COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 14.9.2016
COM(2016) 587 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea
{SWD(2016) 300 final}
1.Introduzione
Nel corso dell'ultimo decennio la politica dell'UE per le comunicazioni elettroniche è riuscita a creare più concorrenza, prezzi più bassi e una scelta più ampia per i consumatori e le imprese. Tuttavia, i consumatori e le imprese si scontrano ancora con la frammentazione dei mercati delle comunicazioni elettroniche lungo le frontiere nazionali e l'attuale quadro normativo non ha sistematicamente privilegiato il dispiegamento di reti ad altissima capacità da parte di tutti gli attori del mercato.
Inoltre, dall'ultima revisione del quadro normativo dell'UE per le telecomunicazioni, nel 2009, il settore delle comunicazioni elettroniche è andato incontro a cambiamenti significativi. I modelli di consumo e le esigenze stanno cambiando radicalmente: la telefonia vocale è progressivamente rimpiazzata dall'accesso fisso e mobile a internet attraverso una serie di dispositivi collegati in rete (smartphone, tablet, computer, TV) che consentono di accedere a un'offerta crescente di servizi digitali, i quali comportano esigenze sempre maggiori per le reti attraverso cui vengono forniti. Queste esigenze si intensificheranno negli anni a venire, di pari passo con lo sviluppo e il moltiplicarsi di servizi e applicazioni basati sull'internet delle cose, del cloud computing e della realtà virtuale e aumentata.
I vantaggi economici e sociali di questa trasformazione digitale saranno pienamente raggiunti soltanto se l'Europa potrà garantire il dispiegamento e l'adozione su vasta scala di reti ad altissima capacità, nelle aree rurali come in quelle urbane e in tutti gli strati della società. Uno dei principali obiettivi della strategia per il mercato unico digitale della Commissione europea del maggio 2015 consiste dunque nel creare il contesto e le condizioni giuste per il dispiegamento di reti digitali avanzate, ad altissima capacità. Siccome attualmente il settore delle telecomunicazioni funge da catalizzatore per l'intera economia e la società digitali, l'Europa deve agire rapidamente per garantire la propria futura prosperità e competitività a livello globale.
Nel gennaio 2016, il Parlamento europeo ha sottolineato il ruolo degli investimenti privati nelle reti di connettività internet ai fini del progresso digitale, nonché il ruolo di un quadro normativo stabile per consentire a tutti gli attori di investire in tutte le aree geografiche, comprese quelle rurali e remote. Nel giugno 2016 il Consiglio europeo ha analogamente auspicato una connettività a banda larga fissa e senza fili ad altissima capacità in tutta Europa come presupposto per la competitività futura, nonché una riforma del quadro normativo per le telecomunicazioni destinata a incentivare grandi investimenti nelle reti, promuovendo nel contempo un'effettiva concorrenza e i diritti dei consumatori.
La presente comunicazione conferma l'importanza della connettività internet per il mercato unico digitale e la necessità per l'Europa di sviluppare oggi le reti per il suo futuro digitale. A tal fine, essa presenta la visione di una società dei Gigabit europea, nella quale la disponibilità e l'impiego di reti ad altissima capacità consentiranno l'utilizzo diffuso di prodotti, servizi e applicazioni nel mercato unico digitale. Questa visione sarà resa operativa attraverso tre obiettivi strategici per il 2025: per la crescita e l'occupazione in Europa, la connettività Gigabit per i luoghi motore di sviluppo socioeconomico; per la competitività dell'Europa, la copertura 5G
per tutte le aree urbane e le principali vie di trasporto terrestre; per la coesione dell'Europa, l'accesso per tutte le famiglie europee a connessioni internet di almeno 100 Mbps.
Per contribuire a tradurre in realtà questa visione, la presente comunicazione propone una serie di iniziative intese ad instaurare le condizioni idonee agli investimenti necessari, in primo luogo da parte del mercato. Tali condizioni consistono in una riforma sostanziale del quadro normativo per le comunicazioni elettroniche mediante la connessa proposta legislativa per un codice europeo delle comunicazioni elettroniche ("il codice") e il regolamento BEREC, un piano d'azione sulla connettività 5G per l'Europa e ulteriori misure politiche e finanziarie, a livello locale, nazionale e dell'Unione, tra cui un'iniziativa "Wi-Fi per l'Europa" per promuovere un'ampia disponibilità di connessioni senza fili in tutta Europa. L'obiettivo è promuovere l'economia digitale e la competitività in Europa, incoraggiare le comunità a partecipare attivamente al mercato unico digitale e rispondere alle crescenti esigenze di connettività dei cittadini europei.
2.Necessità di una connettività internet ad alte prestazioni nel mercato unico digitale
Nel 2010 l'agenda digitale europea ha definito obiettivi per la connettività entro il 2020: disponibilità universale a 30 Mbps, per garantire la coesione territoriale, e abbonamenti a 100 Mbps in almeno il 50 % delle famiglie europee, per anticipare le future esigenze di competitività.
Entro la metà del 2015, le reti di telefonia fissa che offrivano almeno 30 Mbps erano disponibili per il 71 % delle abitazioni in tutta l'UE, rispetto al 48 % nel 2011. Quasi la metà delle famiglie nell'UE erano raggiunte da reti in grado di fornire velocità di downlink di 100 Mbps. Gli abbonamenti a 100 Mbps+, finora poco diffusi, sono in netto aumento: a metà 2015 ne disponeva solo l'11 % di tutte le abitazioni. La tendenza al rialzo è più marcata negli Stati membri in cui il tasso di abbonamenti a 100 Mbps è maggiore, il che suggerisce un circolo virtuoso di diffusione. Esistono tuttavia ancora differenze sostanziali tra gli Stati membri e tra le aree urbane e quelle rurali, sia in termini di copertura che di contratti di abbonamento.
La banda larga di base, accessibile a tutti gli europei principalmente grazie alle infrastrutture esistenti, non è più sufficiente per la trasformazione digitale in corso. Circa la metà dei cittadini europei possiede uno smartphone, ma non può sfruttarne appieno il potenziale a causa delle notevoli lacune che le reti mobili presentano in termini di qualità e di copertura.
Entro i prossimi 10 anni, si prevede che fino a 50 miliardi di oggetti, dalle abitazioni alle auto e agli orologi, saranno collegati in tutto il mondo, la maggior parte di essi senza fili. Le soluzioni trasformative basate sulla connettività internet, compresi il cloud computing, l'internet delle cose, il calcolo ad alte prestazioni e l'analisi dei Big Data, trasformeranno i processi aziendali e influenzeranno le interazioni sociali. La TV di prossima generazione potrebbe costituire negli anni a venire un forte elemento trainante per la domanda di banda delle famiglie. Le nuove applicazioni digitali, come la realtà virtuale e aumentata, la sempre più diffusa guida connessa e automatizzata, la chirurgia a distanza, l'intelligenza artificiale e l'agricoltura di precisione, richiederanno velocità, qualità e capacità di risposta raggiungibili soltanto tramite reti a banda larga ad altissima capacità.
