Schengen è il più grande spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne al mondo. Garantisce la libera circolazione a oltre 450 milioni di cittadini dell’Unione europea (UE), nonché ai cittadini di Paesi terzi che vivono nell’UE o che la visitano come turisti, studenti che partecipano a un programma di scambio o per motivi di lavoro (chiunque sia legalmente presente nell’UE).
L’eliminazione dei controlli alle frontiere interne con la garanzia, nel frattempo, di un elevato livello di sicurezza per i cittadini. Ciò comporta l’adozione di criteri rigorosi e uniformi per i controlli alle frontiere esterne comuni, lo sviluppo della cooperazione tra le guardie di frontiera, le forze di polizia nazionali e le autorità giudiziarie e l’uso di sofisticati sistemi di scambio di informazioni.
Da un’iniziativa di cinque paesi, la cooperazione Schengen è diventata un settore politico fondamentale dell’UE, che disciplina la libera circolazione all’interno delle frontiere interne e il controllo delle frontiere esterne, passando attraverso le seguenti fasi.
Schengen comprende un insieme unico di norme che disciplinano:
Questo sistema d’informazione su larga scala:
Il sistema di informazione sui visti consente ai Paesi Schengen di condividere i dati sui visti, in particolare per quanto riguarda le richieste di visto per soggiorni brevi. Analogamente al sistema di informazione Schengen, è gestito dall’Agenzia dell’Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA).
I nuovi Stati membri devono allineare i propri sistemi nazionali a tutte le norme Schengen nell’ambito del processo di allargamento dell’UE. Ciò comporta lo sviluppo della capacità istituzionale e operativa necessaria per applicare le norme Schengen secondo i più elevati standard attraverso un solido quadro nazionale di governance Schengen.
Quando un paese aderisce all’UE, diventa uno Stato Schengen, il che significa che tutte le norme Schengen diventano vincolanti al momento dell’adesione. Tuttavia alcune disposizioni si applicano solo in una fase successiva, come il pieno accesso attivo a tutti i sistemi di informazione, il diritto di rilasciare visti Schengen e l’abolizione dei controlli alle frontiere interne. Affinché si applichino, il nuovo Stato Schengen deve essere sottoposto a una valutazione globale coordinata dalla Commissione ed effettuata in stretta cooperazione con gli Stati membri, nell’ambito del meccanismo di valutazione Schengen.
Una volta che la valutazione conferma che il Paese soddisfa tutte le condizioni necessarie, compresa la capacità di gestire le proprie frontiere esterne e di applicare efficacemente l’acquis di Schengen, il Consiglio dell’Unione europea deve adottare una decisione che autorizza la soppressione dei controlli alle frontiere interne. Questa fase finale segna la piena integrazione del Paese nello spazio Schengen senza frontiere interne.
La convenzione di applicazione dell’accordo di Schengen è entrata in vigore a tutti gli effetti il , eliminando i controlli alle frontiere interne e istituendo di fatto lo spazio Schengen senza frontiere interne.
Per ulteriori informazioni, si veda:
Acquis di Schengen – Accordo fra i governi degli Stati dell’Unione economica Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese relativo all’eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni (GU L 239 del , pag. 13).
Acquis di Schengen — Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen del 14 giugno 1985 tra i governi degli Stati dell’Unione economica del Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese relativa all’eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni (GU L 239 del , pag. 19).
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