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Document 02011D0344-20120720

Consolidated text: Decisione di esecuzione del Consiglio del 17 maggio 2011 sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo (2011/344/UE)

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec_impl/2011/344/2012-07-20

2011D0344 — IT — 20.07.2012 — 005.001


Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

►B

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

del 17 maggio 2011

sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo

(2011/344/UE)

(GU L 159, 17.6.2011, p.88)

Modificato da:

 

 

Gazzetta ufficiale

  No

page

date

►M1

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO del 2 settembre 2011

  L 240

8

16.9.2011

►M2

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO dell’11 ottobre 2011

  L 269

32

14.10.2011

►M3

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO del 14 dicembre 2011

  L 46

40

17.2.2012

►M4

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO del 29 marzo 2012

  L 115

21

27.4.2012

►M5

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO del 10 luglio 2012

  L 192

12

20.7.2012


Rettificato da:

►C1

Rettifica, GU L 178, 10.7.2012, pag. 15  (344/2011)




▼B

▼C1

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

del 17 maggio 2011

sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo

▼B

(2011/344/UE)



IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell’11 maggio 2010, che istituisce un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria ( 1 ), in particolare l’articolo 3, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

Di recente il Portogallo è stato sempre più oggetto di pressioni sui mercati finanziari, che creano crescenti preoccupazioni circa la sostenibilità delle sue finanze pubbliche. In effetti, la crisi attuale ha esercitato un forte impatto anche sulle finanze pubbliche, portando poi ad un drastico incremento degli spread del debito sovrano. A seguito di ribassi consecutivi del rating dei titoli di Stato portoghesi da parte delle agenzie di rating, il paese non è più stato in grado di rifinanziarsi a tassi che fossero compatibili con la sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine. In parallelo il settore bancario, che è fortemente dipendente dai finanziamenti esterni, particolarmente nell’area dell’euro, si è visto sempre più preclusa la possibilità di finanziarsi sui mercati.

(2)

In considerazione di queste gravi perturbazioni economiche e finanziarie causate da circostanze eccezionali che sfuggono al controllo del governo, il 7 aprile 2011 il Portogallo ha ufficialmente chiesto assistenza finanziaria all’Unione europea, agli Stati membri dell’area dell’euro e al Fondo monetario internazionale («FMI»), a sostegno di un programma politico volto a ripristinare la fiducia e a consentire il ritorno dell’economia ad una crescita sostenibile, per salvaguardare la stabilità finanziaria in Portogallo, nell’area dell’euro e nell’Unione. Il 3 maggio 2011 è stato raggiunto un accordo tra il governo e la missione congiunta Commissione/FMI/BCE su un ampio programma triennale per il periodo fino alla metà del 2014, che sarà sancito in un memorandum di politiche economiche e finanziarie e un protocollo d’intesa su condizioni specifiche di politica economica. Tale programma ha ottenuto il sostegno dei due principali partiti di opposizione.

(3)

Questo progetto di programma di aggiustamento economico e finanziario («programma») presentato dal Portogallo alla Commissione e al Consiglio mira a ripristinare la fiducia nei titoli del debito sovrano e nel settore bancario e a sostenere la crescita e l’occupazione. Esso prevede un ampio intervento su tre fronti. In primo luogo, profonde riforme strutturali da attuare prioritariamente per stimolare la crescita potenziale, creare posti di lavoro e migliorare la competitività (anche tramite modifiche del sistema tributario («fiscal devaluation»). in particolare, il programma contiene riforme del mercato del lavoro, del sistema giudiziario, delle industrie di rete, dei settori dell’edilizia e dei servizi, volte a rafforzare il potenziale di crescita dell’economia, a promuovere la competitività e a facilitare l’aggiustamento economico. In secondo luogo, una strategia di risanamento finanziario credibile ed equilibrata, sostenuta da misure finanziarie strutturali e da un migliore controllo finanziario sui partenariati tra settore pubblico e privato e sulle imprese di proprietà pubblica, intesa a portare il rapporto debito pubblico lordo/PIL su un percorso stabile di discesa a medio termine. Le autorità si sono impegnate a ridurre il disavanzo al 3 % del PIL entro il 2013. In terzo luogo, una strategia nel settore finanziario basata sulla ricapitalizzazione e sulla riduzione della leva finanziaria, con l’impegno a proteggere il settore finanziario da una riduzione sregolata della leva finanziaria utilizzando meccanismi di mercato supportati da dispositivi di sostegno.

