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Document 52013IP0327

    Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sul completamento del mercato unico digitale (2013/2655(RSP))

    GU C 75 del 26.2.2016, p. 120–130 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    26.2.2016   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 75/120


    P7_TA(2013)0327

    Completamento del mercato unico digitale

    Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sul completamento del mercato unico digitale (2013/2655(RSP))

    (2016/C 075/19)

    Il Parlamento europeo,

    visti l'articolo 3, paragrafo 3, e l'articolo 6 del trattato sull'Unione europea,

    visti gli articoli 9, 12, 14 e 26, l'articolo 114, paragrafo 3, e l'articolo 169, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

    vista la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori su una nuova agenda per la politica europea dei consumatori, approvata il 25 aprile 2013 (A7-0163/2013),

    visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 23 aprile 2013 dal titolo «Piano d'azione sul commercio elettronico 2012-2015 — Stato di avanzamento dei lavori 2013» (SWD(2013)0153),

    visto il quadro di valutazione del mercato interno della Commissione n. 26, del 18 febbraio 2013,

    visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione, del 7 dicembre 2012, dal titolo «Quadro di valutazione dei mercati dei beni al consumo: far funzionare i mercati per i consumatori — Ottava edizione, parte 2 — Novembre 2012» (SWD(2012)0432),

    vista la comunicazione della Commissione del 18 dicembre 2012 sui contenuti del mercato unico digitale (COM(2012)0789),

    vista la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 18 aprile 2013, sul funzionamento del protocollo d'intesa sulla vendita di merci contraffatte via internet (COM(2013)0209),

    vista la sua risoluzione dell'11 dicembre 2012 sul completamento del mercato unico digitale (1),

    viste le sue risoluzioni del 6 aprile 2011 sul mercato unico per gli europei (2), su un mercato unico per le imprese e la crescita (3) e sulla governance e il partenariato nel mercato unico (4),

    vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 27 ottobre 2010, dal titolo «Verso un atto per il mercato unico: per un'economia sociale di mercato altamente competitiva — 50 proposte per lavorare, intraprendere e commerciare insieme in modo più adeguato» (COM(2010)0608),

    vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 3 ottobre 2012, dal titolo «L'Atto per il mercato unico II» (COM(2012)0573),

    vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 13 aprile 2011, dal titolo «L'Atto per il mercato unico: dodici leve per stimolare la crescita e rafforzare la fiducia» (COM(2011)0206),

    vista la proposta della Commissione del 4 giugno 2012, relativa a un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno (COM(2012)0238),

    vista la sua risoluzione del 22 maggio 2012 su una strategia per rafforzare i diritti dei consumatori vulnerabili (5),

    vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni, del 22 maggio 2012, dal titolo «Un'agenda europea dei consumatori: stimolare la fiducia e la crescita» (COM(2012)0225),

    vista la comunicazione della Commissione del 2 maggio 2012 dal titolo «Strategia europea per un'internet migliore per i ragazzi» (COM(2012)0196),

    vista la comunicazione della Commissione del 20 aprile 2012 dal titolo «Una strategia per gli appalti elettronici» (COM(2012)0179),

    vista la proposta della Commissione, del 25 gennaio 2012, relativa a un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati (regolamento generale sulla protezione dei dati) (COM(2012)0011),

    visto il Libro Verde della Commissione del 29 novembre 2012 dal titolo «Un mercato integrato della consegna dei pacchi per la crescita del commercio elettronico nell'UE» (COM(2012)0698),

    vista la comunicazione della Commissione dell'11 gennaio 2012 dal titolo «Un quadro coerente per rafforzare la fiducia nel mercato unico digitale del commercio elettronico e dei servizi on-line» (COM(2011)0942),

    vista la sua risoluzione del 15 novembre 2011 su una nuova strategia per la politica dei consumatori (6),

    vista la direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, sui diritti dei consumatori, recante modifica della direttiva 93/13/CEE del Consiglio e della direttiva 1999/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 85/577/CEE del Consiglio e la direttiva 97/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (7),

    visti la proposta della Commissione, del 9 novembre 2011, su un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un programma per la tutela dei consumatori (2014-2020) (COM(2011)0707) e i documenti connessi (SEC(2011)1320 e SEC(2011)1321),

    vista la proposta della Commissione, del 3 dicembre 2012, su una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'accessibilità dei siti web degli enti pubblici (COM(2012)0721),

    vista la sua risoluzione del 25 ottobre 2011 sulla mobilità e l'integrazione delle persone con disabilità e la strategia europea in materia di disabilità 2010-2020 (8),

    vista la proposta della Commissione, del 7 febbraio 2013, su una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante misure volte a garantire un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dell'informazione nell'Unione (COM(2013)0048),

    vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 7 febbraio 2013, dal titolo «Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un ciberspazio aperto e sicuro» (JOIN(2013)0001),

    vista la comunicazione della Commissione del 27 settembre 2012 dal titolo «Sfruttare il potenziale del cloud computing in Europa» (COM(2012)0529),

    vista la proposta della Commissione, del 14 novembre 2011, relativa a un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il meccanismo per collegare l'Europa (COM(2011)0665),

    vista la sua risoluzione del 15 dicembre 2010 sull'impatto della pubblicità sul comportamento del consumatore (9),

