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Document 52025XC01261

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

PUB/2024/709

GU C, C/2025/1261, 20.2.2025, ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2025/1261/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2025/1261/oj

European flag

Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

IT

Serie C


C/2025/1261

20.2.2025

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(C/2025/1261)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all'articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).

COMUNICAZIONE DELL'APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«Languedoc»

PDO-FR-A0922-AM09

Data della comunicazione: 15.1.2025

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Soppressione del nome geografico complementare «Grès de Montpellier»

Nel contesto della procedura di riconoscimento della DOP «Grès de Montpellier», è opportuno sopprimere dal disciplinare della denominazione «Languedoc» tutte le disposizioni relative al nome geografico complementare «Languedoc-Grès de Montpellier».

I punti del disciplinare interessati dalla soppressione sono i seguenti:

Al capitolo I,

punto II: Nomi geografici e menzioni complementari

punto III: Colori e tipi di prodotti

punto IV: Aree e zone in cui si svolgono le diverse operazioni

punto V: Assortimento varietale

punto VI: Conduzione del vigneto - norme specifiche di potatura e produzione massima per parcella

punto VII: Vendemmia - Maturità delle uve - Tenore minimo di zuccheri delle uve e titolo alcolometrico volumico naturale minimo - Resa - Entrata in produzione delle vigne giovani

punto X: - Trasformazione - Elaborazione: Norme specifiche per l'assemblaggio dei vini - Tenore massimo di zuccheri fermentescibili - Pratiche enologiche - Periodo di affinamento - Data di immissione in commercio dei vini -

punto XI: Legame con l'origine

punto XII: Norme in materia di presentazione e di etichettatura

La soppressione dei riferimenti al nome complementare «Grès de Montpellier» incide sulle norme di etichettatura contenute nella sezione «Condizioni ulteriori» del documento unico.

2.   Zona geografica e zona di prossimità immediata

Al capitolo I del disciplinare di produzione, punto IV relativo alle aree e zone geografiche, è aggiunto il riferimento al codice geografico ufficiale del 2023.

Questa modifica redazionale consente di identificare la zona geografica con riferimento alla versione del codice geografico ufficiale vigente nel 2023, pubblicato dall'INSEE, e di tutelare giuridicamente la delimitazione della zona geografica.

Questa precisazione è riportata nel documento unico inserendola sia al punto «Zona geografica» che al punto «Condizioni ulteriori - zona di prossimità immediata».

3.   Superficie parcellare delimitata

Al capitolo I del disciplinare, la sezione IV, Aree e zone in cui si svolgono le diverse operazioni, viene integrata al punto 2°, Superficie parcellare delimitata, per inserire le date dell'approvazione da parte dell'autorità nazionale competente della delimitazione delle parcelle della DOP.

Questo aggiornamento non incide sul documento unico.

4.   Autorità incaricata del controllo

Il capitolo II del disciplinare è aggiornato alla sezione II, Riferimento relativo alla struttura di controllo, al fine di precisare che il controllo del rispetto del disciplinare è effettuato sulla base di un piano di controllo approvato e da parte di un organismo terzo che offre garanzie di competenza, imparzialità e indipendenza delegato dall'INAO, vale a dire l'autorità incaricata del controllo.

5.   Zona di prossimità immediata

Al punto 9, «Ulteriori condizioni essenziali», gli errori di battitura relativi alla zona di prossimità immediata vengono corretti.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome o nomi da registrare

Languedoc

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP - Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

3.1.   Codice della nomenclatura combinata

22 - BEVANDE, LIQUIDI ALCOLICI ED ACETI

2204 - Vini di uve fresche, compresi i vini arricchiti d'alcole; mosti di uva, diversi da quelli della voce 2009

