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Document JOC_2002_331_E_0025_01

    Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma per il miglioramento della qualità nell’istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi (Erasmus World) (2004-2008) [COM(2002) 401 def. — 2002/0165(COD)]

    GU C 331E del 31.12.2002, p. 25–49 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    52002PC0401

    Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma per il miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi (Erasmus World) (2004-2008) /* COM/2002/0401 def. - COD 2002/0165 */

    Gazzetta ufficiale n. 331 E del 31/12/2002 pag. 0025 - 0049


    Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce un programma per il miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi (Erasmus World) (2004-2008)

    (presentata dalla Commissione)

    RELAZIONE

    1. Introduzione

    La presente proposta è basata sull'articolo 149 del trattato, secondo il quale "La Comunità e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi..." al fine di contribuire allo sviluppo di un'istruzione di qualità in Europa.

    Tale disposizione dev'essere interpretata alla luce di diversi avvenimenti. Il primo è rappresentato dalle conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 24 marzo 2000, in cui si sottolinea che l'Unione europea si trova dinanzi a una svolta epocale risultante dalla globalizzazione e dalle sfide presentate da una nuova economia basata sulla conoscenza, e che deve rispondere a questa nuova situazione.

    Nell'era della globalizzazione e dell'interdipendenza, la risposta degli Stati membri e della Comunità europea alle nuove esigenze nel settore dell'istruzione superiore non può limitarsi ai confini geografici dell'Unione o dell'Europa in senso più ampio.

    In secondo luogo, i ministri dell'Istruzione degli Stati membri e di altri quattordici paesi europei hanno constatato, con la Dichiarazione di Bologna del 19 giugno 1999, che occorre che il sistema dell'istruzione superiore europeo acquisti nel mondo un grado di attrazione corrispondente alla nostra straordinaria tradizione scientifica e culturale.

    I ministri europei competenti per l'istruzione superiore riunitisi a Praga il 19 maggio 2001 hanno ribadito, fra l'altro, l'importanza di aumentare l'attrattiva dell'istruzione superiore europea per gli studenti europei e di altre parti del mondo.

    Inoltre, il potenziale degli istituti d'istruzione superiore, che possono contribuire allo sviluppo di un'Europa della conoscenza, dovrebbe essere sfruttato maggiormente, al fine di istituire delle sinergie tra lo Spazio europeo dell'istruzione superiore e lo Spazio europeo della ricerca.

    In terzo luogo, la presente proposta tiene conto degli sviluppi politici a livello internazionale, e in particolare delle conclusioni del Vertice dei ministri dell'Istruzione del G8, tenutosi a Tokyo nel marzo 2000, che ha incoraggiato i diversi paesi a collaborare sempre più nella loro ricerca di risposte alle nuove sfide nel settore educativo, e rivolge la dovuta considerazione alle conclusioni del vertice dei Capi di Stato del G8 tenutosi a Kananaskis nel giugno 2002, che ha adottato il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa. La proposta tiene anche conto delle politiche adottate dai principali soggetti in gioco nel resto del mondo in risposta alla globalizzazione dell'istruzione superiore, come gli Stati Uniti d'America, il Canada e l'Australia.

    La presente proposta emana dalla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio circa il rafforzamento della cooperazione con i paesi terzi nel campo dell'istruzione superiore, adottata il 18.07.2001 (COM(2001) 385).

    Come già la comunicazione, anche la presente proposta riflette tra l'altro i risultati di uno studio effettuato dall'Associazione per la cooperazione accademica tra febbraio e maggio 2000, intitolato "The Globalisation of Education and Training: Recommendations for a coherent response from the European Union" [1].

    [1] Dr Sybille Reichert, Bernd Wächter, http://europa.eu.int/comm/education/ec-usa/usa.html

    La presente proposta si basa sui dibattiti effettuati e sulle conclusioni adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Tale procedura ha fatto emergere un ampio accordo con le analisi formulate nelle comunicazioni sugli obiettivi generali che la Comunità europea dovrebbe perseguire nella sua cooperazione coi paesi terzi in materia di istruzione superiore e sulla necessità di un nuovo strumento comunitario per la realizzazione di tali obiettivi.

    La proposta dovrebbe anche essere esaminata alla luce della recente comunicazione della Commissione "Un progetto per l'Unione europea" [2], il contributo generale iniziale della Commissione al dibattito sul futuro dell'Europa, che individua nell'istruzione una delle politiche che promuovono la concorrenzialità delle nostre economie e delle nostre aziende, e che occorre sviluppare al fine di rafforzare un'Europa basata sulla conoscenza.

    [2] COM(2002) 247 def. del 22.5.2002.

    Parallelamente alle discussioni istituzionali, la Commissione ha organizzato una serie di incontri-dibattito bilaterali con un campione delle maggiori organizzazioni che partecipano attivamente ad attività capillari internazionali in materia d'istruzione negli Stati membri (British Council, DAAD, EduFrance, ACA). Scopo di questi incontri era discutere e analizzare la validità delle linee d'azione specifiche suggerite nella comunicazione (come la possibile forma di un'offerta europea in materia d'istruzione superiore e i metodi per promuovere l'istruzione superiore europea a livello mondiale). I dibattiti hanno aiutato a compiere la scelta delle misure contenute nella proposta.

    Tenendo conto di tutto ciò, la Commissione ha prodotto un documento operativo che, sulla base degli obiettivi già formulati, descrive in dettaglio i meccanismi di esecuzione e i risultati concreti tramite i quali tali obiettivi potrebbero essere realizzati. Il documento è stato sottoposto a un gruppo di esperti esterni competenti in materia di istruzione superiore, che ha confermato la validità dell'approccio e ha fornito consigli preziosi su taluni aspetti specifici del meccanismo di esecuzione proposto.

    Infine, la preparazione della presente iniziativa si è svolta nel contesto del nuovo slancio impresso dalla Commissione europea al dialogo fra popoli e culture, elevato a politica altamente prioritaria, nonché del riconoscimento del potenziale insito nella cooperazione in materia d'istruzione superiore per quanto riguarda la promozione di comprensione e tolleranza.

    2. Esigenze e sfide aperte dall'internazionalizzazione dell'istruzione superiore

    L'istruzione superiore è soggetta a un fenomeno di crescente internazionalizzazione [3] in risposta al processo di globalizzazione [4]. L'articolo 149, paragrafo 3, del trattato stabilisce che "La Comunità e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi..." al fine di contribuire allo sviluppo di un'istruzione di qualità in Europa. Nello sviluppo dei propri sistemi di istruzione superiore, la Comunità deve dunque mirare a preparare i suoi cittadini e la sua forza lavoro a un ambiente globalizzato, integrando la dimensione internazionale in modo appropriato ed efficace.

    [3] "The process of systematic integration of an international dimension into the teaching, research and public service function of a higher education institution", Wächter, 1999.

    [4] "The forceful changes in the economic, social, political and cultural environment brought about by global competition, the integration of markets, increasingly dense communication networks, information flows and mobility", Van Damme, 1999.

    I programmi comunitari nel settore dell'istruzione, in particolare Erasmus, hanno migliorato in modo significativo le possibilità di cooperazione internazionale tra le università europee. Tuttavia, i vantaggi in termini di concorrenzialità ottenuti dalle università europee grazie alla loro partecipazione a Erasmus, come l'esperienza a proposito del riconoscimento di periodi di studio effettuati all'estero, la trasparenza reciproca dei sistemi d'istruzione a dispetto delle ampie differenze esistenti, la mobilità del personale docente e l'elaborazione di un piano di studi comune, non sono ancora sfruttati appieno.

    Se la Comunità europea si concentra soprattutto sulle esigenze dei cittadini europei e dei sistemi europei di istruzione superiore, è però chiaro che nel mondo vi è una consapevolezza analoga per quanto riguarda le sfide lanciate dalla globalizzazione. Il numero degli studenti che si muovono liberamente in cerca di un'istruzione internazionale è oggi più elevato che mai [5]. I vantaggi comparativi dell'Europa possono essere sfruttati per rispondere alle esigenze degli studenti provenienti da paesi terzi alla ricerca di corsi specialistici o avanzati che non esistono nei loro paesi d'origine.

    [5] Il numero degli studenti stranieri nei paesi dell'OCSE ammontava a 1,41 milioni nel 1999, contro quota 1,3 milioni del 1998 (Fonte: "OECD Trade in Educational Services: Trends and Emerging Issues", Kurt Larsen, John P. Martin, Rosemary Morris, maggio 2002, versione aggiornata). Nel periodo 2000/2001 vi erano 547 867 studenti stranieri negli USA, con un incremento del 6,4% rispetto all'anno accademico precedente. Si tratta dell'incremento annuo più elevato dal 1980.

    Oggigiorno la maggior parte degli studenti in scambio internazionale va negli Stati Uniti (547 867 nel periodo 2000/2001 [6]). In Europa vi è un chiaro squilibrio nei flussi di studenti internazionali: oltre i 3/4 dei circa 400 000 studenti provenienti da paesi non europei che studiano nella Comunità vanno nel Regno Unito, in Francia e in Germania [7]. Gli istituti d'istruzione superiore europei non sono ancora riusciti a combinare le proprie forze, la diversità educativa e l'ampia esperienza nelle attività di rete per offrire corsi unici di livello mondiale che esistano solo in Europa e consentano di massimizzare e condividere maggiormente all'interno della Comunità e con gli altri partner i benefici della mobilità internazionale.

    [6] Fonte: Opendoors (http://www.opendoorsweb.org/).

    [7] Fonte: "UNESCO Statistical Yearbook 1998", capitolo 3.14: "Education at the third level: foreign students by country of origin, in the 50 major host countries".

    L'istruzione superiore svolge un ruolo centrale di spinta all'innovazione, alla crescita economica e occupazionale e alla produttività. Il suo effetto positivo potenziale potrà essere ulteriormente rafforzato se offrirà un accesso al mercato del lavoro a risorse umane mobili e altamente qualificate.

    Se l'istruzione superiore europea vuol continuare ad essere la punta di diamante dello sviluppo, gli istituti devono cercare di allacciare forme di cooperazione con gli omologhi dei paesi terzi che abbiano raggiunto un livello di avanzamento comparabile a quello degli istituti della Comunità europea. Numerosi paesi terzi vedono benefici potenziali nella cooperazione sistematica con gli istituti di istruzione superiore europei, in particolare nell'ambito di reti multilaterali che coinvolgano gli istituti di più di uno Stato membro. Tale cooperazione aumenta il valore degli accordi bilaterali in materia d'istruzione con i singoli Stati membri. È per questo motivo che in quasi tutti gli accordi tra la Comunità europea e i paesi terzi l'istruzione è citata quale settore di potenziale cooperazione. A ogni paese serve che la sua popolazione più istruita disponga di un certo grado di competenza internazionale.

    La posizione dell'Europa quale centro di eccellenza per l'apprendimento non è sempre apprezzata o compresa dalle università dei paesi terzi, né dagli studenti alla ricerca di un'istruzione internazionale. Uno dei motivi di questa situazione è la mancanza di un'identità europea dell'istruzione superiore. Un altro fattore è la mancanza di trasparenza delle procedure preposte alla garanzia di qualità. Per aumentare l'attrattiva delle nostre università occorre una garanzia di qualità pienamente compresa nel mondo.

    Da un altro punto di vista, il successo politico e commerciale dell'Europa nel mondo dipende dalla costruzione di solidi legami con le future classi dirigenti dei paesi terzi e da una loro migliore conoscenza dell'Europa.

    All'indomani della Seconda guerra mondiale, il senatore statunitense J. William Fulbright si rese conto dell'importanza degli scambi accademici per migliorare la comprensione reciproca fra i popoli. Più di cinquant'anni dopo, il programma Fulbright ha un ruolo consolidato di programma USA per eccellenza nel settore dell'istruzione internazionale e del dialogo interculturale. Il programma Fulbright ha anche contribuito enormemente a rafforzare l'attrattiva dell'istruzione superiore statunitense per gli studenti e gli studiosi di tutto il mondo. Inoltre, esso ha aiutato ad aumentare la qualità dell'istruzione superiore negli USA e ha stimolato le diverse università americane a sviluppare servizi internazionali sempre migliori e più forti e di raggio sempre più ampio, nonché a diventare più interessanti in generale per gli studenti stranieri.

    Molti temi al centro dell'internazionalizzazione dell'istruzione superiore possono essere trattati al meglio a livello nazionale (incoraggiamento alle università affinché siano protagoniste attive dell'internazionalizzazione, con l'istituzione di servizi agli studenti, azioni promozionali, piani di studi a orientamento internazionale ecc.) o a livello intergovernativo (convergenza nella struttura dei corsi di laurea, meccanismi più trasparenti di garanzia della qualità). Altri temi possono essere trattati nel quadro delle azioni e dei programmi comunitari esistenti (come Socrates/Erasmus) o tramite strumenti nuovi e diversi dalla presente proposta (come nel caso dei temi riguardanti le condizioni di ammissione dei cittadini di paesi terzi a fini di studio).

    Scopo della presente proposta è integrare gli sforzi a livello nazionale e intergovernativo, con effetto solo nei settori le cui esigenze specifiche ne rendono necessario l'intervento. Dall'analisi di cui sopra consegue che l'intervento della Comunità europea può essere utile per affrontare e risolvere i seguenti problemi:

    - le difficoltà incontrate dalle università europee nello sfruttare i propri vantaggi comparativi per elaborare un'offerta d'istruzione superiore originale e attraente, in particolare a livello post-laurea, per l'istruzione e la ricerca, fornendo un sostegno agli sforzi di collaborazione compiuti in questa direzione dalle università europee;

    - la mancanza di un'identità europea chiaramente distinguibile nel settore dell'istruzione superiore, sostenendo lo sviluppo di un profilo europeo in materia;

    - l'assenza di "prodotti vetrina" come le doppie lauree a livello postuniversitario malgrado una lunga tradizione di lavoro multilaterale a rete e di cooperazione, creando un'etichetta comunitaria per i corsi postuniversitari congiunti di qualità;

    - il crescente squilibrio nell'afflusso di studenti da paesi terzi, che si orientano in maggioranza verso un ridotto numero di Stati membri, incoraggiando la collaborazione tra gli istituti d'istruzione superiore di quegli e di altri Stati membri e istituendo un sistema comunitario di borse di studio;

    - la tendenza diffusa fra gli studenti postuniversitari e gli studiosi più brillanti in cerca di un'istruzione e di un'esperienza internazionale a recarsi negli Stati Uniti; il rischio per il successo politico e commerciale dell'Europa nel mondo rappresentato dalla mancanza di comprensione e di legami nei confronti dell'Europa da parte delle future classe dirigenti dei paesi terzi e dal pericolo di perdere i vantaggi comparativi nell'istruzione superiore a causa della minore attrattiva esercitata dall'Europa nei confronti degli studiosi di punta, istituendo un sistema europeo di borse di studio mirante ad attirare i più bravi e i più brillanti fra gli studenti postuniversitari dei paesi terzi in cerca di un'istruzione internazionale;

    - il rischio di un aumento del deficit di comprensione interculturale fra l'Europa e le altre culture, promuovendo scambi di studenti e studiosi fra l'Europa e il resto del mondo;

    - lo sviluppo insufficiente di sistemi strutturali volti a promuovere ponti tra le reti europee e i centri di eccellenza dei paesi terzi nel campo dell'istruzione superiore e la mobilità esterna di studenti e studiosi nel quadro di un cursus europeo, sostenendo una cooperazione strutturata tra gli istituti d'istruzione superiore in Europa e dei paesi terzi;

    - l'assenza di un'azione coordinata a livello comunitario intesa a promuovere l'attrattiva dell'Europa, nonché di meccanismi atti a garantire la cooperazione internazionale in materia di garanzia della qualità e servizi agli studenti, con conseguente rischio per gli studenti in quanto consumatori di prodotti di mobilità internazionale, incoraggiando la cooperazione fra organizzazioni competenti e/o attive in questi settori.