    vista la sua risoluzione del 21 settembre 2010 sul completamento del mercato interno per il commercio elettronico (10),

    vista la direttiva 2010/45/UE del Consiglio, del 13 luglio 2010, recante modifica della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto per quanto riguarda le norme in materia di fatturazione (11),

    viste le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea su Google (cause riunite da C-236/08 a C-238/08, sentenza del 23 marzo 2010) e BergSpechte (causa C-278/08, sentenza del 25 marzo 2010) che definiscono il concetto di «utente di Internet normalmente informato e ragionevolmente attento» come il consumatore standard di Internet,

    vista la direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) (12),

    vista la comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010 dal titolo «Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (COM(2010)2020),

    visto il rapporto Monti del 9 maggio 2010 relativo a una nuova strategia per il mercato unico,

    vista la relazione analitica sugli atteggiamenti verso le vendite transfrontaliere e la protezione dei consumatori, pubblicata dalla Commissione nel marzo 2010 (Flash Eurobarometro n. 282),

    vista la «Valutazione del commercio elettronico transfrontaliero nell'UE attraverso acquisti simulati», uno studio svolto per conto della DG SANCO della Commissione da YouGovPsychonomics e pubblicato il 20 ottobre 2009,

    vista la comunicazione della Commissione del 2 luglio 2009 sull'applicazione dell'acquis in materia di protezione dei consumatori (COM(2009)0330),

    vista la relazione della Commissione, del 2 luglio 2009, concernente l'applicazione del regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori («Regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori») (COM(2009)0336),

    vista la sua risoluzione del 13 gennaio 2009 sul recepimento, attuazione e applicazione della direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno e della direttiva 2006/114/CE concernente la pubblicità ingannevole e comparativa (13),

    vista la direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (14),

    visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

    A.

    considerando che è fondamentale sfruttare pienamente il potenziale del mercato unico digitale affinché l'Unione europea possa diventare un'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica, creando vantaggi sia per i cittadini che per le imprese; considerando che l'Unione europea deve adoperarsi per mantenere il proprio vantaggio competitivo, in particolare nei settori con un elevato tasso di crescita quali la piattaforma Internet e le applicazioni informatiche;

    B.

    considerando che la connettività universale, basata su un accesso senza restrizioni alle reti Internet a banda larga ad alta velocità, sull'accesso universale e uguale per tutti i cittadini ai servizi Internet nonché sulla disponibilità di spettro per i servizi a banda larga senza fili, è un prerequisito essenziale per lo sviluppo del mercato unico digitale; considerando che i nuovi sviluppi tecnologici, come i dispositivi e le applicazioni mobili e gli standard relativi ai servizi mobili di nuova generazione, necessitano di reti infrastrutturali affidabili e veloci per poter apportare vantaggi ai cittadini e alle imprese;

    C.

    considerando che le applicazioni dei «megadati» rivestono una crescente importanza per la competitività dell'economia dell'Unione, con un fatturato globale stimato di 16 miliardi di EUR e la prevista creazione di 4,4 milioni di nuovi posti di lavoro a livello mondiale entro il 2016;

    D.

    considerando che il cloud computing ha un enorme potenziale economico, sociale e culturale in termini di risparmio di costi, condivisione dei contenuti e delle informazioni, aumento della competitività, accesso all'informazione, innovazione e creazione di posti di lavoro; considerando, a tale riguardo, che la creazione di servizi di e-government omogenei, accessibili attraverso dispositivi multipli, riveste una particolare importanza;

    E.

    considerando che l'economia dell'Unione europea sta attraversando una fase di profondo cambiamento strutturale, con ripercussioni sulla sua competitività globale e sui suoi mercati del lavoro; considerando che nell'Analisi annuale della crescita 2013 si chiede un'azione determinata per potenziare la creazione di posti di lavoro; considerando che mercati del lavoro dinamici e inclusivi sono essenziali per la ripresa e la competitività dell'economia europea;

    F.

    considerando che i media sociali, i contenuti generati dagli utenti, la cultura «remix» e la collaborazione degli utenti svolgono un ruolo sempre più importante nell'economia digitale; considerando che i consumatori sono sempre più disposti a pagare per un contenuto digitale professionale di elevata qualità, a condizione che sia economicamente abbordabile, accessibile attraverso dispositivi multipli e portabile oltre le frontiere;

    G.

    considerando che l'accesso ai contenuti a prezzi abbordabili, attraverso sistemi di pagamento sicuri e affidabili, dovrebbe aumentare la fiducia dei consumatori nell'accesso ai servizi transfrontalieri;

    H.

    considerando che il 99 % delle imprese europee sono piccole e medie imprese (PMI), che assicurano l'85 % dei posti di lavoro dell'Unione europea; considerando che le PMI sono pertanto il motore dell'economia dell'Unione europea su cui grava principalmente il compito della creazione di ricchezza, dell'occupazione e della crescita nonché dell'innovazione e della R&S;

    I.

    considerando che i cittadini dell'UE hanno un ruolo decisivo in quanto consumatori nel conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e che tale ruolo deve essere pertanto riconosciuto come parte della politica economica dell'Unione europea; considerando che è necessario trovare un giusto equilibrio, promuovendo la competitività delle imprese dell'Unione e tutelando nel contempo gli interessi dei consumatori;

    J.