4.   Descrizione del vino (dei vini)

1.   Caratteristiche analitiche

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

- I vini della denominazione «Languedoc» sono vini secchi fermi, rossi, rosati e bianchi. - Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo dei vini è dell'11,5 %. — I vini rossi destinati a essere commercializzati sfusi o confezionati, ad eccezione dei vini ammissibili a beneficiare della menzione «primeur» o «nouveau» (vino novello), presentano un tenore di acido malico inferiore o uguale a 0,4 grammi per litro. - I vini destinati a essere commercializzati sfusi o confezionati presentano un tenore di zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio) in linea con i valori di seguito indicati: Tenori massimi di zuccheri fermentescibili: - Vini bianchi, vini rosati e vini rossi con un titolo alcolometrico volumico naturale superiore al 14 %: 4 g/l - Vini rossi con un titolo alcolometrico volumico naturale inferiore o uguale al 14 %: 3 g/l - Vini che beneficiano della menzione «primeur» o «nouveau»: 2 g/l - I vini non confezionati, che beneficiano della menzione «primeur» o «nouveau», presentano un tenore di acidità volatile inferiore o uguale a 10,2 meq/litro. - Il tenore di acidità totale, il tenore di acidità volatile dei vini diversi da quelli con menzione «primeur» e il tenore di anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol): 13

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol): —

Acidità totale minima: —

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro): —

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro): —

2.   Caratteristiche organolettiche

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

- I vini rossi, ottenuti sempre dall'assemblaggio di più vitigni, presentano un colore di intensità da media a forte, una gamma di aromi che vanno dai frutti rossi e neri alle note speziate e tostate e una struttura sostenuta con presenza di tannini maturi. Il loro potenziale di conservazione è mediamente di 2-5 anni, ad eccezione dei vini «primeur» o «nouveau», che devono essere consumati nei mesi successivi alla loro produzione. - I vini rosati sono ottenuti da un assemblaggio di almeno due vitigni, tra cui principalmente Syrah N, Cinsaut N e Grenache N. Sono vinificati mediante pressatura diretta, macerazione breve o salasso e presentano un colore naturalmente brillante. Si distinguono per complessità aromatica e sono rotondi e carezzevoli al palato. - Anche i vini bianchi sono secchi e ottenuti mediante assemblaggio. Il più delle volte presentano un colore chiaro, una rotondità tipica della Linguadoca e aromi che ricordano la frutta esotica, gli agrumi, i fiori bianchi o la frutta secca.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol): —

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol): —

Acidità totale minima: —

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro): —

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro): —

5.   Pratiche di vinificazione

5.1.   Pratiche enologiche specifiche

1.

 

Pratica enologica specifica

Per la produzione dei vini rosati, è ammesso l'impiego, da parte del vinificatore, del carbone per uso enologico da solo o in combinazione con altre sostanze in appositi preparati, esclusivamente nei mosti provenienti dalla pressa e nei vini ancora in fermentazione, in una proporzione non superiore al 20 % del volume dei vini rosati prodotti dal vinificatore in questione, per la vendemmia considerata e a dosi inferiori o uguali a 30 g/hl per il volume trattato.

- Oltre alle disposizioni di cui sopra, i vini devono rispettare gli obblighi relativi alle pratiche enologiche stabiliti a livello europeo e dal Code rural et de la pêche maritime (codice rurale e della pesca marittima).

2.

Metodi di coltivazione

Pratica colturale

La densità minima d'impianto delle vigne è di 4 000 ceppi per ettaro. La distanza tra i filari non può essere superiore a 2,50 metri.

Ciascun ceppo dispone di una superficie massima di 2,50 m2. Questa superficie si ottiene moltiplicando la distanza interfilare per la distanza tra i ceppi dello stesso filare.

La potatura è effettuata prima dello stadio E (tre foglie distese sulle prime due gemme franche). Le viti sono potate corte, a sperone, con un massimo di 12 gemme franche per pianta e ogni sperone reca al massimo 2 gemme franche.

Il vitigno Syrah N può essere potato a Guyot semplice, con un massimo di 10 gemme franche per ceppo, di cui massimo 6 gemme franche sul capo a frutto e 1 o 2 speroni di riserva recanti, ciascuno, al massimo 1 o 2 gemme franche.

Per il vitigno Grenache N, i ceppi soggetti a cascola possono essere potati con un capo a frutto recante al massimo 5 gemme franche.

L'irrigazione può essere autorizzata conformemente alle disposizioni dell'articolo D. 645-5 del codice rurale e della pesca marittima.

3.

Metodi di coltivazione

Pratica colturale

Al momento della raccolta, i grappoli non possono entrare in contatto con piante diverse dalla vite.

È vietata la pacciamatura con film plastico.