(4)

In base alle attuali proiezioni della Commissione in materia di crescita nominale del PIL (-1,2 % nel 2011, -0,5 % nel 2012, 2,5 % nel 2013 e 3,9 % nel 2014), gli obiettivi di bilancio sono coerenti con il seguente andamento del rapporto debito/PIL: 101,7 % nel 2011, 107,4 % nel 2012, 108,6 % nel 2013 e 107,6 % nel 2014. Tale rapporto si stabilizzerebbe pertanto nel 2013 e sarebbe avviato verso un percorso di discesa successivamente, a condizione che il disavanzo diminuisca ulteriormente. Le dinamiche del debito risentono di diverse operazioni sotto la linea, che dovrebbero incrementare il rapporto debito/PIL di 1¾ punti percentuali del PIL nel 2011 e di ¾ di punto percentuale all’anno tra il 2012 e il 2014. Tra di esse rientrano consistenti acquisizioni di attività finanziarie, in particolare per possibili ricapitalizzazioni di banche e finanziamenti alle imprese di proprietà pubblica pari a ½ punto percentuale del PIL all’anno tra il 2011 e il 2014. D’altro canto, i proventi delle privatizzazioni pari a circa il 3 % del PIL fino al 2013 sosterranno gli sforzi di riduzione del debito.

(5)

In base alla valutazione operata dalla Commissione, in collaborazione con la Banca centrale europea («BCE») e insieme all’FMI, il Portogallo necessita di finanziamenti per un importo totale di 78 miliardi di EUR (78 000 milioni) nel periodo dal giugno del 2011 alla metà del 2014. Nonostante il significativo risanamento del bilancio, per il periodo di riferimento del programma il fabbisogno di finanziamento per lo Stato potrebbe ammontare a 63 miliardi di EUR. Ciò presuppone che non vi sia accesso al mercato dei crediti a medio e lungo termine fino alla prima metà del 2013. Si ipotizza che il Portogallo sia in grado di rinnovare lo stock del debito a breve termine, ma il programma prevede anche un cuscinetto di finanziamenti in caso di deviazioni impreviste dallo scenario di base elaborato dalla Commissione. Il Portogallo è incoraggiato a mantenere e ad aggiustare le proprie operazioni sui mercati finanziari, con l’intento di sviluppare l’accesso al mercato e la fiducia. La strategia per il settore finanziario contenuta nel programma e volta a ripristinare la fiducia nel sistema bancario portoghese su una base sostenibile impone ai gruppi bancari di portare il requisito patrimoniale minimo di base di classe 1 al 9 % entro la fine del 2011 e al 10 % entro la fine del 2012 e di mantenerlo successivamente. Il programma contiene un regime di sostegno alle banche per un importo massimo di 12 miliardi di EUR, che fornirà il capitale necessario qualora non si trovino soluzioni di mercato. Il reale fabbisogno di finanziamento potrebbe tuttavia essere sostanzialmente inferiore, soprattutto se durante il periodo di riferimento del programma le condizioni di mercato miglioreranno significativamente e non si verificheranno gravi perdite inattese nel settore bancario.

(6)

Il programma sarebbe finanziato tramite contributi di fonti esterne. L’assistenza dell’Unione al Portogallo raggiungerebbe un massimo di 52 miliardi di EUR provenienti dal meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria («MESF»), istituito dal regolamento (UE) n. 407/2010, e da contributi del Fondo europeo di stabilità finanziaria. Inoltre, il Portogallo ha chiesto un prestito di DSP 23,742 miliardi (equivalente a 26 miliardi di EUR al tasso di cambio del 5 maggio 2011) all’FMI a titolo dell’Extended Fund Facility. Occorre che l’assistenza nel quadro dell’EFSM sia fornita in base a modalità e condizioni simili a quelle dell’FMI. È opportuno che l’assistenza finanziaria dell’Unione sia gestita dalla Commissione.

(7)

È necessario che il Consiglio riveda regolarmente le politiche economiche attuate dal Portogallo.