Il grafico di cui sopra illustra la velocità e la capacità di risposta di una connessione internet necessarie per un uso singolo di un'applicazione o di un servizio. La necessità aumenta per gli usi multipli, che sono diventati la norma dal momento che si verificano spesso usi simultanei da parte di un singolo utente (ad esempio la TV e l'utilizzo delle reti sociali) e un'unica connessione serve spesso più utenti contemporaneamente (ad esempio nelle famiglie con bambini, nelle PMI e in organizzazioni come le scuole o le biblioteche).
L'analisi delle tendenze tecnologiche e della domanda indica che la fornitura di molti prodotti, servizi e applicazioni sarà sostenibile soltanto in presenza di reti di fibra ottica installate fino a un punto d'accesso fisso o senza fili situato in prossimità dell'utente finale
. I cavi in fibra ottica sono attualmente raccomandati anche per garantire il collegamento tra la rete centrale e le reti secondarie finali per l'accesso 5G senza fili
.
La consultazione pubblica sulle esigenze in termini di velocità e qualità di internet oltre il 2020 e sulle misure volte a soddisfare tali esigenze rivela chiare aspettative riguardo il miglioramento della qualità del servizio di connettività internet fissa entro il 2025, in particolare per quanto riguarda la velocità di downlink (superiore a 1 Gbps) e la capacità di risposta (inferiore a 10 millisecondi), e conferma la crescente importanza di caratteristiche diverse dalla velocità di download per la connettività sia fissa che mobile. Tali aspettative si riflettono sempre più nei piani nazionali per la banda larga degli Stati membri.
Lo stato della connettività a banda larga in Europa e le attuali tendenze di modernizzazione non saranno in grado di soddisfare le crescenti esigenze di un internet migliore e più rapido, ottenibile tramite reti ad altissima capacità. Tali reti sono indispensabili per far sì che cittadini e imprese possano svilupparsi, fornire e utilizzare prodotti, applicazioni e servizi online in tutta Europa. Il successo del commercio elettronico, l'affidabilità delle applicazioni per la sanità elettronica, l'esperienza dell'utente con i contenuti audio e video nei giochi online e nello streaming dipendono tutti dalla qualità delle reti.
Le reti ad altissima capacità sono necessarie anche per massimizzare il potenziale di crescita della nostra economia digitale europea. La trasmissione istantanea e la grande affidabilità consentiranno a centinaia di macchine di lavorare insieme in tempo reale in contesti industriali, professionali o domestici. L'ubiquità consentirà alle automobili di spostarsi autonomamente. La capacità di risposta e l'affidabilità sono fattori chiave per consentire ai medici di effettuare interventi chirurgici a distanza e alle città di adeguare in tempo reale i propri consumi di energia o i semafori in funzione delle effettive esigenze. Le elevate velocità di upload e download consentiranno alle imprese di svolgere videoconferenze ad alta definizione (HD) con multipli partecipanti collegati da luoghi diversi, o di lavorare con software comuni su cloud. Gli studenti saranno in grado di seguire corsi offerti da università con sede in altri Stati membri.
Le reti ad altissima capacità sono necessarie a garantire la coesione territoriale, in modo che ogni cittadino in ogni comunità in tutta Europa partecipi al mercato unico digitale e ne tragga vantaggio.
Queste reti diventando una necessità per la crescita, l'occupazione, la competitività e la coesione dell'Europa. Per definire con maggiore precisione le caratteristiche della connettività internet europea del futuro, la presente comunicazione stabilisce una serie di obiettivi per il dispiegamento di reti entro il 2025. Lo scopo è quello di costruire una società dei Gigabit, basata su reti ad altissima capacità, che garantirà a tutti di godere dei vantaggi del mercato unico digitale.
3.Definire la visione e gli obiettivi della connettività internet del futuro nel mercato unico digitale
L'esperienza dell'agenda digitale europea mostra i vantaggi di aver stabilito obiettivi a lungo termine, che sono progressivamente diventati un punto di riferimento per le politiche pubbliche, ad esempio per quanto riguarda le norme e gli orientamenti relativi ai fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE), al Meccanismo per collegare l'Europa (MCE) e agli aiuti di Stato a sostegno della banda larga. Quasi tutti i piani nazionali per la banda larga degli Stati membri, sebbene non vincolanti, li hanno ormai recepiti. Anche i piani d'investimento e gli sforzi di ricerca e innovazione da parte del settore privato sono spesso in linea con gli obiettivi.
Gli obiettivi di connettività del 2010 resteranno validi fino al 2020 e hanno garantito una prospettiva politica stabile per dieci anni. Tuttavia, armonizzare l'orizzonte temporale per gli investimenti infrastrutturali e gli sviluppi tecnologici con le esigenze future già enumerate richiede ora obiettivi complementari più a lungo termine. Essi fungeranno da parametro di riferimento misurabile e realizzabile per i decisori nel settore pubblico e in quello privato, riprendendo e stimolando gli investimenti di rete esistenti fino al 2025 e oltre.
3.1.Connettività Gigabit
Per ottimizzare gli investimenti nelle nuove reti ad altissima capacità è importante calibrare le priorità. I luoghi fisici o le piattaforme online in cui le persone si incontrano o che visitano per imparare, lavorare e accedere a servizi pubblici, e nei quali un'unica connessione internet è utilizzata da molteplici utenti, sono un motore di sviluppo socioeconomico. Questi luoghi, colonna portante per la crescita, l'istruzione, l'innovazione e la coesione in Europa, includono tipicamente, oltre alle imprese, scuole, biblioteche, centri di ricerca e vari servizi pubblici. In un mondo digitale, devono essere all'avanguardia della connettività Gigabit, in modo da consentire ai cittadini europei di accedere ai migliori servizi e alle migliori applicazioni.
Le modalità innovative di insegnamento e di apprendimentonecessitano della connettività Gigabit per poter beneficiare di materiale didattico, strumenti e tecniche aggiornate e dotare gli studenti di competenze digitali. Già oggi, per sfruttare appieno i servizi didattici disponibili online, una scuola di 20 classi composte da 25 studenti ciascuna avrebbe bisogno di velocità di 700 Mbps per un uso simultaneo.