    L'assenza di un intervento della Comunità causerebbe, a lungo termine, un perpetuarsi e un probabile aggravamento di questi problemi.

    3. Obiettivi della proposta della Commissione

    3.1. Obiettivi generali

    L'obiettivo generale del programma è contribuire a un'istruzione di qualità nell'Unione europea, in particolare promuovendo la cooperazione coi paesi terzi. L'effetto a lungo termine che la presente proposta si ripromette consiste, anzitutto, nel preparare meglio i cittadini europei, ma anche dei paesi terzi nostri partner, a vivere e lavorare in una società globalizzata e basata sulla conoscenza. La proposta intende inoltre garantire la posizione dell'Europa come polo di eccellenza nell'istruzione superiore e, in tal modo, garantire che l'istruzione superiore in Europa diventi una prospettiva sempre più attraente in tutto il mondo. Infine, tramite gli scambi interpersonali e la cooperazione strutturale, concentrandosi sui giovani che potenzialmente ricopriranno in futuro ruoli dirigenti nell'economia e nella società, la proposta cerca di migliorare la comprensione reciproca fra i popoli e le culture, contribuendo in tal modo alla pace e alla stabilità nel mondo, nonché alla realizzazione delle legittime aspirazioni dell'Europa a svolgere un ruolo di primo piano sulla scena internazionale. Nel perseguire tali obiettivi, la Comunità cercherà anche di migliorare i legami fra gli istituti d'istruzione superiore e l'industria.

    3.2. Obiettivi specifici

    Al fine di realizzare questi obiettivi generali, gli effetti diretti e di breve termine perseguiti dal programma possono essere raggruppati come segue:

    - emergere di un'offerta europea chiaramente individuabile nel settore dell'istruzione superiore che risulti attraente sia all'interno dell'UE che al di fuori dei suoi confini;

    - maggiore profilo e visibilità dell'istruzione europea, nonché maggiore accessibilità alla stessa;

    - maggiore interesse a livello mondiale e possibilità più concrete circa l'acquisizione di qualifiche e/o esperienze europee fra i laureati altamente qualificati e gli studiosi di tutto il mondo;

    - cooperazione più strutturata fra gli istituti della Comunità europea e dei paesi terzi e maggiore mobilità dall'Unione europea verso l'esterno nel quadro dei programmi di studio europei.

    3.3. Obiettivi operativi

    La Comunità, mediante inviti a presentare proposte lanciati nel quadro del programma, fornirà un sostegno finanziario al fine di creare:

    - master dell'Unione europea (selezionati per un periodo di cinque anni, con una procedura leggera di revisione annuale sulla base delle relazioni sullo stato d'avanzamento) con la partecipazione di almeno tre istituti d'istruzione superiore di tre Stati membri diversi con l'obiettivo di titoli di studio doppi/multipli.

    L'enfasi sul livello postuniversitario è una scelta operativa consapevole, giustificata in particolare dai motivi seguenti:

    a) fattori quali, fra l'altro, la struttura dei corsi di laurea, la complessità dei piani di studio e l'uso linguistico; gli studi universitari consentirebbero un grado di flessibilità di molto inferiore rispetto ai corsi postuniversitari nell'ottica di sviluppare "prodotti vetrina" europei, come programmi comuni europei sfocianti in titoli di studio doppi;

    b) la Comunità non potrebbe sostenere quantità significative di studenti provenienti da paesi terzi per un periodo di studi universitari dai tre ai sei anni, mentre la durata degli studi a livello di master permette di ottenere una forte proiezione internazionale, compresa la mobilità degli studenti col sostegno comunitario;

    c) il valore aggiunto dell'intervento comunitario sarebbe massimo a livello postuniversitario (master), dal momento che contribuirebbe allo sviluppo della struttura degli studi favorita dal processo di Bologna/Praga. Un elemento chiave in questo senso è l'istituzione di una laurea di primo grado, di un master e di un ciclo di dottorato;

    d) la mobilità internazionale in proporzione è più elevata a livello postuniversitario (master) che universitario;

    e) in termini pratici, il lavoro con studenti di livello postuniversitario rappresenta un'assicurazione contro gli insuccessi, dal momento che lo studente ha già dato prova delle proprie capacità durante il ciclo di studi universitario;

    - borse di studio per i laureati provenienti dai paesi terzi selezionati per un intero periodo di studi (in media quindici mesi) nel quadro di master dell'Unione europea;

    - borse di studio per studiosi in visita accademica (visiting scholar) provenienti dai paesi terzi per incarichi di insegnamento e ricerca (in media tre mesi) connessi coi master dell'Unione europea;

    - partenariati (fino a tre anni) fra master dell'Unione europea e università dei paesi terzi, compresa la mobilità esterna per studenti e personale dell'UE;

    - studi, conferenze, seminari, pubblicazioni, sviluppo congiunto di azioni promozionali e di strumenti web o di altro tipo per sostenere l'istruzione internazionale e la mobilità degli studenti.

    4. Descrizione del programma

    Gli obiettivi generali e specifici del programma saranno perseguiti mediante le seguenti azioni:

    A. MASTER DELL'UNIONE EUROPEA

    B. BORSE DI STUDIO

    C. PARTENARIATI CON GLI ISTITUTI D'ISTRUZIONE SUPERIORE DEI PAESI TERZI

    D. AUMENTO DELL'ATTRATTIVA

    E. MISURE DI SOSTEGNO

    Il programma va considerato uno strumento di politica interna, per cui le azioni di cui sopra saranno finanziate mediante il terzo capitolo del Bilancio comunitario.

    4.1. Master dell'Unione europea

    Scopo specifico di quest'azione è individuare e contraddistinguere (mediante un'etichetta europea) un gruppo di corsi europei post-laurea (master) ospitanti al fine di rafforzare l'attrattiva e la visibilità dell'istruzione europea, incoraggiando le università europee a sfruttare congiuntamente i propri vantaggi comparativi. Anche se l'obiettivo di medio e lungo termine del programma è chiaramente quello di incoraggiare la creazione di nuovi corsi post-laurea, nelle sue fasi iniziali l'azione sarà aperta a reti, già esistenti e nuove, istituite ai fini del programma.

    Ai fini del presente programma, i master dell'Unione europea dovranno:

    a) coinvolgere di regola almeno tre istituti d'istruzione superiore da tre diversi Stati membri;

    b) realizzare un programma di studi che preveda un periodo di studio in almeno due dei tre istituti di cui al punto a);

    c) essere dotati di meccanismi interni per il riconoscimento dei periodi di studio effettuati presso gli istituti partner in conformità del sistema europeo per il trasferimento dei crediti accademici;

    d) sfociare nel rilascio di titoli di studio doppi o multipli riconosciuti o accreditati dagli istituti partecipanti;

    e) riservare un minimo di posti e accogliere gli studenti dei paesi terzi cui sia stato concesso un sostegno finanziario nel quadro del programma;

    f) stabilire condizioni di ammissione trasparenti, con la dovuta considerazione, fra l'altro, per le questioni di genere e di parità di trattamento;

    g) rispettare le norme applicabili alla procedura di selezione dei beneficiari (studenti e studiosi);

    h) istituire sistemi adeguati per facilitare l'accesso e l'accoglienza degli studenti provenienti da paesi terzi (servizi d'informazione, alloggio ecc.);

    i) fornire, se del caso, preparazione e assistenza linguistica agli studenti.

    I corsi europei post-laurea riceveranno l'etichetta tutelata di "master dell'Unione europea" in seguito a una rigorosa procedura di selezione [8].

    [8] L'azione Jean Monnet fornisce un buon esempio di etichetta e di procedura di selezione rigorosa.

    Va osservato che negli attuali sistemi educativi europei la parola "master" è usata in riferimento a corsi e programmi d'istruzione superiore la cui organizzazione e interrelazione rispetto alla struttura dei corsi di laurea ufficiali varia notevolmente da un paese all'altro. Nella selezione dei master dell'Unione europea, il programma dovrà riconoscere questa varietà e tenerne conto. Esso però deve anche cercare di incoraggiare una maggiore convergenza e trasparenza delle strutture delle qualifiche post-laurea, secondo le linee tracciate dai processi di Bologna e di Praga [9].

    [9] Nella misura del possibile, il programma quadro cercherà di costruire sull'esperienza dell'iniziativa master europei condotta durante l'anno accademico 2002-2003 ai sensi del programma Socrates-Erasmus (processo di Bologna) man mano che questa procederà.

    I master dell'Unione europea si svolgeranno sul territorio degli Stati membri dell'Unione europea e dei paesi partecipanti al programma (paesi EFTA/SEE e paesi candidati all'adesione all'Unione europea in osservanza delle pertinenti disposizioni degli strumenti a disciplina dei rapporti tra la Comunità europea e tali paesi). Non vi saranno condizioni relativamente alla lingua o alle lingue in cui tenere i corsi.

    La selezione dei master dell'Unione europea sarà effettuata da una commissione giudicatrice ad alto livello presieduta dalla Commissione. La commissione giudicatrice garantirà la selezione dei soli corsi conformi ai requisiti accademici più elevati e che rispettano strettamente i principi e i criteri stabiliti ai fini del programma. In quest'ottica, la procedura di selezione potrebbe prevedere una consultazione con gli enti di accreditamento e/o le autorità nazionali competenti. Fermo restando che il criterio primario della selezione sarà la qualità, la Commissione cercherà di garantire una rappresentanza geograficamente equilibrata degli Stati membri nei master dell'Unione europea cui sarà attribuita l'apposita etichetta. La selezione dei master terrà in debito conto l'esistenza di poli di eccellenza universitaria nelle regioni più svantaggiate dell'UE, al fine di rafforzare l'influenza economica, sociale e culturale delle università di tali regioni.

    Al fine di garantire continuità e stabilità al sistema, i master dell'Unione europea saranno selezionati per un periodo di cinque anni (con una procedura leggera di revisione annuale sulla base delle relazioni sullo stato d'avanzamento), periodo che potrebbe comprendere un anno di attività preparatorie prima dello svolgimento del corso vero e proprio. I finanziamenti dipenderebbero dalla procedura di revisione annuale, ma dopo la selezione del primo anno sarebbe chiaro un desiderio di continuità e un impegno in questo senso. Si prevede una velocità di crociera di 20 nuovi master dell'Unione europea etichettati all'anno.

    4.2. Borse di studio

    La Comunità istituirà un unico sistema complessivo di borse di studio legato ai master dell'Unione europea e rivolto ai laureati e agli studiosi più qualificati provenienti dai paesi terzi.

    La creazione di un sistema unico garantirà la massima visibilità. Le borse di studio saranno aperte ai cittadini dei paesi terzi diversi da quelli partecipanti al programma ai sensi dell'articolo 12 [10] della decisione, che abbiano già ottenuto un titolo d'istruzione superiore, non siano residenti in nessuno degli Stati membri o dei paesi partecipanti e che potrebbero non aver svolto la propria attività principale (studi, lavoro ecc.) per più di 12 mesi nel corso degli ultimi cinque anni in uno degli Stati membri o dei paesi partecipanti, senza condizioni preliminari per la partecipazione diverse dall'esistenza di relazioni tra l'Unione europea e il paese d'origine degli studenti o degli studiosi in questione. Sarà incoraggiata la partecipazione delle donne e degli studenti svantaggiati provenienti da tali paesi.

    [10] Partecipazione dei paesi EFTA/SEE e dei paesi candidati all'adesione alla Comunità europea.

    Gli istituti partecipanti ai master dell'Unione europea e le altre università ospitanti saranno pressantemente invitati a far sì che le loro procedure di candidatura e selezione evitino o scoraggino la fuga dei cervelli dai paesi meno sviluppati.

    4.2.1. Sistema complessivo per gli studenti

    Al momento non esiste un sistema complessivo della Comunità europea aperto e rivolto alla mobilità degli studenti già laureati oltre le possibilità offerte dal quinto programma quadro di ricerca. Un certo livello di mobilità esiste in virtù di programmi di cooperazione regionale o bilaterale (come Tempus, Alfa, AlBan e Asia-Link). Tuttavia, a causa della loro specificità, i contributi alla mobilità sono assegnati soltanto nel contesto di quadri istituzionali che rafforzino i partenariati, la responsabilizzazione diretta e la condivisione delle competenze, al fine di promuovere una cooperazione strutturata e duratura fra le regioni.

    Il sistema complessivo proposto per gli studenti già laureati sosterrà soggiorni di lunga durata (come proposto nella comunicazione) fino a due anni accademici (20 mesi).

    Le borse di studio saranno legate a un'offerta europea specifica post-laurea, come indicato sopra e, pertanto, avranno un valore aggiunto europeo garantito, contribuendo ad aumentare la qualità dell'istruzione in Europa.

    L'elenco dei master dell'Unione europea titolari di etichetta sarà fatto circolare in tutto il mondo (via Internet). Saranno idonei gli studenti che soddisfano i criteri di cui al secondo paragrafo del punto 4.2. Tali studenti saranno invitati a candidarsi direttamente ai master.

    Ciascun master dell'Unione europea determinerà con precisione le condizioni accademiche per l'ammissione. Gli studenti che richiedono una borsa di studio per poter essere idonei dovranno dimostrare di essere stati ammessi in via di principio a un master dell'Unione europea. I master dell'Unione europea istituiranno appositi comitati di selezione congiunti, per garantire un'equa distribuzione degli studenti fra gli istituti partecipanti. Tali comitati comunicheranno alla Commissione l'elenco di preselezione.

    La selezione sarà effettuata da una commissione giudicatrice presieduta dalla Commissione. La commissione giudicatrice garantirà l'opportuno equilibrio all'interno dei master dell'Unione europea, dei settori di studio e delle regioni di provenienza, e incoraggerà la partecipazione delle donne e degli studenti svantaggiati dei paesi terzi. A tal fine, e in misura limitata, la commissione se necessario potrà ridistribuire i flussi studenteschi.

    Il sostegno finanziario è concesso per un massimo di due anni accademici. La durata media di un master dell'Unione europea sarà di circa 15 mesi, e il sistema cercherà di raggiungere la velocità di crociera di più di 2 000 borse di studio.

    4.2.2. Sistema per gli studiosi in visita accademica

    La Comunità sosterrà gli studiosi dei paesi terzi (cittadini di paesi terzi con un'esperienza accademica e/o professionale di prim'ordine) in visita ai master dell'Unione europea per svolgere incarichi di insegnamento e ricerca e lavoro scientifico presso gli istituti partecipanti ai master.

    A completamento del sistema per studenti, e al fine di rafforzare la dimensione internazionale del programma, i master dell'Unione europea saranno incoraggiati a coinvolgere nelle proprie attività studiosi di livello mondiale. Dovranno pertanto essere concessi contributi agli studiosi in visita ai master dell'Unione europea per svolgere incarichi di insegnamento e ricerca e lavoro scientifico.

