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Document 52012IP0292

Conclusioni del Consiglio europeo ( 28 e 29 giugno 2012 ) Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2012 sul Consiglio europeo del giugno 2012 (2011/2923(RSP))

GU C 349E del 29.11.2013, p. 72–74 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

29.11.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 349/72


Mercoledì 4 luglio 2012
Conclusioni del Consiglio europeo (28 e 29 giugno 2012)

P7_TA(2012)0292

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2012 sul Consiglio europeo del giugno 2012 (2011/2923(RSP))

2013/C 349 E/09

Il Parlamento europeo,

vista la riunione informale del Consiglio europeo del 23 maggio 2012,

visto il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2012,

visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

1.

plaude alle misure concrete adottate dal Consiglio europeo per fronteggiare la crisi della zona euro e al riconoscimento, da parte dello stesso Consiglio, della necessità di dare una risposta che affronti sia il risanamento di bilancio che la crescita; è del parere che il vertice in oggetto rifletta l'approccio del Consiglio europeo alle sfide che deve affrontare l'Europa, il cui obiettivo è quello di definire un programma anticrisi più equilibrato, più efficace dal punto di vista economico e più equo sotto il profilo sociale;

2.

sottolinea il significato dell'accordo raggiunto dalla zona euro riguardo alle misure importanti e sostanziali intese a spezzare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano, nonché a ridurre il differenziale tra i tassi di rendimento dei titoli del debito sovrano della zona euro; si compiace, a tale proposito, alla possibilità di ricorso, in modo flessibile ed efficace, agli strumenti FESF/MES esistenti per gli Stati membri che rispettano le raccomandazioni specifiche per paese e gli altri impegni assunti, anche nell'ambito del semestre europeo nonché del patto di stabilità e crescita;

3.

ritiene che l'accordo in parola costituisca una tappa fondamentale verso la realizzazione di una vera e propria unione bancaria per l'Unione europea nel suo insieme, pur rilevando il fatto cruciale che tale opzione non può essere attivata immediatamente dal momento che è vincolata a un accordo su un meccanismo di vigilanza unico;

4.

plaude altresì al patto per la crescita e l'occupazione, in particolare all'accordo di mobilitare 120 miliardi di EUR per stimolare gli investimenti, la crescita e la creazione di posti di lavoro e chiede un risanamento di bilancio differenziato e propizio alla crescita, che presti la dovuta attenzione al ruolo degli investimenti; ritiene che si tratti di una misura importante verso la necessaria rivitalizzazione, in Europa, degli investimenti pubblici e privati sostenibili, incentrati sulla crescita e mirati in particolare al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, soprattutto per quanto riguarda l'efficienza e la sostenibilità delle risorse, come pure il completamento del mercato interno;

5.

si compiace inoltre dell'impegno a trasformare il bilancio dell'Unione europea in uno strumento per la crescita; rileva, a tale proposito, che il Consiglio europeo di giugno non ha compiuto alcun progresso tangibile per quanto concerne il raggiungimento di un accordo in merito al prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2014-2020; esorta la Presidenza cipriota a intensificare gli sforzi in materia, coinvolgendo pienamente il Parlamento europeo nei negoziati sul QFP, nonché a rispettarne integralmente i diritti di codecisione; insiste, tuttavia, sul fatto che la riforma delle risorse proprie rappresenta un elemento fondamentale, senza il quale non sarà possibile trovare un accordo sul quadro finanziario pluriennale; ribadisce la propria convinzione che sia necessario raggiungere, entro la fine dell'anno, un accordo sul QFP, sia sul versante delle spese che su quello delle entrate, nel rispetto delle reali esigenze e ambizioni dell'Unione per il prossimo periodo;

6.

accoglie positivamente la dichiarazione dei capi di Stato e di governo relativa al rafforzamento della governance del mercato interno; condivide pienamente la valutazione della Commissione circa il grado di sviluppo di tale mercato e chiede opportuni interventi per la piena realizzazione di quest'ultimo;