Al fine di preservare le caratteristiche dell'ambiente fisico e biologico, che costituisce un elemento fondamentale del «terroir»,

è vietato il diserbo chimico delle capezzagne;

il controllo della vegetazione, seminata o spontanea, è assicurato con mezzi meccanici o fisici sull'interfilare, tranne le viti la cui distanza interfilare è inferiore o uguale a 1,8 m.

5.2.   Rese massime

1.

Rese dei vini rossi e rosati:

60 ettolitri per ettaro

2.

Rese dei vini bianchi:

70 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

a)

La vendemmia, la vinificazione e l’elaborazione dei vini rossi e rosati hanno luogo nel territorio dei seguenti comuni, secondo il codice ufficiale geografico del 1o gennaio 2023: - Dipartimento dell’Aude: Aigues-Vives, Ajac, Albas, Alet-les-Bains, Alzonne, Antugnac, Aragon, Argeliers, Argens-Minervois, Armissan, Arquettes-en-Val, Azille, Badens, Bages, Bagnoles, Barbaira, Bizanet, Bize-Minervois, Blomac, Bouilhonnac, Bouriège, Boutenac, Cabrespine, Campagne-sur-Aude, Camplong-d’Aude, Canet, Capendu, Cascastel-des-Corbières, Cassaignes, Castelnau-d’Aude, Castelreng, Caunes-Minervois, Caunettes-en-Val, Caves, Cépie, Comigne, Conilhac-Corbières, Conques-sur-Orbiel, Couiza, Cournanel, Coustaussa, Coustouge, Cruscades, Cucugnan, Davejean, Dernacueillette, La Digne-d’Amont, La Digne-d’Aval, Douzens, Duilhac-sous-Pyerepertuse, Durban-Corbières, Embres-et-Castelmaure, Escales, Espéraza, Fabrezan, Felines-Termenès, Ferrals-les-Corbières, Festes-et-Saint-André, Feuilla, Fitou, Fleury, Floure, Fontcouverte, Fontiès-d’Aude, Fontjoncouse, Fournes-Cabardès, Fraisse-Cabardès, Fraissé-des-Corbières, Gaja-et-Villedieu, Gardie, Ginestas, Gruissan, Homps, Les Ilhes, Jonquières, Labastide-en-Val, Ladern-sur-Lauquet, Lagrasse, Laroque-de-Fa, Lastours, Laure-Minervois, Leucate, Lézignan-Corbières, Limousis, Limoux, Loupia, Luc-sur-Aude, Luc-sur-Orbieu, Magrie, Mailhac, Maisons, Malras, Malves-en-Minervois, Marseillette, Mayronnes, Mirepeisset, Montazels, Montbrun-des-Corbières, Montgaillard, Montirat, Montlaur, Montolieu, Montredon-des-Corbières, Montséret, Monze, Moussoulens, Moux, Narbonne, Névian, Port-la-Nouvelle, Ornaisons, Padern, Palairac, La Palme, Paraza, Pauligne, Paziols, Pennautier, Pépieux, Peyriac-de-Mer, Peyriac-Minervois, Peyrolles, Pezens, Pieusse, Pomas, Portel-des-Corbières, Pouzols-Minervois, Puichéric, Quintillan, La Redorte, Ribaute, Rieux-en-Val, Rieux-Minervois, Roquecourbe-Minervois, Roquefort-des-Corbières, Roquetaillade-et-Conilhac, Roubia, Rouffiac-d’Aude, Rouffiac-des-Corbières, Rustiques, Saint-André-de-Roquelongue, Saint-Couat-d’Aude, Saint-Couat-du-Razès, Sainte-Eulalie, Saint-Frichoux, Saint-Hilaire, Saint-Jean-de-Barrou, Saint-Laurent-de-la-Cabrerisse, Saint-Nazaire-d’Aude, Saint-Pierre-des-Champs, Saint-Polycarpe, Sainte-Valière, Sallèles-Cabardès, Salles-d’Aude, Salsigne, La Serpent, Serres, Serviès-en-Val, Sigean, Talairan, Taurize, Termes, Thézan-des-Corbières, Tournissan, Tourouzelle, Tourreilles, Trassanel, Trausse, Trèbes, Treilles, Tuchan, Val-de-Dagne, Val-du-Faby (per la parte corrispondente al territorio del comune delegato di Fa), Ventenac-Cabardès, Ventenac-en-Minervois, Vignevieille, Villalier, Villanière, Villardonnel, Villar-en-Val, Villar-Saint-Anselme, Villarzel-Cabardès, Villebazy, Villedubert, Villegailhenc, Villegly, Villelongue-d’Aude, Villemoustaussou, Villeneuve-les-Corbières, Villeneuve-Minervois, Villerouge-Termenès, Villesèque-des-Corbières, Villetritouls, Vinassan. - Dipartimento del Gard: Aspères, Aujargues, Brouzet-lès-Quissac, La Cadière-et-Cambo, Calvisson, Cannes-et-Clairan, Carnas, Combas, Conqueyrac, Corconne, Crespian, Fontanès, Gailhan, Junas, Langlade, Lecques, Liouc, Montmirat, Montpezat, Moulézan, Nages-et-Solorgues, Nîmes, Orthoux-Sérignac-Quilhan, Saint-Clément, Saint-Hippolyte-du-Fort, Saint-Mamert-du-Gard, Salinelles, Sardan, Sommières, Souvignargues, Vic-le-Fesq, Villevieille; - Dipartimento dell’Hérault: Adissan, Agel, Aigne, Aigues-Vives, Alignan-du-Vent, Aniane, Arboras, Argelliers, Aspiran, Assas, Assignan, Aumelas, Autignac, Azillanet, Babeau-Bouldoux, Bassan, Beaufort, Beaulieu, Berlou, Béziers, Boisseron, Le Bosc, Boujan-sur-Libron, Brignac, Brissac, Cabrerolles, Cabrières, Campagne, Canet, Cassagnoles, Castelnau-le-Lez, Castries, La Caunette, Causse-de-la-Selle, Causses-et-Veyran, Caussiniojouls, Caux, Cazedarnes, Cazevieille, Cazouls-lès-Béziers, Cébazan, Cessenon-sur-Orb, Cesseras, Ceyras, Claret, Clermont-l’Hérault, Combaillaux, Corneilhan, Cournonsec, Cournonterral, Creissan, Cruzy, Entre-Vignes, Faugères, Félines-Minervois, Ferrières-Poussarou, Fontanès, Fontès, Fos, Fouzilhon, Fozières, Gabian, Garrigues, Gignac, Guzargues, Jonquières, Juvignac, Lacoste, Lagamas, Laurens, Lauret, Lauroux, Lavalette, Lavérune, Liausson, Lieuran-Cabrières, La Livinière, Lodève, Lunel, Lunel-Viel, Magalas, Margon, Les Matelles, Mauguio, Mérifons, Minerve, Montagnac, Montarnaud, Montbazin, Montblanc, Montesquieu, Montouliers, Montoulieu, Montpellier, Montpeyroux, Moulès-et-Baucels, Mourèze, Murles, Murviel-lès-Béziers, Murviel-lès-Montpellier, Nébian, Neffiès, Nézignan-l’Évêque, Nissan-lez-Enserune, Nizas, Octon, Olmet-et-Villecun, Olonzac, Oupia, Paulhan, Pégairolles-de-Buèges, Pégairolles-de-l’Escalette, Péret, Pézenas, Pierrerue, Pignan, Plaissan, Poujols, Poussan, Pouzolles, Prades-le-Lez, Prades-sur-Vernazobre, Le Puech, Puéchabon, Puisserguier, Quarante, Restinclières, Roquebrun, Roquessels, Roujan, Saint-André-de-Buèges, Saint-André-de-Sangonis, Saint-Aunès, Saint-Bauzille-de-la-Sylve, Saint-Bauzille-de-Montmel, Saint-Chinian, Saint-Clément-de-Rivière, Sainte-Croix-de-Quintillargues, Saint-Drézéry, Saint-Félix-de-Lodez, Saint-Gély-du-Fesc, Saint-Geniès-des-Mourgues, Saint-Georges-d’Orques, Saint-Guiraud, Saint-Jean-de-Cuculles, Saint-Jean-de-la-Blaquière, Saint-Jean-de-Buèges, Saint-Jean-de-Fos, Saint-Jean-de-Minervois, Saint-Mathieu-de-Tréviers, Saint-Nazaire-de-Ladarez, Saint-Pargoire, Saint-Pons-de-Mauchiens, Saint-Privat, Saint-Saturnin-de-Lucian, Saint-Sériès, Saint-Thibéry, Saint-Vincent-de-Barbeyrargues, Saturargues, Sauteyrargues, Sauvian, Sérignan, Servian, Siran, Soubès, Soumont, Sussargues, Le Triadou, Usclas-du-Bosc, Vacquières, Vailhan, Vailhauquès, Valflaunès, Valmascle, Vendémian, Vendres, Vieussan, Villeneuve-lès-Maguelone, Villeneuvette, Villespassans, Villeveyrac. - Dipartimento dei Pirenei Orientali: Amélie-les-Bains-Palalda, Ansignan, Arboussols, Argelès-sur-Mer, Bages, Baho, Baixas, Banyuls-dels-Aspres, Banyuls-sur-Mer, Bélesta, Bouleternère, Le Boulou, Brouilla, Cabestany, Caixas, Calce, Camélas, Canet-en-Roussillon, Canohès, Caramany, Cases-de-Pène, Cassagnes, Castelnou, Caudiès-de-Fenouillèdes, Cerbère, Céret, Claira, Les Cluses, Collioure, Corbère, Corbère-les-Cabanes, Corneilla-la-Rivière, Corneilla-del-Vercol, Elne, Espira-de-l’Agly, Espira-de-Conflent, Estagel, Estoher, Feilluns, Finestret, Fosse, Fourques, Ille-sur-Têt, Joch, Lansac, Laroque-des-Albères, Latour-Bas-Elne, Latour-de-France, Lesquerde, Llauro, Llupia, Marquixanes, Maureillas-las-Illas, Maury, Millas, Montalba-le-Château, Montauriol, Montescot, Montesquieu-des-Albères, Montner, Néfiach, Oms, Opoul-Périllos, Ortaffa, Palau-del-Vidre, Passa, Perpignan, Peyrestortes, Pézilla-de-Conflent, Pézilla-la-Rivière, Pia, Planèzes, Pollestres, Ponteilla, Port-Vendres, Prats-de-Sournia, Prugnanes, Rasiguères, Reynès, Rigarda, Rivesaltes, Rodès, Saint-André, Saint-Arnac, Sainte-Colombe-de-la-Commanderie, Saint-Cyprien, Saint-Estève, Saint-Féliu-d’Amont, Saint-Féliu-d’Avall, Saint-Génis-des-Fontaines, Saint-Hippolyte, Saint-Jean-Lasseille, Saint-Jean-Pla-de-Corts, Saint-Martin-de-Fenouillet, Saint-Michel-de-Llotes, Saint-Nazaire, Saint-Paul-de-Fenouillet, Saleilles, Salses-le-Château, Le Soler, Sorède, Sournia, Taillet, Tarerach, Tautavel, Terrats, Thuir, Tordères, Toulouges, Tresserre, Trévillach, Trilla, Trouillas, Villelongue-dels-Monts, Villemolaque, Villeneuve-de-la-Raho, Villeneuve-la-Rivière, Vinça, Vingrau, Vivès, Le Vivier.

