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Dokument 52004AE1653
Opinion of the European Economic and Social Committee on the ‘Proposal for a Council Regulation amending Regulation (EC) No. 1260/1999 laying down general provisions on the Structural Funds concerning the extension of the duration of the PEACE programme and the granting of new commitment appropriations’(COM(2004) 631 final)
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1260/1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali per quanto riguarda la proroga del programma PEACE e la concessione di nuovi stanziamenti d'impegno COM (2004) 631 def.
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1260/1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali per quanto riguarda la proroga del programma PEACE e la concessione di nuovi stanziamenti d'impegno COM (2004) 631 def.
GU C 157 del 28.6.2005, str. 147–148
(ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
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28.6.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 157/147 |
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1260/1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali per quanto riguarda la proroga del programma PEACE e la concessione di nuovi stanziamenti d'impegno
COM (2004) 631 def.
(2005/C 157/26)
Il Consiglio, in data 9 dicembre 2004, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 262 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla proposta di cui sopra.
Vista l'urgenza dei lavori, il Comitato economico e sociale europeo, nel corso della 413a sessione plenaria del 16 dicembre 2004, ha nominato relatore generale SIMPSON e ha adottato il seguente parere all'unanimità.
1. Introduzione
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1.1 |
L'Unione europea ha sostenuto le attività volte a favorire il processo di pace e di riconciliazione nell'Irlanda del nord e nella corrispondente regione frontaliera dell'Irlanda fin dal 1995 attraverso due diversi programmi per la pace: il programma speciale di sostegno della pace e della riconciliazione 1995-1999 (PEACE I) e il programma dell'Unione europea per la pace e la riconciliazione 2000-2004 (PEACE II). |
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1.2 |
I due programmi hanno erogato circa 100 milioni di euro all'anno a favore della regione ammessa al contributo, che comprende l'intera Irlanda del nord e la corrispondente regione frontaliera dell'Irlanda. Ambedue i programmi hanno l'obiettivo di «rafforzare il progresso verso una società pacifica e stabile e promuovere la riconciliazione»; essi finanziano azioni tese a favorire la rivitalizzazione del tessuto economico e l'integrazione sociale e la loro realizzazione è affidata a organi di esecuzione locali. |
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1.3 |
Attualmente il programma PEACE II ha una dotazione finanziaria quinquennale di 531 milioni di euro, pari a 106 milioni di euro all'anno, di cui circa 85 milioni di euro sono destinati all'Irlanda del nord e circa 22 milioni di euro alla regione frontaliera dell'Irlanda. I due Stati membri partecipano con un cofinanziamento del 25 % e fanno in modo che le esigenze addizionali del programma vengano soddisfatte. |
2. Scopo della proposta di regolamento del Consiglio
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2.1 |
Si raccomanda una proroga biennale del programma PEACE II considerando che non è stato ancora completamente raggiunto il livello di progresso politico nell'Irlanda del nord auspicato nel 1998 e che non si è ancora conseguita la stabilità delle istituzioni politiche. Il processo di pacificazione e riconciliazione mantiene un'importanza fondamentale. |
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2.2 |
Nel 2003 si è proceduto simultaneamente a una valutazione ex-post di PEACE I e a una valutazione intermedia di PEACE II. La valutazione ex-post di PEACE I è arrivata alla conclusione che il programma aveva efficacemente incentivato la partecipazione e la riconciliazione, oltre ad aver dato risultati positivi, chiari e misurabili, in termini di creazione di posti di lavoro, di formazione e di sviluppo imprenditoriale. La valutazione intermedia di PEACE II ha confermato l'opportunità della scelta di concentrarsi sui criteri della pace e della riconciliazione nella fase di selezione dei progetti, e ha evidenziato l'elevata percentuale di progetti di dimensioni transcomunitarie. I due programmi hanno avuto impatti significativi in termini di creazione di posti di lavoro e di sviluppo imprenditoriale. |
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2.3 |
Dalla valutazione intermedia è emersa la chiara esigenza di proseguire le attività di pacificazione, oltre alla raccomandazione di puntare maggiormente sulle attività atte a promuovere direttamente la riconciliazione. La proroga del programma al 2006, proposta dalla Commissione, darebbe seguito alle raccomandazioni della valutazione intermedia, sostenendo gli interventi del programma più rispondenti all'attuale esigenza di sostenere la riconciliazione. |
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2.4 |
Il 18 maggio 2004 il primo ministro del Regno Unito e il Taoiseach (primo ministro) dell'Irlanda hanno scritto al Presidente della Commissione europea mettendo in rilievo le realizzazioni dei due programmi PEACE finanziati dall'Unione europea e i contributi che hanno fornito al processo di pace nell'Irlanda del nord. Essi hanno chiesto la proroga del programma PEACE II fino al dicembre 2006. |
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2.5 |