    considerando che la frammentazione del mercato unico digitale pregiudica la scelta dei consumatori; considerando che è necessario favorire la fiducia dei consumatori, la loro sicurezza nei confronti del mercato e la consapevolezza dei loro diritti, prestando particolare attenzione ai consumatori vulnerabili; considerando che è essenziale offrire ai consumatori nell'Unione una migliore protezione nei confronti dei prodotti e dei servizi che potrebbero nuocere alla loro salute o pregiudicare la loro sicurezza;

    K.

    considerando che dall'indagine condotta dalla Commissione su scala europea riguardante i siti web che vendono contenuti digitali quali giochi, video e musica emerge che oltre il 75 % di tali siti web non sono conformi alle norme relative alla tutela dei consumatori; considerando che la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori stabilisce, per la prima volta, norme specifiche relative al contenuto digitale; considerando che è opportuno incoraggiare la Commissione a continuare a integrare tali norme in sede di revisione della legislazione dell'Unione europea relativa alla tutela dei consumatori attualmente in vigore o di presentazione di una nuova legislazione in questo settore;

    L.

    considerando che il 15 % della popolazione attiva dell'Unione europea (80 milioni di persone) ha limiti funzionali o disabilità; considerando che il numero dei siti web che forniscono servizi di e-government e dei siti web del settore pubblico è in rapido aumento; considerando che il mercato dell'Unione europea per i prodotti e i servizi relativi all'accessibilità del web è stimato a 2 miliardi di EUR; considerando che tale mercato è ancora molto frammentato e sottosviluppato a svantaggio non solo dei potenziali consumatori ma anche dell'economia in generale;

    M.

    considerando che i consumatori non costituiscono una categoria omogenea, dal momento che sussistono notevoli differenze fra loro in termini di competenze, conoscenza dei loro diritti, assertività e propensione ad affrontare un ricorso; considerando la necessità di tener conto anche della non discriminazione e dell'accessibilità per superare il divario digitale;

    Sfruttare il pieno potenziale del mercato unico digitale

    1.

    sottolinea che il completamento del mercato unico attraverso la direttiva sui servizi e un mercato unico digitale potrebbero aggiungere 800 miliardi di EUR (15) all'economia dell'Unione europea, che equivale a circa 4 200 EUR per nucleo familiare (16); invita gli Stati membri e la Commissione a impegnarsi a favore dello sviluppo del mercato unico digitale quale priorità politica generale e a presentare un approccio olistico e una strategia ambiziosa che comprendano le iniziative politiche e legislative al fine di tener conto dei nuovi e futuri sviluppi, trasformando il mercato unico digitale in una realtà concreta; sottolinea che ciò richiederà una leadership politica, determinazione, la definizione delle priorità e finanziamenti pubblici a livello europeo, nazionale e regionale; sottolinea in particolare che sono necessarie una forte leadership da parte di tutte le istituzioni dell'Unione e una chiara titolarità politica da parte degli Stati membri per attuare e applicare pienamente e in modo efficace le direttive e i regolamenti relativi al mercato unico;

    2.

    invita la Commissione a eliminare urgentemente gli ostacoli esistenti al mercato unico digitale, anche semplificando il quadro giuridico dell'IVA, garantendo l'accesso a servizi di pagamento elettronico, di fatturazione elettronica e di consegna sicuri a livello paneuropeo, nonché rivedendo i diritti di proprietà intellettuale al fine di promuovere l'acceso al contenuto digitale legale in tutta l'Unione europea; sottolinea l'importanza di definire nome eque per la libera circolazione di merci e servizi, sia fisicamente che digitalmente;

    3.

    invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare la governance del mercato unico digitale, garantendo la neutralità della rete e l'utilizzo efficiente e intelligente delle TIC, al fine di ridurre l'onere amministrativo sui cittadini e le imprese; invita la Commissione a rafforzare gli strumenti di governance esistenti e a proporre un approccio coerente per promuovere il loro utilizzo, inclusi il sistema d'informazione del mercato interno (IMI), Solvit, «La tua Europa» e gli sportelli unici creati dalla direttiva sui servizi;

    4.

    sottolinea l'importanza della strategia europea in materia di cloud computing considerato il suo potenziale in termini di competitività, crescita e creazione di posti di lavoro nell'UE; sottolinea che il cloud computing, visti i suoi costi minimi di accesso e gli scarsi requisiti concernenti le infrastrutture, costituisce un'opportunità per l'industria informatica europea, e in particolare per le PMI, di crescere e assumere una posizione predominante in settori come l'esternalizzazione, i nuovi servizi digitali e i centri di dati;

    5.

    riconosce che i «megadati» e la conoscenza sono il motore della futura economia dell'Unione europea; accoglie con favore il pacchetto di misure sulla protezione dei dati proposto quale strumento per rafforzare la fiducia e la trasparenza; sottolinea la necessità di tener conto delle sfide derivanti dalla globalizzazione e dall'uso delle nuove tecnologie e l'importanza di garantire un regime sulla protezione dei dati nell'Unione europea più moderno che rafforzi i diritti dei cittadini, di trasformare l'Unione europea in un precursore e in un modello nel settore della protezione dei dati, di potenziare il mercato interno e di creare condizioni di parità per tutte le imprese che operano nell'Unione europea;

    6.