(8)

Occorre che le condizioni specifiche di politica economica convenute con le autorità portoghesi siano specificate in un protocollo d’intesa su condizioni specifiche di politica economica («protocollo d’intesa»). È opportuno che le modalità finanziarie dettagliate siano fissate in una convenzione di prestito.

(9)

Attraverso missioni e relazioni periodiche delle autorità portoghesi, è opportuno che la Commissione, in collaborazione con la BCE, verifichi periodicamente che siano soddisfatte le condizioni di politica economica cui è subordinata l’assistenza.

(10)

È opportuno che la Commissione fornisca ulteriore consulenza politica e assistenza tecnica in settori specifici durante l’intero periodo di attuazione del programma.

(11)

Le operazioni che l’assistenza finanziaria dell’Unione aiuta a finanziare devono essere compatibili con le politiche dell’Unione e devono rispettarne la normativa. Gli interventi a sostegno degli istituti finanziari devono essere condotti in conformità alle regole dell’Unione in materia di concorrenza.

(12)

Occorre che l’assistenza fornita contribuisca ad attuare efficacemente il programma,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:



Articolo 1

▼M2

1.  L’Unione mette a disposizione del Portogallo un prestito per un importo massimo di 26 miliardi di EUR, con una scadenza media massima di 12,5 anni. La scadenza di ogni singola tranche del prestito non può essere superiore a trenta anni.

▼B

2.  L’assistenza finanziaria copre un periodo di tre anni a decorrere dal primo giorno successivo all’entrata in vigore della presente decisione.

▼M1

3.  La Commissione eroga l’assistenza finanziaria dell’Unione a favore del Portogallo al massimo in quattordici rate. Una rata può essere versata in una o più tranche. Le scadenze delle tranche della prima e della seconda rata possono essere superiori alla scadenza media massima di cui al paragrafo 1. In tal caso, le scadenze delle tranche successive sono fissate in modo che la scadenza media massima di cui al paragrafo 1 sia raggiunta una volta che tutte le rate siano state erogate.

▼B

4.  La prima rata è erogata con riserva dell’entrata in vigore dell’accordo sul prestito e del protocollo d’intesa. I pagamenti successivi del prestito sono subordinati a una valutazione favorevole da parte della Commissione, in consultazione con la BCE, del soddisfacimento da parte del Portogallo delle condizioni di politica economica generali definite dalla presente decisione e dal protocollo d’intesa.

▼M2

5.  Il Portogallo paga il costo del finanziamento dell’Unione per ogni tranche.

▼B

6.  Inoltre, i costi di cui all’articolo 7 del regolamento (UE) n. 407/2010 sono a carico del Portogallo.

7.  Se necessario a finanziare il prestito, è consentito l’uso prudente del finanziamento anticipato e di swap sui tassi di interesse con controparti appartenenti alla classe di merito di credito più elevata.

8.  La Commissione decide in merito all’importo e all’erogazione delle rate successive. La Commissione decide l’importo delle tranche.

Articolo 2

1.  L’assistenza è gestita dalla Commissione in modo coerente con gli impegni del Portogallo.

2.  La Commissione, consultando la BCE, concorda con le autorità portoghesi le condizioni specifiche di politica economica cui subordinare l’assistenza finanziaria come previsto all’articolo 3. Tali condizioni sono fissate in un protocollo d’intesa coerente con gli impegni di cui al paragrafo 1 che sarà firmato dalla Commissione e dalle autorità portoghesi. Le condizioni finanziarie sono specificate nel dettaglio in una convenzione di prestito che verrà conclusa con la Commissione.

3.  La Commissione, in collaborazione con la BCE, verifica periodicamente (almeno trimestralmente) che siano soddisfatte le condizioni di politica economica cui è subordinata l’assistenza e presenta una relazione al comitato economico e finanziario prima del pagamento di ciascuna rata. A tal fine le autorità portoghesi cooperano pienamente con la Commissione e la BCE mettendo a loro disposizione tutte le informazioni necessarie. La Commissione tiene informato il comitato economico e finanziario in merito al possibile rifinanziamento dei prestiti o alle modifiche delle condizioni finanziarie.

