This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 52010IP0050
Report on Competition Policy 2008 European Parliament resolution of 9 March 2010 on the Report on Competition Policy 2008 (2009/2173(INI))
Relazione sulla politica di concorrenza 2008 Risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2010 concernente la relazione sulla politica di concorrenza 2008 (2009/2173(INI))
Relazione sulla politica di concorrenza 2008 Risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2010 concernente la relazione sulla politica di concorrenza 2008 (2009/2173(INI))
GU C 349E del 22.12.2010, p. 16–24
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
22.12.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 349/16 |
Martedì 9 marzo 2010
Relazione sulla politica di concorrenza 2008
P7_TA(2010)0050
Risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2010 concernente la relazione sulla politica di concorrenza 2008 (2009/2173(INI))
2010/C 349 E/03
Il Parlamento europeo,
visto l'articolo 107, paragrafo 3, lettere b) e c) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (ex articolo 87, paragrafo 3, lettere b) e c) del trattato CE),
vista la relazione della Commissione sulla politica di concorrenza 2008 (1),
visto il regolamento (CE) n. 1/2003 del Consiglio del 16 dicembre 2002 concernente l'applicazione delle regole di concorrenza di cui agli articoli 81 e 82 del trattato (2),
visto il regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (regolamento CE sulle concentrazioni) (3),
visto il regolamento (CE) n. 2790/1999 della Commissione del 22 dicembre 1999 relativo all'applicazione dell'articolo 81, paragrafo 3, del trattato CE a categorie di accordi verticali e pratiche concordate (4),
visto il regolamento (CE) n. 1400/2002 della Commissione, del 31 luglio 2002, relativo all'applicazione dell'articolo 81, paragrafo 3, del trattato a categorie di accordi verticali e pratiche concordate nel settore automobilistico (5),
vista la decisione della Commissione 2005/842/CE del 28 novembre 2005 sull'applicazione dell'articolo 86, paragrafo 2, del trattato agli aiuti di Stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico concessa a talune imprese incaricate di gestire servizi d'interesse economico generale (6) (decisione della Commissione sugli aiuti di Stato nel settore dei servizi pubblici),
vista la comunicazione della Commissione del 5 dicembre 2008 intitolata «La ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie nel contesto dell'attuale crisi finanziaria: limitazione degli aiuti al minimo necessario e misure di salvaguardia contro indebite distorsioni della concorrenza» (7),
vista la comunicazione della Commissione del 17 dicembre 2008 su un quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica (8),
vista la comunicazione della Commissione del 9 febbraio 2009 intitolata «Orientamenti sulle priorità della Commissione nell'applicazione dell'articolo 82 del trattato CE al comportamento abusivo delle imprese dominanti volto all'esclusione dei concorrenti» (9),
vista la comunicazione della Commissione del 25 febbraio 2009 sul trattamento delle attività che hanno subito una riduzione di valore nel settore bancario comunitario (10),
vista la comunicazione della Commissione del 23 luglio 2009 sul ripristino della redditività e la valutazione delle misure di ristrutturazione del settore finanziario nel contesto dell’attuale crisi in conformità alle norme sugli aiuti di Stato (11),
vista la comunicazione della Commissione del 13 agosto 2009 sull’applicazione delle regole in materia di aiuti di Stato alle misure adottate per le istituzioni finanziarie nel contesto dell’attuale crisi finanziaria mondiale (2008/C 270/02) (12),
visti il libro bianco della Commissione del 2 aprile 2008 in materia di azioni di risarcimento del danno per violazione delle norme antitrust comunitarie (13) (Libro bianco sul danno antitrust) e la risoluzione del Parlamento del 26 marzo 2009 a tal riguardo (14),