7.

plaude ai progetti di proposte contenuti nella relazione dal titolo "Verso un'autentica unione economica monetaria", presentata dai Presidenti Van Rompuy, Juncker, Barroso e Draghi, che considera una buona base di partenza verso una solida e autentica UEM; ritiene, in particolare, che anche le proposte relative alla posta in essere di un quadro finanziario integrato e di una autorità europea di vigilanza bancaria costituiscono misure importanti verso una maggiore stabilità a lungo termine per il settore bancario europeo; attende con interesse altresì l'inclusione nella proposta di una maggiore responsabilità sociale dell'Unione europea e il rafforzamento della trasparenza e della rendicontabilità delle nuove disposizioni europee in materia;

8.

ritiene che occorra intervenire con rapidità in ciascuno dei quattro elementi costitutivi individuati nella relazione in parola:

a)

un quadro finanziario integrato per garantire la stabilità finanziaria soprattutto nella zona euro e ridurre al minimo il costo dei fallimenti delle banche per i cittadini europei; un siffatto quadro eleva la responsabilità per la vigilanza al livello europeo, offrendo nel contempo meccanismi comuni di risoluzione bancaria e la garanzia dei depositi dei clienti;

b)

un quadro finanziario integrato per garantire una sana politica di bilancio ai livelli nazionale ed europeo, che abbracci il coordinamento, le decisioni comuni, una più incisiva applicazione e iniziative commisurate verso un'emissione di debito comune (tra cui strumenti di finanziamento a breve termine su base limitata e con riserva oppure il rinnovo graduale in un fondo di rimborso del debito); il quadro potrebbe altresì comprendere varie forme di solidarietà di bilancio;

c)

un quadro integrato di politica economica, dotato di meccanismi sufficienti a garantire che siano in atto politiche nazionali ed europee in grado di promuovere la crescita sostenibile, l'occupazione e la competitività, nonché compatibili con il corretto funzionamento dell'UEM;

d)

la garanzia della necessaria legittimità e rendicontabilità democratica del processo decisionale nel quadro dell'UEM, sulla base dell'esercizio congiunto di sovranità in ordine alle politiche comuni e alla solidarietà;

9.

si compiace della decisione di invitare a lavorare ulteriormente alla definizione di una tabella di marcia verso un'autentica unione economica e monetaria; insiste sulla necessità di essere pienamente coinvolto, su un piano di parità, nel compito in questione al di là del proprio ruolo di colegislatore; chiede inoltre che al processo di riforma delle istituzioni e delle procedure decisionali dell'Unione europea partecipino non soltanto le istituzioni europee e i parlamenti nazionali ma anche le parti sociali, la società civile e altri soggetti interessati nell'ambito di un vasto dibattito pubblico sull'approfondimento dell'integrazione politica, economica, sociale e di bilancio dell'Unione europea; sottolinea che sarà fondamentale lo stretto coinvolgimento del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, nel debito rispetto del metodo comunitario; ritiene che il protocollo n. 1 del TFUE sul ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione europea offra un quadro adeguato per la cooperazione interparlamentare;

10.

reputa, ciò nondimeno, che sul piano legislativo resti ancora molto da fare per dare una risposta globale, strutturale ed esaustiva alla crisi in atto; invita pertanto la Commissione a presentare un pacchetto di proposte legislative entro il settembre 2012, nel rispetto del metodo comunitario, sulla base dei suddetti elementi costitutivi;

11.

chiede al Consiglio di approvare un programma coordinato di investimenti mirati a livello nazionale al fine di stimolare l'economia europea;

12.

si impegna a garantire, una volta che gli sarà pervenuto il predetto pacchetto legislativo nei tempi richiesti e una volta che lo avrà esaminato, l'adozione di decisioni efficienti e rapide;

13.

fa tuttavia notare che trarrà le proprie conclusioni se non dovesse ricevere il pacchetto legislativo in parola nei tempi richiesti;

14.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


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