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Έγγραφο 52015IP0416

Risoluzione del Parlamento europeo del 26 novembre 2015 sull'adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale concluso tra l'UE e i suoi Stati membri e la Colombia e il Perù (2015/2656(RSP))

GU C 366 del 27.10.2017, σ. 144 έως 148 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

27.10.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 366/144


P8_TA(2015)0416

Adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale tra l'UE e la Colombia e il Perù

Risoluzione del Parlamento europeo del 26 novembre 2015 sull'adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale concluso tra l'UE e i suoi Stati membri e la Colombia e il Perù (2015/2656(RSP))

(2017/C 366/14)

Il Parlamento europeo,

vista la conclusione dei negoziati tra l'UE e l'Ecuador ai fini della sua adesione all'accordo commerciale concluso tra l'UE e la Colombia/Perù il 17 luglio 2014,

vista la firma, il 12 dicembre 2014, del protocollo che consentirà all'Ecuador di unirsi ai suoi vicini, Colombia e Perù, in un regime di scambi preferenziali con l'UE,

vista la sua posizione in prima lettura, del 17 dicembre 2014, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il trattamento tariffario delle merci originarie dell'Ecuador (1),

vista la risoluzione legislativa dell'11 dicembre 2012 sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra (2),

vista la sua posizione in prima lettura dell'11 dicembre 2012 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'applicazione della clausola bilaterale di salvaguardia e del meccanismo di stabilizzazione per le banane previsti dall'accordo commerciale tra l'Unione europea, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra (3),

vista la sua risoluzione del 13 giugno 2012 sull'accordo commerciale tra l'Unione europea e la Colombia e il Perù (4),

viste le sue risoluzioni del 5 maggio 2010 sulla strategia dell'UE per le relazioni con l'America latina (5) e del 21 ottobre 2010 sulle relazioni commerciali dell'UE con l'America latina (6),

visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.

considerando che l'adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale con la Colombia e il Perù costituisce un ulteriore deciso passo in avanti nell'alleanza con paesi e regioni importanti, di mentalità simile e in rapida crescita, in una regione orientata sempre di più all'Asia e al Pacifico;

B.

considerando che il testo del protocollo di adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale con la Colombia e il Perù soddisfa le ambizioni sia dell'UE che dell'Ecuador, prendendo in considerazione il rapporto asimmetrico concernente le offerte di accesso al mercato a favore dell'Ecuador e allineandolo al contenuto dell'accordo, ma includendo integralmente gli adeguamenti specifici conformemente a quanto richiesto dall'Ecuador;

C.

considerando che, nel corso degli ultimi otto anni, il governo ecuadoriano ha investito 40,8 miliardi di dollari USA nel settore sociale — nell'accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria e alla sicurezza sociale — con programmi specifici a favore dei gruppi più vulnerabili come i bambini, gli anziani e i disabili;

1.

accoglie con favore la conclusione dei negoziati con l'Ecuador sul protocollo per la sua adesione all'accordo commerciale tra l'UE, la Colombia e il Perù, riconoscendo i benefici importanti che questo comporterà per le esportazioni dell'Ecuador verso l'UE, in particolare in considerazione del fatto che non beneficia più del sistema unilaterale di preferenze generalizzate dell'UE; incoraggia la rapida e completa entrata in vigore e attuazione di tale accordo, che garantirà la protezione dei cittadini e dell'ambiente ai massimi livelli; ritiene che tale accordo comporterà l'incremento e la diversificazione degli scambi e degli investimenti da entrambe le parti, agirà come un fattore importante per lo sviluppo economico e sociale e contribuirà ad alleviare la povertà e a ridurre le disuguaglianze;

2.

ricorda che, prima di dare la propria approvazione all'accordo commerciale l'11 dicembre 2012, il Parlamento ha chiesto ai Paesi andini, nella sua citata risoluzione del 13 giugno 2012, di garantire la definizione di una tabella di marcia trasparente e vincolante per i diritti umani, ambientali e in materia di lavoro, e ha invitato inoltre i governi della Colombia e del Perù a presentare piani d'azione per lo sviluppo sostenibile prima dell'approvazione da parte del Parlamento; esorta tutti i partner ad adoperarsi ai fini di una efficace attuazione dei piani d'azione presentati riguardanti i diritti umani, ambientali e in materia di lavoro;