4.  Il Portogallo adotta ed applica misure di risanamento supplementari al fine di garantire la stabilità macrofinanziaria, qualora risultino necessarie nel corso del programma di assistenza. Le autorità portoghesi consultano la Commissione e la BCE prima di adottare tali misure.

Articolo 3

1.  È approvato il progetto di programma di aggiustamento economico e finanziario («programma») preparato dalle autorità portoghesi.

2.  Il pagamento delle rate successive alla prima è subordinato ad un’attuazione soddisfacente del programma e, più in particolare, alle condizioni specifiche di politica economica stabilite nel protocollo d’intesa. Queste comprendono, fra l’altro, le misure di cui ai paragrafi da 4 a 8 del presente articolo.

▼M3

3.  Il disavanzo pubblico non supera 10 068 milioni di EUR (pari al 5,9 % del PIL sulla base delle proiezioni attuali) nel 2011, 7 645 milioni di EUR (4,5 % del PIL) nel 2012 e 3,0 % del PIL nel 2013, in linea con i requisiti della procedura per i disavanzi eccessivi. Ai fini del calcolo di questo disavanzo non sono presi in considerazione i possibili costi di bilancio delle misure di sostegno al settore bancario adottate nel contesto della strategia del governo portoghese per il settore finanziario. Il risanamento avviene tramite misure permanenti di elevata qualità e minimizzando l’impatto sui gruppi vulnerabili.

▼B

4.  Il Portogallo adotta le misure specificate ai paragrafi da 5 a 8 prima della fine dell’anno indicato, rispettando i termini precisati per gli anni dal 2011 al 2014 nel protocollo d’intesa. Il Portogallo è pronto a prendere misure di risanamento aggiuntive per ridurre il disavanzo al di sotto del 3 % del PIL entro il 2013 in caso di scostamenti dagli obiettivi.

5.  Il Portogallo adotta le seguenti misure prima della fine del 2011, in linea con i requisiti specificati nel protocollo d’intesa:

▼M3

a) l’obiettivo di disavanzo di bilancio 2011 è raggiunto tramite una misura eccezionale. Le attività acquisite in seguito al trasferimento di fondi pensionistici dalle banche al sistema pubblico di previdenza sociale non sono usate in modo tale da pregiudicare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche portoghesi;

b) il Portogallo adotta misure finalizzate al rafforzamento della gestione delle finanze pubbliche. Esso attua le misure previste nella nuova legge sul quadro di bilancio, tra cui la costituzione di un quadro di bilancio a medio termine e l’istituzione di un consiglio indipendente per il bilancio. Il quadro di bilancio a livello locale e regionale è fortemente rafforzato, in particolare attraverso la presentazione delle opzioni fondamentali per l’allineamento dei rispettivi quadri di finanziamento alle prescrizioni della legge sul quadro di bilancio. Il Portogallo potenzia l’informativa e il monitoraggio sulle finanze pubbliche e rafforza le norme e le procedure di esecuzione del bilancio. Il governo portoghese elabora una strategia per la convalida e la liquidazione degli arretrati che deve comprendere una tabella di marcia che determini come e quando lo stock degli arretrati dev’essere stabilizzato e che esamini diverse possibilità di liquidare gli arretrati. In materia di partenariati tra il settore pubblico e privato (PPP), il governo portoghese prima di concluderne di nuovi attende il risultato dello studio sui partenariati tra il settore pubblico e privato esistenti previsto nel programma e le riforme giuridiche e istituzionali proposte;

▼M1

c) il Portogallo continua a rafforzare il funzionamento del mercato del lavoro, in particolare mediante l’adozione di misure volte a riformare la legislazione sulla tutela del lavoro, la fissazione delle retribuzioni e politiche attive per il mercato del lavoro;

▼B

d) nel settore dell’energia il Portogallo adotta misure per agevolarvi l’ingresso, promuovere la creazione di un mercato del gas iberico e rivedere i regimi di sostegno e compensazione per la produzione di elettricità. Per quanto riguarda le altre industrie di rete, in particolare i trasporti, le telecomunicazioni e i servizi postali, il Portogallo prende misure aggiuntive per promuovere la concorrenza e la flessibilità;