    Tali attività saranno connesse in via prioritaria al contenuto del master dell'Unione europea, ma gli istituti partecipanti ai master saranno incoraggiati a trarre profitto dalla presenza degli studiosi in visita durante l'anno accademico.

    Ogni master dell'Unione europea può ospitare tre studiosi in visita per anno accademico. Il periodo dei contributi avrà una durata media di tre mesi.

    La procedura di selezione sarà identica a quella proposta per il sistema per gli studenti già laureati.

    Entro il 2008, potranno beneficiare del sistema fino a 480 studiosi all'anno.

    4.3. Partenariati con gli istituti d'istruzione superiore dei paesi terzi

    I partenariati con gli istituti d'istruzione superiore dei paesi terzi hanno l'obiettivo di aprire l'istruzione superiore europea e rafforzarne la presenza nel mondo. Tale obiettivo sarà realizzato grazie all'istituzione di rapporti strutturati fra gli istituti. Incoraggiando il dialogo e l'accordo su temi quali il riconoscimento reciproco e l'accreditamento, tali rapporti strutturati creeranno ponti duraturi per gli scambi culturali ed educativi, e fungeranno da prototipo per l'attuazione di clausole educative negli accordi di associazione, nelle dichiarazioni politiche e nei piani d'azione.

    Contrariamente all'approccio adottato per i programmi di cooperazione esterna, i partenariati rappresentano un'opportunità in più, e non un obbligo, per i master dell'Unione europea. Partenariati con gli istituti di punta nel campo dell'istruzione superiore dei paesi terzi aumenteranno l'attrattiva dei master dell'Unione europea e contribuiranno ai loro obiettivi didattici.

    I partenariati creeranno così il contesto in cui inserire la mobilità esterna degli studenti e degli studiosi dell'UE partecipanti ai master dell'Unione europea.

    La Commissione darà la priorità ai paesi con settori dell'istruzione superiore altamente sviluppati e/o con istituti abbastanza sviluppati da poter cooperare su una base di parità.

    I partenariati avranno le seguenti caratteristiche fondamentali:

    - la Comunità europea fornirà un sostegno ai master dell'Unione europea affinché possano stabilire delle cooperazioni con gli istituti dei paesi terzi;

    - tale cooperazione assumerà la forma di progetti di partenariato, sulla base della cooperazione fra i master dell'UE e gli istituti dei paesi terzi;

    - i progetti di partenariato saranno definiti per periodi fino ad un massimo di tre anni;

    - un master dell'Unione europea può avere istituti partner in più di un paese terzo;

    - un progetto di partenariato fornirà il contesto in cui inserire la mobilità esterna; tale mobilità verso l'esterno sarà costituita anzitutto da studenti iscritti ai master dell'Unione europea e dai loro docenti;

    - per essere idonei alla mobilità esterna, gli studenti e gli studiosi dovranno essere stati cittadini dell'UE, o di paesi terzi ma con residenza legale nell'UE, per almeno tre anni (e per fini diversi dallo studio) prima dell'inizio della loro mobilità esterna;

    - i periodi di studio presso l'istituto ospitante (cioè quello non europeo) saranno considerati parte integrante del piano di studi presso l'istituto d'invio, il che renderà necessario un consenso preventivo in materia di riconoscimento dei crediti; in linea di massima, i periodi di studio avranno una durata minima di un mese e una massima di sei.

    Le attività dei progetti di partenariato comprenderanno anche:

    - incarichi d'insegnamento presso un istituto partner che sostengano lo sviluppo del piano di studi previsto dal progetto;

    - scambi di docenti, formatori, amministratori e altri specialisti interessati;

    - elaborazione e divulgazione di nuove metodologie nel campo dell'istruzione superiore, compresi l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'e-learning e l'apprendimento aperto e a distanza;

    - sviluppo di sistemi di cooperazione con le università dei paesi terzi al fine di offrire un corso nel paese in questione.

    I master dell'Unione europea in cerca di un partenariato con un paese terzo riceveranno uno stanziamento globale per istituto partner di un paese terzo, fino a un certo massimale. I master dell'Unione europea potranno costituire partenariati in diversi paesi terzi, mentre potranno essere imposti limiti sul numero di istituti situati nello stesso paese terzo.

    I master inoltre riceveranno un sostegno per la mobilità degli studenti europei. Si può prevedere che un massimo di cinque studenti all'anno per istituto partecipante a un master dell'Unione europea riceverà un sostegno allo studio presso un'università partner di un paese terzo. Gli studenti dovranno trascorrere un periodo minimo di un mese e uno massimo di sei presso l'istituto di un paese terzo.

    I docenti e il personale partecipanti ai master dell'Unione europea riceveranno un sostegno per un periodo fino a tre mesi per incarichi d'insegnamento o di ricerca connessi con le attività del master. Il numero dei beneficiari all'anno sarà calcolato in base all'ipotesi che ciascun istituto partecipante a un master dell'Unione europea invierà uno studioso europeo all'anno.

    Le selezione dei partenariati sarà effettuata mediante procedure analoghe a quelle applicabili ai master e alle borse di studio dell'Unione europea. I beneficiari dell'UE saranno scelti dagli istituti, e l'elenco dei partecipanti dovrà essere approvato dalla Commissione.

    4.4. Aumento dell'attrattiva

    Con quest'azione la Comunità sosterrà le attività miranti ad aumentare il profilo e la visibilità dell'istruzione europea, nonché l'accesso alla stessa. La Comunità sosterrà anche attività complementari che contribuiscano agli obiettivi del programma.

    Gli istituti idonei sono organizzazioni pubbliche o private che si occupano di temi connessi col conferimento di un'istruzione superiore a livello internazionale. Le attività saranno condotte nell'ambito di reti che coinvolgano almeno tre organizzazioni provenienti da tre diversi Stati membri e che potranno coinvolgere anche loro omologhi dai paesi terzi. Dette attività (ad esempio seminari, conferenze, gruppi di lavoro, sviluppo di strumenti TIC, produzione di materiale destinato alla pubblicazione ecc.) potranno svolgersi negli Stati membri o in paesi terzi.

    Il programma potrà sostenere il coinvolgimento delle organizzazioni di paesi terzi mediante progetti pilota. Il coinvolgimento per un lungo periodo o strutturale delle organizzazioni di paesi terzi nelle attività complementari sarà possibile soltanto nel contesto di accordi bilaterali.

    4.4.1. Sostegno ad azioni promozionali congiunte

    La Comunità sosterrà gli istituti d'istruzione superiore e le organizzazioni pubbliche senza fini di lucro attive nel settore della promozione dell'istruzione superiore europea all'estero.

    Le attività ammissibili a sostegno possono comprendere:

    - sviluppo di informazioni e strumenti di divulgazione comuni di carattere generale, scritto o visivo, che contribuiscano a una migliore comprensione del valore di uno studio effettuato in Europa;

    - rappresentazione congiunta dell'istruzione superiore europea e dei master dell'Unione europea in occasione delle fiere internazionali e di altri eventi;

    - seminari, gruppi di lavoro e altri mezzi al fine di coordinare gli sforzi d'informazione e divulgazione;

    - attività miranti le aree geografiche dotate di un potenziale significativo in termini di mobilità internazionale degli studenti.

    Le attività promozionali cercheranno di stabilire nessi tra l'istruzione superiore e la ricerca, nonché di sfruttare ove possibile le sinergie potenziali, in particolare col sistema di borse Marie Curie, l'azione Jean Monnet e i centri di studio dell'Unione europea nei paesi terzi.

    Le attività di cui al punto 4.4.1. non riguarderanno la promozione del programma quadro in sé, dal momento che tale attività sarà coperta dalle misure di sostegno tecnico.

    4.4.2. Sostegno ai servizi che agevolano l'accesso degli studenti provenienti dai paesi terzi all'istruzione europea

    La Comunità europea sosterrà attività di collaborazione volte a facilitare l'accesso allo studio in Europa e ad incoraggiarlo.

    Le attività ammissibili a sostegno possono comprendere:

    - sviluppo congiunto di strumenti pedagogici per la formazione linguistica e la preparazione culturale;

    - elaborazione di moduli congiunti di istruzione a distanza rivolti agli studenti dei paesi terzi;

    - servizi di agevolazione della mobilità tra partenariati universitari all'interno e all'esterno dei master dell'Unione europea sopra definiti;

    - servizi per facilitare la mobilità internazionale degli studenti con bambini o altre persone a carico;

    - ulteriore sviluppo di un portale Internet finalizzato ad agevolare l'accesso ai master dell'Unione europea e ad altri corsi europei adatti agli studenti provenienti da paesi terzi.

    L'armonizzazione delle condizioni di ammissione e di residenza per i cittadini dei paesi terzi che arrivano a fini di studio è uno degli aspetti fondamentali per incoraggiare a studiare nell'Unione europea. Al momento, la Commissione europea è al lavoro su una possibile direttiva in materia.

    4.4.3. Attività complementari

    La Comunità europea sosterrà attività complementari connesse a temi di fondamentale importanza per l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore, ad es.:

    - garanzia della qualità, compreso l'accreditamento o altri tipi di specifiche o di etichette di qualità;

    - riconoscimento dei crediti;

    - riconoscimento delle qualifiche europee all'estero e riconoscimento reciproco delle qualifiche con i paesi terzi;

    - esigenze di sviluppo dei piani di studio in evoluzione in una prospettiva internazionale;

    - cambiamenti nella società e nei sistemi educativi in una prospettiva planetaria;

    - sicurezza e salute degli studenti in scambio;

    - aspetti della tutela dei consumatori connessi con l'istruzione internazionale;

    - indagini e studi (ad es. sul processo decisionale degli studenti stranieri che desiderano studiare all'estero, sugli ostacoli a un periodo di studio in Europa).

    Le istituzioni idonee saranno istituti d'istruzione superiore e organizzazioni che si occupano del conferimento di un'istruzione superiore e in particolare quelli indicati più sopra. Le attività sostenute dal programma saranno complementari a quelle intraprese nel quadro della cooperazione all'interno della Comunità europea (ad es. tramite il programma Socrates-Erasmus o il processo di Bologna/Praga).

    Le attività comprenderanno seminari, conferenze, gruppi di lavoro e produzione di materiale destinato alla pubblicazione e potranno svolgersi in paesi terzi o coinvolgere organizzazioni con sede in questi paesi.

    Il programma sosterrà il coinvolgimento delle organizzazioni di paesi terzi soltanto mediante progetti pilota. Il coinvolgimento per un lungo periodo o strutturale delle organizzazioni di paesi terzi nelle attività complementari sarà possibile soltanto nel contesto di un accordo bilaterale.

    Quest'azione potrà sostenere le iniziative progettuali avviate da reti tematiche, compresa l'istituzione di associazioni in paesi/regioni in cui ancora non esistono e il perseguimento di obiettivi specifici mediante progetti congiunti (su temi quali lo sviluppo dei piani di studio, le esigenze della società e la garanzia di qualità). Laddove un accordo bilaterale già esiste, le reti tematiche potranno agevolare lo sviluppo di master e dottorati di ricerca (PhD) da parte di raggruppamenti di istituti e contribuire, mediante azioni orizzontali, al rafforzamento strutturale della cooperazione coi paesi terzi. Nel sostenere tali tipi di attività, la Comunità cercherà di sviluppare sinergie con le reti attive nel settore della ricerca, come le azioni Marie Curie destinate ai ricercatori in inizio carriera.

    La Comunità può sostenere progetti pilota coi paesi terzi al fine di sviluppare ulteriormente la cooperazione nel settore dell'istruzione superiore coi paesi in questione. Nel quadro di quest'azione la Comunità fornirà, mediante un progetto pilota, borse di studio agli studenti dei paesi terzi che desiderino conseguire un titolo di studio post-laurea presso un'università o consorzio di università europee qualora nessun'altra azione preveda un sostegno finanziario a livello d'istruzione superiore e qualora possa essere garantita la complementarità coi sistemi bilaterali a livello di Stati membri.

    La Comunità può sostenere un'Associazione di tutti gli studenti (dei paesi terzi ed europei) che abbiano conseguito un master dell'Unione europea.

    In cooperazione con gli Stati membri e nel rispetto del ruolo del comitato appositamente istituito ai fini del programma, la Commissione istituirà un gruppo scientifico ad alto livello aperto a intellettuali riconosciuti di tutto il mondo, col compito di fornire consigli sullo sviluppo accademico e altri aspetti che riguardano il programma.

    4.5. Misure di assistenza tecnica

    Nell'attuazione del programma la Commissione rivolgerà la dovuta attenzione ai principi guida della semplificazione, della sussidiarietà e dell'economia di scala. Essa cercherà, ove possibile, di promuovere cooperazione e sinergie con le strutture esistenti che si occupano, negli Stati membri, dei contatti nel campo dell'istruzione superiore coi paesi terzi. Pertanto, se la Commissione farà necessariamente ricorso a un'agenzia centrale di esecuzione al fine di garantire un adeguato sostegno in tutta l'UE e la dimensione europea del programma, essa cercherà anche di garantire la cooperazione fra l'agenzia e le strutture e le agenzie già esistenti negli Stati membri, di cui occorrerà fare il massimo uso possibile.

    5. Giustificazione della necessità di un nuovo programma d'azione comunitaria

    5.1. Ricorso a un programma d'azione comunitaria vs. non intervento e/o intervento normativo

    L'articolo 149 del trattato che istituisce la Comunità europea limita l'intervento comunitario nel settore dell'istruzione al sostegno e all'affiancamento dell'azione degli Stati membri, e vieta l'armonizzazione legislativa. Si potrebbe osservare che la Commissione potrebbe conseguire gli obiettivi individuati dal programma limitandosi a incoraggiare la cooperazione intergovernativa e promuovendo il dialogo fra le autorità educative anziché ricorrere a un programma di assistenza finanziaria, e che strumenti giuridici non vincolanti come le raccomandazioni potrebbero servire ad appoggiare il dialogo. Tuttavia, come si è notato precedentemente, alcune necessità e carenze persistono malgrado la cooperazione intergovernativa in corso e malgrado la possibilità, sempre presente, di ricorrere a strumenti giuridici non vincolanti.

    La mancanza di un intervento comunitario causerebbe un persistere delle suddette necessità e carenze e ne potrebbe anche causare un aggravamento nel corso del tempo. L'alternativa è rappresentata da un programma comunitario che, mediante il classico meccanismo di gara degli inviti a presentare proposte e tramite un sostegno finanziario mirato, fornirebbe degli incentivi al cambiamento e imprimerebbe un'accelerazione.

    Quest'impostazione non esclude ma anzi incoraggia attività simultanee e complementari, da adottare al di fuori del programma. Un buon esempio di questo è il lavoro attualmente svolto dalla Commissione per armonizzare le condizioni di ingresso dei cittadini di paesi terzi per ragioni di studio. Questo processo normativo può aumentare l'attrattiva dell'Europa e facilitare gli afflussi di studenti dai paesi terzi. Analogamente, il processo intergovernativo di Bologna/Praga avrà effetti molto positivi nell'ottica di rendere più attraente l'istruzione superiore europea.

    La presente proposta dev'essere vista come uno strumento per rafforzare questi processi, grazie a risultati concreti. Procedendo a questi adempimenti, la Comunità europea sta assolvendo al compito assegnatole dall'articolo 149 del trattato.

