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Document 52013BP0331

    Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dell'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con riguardo al quadro finanziario pluriennale per tenere conto delle spese necessarie a seguito dell'adesione della Croazia all'Unione europea (COM(2013)0157 — C7-0074/2013 — 2013/2055(ACI))

    GU C 75 del 26.2.2016, p. 148–150 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    26.2.2016   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 75/148


    P7_TA(2013)0331

    Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dell’Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con riguardo al quadro finanziario pluriennale per tenere conto delle spese necessarie a seguito dell'adesione della Croazia all'Unione europea

    Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dell'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con riguardo al quadro finanziario pluriennale per tenere conto delle spese necessarie a seguito dell'adesione della Croazia all'Unione europea (COM(2013)0157 — C7-0074/2013 — 2013/2055(ACI))

    (2016/C 075/22)

    Il Parlamento europeo,

    vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2013)0157),

    visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (1) (AII del 17 maggio 2006), in particolare il punto 29,

    visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 2013, adottato in via definitiva il 12 dicembre 2012 (2),

    visto il progetto di bilancio rettificativo n. 1/2013 dell'Unione europea per l'esercizio 2013 adottato dalla Commissione il 18 marzo 2013 (COM(2013)0156),

    vista la posizione sul progetto di bilancio rettificativo n. 1/2013 adottata dal Consiglio il 26 giugno 2013 (11607/2013 — C7-0199/2013),

    vista la relazione della commissione per i bilanci (A7-0247/2013),

    A.

    considerando che, in conformità del punto 29 dell'AII del 17 maggio 2006, parallelamente alla presentazione del bilancio rettificativo n. 1/2013, la Commissione ha presentato all'autorità di bilancio una proposta di revisione del quadro finanziario pluriennale al fine di integrare nel bilancio 2013 gli stanziamenti di impegno e di pagamento necessari per coprire le spese connesse all'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea a decorrere dal 1o luglio 2013;

    B.

    considerando che gli aumenti proposti, che ammontano a 666 milioni di EUR in stanziamenti di impegno e a 374 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento, riflettono il pacchetto finanziario approvato alla conferenza di adesione del 30 giugno 2011, ma non comprendono la rubrica 5, visto che la spesa amministrativa legata all'adesione della Croazia è già inclusa nel bilancio del 2013;

    1.

    prende atto della proposta di decisione che modifica l'AII del 17 maggio 2006, presentata dalla Commissione e della relativa posizione del Consiglio;

    2.

    sottolinea la natura prettamente tecnica di tale revisione che è semplicemente la conseguenza dell'accordo unanime sul trattato relativo all'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea (in prosieguo il «trattato di adesione») in quanto ventottesimo Stato membro dell'Unione; sottolinea che, per tale motivo, la revisione dell'AII del 17 maggio 2006 che accompagna il bilancio rettificativo n. 1/2013 è stata tenuta separata dal dibattito politico in corso a livello interistituzionale circa le modalità per risolvere la questione dei pagamenti in sospeso dal 2012 nonché dai negoziati sul bilancio rettificativo n. 2/2013;

    3.

    ricorda che, secondo il punto 29 dell'AII del 17 maggio 2006, le risorse per finanziare l'adesione all'Unione di un nuovo Stato membro devono essere coperte mediante un adeguamento del quadro finanziario, vale a dire una revisione dei massimali degli impegni e dei pagamenti per il 2013;

    4.

    ribadisce la propria posizione secondo cui il periodo di otto settimane, previsto all'articolo 4 del Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione europea, per notificare un progetto d'atto legislativo ai parlamenti nazionali, non si applica alle questioni di bilancio; deplora pertanto che, nonostante i tempi molto serrati per l'entrata in vigore di tale adeguamento e del bilancio rettificativo n. 1/2013, il Consiglio abbia comunque lasciato trascorrere tale periodo prima di adottare la relativa posizione, riducendo drasticamente i tempi per l'approvazione da parte del Parlamento, come previsto dal trattato;

    5.

    si rammarica inoltre per la difficoltà incontrata dal Consiglio, anche dopo la scadenza del termine di otto settimane, nel raggiungere un accordo su tale revisione, il che ha comportato un ritardo nella disponibilità dei finanziamenti a favore della Croazia dovuti a partire dal 1o luglio 2013; avverte che ciò non deve diventare un precedente nel caso di ulteriori allargamenti;

    6.

    accoglie favorevolmente il fatto che il Consiglio sia infine riuscito ad approvare, senza compensazioni, la revisione dei massimali dei pagamenti del 2013 per l'importo richiesto di 374 milioni di EUR; ritiene che, considerati il limitato importo in questione e l'attuale carenza di stanziamenti di pagamento per il bilancio 2013, ciò rappresenti la giusta modalità per ottemperare all'obbligo che gli Stati membri hanno assunto con la firma del trattato di adesione e per rispettare le disposizioni del punto 29 dell'AII del 17 maggio 2006;

    7.

    deplora tuttavia che, relativamente alla revisione degli impegni, il Consiglio abbia deciso di trascurare l'importanza politica rappresentata dall'adozione della proposta della Commissione in quanto tale, optando invece per una compensazione degli stanziamenti necessari; ritiene che tale posizione sia in contraddizione con lo spirito della decisione unanime adottata all'atto della firma del trattato di adesione nonché con l'AII del 17 maggio 2006; sottolinea che la decisione trasmette un segnale politico sbagliato non soltanto alla Croazia, ma anche a tutti gli altri paesi canditati; sottolinea che tale decisione è accettata unicamente perché riguarda gli ultimi sei mesi dell'attuale QFP (2007-2013); fa presente che ciò non dovrebbe costituire un precedente nel caso di futuri allargamenti nell'ambito del prossimo QFP (2014-2020);

    8.

    si rammarica che la rubrica 5 sia stata individuata quale fonte principale per la compensazione degli impegni, giacché ciò potrebbe causare la mancanza delle risorse necessarie a coprire gli adeguamenti delle retribuzioni contestati nel caso in cui la Corte di giustizia si dovesse pronunciare la sentenza ancora nel 2013;

    9.

    decide ciò nnonostante, date l'importanza politica e l'urgenza dal punto di vista giuridico di garantire i finanziamenti necessari alla Croazia, di approvare la decisione allegata alla presente risoluzione, quale modificata dal Consiglio;

    10.

    incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

    11.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compresi gli allegati, al Consiglio e alla Commissione.


    (1)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

    (2)  GU L 66 dell'8.3.2013.


    ALLEGATO

    DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

    recante modifica dell’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con riguardo al quadro finanziario pluriennale per tenere conto delle spese necessarie a seguito dell’adesione della Croazia all’Unione europea

    (Dato l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio, la posizione del Parlamento corrisponde all'atto legislativo finale, la decisione 2013/419/UE.)


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