b)

La vendemmia, la vinificazione e l’elaborazione dei vini bianchi hanno luogo sul territorio dei comuni menzionati per la vendemmia, la vinificazione e l’elaborazione dei vini rossi e rosati, oltre che sul territorio dei seguenti comuni del dipartimento dell’Hérault: Castelnau-de-Guers, Florensac, Mèze, Pinet, Pomerols.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

Agiorgitiko N

Assyrtiko B

Bourboulenc B - Doucillon blanc

Calabrese N

Carignan N

Carignan blanc B

Carignan gris G

Cinsaut N - Cinsault

Clairette B

Clairette rose Rs

Counoise N

Grenache N

Grenache blanc B

Grenache gris G

Lledoner pelut N

Macabeu B - Macabeo

Marsanne B

Marselan N

Morrastel N - Minustellu, Graciano

Mourvèdre N — Monastrell

Muscat à petits grains blancs B - Muscat, Moscato

Piquepoul blanc B

Piquepoul gris G

Piquepoul noir N

Rivairenc N - Aspiran noir

Rivairenc blanc B - Aspiran blanc

Rivairenc gris G - Aspiran gris

Roussanne B

Syrah N — Shiraz

Terret blanc B

Terret gris G

Terret noir N

Tourbat B

Vermentino B — Rolle

Viognier B

8.   Descrizione del legame/dei legami

Nella storia della viticoltura della Linguadoca, la coltivazione della vite sui pendii delle colline con terreni aridi e sassosi è rimasta costante fin dalla sua introduzione.