    5.2. Necessità di un nuovo programma d'azione vs. uso dei programmi esistenti

    Nella comunicazione del 18 luglio 2001, la Commissione indicava che gli obiettivi della strategia comunitaria di rafforzamento della cooperazione coi paesi terzi sarebbero stati raggiunti, nella misura del possibile, mediante i programmi e le basi giuridiche esistenti.

    Al momento attuale esiste un certo numero di programmi comunitari che potrebbero affrontare le necessità sopra individuate. Il programma Socrates contiene una clausola che consente una limitata cooperazione coi paesi terzi e le organizzazioni internazionali al fine di perseguire gli obiettivi del programma, e le sue attività sono sviluppate nel rispetto di questa clausola in linea con la strategia tracciata dalla comunicazione. La proposta di estendere il programma Tempus ai partner di Meda risponde allo spirito della comunicazione, nella misura in cui amplia significativamente la portata geografica della cooperazione della Comunità europea nel settore dell'istruzione superiore. L'adozione di un sistema di borse di studio per gli studenti già laureati dell'America Latina e la costituzione di nuovi centri di studio dell'UE in Australia e Giappone contribuiranno certamente, nel loro ambito specifico, a raggiungere gli obiettivi generali della strategia comunitaria nel settore. Per quanto riguarda i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), la Comunità ha sostenuto centri regionali d'eccellenza, con ricerca e formazione a livello di master in economia e scienze gestionali, statistica, agraria, medicina e veterinaria. La Comunità continuerà a sostenere l'istruzione superiore nei paesi ACP, soprattutto a livello regionale.

    Tuttavia, nessuno di questi strumenti, la maggior parte dei quali è in vigore da diversi anni, fornisce un quadro adeguato per affrontare in modo adatto l'insieme delle esigenze specifiche sopra individuate. Ad esempio Socrates (e in particolare la sua azione Erasmus) è stato concepito come un programma da far funzionare nell'ambito dell'Unione europea e di un certo numero di paesi terzi indicati dalla decisione del Consiglio. Tuttavia, esso non sostiene la creazione di master dell'Unione europea, e la sua struttura e il suo finanziamento dovrebbero essere completamente modificati in quest'ottica. Allo stesso modo, non vi sono meccanismi in Socrates che consentano di sviluppare una "offerta" specificamente europea di mobilità su larga scala per gli studenti o gli studiosi dei paesi terzi, né di istituire partenariati con le università dei paesi terzi o una mobilità esterna fra l'Unione europea e tali università; parimenti, l'obiettivo di aumentare l'attrattiva dell'istruzione superiore europea non rientra nelle sue competenze. Non sarebbe pertanto possibile realizzare gli obiettivi della presente proposta estendendo il programma Socrates.

    Se da programmi come Tempus, Alfa o Asia-Link scaturisce un importante grado di beneficio reciproco, il loro obiettivo primario è però promuovere le attività di rete a livello regionale e multilaterale nell'ottica di rafforzare il trasferimento di conoscenze e la cooperazione sostenibile. La principale preoccupazione della presente proposta riguarda l'istruzione superiore in Europa e, se i cittadini e gli istituti dei paesi terzi trarranno certamente beneficio dalla loro partecipazione al programma, quest'ultimo va considerato uno strumento orientato anzitutto verso gli interessi della Comunità. Poiché il presente programma completa e non duplica altri programmi di cooperazione esterna, esso rimane aperto ai cittadini dei paesi ammessi ai benefici di tali programmi.

    In conclusione, né Socrates né nessun altro fra i principali programmi educativi affronta le esigenze particolari sopra individuate. Per potersene occupare, i programmi dovrebbero essere radicalmente riformulati, con conseguente istituzione di un nuovo strumento, che è in effetti proprio quanto suggerito dalla presente proposta.

    6. Il valore aggiunto del programma

    Come chiarisce il paragrafo 1 della comunicazione del 18 luglio 2001 sulla cooperazione coi paesi terzi nel settore dell'istruzione superiore, l'azione a livello comunitario è giustificata quando può apportare un "valore aggiunto", vale a dire nei casi in cui, agendo insieme, gli Stati membri possano raggiungere obiettivi più importanti che se agissero separatamente.

    Redigendo l'articolo 149 del trattato, che costituisce la base giuridica del presente progetto di proposta, il legislatore ha individuato chiaramente nella cooperazione coi paesi terzi un modo di potenziare un'istruzione di qualità all'interno della Comunità europea.

    I programmi comunitari nel settore dell'istruzione, in particolare Erasmus, hanno migliorato in modo significativo le possibilità di cooperazione internazionale tra le università europee. Tuttavia, gli istituti dell'Unione europea non sono riusciti a sfruttare appieno il loro vantaggio comparativo in termini di attività di rete per l'istruzione superiore, mobilità degli studenti e del personale, riconoscimento dei periodi di studio al fine di elaborare un'offerta d'istruzione superiore originale e attraente con proiezione internazionale, in particolare al livello post-laurea. Come indicato dalla presente comunicazione, occorre un ulteriore sforzo a livello comunitario per incoraggiare gli istituti a inserire in modo sistematico la nuova cooperazione con i paesi terzi in un quadro di partenariato più ampio. La proposta risponde a quest'esigenza di intervento comunitario sostenendo gli sforzi di cooperazione delle università per sviluppare un'offerta educativa europea e istituire una cooperazione strutturale con istituti partner esteri di punta.

    Vi è una comune consapevolezza (Parlamento, Consiglio, comunicazione della Commissione, soggetti consultati durante il processo di valutazione ex ante) del fatto che gli istituti dell'Unione europea non riescono ad attrarre una quota proporzionata di studenti in mobilità internazionale. I sistemi di borse di studio sono rimasti in gran parte limitati ad accordi bilaterali a livello degli Stati membri. Tuttavia, nella situazione attuale sarebbe opportuno istituire un sistema comunitario complessivo di borse di studio che non sostituisca bensì integri i sistemi bilaterali già istituiti dai singoli Stati membri.

    Il valore aggiunto comunitario risiede in un nuovo approccio di cooperazione europea che integrerà l'azione bilaterale degli Stati membri. Il progetto di proposta fa uso delle borse di studio per contribuire allo sviluppo delle risorse umane e promuovere il dialogo e la comprensione interculturale.

    Le borse di studio servono anche come incentivo a sviluppare una cooperazione strutturata e durevole nel tempo fra università all'interno dell'Unione europea. In particolare, la proposta parte dall'esperienza del programma Socrates, e sostiene il processo di convergenza di Bologna/Praga e il "Processo Obiettivi" dell'Unione europea.

    Si potrebbe affermare che la Comunità dovrebbe cominciare col fornire borse di studio agli studenti europei e pensare solo in seguito agli studenti dei paesi terzi. Naturalmente, ci saranno sempre studenti europei che partecipano ai master dell'Unione europea - saranno attratti dalla qualità dell'offerta, dall'esperienza europea che presuppongono, dalla diversità della popolazione studentesca/della facoltà. Le loro spese saranno però significativamente più basse di quelle degli studenti provenienti da paesi terzi (e pertanto vi è un bisogno inferiore di borse di studio); inoltre, essi hanno già a disposizione informazioni e meccanismi di assistenza istituiti per loro dagli Stati membri, di cui, per quanto riguarda i master dell'UE, non dispongono gli studenti dei paesi terzi. Va anche ricordato che gli studenti europei da soli non porteranno all'Europa il riconoscimento mondiale della qualità che il programma cerca di conseguire, né consentiranno all'UE di sviluppare, nel tempo, legami col mondo accademico, economico e sociale dei paesi terzi, mentre ciò sarà possibile grazie al sistema di borse di studio proposto.

    La proposta stabilisce un meccanismo efficiente dotato di valore aggiunto europeo atto ad attrarre più studenti in mobilità internazionale e capace, inoltre, di ottenere una distribuzione più equa fra gli Stati membri. Tramite un sistema di borse di studio legato ai master dell'Unione europea, il programma incarna un approccio di cooperazione che consentirà alle università degli Stati membri attualmente contraddistinte da un basso afflusso di studenti di paesi terzi di aumentare la propria quota mettendosi in rete con università di maggiore richiamo (o di Stati membri ritenuti più interessanti). Si tratta di un aspetto fondamentale per garantire che il sistema di borse di studio non finisca per rafforzare l'attrattiva delle sole mete tradizionali dell'istruzione superiore europea.

    Il quarto pilastro del progetto di proposta mette un forte accento sulle azioni volte a promuovere l'istruzione europea in generale e ad aumentarne l'attrattiva. Incoraggiando lo sviluppo di prodotti europei vetrina e fornendo loro un'etichetta europea, il programma contribuirà alla definizione di un'identità europea dell'istruzione superiore e avrà pertanto effetti positivi sulla percezione complessiva dell'istruzione superiore europea.

    7. Complementarità e sinergie con altre azioni comunitarie

    Il programma mirerà anzitutto ad aumentare la qualità dell'istruzione superiore europea. Esso pertanto sarà complementare e sinergico con altri programmi, come Socrates, in particolare sviluppando la dimensione internazionale dell'istruzione in Europa mediante i master dell'Unione europea di cui sopra. Il programma inoltre si affiancherà (evitando però sovrapposizioni e concorrenza) ai programmi di cooperazione esterna come Alfa, AlBan, Asia-Link o Tempus (si concentrerà sulla mobilità di lungo termine e ad alto livello mediante un sistema aperto complessivo di borse di studio) e al sesto programma quadro di ricerca (al fine di contribuire allo Spazio europeo della ricerca), come specificato in questa sezione. Sarebbe anche opportuno, una volta consolidato il programma (ad esempio a partire dal 2005), esaminare la fattibilità, in accordo coi paesi beneficiari, di indirizzare gli studenti che arrivano nell'Unione europea nel quadro di programmi come Alfa, AlBan o Asia-Link verso i master dell'UE. In tal modo si aumenterebbe la complementarità e il sostegno a tali corsi, allargando allo stesso tempo gli effetti di Erasmus World a livello mondiale.

    7.1. Programmi di cooperazione esterna nel settore dell'istruzione superiore

    Come nota la comunicazione circa il rafforzamento della cooperazione con i paesi terzi nel campo dell'istruzione superiore, la Comunità ha avviato un certo numero di iniziative con i paesi terzi basandosi sull'esperienza acquisita con Erasmus e programmi analoghi. Esempi di tali programmi sono i due accordi con gli Stati Uniti e il Canada, recentemente rinnovati per un altro quinquennio; il programma Tempus, avviato in origine nel 1990 nell'ambito dell'attività Phare originaria, ma ora (dato che le principali attività della Comunità europea nel campo dell'istruzione sono aperte ai paesi associati) aperto all'Europa orientale, ai paesi del Caucaso, dell'Asia centrale e dei Balcani occidentali, nonché della regione del Mediterraneo sudorientale; Asia-Link, un programma mirante la promozione/il rafforzamento delle attività di rete a livello regionale e multiregionale fra gli istituti d'istruzione superiore degli Stati membri dell'Unione europea, dell'Asia meridionale, dell'Asia sudorientale e della Cina; Alfa, un programma inteso a rafforzare la cooperazione nel settore dell'istruzione superiore fra l'Unione europea e l'America Latina nell'ottica dell'aumento della qualità e del rafforzamento delle capacità; AlBan, un programma che mette a disposizione delle borse di studio nell'UE ai laureati, a chi ha un titolo postuniversitario e ai professionisti dell'America Latina; e il sostegno ai centri d'eccellenza regionali per i paesi ACP.

    Nella sua comunicazione su istruzione e formazione nel contesto della riduzione della povertà nei paesi in via di sviluppo [11], la Commissione sottolinea l'importanza centrale dell'istruzione per ridurre la povertà e per lo sviluppo, e sottolinea che il sostegno all'istruzione superiore è una componente cardine della strategia "Istruzione per tutti". Il sostegno all'istruzione superiore accademica, tecnica e professionale è tanto necessario quanto il sostegno all'istruzione primaria ed è anche necessario per lo sviluppo istituzionale dei paesi in questione, e del resto il rafforzamento delle istituzioni è una componente essenziale dei programmi in tutti i settori della cooperazione allo sviluppo.

    [11] COM(2002) 116 def. del 6.03.2002.

    La Commissione è conscia della necessità di garantire la coerenza fra le altre politiche comunitarie e le politiche per la cooperazione allo sviluppo. In questo contesto è importante notare che, il 22 novembre 2001, la Commissione ha fatto circolare una nota interna (il cosiddetto "Quadro comune di cooperazione coi paesi terzi nel settore dell'istruzione superiore") che fissa i principi e definisce le principali linee guida della cooperazione fra la Comunità europea e i paesi in via di sviluppo, nonché con le economie emergenti e i paesi in transizione, per quanto riguarda il settore dell'istruzione superiore, e stabilisce un quadro di riferimento a tal fine [12]. Esso propone di armonizzare i metodi di attuazione dei programmi/progetti della Commissione, allo scopo di migliorare l'efficienza, la visibilità e l'incidenza della cooperazione in corso nel settore nel quadro di una strategia volta alla concentrazione degli sforzi.

    [12] Un riassunto del Quadro comune si trova nel COM(2002) 116 def. del 6.03.2002, Allegato 7.

    Una volta che la presente proposta sarà stata adottata e l'attuazione del programma sarà in corso, la Commissione rivolgerà la dovuta attenzione ai principi elencati nel suddetto Quadro comune, trarrà le dovute conclusioni dalla valutazione del 2001 relativa ai programmi della Comunità europea di concessione di contributi alla mobilità coi paesi terzi [13] e creerà i meccanismi interni di coordinamento atti a garantire la piena complementarità e a evitare concorrenza e sovrapposizioni fra questo programma e i programmi di cooperazione esterna nel settore dell'istruzione superiore.

    [13] http://europa.eu.int/comm/europeaid/evaluation/evinfo/sector/951632_ev.htm

    7.2. Il sesto programma quadro di ricerca

    Nella sua comunicazione del 18 luglio 2001, la Commissione indica che la qualità degli istituti europei d'istruzione superiore, misurata (fra le altre maniere) in base al volume e all'ampiezza delle attività di ricerca scientifica e tecnologica degli istituti stessi, è un fattore cruciale per garantire che lo status dell'Europa in quanto centro di eccellenza per l'apprendimento e la produzione del sapere sia apprezzato in tutto il mondo. Una cooperazione rafforzata nell'istruzione superiore dovrebbe andare di pari passo con la cooperazione nella scienza e nella tecnologia, che mobilita risorse scientifiche nelle università della Comunità e dei paesi terzi.

    La comunicazione della Commissione sulla dimensione internazionale dello Spazio europeo della ricerca [14] afferma che l'Unione europea deve disporre di un buon potenziale e di un vasto bacino di conoscenze tecnico-scientifiche affinché possa svolgere un ruolo all'altezza delle sue ambizioni nella società globale di oggi, per cui lo Spazio europeo della ricerca dev'essere aperto al resto del mondo [15]. La comunicazione prosegue notando che tale apertura dovrà consentire ai paesi dell'UE di beneficiare della cooperazione internazionale nel settore della scienza e della tecnologia, aprendo la strada a rapporti politici ed economici più stretti, e che la nuova strategia di cooperazione internazionale renderà anche possibile sviluppare ulteriormente i rapporti fra l'Unione europea e i paesi terzi, aiuterà a migliorare il dialogo fra regioni e paesi e ad aumentare il profilo della scienza e della tecnologia in Europa.