    sottolinea la necessità di incoraggiare nuovi servizi di e-government di elevata qualità adottando soluzioni tecnologiche innovative quali gli appalti pubblici on line (e-procurement), facilitando in tal modo una fornitura agevole di informazioni e di servizi; sottolinea l'importanza della proposta di regolamento sull'identificazione elettronica e i servizi fiduciari elettronici presentata dalla Commissione, visto il suo contributo al mercato unico digitale attraverso la creazione delle condizioni adatte per il riconoscimento reciproco transfrontaliero e un elevato livello di sicurezza di funzioni essenziali, ad esempio attraverso l'identificazione elettronica, i documenti elettronici, le firme elettroniche e i servizi elettronici di recapito, nonché per l'interoperabilità dei servizi di e-govermnent in tutta l'Unione europea;

    7.

    ritiene che sia necessario compiere ulteriori sforzi per quanto riguarda il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico e la promozione dell'e-government;

    8.

    sottolinea l'importanza di promuovere l'innovazione e di investire nelle competenze informatiche; mette in rilievo il ruolo essenziale delle PMI per risolvere il problema della disoccupazione, in particolare della disoccupazione giovanile; chiede un migliore accesso ai finanziamenti attraverso programmi di finanziamento quali Orizzonte 2020 e COSME e lo sviluppo di nuovi strumenti di investimento e garanzie; prende atto, in particolare, che l'Unione europea deve riconquistare il suo ruolo di leadership a livello mondiale nel settore della tecnologia mobile e dei dispositivi intelligenti;

    9.

    sottolinea la necessità di incentivare gli investimenti su larga scala nelle reti fisse e mobili al fine di porre l'Unione europea una posizione di rilievo nello sviluppo tecnologico globale, consentendo ai suoi cittadini e alle imprese di sfruttare pienamente le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale;

    10.

    esprime profondo rammarico per il fatto che molti Stati membri non hanno rispettato il termine del 1 gennaio 2013 per l'assegnazione dello spettro del «dividendo digitale» nella banda di 800 MHz ai servizi mobili a banda larga, secondo quanto previsto dal programma relativo alla politica in materia di spettro radio; sottolinea che tale ritardo ha ostacolato l'installazione delle reti da 4G nell'Unione europea; invita pertanto gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per garantire che la banda di 800 MHz sia messa a disposizione per i servizi mobili a banda larga e invita la Commissione a utilizzare pienamente i suoi poteri per garantire una rapida attuazione;

    11.

    accoglie con favore l'intenzione della Commissione di presentare un nuovo pacchetto sulle telecomunicazioni per risolvere la frammentazione del mercato delle telecomunicazioni, includendo misure volte a eliminare le tariffe di roaming nel prossimo futuro; sottolinea la necessità di adottare un approccio proattivo alle tariffe di roaming per creare un vero e proprio mercato unico digitale che comprenda anche l'utilizzo di dispositivi mobili;

    Investire nel capitale umano — colmare le lacune a livello di competenze

    12.

    rileva con preoccupazione che il tasso di occupazione nell'UE è in calo; chiede una rinnovata attenzione per politiche finalizzate alla creazione di posti di lavoro in comparti con un forte potenziale di crescita, come l'economia verde, i servizi sanitari e il settore delle TIC; ritiene che la creazione di un mercato unico digitale possa contribuire al superamento delle disparità tra Stati membri e regioni in termini di occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà;

    13.

    sottolinea che il mercato unico digitale dovrebbe aiutare le persone che invecchiano a rimanere attive e in buona salute al lavoro, migliorando nel contempo l'equilibrio tra vita professionale e vita privata; sottolinea che gli strumenti TIC possono altresì garantire sistemi sanitari sostenibili e validi;

    14.

    riconosce che il mercato europeo del lavoro sta attraversando una fase di profonda trasformazione e che le professioni di domani richiederanno nuove competenze; invita gli Stati membri a effettuare gli investimenti necessari nel capitale umano e nella creazione di posti di lavoro sostenibili, facendo tra l'altro buon uso dei fondi UE, come il Fondo sociale europeo; invita la Commissione e gli Stati membri ad accordare priorità all'alfabetizzazione digitale e alle competenze informatiche nel quadro dell'iniziativa faro «Nuove competenze per nuovi lavori»;

    15.

    sottolinea la necessità di migliorare l'alfabetizzazione mediatica e digitale, soprattutto fra i bambini e gli adolescenti, per conseguire un vero mercato unico digitale e realizzare il potenziale di crescita di questo settore dinamico; rileva, in particolare, l'importanza di ovviare alla prevista carenza di professionisti TIC; valuta positivamente la «Grande coalizione per l'occupazione nel settore digitale» e pone l'accento sull'importanza di far sì che la formazione informatica corrisponda alle esigenze delle imprese;

    16.

    sottolinea la necessità di continuare a promuovere l'uso di EURES, il portale europeo della mobilità professionale; caldeggia l'utilizzo di EURES da parte degli Stati membri, sia come mezzo per offrire consulenza ai lavoratori e a quanti sono in cerca di lavoro in merito al loro diritto alla libera circolazione, sia come strumento occupazionale specialmente focalizzato sul collocamento e sulle esigenze dei datori di lavoro, per contribuire efficacemente alla ripresa e alla crescita a lungo termine;

    Fiducia, sicurezza e fiducia dei consumatori

    17.

