COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 8.3.2023
COM(2023) 140 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
Protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina: un anno dopo
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Document 52023DC0140
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL Temporary protection for those fleeing Russia's war of aggression against Ukraine: one year on
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina: un anno dopo
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina: un anno dopo
COM/2023/140 final
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 8.3.2023
COM(2023) 140 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
Protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina: un anno dopo
1.Introduzione
Il 24 febbraio 2022 la Russia ha avviato una guerra di aggressione non provocata e ingiustificata nei confronti dell'Ucraina, a cui l'Unione europea e la comunità internazionale hanno reagito tramite una risposta unitaria e senza precedenti. Un elemento fondamentale di tale risposta è stata la decisione unanime degli Stati membri in merito alla proposta della Commissione di attivare la direttiva sulla protezione temporanea 1 . Il 4 marzo 2022, a distanza di una sola settimana dall'inizio della guerra, a milioni di sfollati in fuga a seguito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina è stato dato accesso immediato al mercato del lavoro, all'istruzione e alla formazione professionale, all'assistenza sanitaria e agli alloggi nell'UE. Il 28 marzo 2022 l'attivazione della direttiva è stata integrata da un piano in 10 punti 2 per un coordinamento europeo rafforzato nell'accoglienza delle persone in fuga a seguito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina. La protezione temporanea è stata già prorogata fino a marzo 2024.
A distanza di un anno il ricorso alla direttiva sulla protezione temporanea testimonia l'unità e la solidarietà dell'Unione nei confronti del popolo ucraino a fronte di sfide senza precedenti. La direttiva, attivata per la prima volta, ha permesso all'Unione di fornire una protezione immediata riducendo al minimo le formalità. Ha integrato tale protezione con una serie completa e armonizzata di diritti, compreso il diritto di soggiorno, il diritto a un alloggio adeguato, nonché il diritto all'accesso all'istruzione e alla formazione, all'assistenza sanitaria e al mercato del lavoro. La direttiva ha offerto una struttura in cui inquadrare l'accoglienza eccezionale offerta da tanti europei, dalle loro famiglie e comunità. Oggi sono circa quattro milioni le persone che beneficiano della protezione temporanea nell'UE, di queste il 47 % donne e più di un terzo minori, la cui protezione resta una priorità fondamentale. La direttiva non è stata di facile attuazione ma, grazie agli sforzi costanti delle istituzioni dell'UE e degli Stati membri, continua a produrre risultati positivi.
La presente comunicazione fa il punto sull'attuazione della direttiva nel corso di un anno, basandosi sulla comunicazione "Accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina: l'Europa si prepara a rispondere alle esigenze" 3 , adottata il 23 marzo 2022. La comunicazione fornisce informazioni sulle modalità con cui l'UE è riuscita a consentire e a coordinare una risposta effettiva, estesa a tutta la società, al più grande sfollamento in territorio europeo dalla seconda guerra mondiale. Individua inoltre settori di intervento prioritari in cui sono necessari sforzi costanti al fine di garantire i diritti stabiliti dalla direttiva.
Inoltre la presente comunicazione proporrà alcune riflessioni su come continuare a fare tesoro degli importanti insegnamenti tratti da questa esperienza e rendere l'UE più resiliente e in grado di adattarsi alle sfide future.
2.Quadro della situazione
Nel febbraio 2023 erano stati registrati più di 16 milioni di ingressi dall'Ucraina e dalla Moldova nell'UE, di cui 14 milioni di cittadini ucraini. Gli attraversamenti delle frontiere dall'UE verso l'Ucraina e la Moldova si attestano a oltre 11 milioni 4 .
Gli ingressi sono stati notevolmente maggiori durante il primo mese dell'aggressione russa, con una media settimanale di 800 000 ingressi dall'Ucraina e dalla Moldova nell'UE e picchi di oltre 200 000 ingressi giornalieri che hanno avuto forti ripercussioni sugli Stati membri al confine con l'Ucraina. A partire da aprile 2022, la tendenza si è stabilizzata a circa 240 000 ingressi settimanali e il numero di attraversamenti delle frontiere tra l'UE e l'Ucraina è tornato ai livelli precedenti l'aggressione e la pandemia.
Complessivamente nell'UE sono state effettuate quasi 4 milioni di registrazioni per la protezione temporanea, di cui oltre 3 milioni nella prima metà del 2022. Da giugno 2022 il numero di registrazioni settimanali per la protezione temporanea è diminuito costantemente, seppur con alcune fluttuazioni. In totale, il 26 febbraio, sul territorio della Repubblica di Moldova erano presenti 90 187 cittadini stranieri, di cui 84 038 ucraini e 44 751 minori.
Alla fine del 2022 Germania e Polonia, seguite da Cechia, Italia e Spagna, ospitavano quasi la metà degli attuali beneficiari di protezione temporanea (3,8 milioni) 5 . Estonia, Polonia e Cechia ospitavano il maggior numero di beneficiari di protezione temporanea pro capite. Sempre alla fine del 2022, la maggior parte dei beneficiari era costituita da cittadini ucraini, mentre erano circa 70 000 i cittadini di paesi terzi diversi dall'Ucraina a beneficiarne.
Le persone in fuga nell'UE in seguito all'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina sono prevalentemente donne adulte (47 %) e minori (34 %). Circa il 69 % dei minori sfollati era di età inferiore a 13 anni, e lo 0,5 % era costituto da minori registrati come non accompagnati.
L'attivazione della direttiva sulla protezione temporanea ha evitato che i sistemi di asilo degli Stati membri fossero oberati di richieste di protezione. Nel 2022 i cittadini ucraini si sono classificati al nono posto per quanto riguarda le domande di protezione internazionale (28 160).
La cooperazione tra l'UE e i partner internazionali ha consentito finora a oltre 400 000 sfollati dall'Ucraina di raggiungere gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito, nonché di beneficiare dei rispettivi regimi di protezione. Questi paesi hanno approvato altri 900 000 visti e richieste di soggiorno temporaneo.
3.Risposta alla crisi: uno sforzo coordinato e sostenuto a livello dell'UE
L'attivazione e l'attuazione della direttiva sulla protezione temporanea hanno richiesto un coordinamento e una cooperazione senza precedenti tra gli Stati membri e le rispettive amministrazioni, i servizi della Commissione, le agenzie dell'Unione europea, il servizio europeo per l'azione esterna e le organizzazioni internazionali.
La piattaforma di solidarietà "Ucraina" 6 , istituita dalla Commissione subito dopo l'attivazione della direttiva, ha svolto un ruolo fondamentale nel garantire tale risposta coordinata, fornendo un quadro di riferimento per gli scambi regolari e assicurando la coerenza tra le sedi esistenti a livello dell'UE. La piattaforma ha affrontato un'ampia gamma di problematiche, dalla gestione delle frontiere alla protezione dei minori, fino all'accesso all'istruzione, all'occupazione, all'istruzione e formazione professionale e all'apprendimento degli adulti, nonché questioni legate al rimpatrio in Ucraina e agli spostamenti da uno Stato membro all'altro.
La piattaforma di solidarietà si è inoltre concentrata sul miglioramento della preparazione generale a livello dell'UE, mettendo a punto misure di emergenza in caso di aumento degli arrivi dall'Ucraina, sugli aspetti relativi alla sicurezza e sulla prevenzione della tratta di esseri umani, impegnandosi regolarmente con le autorità locali e regionali e con le organizzazioni della società civile.
Gli appositi sottogruppi della piattaforma di solidarietà, ad esempio quelli dedicati ai trasferimenti degli sfollati dalla Moldova e alla piattaforma di registrazione per la protezione temporanea, hanno svolto un ruolo essenziale nel rafforzamento della cooperazione e nel far fronte alle sfide continue.
Inoltre la piattaforma ha dimostrato il suo valore aggiunto nel coordinamento generale della risposta dell'UE all'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina, offrendo un quadro flessibile e informale per la rapida adozione di documenti strategici non vincolanti (ad esempio, risposte alle domande frequenti rese disponibili online, procedure operative standard). Gli Stati membri e gli altri portatori di interessi la considerano una buona pratica da replicare in futuro.
3.1.Dati accurati
Dall'adozione della decisione di esecuzione del Consiglio 7 , la Commissione si è molto impegnata per coordinare lo scambio di informazioni tra gli Stati membri. La raccolta dei dati è stata una delle sfide principali del coordinamento generale nel contesto delle attuali circostanze eccezionali ma, grazie alle azioni intraprese, la situazione ha visto un costante miglioramento.
Dall'inizio della crisi, la rete del programma 8 di preparazione e di risposta alle crisi nel settore della migrazione dell'UE ha tenuto più di cento riunioni, seguite da relazioni scritte, garantendo una conoscenza situazionale comune in merito alle implicazioni migratorie dell'invasione russa dell'Ucraina e alla preparazione dell'UE e degli Stati membri. La rete lavora in modo pienamente complementare con altri forum, come la piattaforma di solidarietà, i dispositivi integrati per la risposta politica alle crisi e la rete europea sulle migrazioni, nonché nell'ambito del coordinamento generale per l'Ucraina a livello europeo.
L'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (EUAA) ha svolto un ruolo fondamentale nella rapida istituzione di un sistema di raccolta dei dati sulle registrazioni giornaliere per la protezione temporanea. Anche l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) ha intensificato il sostegno alla gestione delle frontiere esterne dell'UE, fornendo informazioni tempestive sulla situazione alla frontiera, pianificando diversi scenari sulla sua possibile evoluzione e dando inizio a una risposta operativa, compreso lo sviluppo delle capacità e il monitoraggio delle minacce rappresentate dalla criminalità transfrontaliera nella zona. L'Agenzia per i diritti fondamentali (FRA) ha fornito ulteriori informazioni in merito all'attuazione della direttiva in diversi Stati membri attraverso bollettini periodici.
In particolare, in conseguenza del piano in 10 punti presentato il 28 marzo 2022, la piattaforma di registrazione per la protezione temporanea è stata sviluppata in sole sei settimane. 25 Stati membri sono attualmente impegnati nello scambio di informazioni sui beneficiari di protezione temporanea e di protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale, al fine di individuare se vi sono doppie registrazioni all'interno dello stesso Stato membro e tra gli Stati membri dell'UE.
3.2.Comunicazione di informazioni
La Commissione ha creato una rete di poli d'informazione, in particolare con il sostegno dell'EUAA, integrata nella rete esistente dei principali nodi di trasporto degli Stati membri, al fine di facilitare lo spostamento delle persone che entrano nell'UE fuggendo dall'aggressione russa, nonché di fornire informazioni essenziali provenienti dalle autorità e da altre fonti ufficiali di informazione.
In seguito all'attivazione della direttiva, la Commissione ha subito avviato una campagna di comunicazione per informare le persone in fuga a seguito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina sui loro diritti. La campagna ha costituito un elemento fondamentale del sito web centrale dell'UE sulla "solidarietà dell'UE con l'Ucraina" 9 . Il sito, tradotto in ucraino e in russo, contiene informazioni pratiche per le persone in fuga che arrivano nell'UE e una mappa interattiva con i principali punti di contatto di ciascuno Stato membro.
Parallelamente sono state realizzate azioni di comunicazione ad hoc sulla prevenzione della tratta di esseri umani, sulla disinformazione, sull'iniziativa "Safe Homes" e sul "bacino di talenti dell'UE" per le persone che fuggono dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina.