visti la comunicazione della Commissione su un codice delle migliori pratiche applicabili nei procedimenti di controllo degli aiuti di Stato (15), la comunicazione della Commissione relativa a una procedura di esame semplificata per determinati tipi di aiuti di Stato (16) e la comunicazione della Commissione relativa all'applicazione della normativa in materia di aiuti di Stato da parte dei giudici nazionali (17) (pacchetto di semplificazione),
visti gli orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato in materia di tutela ambientale (18),
visti i quadri di valutazione degli aiuti di Stato per il 2008 e il 2009,
visto l'esame della Commissione del 7 agosto 2009 dei sistemi nazionali di garanzia e ricapitalizzazione nel settore finanziario nel contesto della crisi attuale,
vista la sua risoluzione del 22 febbraio 2005 sugli aiuti di Stato sotto forma di compensazione di servizio pubblico (19),
vista la sua risoluzione del 10 marzo 2009 concernente la relazione sulla politica di concorrenza 2006 e 2007 (20),
vista la sua risoluzione del 26 marzo 2009 sui prezzi dei prodotti alimentari in Europa (21),
vista la dichiarazione scritta del Parlamento del 19 febbraio 2008 su uno studio e soluzioni all'abuso di potere dei grandi supermercati operanti nell'Unione europea (22),
visti l'articolo 48 e l'articolo 119, paragrafo 2, del suo regolamento,
vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (A7-0025/2010),
A. |
considerando che l'eccezionalità della situazione economica degli ultimi due anni ha richiesto interventi altrettanto eccezionali, |
B. |
considerando che l'Unione europea ha per la prima volta in assoluto fatto ricorso all'articolo 107, paragrafo 3, lettere b) e c) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, |
C. |
considerando che in tempi di crisi è indispensabile che i mercati funzionino correttamente e che le regole di concorrenza siano applicate in modo flessibile ma rigoroso, |
D. |
considerando che il protezionismo e le distorsioni di concorrenza non farebbero che approfondire e prolungare la crisi, |
E. |
considerando che il crescente deficit di bilancio e il crescente debito pubblico in molti Stati membri rischia di rallentare la ripresa e la crescita economica per gli anni e forse i decenni a venire, |
F. |
considerando che dall'ottobre 2008 i governi degli Stati membri concedono garanzie su crediti bancari in risposta alla crisi finanziaria; considerando che l'emissione di titoli garantiti è stata consistente ed ha fornito alle banche una fonte importante di finanziamenti assicurando protezione contro i rischi che minacciano il sistema finanziario, |
G. |
considerando che le analisi empiriche indicano come le garanzie dei governi degli Stati membri abbiano prodotto un certo numero di effetti e di distorsioni, come il restringimento dello spread dei titoli privati, effetti di cui si dovrà tener conto al momento di decidere se prorogare le garanzie nel 2010, |
H. |
considerando che la capacità delle imprese multinazionali di fare ampio uso dei paradisi fiscali e dei centri off-shore nel quadro delle loro strategie di elusione fiscale contravviene al principio di concorrenza leale, |
I. |
considerando che la governance fiscale è un fattore importante per mantenere condizioni favorevoli a una concorrenza leale e per migliorare il funzionamento del mercato interno, |
Considerazioni generali
1. |
accoglie con favore la relazione sulla politica di concorrenza 2008, e in particolare il suo capitolo di approfondimento sui cartelli e i consumatori; sostiene la creazione dell'Unità per le relazioni con i consumatori; fa presente che l'esistenza di cartelli danneggia i consumatori; deplora la difficoltà per i consumatori di trarre benefici dalla concorrenza; |
2. |
evidenzia il fatto che i cartelli costituiscono una delle più gravi violazioni delle norme di concorrenza, perturbano la catena del valore, danneggiano i consumatori e hanno forti ripercussioni negative sull'economia; esorta la Commissione a proseguire nella sua energica azione di contrasto e di prevenzione dei cartelli; saluta con soddisfazione strumenti quali il pacchetto «transattivo» (settlement package) che permette alla Commissione di chiudere i casi di cartello mediante una procedura semplificata in virtù della quale le imprese, viste le prove a loro carico, optano per il riconoscimento della loro partecipazione al cartello ottenendo una riduzione dell'ammenda; ricorda che la politica di concorrenza e l'applicazione sistematica delle norme in materia sono fattori essenziali per un mercato interno europeo ben funzionante e competitivo che favorisca l'efficienza, l'eccellenza imprenditoriale e la protezione dei consumatori; ritiene in particolare che la lotta contro i cartelli sia fondamentale per garantire che i consumatori traggano beneficio da un regime di concorrenza grazie a prezzi più bassi e a una più ampia scelta di prodotti e servizi; |