▼M3

e) il Portogallo prosegue l’apertura dell’economia alla concorrenza. Il governo portoghese adotta le misure necessarie per garantire che lo Stato portoghese o altri organismi pubblici non concludano, in veste di azionisti, accordi suscettibili di ostacolare la libera circolazione dei capitali o di influenzare il controllo sulla gestione delle imprese. La nuova legge sulle privatizzazioni è altresì rispettosa dei principi di libera circolazione dei capitali e non consente né concede diritti speciali allo Stato. Si avvierà una revisione del diritto della concorrenza al fine di migliorare la rapidità e l’efficacia dell’applicazione delle norme in questo settore;

▼B

f) il Portogallo migliora le pratiche e le regole in materia di appalti pubblici contribuendo a creare un quadro più concorrenziale per le imprese e a rendere più efficiente la spesa pubblica;

▼M1

g) il Portogallo adotta misure volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle imprese di proprietà pubblica a livello centrale, regionale e locale. Esso prepara un documento strategico globale per le imprese di proprietà pubblica nel quale sono esaminate la struttura tariffaria e l’erogazione di servizi e stila un piano per ridurre il fabbisogno finanziario a decorrere dal 2012. Il Portogallo attua i piani in corso volti a ridurre mediamente di almeno il 15 % i costi operativi delle imprese di proprietà pubblica dipendenti dal governo centrale ad esclusione di quelle del settore sanitario e prepara un piano analogo per le imprese di proprietà pubblica dipendenti dalle autorità regionali e locali;

▼M3

h) il Portogallo prepara un accordo finanziario con la Regione autonoma di Madera («RAM») in linea con il programma. Fino a quando questo accordo non è concluso e inserito nel bilancio della RAM, il Portogallo monitora con attenzione l’esecuzione del bilancio della RAM, tiene in sospeso i trasferimenti dallo Stato al governo della RAM e non onora né debiti commerciali o finanziari, né garanzie forniti dal governo della RAM e dalle sue imprese di proprietà pubblica che non siano approvati dal ministero delle finanze.

▼M4

6.  Il Portogallo adotta le seguenti misure durante il 2012, in linea con i requisiti specificati nel protocollo d'intesa:

▼M5

a) nel 2012 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche resta al di sotto del 4,5 % del PIL. Il Portogallo continua a monitorare attentamente gli sviluppi di bilancio e a valutare se siano necessari ulteriori adeguamenti di indirizzo per raggiungere l’obiettivo nel 2012;

▼M4

b) il Portogallo mira a ridurre la spesa nel 2012 di almeno 6,8 miliardi di EUR, tra l'altro riducendo gli stipendi del settore pubblico e i dipendenti; procedendo a tagli alle pensioni; effettuando una riorganizzazione globale dell'amministrazione centrale che elimini ridondanze e altre inefficienze; riducendo i trasferimenti a imprese di proprietà pubblica; riorganizzando e riducendo il numero dei comuni e dei distretti; procedendo a tagli nei settori dell'istruzione e della sanità; diminuendo i trasferimenti alle autorità regionali e locali; e riducendo la spesa in conto capitale e altre spese secondo quanto previsto dal programma;

c) sul lato delle entrate il Portogallo attua misure per un importo pari a circa 3 miliardi di EUR, tra l'altro allargando le basi per l'IVA tramite la riduzione delle esenzioni e il rimaneggiamento degli elenchi dei prodotti e dei servizi soggetti ad aliquote ridotte, intermedie e superiori; aumentando le accise; allargando le basi imponibili per l'imposta sulle società e l'imposta sul reddito delle persone fisiche tramite la riduzione delle deduzioni e dei regimi speciali; garantendo la convergenza delle deduzioni ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche applicate alle pensioni e ai redditi da lavoro; e modificando la tassazione degli immobili tramite una sostanziale riduzione delle esenzioni. Tali misure sono completate da provvedimenti di lotta all'evasione fiscale, alle frodi e all'economia sommersa;