La Commissione ha inoltre reso disponibile la linea telefonica di assistenza dell'UE 10 in lingua ucraina e russa. Le azioni di comunicazione e informazione si svolgono in stretta collaborazione con gli Stati membri dell'UE, l'EUAA e altri portatori di interessi, comprese le autorità ucraine. Il 24 febbraio 2023 la Commissione ha creato la pagina web "Un anno di resistenza ucraina" 11 .
3.3.Ambito di applicazione della protezione temporanea
La protezione temporanea si applica alle persone che hanno lasciato l'Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022 a causa dell'invasione militare della Russia e che rientrano nell'ambito di applicazione personale della decisione di esecuzione del Consiglio 12 . Nella pratica molti Stati membri hanno esteso l'ambito di applicazione della protezione ai cittadini ucraini entrati nel loro territorio prima del 24 febbraio 2022.
La decisione di esecuzione del Consiglio che ha attivato la direttiva sulla protezione temporanea tutela anche i cittadini di paesi terzi diversi dall'Ucraina e gli apolidi che soggiornavano permanentemente in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 e che non possono ritornare in condizioni sicure e stabili nel proprio paese o regione di origine 13 .
In molti Stati membri anche i cittadini di paesi terzi che godevano di altri diritti temporanei di soggiorno in Ucraina, ad esempio gli studenti 14 , hanno beneficiato dei diritti connessi alla protezione temporanea. Nella maggior parte degli Stati membri, ma non in tutti, i cittadini di altri paesi terzi che sono beneficiari di protezione temporanea sono soggetti alle stesse procedure amministrative dei cittadini ucraini 15 .
Allo stesso tempo gli Stati membri che hanno deciso di applicare una forma di protezione diversa da quella temporanea 16 ai cittadini di paesi terzi diversi dall'Ucraina hanno adottato misure atte a garantire un processo di registrazione accelerato affinché i diritti che ne derivano si concretizzassero con la stessa velocità con cui si applicano ai cittadini ucraini. In ogni caso resta importante che nessuna procedura amministrativa ritardi in maniera indebita la possibilità di beneficiare dei diritti connessi alla protezione temporanea 17 .
Nel novembre 2022 circa 70 000 cittadini di paesi terzi diversi dall'Ucraina avevano ottenuto la protezione temporanea nell'UE, oltre a poco meno di 300 apolidi 18 .
3.4.Accesso alla registrazione e alla documentazione
Al fine di concretizzare la protezione temporanea, gli Stati membri hanno subito istituito procedure velocizzate per la registrazione e il rilascio della documentazione. In tal modo le autorità nazionali sono state in grado di offrire rapidamente protezione laddove i sistemi di asilo tradizionali sarebbero stati oberati.
La maggior parte degli sfollati in fuga a seguito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina ha potuto entrare in possesso della documentazione ufficiale o di passaporti biometrici, il che ha facilitato i controlli di ammissibilità per la protezione temporanea. Inoltre le innovazioni che interessano la comunicazione delle informazioni, la registrazione e il rilascio della documentazione hanno contribuito a garantire un accesso rapido ai diritti connessi alla protezione temporanea. Tra queste figurano le notifiche push automatiche, la registrazione digitale e il successivo trattamento e, talvolta, l'emissione di documenti d'identità digitali. Nei casi in cui le persone erano sprovviste della documentazione richiesta, la maggior parte degli Stati membri ha seguito gli orientamenti della Commissione riducendo gli obblighi vigenti per l'autorizzazione dell'ingresso.
In molti Stati membri le ambasciate e i consolati ucraini hanno fornito un sostegno importante, rilasciando (nuovamente) i passaporti o fornendo altri atti di stato civile.
È stato promosso anche il ricorso ad applicazioni mobili specifiche (come l'applicazione ucraina DiiA), che consentono agli sfollati di accedere ai propri documenti digitali e alle informazioni sui servizi pubblici. Gli sportelli unici e altre procedure accelerate hanno contribuito a velocizzare l'accesso pratico ai servizi.
Secondo un'indagine svolta dalla FRA ad agosto 2022, la maggior parte dei rispondenti ha affermato di non aver incontrato difficoltà negli spostamenti verso l'UE e al suo interno, e di aver ricevuto informazioni sufficienti sui propri diritti e sui servizi a loro disposizione 19 .
Sono state più volte segnalate difficoltà incontrate occasionalmente da alcuni cittadini di paesi terzi e da Rom e altri gruppi svantaggiati (ad esempio persone LGBTIQ e persone con disabilità) nell'accesso alla protezione temporanea. Più precisamente, al momento dell'arrivo nell'UE, alcuni Rom hanno avuto difficoltà ad accedere alla protezione in assenza della documentazione rilasciata dall'Ucraina; le persone con disabilità hanno riscontrato difficoltà nell'accesso a specifiche tipologie di sostegno a causa del mancato riconoscimento dei certificati di disabilità o di altra documentazione. La FRA ha rilevato la necessità di dati più completi al riguardo e di interventi mirati.
In linea con la sua posizione secondo cui a tutte le persone in fuga a seguito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina dovrebbe essere garantito l'accesso all'UE, indipendentemente dalla cittadinanza, dall'origine etnica o dal colore della pelle, la Commissione ha preso contatto con gli Stati membri dell'UE, le autorità ucraine e la Repubblica di Moldova a tutti i livelli, al fine di agevolare e rendere più sicuro l'arrivo di cittadini di paesi terzi, Rom e altri gruppi svantaggiati.
La Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri per assicurare l'attuazione di tutte le misure a sostegno degli sfollati dall'Ucraina nell'UE nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e degli obblighi di non discriminazione derivanti dal diritto dell'UE, compresa la Carta dei diritti fondamentali, e dal diritto internazionale 20 . È necessario adottare misure specifiche dal momento del primo ingresso fino all'accoglienza e all'integrazione, così da rispondere alle esigenze dei gruppi vulnerabili che sono a maggior rischio di discriminazione, di sfruttamento sessuale e lavorativo e di abuso, nonché di tratta di esseri umani, ad esempio diverse categorie di minori 21 e donne vulnerabili.
Con la proroga della protezione temporanea fino a marzo 2024, la sfida per le amministrazioni degli Stati membri è il rinnovo dei permessi di soggiorno. A tal fine essi adottano diversi modelli, dalla proroga automatica dei chip, all'invio di nuove carte o al rinnovo in presenza presso l'ufficio amministrativo competente. La Commissione incoraggia gli Stati membri a proseguire nell'impegno e negli sforzi profusi per accelerare le procedure di rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno. Al fine di facilitare la libera circolazione all'interno dell'UE, gli Stati membri dovrebbero registrare nel sistema d'informazione Schengen i modelli di permessi di soggiorno rilasciati dagli Stati membri (allegati 22 e 23 del Manuale pratico per le guardie di frontiera) e tutti i diversi documenti di identità di nuova emissione a livello nazionale relativi alla protezione temporanea.
4.Un approccio che coinvolge tutta la società
La risposta coordinata allo sfollamento di un grande numero di persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina ha interessato tutti i settori della società dell'UE. Con il contributo di privati cittadini, parti sociali, organizzazioni non governative, autorità pubbliche e organizzazioni internazionali, l'UE è riuscita a fornire una risposta coerente, consentendo agli sfollati di esercitare i diritti sanciti dalla direttiva sulla protezione temporanea.
4.1.Protezione speciale per i minori
La protezione dei minori ha costituito un elemento centrale del sostegno offerto dall'UE alle persone in fuga dall'Ucraina in seguito all'aggressione russa. Attualmente circa un quinto dei minori ucraini è rifugiato nell'UE.
Dei tanti minori che dall'Ucraina arrivano nell'UE, pochi sono stati registrati come non accompagnati o separati dalla famiglia ai sensi del diritto dell'UE 22 . Ciò è dovuto al fatto che molti minori arrivano accompagnati da un tutore nominato in Ucraina, compresi oltre 5 000 minori evacuati da istituti ucraini insieme ai loro tutori. Questi minori sono particolarmente vulnerabili e gran parte di loro presenta disabilità.
Le modalità di arrivo e le necessità di protezione specifiche hanno creato difficoltà negli Stati membri ospitanti. Nelle prime fasi dello sfollamento le difficoltà riscontrate erano legate alla necessità di garantire la registrazione dei minori non accompagnati e separati dalla famiglia, dei minori in arrivo con tutori ucraini e dei gruppi di minori provenienti da strutture di assistenza istituzionali.
Sin dalle prime fasi del conflitto la Commissione si è impegnata attivamente con i portatori di interessi degli Stati membri e continuerà a farlo, al fine di garantire che i molteplici problemi citati siano affrontati in modo esaustivo e coerente.
Pur riconoscendo le legittime preoccupazioni dei portatori di interessi ucraini che desiderano mantenere unite queste categorie di minori particolarmente vulnerabili e tenerne traccia, è importante garantire un livello elevato di accoglienza e assistenza in un ambiente deistituzionalizzato 23 , in modo che i minori siano ospitati conformemente alle norme dell'UE in materia di assistenza nell'ambito della comunità e della famiglia. L'UE è pronta a collaborare con le autorità ucraine per individuare soluzioni che consentano un'assistenza alternativa di alta qualità per i minori che fanno parte del gruppo, preservando al contempo stretti contatti tra i membri del gruppo e il contatto con il tutore ucraino. Sarà importante garantire che il sostegno e la protezione siano adeguati in base all'età, al sesso, alle abilità e alle altre forme di diversità, in considerazione dei bisogni individuali di ciascun minore.
Negli orientamenti operativi per l'applicazione della direttiva sulla protezione temporanea 24 la Commissione ha fornito indicazioni su come registrare ciascuna categoria di minori durante il transito e all'interno del paese in cui beneficiano della protezione temporanea. Nell'ambito del piano in 10 punti la Commissione ha lavorato a stretto contatto con esperti e portatori di interessi per individuare le difficoltà specifiche legate all'accoglienza e all'assistenza delle categorie più vulnerabili di minori in arrivo dall'Ucraina. Tale lavoro ha portato alla definizione di raccomandazioni generali, pubblicate in un documento contenente "domande frequenti sulla registrazione, l'accoglienza e l'assistenza dei minori non accompagnati e separati dalla famiglia provenienti dall'Ucraina 25 ".
La Commissione collabora strettamente con l'Unicef per garantire accoglienza e assistenza adeguate per i gruppi di minori evacuati dagli istituti ucraini negli Stati membri ospitanti e al fine di sostenere la riforma ucraina relativa alla deistituzionalizzazione. L'UE sta inoltre lavorando in stretta collaborazione con le sue omologhe ucraine sul modo migliore per fornire assistenza alle autorità ucraine e ai genitori o tutori ucraini nel tentativo di rintracciare i minori scomparsi nel pieno rispetto della normativa dell'UE in materia di protezione dei dati e dei diritti dei minori e di chi li rappresenta.
Un'altra problematica riguarda il riconoscimento delle decisioni dell'Ucraina in materia di tutela. Gli Stati membri segnalano ancora difficoltà nell'ottenimento del riconoscimento diretto delle decisioni in materia di tutela emanate dalle autorità competenti in Ucraina, sebbene sia l'Ucraina che gli Stati membri applichino la convenzione dell'Aia sulla protezione dei minori del 1996
26
. I portatori di interessi segnalano anche che, a distanza di mesi dall'arrivo nell'UE, i rapporti tra i minori e i loro tutori ucraini iniziano a deteriorarsi; ciò è dovuto al fatto che tali accordi sono spesso concepiti come temporanei. Questo fatto determinerà l'insorgere di nuove sfide per la protezione dei minori negli Stati membri.