3. |
chiede che il Parlamento sia ampiamente associato all'elaborazione della politica di concorrenza, anche mediante l'introduzione di un ruolo colegislativo e dell'obbligo di tenerlo informato in merito a ogni iniziativa in tale settore; |
4. |
invita la Commissione a informare il Parlamento nel corso del 2010 sulle azioni specifiche che intende adottare in materia di concorrenza a seguito dell'entrata in vigore del nuovo trattato di Lisbona; |
5. |
chiede alla Commissione di riferire al Parlamento in dettaglio e con periodicità annuale circa il seguito dato alla raccomandazioni da esso formulate e di spiegare ogni divergenza rispetto ad esse; |
6. |
incoraggia la Commissione ad avviare un dialogo costante e permanente con le associazioni dei consumatori al fine di individuare i problemi della concorrenza e le priorità in materia di applicazione della legislazione; chiede una relazione completa sulle attività dell'Unità per le relazioni con i consumatori della DG Concorrenza; |
7. |
invita la Commissione a mettere a disposizione del pubblico tutte le valutazioni e tutti gli studi che saranno citati nella sue future relazioni annuali sulla concorrenza e a ricorrere a esperti indipendenti e affidabili per la loro elaborazione; |
8. |
chiede nuovamente alla Commissione di effettuare con urgenza una verifica delle risorse umane in forza presso la Direzione generale per la concorrenza e di assicurare che gli effettivi assegnati siano in grado di far fronte al crescente carico di lavoro; |
9. |
rileva l'esigenza di regole di concorrenza precise, solide e rispettose delle PMI, basate sul principio «pensare innanzitutto in piccolo», sancito nell'Atto sulle piccole imprese per l'Europa; |
10. |
invita la Commissione ad includere nella sua prossima relazione uno specifico capitolo di approfondimento sulle PMI e la concorrenza; sottolinea l'elevato costo del sistema dei brevetti per le PMI, dovuto in particolare al rischio di contenziosi da parte di entità non operanti; richiama l'attenzione sull'innovazione aperta e sul patrimonio comune di conoscenza; chiede alle PMI di sfruttare i risultati del Settimo programma quadro in termini di accesso aperto; |
11. |
invita la Commissione ad avvalersi dell'articolo 12 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (ex articolo 153, paragrafo 2, del trattato CE), in cui si afferma chiaramente che «nella definizione e nell'attuazione di altre politiche o attività dell'Unione sono prese in considerazione le esigenze inerenti alla tutela dei consumatori», quale base giuridica per la futura legislazione sul mercato interno; |
12. |
chiede alla Commissione di insistere sull'attuazione del pacchetto telecomunicazioni; |
13. |
giudica positivamente la pubblicazione della comunicazione della Commissione dal titolo «Orientamenti sulle priorità della Commissione nell'applicazione dell'articolo 82 del trattato CE al comportamento abusivo delle imprese dominanti volto all'esclusione dei concorrenti»; ritiene che gli Orientamenti rappresentino un passo avanti in quanto prevedono maggiore trasparenza e prevedibilità riguardo a un possibile intervento della Commissione, ma che essi non dovrebbero mai limitare o condizionare la capacità della Commissione di agire in tale ambito sulla base di quello che è ora il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea; |
14. |
sottolinea che nel 2008, per la prima volta nella storia della politica di concorrenza dell’UE, sono state comminate ammende per inosservanza di una precedente decisione della Commissione; |
Aiuti di Stato
15. |