Un numero crescente di imprese e industrie, in particolare quelle ad alta intensità digitale, avrà bisogno della connettività Gigabit per creare nuove applicazioni e modelli aziendali in modo da produrre, distribuire e vendere merci e servizi in condizioni più competitive. Dai sistemi di fabbricazione ai processi di ordinazione e consegna, dall'archiviazione e analisi dei dati alle comunicazioni esterne ed interne, la loro competitività futura non può fare a meno di un accesso conveniente a una connettività di questo tipo.
Dal momento che i servizi pubblici online sono sempre più frequenti, le pubbliche amministrazioni hanno bisogno della connettività Gigabit per fornire servizi fruibili a molti cittadini e imprese in parallelo. Nel caso dei poli di trasporto, la connettività Gigabit semplifica l'uso del trasporto intermodale tramite applicazioni innovative.
Come effetto secondario positivo, offrendo ai cittadini l'opportunità di provare e sperimentare gli strumenti digitali più avanzati, anche offrendo loro un accesso a internet tramite connessioni Wi-Fi pubbliche, luoghi come le biblioteche, le stazioni ferroviarie o gli uffici per l'occupazione e la formazione possono anche favorire la conoscenza e la domanda di connessioni Gigabit a internet.
Fornire una connettività Gigabit a questi punti nevralgici – almeno 200 000 scuole e 200 000 edifici di enti pubblici, nonché i parchi di attività economiche in cui si aggregano le piccole imprese - contribuirà a raggiungere un numero significativo di utenti a costi contenuti, e avrà ricadute positive per l'intera economia e l'intera società. Ciò potrà incoraggiare l'estensione di reti fisse locali, il che a sua volta consentirà di migliorare la copertura 5G senza fili grazie a maggiori capacità di backhaul. Entrambi gli effetti condurranno probabilmente a una migliore offerta di servizi fissi e mobili per un maggior numero di piccole imprese e famiglie, mentre l'esposizione degli utenti finali a offerte competitive fornite su reti ad altissima capacità dovrebbe stimolare la domanda, migliorando così le ragioni economiche a favore di ulteriori investimenti. Investire nella connettività internet per questi motori socioeconomici andrà quindi a vantaggio di un numero di utenti potenziale molto maggiore nell'economia digitale e nella società europee.
Obiettivo strategico per il 2025: connettività internet per i principali motori socioeconomici (scuole, poli di trasporto e principali prestatori di servizi pubblici) e per le imprese ad alta intensità digitale.
3.2.Connettività 5G ad alte prestazioni
Oltre alle sempre crescenti esigenze di connettività per le applicazioni media, le comunicazioni professionali in comparti industriali e dei servizi tra cui il settore automobilistico, i trasporti, l'industria manifatturiera, la salute nonché i servizi di emergenza e di sicurezza di prossima generazione avranno bisogno di un'infrastruttura fissa e senza fili ininterrotta e condivisa in grado di offrire una gamma di livelli di affidabilità e qualità del servizio controllati dal cliente, adeguati alle specifiche esigenze delle imprese.
Le comunicazioni 5G si baseranno sia sulla connettività mobile dei dati 4G sia sulle reti fisse, consentendo a infrastrutture attualmente separate di integrare i rispettivi servizi in "reti virtuali" di qualità, globali, capillari e programmabili. Ciò richiederà uno sfruttamento precoce dello spettro radio armonizzato a livello dell'UE, la rapida disponibilità di nuove frequenze di spettro, come la banda 700 MHz, per la copertura delle aree rurali e l'uso in interni nelle città, e un migliore coordinamento dell'assegnazione delle radiofrequenze in tutta Europa per raggiungere una posizione di leadership fin dall'inizio, nonché la diffusione di reti a fibre ottiche per un'elevata capacità di backhaul da piloni e piccole celle.
I nuovi servizi anticipati condivideranno l'infrastruttura di base e una comune tecnologia 5G e permetteranno agli utenti e agli oggetti "in movimento" di rimanere pienamente connessi in permanenza, nei trasporti pubblici, lungo i corridoi interurbani o persino nell'aria (ad esempio i droni per la logistica). Si prevede che le zone industriali, i corridoi stradali e i collegamenti ferroviari siano i settori chiave di questa prima fase di nuove applicazioni. La fattibilità di alcune di queste nuove applicazioni dipenderà dalla disponibilità simultanea di servizi 5G in tutti gli Stati membri, al fine di permettere la continuità del servizio oltrefrontiera ed economie di scala sufficienti. La Commissione propone pertanto, come obiettivo intermedio comune, di sostenere il calendario comune per il dispiegamento delle reti proposte nel piano d'azione per il 5G.
Uno studio recenteha stimato che la buona riuscita del dispiegamento del 5G potrebbe apportare circa 113 miliardi all'anno di profitti in quattro settori (automobilistico, assistenza sanitaria, trasporti e servizi di pubblica utilità), con vantaggi ampiamente diffusi tra le imprese, i consumatori e la società in generale. Inoltre, il dispiegamento del 5G potrebbe sostenere la creazione di oltre due milioni di posti di lavoro nell'UE.
Obiettivo strategico per il 2025: copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e su tutti i principali assi di trasporto terrestre.
Obiettivo intermedio per il 2020: connettività 5G disponibile come servizio commerciale a tutti gli effetti in almeno una grande città in ciascuno Stato membro, a seguito di lancio commerciale nel 2018.
3.3.Migliore connettività nelle aree rurali
Nella maggior parte delle aree rurali e remote, la connettività internet può rivelarsi determinante per far fronte al divario digitale, all'isolamento e allo spopolamento, riducendo i costi di consegna di beni e prodotti e compensando in parte la situazione periferica. Le imprese possono ridurre i costi grazie alle videoconferenze, all'accesso online all'amministrazione, al commercio elettronico o all'archiviazione di dati su cloud. Lo sviluppo rurale e l'agricoltura moderna fanno sempre più affidamento su applicazioni online a sostegno del turismo, del monitoraggio delle colture e dell'uso di droni per il commercio e l'agricoltura.
Tutte le famiglie europee, nelle aree rurali o urbane, dovrebbero avere accesso a un livello minimo di connettività fissa o senza fili. Per essere considerata adeguata nel 2025, la connettività dovrà avere capacità molto superiori a quelle attuali. Oggi, mentre in Europa si diffondono le reti fisse di prossima generazione e le reti mobili 4G, le aree rurali sono in ritardo su entrambi i fronti.