Alcuni Stati membri sono intervenuti in via preventiva per evitare questa tendenza, nominando tutori locali per sostenere e indirizzare i tutori ucraini.
La Commissione ha altresì collaborato strettamente con la rete europea per la tutela, che ha raccolto e reso disponibili le buone pratiche elaborate negli Stati membri in relazione all'accoglienza e all'assistenza dei minori vulnerabili 27 . Le difficoltà legate alla protezione dei minori sono state inoltre esaminate insieme agli Stati membri nel contesto di diverse riunioni della piattaforma di solidarietà e di apposite riunioni tecniche tenute con i paesi che hanno accolto la maggior parte dei minori evacuati dagli istituti ucraini.
In seguito sarà mobilitata un'assistenza finanziaria mirata. A febbraio 2023, a Kiev, la presidente von der Leyen ha annunciato che l'UE sosterrà una riforma riguardante la deistituzionalizzazione in Ucraina. Prima dell'invasione russa l'Ucraina accoglieva più di 100 000 minori nelle strutture di assistenza istituzionale; ora intende invece promuovere l'assistenza nell'ambito della comunità e della famiglia. La riforma mira a elaborare una strategia moderna per l'assistenza all'infanzia, che comprenda lo sviluppo delle capacità, e a finanziare un progetto di gemellaggio finalizzato alla condivisione delle migliori pratiche.
Nell'UE i fondi per gli affari interni sono destinati a fornire un sostegno diretto alle persone in situazioni di vulnerabilità, all'accoglienza dei minori, in particolare se non accompagnati, e alle persone con disabilità, compresi i minori, e a garantire l'individuazione tempestiva delle persone che rischiano di diventare vittime della tratta di esseri umani, al fine di orientarle verso servizi specializzati. Può essere inoltre utilizzato il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per fornire maggiore sostegno al trasferimento dei minori non accompagnati in strutture di assistenza basata sulla famiglia e sulla comunità. È necessario prestare particolare attenzione ai bisogni dei minori con disabilità. L'FSE+ 2021-2027 sarà inoltre in grado di sostenere i sistemi di previdenza sociale prestando particolare attenzione ai minori, ai gruppi svantaggiati e alle persone con disabilità e promuovendo l'accessibilità di tali sistemi.
Prossime tappe
·La Commissione sta stanziando 10 milioni di EUR per sostenere la transizione dell'Ucraina verso la deistituzionalizzazione dell'assistenza all'infanzia.
·All'interno dell'UE la piattaforma di solidarietà sosterrà il coordinamento del trasferimento dei minori non accompagnati in strutture di assistenza nell'ambito della famiglia e della comunità, a seconda delle necessità.
·La Commissione collaborerà con le autorità ucraine e polacche e con i portatori di interessi su un progetto in una struttura di assistenza all'infanzia in Polonia, che ospita un numero elevato di minori ucraini; si tratta di un progetto pilota nell'ambito della riforma relativa alla deistituzionalizzazione in Ucraina.
·La Commissione aggiornerà gli orientamenti attualmente disponibili per gli Stati membri al fine di garantire la registrazione dei minori in arrivo nell'UE accompagnati da tutori ucraini e l'impegno dei servizi nazionali di protezione dei minori.
4.2.Rischi legati alla tratta di esseri umani e sostegno alle vittime di crimini di guerra
La Commissione, gli Stati membri e le agenzie dell'UE competenti hanno predisposto tempestivamente interventi di sensibilizzazione e di prevenzione. Attualmente il numero di casi confermati di tratta di esseri umani in relazione agli sfollati dall'Ucraina è limitato 28 . Tuttavia il rischio, in particolare per quanto riguarda le donne e i minori, rimarrà alto e si aggraverà nel caso in cui la situazione economica di alcuni sfollati dovesse peggiorare, rendendoli più vulnerabili 29 .
L'11 maggio 2022 la piattaforma di solidarietà ha approvato un apposito piano comune anti-tratta 30 , elaborato e attuato sotto la guida del coordinatore anti-tratta dell'UE. Il piano persegue cinque obiettivi: 1) rafforzare l'attività di sensibilizzazione, 2) rafforzare la prevenzione, 3) migliorare la risposta delle autorità di contrasto e giudiziarie, 4) migliorare l'individuazione tempestiva, il sostegno e la protezione delle vittime e 5) affrontare i rischi legati alla tratta di esseri umani nei paesi terzi, in particolare l'Ucraina e la Repubblica di Moldova. Le azioni e le raccomandazioni presenti nel piano integrano la direttiva sulla protezione temporanea, la quale ha contribuito in modo sostanziale a rendere meno vulnerabili rispetto alla tratta le persone in fuga a seguito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina. Nella quarta relazione sui progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani, adottata il 19 dicembre 2022 31 , la Commissione ha riferito circa l'attuazione del piano.
Tutte le azioni sono state completate o sono in corso. Il coordinatore anti-tratta dell'UE continua a monitorare l'attuazione del piano in stretta collaborazione con i relatori nazionali e meccanismi equivalenti 32 , la piattaforma della società civile dell'UE contro la tratta di esseri umani e le agenzie dell'UE.
Nell'ambito dell'approccio coordinato, le azioni intese a contrastare la tratta di sfollati dall'Ucraina sono intraprese nel quadro della piattaforma multidisciplinare europea di lotta alle minacce della criminalità (EMPACT), che riunisce le autorità di contrasto, le autorità giudiziarie e gli ispettorati del lavoro. Gli Stati membri e le agenzie dell'UE impartiscono formazioni ai portatori di interessi affinché possano individuare i segnali della tratta di esseri umani.
Europol, in collaborazione con gli Stati membri, continua a monitorare la situazione attraverso le informazioni ricevute tramite l'applicazione SIENA. Gli Stati membri sono incoraggiati a continuare a condividere con Europol informazioni sui possibili casi di tratta di esseri umani.
L'Autorità europea del lavoro organizza inoltre riunioni con le autorità nazionali di contrasto e del lavoro e con le parti sociali per esaminare le vulnerabilità e i rischi connessi al lavoro sommerso e allo sfruttamento del lavoro nell'ambito del sottogruppo della piattaforma europea che si occupa di contrastare il lavoro sommerso tra gli sfollati dall'Ucraina.
Parallelamente alle iniziative summenzionate, la Commissione si adopera per garantire che gli sfollati dall'Ucraina vittime di crimini di guerra ricevano assistenza e protezione nell'UE, conformemente a quanto stabilito nella direttiva riguardante i diritti delle vittime 33 . Nell'ambito della piattaforma dell'UE sui diritti delle vittime, la Commissione lavora in stretta collaborazione con gli organi e le agenzie dell'UE, come Eurojust, e con le organizzazioni non governative il cui operato mira a garantire che i diritti delle vittime di crimini di guerra siano tenuti in considerazione. Il 21 settembre 2022 Eurojust e l'Ufficio del procuratore della CPI hanno pubblicato congiuntamente orientamenti per le organizzazioni della società civile in materia di documentazione dei crimini internazionali e delle violazioni dei diritti umani a fini di rendicontazione 34 . Garantire alle vittime la possibilità di far valere i propri diritti è di particolare importanza nel contesto delle indagini in corso negli Stati membri dell'UE.
Prossime tappe
·Il coordinatore anti-tratta dell'UE continuerà a monitorare l'attuazione del piano comune anti-tratta e ad aggiornarlo ove opportuno.
·Gli Stati membri sono esortati a condividere con Europol informazioni relative ai casi di tratta, al fine di ottimizzare l'impatto dell'approccio coordinato.
·L'Autorità europea del lavoro continuerà a coinvolgere i principali portatori di interessi nell'ambito dell'apposito gruppo sul lavoro sommerso tra gli sfollati dalla guerra contro l'Ucraina, e a presentare i risultati raggiunti alla piattaforma di solidarietà.
4.3.Accesso all'istruzione e alla formazione professionale
L'istruzione è indispensabile ai fini dell'inclusione e contribuisce a migliorare il benessere sociale ed emotivo dei minori sfollati a causa dell'aggressione russa, molti dei quali hanno già subito un'interruzione del percorso scolastico a causa della pandemia di COVID-19.
Ai sensi della direttiva sulla protezione temporanea, gli Stati membri dovrebbero garantire alle persone di età inferiore ai 18 anni l'accesso al sistema di istruzione alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato membro ospitante. Essi possono anche concedere agli adulti che beneficiano della protezione temporanea l'accesso al sistema di istruzione generale.
Gli Stati membri dell'UE hanno compiuto notevoli sforzi per includere rapidamente i minori sfollati dall'Ucraina nei loro sistemi di istruzione, dall'educazione e cura della prima infanzia all'istruzione superiore 35 . Tuttavia, all'inizio dell'anno scolastico 2022-2023, solo mezzo milione di minori ucraini era iscritto nei sistemi di istruzione dell'UE 36 . Inoltre, nelle località in cui il numero di minori sfollati è particolarmente elevato, il rafforzamento delle infrastrutture di base continua a essere una necessità, insieme all'assunzione e alla formazione di insegnanti, formatori e assistenti. Si sta rivelando fondamentale garantire un ulteriore sostegno linguistico e psicosociale, che dovrebbe essere incrementato laddove non è sufficientemente disponibile, in modo da favorire i tassi di iscrizione e affrontare le nuove sfide.
Con il protrarsi dell'aggressione russa l'iscrizione all'istruzione è fondamentale per aiutare i minori sfollati dall'Ucraina, compresi i minori con disabilità, a sfruttare a pieno il proprio potenziale e a porre le basi del loro futuro, e può favorire il futuro ingresso dei minori prossimi all'età adulta nel mercato del lavoro. L'istruzione ricevuta nell'UE sarà importante anche per la successiva ricostruzione dell'Ucraina.
Al fine di facilitare la transizione e contemporaneamente permettere ai minori di mantenere il loro legame con la cultura e la lingua ucraina, alcuni Stati membri hanno assunto insegnanti di sostegno di lingua ucraina nelle scuole, hanno aggiunto libri di testo ucraini nelle scuole e nelle biblioteche e hanno fornito materiale informativo specifico ai genitori ucraini. Inoltre, in alcuni casi, le autorità ucraine hanno collaborato con le scuole e le autorità del settore dell'istruzione degli Stati membri per garantire che il piano di studi ucraino, l'uso di risorse online e l'inserimento in una nuova scuola nel paese ospitante possano integrarsi a vicenda 37 . In occasione del vertice europeo sull'istruzione del 1º dicembre 2022 è stata annunciata l'adozione di misure a sostegno della pubblicazione di libri scolastici ucraini.
A questo proposito è fondamentale riflettere sui dispositivi di riconoscimento dei periodi di studio in una scuola del paese ospitante al ritorno in Ucraina. Tali dispositivi contribuiscono a garantire la continuità dell'istruzione e il riconoscimento dei risultati e delle qualifiche e possono aiutare genitori e minori a non sentirsi costretti a scegliere tra l'inclusione nel paese ospitante e il proseguimento degli studi al ritorno in Ucraina. Inoltre il manuale pratico della Commissione per l'inclusione dei minori sfollati dall'Ucraina nei sistemi di istruzione degli Stati membri, del giugno 2022, riassume le migliori pratiche da adottare sin dall'inizio riguardanti tutti gli aspetti dell'inclusione nelle scuole 38 . Ora è importante che gli Stati membri si basino su tali sforzi e affrontino le difficoltà relative a tutti gli aspetti pertinenti, ad esempio sostenendo le scuole e il personale docente nell'inclusione dei minori sfollati, nonché le attività mirate al sostegno psicosociale e all'apprendimento linguistico, entrando in contatto con le famiglie e le comunità sfollate o aiutando i minori sfollati a mantenere il legame con l'Ucraina.