sottolinea che è importante che la Commissione sorvegli attentamente l'utilizzo degli aiuti di Stato per assicurare che tali misure di sostegno non siano impiegate per proteggere le industrie nazionali a detrimento del mercato interno e dei consumatori europei; |
16. |
ritiene quindi essenziale, in sede di valutazione della conformità degli aiuti di Stato con il trattato, trovare il giusto equilibrio tra gli effetti negativi di tali aiuti sulla concorrenza e sulle finanze pubbliche e i loro effetti positivi in termini di interessi comuni; |
17. |
invita la Commissione a valutare la dimensione esterna degli effetti della prevista disciplina bancaria, soprattutto sulla competitività delle banche europee; |
18. |
ritiene che le politiche in materia di aiuti di Stato adottate in relazione agli istituti di credito e a favore del processo di ripresa economica abbiano contribuito a stabilizzare il mercato finanziario e a contrastare gli effetti della stretta creditizia sull'economia reale; |
19. |
nota che la politica degli aiuti di Stato è parte integrante della politica di concorrenza e che il controllo degli aiuti di Stato riflette la necessità di mantenere condizioni concorrenziali omogenee per tutte le imprese che operano nel mercato interno; si chiede in tale contesto in quale misura gli aiuti di Stato erogati a favore del mercato finanziario abbiano provocato distorsioni della concorrenza; chiede che venga redatta una relazione indipendente sui potenziali effetti distorsivi dell'intervento dello Stato nel settore finanziario; chiede alla Commissione di riferire in merito al processo di ristrutturazione condotto dai beneficiari di aiuti di Stato e di fornire maggiore chiarezza relativamente alla restituzione degli aiuti di Stato e alle possibili sanzioni in caso di mancato ripagamento; sollecita la Commissione a precisare i provvedimenti obbligatori di ristrutturazione in relazione ai potenziali effetti distorsivi in termini di differenti condizioni di rimborso fra i vari Stati membri; chiede maggiore chiarezza in merito ai criteri di disinvestimento e al loro impatto a medio termine per le società interessate; |
20. |
è preoccupato per le sovvenzioni e le distorsioni generate dalle garanzie sui finanziamenti bancari concesse dagli Stati membri; sollecita la Commissione a valutare l'entità del sovvenzionamento rappresentato da dette garanzie, ad analizzarne la compatibilità con il diritto della concorrenza UE e a studiare gli interventi necessari per rettificare ogni distorsione legata alle garanzie in questione; |
21. |
chiede alla Commissione di esaminare ulteriormente con urgenza il motivo per cui gli aiuti statali concessi alle banche non si trasmettano all'economia reale e di adottare misure nei confronti delle banche che manifestamente non trasmettono i benefici apportati dagli aiuti di Stato o si rifiutano di farlo; |
22. |
rileva che la Commissione ha già avviato il processo di eliminazione progressiva dell'assistenza statale e di imposizione di ristrutturazioni e dismissioni; riconosce che, per conseguire i suoi scopi, tale processo deve essere flessibile, ma che la Commissione deve comunque dare orientamenti in merito; è persuaso che l'intervento statale non debba prolungarsi oltre misura e che sia necessario elaborare quanto prima possibile delle strategie di uscita; |
23. |
insiste sulla necessità di coordinare le strategia di uscita, soprattutto per quanto riguarda l'abbandono progressivo del sostegno al settore bancario; sottolinea che tale coordinamento è essenziale per evitare eventuali distorsioni della concorrenza risultanti da una situazione che vede da un lato banche sovvenzionate in certa misura nei paesi che mantengono i programmi di sostegno a loro favore e dall'altro banche prive di tali benefici nei paesi che eliminano progressivamente tali aiuti; |
24. |
ritiene che il sistema di norme di concorrenza abbia attenuato finora i problemi ma che la crisi abbia fatto emergere l'urgente necessità di un quadro di riferimento dell'UE per la gestione di crisi transfrontaliere nel settore finanziario, che contempli una soluzione per le istituzioni «troppo grandi per fallire» e la piena e rapida attuazione delle raccomandazioni della relazione Larosière, fra cui quelle relative a un regolatore europeo unico, a un sistema di garanzia depositi e a un fondo di salvataggio o un sistema equivalente; |