    [14] COM(2001) 346 def.

    [15] GU C 180 del 26.6.2001, pag. 156.

    Il sesto programma quadro di ricerca [16] prevede la partecipazione internazionale alle attività del programma riguardanti questioni scientifiche e inerenti alla società a livello bilaterale, biregionale e globale.

    [16] Pubblicazione nella GU in corso.

    La Commissione è cosciente del grande potenziale di complementarità e sinergie fra il programma descritto dalla presente proposta e le attività connesse col sesto programma quadro di ricerca, che consentirà di creare un continuum tra i due settori.

    I destinatari della presente proposta e quelli di alcune azioni di ricerca in corso o previste sono in gran parte gli stessi, anche se la natura e gli obiettivi delle attività perseguite non sono identici. Evitare sovrapposizioni sarà pertanto una delle principali preoccupazioni della Commissione.

    La Commissione sta lavorando al momento attuale sui meccanismi atti a garantire la complementarità e a creare dei ponti fra ricerca e istruzione della Comunità e i programmi di formazione. In tale contesto, alla complementarità per quanto riguarda la cooperazione coi paesi terzi spetta un posto di primo piano. Una volta che il presente programma sarà stato adottato, la Commissione porterà avanti e rafforzerà ulteriormente tali meccanismi.

    8. La questione della fuga dei cervelli

    Nel preparare la presente proposta, la Commissione ha considerato con attenzione le varie questioni legate al problema comunemente noto come "fuga dei cervelli". Il rischio della fuga dei cervelli non è da prendere alla leggera, ed è per questo motivo che gli istituti d'istruzione superiore partecipanti al programma saranno pressantemente invitati a prevedere disposizioni nelle proprie procedure di candidatura e di ammissione al fine di evitare o scoraggiare la fuga dei cervelli dai paesi meno sviluppati. Mediante le modalità di attuazione del programma la Commissione cercherà di garantire che il sostegno concesso agli studenti dei paesi terzi in via di sviluppo sia vincolato a un piano di ritorno al paese d'origine.

    La consapevolezza del rischio di una fuga dei cervelli non dovrebbe portare a un'esclusione dei paesi in via di sviluppo dal sistema. Tale esclusione avrebbe effetti negativi sulla percezione dell'Europa fra i cittadini di tali paesi, allontanerebbe dall'Unione europea gli studenti in mobilità incoraggiandoli a scegliere altre destinazioni, come gli USA, che continuano a fornire un sostegno significativo agli studenti dei paesi in via di sviluppo mediante il programma Fulbright e, ultimo ma non meno importante, a lungo termine si ripercuoterebbe negativamente sugli interessi dell'UE, nonché su quelli dei paesi in questione.

    È importante sottolineare che, nella relazione che fa seguito alla comunicazione della Commissione circa il rafforzamento della cooperazione con i paesi terzi nel campo dell'istruzione superiore [17], il Parlamento europeo ha chiesto espressamente di coinvolgere i paesi in via di sviluppo in una cooperazione più stretta coi paesi terzi nel settore dell'istruzione superiore e di istituire scambi studenteschi, borse di studio e contributi per quanti intendono tornare al proprio paese d'origine come mezzo di prevenzione della fuga dei cervelli.

    [17] TA P5_TAPROV(2002)04-10 EDIZIONE PROVVISORIA PE 316.566, 11.4.2002

    La Commissione affronterà il problema della fuga dei cervelli prima e durante l'attuazione e gestione del programma. A tal fine, essa definirà le misure di accompagnamento, i criteri di idoneità e gli indicatori del caso, e creerà i meccanismi specifici di controllo necessari.

    9. Conclusione

    In considerazione di quanto su esposto, la Commissione propone al Parlamento europeo e al Consiglio di adottare la presente proposta di decisione che istituisce un programma per il miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi (Erasmus World) (2004-2008).

    2002/0165 (COD)

    Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce un programma per il miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi (Erasmus World) (2004-2008)

    IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 149,

    vista la proposta della Commissione [18],

    [18] GU C [...], [...], pag. [...].

    visto il parere del Comitato economico e sociale [19],

    [19] GU C [...], [...], pag. [...].

    visto il parere del Comitato delle regioni [20],

    [20] GU C [...], [...], pag. [...].

    deliberando in conformità della procedura di cui all'articolo 251 del trattato,

    considerando quanto segue:

    (1) La Comunità europea contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità, anche mediante la cooperazione coi paesi terzi.

    (2) Le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona (23-24 marzo 2000) hanno sottolineato che, se l'Europa vuol raccogliere la sfida della globalizzazione, gli Stati membri devono adeguare i propri sistemi d'istruzione e di formazione professionale alle necessità della società basata sulla conoscenza.

    (3) I ministri dell'Istruzione degli Stati membri e di altri quattordici paesi europei hanno affermato con la Dichiarazione di Bologna (19 giugno 1999) che occorre che il sistema dell'istruzione superiore europeo acquisti nel mondo un grado di attrazione corrispondente alla nostra straordinaria tradizione scientifica e culturale.

    (4) I ministri europei competenti per l'istruzione superiore riunitisi a Praga il 19 maggio 2001 hanno ribadito, fra l'altro, l'importanza di aumentare l'attrattiva dell'istruzione superiore europea per gli studenti europei e di altre parti del mondo.

    (5) Nella sua comunicazione circa il rafforzamento della cooperazione con i paesi terzi nel campo dell'istruzione superiore [21] la Commissione espone la necessità di una maggiore internazionalizzazione dell'istruzione superiore al fine di rispondere alle sfide lanciate dal processo di globalizzazione, individua obiettivi complessivi per una strategia di cooperazione coi paesi terzi nel settore e suggerisce misure concrete per raggiungere tali obiettivi.

    [21] COM(2001) 385 def. del 18.7.2001.

    (6) Occorre intensificare gli sforzi della Comunità volti a promuovere il dialogo e la comprensione fra le culture in tutto il mondo, soprattutto perché la mobilità incentiva la scoperta di nuovi ambienti culturali e sociali, di cui facilita la comprensione.

    (7) Vi è una diffusa consapevolezza del grande potenziale rappresentato dalla combinazione delle forze, della diversità educativa e dell'ampia esperienza nelle attività di rete dei singoli istituti d'istruzione superiore europei, che consente loro di offrire corsi unici a livello mondiale esistenti solo in Europa e di condividere maggiormente all'interno della Comunità e con gli altri partner i benefici della mobilità internazionale.

    (8) Gli istituti d'istruzione superiore europei devono continuare ad essere la punta di diamante dello sviluppo, e a tal fine devono cercare di allacciare forme di cooperazione con gli omologhi dei paesi terzi che abbiano raggiunto un livello di avanzamento comparabile a quello degli istituti d'istruzione superiore della Comunità.

    (9) È necessario istituire un programma comunitario.

    (10) Al fine di rafforzare il valore aggiunto dell'azione comunitaria occorre garantire la coerenza e la complementarità fra le azioni portate avanti nel quadro della presente decisione e altre politiche, strumenti e azioni pertinenti della Comunità, in particolare il sesto programma quadro di ricerca e i programmi di cooperazione esterna nel settore dell'istruzione superiore.

    (11) L'accordo sullo Spazio economico europeo (SEE) prevede una più ampia cooperazione nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e i paesi dell'Associazione europea di libero scambio che fanno parte dello Spazio economico europeo (paesi EFTA/SEE), dall'altro; le condizioni e modalità di partecipazione al programma dei paesi di cui sopra sono stabilite in conformità delle pertinenti disposizioni dell'Accordo SEE.

    (12) Le condizioni e le modalità di partecipazione al programma dei paesi associati dell'Europa centrale e orientale (PECO) sono stabilite in conformità delle disposizioni previste dagli accordi europei, dai loro protocolli aggiuntivi e delle decisioni dei rispettivi consigli d'associazione; per quanto concerne Cipro, le condizioni e modalità pertinenti sono finanziate da stanziamenti aggiuntivi in conformità delle procedure da stabilire con tale paese; riguardo a Malta e alla Turchia, le condizioni e modalità pertinenti sono finanziate da stanziamenti aggiuntivi in conformità delle disposizioni del trattato.

    (13) La Commissione e gli Stati membri devono garantire, in collaborazione tra loro, un controllo e una valutazione periodica del presente programma al fine di consentire aggiustamenti, in particolare, delle priorità relative all'applicazione delle misure; la valutazione deve comprendere una valutazione esterna condotta da organi indipendenti e imparziali.

    (14) Poiché gli obiettivi dell'azione proposta per quanto riguarda il contributo della cooperazione europea a un'istruzione di qualità non possono essere realizzati in maniera sufficiente dai soli Stati membri, fra l'altro per la necessità di partenariati multilaterali, mobilità multilaterale e scambi d'informazioni Comunità/paesi terzi, per cui possono essere meglio perseguiti dalla Comunità per via della dimensione transnazionale delle azioni e misure comunitarie, la Comunità europea può adottare misure in conformità del principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato. In osservanza del principio di proporzionalità di cui a tale articolo, la presente decisione non va oltre quanto è necessario per raggiungere i suddetti obiettivi.

    (15) La presente decisione istituisce, per tutta la durata del programma, un quadro finanziario che costituirà il riferimento privilegiato per l'autorità di bilancio, ai sensi del punto 33 dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio.

    (16) Le misure necessarie per l'attuazione della presente decisione devono essere adottate in base alla decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione [22],

    [22] GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

    HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    Istituzione del programma

    1. La presente decisione istituisce un programma per il miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi, "Erasmus World", in appresso denominato "il programma".

    2. Il programma è attuato per il periodo compreso fra il 1° gennaio 2004 e il 31 dicembre 2008.

    Articolo 2

    Definizioni

    Ai fini della presente decisione:

    1. "istituto d'istruzione superiore" significa qualunque istituzione che, in conformità della legislazione e della prassi nazionale, offra qualifiche o titoli di studio a tale livello, qualunque sia la denominazione dell'istituto stesso;

    2. "studente già laureato proveniente da un paese terzo" significa un cittadino di un paese terzo diverso da quelli che fanno parte dei paesi EFTA/SEE o dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea che abbia già ottenuto un titolo d'istruzione superiore; che non sia residente in nessuno degli Stati membri o dei paesi partecipanti di cui all'articolo 12; che potrebbe non aver svolto la propria attività principale (studi, lavoro, ecc.) per più di 12 mesi nel corso degli ultimi cinque anni in uno degli Stati membri o dei paesi partecipanti; e che sia stato accettato o immatricolato in un master dell'Unione europea di cui all'Allegato;

    3. "studioso in visita accademica proveniente da un paese terzo" significa un cittadino di un paese terzo diverso da quelli che fanno parte dei paesi EFTA/SEE o dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea; che non è residente in nessuno degli Stati membri o dei paesi partecipanti di cui all'articolo 12; che potrebbe non aver svolto la propria attività principale (studi, lavoro, ecc.) per più di 12 mesi nel corso degli ultimi cinque anni in uno degli Stati membri o dei paesi partecipanti; e dotato di un'esperienza accademica e/o professionale di prim'ordine;

    4. "studi universitari o postuniversitari" significa corsi d'istruzione superiore che seguono una prima laurea e conducono a una seconda laurea.

    Articolo 3

    Obiettivi del programma

    1. L'obiettivo generale del programma è aumentare la qualità dell'istruzione, migliorando la percezione dell'istruzione superiore europea nel mondo e sostenendo la cooperazione coi paesi terzi, al fine di migliorare lo sviluppo delle risorse umane e di promuovere il dialogo e la comprensione fra i popoli e le culture.

    2. Gli obiettivi specifici del programma sono i seguenti:

    a) promuovere l'emergere di un'offerta europea chiaramente individuabile nel settore dell'istruzione superiore che risulti attraente sia all'interno dell'UE che al di fuori dei suoi confini;

    b) incoraggiare nel mondo un maggiore interesse per l'acquisizione di qualifiche e/o esperienze europee fra i laureati e gli studiosi altamente qualificati di tutto il pianeta, nonché consentire loro di ottenere tali qualifiche e/o esperienze;

    c) garantire una cooperazione più strutturata fra l'Unione europea e gli istituti dei paesi terzi e una maggiore mobilità dall'Unione europea verso l'esterno nel quadro dei programmi di studio europei;

    d) conferire maggiore profilo e visibilità, nonché una maggiore accessibilità, all'istruzione europea.

    3. La Commissione persegue gli obiettivi del programma nell'osservanza della politica generale della Comunità in materia di pari opportunità uomo-donna. Essa garantisce anche che nessun gruppo di cittadini europei o dei paesi terzi sia escluso o svantaggiato.

    Articolo 4

    Azioni del programma

    1. Gli obiettivi del programma, come stabilito all'articolo 2, sono perseguiti mediante le seguenti azioni:

    a) master dell'Unione europea;

    b) un sistema di borse di studio;

    c) partenariati con gli istituti d'istruzione superiore dei paesi terzi;

    d) rafforzamento dell'attrattiva dell'Europa in quanto meta educativa;

    e) misure di assistenza tecnica.

    2. Dette azioni sono realizzate nel quadro delle procedure di cui all'Allegato, nonché mediante i seguenti tipi di approccio, che se del caso possono essere combinati:

    a) sostegno allo sviluppo di programmi educativi congiunti e di reti di cooperazione intesi a facilitare gli scambi di esperienze e buone prassi;

    b) sostegno alla mobilità delle persone nel campo dell'istruzione superiore tra la Comunità europea e i paesi terzi;

    c) promozione delle conoscenze linguistiche e della comprensione delle culture diverse;

    d) sostegno a progetti pilota basati su partenariati transnazionali intesi allo sviluppo dell'innovazione e della qualità nell'istruzione superiore internazionale;

    e) sostegno allo sviluppo di metodi di analisi e di controllo delle tendenze nel settore dell'istruzione superiore internazionale e della sua evoluzione.

    Articolo 5

    Accesso al programma

    Alle condizioni e secondo le modalità di esecuzione precisate in Allegato, il presente programma riguarda in particolare quanto segue:

    a) istituti d'istruzione superiore;

    b) studenti già laureati;

    c) studiosi o professionisti che tengono lezioni o effettuano ricerche;

    d) personale che si occupa direttamente di istruzione superiore;

    e) enti pubblici o privati che si occupano di istruzione superiore.

    Articolo 6

    Attuazione del programma e cooperazione con gli Stati membri

    1. La Commissione:

    a) garantisce l'attuazione delle azioni comunitarie che rientrano nel presente programma in conformità con l'Allegato;

    b) tiene conto della cooperazione bilaterale coi paesi terzi condotta dagli Stati membri;

    c) consulta le associazioni e le organizzazioni competenti nel settore dell'istruzione superiore che operano a livello europeo e informa il comitato di cui all'articolo 8 dei loro pareri;

    d) cerca di istituire sinergie con altri programmi e azioni intracomunitari nel settore dell'istruzione superiore e della ricerca.