3.

sottolinea l'importanza che l'Ecuador garantisca la coerenza delle sue politiche con i suoi impegni nell'ambito dell'OMC e degli accordi commerciali, provvedendo inoltre alla piena trasparenza e ad ampie consultazioni con i soggetti interessati prima che siano adottate; invita l'Ecuador, pertanto, ad affrontare senza ulteriori indugi i rimanenti ostacoli individuati in materia di accesso al mercato;

4.

ricorda alla Commissione e al SEAE il ruolo che dovranno svolgere per garantire l'effettiva applicazione dei piani d'azione; rammenta alla Commissione che essa dovrà informare in maniera appropriata il Parlamento in merito all'applicazione di tali piani d'azione e alle misure adottate per garantire la loro applicazione;

5.

chiede alla Commissione e al SEAE di presentare al Parlamento una relazione globale incentrata sulle misure adottate dalla Commissione attraverso i programmi di cooperazione, segnatamente in materia di istruzione, formazione, cooperazione normativa e creazione di opportunità socioeconomiche per gli strati più bisognosi della società, nonché per quanto concerne la promozione del progresso democratico, il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori e la tutela dell'ambiente; sollecita la Commissione, a questo proposito, a fare pieno uso dello strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI) e dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR);

6.

esorta il governo dell'Ecuador a prendere atto dei piani d'azione presentati da Colombia e Perù e ad adottare misure analoghe, essendo questa un'opportunità per migliorare le condizioni generali di vita dei loro cittadini, ivi inclusi i diritti umani e in materia di lavoro e ambiente;

7.

sottolinea che i diritti umani e la democrazia sono elementi essenziali del rapporto globale tra l'UE e i Paesi andini; invita, pertanto, tutti i partner a promuovere e a garantire il rispetto integrale e universale di tutti i diritti e di tutte le libertà sanciti dal diritto internazionale;

8.

sottolinea che l'economia dell'Ecuador ha raggiunto una solida crescita economica negli ultimi anni e riconosce che tale crescita è stata inclusiva; evidenzia che essa ha ridotto direttamente il livello di povertà, in particolare la povertà estrema, e le disuguaglianze, aumentando la classe media; accoglie con favore il fatto che, secondo gli ultimi dati della Banca mondiale, tra il 2006 e il 2014 la povertà in Ecuador è diminuita dal 37,6 % al 22,5 %, mentre la povertà estrema è calata dal 16,9 % al 7,7 %;

9.

elogia il governo ecuadoriano per aver investito nel corso degli ultimi otto anni oltre 40 miliardi di dollari USA nel settore sociale; incoraggia l'Ecuador a continuare con le sue efficaci politiche sociali progressiste e di sviluppo sostenibile;

10.

prende atto degli importanti investimenti sociali realizzati dall'Ecuador negli ultimi anni; ribadisce il proprio sostegno a favore di tutte le misure, legislative e non legislative, adottate dalle autorità governative e locali dell'Ecuador per contrastare la povertà, le disuguaglianze, ogni forma di violenza, l'impunità, la corruzione e la criminalità organizzata, in particolare il traffico di droga, nonché delle misure volte a garantire l'appropriata tutela dei diritti dei lavoratori, così come delle persone e dei gruppi più vulnerabili, come i bambini, le donne, le minoranze e le popolazioni indigene, nell'ottica di realizzare uno sviluppo sociale ed economico sostenibile e inclusivo; esorta l'Ecuador, con riferimento ai diritti dei bambini, a portare avanti e a intensificare i suoi sforzi intesi a fornire accesso all'istruzione e a contrastare il lavoro minorile;

11.