Fornire copertura all'ultimo 5% di famiglie e imprese resta una sfida importante, ma un miglioramento efficiente sotto il profilo dei costi basato su soluzioni di telefonia fissa e senza fili è possibile. Sulla base degli obiettivi per il 2020 dell'agenda digitale europea, entro il 2025 tutte le famiglie dovrebbero poter accedere a connessioni a 100 Mbps, con un ulteriore percorso di sviluppo verso una trasmissione di dati di capacità più elevata. Tale obiettivo va inquadrato in un'ambizione più ampia, secondo cui l'accesso a una connettività mobile dei dati dovrebbe essere garantito su tutto il territorio, in tutti i luoghi in cui i cittadini vivono, lavorano, viaggiano o si riuniscono.
Obiettivo strategico per il 2025: tutte le famiglie europee, nelle aree rurali e in quelle urbane, avranno accesso a connettività internet che offra un downlink di almeno 100 Mbps, potenziabile a velocità Gigabit.
4.Fornire connettività Gigabit a internet per il mercato unico digitale
Per raggiungere la visione e gli obiettivi fissati per il 2025 si stima che saranno necessari investimenti complessivi per circa 500 miliardi nell'arco dei prossimi dieci anni, che rappresentano un importo aggiuntivo di 155 miliardi rispetto alla normale tendenza al rialzo degli investimenti nelle reti e degli sforzi di modernizzazione sostenuti attualmente dei fornitori di connettività.
Occorre pertanto adeguare il quadro strategico e normativo per gli investimenti per garantire le condizioni affinché tali investimenti aggiuntivi possano avere luogo in modo efficace in termini di costi.
4.1.Un quadro normativo idoneo per la connettività
Il quadro normativo dell'UE per le telecomunicazioni del 2002 si incentrava sulla creazione di mercati competitivi, sull'eliminazione delle strozzature e sulla possibilità di accesso alle principali infrastrutture. Esso ha notevolmente agevolato l'accesso al mercato e ha garantito una maggiore concorrenza, prezzi più bassi e una migliore qualità del servizio per consumatori e imprese. Pur continuando a salvaguardare la concorrenza, la scelta a disposizione dell'utente finale e il livello adeguato di protezione dei consumatori, le norme per il prossimo decennio semplificheranno ove possibile l'intervento normativo e intensificheranno gli sforzi per creare condizioni stabili e coerenti per gli investitori, gli operatori e i prestatori di servizi nel mercato interno. Tali norme forniranno inoltre maggiori incentivi per la messa in opera, principalmente basata sul mercato, di reti fisse e mobili ad altissima capacità da parte di una serie di attori diversi, già insediati o nuovi, e agevoleranno nel contempo la diffusione conservando la competitività e la scelta. Questa sfida ampliata e gli obiettivi strategici fissati nella presente comunicazione si riflettono pertanto negli obiettivi normativi proposti dalla Commissione nel codice.
Per tener conto delle future esigenze di connettività internet del mercato unico digitale, la proposta di codice include l'accesso a l'utilizzo di connettività ad altissima capacità come un obiettivo normativo supplementare oltre a quelli già esistenti: promozione della concorrenza, contributo al mercato interno e promozione degli interessi dei cittadini.
Incentivi per il dispiegamento e l'utilizzo di reti ad altissima capacità in un mercato concorrenziale
Per incentivare adeguatamente gli investimento nella connettività internet, la proposta di codice apporta modifiche mirate alla regolamentazione del mercato, intese a consentire un'adeguata redditività sui nuovi investimenti in relazione ai rischi, garantendo prevedibilità a livello europeo di fronte agli investitori internazionali pur conservando un adeguato margine di manovra per adattarsi alle condizioni locali delle reti.
La normativa sarà più efficace se sarà basata su una conoscenza locale approfondita di un panorama sempre più variegato, composto da una varietà di attori a livello locale, nazionale e multinazionale. Gli interventi saranno calibrati in funzione delle aree geografiche il cui mercato è ancora marcato da una posizione dominante e delle prospettive reali di dispiegamento delle reti da parte di operatori già consolidati o alternativi. La mappatura consentirà di mettere in atto strategie più coese, individuando opportunità di investimento privato o necessità di investimenti pubblici, oppure aree nelle quali l'iniziativa locale può contribuire a eliminare ostacoli o a promuovere la domanda. Essa consentirà ai regolatori di rendere più trasparenti i piani di dispiegamento delle reti e di garantire agli investitori una maggiore protezione e prevedibilità. Quest'ultimo aspetto sarà particolarmente importante per garantire che le comunità a minore densità di popolazione possano godere di una migliore connettività internet.
La proposta di codice prescrive ai regolatori di mappare le intenzioni di investimento nelle reti e di consentire alle autorità pubbliche di cercare investitori nelle zone non servite a sufficienza
La concorrenza basata sulle infrastrutture è uno dei modi più efficaci di fornire connettività internet, di nuova creazione o migliorata, in aree la cui densità di popolazione (o di attività) possa sostenere più di una rete. Gli investimenti in nuove reti ad altissima capacità incidono sulle dinamiche concorrenziali anche aumentando le possibilità di differenziazione. Un accesso effettivo alle infrastrutture civili, quali cavidotti e piloni gestiti da imprese con significativo potere di mercato può disincagliare il potenziale della concorrenza e degli investimenti, e dovrebbe essere la prima soluzione da prendere in considerazione per risolvere le strozzature. La necessità di altre misure correttive a livello del mercato all'ingrosso per sbloccare un'efficace concorrenza basata sull'accesso andrebbe valutata alla luce di eventuali accordi commerciali tra gli operatori e delle opzioni al dettaglio effettivamente disponibili per gli utenti finali. Pertanto, un intervento normativo non inciderà sulle decisioni di investimento degli operatori più di quanto sia necessario, e nel contempo garantirà loro soluzioni competitive.
La proposta di codice privilegia le misure correttive di accesso alla rete che sostengono direttamente il dispiegamento di infrastrutture competitive laddove sia possibile, e rispecchierà le opzioni al dettaglio già a disposizione degli utenti finali.
Nelle aree in cui la concorrenza basata sulle infrastrutture non sembra realistica, i coinvestimenti da parte di operatori concorrenti consentono la socializzazione dei costi, la riduzione dei rischi, il superamento degli ostacoli legati alle economie di scala da parte dei piccoli operatori e una concorrenza al dettaglio sostenibile nel tempo e meno dipendente dalla normativa. Gli operatori con un potere di mercato significativo disposti a effettuare tali coinvestimenti su reti ad altissima capacità dovrebbero dunque potersi distinguere dai concorrenti che non vi partecipano; ciò potrebbe fornire a tutti gli operatori un incentivo per mobilitare il capitale necessario.