Il 16 giugno 2004 il Presidente della Commissione europea ha risposto che era intenzione della Commissione mantenere questo impegno. Il 17 e 18 giugno 2004, su richiesta dei due primi ministri di Regno Unito e Irlanda, il Consiglio europeo ha preso atto delle difficoltà che attraversa attualmente il processo di pace nell'Irlanda del nord, e ha confermato il proprio sostegno agli sforzi dei due governi per tentare di ricostituire le istituzioni decentrate. A sostegno di tali sforzi, il Consiglio europeo ha chiesto alla Commissione di esaminare la possibilità di allineare gli interventi previsti dal programma PEACE II con i programmi dei Fondi strutturali che giungono a scadenza nel 2006. |
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2.6 |
In pratica ciò equivale a prorogare di due anni il programma PEACE II. |
3. Proposta di regolamento del Consiglio
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3.1 |
Il documento COM (2004) 631 def. è la risposta della Commissione alla richiesta del Consiglio. Esso propone una proroga di due anni del programma PEACE II con risorse pari a 60 milioni di euro annui, di cui 41 milioni di euro destinati all'Irlanda del nord e 19 milioni di euro per la regione frontaliera irlandese. Ciò corrisponde alla richiesta avanzata dai due Stati membri nel settembre 2004, dopo una pubblica consultazione. |
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3.2 |
Per permettere la proroga del programma PEACE II e per attribuirgli gli ulteriori stanziamenti necessari, la proposta di regolamento del Consiglio modifica il regolamento (CE) n. 1260/1999 recante disposizioni generali sui fondi strutturali per quanto riguarda la durata del programma PEACE II e il totale annuo degli stanziamenti d'impegno dei fondi strutturali fino al 2006. |
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3.3 |
La proposta di regolamento del Consiglio, al fine di consentire il finanziamento di questa proroga a valere sul bilancio dei fondi strutturali, modifica la disposizione del regolamento relativa al totale delle risorse disponibili per gli impegni nell'ambito dei Fondi strutturali, portandolo da 195 miliardi di euro a 195,1 miliardi di euro. Una modifica collegata aumenta l'importo massimo dei Fondi strutturali disponibili per l'obiettivo 1 (compreso il sostegno transitorio) portandolo da 135,9 a 136 miliardi di euro (1). |
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3.4 |
La proposta di regolamento del Consiglio modifica il programma PEACE II estendendone il periodo di durata dal 2000-2004 al 2000-2006. |
4. Conclusioni
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4.1 |
Il Comitato economico e sociale europeo accoglie con favore il contributo dell'Unione europea al consolidamento della pace, della stabilità e della riconciliazione sull'isola d'Irlanda. |
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4.2 |
Il Comitato ha osservato con interesse i progressi conseguiti dal 1995 in poi, anno di adozione del programma PEACE I. Il Comitato ha altresì preso atto, apprezzandole, delle raccomandazioni rivolte alla Commissione dallo Special EU Programmes Body (Organo speciale per i programmi UE), l'organismo responsabile dell'attuazione e del monitoraggio di PEACE II; secondo tali raccomandazioni si dovrebbe semplificare il funzionamento del programma, il quale dovrebbe incentrarsi sulle attività in materia di riconciliazione. |
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4.3 |
Il Comitato riconosce altresì che costruire la pace attraverso il coinvolgimento della popolazione nello sviluppo delle rispettive comunità è un processo continuo. Il Comitato manifesta quindi apprezzamento per il contributo positivo dei partenariati strategici locali istituiti in Irlanda del Nord grazie al programma PEACE II, nel promuovere il ruolo dei partenariati sociali e della società civile. Il Comitato si compiace del successo riportato dai partenariati strategici locali per quanto riguarda l'istituzione di partenariati tra il governo locale ed altri organismi pubblici da un lato e le parti sociali dall'altro. Così facendo, i partenariati strategici locali, insieme con organismi di finanziamento intermediari, hanno promosso la riconciliazione delle divisioni che attraversano la società nordirlandese. Il Comitato esprime la propria gratitudine per il modo in cui le istituzioni comunitarie hanno agevolato lo sviluppo di tali partenariati, che possono fungere da modello per la società civile in altre aree e per altre società divise dell'Unione. |
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4.4 |
In linea con la raccomandazione, contenuta nella valutazione intermedia del programma PEACE II, secondo cui questo dovrebbe concentrarsi maggiormente su attività direttamente rivolte a promuovere la riconciliazione, il Comitato auspica che, l'estensione del programma sia utilizzata per finanziare progetti più direttamente connessi agli obiettivi specifici della pace e della riconciliazione e meno dipendenti da criteri meramente economici, i quali hanno uno scarso impatto sui settori della comunità più colpiti dalle tensioni civili. Il Comitato auspica inoltre che, l'estensione di PEACE II serva a finanziare progetti che affrontano i problemi del razzismo ed altri problemi incontrati dai lavoratori migranti che intendano avvalersi delle politiche comunitarie in materia di libera circolazione. |
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4.5 |
Il Comitato si esprime pertanto a favore dell'adozione della proposta di regolamento. |
Bruxelles, 16 dicembre 2004.
La Presidente
del Comitato economico e sociale europeo
Anne-Marie SIGMUND
(1) Rettifica tecnica: la proposta di regolamento afferma erroneamente che l'importo destinato all'obiettivo 1 è di 135,6 miliardi di euro, mentre l'articolo 7 del regolamento originario (1260/1999) menziona l'importo di 135,9 miliardi. (NdT: non riguarda la versione italiana, che riporta la cifra corretta).