invita la Commissione ad analizzare i problemi di compatibilità che emergono da disposizioni divergenti per quanto concerne le regole sull'origine e le misure sanitarie e fitosanitarie (MSF) in relazione agli scambi commerciali tra la regione andina e l'UE e agli scambi commerciali tra la regione andina e il MERCOSUR; invita la Commissione a offrire, se necessario, assistenza tecnica per far fronte alle esigenze divergenti onde prevenire una indesiderata perturbazione dei processi di integrazione regionale nell'America del Sud;

12.

richiama l'attenzione sull'obiettivo dell'UE di inserire un capitolo vincolante in materia di commercio e sviluppo sostenibile in tutti gli accordi commerciali conclusi con i partner industrializzati e non industrializzati; sostiene, a tale riguardo, l'inserimento di un capitolo sullo sviluppo sostenibile nell'accordo commerciale tra l'UE e l'Ecuador che rifletta l'impegno comune dei partner a promuovere il rispetto, la conformità e l'applicazione integrale e adeguata degli accordi internazionali sui diritti umani, delle convenzioni dell'OIL e dei principali accordi ambientali multilaterali, come la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES);

13.

accoglie con favore la lettere recente del ministero ecuadoriano per il Commercio estero in cui viene esaminata la situazione di genere in Ecuador; chiede una valutazione specifica degli effetti delle politiche di libero scambio sulle donne, soprattutto nelle aree più povere; chiede un rispetto più generale per i diritti delle donne, soprattutto quando questi sono influenzati da politiche commerciali e dai loro effetti, o vi entrano in relazione;

14.

osserva che il campo di applicazione del capitolo sulla risoluzione delle controversie all'interno dell'accordo commerciale non comprende le disposizioni previste dal capitolo sullo sviluppo sostenibile;

15.

si compiace del fatto che l'Ecuador abbia ratificato tutte le otto convenzioni fondamentali dell'OIL; insiste sull'importanza di una rapida ratifica e di una effettiva attuazione di tutte le convenzioni dell'OIL da parte dell'Ecuador e di tutti gli Stati membri dell'UE; deplora il fatto che l'Ecuador non abbia ancora ratificato la Convenzione n. 129 dell'OIL e invita la Commissione a sostenere gli sforzi dell'Ecuador volti a far avanzare la sua effettiva attuazione; invita il governo ecuadoriano a seguire le raccomandazioni del comitato di esperti dell'OIL per quanto concerne l'efficace applicazione delle convenzioni n. 87 e n. 98 dell'OIL e sottolinea che è importante che i lavoratori abbiano la possibilità di poter cambiare o istituire nuovi sindacati, per motivi di indipendenza, efficacia e anche affinità ideologica; ricorda in particolare che l'OIL ha chiesto al governo ecuadoriano di adottare le necessarie misure legislative al fine di rispettare le disposizioni di cui all'articolo 2 della Convenzione;

16.

si compiace del fatto che le parti confermino il proprio impegno a conservare e a utilizzare in modo sostenibile la diversità biologica in conformità della Convenzione giuridicamente vincolante sulla diversità biologica (CDB) e di altri pertinenti accordi internazionali di cui le parti sono parti contraenti;

17.

rileva che l'Ecuador è uno dei 17 paesi megadiversi del mondo e ospita la più grande concentrazione di specie (tra il 5 % e il 10 % della biodiversità del mondo);

18.

ricorda che la Costituzione ecuadoriana riconosce esplicitamente lo sviluppo del commercio equo come un obiettivo chiave della politica commerciale del paese; invita la Commissione a impegnarsi con il governo ecuadoriano per promuovere progetti comuni nel settore del commercio equo;

19.

riconosce gli sforzi significativi compiuti dall'Ecuador in materia ambientale, riconosciuti anche nel quadro delle Nazioni Unite; è preoccupato per il fatto che, nonostante gli sforzi profusi dal paese in materia ambientale, l'Ecuador e i suoi vicini debbano far fronte a una deforestazione intensiva, a una significativa perdita di biodiversità e a inquinamento ed erosione del suolo e delle acque; sollecita la Commissione a promuovere e a sostenere strategie e programmi pertinenti a livello internazionale, regionale e locale, promuovendo le necessarie sinergie e la partecipazione responsabile di tutte le parti interessate pubbliche e private coinvolte;

