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Document 92001E003452

INTERROGAZIONE SCRITTA P-3452/01 di María Rodríguez Ramos (PSE) alla Commissione. Inquinamento elettromagnetico dei ripetitori telefonici.

GU C 160E del 4.7.2002, p. 115–117 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92001E3452

INTERROGAZIONE SCRITTA P-3452/01 di María Rodríguez Ramos (PSE) alla Commissione. Inquinamento elettromagnetico dei ripetitori telefonici.

Gazzetta ufficiale n. 160 E del 04/07/2002 pag. 0115 - 0117


INTERROGAZIONE SCRITTA P-3452/01

di María Rodríguez Ramos (PSE) alla Commissione

(6 dicembre 2001)

Oggetto: Inquinamento elettromagnetico dei ripetitori telefonici

Lo scorso 28 settembre in Spagna è stato adottato un Decreto reale che approva il regolamento che stabilisce le condizioni di protezione della popolazione dai campi elettromagnetici.

La normativa stabilisce i limiti minimi delle emissioni elettromagnetiche, non tenendo conto della raccomandazione del Consiglio 1999/519(1), relativa all'esposizione del pubblico in generale ai campi elettromagnetici, in cui si raccomanda agli Stati membri di stabilire un livello di protezione più elevato di quello previsto dalla raccomandazione senza neppure stabilire un regime di sanzioni in caso di mancato rispetto degli scarsi obblighi imposti. La mancanza di una regolamentazione statale in Spagna precedentemente all'approvazione di tale norma ha fatto sì che numerosi comuni approvassero ordinanze municipali senza un idoneo contesto di riferimento legislativo, disciplinando unilateralmente l'installazione di queste infrastrutture.

Infatti, nel comune di Valladolid (Comunità autonoma di Castilla y Léon), è stata autorizzata sul tetto di un immobile situato nel centro della città e confinante con il cortile di una scuola a meno di 100 metri dalle aule dove si svolgono le lezioni, l'installazione di 8 ripetitori telefonici con più di 30 antenne che emettono radiazioni elettromagnetiche.

Cinque dei nuovi casi di cancro infantile registrati in questa città nel corso del 2001 si sono verificati tra i bambini che frequentano scuole vicine a questo edificio e su questi cinque tre si sono verificati nella scuola situata a meno di 100 metri dalle antenne. Tenendo conto che l'incidenza di questo tipo di cancro in Spagna è inferiore a 1/10 000 bambini l'anno, l'incidenza di questi tumori presso la scuola Garcia Quintana è 100 volte superiore alla media.

Di fronte a questa preoccupante situazione il gruppo socialista di questo comune ha chiesto la sospensione cautelare dei ripetitori di telefonia mobile, ma la Giunta comunale si è opposta a questa misura.

La Commissione può comunicare se in altri Stati membri esiste una così enorme e irrazionale accumulazione di ripetitori che emettono radiazioni elettromagnetiche nei centri urbani e a meno di 100 metri di distanza da una scuola?

Ritiene che le autorità nazionali che permettono e avallano le azioni del comune di Valladolid stiano rispettando il principio di precauzione per quanto riguarda la protezione della salute dei cittadini?

La Commissione quando pensa di presentare il parere espresso dal Comitato scientifico sulla tossicità sui rischi che corrono le persone esposte alle onde elettromagnetiche e il progetto di relazione per ampliare la raccomandazione del 1999 per garantire la salute delle persone di fronte a questo tipo di inquinamento?

(1) GU L 199 del 30.7.1999, pag. 59.

Risposta data dal sig. Byrne a nome della Commissione

(28 gennaio 2002)

L'on. parlamentare fa riferimento all'adozione da parte della Spagna di un decreto reale che recepisce il regolamento che stabilisce le condizioni di protezione della popolazione dai campi elettromagnetici.

La Commissione ricorda all'on. parlamentare che conformemente ai termini della raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio, del 12 luglio 1999, relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz)(1), l'attuazione di tale quadro legislativo rientra tra le responsabilità degli Stati membri e che contrariamente a cio' che afferma l'on. parlamentare, la raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 1999 non impone agli Stati membri di adottare un quadro regolamentare più severo. Al contrario il testo della raccomandazione stipula che: Gli Stati membri hanno facoltà, ai sensi del Trattato, di fornire un livello di protezione più elevato di quello di cui alla presente raccomandazione.

La Commissione non è informata dell'esistenza in altri Stati membri di tali concentrazioni di installazioni di ripetitori telefonici. La Commissione ricorda che il controllo sull'installazione locale di ripetitori telefonici è di competenza esclusiva delle autorità degli Stati membri.

La Commissione precisa che non è di sua competenza giudicare l'opportunità o la validità dell'attuazione da parte delle autorità degli Stati membri di misure di precauzione più severe.

Le autorità spagnole hanno scelto di introdurre i limiti fissati dalla raccomandazione del Consiglio e di imporre agli operatori dei ripetitori telefonici l'obbligo di assicurare che le radiazioni non superino i limiti fissati dalla raccomandazione del Consiglio, cio' è di applicazione anche nel caso citato.

Secondo i termini della raccomandazione gli Stati membri hanno l'obbligo di fornire una relazione alla Commissione, entro tre anni a partire dalla sua adozione, sulle misure prese per attuare il quadro di protezione del pubblico contro gli effetti sulla salute derivanti dalle tensioni elettromagnetiche. Tali misure saranno pubblicate dalla Commissione in un rapporto sull'attuazione nel corso del 2002.

I limiti fissati dalla raccomandazione sono stati confermati dal Comitato scientifico della Commissione su Tossicologia-Ecotossicologia e Ambiente nel suo parere sui rischi per la salute relativi alle esposizioni ai campi elettromagnetici pubblicato il 30 novembre 2001 e disponibile all'indirizzo Internet seguente: http://europa.eu.int/comm/health/ph/programmes/pollution/ph_fields_index.html. La relazione afferma che: le ulteriori informazioni disponibili sugli effetti cancerogeni delle radiofrequenze e delle frequenze microonde negli ultimi anni non giustifica una revisione dei limiti fissati dalla Commissione sulla base del parere del 1998 del Comitato scientifico direttivo.

Le sovvenzioni della Commissione ai programmi di ricerca sulla potenziale influenza dei campi elettromagnetici sulla salute umana ammontano a 12,8 milioni di (con un totale di oltre 32,5 milioni di). Queste ricerche comprendono uno specifico progetto che copre gli aspetti relativi ai possibili effetti che possono derivare dall'uso di telefoni cellulari. Questo progetto quadriennale non è ancora arrivato a metà strada ma com'è già successo con altri progetti di ricerca relativi ai campi elettromagnetici, gli accordi di coordinamento con la Commissione sono stati recentemente rivisti per assicurare che i risultati della ricerca siano diffusi ampiamente non appena si rendano disponibili.

Inoltre si attira l'attenzione dell'on. parlamentare sulle direttive che riguardano le apparecchiature terminali di telecomunicazione. Queste direttive (73/23/CEE(2) e 1999/5/CE(3)) obbligano i fabbricanti ad assicurare che i prodotti siano sicuri. Le norme armonizzate previste da queste direttive assicurano che i prodotti conformi a tali direttive non espongano il pubblico al di là dei limiti fissati dalla raccomandazione del Consiglio, in condizioni di uso normale (vedi http://europa.eu.int/comm/enterprise/rtte).

(1) GU L 199 del 30.7.1999.

(2) Direttiva del Consiglio 73/23/CEE del 19 febbraio 1973 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione GU L 77 del 26.3.1973.

(3) Direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità. GU L 91 del 7.4.1999.

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