    2. Gli Stati membri:

    a) adottano le misure necessarie per garantire il regolare funzionamento del programma a livello degli Stati membri, coinvolgendo tutte le parti interessate all'istruzione secondo le prassi nazionali;

    b) designano strutture appropriate che dovranno cooperare strettamente con la Commissione, in particolare per quanto riguarda le informazioni sul programma;

    c) si sforzano di adottare le misure che riterranno appropriate per rimuovere le barriere giuridiche e amministrative all'efficace funzionamento del presente programma;

    d) adottano misure per garantire che le potenziali sinergie con altri programmi comunitari siano realizzate a livello degli Stati membri.

    Articolo 7

    Misure di attuazione

    1. Le seguenti misure, necessarie per l'attuazione della presente decisione, sono adottate secondo la procedura di gestione di cui all'articolo 8, paragrafo 2:

    a) piano di lavoro annuale, comprensivo delle priorità e dei criteri e delle procedure di selezione;

    b) gli orientamenti generali per l'attuazione del programma;

    c) il bilancio annuale e la ripartizione dei fondi tra le varie azioni del programma;

    d) le modalità di controllo e valutazione del programma e di diffusione e trasferimento dei risultati.

    2. Tutte le altre misure necessarie per l'attuazione della presente decisione sono adottate secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 8, paragrafo 3.

    Articolo 8

    Comitato

    1. La Commissione è assistita da un comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione.

    2. Nei casi in cui si fa riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE, nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa.

    Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 1999/468/CE è fissato a due mesi.

    3. Nei casi in cui si fa riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE, nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa.

    4. Il comitato adotta il proprio regolamento interno.

    Articolo 9

    Cooperazione con altri comitati di programma e informazione sulle altre iniziative comunitarie

    Per garantire la coerenza del presente programma con altre misure di cui all'articolo 11, la Commissione tiene regolarmente informato il comitato sulle iniziative comunitarie intraprese nei settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù, ivi compresa la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali.

    Articolo 10

    Disposizioni finanziarie

    1. La dotazione finanziaria per l'esecuzione del presente programma per il periodo di cui all'articolo 1 è pari a 200 milioni di euro.

    2. Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio nei limiti delle prospettive finanziarie.

    Articolo 11

    Coerenza e complementarità

    1. La Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, garantisce la coerenza complessiva e la complementarità con le altre politiche, gli altri strumenti e le altre azioni pertinenti della Comunità, in particolare col sesto programma quadro di ricerca e coi programmi di cooperazione esterna nel settore dell'istruzione superiore.

    2. La Commissione provvede a un collegamento efficiente, e se del caso ad azioni congiunte, fra il presente programma e i programmi e le azioni nel settore dell'istruzione avviati nel quadro della cooperazione comunitaria coi paesi terzi, compresi gli accordi bilaterali, e le organizzazioni internazionali competenti.

    Articolo 12

    Partecipazione dei paesi EFTA/SEE e dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea

    Le condizioni e modalità di partecipazione al programma dei paesi EFTA/SEE e dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea sono stabilite in conformità delle pertinenti disposizioni degli strumenti posti a disciplina delle relazioni tra la Comunità europea e tali paesi.

    Articolo 13

    Controllo e valutazione

    1. La Commissione controlla regolarmente il presente programma in cooperazione con gli Stati membri. I risultati emersi dal controllo e dalla valutazione sono utilizzati nell'ambito della realizzazione del programma.

    Il controllo include le relazioni di cui al paragrafo 3 e attività specifiche.

    2. Il presente programma è valutato regolarmente dalla Commissione. La valutazione è destinata a giudicare la pertinenza, l'efficacia e l'impatto delle azioni realizzate rispetto agli obiettivi di cui all'articolo 3, nonché l'impatto del programma nel suo insieme. Un'attenzione particolare va riservata alle questioni di genere e di parità di trattamento, nonché alla prevenzione della fuga dei cervelli.

    La valutazione riguarda inoltre la complementarità tra le azioni realizzate nell'ambito del presente programma e quelle che rientrano in altre politiche, azioni e strumenti comunitari pertinenti.

    3. La Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni le seguenti relazioni:

    a) sull'adesione di nuovi Stati membri, una relazione sulle conseguenze finanziarie di tali adesioni sul programma, seguita, se del caso, da proposte per far fronte alle conseguenze finanziarie di dette adesioni sul programma, in conformità delle disposizioni dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e delle conclusioni del Consiglio europeo di Berlino del marzo 1999. Il Parlamento europeo e il Consiglio decidono su tali proposte quanto prima;

    b) entro il 30 giugno 2007, una relazione di valutazione intermedia sui risultati raggiunti e sugli aspetti qualitativi della realizzazione del presente programma;

    c) entro il 31 dicembre 2007, una comunicazione sul proseguimento del presente programma;

    d) entro il 31 dicembre 2009, una relazione di valutazione ex post.

    Articolo 14

    Entrata in vigore

    La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee.

    Fatto a Bruxelles, il

    Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

    La Presidente Il Presidente

    ALLEGATO

    AZIONI COMUNITARIE

    Il presente Allegato descrive cinque azioni:

    AZIONE 1: MASTER DELL'UNIONE EUROPEA

    AZIONE 2: BORSE DI STUDIO

    Azione 2.1: Sistema complessivo per gli studenti

    Azione 2.2: Sistema per gli studiosi in visita accademica

    AZIONE 3: PARTENARIATI CON GLI ISTITUTI D'ISTRUZIONE SUPERIORE DEI PAESI TERZI

    AZIONE 4: AUMENTO DELL'ATTRATTIVA

    AZIONE 5: MISURE DI SOSTEGNO

    AZIONE 1: MASTER DELL'UNIONE EUROPEA

    1. La Comunità individua i corsi postuniversitari europei cui assegnare l'etichetta di "master dell'Unione europea" mediante la rigorosa procedura di selezione definita all'articolo 7, paragrafo 1, e in conformità della procedura di cui all'articolo 8, paragrafo 2.

    2. Ai fini del presente programma, i master dell'Unione europea dovranno:

    a) coinvolgere almeno tre istituti d'istruzione superiore da tre diversi Stati membri;

    b) realizzare un programma di studi che preveda un periodo di studio in almeno due dei tre istituti di cui al punto a);

    c) essere dotati di meccanismi interni per il riconoscimento dei periodi di studi effettuati negli istituti partner, in conformità ad esempio del sistema europeo per il trasferimento dei crediti accademici;

    d) sfociare nel rilascio di titoli di studio doppi o multipli riconosciuti o accreditati dagli istituti partecipanti;

    e) riservare un minimo di posti e accogliere gli studenti dei paesi terzi cui sia stato concesso un sostegno finanziario nel quadro del programma;

    f) stabilire condizioni di ammissione trasparenti, con la dovuta considerazione, fra l'altro, per le questioni di genere e di parità di trattamento;

    g) rispettare le norme applicabili alla procedura di selezione dei beneficiari (studenti e studiosi);

    h) istituire sistemi adeguati per facilitare l'accesso e l'accoglienza degli studenti provenienti da paesi terzi (servizi d'informazione, alloggio ecc.);

    i) fornire, se del caso, preparazione e assistenza linguistica agli studenti.

    3. I master dell'Unione europea saranno selezionati per un periodo di cinque anni (con una procedura leggera di revisione annuale sulla base delle relazioni sullo stato d'avanzamento), periodo che potrebbe comprendere un anno di attività preparatorie prima dello svolgimento del corso vero e proprio. Il finanziamento è vincolato alla procedura di revisione annuale.

    AZIONE 2: BORSE DI STUDIO

    1. La Comunità istituirà un unico sistema complessivo di borse di studio rivolto ai laureati e agli studiosi più qualificati provenienti dai paesi terzi.

    2. Le borse di studio sono aperte agli studenti e agli studiosi dei paesi terzi definiti all'articolo 2, senza alcuna condizione preliminare di partecipazione diversa dall'esistenza di relazioni tra l'Unione europea e il paese d'origine degli studenti e degli studiosi in questione. Sarà incoraggiata la partecipazione delle donne e degli studenti svantaggiati provenienti da tali paesi.

    3. Gli istituti partecipanti saranno incoraggiati a coinvolgere i soggetti attivi nel settore dell'istruzione superiore dei paesi terzi e dovranno far sì che le loro procedure di candidatura e selezione evitino o scoraggino la fuga dei cervelli dai paesi meno sviluppati.

    4. In conformità dell'articolo 6, paragrafo 2, gli Stati membri adottano le misure necessarie per accelerare la concessione di visti d'ingresso e permessi di soggiorno ai beneficiari e, se del caso, il riconoscimento dell'equivalenza dei titoli di studio.

    5. La procedura di selezione garantisce l'opportuno equilibrio fra i settori di studio e fra le regioni di provenienza degli studenti e degli studiosi, nonché fra gli Stati membri di destinazione, e incoraggia la partecipazione delle donne e degli studenti svantaggiati dei paesi terzi.

    6. La Commissione adotta misure per garantire che nessuno studente o studioso riceva un sostegno finanziario allo stesso scopo in conformità di più di un programma comunitario.

    Azione 2.1: Sistema complessivo per gli studenti

    La Comunità può fornire un sostegno finanziario agli studenti dei paesi terzi che sono stati ammessi, mediante una procedura di gara, ai master dell'Unione europea.

    Azione 2.2: Sistema per gli studiosi in visita accademica

    La Comunità sostiene finanziariamente gli studiosi dei paesi terzi in visita ai master dell'Unione europea per svolgere incarichi di insegnamento e ricerca e lavoro scientifico presso gli istituti partecipanti ai master.

    AZIONE 3: PARTENARIATI CON GLI ISTITUTI D'ISTRUZIONE SUPERIORE DEI PAESI TERZI

    1. La Comunità sosterrà rapporti strutturati fra i master dell'Unione europea e gli istituti d'istruzione superiore dei paesi terzi. Si darà precedenza agli istituti abbastanza sviluppati da poter cooperare su una base di parità.

    2. I partenariati creeranno il contesto in cui inserire la mobilità esterna degli studenti e degli studiosi dell'UE partecipanti ai master dell'Unione europea.

    3. I partenariati servono a sviluppare, ove possibile, reti istituzionalizzate, basate su una cooperazione strutturata e sostenibile intesa a contribuire allo sviluppo di capacità a livello locale mediante il trasferimento del sapere.

    4. I partenariati:

    - coinvolgono un master dell'Unione europea e almeno un istituto d'istruzione superiore di un paese terzo;

    - sono istituiti per periodi fino ad un massimo di tre anni;

    - forniscono un contesto in cui inserire la mobilità esterna degli studenti iscritti ai master dell'Unione europea e ai loro docenti; si rivolgono a studenti e studiosi cittadini dell'Unione europea o di paesi terzi che siano stati residenti legali nell'UE per almeno tre anni (e per motivi diversi dallo studio) prima dell'inizio della mobilità esterna;

    - garantiscono il riconoscimento dei periodi di studio effettuati presso l'istituto ospitante (cioè quello non europeo).

    5. Le attività dei progetti di partenariato possono anche comprendere:

    - incarichi d'insegnamento presso un istituto partner che sostengano lo sviluppo del piano di studi previsto dal progetto;

    - scambi di docenti, formatori, amministratori e altri specialisti interessati;

    - elaborazione e divulgazione di nuove metodologie nel campo dell'istruzione superiore, compresi l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'e-learning e l'apprendimento aperto e a distanza;

    - sviluppo di sistemi di cooperazione con le università dei paesi terzi al fine di offrire un corso nel paese in questione.

    AZIONE 4: AUMENTARE L'ATTRATTIVA

    1. Con quest'azione la Comunità sosterrà le attività miranti ad aumentare il profilo e la visibilità dell'istruzione europea, nonché l'accesso alla stessa. La Comunità sosterrà anche attività complementari che contribuiscano agli obiettivi del programma.

    2. Gli istituti idonei sono organizzazioni pubbliche o private che si occupano di temi connessi col conferimento di un'istruzione superiore a livello nazionale o internazionale. Le attività saranno condotte nell'ambito di reti che coinvolgano almeno tre organizzazioni provenienti da tre diversi Stati membri e potranno coinvolgere anche loro omologhi dai paesi terzi. Dette attività (ad esempio seminari, conferenze, gruppi di lavoro, sviluppo di strumenti TIC, produzione di materiale destinato alla pubblicazione ecc.) potranno svolgersi negli Stati membri o in paesi terzi.

    4.1. Sostegno ad azioni promozionali congiunte

    1. La Comunità sosterrà gli istituti d'istruzione superiore e le organizzazioni pubbliche senza fini di lucro attive nel settore della promozione dell'istruzione superiore europea all'estero.

    2. Le attività ammissibili a sostegno possono comprendere:

    - sviluppo di informazioni e strumenti di divulgazione comuni di carattere generale, scritto o visivo, che contribuiscano a una migliore comprensione del valore di uno studio effettuato in Europa;

    - rappresentazione congiunta dell'istruzione superiore europea e dei master dell'Unione europea in occasione delle fiere internazionali e di altri eventi;

    - seminari, gruppi di lavoro e altri mezzi al fine di coordinare gli sforzi d'informazione e divulgazione;

    - attività miranti le aree geografiche dotate di un potenziale significativo in termini di mobilità internazionale degli studenti.

    3. Le attività promozionali cercano di istituire nessi fra l'istruzione superiore e la ricerca, e di sfruttare per quanto possibile le potenziali sinergie.

    4.2. Sostegno ai servizi che agevolano l'accesso degli studenti provenienti dai paesi terzi all'istruzione europea

    1. La Comunità europea sosterrà attività di collaborazione volte a facilitare l'accesso allo studio in Europa e ad incoraggiarlo.

    2. Le attività ammissibili a sostegno possono comprendere:

    - sviluppo congiunto di strumenti pedagogici per la formazione linguistica e la preparazione culturale;

    - sviluppo congiunto di metodi più efficaci di accoglienza e integrazione di studenti provenienti da paesi terzi;

    - elaborazione di moduli congiunti di istruzione a distanza rivolti agli studenti dei paesi terzi;

    - servizi di agevolazione della mobilità tra partenariati universitari all'interno e all'esterno dei master dell'Unione europea sopra definiti;

    - servizi per facilitare la mobilità di chi ha bambini o altre persone a carico;

    - ulteriore sviluppo di un portale Internet finalizzato ad agevolare l'accesso ai master dell'Unione europea e ad altri corsi europei adatti agli studenti provenienti da paesi terzi.

    4.3. Attività complementari

    1. La Comunità europea sosterrà attività complementari connesse a temi di fondamentale importanza per l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore, come la dimensione internazionale di:

    - garanzia della qualità, compreso l'accreditamento o altri tipi di specifiche o di etichette di qualità;

    - riconoscimento dei crediti;

    - riconoscimento delle qualifiche europee all'estero e riconoscimento reciproco delle qualifiche con i paesi terzi;

    - esigenze di sviluppo dei piani di studio in evoluzione;

    - mutamenti nella società e nei sistemi educativi;

    - sicurezza e salute degli studenti in scambio;

    - aspetti della tutela dei consumatori connessi con l'istruzione;

    - indagini e studi (ad es. sul processo decisionale degli studenti stranieri che desiderano studiare all'estero, sugli ostacoli a un periodo di studio in Europa ecc.).

    2. Mediante tale azione la Comunità può sostenere reti tematiche internazionali atte ad affrontare tali temi.

    3. La Comunità può sostenere progetti pilota coi paesi terzi al fine di sviluppare ulteriormente la cooperazione nel settore dell'istruzione superiore coi paesi in questione.