25. |
chiede che la Commissione riferisca in merito alle misure nazionali di aiuti di Stato, alle differenze tra i regimi nazionali, ai loro possibili effetti di distorsione della concorrenza e alle divergenze economiche che ne potrebbero derivare; chiede alla Commissione di elaborare proposte ai fini di un approccio europeo unico che sia più coerente; |
26. |
invita la Commissione a intensificare l'indagine relativa alla possibilità di cumulo illegale di aiuti di Stato da una parte e strumenti comunitari dall'altra, come i fondi strutturali o il fondo di adeguamento alla globalizzazione, in modo da garantire la coerenza della sua azione; |
27. |
invita la Commissione a spiegare su quali criteri si baserà una possibile estensione del quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuti di Stato; |
28. |
ribadisce che gli aiuti di stato dovrebbero essere compatibili con gli obiettivi della strategia di Lisbona-Göteborg e con il pacchetto di misure clima-energia; sollecita gli Stati membri ad eliminare le sovvenzioni dannose che incentivano, tra l'altro, il consumo o la produzione di combustibili fossili, con conseguente aumento delle emissioni di gas serra; sottolinea più in generale la necessità di intraprendere valutazioni ambientali strategiche (VAS) delle politiche e valutazioni di impatto ambientale (VIA) dei progetti previsti nell'ambito del pacchetto di ripresa economica; |
29. |
accoglie con favore i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato a favore della tutela ambientale nel quadro del pacchetto clima-energia, che introduce una valutazione standard per questioni minori e una valutazione approfondita per i casi importanti; |
30. |
chiede alla Commissione di pubblicare nel 2010 una relazione esauriente sull'efficacia degli aiuti di Stato concessi per una «ripresa verde» (ai fini di un passaggio sostanziale verso la sostenibilità, in particolare nel settore automobilistico) e per la protezione ambientale; |
31. |
chiede una relazione analoga sugli aiuti di Stato accordati per il sostegno alle PMI, alla formazione, alla ricerca e sviluppo e all'innovazione; |
32. |
suggerisce che la graduale soppressione del quadro di riferimento comunitario temporaneo per misure di aiuti di Stato atte a sostenere l'accesso alle finanze nell'attuale crisi economica e finanziaria dovrebbe tenere conto della situazione economica (durata della ripresa e entità del calo del PIL) dello Stato membro interessato; |
33. |
chiede alla Commissione di perseverare, nel settore delle telecomunicazioni, nei suoi sforzi intesi a conseguire maggiore trasparenza in relazione alle tariffe per quanto riguarda gli operatori di reti fisse e in particolare quelli di reti mobili; |
34. |
sottolinea la necessità di esaminare la sfida rappresentata dai paradisi fiscali e dai centri offshore per quanto riguarda, tra l'altro, la concorrenza sleale e la stabilità finanziaria; |
35. |
chiede nuovamente l'introduzione di una base imponibile consolidata comune per le società; |
36. |
esorta la Commissione a informare il Parlamento circa la sua verifica della decisione della Commissione sugli aiuti di Stato nel settore dei servizi pubblici, attesa sin dal 19 dicembre 2008 e che ora dovrebbe tenere conto dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona; |
37. |
rileva con preoccupazione che il recupero degli aiuti di Stato illegali è un processo lungo e gravoso e che un numero ristretto di Stati membri è responsabile per quasi tutte le cause in corso; incoraggia la Commissione a rafforzare ulteriormente le procedure e a mantenere la pressione sugli Stati membri, in particolare su quelli recidivi; |
38. |
chiede alla Commissione di eseguire un'indagine approfondita sull'uso generalizzato su larga scala, da parte di alcune imprese europee, di contratti e tirocini di lavoratori altamente qualificati assunti temporaneamente a basso costo, in quanto strategia economica abusiva che pregiudica il principio di un lavoro dignitoso ed è fonte di distorsioni della concorrenza; |
39. |