▼M5

d) il Portogallo continua ad adottare misure finalizzate al rafforzamento della gestione delle finanze pubbliche. Esso attua le misure previste nella nuova legge quadro di bilancio, tra cui la costituzione di un quadro di bilancio a medio termine. I quadri di bilancio a livello locale e regionale sono notevolmente rafforzati, in particolare allineando le rispettive leggi finanziarie alle prescrizioni della legge quadro di bilancio. Il Portogallo potenzia l’informativa e il monitoraggio sulle finanze pubbliche e rafforza le norme e le procedure di esecuzione del bilancio. Il governo portoghese rafforza l’attuazione della strategia per la convalida e la liquidazione degli arretrati. La strategia definisce i criteri di assegnazione delle priorità per il pagamento dei creditori, nonché disposizioni di governance per assicurare un processo di liquidazione equo e trasparente per tutti i settori. Il Portogallo attua il nuovo quadro giuridico e istituzionale previsto per i PPP. Il governo portoghese rinegozia i contratti interessati sulla base dei risultati di uno studio relativo alla rinegoziazione dei PPP. Il Portogallo adotta una legge per regolamentare la creazione e il funzionamento delle IPP a livello centrale, regionale e locale;

e) il Portogallo riorganizza e riduce in misura significativa il numero degli enti locali. Gli effetti di questi cambiamenti decorrono dall’inizio del prossimo ciclo elettorale locale;

f) il Portogallo modernizza l’amministrazione delle entrate portando a termine la realizzazione della Autoridade Tributária e Aduaneira, rafforzando i legami con i servizi preposti alla raccolta delle entrate della previdenza sociale, riducendo il numero degli uffici municipali ed eliminando le strozzature che ancora permangono nel sistema di ricorso fiscale;

▼M4

g) il Portogallo attua l'accordo finanziario con la RAM;

▼M5

h) il Portogallo adotta misure volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle IPP a livello centrale, regionale e locale. Il Portogallo attua una strategia di ristrutturazione e di riduzione dell’indebitamento delle IPP, compresa Parpública, e di garanzia di migliori condizioni di finanziamento dei mercati. Il Portogallo attua tale strategia per raggiungere l’equilibrio operativo a livello settoriale entro la fine del 2012;

i) il Portogallo continua ad attuare il programma di privatizzazioni. Nel 2012 si procede alla vendita diretta di delle attività assicurative della Caixa Geral de Depósitos (CGD), Caixa Seguros. Il processo di privatizzazione del vettore aereo nazionale TAP, dell’operatore aeroportuale ANA — Aeroportos de Portugal, del ramo merci della CP — Comboios de Portugal, CP Carga e di CTT — Correios de Portugal — ha inizio nel 2012 per concludersi nel 2013;

▼M5 —————

▼M5

k) il governo portoghese presenta al parlamento portoghese un progetto di legge volto ad allineare il sistema delle indennità di licenziamento alla media dell’Unione di 8-12 giorni per anno di lavoro e ad istituire un fondo di compensazione per le indennità di licenziamento;

▼M5 —————

▼M4

m) il Portogallo promuove un andamento dei salari coerente con gli obiettivi di promuovere la creazione di posti di lavoro e migliorare la competitività delle imprese al fine di correggere gli squilibri macroeconomici. Nel corso del programma i salari minimi sono aumentati solo se gli sviluppi della situazione economica e del mercato del lavoro lo giustificano. Sono adottati provvedimenti per rimediare alle carenze degli attuali regimi di contrattazione salariale, tra cui norme che ridefiniscano i criteri e le modalità dell'estensione degli accordi collettivi e facilitino la contrattazione a livello aziendale. Fino ad allora le domande di estensione sono sospese;

n) sono rafforzate le politiche attive del mercato del lavoro dopo la revisione delle pratiche attuali e l'istituzione di un piano d'azione concordato;

▼M5

o) il Portogallo attua le misure contenute nel suo piano d’azione per migliorare la qualità dell’istruzione e formazione secondarie e professionali;

p) è migliorato il funzionamento del sistema giudiziario attuando le misure proposte nella tabella di marcia della riforma giudiziaria e applicando misure mirate che consentano di eliminare progressivamente le cause arretrate e di promuovere la risoluzione alternativa delle controversie;

▼M4

q) il Portogallo prosegue l'apertura della sua economia alla concorrenza. Il governo portoghese adotta le misure necessarie per garantire che i suoi interventi non creeranno ostacoli alla libera circolazione dei capitali e, in particolare, che lo Stato portoghese o altri organismi pubblici non concludano, in veste di azionisti, accordi suscettibili di ostacolare la libera circolazione dei capitali o di influenzare il controllo sulla gestione delle imprese. I servizi professionali sono liberalizzati migliorando il quadro delle qualifiche professionali ed eliminando le restrizioni alle professioni regolamentate. Nei settori delle costruzioni e immobiliare, il Portogallo rende meno gravosi gli obblighi per i prestatori transfrontalieri e rivede gli ostacoli allo stabilimento di prestatori di servizi;