20.

chiede la conclusione di un accordo di cooperazione tra l'Ecuador e l'UE a sostegno di specifici programmi ambientali e si compiace dell'interesse già manifestato dal governo ecuadoriano per un accordo di cooperazione con l'UE a sostegno dei programmi in materia di deforestazione; ritiene che la deforestazione costituisca un problema che rientra tra le responsabilità della comunità internazionale nel suo complesso;

21.

ricorda che la valutazione dell'impatto sulla sostenibilità UE-Paesi andini (2009) indicava che la prevista espansione dell'agricoltura e dell'industria del legno avrebbe causato la deforestazione e una riduzione della biodiversità, così come l'espansione delle attività minerarie, l'estrazione di idrocarburi e le attività di disboscamento nelle zone rurali avrebbero causato conflitti sociali;

22.

invita il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la Commissione a prestare grande attenzione alla sostenibilità ambientale nella progettazione e nell'attuazione di tutte le attività di cooperazione finanziate dalla Commissione e invita tutte le parti a promuovere le migliori prassi aziendali in materia di responsabilità sociale delle imprese (RSI), conformemente ai principi guida delle Nazioni Unite sulle imprese e i diritti umani, alle linee guida dell'OCSE sulla RSI e alla comunicazione della Commissione, del 25 ottobre 2011, su una «strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale delle imprese» (COM(2011)0681);

23.

esorta i comuni ecuadoriani a utilizzare le opportunità offerte dal nuovo quadro commerciale per collaborare direttamente con i comuni dell'UE al fine di promuovere il commercio equo e creare nuove reti di commercio equo;

24.

accoglie con favore e sostiene la decisione del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHRC) di istituire un gruppo di lavoro intergovernativo (IGWG) sulle imprese transnazionali e i diritti umani, come proposto da Ecuador e Sudafrica e come sostenuto da molti altri paesi; incarica la Commissione di impegnarsi in modo positivo e costruttivo nei negoziati in corso a Ginevra;

25.

invita il SEAE e la Commissione a sostenere il governo ecuadoriano nei suoi sforzi intesi a sviluppare e sostenere una gestione ambientale efficace, sia in generale che in aree sensibili come l'Amazzonia e le Isole Galapagos, dal momento che la salvaguardia del futuro del nostro pianeta è una responsabilità comune;

26.

ricorda che il parco Yasuni, parte dell'Amazzonia, ospita diverse tribù indigene, centinaia di specie arboree autoctone e decine di specie animali in via di estinzione; ricorda il suo significato per l'umanità e il patrimonio naturale mondiale, anche per le generazioni future;

27.

deplora il fallimento, a causa di risultati economici insoddisfacenti, dell'idea di sostenere la tutela dell'ambiente, prevedendo compensazioni per la perdita di potenziali entrate commerciali, e dell'idea di cofinanziare la creazione del Fondo fiduciario Yasuni-Ishpingo Tambococha Tiputini sotto l'egida del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUS), come proposto dal governo ecuadoriano, fondo che era destinato a compensare il popolo ecuadoriano per il fatto di rinunciare a estrarre petrolio dai giacimenti situati nel parco nazionale Yasuni;

28.

riconosce gli sforzi compiuti dall'Ecuador per promuovere una protezione più efficace delle comunità indigene e sollecita il governo ecuadoriano a evitare qualsiasi impatto negativo delle sue politiche, e in particolare della sua strategia mineraria, sui diritti delle comunità indigene;

29.

sottolinea l'importanza di preservare e mantenere le comunità indigene e locali che incarnano stili di vita tradizionali e ne sottolinea l'importanza per la conservazione e l'uso sostenibile della diversità biologica nei Paesi andini;

30.

si compiace del fatto che l'Ecuador abbia ratificato la convenzione n. 169 dell'OIL sui popoli indigeni e tribali, ma osserva che l'accordo commerciale non ne fa menzione;

31.