Per incoraggiare gli Stati membri e in particolare i docenti a portare avanti le iniziative promosse, l'UE fornisce risorse e informazioni sull'istruzione e la formazione destinate ai genitori sfollati, agli alunni, alle scuole e ai docenti, nonché ai portatori di interessi e alle organizzazioni impegnate in attività di solidarietà negli Stati membri dell'UE. Nell'ambio del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) sono state stanziate notevoli risorse per la formazione dei docenti, il che ha permesso di aumentare l'accessibilità all'istruzione e di predisporre programmi di adattamento per i minori. Questi sono disponibili sul portale dello spazio europeo dell'istruzione e sulla piattaforma europea per l'istruzione scolastica 39 , che ha sostituito School Education Gateway 40 e nuova sede di eTwinning.
La piattaforma europea online per l'istruzione scolastica è a disposizione dei docenti, dei dirigenti scolastici, dei ricercatori, dei formatori degli insegnanti, dei responsabili politici e di altri professionisti che lavorano nel settore dell'istruzione scolastica, comprese l'educazione e la cura della prima infanzia e l'istruzione e la formazione professionale (IFP). Per sostenere l'inclusione dei minori sfollati dall'Ucraina, la Commissione ha creato un'apposita pagina web, che offre un'ampia gamma di risorse per i portatori di interessi del settore dell'istruzione
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La piattaforma comprende anche una serie di corsi di formazione professionale online gratuiti su argomenti relativi all'istruzione dei rifugiati. eTwinning, la piattaforma comunitaria online per docenti e personale scolastico, ha creato appositi gruppi di discussione volti a garantire un servizio di sostegno tra pari ai docenti (e ai loro alunni) in Ucraina e/o nei paesi limitrofi, nonché a sostenere gli insegnanti europei nella promozione dell'inclusione e della diversità in classe. Tutti i docenti ucraini sfollati che stabiliscono un legame con una scuola del paese ospitante possono avere pieno accesso a eTwinning e avviare i propri progetti specifici.
La Commissione ha anche mobilitato il programma Erasmus+ in modo che gli studenti di un istituto di istruzione superiore ucraino a qualsiasi livello di studio (dal ciclo breve alla triennale e al master fino al dottorato) possano ricevere una borsa di studio per frequentare, per un massimo di 12 mesi, l'istituto di istruzione superiore ospitante in uno Stato membro dell'UE o in un paese terzo associato al programma Erasmus+. Gli studenti e i neolaureati degli istituti di istruzione superiore ucraini possono anche svolgere un tirocinio finanziato da Erasmus+. Anche il personale degli istituti di istruzione superiore ucraini può ricevere una borsa di studio Erasmus+ per un breve periodo. Oltre alle azioni di mobilità degli studenti e del personale, i progetti di sviluppo delle capacità nel contesto dell'istruzione superiore e dell'istruzione e formazione professionale, nonché i master congiunti Erasmus Mundus, continueranno a essere aperti agli studenti, al personale e agli istituti di istruzione ucraini. Inoltre, al fine di sostenere gli istituti di istruzione superiore in Ucraina, è possibile proporre progetti di partenariato e cooperazione.
La nuova piattaforma di sostegno linguistico online di Erasmus+ consente agli studenti, ai discenti, al personale docente, ai professori e ai formatori che partecipano ai progetti Erasmus+ di acquisire competenze linguistiche.
L'accesso all'istruzione e alla formazione professionale è importante anche per gli adulti che devono completare i programmi di apprendimento iniziati in Ucraina o integrare le qualifiche e l'apprendimento per accedere a un lavoro adeguato al loro profilo. Gli orientamenti dell'UE in materia di sostegno alle persone in fuga a seguito dell'aggressione russa per accedere al mercato del lavoro, all'istruzione e formazione professionale e all'apprendimento degli adulti invitano gli Stati membri a offrire opportunità mirate di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione, istruzione e formazione professionale o esperienze pratiche sul luogo di lavoro, compresa la formazione linguistica 42 .
La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nel garantire l'accesso all'istruzione agli alunni e agli studenti ucraini e nell'affrontare le sfide attuali, rafforzando i contatti con le autorità ucraine, anche attraverso il gruppo dell'UE per la solidarietà in materia di istruzione per l'Ucraina, che già sostiene lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli Stati membri su tutte le questioni relative al sostegno agli sfollati dall'Ucraina in termini di istruzione.
La Commissione ha inoltre continuato a sostenere la comunità accademica e della ricerca ucraina, compresi i ricercatori in fuga dall'aggressione russa dell'Ucraina. Nell'ambito del programma Marie Skłodowska-Curie è stato istituito un apposito sistema di borse di studio del valore di 25 milioni di EUR e il Consiglio europeo per l'innovazione ha stanziato 20 milioni di EUR per sostenere le imprese start-up ucraine ad elevatissimo contenuto tecnologico. Nel contesto di Orizzonte Europa, l'iniziativa ERA4Ukraine è servita come sportello unico di informazione per i ricercatori in fuga dall'Ucraina, in collaborazione con gli Stati membri e i paesi associati a Orizzonte Europa.
Prossime tappe
·La Commissione collaborerà con gli Stati membri per aumentare le iscrizioni nelle scuole, sostenendo scambi regolari sui progressi, sulle sfide e sulle buone pratiche nell'ambito del gruppo dell'UE per la solidarietà in materia di istruzione per l'Ucraina. Saranno intensificati i contatti con le autorità ucraine al fine di incoraggiare i genitori ucraini a mandare i propri figli a scuola nell'UE.
·Entro la primavera del 2023 la Commissione consegnerà mezzo milione di libri scolastici in lingua ucraina per gli studenti del quinto anno secondo il nuovo piano di studi ucraino.
·Attraverso le piattaforme online, la Commissione continuerà a sostenere i docenti e le scuole con materiale online, buone pratiche e corsi di formazione, con particolare attenzione all'insegnamento delle lingue, al sostegno psicosociale e all'educazione inclusiva.
·La Commissione continuerà a incoraggiare gli Stati membri a sfruttare appieno le capacità e le competenze del personale docente sfollato dall'Ucraina, in linea con la sua raccomandazione e i suoi suggerimenti pratici volti a favorire il riconoscimento flessibile delle qualifiche.
·La Commissione attuerà, attraverso i progetti di sviluppo delle competenze nel campo dell'istruzione superiore promossi da Erasmus+, un'azione del valore di 5 milioni di EUR per la creazione di un ambiente educativo digitale aperto agli studenti fuggiti dall'Ucraina o sfollati nel paese.
·La Commissione continuerà a offrire ai giovani laureati ucraini la possibilità di partecipare ai tirocini "Blue Book" dell'UE.
·La Commissione intensificherà inoltre gli scambi con le autorità ucraine per facilitare il riconoscimento in Ucraina delle qualifiche accademiche ottenute negli Stati membri, anche tramite il sostegno del centro nazionale ucraino di informazione sulla mobilità accademica nel quadro del processo di Bologna.
4.4.Accesso all'assistenza sanitaria e alle prestazioni sociali
La protezione temporanea mira principalmente a garantire il rispetto della dignità umana e un tenore di vita dignitoso. La direttiva impone agli Stati membri di fornire alle persone che non dispongono di risorse sufficienti l'aiuto necessario in termini di assistenza sociale, contributi al sostentamento e cure mediche 43 . Gli Stati membri, grazie anche al sostegno di altri partner, hanno generalmente provveduto a fornire un'assistenza umanitaria immediata e hanno incluso i beneficiari della protezione temporanea in sistemi di previdenza sociale di più ampia portata, con la possibilità di consentire la fondamentale transizione dalla garanzia di aiuti di emergenza ad hoc a un'assistenza sociale mirata e all'autonomia 44 .
Il tipo, il livello e la durata delle prestazioni di assistenza sociale (in denaro e non) per i beneficiari di protezione temporanea variano notevolmente da uno Stato membro all'altro, il che rispecchia la diversità e spesso la complessità dei sistemi sociali nazionali. Si possono distinguere tre approcci generali: un numero considerevole di Stati membri riserva ai beneficiari di protezione temporanea lo stesso trattamento previsto per i propri cittadini o per le persone a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato, garantendo loro le stesse possibilità di accesso ai servizi sociali e alle misure di sostegno. Al fine di tenere conto delle circostanze specifiche dello sfollamento, si è spesso provveduto a semplificare i requisiti di accesso, ad esempio in termini di verifica delle condizioni di reddito o di altri criteri di ammissibilità. Altri Stati membri includono i beneficiari di protezione temporanea nei sistemi di sostegno istituiti per i richiedenti protezione internazionale. Altri hanno invece messo a punto regimi specifici rivolti ai beneficiari di protezione temporanea. In tali casi il sostegno è spesso di minore entità oppure è limitato nel tempo. Uno Stato membro gestisce un sistema ibrido con disposizioni diverse applicabili ai cittadini ucraini e ai cittadini di paesi terzi che beneficiano della protezione temporanea.
La maggior parte degli Stati membri prevede inoltre diversi tipi di prestazioni aggiuntive o misure di sostegno una tantum, come le indennità di alloggio, biglietti ferroviari gratuiti oppure indennità iniziali di sussistenza o integrazione, corsi speciali di integrazione o attività di sostegno correlate, servizi di riabilitazione e soluzioni accessibili alle persone con disabilità.
Oltre alle iniziative degli Stati membri si annoverano quelle promosse dalla società civile europea, che in molti casi ha garantito ulteriori servizi di assistenza essenziali attraverso piattaforme di sostegno volontario, donazioni individuali ecc. In circa la metà degli Stati membri, soprattutto in quelli che ospitano il maggior numero di beneficiari di protezione temporanea, si è provveduto a mettere a punto piattaforme online create appositamente per coordinare le offerte e il sostegno forniti dalle organizzazioni sociali, dalle imprese e dai privati 45 .
Poiché la situazione è in continua evoluzione e la protezione temporanea è stata prorogata almeno fino a marzo 2024, gli Stati membri stanno attualmente rivedendo e modificando la normativa e le disposizioni nazionali. La Commissione collaborerà con gli Stati membri per garantire che tutti i diritti previsti dalla direttiva continuino a essere riconosciuti ai beneficiari della protezione temporanea e per promuovere politiche in grado di favorirne l'autonomia (in particolare attraverso l'accesso a opportunità di lavoro, di istruzione e formazione).
La direttiva sulla protezione temporanea prevede che l'aiuto necessario per le cure mediche comprenda quanto meno le prestazioni di pronto soccorso e il trattamento essenziale delle malattie. Sulla base degli orientamenti della Commissione in materia, una prima relazione 46 della Commissione ha concluso che la maggior parte degli Stati membri ha fornito ai beneficiari di protezione temporanea un accesso inclusivo ai sistemi sanitari nazionali, pari o analogo a quello riservato ai propri cittadini, salvo qualche eccezione.
In alcuni Stati membri le difficoltà pratiche che ostacolano il processo di attuazione riguardano, ad esempio, la mancanza di informazioni sull'accesso all'assistenza sanitaria o le barriere linguistiche. I sistemi sanitari dei paesi ospitanti hanno inoltre dovuto far fronte a problematiche legate alla diversità dei programmi di vaccinazione 47 e dei cicli di trattamento di alcune malattie croniche e trasmissibili. La Commissione sta attualmente collaborando con gli Stati membri per individuare i problemi relativi all'accessibilità e una seconda relazione sarà pubblicata nell'aprile 2023.