Le contingenze storiche e l'influenza dei monasteri e delle abbazie, i vincoli economici legati ai vigneti in area collinare e le dinamiche umane hanno determinato la diversità e l'evoluzione dei prodotti fin dall'epoca romana portando, nel tempo, a una produzione di vini dolci, mutizzati, secchi, rossi e bianchi o a una produzione di uve da tavola, con la necessità per tutte queste uve di raggiungere un buon grado di maturazione.

Con il passare delle generazioni è stata individuata, su questi pendii, una serie di siti particolari, riconosciuti per la qualità e l'originalità della loro produzione.

Dalla cittadina di Collioure fino alle porte di Nîmes, i pendii soleggiati delle colline sono costellati di vigne da oltre 2 000 anni, con innumerevoli testimonianze della qualità e dell'identità di questi vini.

Nel corso della loro storia, i vini di queste colline hanno acquisito una reputazione che è spesso nata dalle abbazie (Caunes-Minervois, Valmagne, Lagrasse, Fontfroide, ecc.): «Saint-Saturnin e Cabrières hanno come origine un religioso vicino a San Benedetto d'Aniane, mentre Montpeyroux era già, dal XIV secolo, un possedimento e una residenza dei vescovi di Montpellier da cui questi ultimi ricavavano vini prestigiosi». Lo stesso vale per Saint-Aignan (Saint-Chinian), scriveva Jean Clavel in «Histoire et Avenir des vins en Languedoc» (ed. Privat -1985).

Nel 1788, in una relazione destinata al re, l'intendente Ballainvillers dichiarava: «Sono tutti vini a denominazione che con il nome generico di 'vini di Narbonne' erano giustamente apprezzati fuori dai confini provinciali e fuori dal regno; erano soprattutto i vini di Lapalme, Leucate, Fitou...».

Nel 1816, in «Topographie de tous les vignobles connus», A. Jullien osserva la specificità dei vini legata alla loro origine e cita i vigneti situati a nord della Têt, fino a Espira-de-l'Agly e Rivesaltes, e i vigneti di «Saint-Christol», «Saint-Georges d'Orques» e «Saint-Drézéry»: «i vini presentano un gusto piacevole e franco, hanno corpo, gradazione alcolica e dopo 5 o 6 anni di invecchiamento sono eccellenti...».

Per ottenere tale specificità legata all'origine di questi vini, la superficie parcellare delimitata per la vendemmia classifica le parcelle che presentano terreni senza vincoli di attecchimento e capaci di garantire un apporto idrico moderato e regolare alla pianta per resistere alle estati calde e secche. La superficie parcellare delimitata classifica le parcelle terrazzate situate tra il lungomare e un'altitudine di 400 metri con esposizione favorevole.

Sono privilegiate le parcelle situate sui pendii delle colline, vicino al mare oppure quelle sulle colline più ripide della zona pre-montuosa, talvolta coltivate a terrazze.

La superficie di questa zona delimitata con precisione rappresenta meno di un terzo della superficie totale dei vigneti della regione e la sua produzione equivale a meno del 15 % dei volumi regionali prodotti.

Le condizioni climatiche e la natura dei terreni hanno condizionato il luogo d'impianto e la scelta dei vitigni. Questi ultimi presentano un ciclo vegetativo piuttosto lungo, una sufficiente resistenza alla siccità e al calore e la capacità di ottimizzare una costante termica elevata. Il controllo della produzione, che si riflette nella definizione di rese moderate, assicura una buona maturazione delle uve prima delle piogge autunnali, mentre la presenza dei venti contribuisce a preservare le caratteristiche sanitarie dell'uva.

Il particolare clima mediterraneo, caldo e secco, garantisce ai vini rossi la presenza di tannini maturi, mentre regala ai vini bianchi e rosati una caratteristica rotondità.