I modelli aziendali basati sull'accesso alla rete all'ingrosso per gli operatori al dettaglio possono ridurre i rischi legati alla concorrenza, attrarre capitali "pazienti" in grado di sostenere investimenti più a lungo termine nelle reti ad altissima capacità e, di conseguenza, eliminare la linea di demarcazione tra zone di dispiegamento commerciali e non commerciali. Tale modello aziendale, relativamente nuovo ma sempre più diffuso, merita un trattamento normativo più chiaro e più semplice laddove risulti che tali operatori dispongono di un potere di mercato significativo.
La proposta di codice stabilisce condizioni normative prevedibili per promuovere il coinvestimento e i modelli aziendali esclusivamente all'ingrosso, promuovendo il dispiegamento di reti ad altissima capacità anche nelle aree rurali e suburbane.
Gli utenti finali nelle aree più impegnative potrebbero essere disposti a investire in anticipo in connessioni a fibra ottica ad altissima capacità per il proprio domicilio, sia a livello individuale sia nell'ambito di schemi di aggregazione della domanda. Un simile impegno finanziario dovrebbe essere possibile sulla base di un contratto separato, che preveda una rateizzazione a lungo termine e conveniente e che dia diritto all'utente finale di cambiare operatore dopo un periodo massimo di 24 mesi.
La proposta di codice chiarisce che le formule di rateizzazione a lungo termine per le connessioni sono coerenti con le norme in materia di tutela dell'utente finale.
Norme in materia di spettro per la connettività mobile e 5G
L'UE è stata pioniera nello sviluppo della tecnologia 4G senza fili ma il suo dispiegamento è avvenuto in ritardo rispetto ad altre regioni avanzate. L'assegnazione tardiva e frammentata dello spettro pertinente da parte degli Stati membri ha un impatto diretto negativo sulla copertura della rete senza fili e sulla sua penetrazione complessiva in Europa. Tale ritardo, se reiterato, metterà a repentaglio la buona riuscita del dispiegamento del 5G in Europa e l'introduzione di nuovi servizi innovativi.
Oltre all'accelerazione dei procedimenti per l'assegnazione dello spettro per le comunicazioni elettroniche e a scadenze chiare circa le date della sua messa a disposizione sul mercato, gli investitori nella prossima generazione di banda larga senza fili hanno bisogno di una maggiore prevedibilità e di una maggiore coerenza per quanto riguarda i futuri modelli di concessione delle licenze e le condizioni necessarie per l'assegnazione o il rinnovo dei diritti sulle radiofrequenze a livello nazionale. Tali condizioni includono una durata minima per la licenza, in grado di garantire la redditività dell'investimento, un margine d'azione ampliato per la compravendita e l'affitto dello spettro e la coerenza e l'obiettività delle misure normative per plasmare il mercato (prezzi di riserva, organizzazione delle aste, blocchi, limiti e riserve eccezionali dello spettro e obblighi di accesso all'ingrosso). D'altra parte, gli operatori dovrebbero impegnarsi a utilizzare in modo efficace le radiofrequenze loro assegnate.
La proposta di codice istituisce principi fondamentali per l'assegnazione dello spettro nell'Unione, nuovi strumenti a livello dell'Unione per fissare le scadenze e i periodi di assegnazione (minimo 25 anni), nonché una valutazione inter pares tra i regolatori nazionali per garantire la coerenza delle prassi di assegnazione.
Gli obblighi di copertura nelle licenze dello spettro sono uno strumento efficace per colmare le lacune esistenti nella connettività senza fili e per garantire una copertura di qualità tra la popolazione e sul territorio dell'UE. Gli obblighi di copertura, sebbene già ampiamente utilizzati, devono essere adeguati meglio agli obiettivi per il 2025 stabiliti nella presente comunicazione, in particolare per quanto riguarda i principali assi di trasporto e le aree rurali. Gli operatori devono essere in grado di installare rapidamente reti più capillari basate su piccole celle. I regolatori hanno bisogno di strumenti aggiuntivi per colmare alcune lacune di copertura localizzate, ad esempio agevolazioni per la condivisione della rete.
La proposta di codice promuove un approccio coerente agli obblighi di copertura, al dispiegamento di piccole celle e alla condivisione della rete, incoraggiando così la diffusione del 5G e la connettività nelle aree rurali.
L'uso condiviso dello spettro, basato su un'autorizzazione generale o su diritti di utilizzo individuali, può consentire un maggiore e più efficiente sfruttamento di questa risorsa limitata. Ciò è particolarmente rilevante per le nuove bande di frequenza a cortissimo raggio ("onde millimetriche") previste per le comunicazioni 5G. Gli utenti dello spettro radio nel quadro dell'autorizzazione generale meritano una maggiore tutela normativa contro le interferenze in banda dannose, gli ostacoli all'installazione di punti di accesso Wi-Fi saranno rimossi e sarà più semplice per gli utenti finali accedere a connessioni Wi-Fi condivise.
La proposta di codice agevola la condivisione dello spettro nelle reti 5G e promuove l'accesso per l'utente finale alla connettività senza fili.
Incentivare l'utilizzo tramite mercati competitivi, la scelta dei consumatori e l'accessibilità delle tariffe
Per generare un ritorno dell'investimento e nel contempo più ampi benefici economici, è necessario che le reti ad altissima capacità siano utilizzate sia dai cittadini che dalle imprese. Sebbene i fattori in gioco siano molteplici, le norme devono garantire mercati competitivi e la scelta dei consumatori. La proposta di codice garantisce, tra l'altro, che gli utenti finali possano beneficiare appieno del loro diritto di cambiare operatore, anche quando hanno sottoscritto un contratto per pacchetti che includono servizi di accesso a internet o di comunicazione e altri beni o servizi (ad esempio dispositivi o contenuti).
La proposta di codice modernizza i diritti dell'utente finale per cambiare operatore, anche nel caso dei pacchetti di servizi.
Anche se l'accento è posto sul dispiegamento e sull'utilizzo di connettività ad altissima capacità, nessuno dovrebbe essere escluso dall'accesso alla connettività di base. Sebbene altri strumenti strategici siano più adatti a promuovere l'introduzione di rete nelle aree meno servite, il servizio universale andrebbe utilizzato per garantire l'accesso a servizi di base a prezzi accessibili per i membri di gruppi sociali vulnerabili laddove il mercato non ne offra.
La proposta di codice garantisce agli utenti finali vulnerabili il diritto di accedere a contratti di connettività a prezzi accessibili.