    4. La Comunità può fornire, mediante un progetto pilota, borse di studio agli studenti dei paesi terzi che desiderino conseguire un titolo di studio post-laurea presso un'università o consorzio di università europee qualora nessun'altra azione preveda un tale sostegno finanziario e qualora possa essere garantita la complementarità coi sistemi bilaterali a livello di Stati membri.

    5. La Comunità sostiene un'Associazione di tutti gli studenti (dei paesi terzi ed europei) che abbiano conseguito un master dell'Unione europea.

    AZIONE 5: MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO TECNICO

    Per l'esecuzione del programma, la Commissione può ricorrere a esperti, a un'agenzia esecutiva, alle agenzie competenti esistenti negli Stati membri e, se necessario, ad altre forme di assistenza tecnica il cui finanziamento può essere assicurato nel contesto della dotazione finanziaria globale del programma.

    SCHEDA FINANZIARIA

    Settore(i) politico(i): Istruzione e cultura

    Attività: Istruzione

    Denominazione dell'azione: programma per il miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione coi paesi terzi

    1. LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE

    Nuova linea di bilancio

    2. DATI GLOBALI

    2.1. Dotazione totale dell'azione (Parte B): 305 098 milioni di euro in SI

    2.2. Periodo d'applicazione: 2004-2008

    2.3. Stima globale pluriennale delle spese:

    a) Scadenzario stanziamenti d'impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario)

    milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    b) Assistenza tecnica e amministrativa (ATA) e spese d'appoggio (SDA) (cfr. punto 6.1.2.)

    milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Per gli aumenti programmati per il 2007 e il 2008, che eccedono lo stanziamento nominale 2006, si procederà a riduzioni identiche di altre misure nel settore dell'istruzione e della cultura.

    c) Incidenza finanziaria globale delle risorse umane e delle altre spese di funzionamento (cfr. punti 7.2. e 7.3.)

    milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    >SPAZIO PER TABELLA>

    2.4. Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie

    | | La proposta è compatibile con la programmazione finanziaria esistente.

    |X| La proposta impone una riprogrammazione della corrispondente rubrica delle prospettive finanziarie.

    | | Può essere necessario il ricorso alle disposizioni dell'accordo interistituzionale.

    2.5. Incidenza finanziaria sulle entrate:

    |X| Nessuna incidenza finanziaria (si tratta degli aspetti tecnici dell'attuazione di una misura)

    3. CARATTERISTICHE DI BILANCIO

    >SPAZIO PER TABELLA>

    4. BASE GIURIDICA

    Art. 149 del trattato CE.

    5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE

    5.1. Necessità di un intervento comunitario

    5.1.1. Obiettivi perseguiti

    L'obiettivo generale del programma è contribuire a un'istruzione di qualità promuovendo la cooperazione coi paesi terzi. L'effetto a lungo termine che il presente programma si ripromette consiste, anzitutto, nel preparare meglio i cittadini europei, ma anche dei paesi terzi nostri partner, a vivere e lavorare nell'odierna società globalizzata e basata sulla conoscenza. Il programma intende inoltre garantire la posizione dell'Europa come polo di eccellenza nell'istruzione superiore e, in tal modo, garantire che l'istruzione superiore in Europa diventi una prospettiva sempre più attraente in tutto il mondo. Infine, tramite gli scambi interpersonali e la cooperazione strutturale, la proposta cerca di migliorare la comprensione reciproca fra i popoli e le culture, contribuendo in tal modo alla pace e alla stabilità nel mondo, nonché alla realizzazione delle legittime aspirazioni dell'Europa a svolgere un ruolo di primo piano sulla scena internazionale.

    Gli effetti diretti e di breve termine (obiettivi specifici) che il presente programma si ripromette possono essere raggruppati come segue, alla luce di quanto detto:

    - emergere di un'offerta europea chiaramente individuabile nel settore dell'istruzione superiore che risulti attraente sia all'interno dell'UE che al di fuori dei suoi confini;

    - maggiore interesse a livello mondiale circa l'acquisizione di qualifiche e/o esperienze europee fra i laureati e gli studiosi altamente qualificati di tutto il mondo;

    - una cooperazione più strutturata fra l'Unione europea e gli istituti dei paesi terzi e una maggiore mobilità dall'Unione europea verso l'esterno nel quadro dei programmi di studio europei;

    - maggiore profilo e visibilità dell'istruzione europea, nonché maggiore accessibilità alla stessa.

    Al fine di realizzare tali obiettivi, la Comunità propone di istituire un programma d'azione che non duplicherebbe ma anzi integrerebbe gli altri programmi a livello di Comunità e di Stati membri. Il programma, mediante opportuni inviti a presentare proposte, fornirà un sostegno finanziario alla creazione di:

    - master dell'Unione europea (selezionati per un periodo di cinque anni) con la partecipazione di almeno tre istituti d'istruzione superiore di tre Stati membri diversi con l'obiettivo di titoli di studio doppi/multipli;

    - borse di studio per gli studenti già laureati dei paesi terzi;

    - borse di studio per studiosi in visita accademica (visiting scholar) provenienti dai paesi terzi per incarichi di insegnamento e ricerca (in media tre mesi) connessi coi master dell'Unione europea;

    - partenariati (fino a tre anni) fra master dell'Unione europea e università dei paesi terzi, compresa la mobilità esterna per studenti e personale dell'UE;

    - studi, conferenze, seminari, pubblicazioni, sviluppo congiunto di azioni promozionali e di strumenti web o di altro tipo per sostenere l'istruzione internazionale e la mobilità degli studenti.

    5.1.2. Disposizioni adottate in relazione alla valutazione ex ante

    La presente proposta emana dalla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio circa il rafforzamento della cooperazione con i paesi terzi nel campo dell'istruzione superiore, adottata il 18.07.2001 (COM(2001) 385) - in appresso denominata "la comunicazione".

    La comunicazione riflette fra l'altro i risultati di uno studio effettuato dall'Associazione per la cooperazione accademica tra febbraio e maggio 2000, intitolato "The Globalisation of Education and Training: Recommendations for a coherent response from the European Union" [23].

    [23] Dr Sybille Reichert, Bernd Wächter, http://europa.eu.int/comm/education/ec-usa/usa.html

    Lo studio contiene, in particolare, una sezione esaustiva sullo stato di cose attuale per quanto riguarda la cooperazione internazionale nel settore dell'istruzione superiore. Tale sezione è costituita da una panoramica sul materiale di più recente pubblicazione riguardante il fenomeno dell'internazionalizzazione nel settore dell'istruzione superiore e della formazione. Lo studio espone raccomandazioni formulate "sul campo" per quanto riguarda le misure che la Comunità europea potrebbe adottare al fine di fornire una risposta coerente alle sfide aperte dal processo di globalizzazione.

    La stesura di una comunicazione è il risultato di un'approfondita discussione che ha visto impegnati i servizi della Commissione responsabili per relazioni esterne, sviluppo e commercio, nonché la Direzione generale Istruzione e cultura. Il documento riflette le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 24 marzo 2000 e gli sviluppi politici a livello internazionale - in particolare il Vertice dei ministri dell'Istruzione del G8 svoltosi a Tokyo nel marzo 2000 - e tiene conto delle politiche adottate da altri importanti soggetti in gioco nel settore dell'istruzione, come gli Stati Uniti d'America e l'Australia.

    La comunicazione è stata redatta al fine di stimolare il dibattito in seno al Parlamento europeo e al Consiglio sul tema della cooperazione coi paesi terzi nel settore dell'istruzione superiore. Nella discussione successiva, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno ampiamente sostenuto l'analisi della Commissione e hanno questo a quest'ultima di elaborare proposte concrete nella stessa direzione.

    Parallelamente alle discussioni istituzionali, la Commissione ha organizzato una serie di incontri-dibattito bilaterali con un campione delle maggiori organizzazioni che partecipano attivamente ad attività capillari internazionali in materia d'istruzione negli Stati membri (British Council, DAAD, EduFrance, ACA). Scopo di questi incontri era discutere e analizzare la validità delle linee d'azione specifiche suggerite nella comunicazione (come la possibile forma di un'offerta europea in materia d'istruzione superiore e i metodi per promuovere l'istruzione superiore europea a livello mondiale). I dibattiti hanno aiutato a compiere la scelta delle nuove misure concrete da adottare.

    L'intero processo si è svolto sullo sfondo dei tragici eventi dell'11 settembre, che hanno ricordato alle autorità europee la necessità di rafforzare in ogni modo il dialogo fra i popoli e le culture, nonché il potenziale della cooperazione nel campo dell'istruzione superiore per promuovere la comprensione e la tolleranza.

    Ne conseguono due conclusioni operative:

    a) vi è un consenso per quanto riguarda gli obiettivi generali che la Comunità europea dovrebbe perseguire nell'avviare la propria cooperazione coi paesi terzi nel settore dell'istruzione superiore;

    b) vi è un consenso in merito alla necessità di un nuovo strumento comunitario che risponda a determinate esigenze specifiche emerse durante il processo di consultazione.

    La Commissione ha dunque prodotto un documento operativo che, sulla base degli obiettivi già formulati, descrive in dettaglio i meccanismi di esecuzione e i risultati concreti tramite i quali tali obiettivi potrebbero essere realizzati. Il documento è stato sottoposto a un gruppo di esperti esterni al fine di esplorare la validità dell'approccio e le possibili alternative, nonché di valutare i potenziali rischi. Gli esperti hanno confermato la validità dell'approccio e fornito consigli preziosi su alcuni aspetti specifici del meccanismo d'attuazione proposto.

    La Commissione ha anche tenuto conto delle opportune raccomandazioni fondamentali della valutazione del 2001 relativa ai programmi della Comunità europea di concessione di contributi alla mobilità coi paesi terzi [24].

    [24] http://europa.eu.int/comm/europeaid/evaluation/evinfo/sector/951632_ev.htm

    Su questa base, e tenuto conto degli insegnamenti di altri programmi comunitari e del programma Fulbright degli Stati Uniti, i servizi della Commissione hanno stilato una relazione di valutazione ex ante basata sulla guida in materia [25] (pubblicata dalla DG BUDG nel dicembre 2001). Il contenuto della suddetta relazione è stato pienamente integrato nella relazione iniziale e nella scheda finanziaria.

    [25] L'eccellente serie MEANS "Evaluating socio-economic programmes" (Comunità europee, 1999) è stata utilizzata anche come riferimento per la metodologia e la terminologia.

    5.1.3. Misure adottate in seguito alla valutazione ex post

    Al momento attuale non vi è alcun programma comunitario che combini uno sviluppo specificamente interno alla Comunità e un sistema di borse di studio su larga scala. La proposta si basa però sulle esperienze e gli insegnamenti ottenuti grazie a programmi quali Socrates/Erasmus e i programmi di cooperazione della Comunità europea con gli USA e il Canada.

    Tali esperienze ed insegnamenti sono stati raccolti in relazioni di valutazione e studi di varia natura. Un numero significativo di questi studi è stato ripreso dallo studio sulla globalizzazione dell'istruzione e della formazione sopra citato [26]. Nel 2000 si è svolta una valutazione globale della prima fase del programma Socrates [27]. I programmi di cooperazione con gli USA e il Canada sono stati valutati nel 1999 [28].

    [26] http://europa.eu.int/comm/education/global.pdf

    [27] http://europa.eu.int/comm/education/evaluation/socrates_en.html

    [28] http://europa.eu.int/comm/education/ec-usa/eval_us.pdf

    Un'ulteriore fonte d'ispirazione per la presente proposta è il programma Fulbright, notissimo programma vetrina degli Stati Uniti nel settore dell'istruzione internazionale. Fulbright ha aiutato più di 250 000 beneficiari dalla sua adozione nel 1946 ad oggi, e gode di fama mondiale. Attualmente è in corso una valutazione dei vari filoni del programma Fulbright, i cui risultati si renderanno disponibili verso la fine dell'anno e nel 2003 [29]. La Commissione ha però già compreso nella sua sostanza il funzionamento di Fulbright, in particolare grazie alla sua partecipazione, dal 1995, al filone UE/Fulbright del programma di cooperazione CE/USA.

    [29] http://exchanges.state.gov/education/evaluations/inprogress.htm

    Gli insegnamenti del passato possono essere osservati da due angolazioni differenti:

    a) insegnamenti applicabili alla concezione del programma;

    b) insegnamenti applicabili all'amministrazione del programma.

    Per quanto riguarda la concezione del programma, la proposta su basa sul valore sperimentato delle attività di rete all'interno della Comunità, largamente esemplificato dalla valutazione di programmi come Socrates o dei programmi di cooperazione con gli USA e il Canada. La proposta si basa anche sul concetto di partenariati con la partecipazione di paesi che abbiano raggiunto un livello di sviluppo dell'istruzione superiore paragonabile a quello delle istituzioni europee nell'ottica di raggiungere gli obiettivi programmatici. I programmi di cooperazione con gli USA e il Canada hanno permesso di sperimentare il concetto e fornito insegnamenti preziosi, sulla base dei quali si sono compiute numerose scelte operative.

    La proposta si ispira poi all'indiscutibile successo del programma vetrina Fulbright, che fornisce oltre 900 contributi all'anno a studenti già laureati provenienti dai paesi terzi e ha assunto il valore di simbolo dell'attrazione esercitata dagli Stati Uniti nei confronti degli studenti e degli studiosi di tutto il mondo.

    Per quanto concerne l'amministrazione del programma, la Commissione ha accolto le critiche provenienti dalle valutazioni di altri programmi comunitari e, in particolare, ha previsto meccanismi di attuazione che consentirebbero un'amministrazione del programma più semplice e snella. Nell'elaborazione della proposta si è rivolta un'attenzione particolare alle critiche rivolte all'amministrazione della prima fase del programma Socrates, che la Commissione ha fatto proprie nella relazione sull'attuazione della prima fase del programma Socrates (1995-1999) [30], sforzandosi anche di risolvere i problemi individuati.

    [30] http://europa.eu.int/comm/education/evaluation/socrates_en.html

    In particolare, la proposta propone di evitare il più possibile:

    - le procedure finanziarie complesse, promuovendo il ricorso agli stanziamenti globali;

    - le procedure amministrative pesanti, suggerendo accordi di lunga durata coi master dell'Unione europea beneficiari;

    - i ritardi nelle decisioni relative alla selezione dei beneficiari, limitando gli interventi centrali a una singola fase del processo.

    Nell'attuare il programma, la Commissione cercherà di garantire che questo rimanga il più possibile semplice e maneggevole, dal momento che ciò è fondamentale per raggiungere l'obiettivo di fondo di migliorare in tutto il pianeta la percezione dell'istruzione superiore europea.

    5.2. Azioni previste e modalità dell'intervento di bilancio

    Le azioni previste sono:

    1. master dell'Unione europea;

    2. borse di studio;

    3. partenariati con gli istituti d'istruzione superiore dei paesi terzi;

    4. aumento dell'attrattiva;

    5. misure di assistenza tecnica.

    Le azioni saranno finanziate mediante:

    - stanziamenti globali per i master dell'Unione europea;

    - contributi per gli studenti e gli studiosi dei paesi terzi (100% di finanziamento comunitario);

    - sovvenzioni nel quadro di un cofinanziamento con altre fonti del settore pubblico o privato per progetti riguardanti le azioni 3 e 4; 100% di finanziamento comunitario solo a titolo di eccezione;

    - 100% dei finanziamenti per l'acquisto di servizi (come studi, pubblicazioni, onorari di esperti).