▼M5

r) sono migliorati la concorrenza e il quadro di regolamentazione. Il Portogallo rafforza l’indipendenza e le risorse delle principali autorità di regolamentazione nazionali, attua la legge sulla concorrenza al fine di migliorare la rapidità e l’efficacia dell’applicazione delle norme in materia, segue l’introduzione di nuove cause e riferisce circa il funzionamento del tribunale specializzato per la concorrenza, la regolamentazione e la vigilanza;

▼M4

s) nel settore dell'energia il Portogallo adotta le misure finalizzate ad agevolare l'accesso al mercato e promuovere la creazione di un mercato del gas iberico e prende ulteriori misure finalizzate al pieno recepimento del terzo pacchetto energia dell'UE. Il Portogallo adotta le misure finalizzate a rivedere i regimi di sostegno e compensazione per la produzione di energia elettrica. Il Portogallo adotta le misure finalizzate a ridurre le rendite eccessive ed ad eliminare il debito tariffario entro il 2020, concentrandosi sui sistemi di compensazione per la garanzia di approvvigionamento energetico, sui regimi speciali (energie rinnovabili — ad esclusione delleconcessioni mediante meccanismi di gara — e cogenerazione) e sul regime ordinario («CMEC» e «CAE»);

t) per quanto riguarda le altre industrie di rete, in particolare i trasporti, le telecomunicazioni e i servizi postali, il Portogallo adotta misure aggiuntive per promuovere la concorrenza e la flessibilità.

▼M5 —————

▼B

7.  Il Portogallo adotta le seguenti misure durante il 2013, in linea con i requisiti specificati nel protocollo d’intesa:

▼M3

a) il bilancio per il 2013 comprende misure di risanamento per un ammontare di almeno 3,4 miliardi di EUR intese a ridurre il disavanzo pubblico entro il termine previsto dall’articolo 3, paragrafo 3;

b) il bilancio include misure sul lato delle entrate, in particolare un ulteriore allargamento delle basi imponibili dell’imposta sul reddito delle società e sul reddito delle persone fisiche, maggiori accise e modifiche alla tassazione degli immobili, che dovrebbero apportare quasi 0,7 miliardi di EUR di entrate supplementari;

▼B

c) il Portogallo completa l’eliminazione degli arretrati in materia di cause giudiziarie;

▼M3

d) sul lato delle spese il bilancio prevede una riduzione di almeno 2,7 miliardi di EUR, che riguarda la spesa dell’amministrazione centrale, per l’istruzione e per la sanità; i trasferimenti alle autorità locali e regionali; la diminuzione del numero dei dipendenti pubblici e la riduzione dei costi delle imprese di proprietà pubblica;

e) il Portogallo migliora le condizioni operative per le imprese, riducendo gli oneri amministrativi tramite l’estensione a tutti i settori dell’economia delle riforme di semplificazione (sportelli unici e progetti senza autorizzazione preliminare) ed alleviando le restrizioni di credito per le piccole e medie imprese anche con l’attuazione della direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali ( 2 ).

▼M5

8.  Per ripristinare la fiducia nel settore finanziario, il Portogallo ricapitalizza adeguatamente il suo settore bancario e porta avanti un processo ordinato di riduzione della leva finanziaria. In tale ambito il Portogallo attua la strategia per il settore bancario portoghese concordata con la Commissione, la BCE e l’FMI in modo da preservare la stabilità finanziaria. In particolare, il Portogallo:

a) consiglia alle banche di rafforzare i cuscinetti collaterali in maniera sostenibile e di monitorare l’emissione di obbligazioni bancarie garantite dal governo, autorizzata fino a 35 miliardi di EUR, in linea con le regole dell’Unione sugli aiuti di Stato;