Norme adattate ai nuovi servizi di comunicazione e al mercato interno
La connettività internet ha consentito nuove forme di servizi di comunicazione online, con vantaggi significativi per gli utenti finali. Le norme settoriali non dovrebbero distorcere la concorrenza tra gli operatori tradizionali e le nuove piattaforme di comunicazione, ma dovrebbero affrontare i problemi irrisolti degli utenti finali in modo proporzionato e non discriminatorio, sulla base delle caratteristiche rilevanti dei servizi in questione. Sia i prestatori di servizi che gli utenti finali dovrebbero trarre vantaggio da un reale mercato interno dei servizi, con un'adeguata tutela in termini di sicurezza. La parità di condizioni dovrebbe inoltre garantire che gli operatori di rete che forniscono anche servizi di comunicazione non si trovino in una situazione di svantaggio.
La proposta di codice garantisce un mercato interno equo attraverso la massima armonizzazione delle principali norme settoriali per l'utente finale, applicabili, se del caso a diverse categorie di servizi.
Un modello di governance che assicuri la stabilità e la coerenza normativa
Un efficace sistema di governance si fonda sulla collaborazione tra regolatori nazionali forti e indipendenti con poteri adeguati, che cooperino con la Commissione in una struttura istituzionale rafforzata (BEREC) con rispettive funzioni, e su un più strutturato ricorso alle competenze strategiche per quanto riguarda le politiche in materia di spettro (attraverso l'RSPG). L'obiettivo comune dovrebbe essere quello di garantire che, sulla base dell'esperienza e delle competenze acquisite dal BEREC e dai regolatori nazionali nell'attuazione del quadro attuale, il nuovo codice sia applicato in modo coerente, prevedibile e lungimirante vegliando sugli interessi a lungo termine degli utenti finali, in un mercato interno competitivo.
Il codice propone di istituire un sistema di regolatori delle comunicazioni elettroniche dell'UE più efficiente, per garantire l'applicazione coerente del quadro normativo al fine di sviluppare il mercato interno.
4.2.Piano d'azione per il 5G
La Commissione propone inoltre un piano d'azione per il 5G al fine di favorire un approccio coordinato per il dispiegamento delle infrastrutture 5G, destinate a svolgere un ruolo essenziale nella futura connettività internet dell'Europa. Il piano avvierà opportunità completamente nuove di innovazione, non solo nel settore delle comunicazioni ma anche nell'insieme dell'economia e della società. Sviluppare la nuova infrastruttura 5G richiede un adeguato livello di coordinamento tra gli Stati membri e tra i settori pertinenti al fine di incoraggiare gli investimenti. Il piano d'azione intende mettere in atto tale coordinamento sulla base di una serie di azioni mirate, per lo più a carattere volontario. Congiuntamente alla proposta di codice, il piano dovrebbe fornire all'Europa gli strumenti per essere in prima linea nella corsa al 5G, a vantaggio della propria competitività a livello internazionale.
La Commissione invita gli Stati membri a sostenere il piano d’azione per il 5G e collaborerà con tutte le parti interessate per assicurarne l'effettiva attuazione.
4.3.Sostegno pubblico agli investimenti
Gli interventi legislativi e normativi possono rimuovere gli ostacoli, aumentare gli incentivi alla competitività, garantire una maggiore prevedibilità per gli investitori e minori costi per il dispiegamento della rete. Gli obiettivi di connettività internet per il 2025 sono fissati a un livello destinato a renderli comodamente alla portata degli operatori commerciali. Per migliorare le prospettive commerciali degli operatori commerciali nelle aree più difficili saranno tuttavia necessari finanziamenti pubblici.
Ad oggi, i finanziamenti a titolo dei fondi SIE per gli investimenti nella banda larga sono stati erogati soprattutto sotto forma di sovvenzioni; il quadro normativo dei fondi SIE per il periodo 2014-2020 ha introdotto una nuova possibilità per l'uso degli strumenti finanziari in questo settore, come sottolineato dalla comunicazione sul piano di investimenti per l'Europa, che chiedeva di raddoppiare l'uso di strumenti finanziari nell'ambito dei fondi in questione. Il Meccanismo per collegare l'Europa e il Fondo europeo per gli investimenti strategici forniscono strumenti strategici su misura per i progetti rispettivamente di piccola e di grande portata sulla banda larga, o possono essere combinati per sostenere fondi e piattaforme dedicate. L'assistenza tecnica può essere fornita attraverso il polo europeo di consulenza sugli investimenti.
La concessione di finanziamenti per la banda larga è spesso necessaria nelle aree più periferiche, che potrebbero altrimenti non essere redditizie. Tuttavia, un contributo pubblico mediante strumenti finanziari può attrarre ulteriori investimenti privati a lungo termine, riducendo i rischi a breve termine derivati dal dispiegamento in zone le cui prospettive commerciali a lungo termine potrebbero rivelarsi positive. Attraverso la combinazione di queste due forme di finanziamento pubblico in aree che presentano un potenziale commerciale complessivo per le reti ad altissima capacità, le sovvenzioni possono essere limitate al minimo necessario per creare prospettive commerciali nelle sottoaree non redditizie, massimizzando nel contempo il coinvolgimento del settore privato in aree più estese.
Per trarre il massimo beneficio dall'effetto di leva generato da questa combinazione di investimenti in reti ad altissima capacità in tutta Europa, gli Stati membri devono dosare adeguatamente l'uso di sovvenzioni e strumenti finanziari e di azioni complementari tra vari programmi di finanziamento nazionali e dell'UE.
Il Meccanismo per collegare l'Europa (MCE) è lo strumento dell'UE specificamente dedicato al finanziamento delle reti transeuropee. Il suo attuale bilancio è tuttavia in grado di sostenere solo una ristretta selezione di progetti relativi alla banda larga, più concretamente i progetti innovativi, basati sulle tecnologie più avanzate e che presentano un potenziale di riproducibilità, e solo attraverso strumenti finanziari. Per consentire la combinazione di strumenti finanziari e sovvenzioni, occorrerebbe rendere più semplice e flessibile il sistema di finanziamento attuale e futuro dell'UE a tutti i livelli. Nel contesto della revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale
, la Commissione propone misure volte a facilitare l'uso complementare dei fondi SIE e del FEIS in tutti i settori, compresa la banda larga.
Nel preparare la programmazione finanziaria per il periodo successivo al 2020, la Commissione prenderà in considerazione le future esigenze di sostegno finanziario a titolo dei vari programmi d'investimento dell'UE alla luce degli obiettivi per il 2025.
La Commissione invita gli Stati membri a combinare in modo efficace il sostegno pubblico erogato mediante sovvenzioni e strumenti finanziari per realizzare gli obiettivi a lungo termine stabiliti nella presente comunicazione.
