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I conflitti di oggi e i numerosi tentativi di violare i diritti umani richiedono una risposta forte e decisa da parte dell’Unione europea (UE).
Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio: Piano d’azione per i diritti umani e la democrazia (2015-2019) «Mantenere i diritti umani al centro dell’azione dell’UE», JOIN(2015) 16 final del 28 aprile 2015.
I conflitti di oggi e i numerosi tentativi di violare i diritti umani richiedono una risposta forte e decisa da parte dell’Unione europea (UE).
Il nuovo piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia intende consolidare l’attuazione della politica unionale sui diritti umani in tutto il mondo. Esso si concentra sul ruolo degli attori della società civile nella difesa dei diritti umani e nell’offerta di assistenza ai difensori dei diritti umani.
Lo scopo della comunicazione congiunta della Commissione europea e dell’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza è di proporre un piano d’azione per i diritti umani e la democrazia per il periodo 2015-2019.
Il Consiglio dell’UE ha adottato il piano d’azione in data 20 luglio 2015 con le sue Conclusioni sul piano d’azione per i diritti umani e la democrazia 2015-2019. Il piano verrà attuato dalle istituzioni dell’UE in uno sforzo congiunto con i paesi dell’Unione e con il forte coinvolgimento delle organizzazioni della società civile.
Il piano d’azione 2015-2019 presta particolare attenzione alla cooperazione con le istituzioni e i meccanismi locali, comprese le istituzioni nazionali per i diritti umani e la società civile, nonché al loro coinvolgimento.
Principi
Il piano d’azione intende:
Aree strategiche
Il piano d’azione contempla cinque aree strategiche principali:
aumentare il coinvolgimento degli attori locali con misure tese a interagire con gli attori esterni governativi e non governativi;
affrontare i principali problemi in materia di diritti umani mantenendo il necessario equilibrio tra i diritti civili e politici, da un lato, e quelli economici, sociali e culturali, dall’altro;
adottare un approccio globale sui diritti umani in situazioni di conflitto e di crisi supportando lo sviluppo di strumenti nazionali, regionali e internazionali volti a prevenire, affrontare e contrastare le violazioni dei diritti umani;
favorire la coerenza tenendo maggiormente conto dei diritti umani nelle politiche dell’UE, come ad esempio quelle legate a commercio e investimenti, migrazione e asilo, sviluppo e lotta al terrorismo;
accrescere l’efficacia e la cultura dei risultati nei diritti umani e nella democrazia sviluppando approcci più strategici e orientati ai risultati.
Un piano mondiale
Le misure attuate nel quadro del piano d’azione dell’UE si applicheranno a tutte le regioni del mondo, tenendo conto delle esigenze locali.
Il piano sarà sottoposto a un esame intermedio nel 2017 per valutare i principali risultati ottenuti e considerare le nuove sfide.
Nel 2012 l’UE ha adottato un quadro strategico in materia di diritti umani e di democrazia che comprendeva un piano d’azione 2012-2014. Il quadro intendeva promuovere l’integrazione delle considerazioni sui diritti umani in un’ampia gamma di politiche dell’UE.
Al termine di questo piano strategico della durata di tre anni, che conteneva 97 misure, alcune aree hanno palesato la necessità di ulteriori sforzi. Tali misure aggiuntive sono incluse nel piano d’azione 2015-2019.
Per ulteriori informazioni consultare:
Conclusioni del Consiglio sui diritti umani e la democrazia, quadro strategico dell’UE sui diritti umani e la democrazia e piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia del 25 giugno 2012.
Conclusioni del Consiglio sul piano d’azione per i diritti umani e la democrazia 2015-2019 del 20 luglio 2015.
Ultimo aggiornamento: 16.08.2015