    plaude all'adozione del Codice dei diritti online dell'UE; invita la Commissione e gli Stati membri a divulgare ampiamente tale codice affinché esso produca l'effetto desiderato;

    18.

    sottolinea che lo sviluppo sempre più rapido del commercio elettronico riveste una grande importanza per i consumatori, poiché offre loro una scelta più ampia, soprattutto nel caso dei cittadini che vivono in aree meno accessibili, remote o periferiche e dei consumatori a mobilità ridotta, che altrimenti non avrebbero accesso a un'ampia gamma di beni e servizi;

    19.

    sottolinea l'importanza di garantire ai consumatori, a prescindere dal luogo di residenza o dalla nazionalità, il pieno accesso al mercato unico digitale; esorta la Commissione ad adottare misure volte a contrastare le disparità di trattamento dei consumatori nel mercato interno dovute alle restrizioni che le imprese di vendita a distanza praticano attualmente nelle transazioni transfrontaliere;

    20.

    osserva che la fiducia dei consumatori è essenziale per il commercio elettronico, sia a livello nazionale che in ambito transfrontaliero; sottolinea la necessità di garantire la qualità, sicurezza, tracciabilità e autenticità dei prodotti, di impedire pratiche fraudolente o sleali e di rispettare la normativa sulla protezione dei dati personali;

    21.

    pone l'accento sul ruolo del mercato unico digitale ai fini della creazione di un mercato unico sicuro e funzionante per beni e servizi; richiama l'attenzione, a questo proposito, sull'importanza di promuovere sistemi efficaci e coordinati di gestione del rischio nel contesto delle proposte sulla sicurezza generale dei prodotti e sulla sorveglianza del mercato;

    22.

    sottolinea che è importante dare rapidamente attuazione alle disposizioni della direttiva sulla risoluzione delle controversie online affinché i consumatori abbiano agevole accesso a meccanismi efficaci di soluzione dei problemi online; invita la Commissione a far sì che sia garantito un adeguato finanziamento della piattaforma per la risoluzione delle controversie online;

    23.

    sottolinea l'importanza dei marchi di fiducia per l'efficace funzionamento del mercato unico digitale, sia per quanto riguarda le imprese che per quanto riguarda i consumatori; sollecita l'adozione di uno standard europeo per i servizi relativo ai marchi di fiducia — basato su norme di qualità elevate — per contribuire a consolidare il mercato UE in tale ambito;

    24.

    invita la Commissione ad adottare linee guida dell'UE relative alle norme minime applicabili ai siti web di confronto e imperniate sui principi fondamentali della trasparenza, dell'imparzialità, della qualità delle informazioni, dell'efficacia dei meccanismi di ricorso, dell'esaustività e della facilità di utilizzo; propone che tali linee guida siano affiancate da un sistema di accreditamento a livello dell'UE nonché da efficaci misure di controllo e applicazione;

    25.

    si attende che la Commissione, nella sua revisione della direttiva sui viaggi «tutto compreso», esamini in maniera esaustiva l'impatto del commercio elettronico e del mercato digitale sul comportamento dei consumatori nel settore del turismo dell'Unione europea e che intensifichi i propri sforzi per migliorare la qualità, il contenuto e l'affidabilità delle informazioni fornite ai turisti;

    26.

    sottolinea che i passeggeri devono poter essere in grado di distinguere chiaramente, nell'ambito dei servizi telematici di prenotazione, tra i costi operativi non opzionali inclusi nelle tariffe e i servizi opzionali prenotabili, al fine di accrescere la trasparenza dei prezzi dei biglietti acquistati online;

    27.

    invita la Commissione a seguire attentamente il recepimento e l'applicazione delle disposizioni fondamentali della direttiva sulle pratiche commerciali sleali — e ad avvalersi pienamente delle proprie prerogative per garantire che ciò avvenga correttamente — per quanto riguarda l'aggiornamento delle norme per contrastare le pratiche commerciali sleali, anche online, e in particolare il rischio di abuso del potere di mercato in ambiti quali la pubblicità comportamentale, le politiche di tariffazione personalizzata e i servizi di ricerca online; accoglie positivamente la comunicazione della Commissione intitolata «Proteggere le imprese dalle pratiche di commercializzazione ingannevoli e garantire l'effettivo rispetto delle norme: Revisione della direttiva 2006/114/CE concernente la pubblicità ingannevole e comparativa» (COM(2012)0702);

    28.

    sollecita la Commissione ad affrontare il problema delle clausole contrattuali abusive nei contratti di trasporto aereo, a garantire un monitoraggio più rigoroso dei siti web e a notificare agli organismi nazionali competenti i casi di mancato rispetto delle norme vigenti;

    29.

    invita la Commissione a mettere a punto moduli elettronici standardizzati che consentano ai passeggeri di presentare reclami relativamente a tutti i modi di trasporto, nonché a promuovere linee guida per la rapida composizione di tali reclami attraverso procedure semplificate;

    30.

    sottolinea la necessità di lavorare per pervenire a servizi cloud affidabili; chiede l'adozione di contratti tipo chiari e trasparenti che coprano aspetti quali la conservazione dei dati dopo la scadenza del contratto, la divulgazione e l'integrità dei dati, l'ubicazione e il trasferimento dei dati, la titolarità degli stessi e la responsabilità diretta e indiretta;

    31.