La Commissione, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, intende lanciare entro la fine dell'anno un Fondo per la banda larga, sulla base del CEF e del FEIS, e sta valutando un'iniziativa sulle opzioni di finanziamento per le attività connesse con la strategia per il mercato unico digitale, che contempla anche l'uso complementare di varie fonti di finanziamento per progetti europei di interesse comune nell'ambito della connettività internet fino al 2025.
Nel contesto della programmazione finanziaria per il periodo successivo al 2020, la Commissione prenderà in considerazione la necessità di predisporre risorse di bilancio adeguate per un efficace finanziamento della banda larga in regioni scarsamente servite nell'ambito del CEF, nonché la necessità di un sostegno dedicato a titolo dei fondi SIE, possibilmente con una quota indicativa, per la trasformazione digitale dell'economia e della società europee.
Il sostegno pubblico nazionale agli investimenti non a condizioni di mercato rientra nel campo di applicazione delle norme sugli aiuti di Stato, come stabilito dall'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE. Gli orientamenti sugli aiuti di Stato alla banda larga consentono il finanziamento pubblico per il dispiegamento di reti che offrono miglioramenti sostanziali rispetto a quelle esistenti (principio del "salto di qualità" in termini di disponibilità della banda larga). I rischi di distorsione della concorrenza sono affrontati attraverso requisiti quali il ricorso al meccanismo di finanziamento pubblico meno distorsivo o la garanzia di accesso aperto alle infrastrutture finanziate dallo Stato.
Gli obiettivi dell'agenda digitale europea per il 2020 sono già ripresi negli orientamenti: si ritiene che gli aiuti di Stato per un salto di qualità dalla banda larga di base all'accesso di nuova generazione (NGA) di base (che offre in genere velocità tra i 30 Mbps e i 100 Mbps) contrastino il fallimento del mercato in assenza di dispiegamento commerciale di reti ad alta capacità. Gli orientamenti prevedono inoltre ulteriori possibili salti di qualità, ad esempio miglioramenti attraverso l'estensione della fibra più vicino all'utente finale, il passaggio alla banda larga ultraveloce di almeno 100 Mbps, con riserva di verificare la domanda non soddisfatta in presenza di reti NGA di base esistenti o già programmate.
Ai fini della valutazione dei piani nazionali a sostegno delle reti ad altissima capacità, la Commissione terrà conto delle esigenze e degli obiettivi individuati nella presente comunicazione e degli elementi alla base di una domanda a lungo termine di tali reti potenzialmente non soddisfatta a sufficienza dal mercato. Sulla base del principio dell'intervento statale ben mirato e limitato al minimo necessario per correggere le carenze del mercato e raggiungere obiettivi di interesse europeo, la Commissione considera favorevolmente l'uso combinato di vari strumenti di finanziamento in aree nelle quali esso genera un salto di qualità verso le reti a banda larga ultraveloci. Ciò può ridurre il rischio connesso agli investimenti in reti ad altissima capacità, abbassando così i costi a carico dei cittadini minimizzando nel contempo le distorsioni della concorrenza.
La Commissione terrà conto dell'evoluzione prevedibile della domanda a lungo termine nell'applicare l'approccio del "salto di qualità" indicato negli orientamenti sugli aiuti di Stato alla banda larga e abbinato agli obiettivi strategici istituiti nella presente comunicazione, e considererà con favore un finanziamento misto efficiente che contribuisca a ridurre l'intensità degli aiuti e i rischi di distorsione della concorrenza, nell'ambito della sua valutazione sugli aiuti di Stato.
4.4.Wi-Fi per l'Europa
L'accesso a internet tramite Wi-Fi collega facilmente numerosi utenti, e molte autorità locali mettono già a disposizione un accesso gratuito a internet negli spazi pubblici. La Commissione intende sostenere e promuovere la fornitura di connessioni Wi-Fi gratuite ai cittadini in tutti i servizi pubblici (pubbliche amministrazioni, scuole, biblioteche, centri sanitari, musei, giardini pubblici e piazze, ecc.) per meglio integrare le comunità nel mercato unico digitale, consentire agli utenti di testare la società dei Gigabit, migliorare l'alfabetizzazione digitale e integrare i servizi pubblici forniti nei luoghi in questione.
La Commissione istituirà un sistema Wi-Fi pubblico basato su voucher per consentire agli enti pubblici di fornire connessioni Wi-Fi gratuite nei centri della vita comunitaria.
4.5.Misure di accompagnamento a sostegno della convergenza e della connettività internet
Raggiungere gli obiettivi di connettività internet dell'Europa presuppone anche politiche proattive a livello nazionale o regionale, basate sui rispettivi piani nazionali per la banda larga. È essenziale aumentare la trasparenza della pianificazione, rafforzare la governance multilivello e lo scambio di migliori prassi a beneficio dei fornitori delle infrastrutture, delle autorità pubbliche e degli utenti.
La Commissione invita gli Stati membri a riesaminare i progressi dei rispettivi piani nazionali per la banda larga e ad aggiornarli entro la fine del 2017, adottando come orizzonte temporale il 2025, in linea con gli obiettivi strategici istituiti nella presente comunicazione e nel piano d'azione sul 5G.
Come è emerso dall'iniziativa Connected Communities, elaborata dalla Commissione europea nel 2014, i responsabili politici locali e regionali nutrono un forte interesse per una maggiore collaborazione tra gli attori pubblici e privati della connettività, una maggiore assistenza tecnica e una migliore comunicazione in materia di migliori prassi e strumenti disponibili. La mappatura delle reti attuali e previste consentirà inoltre alle autorità pubbliche a tutti i livelli di governo di prevedere in modo più chiaro i fallimenti del mercato e le lacune di connettività, e offrirà loro l'opportunità di adottare iniziative pubbliche mirate. Una buona riuscita dipende però anche dal loro coinvolgimento nella promozione della partecipazione attiva alle attività digitali da parte dei cittadini.
La Commissione, in collaborazione con il Comitato delle regioni, istituirà entro la fine del 2016 una piattaforma partecipativa per la banda larga volta a garantire un elevato livello di coinvolgimento e collaborazione tra i soggetti pubblici e privati pertinenti per quanto riguarda gli investimenti nella banda larga e i progressi nell'attuazione dei piani nazionali per la banda larga.
Per facilitare l'effettiva erogazione dei fondi SIE assegnati a progetti per la banda larga, la Commissione ha proposto di istituire una rete europea di centri di competenza sulla banda larga (Broadband Competence Offices - BCO), intesa ad accelerare lo scambio di migliori prassi tra gli Stati membri e le regioni e fornire assistenza tecnica su come investire in modo efficace in progetti sulla banda larga, se possibile ricorrendo anche a strumenti finanziari.