Un'altra sfida generale da affrontare consiste nel migliorare le capacità di individuazione e sostegno delle persone con disabilità. Le questioni principali riguardano l'individuazione delle persone con esigenze particolari e con disabilità mediante valutazioni mediche precoci o da parte di assistenti sociali, o la traduzione dei certificati di disabilità esistenti nei diversi sistemi nazionali di sostegno alla disabilità. La Commissione ha fornito orientamenti pertinenti in materia e ha riunito gli Stati membri, i partner della società civile, le autorità ucraine e altre organizzazioni per contribuire ad affrontare tali sfide 48 .
Attraverso il meccanismo di protezione civile dell'Unione, l'UE ha sostenuto l'evacuazione sanitaria dei pazienti ucraini e delle persone ferite in guerra che non hanno più potuto ricevere cure in Ucraina a causa del conflitto. Quasi 2 000 pazienti ucraini sono stati evacuati con successo in 20 paesi dell'UE e del SEE. Per facilitare l'evacuazione è stato istituito un centro medico a Rzeszów (Polonia), grazie agli sforzi congiunti della Commissione europea, dell'Organizzazione mondiale della sanità, degli Stati membri dell'UE e del SEE, dell'Ucraina e della Repubblica di Moldova. Su richiesta delle autorità ucraine è stato messo a punto un programma di rimpatrio promosso dall'UE per agevolare il rientro in Ucraina dei pazienti evacuati. L'Ucraina è stata inoltre coinvolta nel programma "UE per la salute" e sta aderendo a diverse azioni, come l'azione congiunta sull'integrazione delle reti di riferimento europee per le malattie rare nei sistemi sanitari nazionali.
Attraverso la piattaforma per la politica sanitaria dell'UE è stata istituita una rete a sostegno dell'Ucraina, degli Stati membri dell'UE confinanti e della Repubblica di Moldova al fine di favorire la cooperazione e il coordinamento degli sforzi compiuti dalle ONG e dalla società civile a favore della promozione dell'assistenza sanitaria in Ucraina e degli sfollati provenienti dall'Ucraina. La Commissione ha sostenuto le attività della rete tramite finanziamenti aggiuntivi a titolo del programma "UE per la salute" con inviti a presentare proposte rivolti alle organizzazioni dei pazienti e della società civile al fine di sostenere le persone in fuga dall'aggressione russa contro l'Ucraina.
Molte delle persone sfollate, compresi i minori, presentano esigenze specifiche a causa dell'esperienza traumatizzante subita in seguito all'aggressione russa. Per integrare le attività di sostegno psicosociale e/o a favore della salute mentale condotte nella maggior parte degli Stati membri, la Commissione ha erogato ulteriori finanziamenti destinati al primo soccorso psicologico tramite diversi canali, tra cui la Federazione internazionale delle società nazionali di Croce Rossa e altre organizzazioni non governative.
Prossime tappe
·Entro aprile 2023 la Commissione presenterà una relazione riguardante i fattori che ostacolano l'accesso all'assistenza sanitaria e discuterà con gli Stati membri le modalità per superare tali ostacoli.
·La Commissione collaborerà con gli Stati membri per proseguire l'attuazione di azioni mirate. In accordo con gli Stati membri sarà data priorità alla vaccinazione dei minori sfollati, secondo i programmi di vaccinazione del paese ospitante, e dovrebbe essere reso prioritario anche il sostegno alla continuità delle cure per coloro che necessitano di trattamenti a lungo termine. Si dovrebbe inoltre garantire la sorveglianza epidemiologica.
·La Commissione collaborerà con gli Stati membri per continuare ad assistere i pazienti oncologici ucraini attraverso le evacuazioni sanitarie attualmente in corso, la fornitura di medicinali antitumorali all'Ucraina e la partecipazione di quest'ultima alle attività previste nell'ambito del piano europeo di lotta contro il cancro, mediante il programma "UE per la salute".
·La Commissione intende mettere in campo tutte le misure di sostegno psicosociale e a favore della salute mentale destinate agli sfollati ucraini tramite accordi con la IFRC e le ONG, anche attraverso un potenziamento delle attività di formazione in materia di salute mentale per gli insegnanti e gli assistenti sociali.
4.5.Accesso all'occupazione
L'inclusione nel mercato del lavoro è di fondamentale importanza affinché le persone siano finanziariamente indipendenti, possano provvedere al sostentamento della propria famiglia e contribuiscano alla comunità di accoglienza. Nel lungo periodo l'inclusione andrà anche a beneficio dell'Ucraina, in quanto le persone acquisiranno nuove competenze utili nel momento in cui faranno ritorno nel loro paese e potranno contribuire alla sua ricostruzione.
In seguito all'attivazione della direttiva sulla protezione temporanea gli Stati membri hanno eliminato molte formalità e procedure amministrative aggiuntive (come quelle per l'ottenimento di permessi di lavoro supplementari) o altri ostacoli, al fine di garantire l'accesso immediato al mercato del lavoro. Nel giugno 2022 la Commissione, sulla base degli insegnamenti tratti dalle crisi precedenti, ha presentato orientamenti e proposto misure concrete per facilitare l'accesso al mercato del lavoro, all'istruzione professionale, alla formazione e all'apprendimento degli adulti 49 .
I dati finora dimostrano che tali iniziative hanno prodotto risultati positivi e che l'ingresso nel mercato del lavoro degli sfollati ucraini è stato più rapido di quello dei richiedenti protezione internazionale e delle persone che godono dello status di rifugiato 50 . I dati disponibili al dicembre 2022 indicano che, all'interno dello Spazio economico europeo, oltre 1,1 milioni di persone sfollate dall'Ucraina avevano trovato un'occupazione 51 . Al 1º marzo 2023 almeno 614 933 beneficiari di protezione temporanea svolgevano un'attività lavorativa in 18 Stati membri, Norvegia e Liechtenstein, mentre 413 365 beneficiari erano registrati come persone in cerca di occupazione in 15 Stati membri.
Nell'ambito di tali iniziative, nell'ottobre 2022 la Commissione e l'Autorità europea del lavoro hanno avviato un'iniziativa pilota per costituire un bacino di talenti 52 per le persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina. L'iniziativa sostiene l'integrazione nel mercato del lavoro dei beneficiari di protezione temporanea per tutto il periodo di permanenza nell'UE e facilita l'incontro tra domanda e offerta di lavoro in base alle loro competenze e qualifiche. Grazie a tale iniziativa è possibile creare i propri CV, rendere i profili accessibili a più di 4 000 datori di lavoro in tutta l'UE e consultare le offerte di lavoro disponibili (3 900 000 posti vacanti a febbraio 2023). I datori di lavoro registrati sul portale EURES sono sottoposti a una procedura di controllo che mira, tra le altre cose, ad evitare il rischio di sfruttamento della manodopera. Il portale è disponibile, per le persone in cerca di occupazione, in tutti gli Stati membri dell'UE e alcuni di essi hanno investito risorse aggiuntive per sostenerne l'attuazione 53 . Per garantire una più rapida integrazione nel mercato del lavoro dei beneficiari di protezione temporanea, gli Stati membri sono incoraggiati a promuovere e sostenere più efficacemente l'iniziativa pilota per costituire un bacino di talenti attraverso campagne di promozione e di informazione efficaci.
Affinché l'integrazione nel mercato del lavoro sia efficace è particolarmente importante garantire che la convalida delle competenze e il riconoscimento delle qualifiche avvengano rapidamente. Nell'aprile 2022 la Commissione ha pubblicato una raccomandazione e indicazioni pratiche per promuovere il riconoscimento flessibile delle qualifiche che consenta alle persone in fuga dalla guerra della Russia contro l'Ucraina di accedere a professioni regolamentate o di proseguire gli studi, e ne sta monitorando l'attuazione
54
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Per favorire una migliore comprensione e comparabilità delle qualifiche ucraine con quelle conseguite nell'UE, la Commissione ha pubblicato una relazione comparativa
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e sta promuovendo scambi per gli operatori del settore e altri soggetti coinvolti nel riesame delle qualifiche.
Molti Stati membri hanno già adottato misure importanti per facilitare il riconoscimento delle qualifiche 56 , concludendo accordi con l'Ucraina nel settore del riconoscimento accademico. È importante garantire che le persone possano accedere a un lavoro che corrisponda alle loro qualifiche ed esperienze.
Data la predominanza delle famiglie guidate da donne tra quelle beneficiarie di protezione temporanea, i programmi di inclusione nel mercato del lavoro di diversi Stati membri hanno posto l'accento sul sostegno alle donne ucraine. In tale contesto la disponibilità di servizi di "educazione e cura della prima infanzia" rappresenta inoltre un presupposto particolarmente importante per garantire che l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro avvenga in modo rapido e sostenibile.
Un'attenzione particolare è stata e continuerà ed essere riservata ai giornalisti e agli operatori dei media ucraini. Il meccanismo europeo di risposta rapida alle violazioni della libertà di stampa e dei media 57 , sostenuto dall'UE, ha permesso di accogliere alcuni giornalisti nell'UE. Un altro progetto finanziato dall'UE per promuovere i partenariati transfrontalieri per il giornalismo 58 è stato reso accessibile ai media ucraini. Per incoraggiare i giovani ucraini a sfruttare appieno il loro potenziale imprenditoriale, la Commissione ha adottato misure per consentire una partecipazione più flessibile al programma Erasmus per giovani imprenditori. Di conseguenza il programma ha registrato il più alto numero di candidature e partecipazioni di imprenditori ucraini in assoluto dal 2018.
La Commissione ha inoltre intensificato la collaborazione con le parti sociali ed economiche nell'ambito del partenariato europeo per l'integrazione al fine di promuovere l'inserimento dei beneficiari di protezione temporanea nel mercato del lavoro. Come sottolineato in una dichiarazione congiunta rilasciata dal partenariato nel dicembre 2022, i suoi membri concordano sulla necessità di concentrarsi sul rafforzamento delle strutture di cooperazione tra i soggetti competenti che operano nel mercato del lavoro e di rendere più semplici e diretti la valutazione, il riconoscimento e la convalida delle competenze e delle qualifiche dei rifugiati e dei migranti 59 .
Con l'inizio dell'attuazione dei programmi a titolo dell'FSE+ da parte degli Stati membri per il periodo 2021-2027, la Commissione monitorerà in che modo l'impiego del fondo contribuirà a sostenere il mercato del lavoro e a favorire l'inclusione sociale dei cittadini di paesi terzi, in particolare dell'Ucraina.
Il fatto di fornire indicazioni chiare, in modo rapido e incondizionato, sul diritto all'occupazione e al lavoro autonomo è stato finora un fattore chiave per garantire che le persone sfollate dall'Ucraina possano accedere al mercato del lavoro. I servizi di informazione per le persone sfollate possono essere ulteriormente rafforzati affinché queste ottengano chiarimenti sulle possibilità di sostegno loro offerte per accedere al mercato del lavoro e affinché siano incoraggiate a registrarsi presso i servizi pubblici per l'impiego. Al contempo l'incertezza sulla durata della permanenza nell'UE degli sfollati ucraini richiede l'adozione di approcci flessibili per garantire un accesso rapido e sostenibile al mercato del lavoro. A tal riguardo alcuni Stati membri, tra cui la Polonia e l'Estonia, hanno compiuto un passo importante adottando un approccio lungimirante volto a facilitare l'accesso ad altri status di migrazione legale, anche attraverso l'occupazione. In futuro sarà necessario continuare a sostenere questo approccio con iniziative concrete come corsi di lingua e altre attività volte a consentire un migliore accesso al mercato del lavoro per favorire l'inclusione, con l'obiettivo di non lasciare indietro nessuno.