    richiama l'attenzione sulle molteplici questioni e problematiche giuridiche poste dall'utilizzo del cloud computing, quali la difficoltà di determinare il diritto applicabile, gli aspetti inerenti al rispetto della normativa e alla responsabilità, le garanzie in materia di protezione dei dati (incluso il diritto alla privacy), la portabilità dei dati e la tutela del diritto d'autore e degli altri diritti di proprietà intellettuale; ritiene essenziale che le conseguenze del cloud computing siano chiare e prevedibili in tutti gli ambiti del diritto pertinenti;

    32.

    sottolinea che è fondamentale far rispettare i diritti dei consumatori nelle transazioni online; osserva che le cosiddette operazioni «sweep», ossia le indagini sul campo coordinate dalla Commissione e condotte simultaneamente dalle autorità nazionali competenti, si sono rivelate un utile strumento per controllare attraverso azioni comuni l'applicazione, negli Stati membri, della legislazione vigente sul mercato unico e incoraggia la Commissione a proporre un ricorso più generalizzato a tali operazioni, valutando la possibilità di coordinare interventi di questo tipo anche in altri ambiti offline; invita la Commissione a potenziare la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori;

    33.

    sottolinea che la disponibilità di servizi di consegna accessibili, economicamente abbordabili e di qualità è un elemento fondamentale per gli acquisti online e che una concorrenza libera ed equa costituisce il miglior modo per promuovere tali servizi; rileva tuttavia che molti consumatori sono riluttanti a effettuare acquisti online, soprattutto in ambito transfrontaliero, a causa delle incertezze circa la consegna finale, i costi o l'affidabilità; accoglie dunque favorevolmente la consultazione pubblica avviata dalla Commissione per identificare le possibili carenze e intervenire in modo adeguato per rimediarvi secondo modalità che consentano sia alle imprese che ai consumatori di trarre pieno vantaggio dal mercato unico digitale;

    34.

    invita la Commissione a presentare una proposta riveduta di direttiva sui servizi di pagamento nell'UE nonché una proposta legislativa sulle commissioni interbancarie multilaterali per realizzare progressi in termini di normalizzazione e interoperabilità dei pagamenti tramite carte, internet e telefono mobile nell'UE e affrontare il problema dell'opacità ed eccessiva onerosità delle commissioni applicate ai pagamenti;

    35.

    sottolinea che, per garantire il funzionamento del mercato interno e la fiducia dei consumatori nel mercato unico digitale, è essenziale che il livello di sicurezza delle reti e dell'informazione sia elevato; rileva lo sviluppo ineguale delle competenze informatiche e della capacità di reagire a minacce e attacchi, nonché la mancanza, in seno all'Unione, di un approccio armonizzato alla sicurezza informatica; sollecita sforzi concentrati e una più stretta cooperazione, dati il carattere planetario di internet e l'elevato livello di interconnessione delle reti e dei sistemi informatici nell'Unione;

    36.

    sottolinea che l'accessibilità dei siti web degli enti pubblici costituisce un elemento importante dell'agenda digitale che contribuisce alla non discriminazione e crea nel contempo opportunità commerciali; invita la Commissione ad adottare un approccio più ambizioso nei negoziati in corso in proposito e a presentare finalmente l'iniziativa legislativa attesa da tempo sotto forma di un atto legislativo europeo sull'accessibilità che non si limiti al solo settore pubblico;

    La creazione di un ambiente favorevole alle imprese

    37.

    sottolinea l'importanza di creare un ambiente digitale generale favorevole alle imprese; rileva la necessità di semplificare il quadro giuridico per l'IVA e di evitare la doppia imposizione; invita gli Stati membri a realizzare rapidamente i mini sportelli unici per le telecomunicazioni, la radiodiffusione televisiva e i servizi elettronici per il 2015; chiede alla Commissione di ampliare la portata degli sportelli unici ad altri beni e servizi il prima possibile;

    38.

    invita la Commissione a chiarire l'applicazione dell'articolo 20, paragrafo 2, della direttiva sui servizi, che verte sulla discriminazione nei confronti dei consumatori dell'UE per motivi di residenza o di nazionalità, e in particolare i tipi di pratiche commerciali che ai sensi della direttiva costituirebbero una discriminazione ingiustificata; sottolinea la necessità di affrontare il problema delle barriere sottostanti — comprese la continua frammentazione giuridica e la conseguente incertezza giuridica nel contesto dell'applicabilità della legislazione sui diritti dei consumatori — che impediscono alle imprese di espandersi all'interno del mercato unico digitale;

    39.

    ritiene che il «diritto comune europeo della vendita» proposto sia un'iniziativa innovativa di fondamentale importanza per i consumatori e per le imprese nel mercato interno; è convinto che un unico corpus facoltativo di norme a livello dell'UE sarebbe di particolare beneficio per il settore di Internet, in rapida crescita; è del parere che la proposta abbia anche un potenziale interessante per quanto riguarda il «cloud computing» e il contenuto digitale;

    40.

    invita la Commissione a continuare ad adoperarsi per adattare il quadro di diritto contrattuale alle nuove sfide presentate dal mercato unico digitale; ritiene in particolare che il lavoro di accompagnamento in materia di clausole contrattuali standard valide in tutta l'Unione, disponibili già pronte per imprese e consumatori, sia cruciale in questo settore;

    41.