sottolinea che il fatto di facilitare il finanziamento del capitale di rischio per le PMI è essenziale per promuovere una concorrenza leale; |
40. |
chiede alla Commissione di valutare in che misura i diversi regimi nazionali di sostegno dell'industria automobilistica hanno eventualmente contribuito alla realizzazione di altri obiettivi comunitari, in particolare in relazione alla sostenibilità e alle tecnologie ecocompatibili, e di riferire al riguardo; esorta la Commissione a valutare la competitività all'interno di tale mercato, segnatamente il rapporto tra gli OEM e i fornitori di primo e secondo livello; |
41. |
plaude alla pubblicazione del pacchetto di semplificazione; |
Antitrust
42. |
si compiace dell'approvazione, da parte della Commissione, del Libro Bianco sulle azioni di risarcimento del danno per violazione delle norme antitrust, che considera una vittoria per la protezione dei consumatori all'interno dell'Unione europea; |
43. |
ricorda che i cartelli danneggiano l'economia e rappresentano una delle più gravi violazioni del diritto della concorrenza; ritiene che tali infrazioni del diritto della concorrenza siano contrarie agli interessi dei cittadini dell'Unione, poiché implicano che i vantaggi di prezzi inferiori derivanti da un regime concorrenziale non possono essere trasferiti sui consumatori; ribadisce in tale contesto che qualsiasi futura proposta sui ricorsi collettivi deve rispettare la posizione del Parlamento espressa nella risoluzione del 26 marzo 2009, relativa alle azioni di risarcimento del danno per violazione delle norme antitrust comunitarie, e insiste sul fatto che il Parlamento deve essere coinvolto nell'adozione di tale atto mediante la procedura di codecisione; |
44. |
invita la Commissione a migliorare il coordinamento tra un approccio basato sul diritto della concorrenza e un approccio basato sul diritto dei consumatori nel quadro delle sue iniziative; |
45. |
plaude alla salda posizione adottata dalla Commissione riguardo al comportamento anticoncorrenziale negli ultimi anni, che arreca grande danno ai consumatori e all'economia; evidenzia la necessità di un ampio sostegno dell'opinione pubblica a favore della politica della concorrenza e di una legittimità democratica assicurata dalla partecipazione del Parlamento europeo; esprime preoccupazione per il fatto che il ricorso ad ammende sempre più elevate quale unico strumento possa essere troppo poco incisivo, in particolare considerando la potenziale perdita di posti di lavoro dovuta all'incapacità di pagare, e chiede che sia elaborata un'ampia gamma di strumenti più sofisticati, che affrontino questioni quali la responsabilità individuale, la trasparenza e la responsabilità delle imprese, procedure più brevi, il diritto alla difesa e a un giusto processo, meccanismi per assicurare una gestione efficace delle domande di trattamento favorevole (in particolare per superare l'interferenza causata dai processi di scoperta negli Stati Uniti), programmi di conformità delle imprese e lo sviluppo di norme europee; favorisce un approccio «bastone e carota», con sanzioni che fungano da vero deterrente, in particolare per i recidivi, incoraggiando al contempo il rispetto delle regole; |
46. |
ritiene che, quando una stessa impresa commette una serie di infrazioni multiple del diritto della concorrenza, siano necessarie misure deterrenti più severe per applicare le norme antitrust nei casi relativi ai cartelli o per combattere gli abusi di posizione dominante; |
47. |
invita la Commissione e gli Stati membri a introdurre il principio della responsabilità individuale; |
48. |
invita la Commissione a considerare il ruolo dei programmi di conformità come strumento di lotta contro i comportamenti anticoncorrenziali; |
49. |
invita la Commissione a definire criteri specifici in base ai quali stabilire se un'impresa abbia agito intenzionalmente o con negligenza; |
50. |
invita la Commissione a definire criteri specifici in base ai quali le società madri dovrebbero essere considerate solidalmente responsabili del comportamento di cartello delle loro filiali; |
51. |
segnala che in termini comparativi le PMI risentono più duramente di ammende sproporzionate rispetto alle imprese di grandi dimensioni; |