Prossime tappe
·La Commissione incoraggerà gli Stati membri a promuovere una più rapida integrazione dei beneficiari di protezione temporanea nel mercato del lavoro favorendo e sostenendo ulteriormente l'iniziativa pilota per costituire un bacino di talenti e condividendo le migliori pratiche individuate.
·La Commissione promuoverà lo scambio di informazioni con le autorità nazionali di gestione dell'FSE+ sulle sfide, le buone pratiche e i progressi rilevati nell'attuazione dei progetti di finanziamento dell'UE per i cittadini di paesi terzi.
·Per favorire una migliore comprensione e comparabilità delle qualifiche ucraine con quelle conseguite nell'UE, la Commissione farà il punto sull'attuazione della raccomandazione sul riconoscimento flessibile delle qualifiche e promuoverà scambi per gli operatori del settore e altri soggetti coinvolti nel riesame delle qualifiche.
4.6.Accesso all'alloggio e a un'abitazione
L'accoglienza di milioni di sfollati in un breve periodo di tempo si è rivelata una delle principali sfide nell'attuazione della direttiva sulla protezione temporanea.
In tutta l'UE le autorità nazionali e i comuni hanno fornito diversi tipi di alloggi temporanei o più permanenti, ricorrendo a sponsor privati così come al mercato immobiliare.
Il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea (UCPM)
60
ha contribuito a soddisfare la domanda di alloggi di emergenza negli Stati membri confinanti con l'Ucraina e la Repubblica di Moldova o vicini ad esse, in particolare nei primi giorni successivi all'arrivo.
Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) della Commissione ha provveduto a convogliare le offerte ricevute da 21 Stati membri dell'UE e dalla Norvegia, e ha mobilitato unità abitative di soccorso e letti dalla riserva di rescEU per l'accoglienza.
Tuttavia, a posteriori, uno degli aspetti più significativi della risposta alla crisi è stata l'enorme generosità dimostrata dai privati che hanno aperto e messo a disposizione le proprie case. Senza il loro sostegno le strutture di accoglienza ufficiali avrebbero avuto difficoltà a far fronte a tale crisi.
Al fine di offrire un sostegno ai soggetti più vulnerabili e alle persone che li ospitano, le autorità nazionali hanno contribuito e aderito a piattaforme di cooperazione congiunta innovative che permettono alle persone di trovare un alloggio e che favoriscono lo scambio di informazioni e il sostegno reciproco. Molti Stati membri prevedono inoltre un sostegno finanziario alle famiglie che ospitano i beneficiari di protezione temporanea, mentre altri assegnano indennità di alloggio direttamente ai beneficiari 61 .
Nell'ambito dell'iniziativa "Safe Homes"
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la Commissione ha presentato orientamenti volti ad assistere gli Stati membri, le autorità regionali e locali e la società civile nell'organizzazione di iniziative che prevedono la messa a disposizione di alloggi privati
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La Commissione ha inoltre incoraggiato gli Stati membri a scambiare informazioni sulla cosiddetta "sponsorizzazione comunitaria" o su altri programmi analoghi che offrono percorsi di integrazione alle persone ospitate, e ad approfondire tali iniziative. Un bilancio mirato di 5,5 milioni di EUR, stanziato nel quadro del progetto della Federazione internazionale delle società nazionali di Croce Rossa, mira a sostenere l'attuazione degli orientamenti dell'iniziativa "Safe Homes" e la messa a punto di un modello di buone pratiche. Il progetto consentirà di trovare una migliore corrispondenza tra le persone ospitate e le potenziali famiglie di accoglienza, valutando nel contempo le esigenze degli Stati membri, e creerà un meccanismo di riferimento che permetta di abbinare le soluzioni abitative a diversi servizi di integrazione. Il progetto prevede inoltre iniziative a sostegno delle persone ospitanti e orientamenti ad esse destinati. Nel corso del 2023 alcune parti del programma saranno attuate in Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Lussemburgo, Polonia, Romania e Slovacchia.
Inoltre, nel gennaio 2023 la Commissione ha pubblicato un invito a presentare proposte per la concessione di sovvenzioni per progetti nell'ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione 64 , al fine di sostenere e promuovere ulteriormente i programmi di sponsorizzazione comunitaria e contribuire a rafforzare la complementarità tra le capacità di accoglienza degli Stati membri e l'offerta abitativa garantita attraverso programmi di accoglienza da parte dei privati. Sulla base degli insegnamenti tratti dalla risposta alla guerra in Ucraina sarà possibile individuare le opportunità per ampliare la capacità di accoglienza strutturale a livello dell'UE. Anche l'FSE + sarà in grado di apportare il giusto contributo alla realizzazione di tali programmi negli Stati membri dell'UE.
In futuro gli sfollati dall'Ucraina dovranno abbandonare l'attuale sistema, che prevede alloggi di emergenza a breve termine o alloggi privati temporanei, per passare a soluzioni abitative più sostenibili, evitando di dipendere in modo permanente dall'accoglienza statale. Inoltre devono essere disponibili alloggi accessibili per le persone con disabilità. La carenza di alloggi sociali o a prezzi accessibili, dovuta a una crisi del mercato immobiliare in alcuni Stati membri, rende tale transizione più difficile. Nel caso in cui i beneficiari della protezione temporanea si facciano carico, in tutto o in parte, delle spese per l'alloggio, è necessario effettuare un'adeguata verifica delle condizioni di reddito e offrire sostegno, ove necessario, per garantire a coloro che necessitano di un alloggio di potervi accedere.
Prossime tappe
·La piattaforma di solidarietà continuerà a monitorare l'andamento degli sfollamenti e ad aggiornare il piano di emergenza europeo per garantire la disponibilità di alloggi.
·La Commissione monitorerà l'applicazione della direttiva sulla protezione temporanea nel settore dell'accoglienza per individuare i rischi connessi alla transizione da un sistema che prevede alloggi di emergenza a soluzioni a più lungo termine, in particolare per le persone vulnerabili.
·La piattaforma di solidarietà esaminerà l'attuazione e gli orientamenti dell'iniziativa "Safe Homes" al fine di individuare le misure chiave da adottare nei prossimi mesi e gli insegnamenti tratti.
·La rete europea sull'integrazione 65 continuerà a promuovere lo scambio di buone pratiche per quanto riguarda l'offerta di soluzioni abitative accessibili sulla base delle discussioni tenutesi il 2 e il 3 febbraio 2023 in Svezia.
·Nel 2023 la Commissione mobiliterà 8 milioni di EUR di finanziamenti per sostenere e promuovere i programmi di sponsorizzazione comunitaria.
·La Commissione monitorerà l'attuazione del progetto "Safe Homes" coordinato dalla Federazione internazionale delle società nazionali di Croce Rossa e provvederà, se necessario, a rafforzarlo.
5.Sostegno finanziario e operativo
L'UE, attingendo a diversi fondi, ha fornito sostegno attraverso misure e finanziamenti senza precedenti per far fronte alle esigenze degli sfollati. La Commissione ha mobilitato tempestivamente l'intero pacchetto di strumenti relativo ai programmi di spesa dell'UE a sostegno degli Stati membri.
5.1.Sostegno finanziario
Dal marzo 2022 le norme che disciplinano la politica di coesione sono state riviste più volte per consentire agli Stati membri di riassegnare i fondi inutilizzati della dotazione per il periodo 2014-2020 e garantire ulteriore liquidità proveniente dalla nuova dotazione per il periodo 2021-2027. Il pacchetto "Azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa" (CARE), che comprende tre modifiche 66 , ha permesso di aumentare la flessibilità delle norme esistenti, di fornire maggiore liquidità per finanziare interventi di emergenza e di semplificare le attività di rendicontazione delle autorità di gestione.
La liquidità totale ulteriormente fornita dall'UE attraverso i pacchetti CARE e FAST‑CARE ammonta a 13,6 miliardi di EUR. Un importo pari a quasi 1 miliardo di EUR è stato riprogrammato 67 per finanziare l'accoglienza e l'arrivo degli sfollati dall'Ucraina e facilitare l'accesso al mercato del lavoro tradizionale, all'istruzione, ai corsi di lingua, all'assistenza all'infanzia, agli alloggi, alle cure mediche e ad altre misure di integrazione a lungo termine. Poiché tali misure sono spesso attuate dalle autorità locali e dalle organizzazioni della società civile, gli Stati membri sono tenuti a destinare almeno il 30 % della quota assegnata alle misure pertinenti nel quadro del pacchetto CARE a tali beneficiari 68 .
L'UE ha inoltre apportato modifiche ai fondi per gli affari interni al fine di aumentare la flessibilità finanziaria e agevolare la riassegnazione, da parte degli Stati membri, dei fondi disponibili nell'ambito dei rispettivi programmi riguardanti il periodo 2014-2020 a favore di azioni rivolte agli sfollati provenienti dall'Ucraina, quali l'erogazione di servizi volti ad affrontare le esigenze di prima accoglienza (ad esempio alloggi di emergenza, prodotti alimentari, assistenza sanitaria, personale supplementare, ecc.), e al sostegno delle iniziative intraprese dagli Stati membri (come le attività di elaborazione e registrazione iniziale e l'indirizzamento delle persone a servizi di sostegno specializzati).
Inoltre, in occasione della conferenza dei donatori "Stand Up for Ukraine" del 9 aprile 2022, dai fondi per gli affari interni sono stati mobilitati 400 milioni di EUR di finanziamenti a favore dell'assistenza emergenziale. Di questo importo, 385 milioni di EUR sono stati stanziati per rispondere alle necessità più urgenti degli Stati membri 69 in cui l'afflusso di sfollati dall'Ucraina è stato più ingente e per garantire la rapida integrazione degli stessi, mentre i restanti 15 milioni di EUR sono stati destinati principalmente all'iniziativa "Safe Homes" e al sostegno psicosociale degli sfollati.
Attraverso lo strumento di sostegno tecnico la Commissione ha inoltre assistito le amministrazioni degli Stati membri affinché rendessero più agevole l'accesso ai diritti previsti dalla direttiva sulla protezione temporanea. Ciò contribuisce a rafforzare il coordinamento a più livelli e a migliorare le procedure relative all'accesso, da parte degli sfollati provenienti dall'Ucraina, ai servizi sociali, all'istruzione e all'occupazione.
Con l'adozione della nuova generazione di programmi, gli Stati membri hanno accesso a un sostegno finanziario significativo nell'ambito dei fondi per gli affari interni e della politica di coesione per il periodo 2021-2027, che consente loro di intraprendere azioni adeguate alle proprie esigenze specifiche.
La Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri, in particolare alla luce delle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio 2023, per garantire che continui a essere fornita un'assistenza finanziaria adeguata e flessibile agli Stati membri che sostengono l'onere maggiore dei costi relativi alle cure mediche, all'istruzione e al sostentamento dei rifugiati.