    invita la Commissione a monitorare attentamente la situazione della concorrenza nel mercato unico digitale e ad affrontare tempestivamente eventuali abusi di posizione dominante; evidenzia, in particolare, la necessità di monitorare la corretta applicazione delle linee guida sugli accordi di distribuzione selettiva e di garantire che continuino ad essere adatte allo scopo nel contesto digitale;

    42.

    invita la Commissione a favorire l'accesso al capitale di rischio e ai cluster TIC al fine di promuovere i progetti pre-commerciali innovativi e di coltivare l'innovazione in fase iniziale nei mercati delle TIC; sottolinea il potenziale dei partenariati pubblico-privato e dell'imminente nuova normativa in materia di appalti pubblici concernente l'istituzione dei partenariati per l'innovazione; incoraggia l'adozione tempestiva di strumenti per gli appalti pubblici online allo scopo di sfruttare le prossime riforme degli appalti pubblici;

    43.

    sottolinea l'importanza della neutralità della rete e della possibilità di entrare senza ostacoli nel mercato per le PMI dell'UE nel settore delle TIC; invita la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie per migliorare tale situazione; invita la Commissione a presentare il prima possibile una proposta legislativa volta a ridurre ulteriormente le tariffe di roaming per la telefonia mobile all'interno dell'UE;

    Interessanti offerte legali di contenuto digitale

    44.

    incoraggia la Commissione a proseguire la sua azione in materia di diritto della proprietà intellettuale, al fine di creare un moderno quadro del diritto d'autore per il mercato unico digitale; invita la Commissione ad adottare le misure necessarie per incoraggiare lo sviluppo di contenuti legali che siano accessibili attraverso il mercato unico digitale; sottolinea che una revisione del regime dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) dovrebbe basarsi sulla promozione dell'innovazione, di nuovi modelli di servizio e di contenuti collaborativi e generati dagli utenti, allo scopo di favorire lo sviluppo di un mercato competitivo dell'Unione nel settore delle TIC, garantendo al tempo stesso che i titolari di diritti siano tutelati e adeguatamente compensati;

    45.

    osserva che l'Unione ha già compiuto alcuni progressi sul piano della riduzione dell'impatto della territorialità del diritto d'autore, in particolare attraverso la proposta della Commissione concernente una direttiva sulla gestione collettiva dei diritti e la concessione di licenze multiterritoriali nel settore della musica online, che è attualmente all'esame del legislatore; ritiene che siano necessarie una maggiore trasparenza, una migliore governance e una maggiore rendicontabilità delle società di gestione collettiva dei diritti; reputa che la direttiva proposta incoraggerebbe la concessione di licenze multiterritoriali dei diritti e faciliterebbe la concessione di licenze di diritti per l'uso online;

    46.

    sottolinea che tutti i segmenti interessati della società dovrebbero essere inclusi nell'iniziativa di consultazione in corso avviata dalla Commissione sotto il nome di «Licenze per l'Europa» e nella revisione del quadro giuridico dei DPI; invita la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie per garantire che le organizzazioni della società civile e per i diritti dei consumatori siano adeguatamente rappresentate; invita la Commissione a proporre nel 2014 un'ambiziosa risposta strategica, che comprenda tanto soluzioni pratiche di mercato quanto risposte politiche e, se necessario, legislative; chiede alla Commissione di tenere il Parlamento informato in merito all'esito di tale processo;

    47.

    invita la Commissione a proporre misure intese a promuovere la circolazione e la portabilità transfrontaliera dei contenuti audiovisivi, anche mediante piattaforme di «video on demand»; invita la Commissione e gli Stati membri a proporre misure a sostegno del settore audiovisivo dell'UE al fine di superare gli attuali ostacoli al mercato unico digitale in questo settore; è convinto che tali misure debbano mirare a creare una maggiore domanda di film europei non nazionali da parte dei consumatori, ad agevolare la distribuzione transfrontaliera, anche attraverso il sostegno a favore della sottotitolazione e del doppiaggio delle opere audiovisive, e a ridurre i corrispondenti costi delle transazioni connessi alla gestione dei diritti;

    48.

    ritiene necessario rendere i servizi di contenuto culturale e creativo — in particolare le opere audiovisive e le nuove piattaforme di distribuzione transfrontaliera di contenuti — più accessibili in tutta l'Unione, soprattutto per gli anziani e le persone con disabilità, allo scopo di promuovere la partecipazione alla vita sociale e culturale dell'Unione;

    49.

    sottolinea l'importanza di piattaforme e servizi europei e non al fine di favorire la digitalizzazione e l'accessibilità online del patrimonio e del contenuto culturale dell'Unione;

    50.

    si compiace della crescita del mercato e-book in Europa e ritiene che possa arrecare importanti benefici sia ai consumatori sia alle imprese; rileva l'importanza di garantire che i consumatori che desiderano acquistare e-books non incontrino ostacoli legati ai confini territoriali, alle piattaforme e ai dispositivi; sottolinea che è importante garantire l'interoperabilità tra i diversi dispositivi e sistemi e-book;

    51.

    invita la Commissione a presentare una proposta volta ad allineare le aliquote IVA applicabili ai beni e ai servizi di natura analoga; sollecita, in considerazione del passaggio al principio del «paese di residenza del consumatore» nel 2015, una definizione dinamica di «e-book» a livello dell'Unione onde garantire la certezza del diritto;