b) garantisce che le banche raggiungano l’obiettivo del programma del requisito minimo del 10 % del capitale di base di classe 1 entro la fine del 2012. I requisiti patrimoniali derivanti dalla valutazione del debito sovrano a prezzi di mercato, secondo l’esercizio di ricapitalizzazione a livello dell’Unione coordinato dall’Autorità bancaria europea, sono soddisfatti nel giugno 2012, assieme alle implicazioni patrimoniali del programma speciale di ispezioni in loco e al trasferimento dei fondi pensionistici delle banche verso il sistema pubblico di previdenza sociale. Il fondo di sostegno per la solvibilità delle banche, dotato di 12 miliardi di EUR e stabilito nel quadro del programma, è reso disponibile se le banche non sono in grado di raggiungere le soglie dei requisiti patrimoniali entro i termini stabiliti;

c) garantisce una riduzione equilibrata e regolata della leva finanziaria per il settore bancario, che resta essenziale per eliminare in via permanente gli squilibri di finanziamento. I piani di finanziamento delle banche mirano a ridurre il rapporto prestiti/depositi indicativamente a circa il 120 % a fine programma e a ridurre potenzialmente il ricorso al finanziamento dell’Eurosistema per la durata del programma. Tali piani di finanziamento sono sottoposti a un riesame trimestrale;

d) garantisce che la CGD, di proprietà statale, sia riorganizzata in modo da ricapitalizzare adeguatamente le sue attività bancarie. La vendita delle sue attività nel settore assicurativo e della salute avviene entro la fine del 2012, mentre la vendita delle partecipazioni non strategiche è in corso. Nella misura in cui tale fabbisogno non può essere soddisfatto con risorse interne al gruppo entro fine giugno 2012, la CGD beneficia di un’iniezione di capitale pubblico da riserve di liquidità che non rientrano nel fondo di sostegno per la solvibilità delle banche;

e) ottimizza il recupero delle attività trasferite da BPN alle tre società veicolo di proprietà statale esternalizzando la gestione delle attività a professionisti esterni, incaricati di recuperare progressivamente le attività. Il governo portoghese seleziona il professionista incaricato della gestione delle attività attraverso una procedura di gara competitiva e prevede incentivi adeguati per ottimizzare le attività recuperate nel quadro del mandato;

f) mette a punto una proposta intesa ad incoraggiare la diversificazione delle possibilità di finanziamento a favore delle imprese entro la fine di luglio 2012;

g) attua misure intese ad ultimare la costituzione del fondo di risoluzione delle crisi, impegnandosi a garantirne la piena operatività entro luglio 2012; adotta le comunicazioni di vigilanza relative ai piani di risanamento entro la fine di luglio 2012, il regolamento sui piani di risoluzione delle crisi entro la fine di ottobre 2012 e le regole applicabili all’istituzione e al funzionamento delle banche-ponte in linea con le regole dell’Unione in materia di concorrenza entro la fine di settembre 2012. La priorità è assegnata all’esame dei piani di risanamento e poi di risoluzione delle crisi delle banche che hanno importanza sistemica;

h) definisce un quadro che dia agli enti finanziari la possibilità di fare ricorso alla ristrutturazione stragiudiziale del debito per le famiglie e le PMI.

▼M3

9.  Perché sia assicurata un’agevole attuazione delle condizioni cui è subordinata l’assistenza e per aiutare a correggere gli squilibri in modo sostenibile, la Commissione fornisce orientamento e consulenza continui sulle riforme strutturali, del bilancio e dei mercati finanziari. Nel quadro dell’assistenza da fornire al Portogallo, assieme all’FMI e in collaborazione con la BCE, la Commissione rivede periodicamente l’efficacia e l’impatto economico e sociale delle misure concordate e raccomanda le correzioni necessarie al fine di rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro, assicurare il risanamento finanziario necessario e minimizzare gli effetti sociali deleteri, in particolare per i gruppi più vulnerabili della società portoghese.

▼B

Articolo 4

Ai fini della gestione dell’assistenza finanziaria dell’Unione, il Portogallo apre un conto speciale presso la Banca centrale portoghese.

Articolo 5

La Repubblica portoghese è destinataria della presente decisione.

Articolo 6

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.



( 1 ) GU L 118 del 12.5.2010, pag. 1.

( 2 ) GU L 48 del 23.2.2011, pag. 1.

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