All'indomani della Seconda guerra mondiale, il necessario rinnovo di gran parte dei vigneti impiantati sui pendii ha condotto a un rafforzamento della presenza dei vitigni tradizionali. Con questo rinnovo inizia una dinamica collettiva basata sulla ricostruzione della viticoltura storica e che vede la partecipazione di cantine cooperative e di tenute indipendenti riunite in sindacati.

L'introduzione della meccanizzazione e lo sviluppo della coltivazione di un vitigno a tralci lunghi come il Syrah N, necessariamente da palizzare, hanno condotto a un'evoluzione delle pratiche colturali. Nella maggior parte dei casi le parcelle di vigne, un tempo piantate a quadrato e non palizzate, sono state sostituite da parcelle caratterizzate da una distanza interfilare non superiore a 2,50 metri e con una densità minima d'impianto di 4 000 ceppi per ettaro. Si è tuttavia mantenuto il metodo di potatura, fondamentalmente corta, e in ogni caso con un numero limitato di gemme franche per ceppo.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Etichettatura

Quadro normativo:

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura.

Descrizione della condizione:

Il nome della denominazione di origine controllata «Languedoc» può essere integrato dalla menzione «primeur» o «nouveau», nel qual caso i vini devono necessariamente essere presentati con l'indicazione dell'annata.

I vini della denominazione di origine controllata «Languedoc», con o senza i nomi geografici complementari «Cabrières», «La Méjanelle», «Montpeyroux», «Pézenas», «Quatourze», «Saint-Christol», «Saint-Drézéry», «Saint-Georges-d'Orques», «Saint-Saturnin» o «Sommières», e presentati con la suddetta denominazione di origine controllata, possono essere dichiarati dopo la raccolta, proposti al pubblico, spediti, messi in vendita o venduti solo se tale denominazione di origine controllata è iscritta nei documenti di accompagnamento, nella dichiarazione di scorta, su annunci, prospetti, etichette, fatture e contenitori di qualsiasi tipo, eventualmente integrata dai nomi geografici complementari.

Zona di prossimità immediata

Quadro normativo:

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

La zona di prossimità immediata, definita in deroga per la vinificazione e l'elaborazione dei vini, è costituita dal territorio dei comuni indicati di seguito sulla base del codice geografico ufficiale del 1o gennaio 2023.

Dipartimento dell'Aude:

Alaigne, Arques, Arzens, Auriac, Belcastel-et-Buc, Berriac, La Bezole, Bourigeole, Bram, Brousses-et-Villaret, Brugairolles, Bugarach, Camps-sur-l'Agly, Carcassonne, Castans, Caudebronde, Caunette-sur-Lauquet, Caux-et-Sauzens, Citou, Clermont-sur-Lauquet, Couffoulens, Coursan, Courtauly, Cubières-sur-Cinoble, Cuxac-Cabardès, Cuxac-d'Aude, Donazac, Fajac-en-Val, Fontiers-Cabardès, Granès, Greffeil, Labastide-Esparbairenque, Lairière, Lauraguel, Lespinassière, Leuc, Malviès, Marcorignan, Mas-Cabardès, Mas-des-Cours, Massac, Miraval-Cabardès, Missègre, Montclar, Monthaut, Montjardin, Montjoi, Montréal, Moussan, Mouthoumet, Ouveillan, Palaja, Pomy, Pradelles-Cabardès, Preixan, Puilaurens, Puivert, Quillan, Raissac-d'Aude, Raissac-sur-Lampy, Rennes-le-Château, Rennes-les-Bains, Roquefère, Routier, Saint-Benoît, Saint-Denis, Saint-Ferriol, Saint-Jean-de-Paracol, Saint-Louis-et-Parahou, Saint-Marcel-sur-Aude, Saint-Martin-des-Puits, Saint-Martin-de-Villereglan, Saint-Martin-le-Vieil, Saissac, Sallèles-d'Aude, Salza, Soulatgé, Terroles, Val du Faby (per la parte corrispondente al territorio del comune delegato di Rouvenac), Valmigère, Véraza, Verzeille, Villarzel-du-Razès, Villedaigne, Villefloure, Villefort, Villesèquelande.