52. |
ritiene che le ammende dovrebbero essere proporzionate alla violazione; propone altresì che, in determinate circostanze, al momento del calcolo dell'ammenda si tenga conto dei pertinenti importi versati a titolo di risarcimento; chiede alla Commissione di rivedere la base di calcolo delle ammende e, se del caso, di incorporare i nuovi principi in materia di ammende nel regolamento (CE) n. 1/2003; |
53. |
invita la Commissione a introdurre uno «sportello unico» per le richieste di trattamento favorevole; |
54. |
si aspetta di essere debitamente informato e consultato riguardo a eventuali modifiche al regolamento di esenzione per categoria nel settore automobilistico, entro tempi che gli consentano di effettuare un controllo adeguato e di apportare un contributo approfondito, tenendo conto della necessità urgente di dare a tale settore una prospettiva prevedibile che gli consenta di adottare le misure adeguate; |
55. |
sottolinea la necessità di un'effettiva cooperazione con il Parlamento nonché con le organizzazioni dei consumatori e delle piccole imprese in merito ad eventuali modifiche del regolamento di esenzione per categoria applicabile agli accordi verticali; rileva che un quadro regolamentare tale da incoraggiare un'azione coesa da parte dei vari operatori del mercato costituisce il modo migliore per affrontare il danno potenziale causato ai consumatori dalla mancanza di scelta; |
56. |
ribadisce la richiesta di effettuare una verifica adeguata, comprendente un'audizione in Parlamento delle organizzazioni di utenti finali, del progetto di regolamento della Commissione concernente l'esenzione per categoria applicabile al settore automobilistico e del progetto di orientamenti supplementari; chiede alla Commissione di garantire norme resistenti al tempo a partire dal 1o giugno 2010; |
57. |
si compiace al riguardo della proposta della Commissione relativa a un quadro regolamentare più rigoroso applicabile ai servizi post-vendita, al fine di ridurre l'elevato livello di spesa dei consumatori per operazioni di riparazione e manutenzione, dovuto a pratiche distorsive della concorrenza come l'esclusione di prestatori di servizi indipendenti; |
58. |
si aspetta che gli interessi dei piccoli e medi concessionari di autoveicoli siano tenuti in considerazione nel prossimo regime normativo sulla concorrenza per il settore dei veicoli a motore; ritiene, in caso contrario, che il regolamento di esenzione per categoria applicabile al settore automobilistico dovrebbe essere mantenuto nella sua forma attuale; |
59. |
chiede di essere consultato su eventuali modifiche proposte al regolamento di esenzione per categoria applicabile agli accordi verticali, entro tempi che gli consentano di effettuare un controllo adeguato e di apportare un contributo approfondito; |
Controllo delle concentrazioni
60. |
accoglie con soddisfazione l'obiettivo di un ulteriore miglioramento dei meccanismi di riferimento e di una maggiore coerenza nella valutazione delle operazioni di concentrazione, e incoraggia la Commissione a esaminare ulteriormente gli effetti della regola dei due terzi; |
61. |
plaude alla revisione della comunicazione della Commissione concernente le misure correttive considerate adeguate a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio e del regolamento (CE) n. 802/2004 della Commissione, che codifica sentenze recenti della Corte di giustizia, tiene conto delle conclusioni tratte dallo studio sulle misure correttive e affronta i punti sollevati durante la consultazione pubblica; |
62. |
chiede alla Commissione di elaborare una relazione paese per paese sull'applicazione dell'articolo 21, paragrafo 4, del regolamento CE sulle concentrazioni, secondo il quale le considerazioni di politica pubblica prevalgono sulle considerazioni in materia di concorrenza; |
63. |
sottolinea che l'attuale crisi economica non giustifica un rilassamento delle politiche UE di controllo delle concentrazioni; |
Indagini settoriali
64. |
invita la Commissione a definire i criteri applicabili per l'avvio di un'indagine settoriale; ritiene che la Commissione dovrebbe agire non solo in seguito alle denunce provenienti dal settore o dai consumatori ma anche su raccomandazione del Parlamento; |