    52.

    invita la Commissione a presentare una proposta volta a garantire che le aliquote IVA siano applicate equamente al contenuto creativo, culturale, scientifico ed educativo, a prescindere dal mezzo di accesso degli utenti; ritiene che le aliquote IVA ridotte vigenti per il contenuto distribuito in forma fisica dovrebbero valere anche per l'equivalente digitale, aumentando così l'attrattiva delle piattaforme digitali e stimolando servizi di contenuto innovativi e nuovi modi per gli utenti di accedere ai contenuti online;

    53.

    accoglie con favore l'intenzione della Commissione di presentare una proposta concreta intesa a fornire chiarimenti, un'interpretazione precisa e orientamenti in merito al funzionamento delle procedure di notifica e di azione;

    Verso servizi di mobilità intelligente e interoperabile nell'UE

    54.

    sollecita un'ulteriore diffusione dei sistemi di mobilità intelligente sviluppati grazie alla ricerca finanziata dall'Unione europea, quali SESAR (il sistema di gestione del traffico aereo del futuro), ERTMS (il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario) e i sistemi di informazione sul traffico ferroviario, SafeSeaNet (i sistemi di monitoraggio del traffico navale), RIS (i servizi di informazione sul traffico fluviale), STI (i sistemi di trasporto intelligenti) e soluzioni interoperabili interconnesse per la prossima generazione di sistemi di gestione del traffico multimodale;

    55.

    rileva che la rete RTE-T dovrà fare ampio uso degli strumenti delle tecnologie dell'informazione per semplificare le procedure amministrative, consentire l'individuazione e la tracciabilità delle merci e ottimizzare gli orari e i flussi di traffico;

    La dimensione internazionale del mercato unico digitale

    56.

    ritiene necessaria una maggiore cooperazione a livello globale al fine di preservare e modernizzare i diritti di proprietà intellettuale in futuro, dal momento che ciò è essenziale ai fini dell'innovazione, dell'occupazione e di un commercio mondiale aperto;

    57.

    accoglie con soddisfazione le recenti iniziative della Commissione, ma rileva la necessità di completare il quadro normativo relativo all'applicazione del diritto d'autore nell'ambiente digitale, che deve essere adeguato alle esigenze attuali, affinché sia possibile raggiungere accordi con i nostri partner commerciali sulla base di una normativa europea moderna;

    58.

    osserva che il commercio elettronico (e-commerce) si è sviluppato al di fuori dei quadri tradizionali e standard di regolamentazione degli scambi commerciali; rileva l'importanza di una maggiore cooperazione internazionale in seno all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e all'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI), onde tutelare e garantire lo sviluppo del mercato digitale globale; chiede la revisione e l'aggiornamento dell'attuale accordo sulle tecnologie dell'informazione (ITA) in sede di OMC e invita l'UE ad esaminare la possibilità di un accordo internazionale per l'economia digitale (IDEA);

    59.

    ritiene che la limitazione dell'accesso delle imprese dell'UE ai mercati digitali e ai consumatori online mediante, tra l'altro, un'imponente censura di Stato o la restrizione dell'accesso al mercato per i fornitori europei di servizi online nei paesi terzi costituisca una barriera agli scambi; invita la Commissione e il Consiglio a inserire un meccanismo di salvaguardia in tutti i futuri accordi commerciali, specialmente in quelli contenenti disposizioni sui servizi online e sulle comunità online di utenti che condividono informazioni, onde garantire che le società dell'UE nel settore delle TIC non siano costrette da terzi a limitare l'accesso ai siti web, a rimuovere contenuti generati dagli utenti o a fornire informazioni personali, quali indirizzi IP personali, secondo modalità che violano i diritti e le libertà fondamentali; invita, inoltre, il Consiglio e la Commissione ad elaborare una strategia volta a contrastare le misure di paesi terzi che limitano l'accesso delle società dell'UE ai mercati globali online;

    o

    o o

    60.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.


    (1)  Testi approvati, P7_TA(2012)0468.

    (2)  GU C 296 E del 2.10.2012, pag. 59.

    (3)  GU C 296 E del 2.10.2012, pag. 70.

    (4)  GU C 296 E del 2.10.2012, pag. 51.

    (5)  Testi approvati, P7_TA(2012)0209.

    (6)  GU C 153 E del 31.5.2013, pag. 25.

    (7)  GU L 304 del 22.11.2011, pag. 64.

    (8)  GU C 131 E dell’8.5.2013, pag. 9.

    (9)  GU C 169 E del 15.6.2012, pag. 58.

    (10)  GU C 50 E del 21.2.2012, pag. 1.

    (11)  GU L 189 del 22.7.2010, pag. 1.

    (12)  GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1.

    (13)  GU C 46 E del 24.2.2010, pag. 26.

    (14)  GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31.

    (15)  Dipartimento per gli affari economici, l'innovazione e la qualificazione professionale del governo britannico, Economics Paper No 11: «The economic consequences for the UK and the EU of completing the Single Market», febbraio 2011.

    (16)  Dipartimento per gli affari economici, l'innovazione e la qualificazione professionale del governo britannico, Economics Paper No 11: «The economic consequences for the UK and the EU of completing the Single Market», febbraio 2011, e dati Eurostat sul PIL dell'Unione europea per il 2010 e il numero di nuclei familiari nell'Unione europea.


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