Dipartimento del Gard:

Aigremont, Aigues-Mortes, Aigues-Vives, Aimargues, Aubais, Bernis, Boissières, Bouillargues, Bragassargues, Caissargues, La Calmette, Caveirac, Clarensac, Congénies, Cros, Dions, Domessargues, Durfort-et-Saint-Martin-de-Sossenac, Fons, Gajan, Gallargues-le-Montueux, Générac, Marguerittes, Milhaud, Monoblet, Montagnac, Mus, Parignargues, Pompignan, Poulx, Puechredon, Quissac, Rodilhan, Rogues, La Rouvière, Sainte-Anastasie, Saint-Côme-et-Maruéjols, Saint-Dionisy, Saint-Gilles, Saint-Roman-de-Codières, Saint-Théodorit, Sauve, Sumène, Uchaud, Vergèze.

Zona di prossimità immediata (seguito)

Quadro normativo:

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

Dipartimento dell'Hérault:

Abeilhan, Agde, Agonès, Les Aires, Aumes, Baillargues, Balaruc-le-Vieux, Bédarieux, Bélarga, Bessan, Boisset, La Boissière, Bouzigues, Brenas, Buzignargues, Campagnan, Candillargues, Capestang, Cazilhac, Cazouls-d'Hérault, Celles, Cers, Clapiers, Colombiers, Coulobres, Le Crès, Le Cros, Dio-et-Valquières, Espondeilhan, Fabrègues, Ferrals-les-Montagnes, Ferrières-les-Verreries, Frontignan, Galargues, Ganges, Gigean, Gorniès, Grabels, La Grande-Motte, Hérépian, Jacou, Lansargues, Laroque, Lattes, Lespignan, Lézignan-la-Cèbe, Lieuran-lès-Béziers, Lignan-sur-Orb, Loupian, Lunas, Maraussan, Marseillan, Marsillargues, Mas-de-Londres, Maureilhan, Mireval, Mons, Montady, Montaud, Montels, Montferrier-sur-Lez, Mudaison, Notre-Dame-de-Londres, Olargues, Pailhès, Palavas-les-Flots, Pardailhan, Pérols, Pézènes-les-Mines, Les Plans, Poilhes, Popian, Portiragnes, Le Pouget, Pouzols, Puilacher, Puimisson, Puissalicon, Rieussec, Riols, Les Rives, Romiguières, Roqueredonde, Rouet, Saint-Bauzille-de-Putois, Saint-Brès, Saint-Étienne-d'Albagnan, Saint-Étienne-de-Gourgas, Saint-Félix-de-l'Héras, Saint-Geniès-de-Fontedit, Saint-Guilhem-le-Désert, Saint-Hilaire-de-Beauvoir, Saint-Jean-de-Cornies, Saint-Jean-de-Védas, Saint-Just, Saint-Martin-de-Londres, Saint-Maurice-Navacelles, Saint-Michel, Saint-Nazaire-de-Pézan, Saint-Paul-et-Valmalle, Saint-Pierre-de-la-Fage, Saint-Pons-de-Thomières, Salasc, Saussan, Saussines, Sète, Teyran, Thézan-lès-Béziers, Tourbes, Tressan, Usclas-d'Hérault, La Vacquerie-et-Saint-Martin-de-Castries, Valergues, Valras-Plage, Valros, Vélieux, Vendargues, Vias, Vic-la-Gardiole, Villeneuve-lès-Béziers, Villetelle, Viols-en-Laval, Viols-le-Fort.

Dipartimento dei Pirenei Orientali:

L'Albère, Alénya, Arles-sur-Tech, Baillestavy, Le Barcarès, Bompas, Boule-d'Amont, Calmeilles, Campoussy, Casefabre, Eus, Fenouillet, Glorianes, Los Masos, Molitg-les-Bains, Montbolo, Mosset, Le Perthus, Prunet-et-Belpuig, Rabouillet, Saint-Laurent-de-Cerdans, Saint-Laurent-de-la-Salanque, Sainte-Marie-la-Mer, Saint-Marsal, Taurinya, Théza, Torreilles, Valmanya, Villelongue-de-la-Salanque, Vira.

Link al disciplinare del prodotto

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-0b8f0e08-a73c-40ac-9b15-30d4cd5191b3


(1)   GU L 9 dell’11.1.2019, pag. 2.


ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2025/1261/oj

ISSN 1977-0944 (electronic edition)


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