65. |
chiede alla Commissione di indagare sulla ripartizione dei margini nelle catene di produzione e distribuzione, in linea con la risoluzione del Parlamento del 26 marzo 2009 sui prezzi dei prodotti alimentari in Europa; chiede alla Commissione di proporre misure adeguate, tra cui un regolamento, per proteggere i consumatori, i lavoratori e i produttori da qualsiasi abuso di posizione dominante o da impatti negativi identificati nel corso dell'indagine di cui sopra; |
66. |
chiede ancora una volta a tale riguardo che vengano condotte indagini settoriali nell'ambito della pubblicità on-line e delle relazioni tra i produttori di beni agricoli (in particolare di prodotti lattiero-caseari), gli acquirenti intermedi, i grandi distributori e i consumatori finali; chiede che venga condotta un'indagine sulle concentrazioni mediatiche, compresi tutti i canali di distribuzione del contenuto, come la stampa, la radiotelevisione e l'internet; chiede che la Commissione presenti un'analisi della concorrenza nei settori delle telecomunicazioni, degli autoveicoli e dei servizi finanziari; |
67. |
insiste sulla necessità di indagini settoriali esaustive e di misure di controllo, in stretta cooperazione con le autorità della Rete europea della concorrenza (REC), nel settore alimentare e in particolare nella catena di distribuzione dei prodotti lattiero-caseari; |
68. |
chiede alla Commissione di continuare a monitorare i prezzi dei prodotti alimentari nell'Unione europea e le condizioni di concorrenza nell'industria alimentare; |
69. |
sottolinea la necessità di migliorare la concorrenza nel settore farmaceutico, adottando misure appropriate per combattere le pratiche delle imprese farmaceutiche che, secondo quanto risulta dall'indagine settoriale condotta dalla DG Concorrenza, possono portare a ritardare o bloccare l'ingresso di farmaci generici sul mercato; |
70. |
si compiace dell'analisi effettuata dalla Commissione nel settore energetico; chiede alla Commissione di esaminare in quale misura la mancanza di investimenti infrastrutturali, in particolare nelle interconnessioni per il gas e l'elettricità, stia ostacolando la concorrenza; fa presente che la sicurezza dell'approvvigionamento e un'effettiva concorrenza nel mercato energetico non possono essere realizzate senza un'infrastruttura energetica interconnessa e ben funzionante; |
71. |
esprime preoccupazione per l'insufficiente concorrenza nel settore delle telecomunicazioni; chiede che venga condotta un'ulteriore indagine settoriale; insiste affinché l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) promuova la concorrenza soprattutto attraverso analisi di mercato pertinenti; insiste quindi affinché il suo segretariato sia dotato di risorse sufficienti a tal fine; |
72. |
deplora il fatto che la Commissione, nella sua relazione, affronti solo sommariamente la questione della cooperazione interistituzionale con il Parlamento e non risponda alle seguenti richieste formulate dal Parlamento nella sua risoluzione del 10 marzo 2009:
|
73. |
chiede ancora una volta che venga effettuata un'indagine sull'applicazione delle norme sugli appalti pubblici e si analizzi se le differenze nazionali conducano a una distorsione della concorrenza; |
*
* *
74. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. |
(1) COM(2009)0374.
(2) GU L 1 del 4.1.2003, pag. 1.
(3) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
(4) GU L 336 del 29.12.1999, pag. 21.
(5) GU L 203 dell'1.8.2002, pag. 30.
(6) GU L 312 del 29.11.2005, pag. 67.
(7) GU C 10 del 15.1.2009, pag. 2.
(8) GU C 16 del 22.1.2009, pag. 1.
(9) GU C 45 del 24.2.2009, pag. 7.
(10) GU C 72 del 26.3.2009, pag. 1.
(11) GU C 195 del 19.8.2009, pag. 9.
(12) GU C 270 del 25.10.2008, pag. 8.
(13) COM(2008)0165.
(14) Testi approvati, P6_TA(2009)0187.
(15) GU C 136 del 16.6.2009, pag. 13.
(16) GU C 136 del 16.6.2009, pag. 3.
(17) GU C 85 del 9.4.2009, pag. 1.
(18) GU C 82 dell'1.4.2008, pag. 1.
(19) Testi approvati, P6_TA(2005)0033.
(20) Testi approvati, P6_TA(2009)0099.
(21) Testi approvati, P6_TA(2009)0191.
(22) GU C 184 E del 6.8.2009, pag. 23.