinare se la legislazione è conforme o superiore alla valutazione d'impatto originale e, in caso contrario, per stabilire come modificarla o rifonderla allo scopo di garantire che soddisfi i suoi obiettivi originali;

Attuazione

22.

ritiene che gli Stati membri dovrebbero intensificare i propri sforzi per fornire informazioni ai cittadini e alle imprese circa i loro diritti nell'ambito del mercato interno, permettendo loro di esercitare concretamente tali diritti; invita la Commissione a ultimare in modo prioritario il progetto relativo ai servizi di assistenza nel mercato unico, volto a rendere più efficienti e accessibili i servizi di informazione, consulenza e soluzione dei problemi;

23.

è dell'avviso che le informazioni in materia di mercato interno che la Commissione pubblica su Internet siano complete ma eccessivamente frammentate; invita la Commissione, con la partecipazione della «Enterprise Europe Network», a definire e potenziare il portale «La tua Europa – Imprese» come sportello unico d'informazione delle imprese in materia di mercato interno, allo scopo di evitare strutture parallele inutili e costose e di sfruttare le possibili sinergie, particolarmente in relazione alle informazioni da fornire nel quadro della direttiva sui servizi (7);

24.

sottolinea il ruolo chiave della «Enterprise Europe Network» nel consentire alle PMI di sfruttare le opportunità offerte dal mercato interno; mette in evidenza che gli obblighi burocratici bloccano risorse preziose e impediscono quindi di prestare maggiore attenzione al compito principale di «Enterprise Europe Network» di offrire un'assistenza personalizzata alle PMI; invita la Commissione a utilizzare maggiormente la «Enterprise Europe Network» per distribuire le informazioni in modo mirato e per ridurre la burocrazia per i partner di tale rete;

25.

ritiene opportuno che gli Stati membri, con il supporto della Commissione, migliorino l'efficienza dei sistemi di risoluzione dei problemi, in particolare la rete SOLVIT, onde assicurare soluzioni più efficaci; sottolinea che l'esperienza acquisita attraverso la rete SOLVIT dovrebbe essere integrata nel processo di elaborazione politica nazionale e a livello dell'Unione europea e tradursi, se del caso, in modifiche strutturali o regolamentari; invita gli Stati membri a rafforzare ulteriormente le reti dei centri SOLVIT destinandovi risorse aggiuntive, sia finanziarie che umane;

26.

invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare le misure necessarie al fine di rendere più visibili alle imprese e ai cittadini europei i centri SOLVIT e i loro servizi gratuiti di risoluzione dei problemi;

*

* *

27.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.


(1)  GU L 176 del 7.7.2009, pag. 17.

(2)  GU L 98 del 16.4.2005, pag. 47.

(3)  GU C 187 E del 24.7.2008, pag. 80.

(4)  Testi approvati, P6_TA(2008)0421.

(5)  Testi approvati, P6_TA(2008)0352.

(6)  Documento del Consiglio 13024/09.

(7)  Direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno (GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36).


Top