La Commissione invita gli Stati membri e le regioni a costituire e a sostenere la rete europea dei centri di competenza per la banda larga a livello regionale/nazionale.
Limitare i costi delle opere di ingegneria civile, che rappresentano fino all'80 % degli investimenti nelle reti a banda larga, potrebbe ulteriormente facilitare la diffusione della banda larga. La direttiva 2014/61/CE
(direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga) mira ad aumentare la condivisione e il riutilizzo delle infrastrutture fisiche esistenti, in vari settori (energia, trasporti, ecc.), nonché a facilitare le sinergie con i lavori pubblici; impone inoltre che tutti gli edifici nuovi o ristrutturati siano predisposti all'installazione della banda larga. Le sinergie e la cooperazione tra operatori di diverse utenze stanno suscitando un interesse crescente in altri settori e hanno già prodotto buoni risultati. La Commissione esorta gli Stati membri ad accelerare il recepimento e a garantire l'efficace attuazione della direttiva, affinché il potenziale delle disposizioni, e in particolare delle sinergie intersettoriali, possa essere pienamente realizzato.
In linea con la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga, entro il 1º luglio 2018 la Commissione ne valuterà l'attuazione e l'impatto sul costo dei progetti di banda larga finanziati dall'UE, e fornirà orientamenti sulla promozione delle migliori prassi per contribuire ulteriormente agli obiettivi a lungo termine istituiti nella presente comunicazione.
5.Conclusione
L'accesso a internet oggi è importante per l'economia e la società quanto l'elettricità lo fu per la seconda rivoluzione industriale. La connettività internet ad altissima capacità è essenziale per dare il via alla prossima ondata di competitività e innovazione e per consentire alle imprese e ai cittadini europei di sfruttare appieno i benefici del mercato unico digitale. La presente comunicazione e le misure di accompagnamento intendono fornire all'Europa gli strumenti necessari per conseguire tale obiettivo.
La Commissione incoraggia gli Stati membri, in stretta collaborazione con tutte le parti interessate, a impegnarsi nel sostegno strategico, normativo e finanziario necessario per la visione di una società dei Gigabit europea contenuta nella presente comunicazione e invita:
-il Consiglio europeo e il Parlamento europeo ad avallare gli obiettivi strategici per la connettività internet nel mercato unico digitale;
-il Parlamento europeo e il Consiglio a procedere tempestivamente con la discussione legislativa sulla proposta di codice europeo delle comunicazioni elettroniche, con l'obiettivo di raggiungere un accordo politico entro la fine del 2017 e l'attuazione da parte degli Stati membri ben prima del 2020.
La Commissione riferirà sui progressi delle iniziative presentate nella presente comunicazione nell'ambito delle sue relazioni periodiche sul mercato unico digitale.
ALLEGATO
Messa in opera di una connettività internet ad alte prestazioni per il mercato unico digitale
Iniziativa
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Azioni e calendario
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Misure del quadro normativo
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Proposta legislativa che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche
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Avvio tempestivo, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, delle discussioni legislative sulla proposta di codice europeo delle comunicazioni elettroniche, con l'obiettivo di raggiungere un accordo politico entro la fine del 2017 e l'attuazione da parte degli Stati membri ben prima del 2020.
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Proposta legislativa che istituisce l'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche
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Sostegno e altre misure
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Obiettivi strategici per la connettività internet
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Avallo, da parte del Consiglio europeo e del Parlamento europeo, degli obiettivi strategici per la connettività internet nel mercato unico digitale.
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5G per l'Europa: piano di azione
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Istituzione di un calendario comune e di una serie di azioni a sostegno del lancio coordinato delle reti 5G in Europa.
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Fondo per la banda larga, sulla base del CEF e del FEIS
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Lancio da parte della Commissione, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, di un Fondo per la banda larga entro la fine del 2016.
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Opzioni di finanziamento per le attività connesse alla strategia per il mercato unico digitale
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Valutazione da parte della Commissione di un'iniziativa sulle opzioni di finanziamento, che contempli anche l'uso complementare di varie fonti di finanziamento, per i progetti europei di interesse comune nell'ambito della connettività internet fino al 2025.
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Programmazione finanziaria dopo il 2020
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Valutazione, da parte della Commissione, della necessità di predisporre risorse di bilancio adeguate per un efficace finanziamento della banda larga in aree scarsamente servite nell'ambito del CEF, nonché della necessità di dedicare il sostegno dei Fondi strutturali, possibilmente con una quota indicativa, alla trasformazione digitale dell'economia e della società europee.
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Wi-Fi per l'Europa
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Istituzione, da parte della Commissione, di un sistema Wi-Fi pubblico basato su voucher per consentire agli enti pubblici di offrire connessioni Wi-Fi gratuite nei centri della vita comunitaria.
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Piani nazionali per la banda larga
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Riesame e aggiornamento, da parte degli Stati membri, dei rispettivi piani nazionali per la banda larga entro la fine del 2017, adottando come orizzonte temporale il 2025, in linea con gli obiettivi strategici istituiti nella presente comunicazione e nel piano d'azione sul 5G.
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Piattaforma partecipativa per la banda larga
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Istituzione entro la fine del 2016, da parte della Commissione in collaborazione con il Comitato delle regioni, di una piattaforma partecipativa per la banda larga volta a garantire un elevato livello di coinvolgimento e collaborazione tra i soggetti pubblici e privati per quanto riguarda gli investimenti nella banda larga e i progressi nell'attuazione dei piani nazionali per la banda larga.
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Rete europea dei centri di competenza per la banda larga a livello regionale/nazionale
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Istituzione e sostegno, da parte degli Stati membri, di una rete europea di centri di competenza per la banda larga a livello regionale/nazionale entro la fine del 2016.
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Valutazione della direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga e guida per la promozione delle migliori prassi
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Entro il mese di luglio 2018 la Commissione valuterà l'attuazione della direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga e l'impatto sui costi dei progetti relativi alla banda larga finanziati dall'UE, e pubblicherà una guida per la promozione delle migliori prassi.
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Aiuti di Stato
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La Commissione terrà conto dell'evoluzione prevedibile della domanda a lungo termine nell'applicare l'approccio del "salto di qualità" indicato negli orientamenti sugli aiuti di Stato alla banda larga e abbinato agli obiettivi strategici istituiti nella presente comunicazione, e considererà con favore un finanziamento misto efficiente che contribuisca a ridurre l'intensità degli aiuti e i rischi di distorsione della concorrenza, nell'ambito della sua valutazione sugli aiuti di Stato.
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