5.2.Sostegno operativo
A seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina è stata intrapresa la più grande operazione di emergenza dalla creazione del meccanismo di protezione civile dell'Unione europea (UCPM), che ha dimostrato la sua capacità di mobilitare aiuti sia all'Ucraina che agli Stati membri dell'UE in cui l'afflusso di sfollati dall'Ucraina è stato più intenso. Tre poli logistici dell'UCPM sono stati istituiti in Polonia, Romania e Slovacchia per inviare all'Ucraina più di 80 000 tonnellate di aiuti in natura dagli Stati membri e dai paesi partecipanti. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) della Commissione ha gestito l'operazione UCPM che ad oggi risulta essere la più complessa e di maggiore portata, nell'ambito della quale il valore finanziario stimato dell'assistenza è pari a oltre 540 milioni di EUR, e comprende, tra le altre cose, la fornitura di medicinali e dispositivi medici, di veicoli di emergenza, di generatori di energia e di trasformatori. Il Centro ha inoltre coordinato le suddette evacuazioni sanitarie.
Il sostegno operativo dell'UE si è concretizzato anche attraverso il coinvolgimento delle sue agenzie, in particolare l'EUAA, Frontex, Europol e la FRA.
L'EUAA sostiene 13 Stati membri nelle loro operazioni in materia di asilo, accoglienza e protezione temporanea. Altri 90 membri del personale sono stati assegnati a servizi specifici di sostegno agli Stati membri in relazione all'attuazione della direttiva sulla protezione temporanea, alle esigenze in materia di informazione e alla gestione di altre conseguenze derivanti dall'invasione russa dell'Ucraina. L'Agenzia ha elaborato e distribuito un'ampia gamma di prodotti informativi e ha promosso campagne di informazione sulla protezione temporanea, in stretta collaborazione con la Commissione. Sono state messe a disposizione degli Stati membri formazioni pertinenti su come dotare il personale delle conoscenze e delle competenze necessarie per rendere effettivi i diritti previsti dalla direttiva sulla protezione temporanea.
Circa 200 membri del personale di Frontex sono dislocati presso i valichi di frontiera di Polonia, Romania, Slovacchia e Repubblica di Moldova per favorire la gestione efficiente e rapida degli sfollati in fuga dall'aggressione russa contro l'Ucraina. Europol ha inoltre inviato personale e agenti di rinforzo per effettuare controlli di sicurezza secondari in Lituania, Polonia, Slovacchia, Romania, Ungheria e Repubblica di Moldova. Se necessario il personale Europol si occupa inoltre di assistere questi paesi in caso di indagini.
La FRA ha preparato relazioni riguardanti l'attuazione della direttiva sulla protezione temporanea e ha recentemente condotto un'indagine approfondita presso i beneficiari, nella quale sono state individuate le principali sfide e priorità previste per i prossimi mesi.
6.Solidarietà e partenariati
6.1.La solidarietà in azione
La solidarietà è stata la caratteristica distintiva della risposta dell'UE all'aggressione russa contro l'Ucraina, in particolare con la decisione degli Stati membri di rinunciare all'applicazione dell'articolo 11 della direttiva sulla protezione temporanea, facilitando in tal modo la possibilità per le persone che godono della protezione temporanea in uno Stato membro di continuare a beneficiare di questo diritto anche in seguito al trasferimento in un altro Stato membro. Ciò ha consentito la fluidità degli spostamenti delle persone all'interno dell'UE, contribuendo a ridurre la pressione sui sistemi nazionali di accoglienza degli Stati membri confinanti con l'Ucraina, e ha ridotto le formalità 70 in materia di trasferimenti, rendendo così ancora più facile l'applicazione dello strumento.
Per alleviare il problema del sovraccarico dei servizi di accoglienza nella Repubblica di Moldova, la Commissione ha sostenuto e coordinato fin dall'inizio, nell'ambito della piattaforma di solidarietà, il trasferimento di persone vulnerabili in fuga dall'Ucraina e aventi diritto alla protezione temporanea dalla Repubblica di Moldova agli Stati membri dell'UE e ad altri paesi associati Schengen che hanno assunto impegni in tal senso. Finora 12 Stati membri dell'UE, nonché la Norvegia, il Liechtenstein, la Svizzera e l'Islanda si sono impegnati ad accogliere 17 870 persone in transito nella Repubblica di Moldova. Al 17 febbraio 2023, sulla base degli impegni assunti finora, dalla Repubblica di Moldova erano state trasferite complessivamente 2 377 persone nell'UE e nei paesi associati Schengen. L'UE si è impegnata inoltre a garantire un sostegno finanziario alle attività dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) relative all'organizzazione di voli dalla Repubblica di Moldova agli Stati membri dell'UE e ai paesi associati Schengen che hanno assunto impegni in tal senso, nell'ambito di un progetto finanziato dall'UE con un importo di 15 milioni di EUR.
6.2.Impegno e coordinamento con le autorità ucraine
Rispetto a qualsiasi altra crisi verificatasi in passato, il coinvolgimento e la partecipazione alle riunioni delle autorità ucraine in Ucraina e delle ambasciate e dei consolati ucraini negli Stati membri dell'UE sono diventati rapidamente una delle caratteristiche distintive della risposta operativa a questa crisi. La Commissione è stata in grado di instaurare un rapporto di stretta collaborazione con le autorità ucraine, che ha consentito un più ampio coordinamento anche in settori chiave finalizzati alla protezione di categorie vulnerabili della popolazione, alla prevenzione della tratta e del traffico di esseri umani e a una migliore individuazione delle sfide che le persone devono affrontare nella pratica per poter beneficiare dei diritti connessi alla protezione temporanea. Ciò ha permesso alla Commissione e agli Stati membri di individuare e correggere le carenze riscontrate nell'attuazione della direttiva.
6.3.Dalla solidarietà a livello europeo alla risposta a livello mondiale
La Commissione ha coinvolto i suoi partner internazionali istituendo una sezione internazionale della piattaforma di solidarietà che comprende Stati Uniti, Canada e Regno Unito. L'obiettivo è scambiare informazioni sui regimi messi in atto dai diversi paesi che offrono protezione alle persone in fuga dall'aggressione russa contro l'Ucraina 71 , condividere conoscenze aggiornate sulla situazione in Ucraina e confrontarsi sui piani di emergenza e sulle ulteriori forme di assistenza.
La stretta collaborazione con le organizzazioni internazionali pertinenti, in particolare con l'UNHCR e l'OIM, ha contribuito a migliorare la conoscenza situazionale dell'UE, ha favorito la realizzazione di interventi più mirati (tramite studi e analisi) e ha permesso di garantire un sostegno operativo ai portatori di interessi e a progetti concreti sul campo, come il trasferimento di persone vulnerabili in fuga dall'Ucraina dalla Repubblica di Moldova all'UE e la messa a punto di procedure operative standard volte a gestire tali trasferimenti.
7.Prospettive future
Come ribadito nella riunione del Consiglio europeo del 9 febbraio 2023, finché sarà necessario l'Unione fornirà un sostegno alle persone in fuga dall'aggressione russa contro l'Ucraina. Con l'attivazione della direttiva sulla protezione temporanea, l'UE ha provveduto a mettere in sicurezza milioni di persone che hanno dovuto lasciare il paese. La protezione temporanea è stata già prorogata fino a marzo 2024. Se necessario la Commissione sarà pronta a presentare una proposta al fine di ottenere un'ulteriore proroga.
La direttiva è stata il motore di un'azione senza precedenti che ha coinvolto tutta la società e che la Commissione ha sostenuto sin dall'inizio della risposta alla guerra di aggressione.
Tutti i settori del governo e della società si sono attivati con una modalità unica nel suo genere, rendendo effettivi i diritti sanciti dalla direttiva sulla protezione temporanea. Quest'ultima ha stimolato in modo notevole la definizione di progetti innovativi, tra cui i progetti pilota messi a punto in vari settori come quello dell'occupazione, dell'istruzione, dell'edilizia abitativa e del riconoscimento delle qualifiche, da cui potremo trarre insegnamenti fondamentali per migliorare le nostre politiche e per prepararci a scenari futuri.
La direttiva si è dimostrata sufficientemente forte e flessibile da consentire una risposta collettiva rapida, grazie anche al solido coordinamento garantito dall'UE tramite la piattaforma di solidarietà, che ha permesso di creare nuovi legami e di promuovere la cooperazione tra le autorità pubbliche, le parti sociali, la società civile e gli sfollati in fuga dall'aggressione russa contro l'Ucraina.
A livello dell'UE è necessario un approccio forte e coordinato non solo per continuare a far fronte alle sfide attuali, ma anche per prepararsi a eventuali azioni future. Sarà fondamentale garantire una transizione agevole verso status giuridici alternativi che consentano il riconoscimento di diritti oltre la durata massima della protezione temporanea, ad esempio prolungando i permessi di soggiorno e di lavoro o creando le condizioni adeguate per il passaggio ad altri status giuridici. Ciò è importante per evitare che i sistemi di asilo degli Stati membri siano sovraccarichi.
Parallelamente è necessario un sostegno mirato per le persone che, fuggite dall'Ucraina, desiderano tornare nel loro paese. La Commissione è già intervenuta sulla questione con orientamenti mirati sotto forma di domande frequenti, chiarendo le diverse conseguenze dei soggiorni di breve durata e del rimpatrio volontario in Ucraina 72 e fornendo garanzie a coloro che desiderano tornare nel proprio paese, in modo che possano facilmente accedere alla protezione qualora debbano fuggire di nuovo 73 . La Commissione continuerà a monitorare la situazione, ad assicurarsi che gli Stati membri adottino le misure necessarie per far fronte al rimpatrio volontario delle persone che, con piena cognizione di causa, decidono di rientrare nel loro paese e a sostenere tali decisioni con i fondi per gli affari interni. La Commissione sta inoltre intensificando gli sforzi nell'ambito della piattaforma multiagenzia di coordinamento dei donatori per l'Ucraina al fine di sostenere il processo di ripresa e ricostruzione dell'Ucraina. Il rimpatrio degli sfollati rappresenterà una questione importante in questo contesto.
Più in generale la direttiva sulla protezione temporanea si è dimostrata uno strumento essenziale per garantire una protezione immediata nell'UE e, a parere della Commissione, dovrebbe continuare a far parte del pacchetto di strumenti a disposizione dell'Unione europea in futuro.
Tuttavia l'esperienza ha dimostrato che le sfide poste dalla migrazione che l'Unione si trova ad affrontare possono variare notevolmente, in particolare per quanto riguarda l'entità dei flussi o la loro composizione. È quindi essenziale che l'UE sia dotata di una serie di strumenti e sia pronta a rispondere a tutti i tipi di crisi. La Commissione collaborerà con i colegislatori per garantire che l'Unione europea disponga in futuro degli strumenti necessari e per assicurare un'adeguata correlazione con la proposta di regolamento riguardante le situazioni di crisi e di forza maggiore presentata dalla Commissione 74 .
L'attuazione della direttiva nel prossimo futuro richiederà un sostegno costante per rispondere alle sfide esistenti e per garantire che siano predisposte misure di transizione e di emergenza adeguate per far fronte a situazioni future. La piattaforma di solidarietà continuerà ad assicurare una risposta coordinata dell'UE e a coinvolgere gli Stati membri e gli altri portatori di interessi.
La solidarietà e la compassione dimostrate dai cittadini in tutta l'UE, così come gli sforzi profusi dalle autorità nazionali e locali, dai portatori di interessi e dalle comunità continuano ad essere per noi un insegnamento importante che evidenzia ancora una volta che l'Unione europea è forte quando agisce in modo unitario e coordinato.
Finché sarà necessario l'Unione europea resterà un luogo in cui le persone in fuga dall'aggressione russa potranno sentirsi accolte.
