92000E2486

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2486/00

di Isidoro Sánchez García (ELDR) alla Commissione

(24 luglio 2000)

Oggetto: Valutazione del raffreddamento delle relazioni tra l'Unione europea e i paesi dell'America latina

Nei mezzi di comunicazione latino-americani si avverte un raffreddamento delle relazioni tra l'Unione europea e i paesi dell'America latina, e si ha l'impressione che ciò si verifichi a seguito della cessazione dalle funzioni dei Commissari spagnoli che negli ultimi anni erano stati responsabili della cooperazione internazionale.

Può la Commissione indicare qual è la sua opinione in merito al raffreddamento di dette relazioni e, se del caso, quali sono le ragioni di tale situazione?

Risposta data dal sig. Patten a nome della Commissione

(8 settembre 2000)

La Commissione non ritiene che le relazioni della Comunità con i paesi dell'America latina abbiano subito un raffreddamento. Inoltre, i rapporti tra la Comunità e i paesi latino-americani non dipendono in alcun modo dalla nazionalità dei membri della Commissione responsabili della cooperazione internazionale.

Tutti gli Stati membri e la Commissione hanno contribuito attivamente al successo del primo vertice Unione-America latina e Caraibi che si è tenuto a Rio de Janeiro nel giugno 1999 e continuano a impegnarsi nella realizzazione delle priorità individuate in occasione del vertice.

La Commissione ritiene che i rapporti tra la Comunità e i paesi dell'America latina si siano approfonditi e siano migliorati sotto tutti gli aspetti. Il sopracitato vertice dei capi di Stato e di governo è una conferma dell'importanza politica che la Comunità europea attribuisce ai rapporti con i paesi dell'America Latina e i Caraibi. Il proseguimento dei negoziati con il Mercosur e il Cile e l'attuazione degli accordi con il Messico dimostrano la portata economica di tali relazioni. La Comunità rappresenta il primo investitore e il primo o secondo fornitore e cliente di questa parte dell'America latina. In materia di cooperazione, infine, oltre al sostegno alla riduzione del debito dei tre paesi più poveri, i rapporti di cooperazione continuano come nel passato. La Comunità rimane il principale donatore di aiuti ai paesi in via di sviluppo.