    5.3. Modalità d'attuazione

    I meccanismi di esecuzione previsti nella proposta rispondono in parte all'approccio comunitario classico in materia di contributi e di cofinanziamenti sulla base di una richiesta finanziaria dettagliata. Sarà così anche per i partenariati fra i master dell'Unione europea e le università dei paesi terzi, nonché per le attività di cooperazione (seminari, gruppi di lavoro, sviluppo di siti web ecc.) intese a promuovere l'attrattiva dell'istruzione superiore in Europa.

    La proposta prevede però un approccio differente per il processo di etichettatura dei master dell'Unione europea e per le borse di studio. Il processo di etichettatura prevede l'assegnazione di una somma globale simbolica. I master dell'Unione europea otterranno un sostegno finanziario significativo soltanto nella misura in cui gli studenti desiderosi di iscriversi saranno effettivamente selezionati. Questo meccanismo è stato preferito all'alternativa, più tradizionale, di un approccio basato su contributi, poiché garantisce una proporzionalità del sostegno all'interesse degli studenti di paesi terzi per i corsi e incoraggia un coinvolgimento proattivo dei master dell'Unione europea nel sistema.

    Le borse di studio per gli studenti e gli studiosi di paesi terzi comprendono l'assegnazione di importi fissi per vitto e alloggio, e sono concesse in base al merito e a condizione che gli studenti/gli studiosi effettivamente frequentino/partecipino ai corsi.

    I finanziamenti saranno assegnati mediante inviti a presentare proposte. Il programma sarà gestito a livello centrale dalla Commissione, con l'assistenza di un'agenzia esecutiva. La Commissione cercherà il sostegno delle agenzie nazionali designate dagli Stati membri per le attività d'informazione e consulenza connesse con gli obiettivi del programma.

    6. INCIDENZA FINANZIARIA

    6.1. Incidenza finanziaria totale sulla parte B (per tutto il periodo di programmazione)

    6.1.1. Intervento finanziario

    SI in milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    6.1.2 Assistenza tecnica e amministrativa (ATA), spese d'appoggio (SDA) e spese TI (stanziamenti d'impegno)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    6.2. Calcolo del costo per ciascuna delle misure previste nella parte B (per tutto il periodo di programmazione)

    SI in milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    * Obiettivi annuali

    >SPAZIO PER TABELLA>

    **Il costo medio unitario è stabilito come segue:

    1. Un master dell'Unione europea di un anno costerà 15 000 euro (tre pagamenti globali di 5 000 euro ai tre istituti partecipanti).

    2. Un master dell'Unione europea di due anni costerà pertanto 30 000 euro.

    3. Alcuni master dell'Unione europea non avranno studenti il primo anno. Essi riceveranno un contributo iniziale di 15 000 euro.

    4. Ogni master dell'Unione europea ospiterà 12 studenti nel 2004 e 2005, 15 nel 2006, 20 nel 2007 e 27 nel 2008.

    5. Uno studente già laureato proveniente da un paese terzo e partecipante a un master dell'Unione europea di un anno costerà in media 21 000 euro (cifra composta da dieci contributi mensili di 1 600 euro, 1 000 euro per le spese di viaggio e un pagamento globale di 4 000 euro al master. Il contributo mensile comprenderà anche l'assicurazione sanitaria [31]).

    [31] Si noterà che queste borse di studio superano di larga misura la media dei contributi versati agli studenti Erasmus. Questi ultimi però sono destinati soltanto a coprire una parte dei costi della mobilità degli studenti (cfr. allegato alla decisione Socrates, Azione 2.2, paragrafo 3), mentre il sistema complessivo di borse di studio deve fornire una borsa completa comprensiva di vitto e alloggio con importi comparabili a quanto vi è di meglio al mondo.

    6. Uno studente già laureato proveniente da un paese terzo e partecipante a un master dell'Unione europea costerà in media 42 000 euro (cifra risultante da un semplice raddoppio del costo previsto per un anno).

    7. Uno studioso in visita accademica da un paese terzo costerà in media 13 000 euro (cifra composta da tre contributi mensili di 4 000 euro e 1 000 euro per le spese di viaggio).

    8. I partenariati dei master dell'Unione europea con gli istituti dei paesi terzi sono calcolati a 45 000 euro ciascuno (cifra basata sull'ipotesi che vi siano tre istituti di paesi terzi partecipanti per il massimo di tre anni, e dunque tre pagamenti del contributo globale di 5 000 euro all'anno).

    9. Gli studenti del partenariato costeranno in media 3 100 euro (cifra composta da tre contributi mensili di 700 euro, più 1 000 euro per le spese di viaggio). Si prevede che saranno inviati all'estero cinque studenti per istituto dell'UE partecipante a un master dell'Unione europea all'anno.

    10. Gli studiosi del partenariato costeranno 13 000 euro (cifra composta da tre contributi mensili di 4 000 euro, più 1 000 euro per le spese di viaggio). Si prevede che saranno inviati all'estero tre studiosi per master dell'Unione europea all'anno.

    11. Attrattiva: costo medio di un progetto 40 000 euro. Per i calcoli relativi ai contributi pilota si è utilizzata una media di 24 000 euro.

    12 Misure di sostegno: 7% del costo totale delle azioni.

    7. INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE

    7.1. Incidenza sulle risorse umane

    >SPAZIO PER TABELLA>

    7.2. Impatto finanziario globale dovuto all'organico

    >SPAZIO PER TABELLA>

    7.3. Altre spese di funzionamento derivanti dall'azione

    >SPAZIO PER TABELLA>

    *Costo unitario

    Gli importi corrispondono alle spese totali per dodici mesi. Le cifre di cui sopra corrispondono al 2008. Nei primi tre anni, le spese amministrative e per il personale aumenteranno in modo relativamente più veloce del bilancio del programma.

    I. Totale annuale* (7.2 + 7.3) // EUR 2 278 000

    II. Durata dell'azione // 5 anni

    III. Costo totale dell'azione (tenendo conto della progressione) // EUR 11 390 000

    Le necessità in termini di risorse umane e amministrative saranno coperte nell'ambito della dotazione fornita alla DG EAC nel quadro delle procedure annuali di stanziamento.

    8. CONTROLLO E VALUTAZIONE

    8.1. Sistemi di controllo

    L'attuazione del programma, compreso il controllo, sarà in gran parte demandata a un'agenzia esecutiva e partirà dall'inizio del programma. Tuttavia, in conformità dei termini dell'azione 5 di cui all'Allegato della presente decisione, la Commissione ricorrerà anche ad esperti, alle agenzie competenti esistenti negli Stati membri e, se necessario, ad altre forme di assistenza tecnica.

    Si prevede che la maggior parte delle attività accademiche non comincerà fino a circa dodici mesi a partire dal lancio del programma. Questo tempo sarà utilizzato per preparare strumenti utili alla raccolta e al trattamento dei dati, a generare attività informative, a preparare il primo invito a presentare candidature per le borse di studio e a iniziare la procedura di etichettatura dei primi master dell'Unione europea.

    Il controllo permanente dei programmi si baserà sulle informazioni ricevute direttamente dai beneficiari, che presenteranno relazioni intermedie e finali d'attività e finanziarie, comprensive degli indicatori di rendimento fissati nel quadro della procedura di selezione.

    Per garantire la qualità dei master dell'Unione europea si procederà regolarmente a controlli a campione in loco. L'etichettatura di master dell'Unione europea presuppone un impegno da parte delle università a contribuire ai controlli in modo permanente. Le università partecipanti ai master dell'Unione europea avranno compiti di tutoraggio degli studenti laureati, e dovranno fornirne il feedback. Dovrà essere fornito un feedback regolare anche sulle attività degli studiosi in visita.

    Tutti i progetti prevedono una valutazione interna o disposizioni per la valutazione da parte di esperti esterni o di risorse interne, e contengono indicazioni per il controllo.

    Per i progetti di breve durata, come seminari e conferenze, si procederà a un controllo in loco mediante campioni casuali e/o in base ai fattori di rischio.

    Se ritenuto necessario si procederà anche a audit sul posto.

    8.2. Modalità e periodicità della valutazione

    Dopo i primi tre anni del progetto è effettuata una valutazione intermedia. Alla fine del programma si svolge una valutazione ex post incentrata sugli effetti ottenuti dall'azione.

    Ai fini della valutazione sono stati fissati i seguenti indicatori [32]:

    [32] Se del caso, gli indicatori saranno disaggregati dal punto di vista del genere.

    Obiettivi generali // Indicatori

    - Miglioramento del dialogo e della comprensione tra i popoli e le culture. // - Dati quantitativi/qualitativi sulle impressioni dei partecipanti in merito agli effetti del programma;

    - dati quantitativi/qualitativi sulle impressioni nel settore dell'istruzione superiore;

    - dati secondari sulle tendenze per quanto riguarda il dialogo e la comprensione.

    - Sviluppo delle risorse umane all'interno dell'UE e dei paesi partner. // - Dati quantitativi/qualitativi sui percorsi professionali dei partecipanti (posti, retribuzioni ecc.);

    - dati quantitativi/qualitativi sugli studenti dei paesi terzi che tornano al paese d'origine dopo aver partecipato al programma;

    - dati qualitativi sulle impressioni dei partecipanti per quanto riguarda l'effetto della loro partecipazione al programma;

    - dati secondari sui percorsi professionali degli studenti e degli studiosi coinvolti in simili attività non sostenute dal programma.

    - Miglioramento della percezione dell'Europa come polo di eccellenza nel campo dell'istruzione e della ricerca. // - Dati quantitativi sull'afflusso di studenti e studiosi dei paesi terzi presso gli istituti beneficiari;

    - dati secondari sui flussi complessivi di studenti e studiosi da paesi terzi.

    Obiettivi specifici // Indicatori

    - Emergere di un'offerta europea chiaramente individuabile nel settore dell'istruzione superiore che risulti attraente sia all'interno dell'UE che al di fuori dei suoi confini. // i. Dati quantitativi sui corsi organizzati dalle università partecipanti al programma;

    ii. dati quantitativi sugli sviluppi in materia d'istruzione superiore europea al di fuori del programma;

    iii. dati secondari sulle richieste di informazioni, le candidature e i numeri effettivi di studenti da paesi terzi interessati all'offerta europea.

    - Maggiore interesse a livello mondiale circa l'acquisizione di qualifiche e/o esperienze europee fra i laureati e gli studiosi altamente qualificati di tutto il mondo e migliori possibilità di riuscita. // i. Dati quantitativi sugli studenti provenienti da paesi terzi che ottengono titoli di studio europei;

    ii. numero degli studenti che hanno ottenuto titoli dai master dell'Unione europea;

    iii. dati secondari sulle tendenze riguardanti la presenza in Europa di studiosi da paesi terzi.

    - Cooperazione più forte e strutturata fra l'Unione europea e gli istituti dei paesi terzi e maggiore mobilità dall'Unione europea verso l'esterno nel quadro dei programmi di studio europei. // i. Dati secondari sulle tendenze nelle attività di rete dell'UE con le università dei paesi terzi;

    ii. dati secondari sulle tendenze nei programmi di studio europei che comprendono un periodo di studio all'estero;

    iii. dati secondari sulle tendenze fra gli studenti UE che trascorrono un periodo di studio in un paese terzo.

    - Maggiore profilo, visibilità e accessibilità dell'istruzione europea. // i. Tendenze nelle richieste d'informazioni sull'istruzione nell'UE registrate dalle università partecipanti al programma;

    ii. statistiche riguardanti il numero di richieste d'informazioni in Europa dai paesi terzi;

    iii. statistiche sulle tendenze per quanto riguarda la soddisfazione degli studenti da paesi terzi che desiderano venire in Europa, e fra questi per quanto concerne coloro che effettivamente studiano in Europa;

    iv. informazioni sulla percezione dei progressi fatti per quanto riguarda le questioni connesse con l'istruzione internazionale in Europa;

    v. prove statistiche dei cambiamenti nelle politiche e nelle attività rivolte alla mobilità internazionale degli studenti.

    Obiettivi operativi // Indicatori

    - master dell'Unione europea (selezionati per un periodo di cinque anni) con la partecipazione di almeno tre istituti d'istruzione superiore di tre Stati membri diversi con l'obiettivo di titoli di studio doppi/multipli. // i. Numero di corsi effettivamente etichettati;

    ii. numero di domande ricevute da tali corsi;

    iii. dati qualitativi sulla percezione della qualità di tali corsi all'interno del mondo accademico;

    iv. dati qualitativi sulla percezione della qualità di tali corsi fra gli studenti e gli studiosi partecipanti;

    v. Dati quantitativi/qualitativi sui meccanismi previsti per evitare la fuga dei cervelli.

    - Borse di studio per gli studenti già laureati dei paesi terzi.

    - Borse di studio per studiosi in visita accademica provenienti dai paesi terzi per incarichi di insegnamento e ricerca (in media tre mesi) connessi coi master dell'Unione europea. // i. Numero di domande ricevute;

    ii. numero di borsisti iscritti ai master dell'UE;

    iii. numero di beneficiari iscritti ad altri corsi;

    iv. numero di studiosi che richiedono e beneficiano del sistema;

    v. dati quantitativi/qualitativi per valutare il rischio di fuga dei cervelli.

    - Partenariati (fino a tre anni) fra master dell'Unione europea e università dei paesi terzi, compresa la mobilità esterna per studenti e personale dell'UE; // i. Numero di partenariati finanziati;

    ii. numero di studenti finanziati; tasso di riuscita fra gli studenti;

    iii. numero di studiosi UE finanziati.

    - Sostenere studi, conferenze, seminari, pubblicazioni, sviluppo congiunto di azioni promozionali e di strumenti web o di altro tipo per sostenere la mobilità degli studenti. // i. Numero di progetti finanziati;

    ii. tipo di servizi sviluppati;

    iii. prove quantitative riguardanti l'uso dei servizi sviluppati col sostegno del programma;

    iv. numero e status dei partecipanti a tali progetti.

    9. MISURE ANTIFRODE

    Le decisioni e i contratti relativi al finanziamento conclusi tra la Commissione e i beneficiari prevedono che la Commissione e la Corte dei conti effettuino controlli in loco nei locali di chi beneficia di un contributo comunitario e autorizzano ad esigere documenti riguardanti qualunque spesa effettuata a titolo di tali contratti, accordi e impegni giuridici nei 5 anni successivi alla fine del periodo contrattuale.

    I beneficiari sono tenuti a presentare relazioni e rendiconti finanziari, i quali vengono analizzati sotto il profilo del contenuto e dell'ammissibilità della spesa, tenuto conto dello scopo del finanziamento comunitario, così come degli obblighi contrattuali e dei principi di economia e di sana gestione finanziaria.

    I contratti di finanziamento recano in allegato informazioni di carattere amministrativo e finanziario, intese a precisare le tipologie di spesa ammissibili a norma dei contratti stessi. Se del caso, la copertura comunitaria di determinati elementi di costo potrà limitarsi alle voci che risultano reali, individuabili e verificabili nella contabilità del beneficiario, al fine di facilitare l'attività di controllo e revisione contabile dei progetti destinatari del finanziamento (oltre che la valutazione ai fini della selezione).

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