Il piano in 10 punti per un coordinamento europeo rafforzato nell'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina (solo in EN).
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, "Accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina: l'Europa si prepara a rispondere alle esigenze" .
Il numero complessivo degli ingressi nell'UE dall'Ucraina e dalla Moldova non comprende gli ingressi dei cittadini romeni e moldavi provenienti dalla Moldova in Romania. I dati disponibili non ci consentono di individuare quanto di questo flusso è normale traffico frontaliero e quanto invece è costituito da persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina. Le cifre relative agli ingressi e alle uscite indicano il numero di movimenti transfrontalieri e non di singoli individui. La differenza tra gli ingressi totali e gli ingressi di cittadini ucraini comprende gli ingressi sia di cittadini dell'UE che di cittadini di paesi terzi diversi dall'Ucraina. Oltre 300 000 cittadini di paesi terzi diversi dall'Ucraina sono entrati nell'UE dall'Ucraina e dalla Moldova; si tratta principalmente di cittadini turchi, statunitensi, russi, israeliani, indiani, azeri, georgiani, britannici, moldovi e uzbeki.
La piattaforma di solidarietà riunisce la Commissione europea, il segretariato del Consiglio, il servizio europeo per l'azione esterna, gli Stati membri dell'UE e i paesi associati Schengen, le agenzie dell'UE, organizzazioni internazionali come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), nonché le autorità ucraine e moldove.
Decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del Consiglio, del 4 marzo 2022, che accerta l'esistenza di un afflusso massiccio di sfollati dall'Ucraina ai sensi dell'articolo 5 della direttiva 2001/55/CE e che ha come effetto l'introduzione di una protezione temporanea .
Essa risponde alla necessità di fornire un quadro situazionale accurato, aggiornato e comune come base per un rapido processo decisionale politico e operativo. La rete monitora i movimenti transfrontalieri dall'Ucraina verso l'UE, la prima accoglienza e l'attuazione della direttiva sulla protezione temporanea, comprese le tendenze delle registrazioni settimanali e le informazioni approfondite sull'accesso all'istruzione, all'occupazione e all'assistenza sanitaria. Raccomandazione (UE) 2020/1366 della Commissione, del 23 settembre 2020, su un meccanismo dell'UE di preparazione e di gestione delle crisi connesse alla migrazione.
Articolo 2, paragrafi 1 e 2, della decisione di esecuzione del Consiglio.
La decisione prevede che per queste categorie di persone gli Stati membri applichino una protezione temporanea o una protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale. La maggior parte degli Stati membri ha evitato di applicare sistemi a doppio binario e i cittadini di paesi terzi e gli apolidi titolari di un permesso di soggiorno permanente in Ucraina hanno beneficiato dei diritti connessi alla protezione temporanea, piuttosto che di altre forme di protezione adeguata previste dal diritto nazionale.
Anche se a un anno dall'inizio dell'aggressione tali disposizioni sono state interrotte in alcuni Stati membri, come i Paesi Bassi.
In Polonia la gestione amministrativa dei cittadini di paesi terzi è affidata all'Ufficio stranieri.
Austria, Estonia, Grecia e Svezia.
L'Austria e l'Estonia, ad esempio, stanno applicando procedure accelerate.
Beneficiari della protezione temporanea alla fine del mese per cittadinanza, età e sesso - dati mensili .
In fuga dall'Ucraina: l'esperienza degli sfollati nell'UE (solo in EN).
Per "minori non accompagnati" si intendono i cittadini di paesi terzi o gli apolidi di età inferiore ai diciotto anni che entrano nel territorio degli Stati membri senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per essi in base alla legge o agli usi, finché non ne assuma effettivamente la custodia una persona per essi responsabile, ovvero i minori che sono lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio degli Stati membri (articolo 2, lettera f), della direttiva 2001/55/CE sulla protezione temporanea).
Per "minore separato dalla famiglia" si intende un minore che raggiunge il territorio dello Stato membro accompagnato da parenti o adulti conosciuti (non parenti), a cui talvolta i genitori hanno fornito un'autorizzazione per viaggiare con il minore e/o per offrirgli un'assistenza temporanea (ad esempio, una madre ucraina che viaggia con i propri figli e con minori appartenenti a un'altra famiglia).
L'importanza che l'Unione attribuisce alla deistituzionalizzazione si riflette nel quadro politico generale dell'UE. Ad esempio, secondo la raccomandazione del Consiglio che istituisce una garanzia europea per l'infanzia, "[a]i fini della deistituzionalizzazione dei minori, è opportuno promuovere un'assistenza di qualità nell'ambito della famiglia o della comunità. Il collocamento dei minori in strutture di assistenza istituzionale dovrebbe essere impiegato solo quando è nell'interesse superiore del minore, tenendo conto della sua situazione generale e dei suoi bisogni individuali".
Domande frequenti sulla registrazione, l'accoglienza e l'assistenza dei minori non accompagnati e separati dalla famiglia in fuga dalla guerra in Ucraina .
Pratiche relative ai minori non accompagnati e separati dalla famiglia in arrivo dall'Ucraina.
La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina – Il forte impatto sui diritti fondamentali nell'UE, secondo bollettino, Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione europea (
La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina – Il forte impatto sui diritti fondamentali nell'UE (europa.eu)
(solo in EN).
L'Organizzazione internazionale del lavoro e l'Autorità europea del lavoro hanno unito le forze per ridurre il rischio di lavoro sommerso, di sfruttamento del lavoro e di tratta delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina | Autorità europea del lavoro (europa.eu) .
Relazione sui progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani (quarta relazione) .
Il relatore nazionale e i meccanismi equivalenti negli Stati membri contribuiscono alla comprensione del fenomeno della tratta di esseri umani nelle diverse forme di sfruttamento che assume, tramite la raccolta e l'analisi di dati su base regolare, valutano l'efficacia e l'impatto delle politiche e delle azioni nazionali contro la tratta di esseri umani e a sostegno delle vittime, e presentano raccomandazioni atte a migliorare le politiche e le pratiche riguardanti tutte le forme di tratta di esseri umani ( intensificare una risposta coordinata (europa.eu) ).
Direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI del Consiglio (GU L 315 del 14.11.2012, pag. 57).
https://www.eurojust.europa.eu/sites/default/files/assets/eurojust-icc-csos-guidelines.pdf (solo in EN).
All'inizio dell'anno scolastico 2022-2023 circa mezzo milione di minori ucraini era iscritto nei sistemi di istruzione dell'UE.
Spazio europeo dell'istruzione - Istruzione e formazione di qualità per tutti .
Il sito web sull'istruzione ucraina nelle situazioni di emergenza fornisce informazioni in merito al sistema di istruzione e al piano di studi ucraino, al fine di aiutare i minori ucraini ad adattarsi alle nuove scuole e ai nuovi piani di studio all'estero.
Sostenere l'inclusione nel sistema scolastico dei minori sfollati dall'Ucraina: considerazioni, principi chiave e prassi per l'anno scolastico 2022-2023 (solo in EN).
Istruzione e supporto per i rifugiati ucraini . La pagina iniziale (landing page) è stata originariamente creata sulla piattaforma online School Education Gateway, che dal 1º ottobre 2022 è migrata sulla piattaforma europea per l'istruzione scolastica.
Cfr. l'articolo 13 della direttiva sulla protezione temporanea.
L'articolo 13 stabilisce inoltre che "[q]ualora le persone che godono della protezione temporanea esercitino un'attività di lavoro dipendente o autonomo si tiene conto, nella quantificazione dell'aiuto necessario, della loro capacità di provvedere alle proprie necessità".
EUAA, Protezione temporanea offerta agli sfollati dall'Ucraina: revisione annuale (solo in EN).
Comunicazione della Commissione relativa agli orientamenti operativi per l'attuazione della decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del Consiglio che accerta l'esistenza di un afflusso massiccio di sfollati dall'Ucraina ai sensi dell'articolo 5 della direttiva 2001/55/CE e che ha come effetto l'introduzione di una protezione temporanea .
OCSE, Risposte politiche all'impatto della guerra in Ucraina – Informazioni sulle competenze dei rifugiati ucraini e sui primi risultati conseguiti nel mercato del lavoro . (solo in EN).
Occupazione, affari sociali e inclusione - Sostegno dei servizi pubblici per l'impiego agli sfollati dall'Ucraina: ultimi sviluppi (solo in EN) .
Iniziativa pilota per costituire un bacino di talenti dell'UE .
Cipro, Spagna, Finlandia, Croazia, Lituania, Slovacchia, Polonia.
Raccomandazione (UE) 2022/554 della Commissione, del 5 aprile 2022, relativa al riconoscimento delle qualifiche delle persone in fuga a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina .
Relazione comparativa tra il quadro europeo delle qualifiche e il quadro nazionale delle qualifiche ucraino (solo in EN) .
Ad esempio in Lettonia sono state adottate misure volte a consentire ai professionisti sanitari ucraini di lavorare sotto supervisione prima del riconoscimento formale delle loro qualifiche.
https://www.mfrr.eu/.
https://www.investigativejournalismforeu.net/.
OCSE, Risposte politiche all'impatto della guerra in Ucraina – Assistenza abitativa per i rifugiati ucraini nei paesi di accoglienza (solo in EN) .
Alloggi sicuri e adeguati per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina .
Solidarietà e alloggio: garantire la sicurezza degli alloggi – Considerazioni, principi e pratiche fondamentali - al 21 febbraio 2023 (solo in EN).
Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) – Invito a presentare proposte – 17 gennaio 2023
(solo in EN)
.
La rete europea sull'integrazione riunisce i rappresentanti delle autorità pubbliche nazionali, principalmente dei ministeri responsabili dell'integrazione dei migranti, dei 27 Stati membri dell'UE, dell'Islanda e della Norvegia. I membri della rete si occupano spesso di pianificare e attuare, nei rispettivi paesi, opportunità di finanziamento specifiche dell'UE, come il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) e partecipano a visite di studio mirate, valutazioni inter pares, seminari e ad attività finalizzate a fornire assistenza reciproca su aspetti specifici dell'integrazione con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze. Cfr. il sito web europeo sull'integrazione | Rete europea sull'integrazione (europa.eu) (solo in EN).
Regolamento (UE) 2022/562 del 6 aprile 2022 , regolamento (UE) 2022/613 del 12 aprile 2022 , regolamento (UE) 2022/2039 del 26 ottobre 2022 .
Situazione al 31 gennaio 2023.
È attualmente in corso un processo di riprogrammazione volto a definire questo regime, e la Commissione verificherà il rispetto della condizione descritta alla chiusura dei programmi.
Un totale di 385 milioni di EUR, destinati all'assistenza emergenziale, sono stati assegnati ai seguenti paesi: Cechia (54,4 milioni di EUR), Polonia (200,1 milioni di EUR), Estonia (10,1 milioni di EUR), Lituania (10,1 milioni di EUR), Bulgaria (10,9 milioni di EUR), Lettonia (7,8 milioni di EUR), Romania (39,1 milioni di EUR), Ungheria (21,1 milioni di EUR), Slovacchia (24,7 milioni di EUR) e Cipro (6,7 milioni di EUR).
Articolo 26 della direttiva sulla protezione temporanea.
Dall'inizio della guerra oltre 400 000 persone provenienti dall'Ucraina hanno raggiunto gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito.
Domande frequenti sul rimpatrio volontario in Ucraina nel contesto della protezione temporanea
(solo in EN).
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente le situazioni di crisi e di forza maggiore nel settore della migrazione e dell'asilo .