invita il governo ecuadoriano a migliorare ulteriormente i meccanismi nazionali esistenti e il dialogo con la società civile nell'ambito del quadro di sorveglianza del meccanismo della società civile, tra cui una vasta campagna d'informazione e di sensibilizzazione volta a massimizzare la partecipazione dei gruppi interessati al meccanismo della società civile; ricorda che l'accordo commerciale impone all'Ecuador di istituire tale meccanismo entro un anno dall'entrata in vigore dell'accordo;

32.

invita le parti interessate ad adottare misure volte a migliorare l'attività dei gruppi consultivi nazionali; è del parere che tutti i gruppi consultivi nazionali debbano essere pienamente indipendenti;

33.

chiede al gruppo consultivo interno dell'UE di elaborare una relazione periodica da presentare al Parlamento europeo ai fini di una sua valutazione;

34.

sottolinea che è importante che vi sia una sufficiente partecipazione delle organizzazioni della società civile in occasione della sessione annuale con le stesse e il pubblico in generale, come previsto nell'accordo;

35.

accoglie con favore le iniziative adottate dal governo ecuadoriano quali l'istituzione del Consiglio per la partecipazione cittadina e il controllo sociale ecuadoriano come strumento di integrazione, volto a rafforzare e a incentivare la partecipazione della società civile, promuovere la trasparenza e sradicare le pratiche di corruzione; ricorda l'importanza di istituire efficaci meccanismi di dialogo, qualora non esistano, allo scopo di garantire il diritto dei cittadini e degli attori sociali di adoperarsi nell'ambito del processo decisionale, di parteciparvi e di monitorarne l'attuazione su base individuale o collettiva;

36.

sottolinea l'importanza della sottocommissione congiunta per il commercio e lo sviluppo sostenibile, in quanto costituisce l'unico meccanismo previsto dall'accordo commerciale, per monitorare l'attuazione degli obblighi di sviluppo sostenibile sia delle parti statali che delle imprese;

37.

chiede alla Commissione di presentare al Parlamento tutti gli ordini del giorno e i verbali delle riunioni della sottocommissione;

38.

prende atto dell'introduzione della salvaguardia della bilancia dei pagamenti da parte dell'Ecuador; invita l'Ecuador ad affrontare rapidamente i timori sollevati durante le consultazioni da parte di altri membri dell'OMC nel comitato della bilancia dei pagamenti a Ginevra;

39.

osserva che, oltre alla Colombia e al Perù, l'Ecuador è uno dei principali produttori mondiali di banane; invita pertanto la Commissione a garantire che i volumi limite di importazione stabiliti nel meccanismo di stabilizzazione delle banane siano lealmente rispettati; chiede alla Commissione di informare regolarmente il Parlamento senza indugio, e in ogni caso quando l'andamento delle importazioni di banane è tale da poter determinare il raggiungimento dei volumi limite di importazione, nonché di fornire dettagli in merito all'impatto diretto e indiretto delle importazioni di banane da tali paesi; invita inoltre la Commissione a sospendere l'esenzione dei dazi sull'importazione di banane da tali paesi nel caso in cui le importazioni aumentino in modo sproporzionato provocando o minacciando di provocare gravi danni alle economie delle regioni produttrici dell'UE, come la perdita di posti di lavoro;

40.

invita le parti a garantire che tutte le disposizioni dell'accordo siano effettivamente attuate a decorrere dall'entrata in vigore dello stesso;

41.

esprime la propria convinzione che le clausole di salvaguardia dovrebbero essere stabilite simultaneamente da entrambe le parti, al fine di proteggere la produzione nazionale contro importazioni eccessive che possono causare gravi danni;

42.

chiede sia alla DG Commercio che al governo ecuadoriano di fornire risposte convincenti alle domande e alle preoccupazioni sollevate, prima che il Parlamento voti in merito all'adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale;

43.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi di Ecuador, Colombia e Perù.


(1)  Testi approvati, P8_TA(2014)0087.

(2)  Testi approvati, P7_TA(2012)0481.

(3)  Testi approvati, P7_TA(2012)0480.

(4)  GU C 332 E del 15.11.2013, pag. 52.

(5)  GU C 81 E del 15.3.2011, pag. 54.

(6)  GU C 70 E dell'8.3.2012, pag. 79.


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