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Document 52013AE2442

    Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla «Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio per l'anno civile 2013» COM(2013) 159 final — 2013/0087 (COD)

    GU C 271 del 19.9.2013, p. 143–143 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    19.9.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 271/143


    Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla «Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio per l'anno civile 2013»

    COM(2013) 159 final — 2013/0087 (COD)

    2013/C 271/27

    Relatrice generale: Dilyana SLAVOVA

    Il Consiglio, in data 8 aprile 2013, e il Parlamento europeo, in data 16 aprile 2013, hanno deciso, conformemente al disposto dell'articolo 43, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

    Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 per l'anno civile 2013

    COM(2013) 159 final — 2013/0087 (COD).

    L'Ufficio di presidenza del Comitato economico e sociale europeo, in data 16 aprile 2013, ha incaricato la sezione specializzata Agricoltura, sviluppo rurale, ambiente di preparare i lavori in materia.

    Vista l'urgenza dei lavori, il Comitato economico e sociale europeo, nel corso della 490a sessione plenaria dei giorni 22 e 23 maggio 2013 (seduta del 22 maggio), ha nominato relatrice generale SLAVOVA e ha adottato il seguente parere con 124 voti favorevoli e 4 astensioni.

    1.   Conclusioni e raccomandazioni

    1.1

    Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) appoggia la fissazione del tasso di adeguamento del meccanismo di disciplina finanziaria conformemente all'articolo 11 del regolamento (CE) n. 73/2009 (1). Tuttavia, osserva che la proposta della Commissione, che si basa sul quadro finanziario pluriennale (QFP) concordato dal Consiglio europeo in data 8 febbraio 2013 (2), non ha valore legale in assenza dell'accordo del Parlamento europeo.

    1.2

    Il CESE ritiene che la Commissione e il Parlamento europeo potrebbero esplorare le possibilità di non drenare risorse dal bilancio della PAC per finanziare la futura riserva per le crisi. Se la riserva fosse inserita nella rubrica 2 del QFP, essa dovrebbe essere assicurata con un finanziamento addizionale. Di conseguenza, il tasso di adeguamento dei pagamenti diretti potrebbe risultare percentualmente inferiore a quello proposto dalla Commissione, a vantaggio degli agricoltori.

    1.3

    Il Comitato invita il Consiglio, il Parlamento e la Commissione a compiere gli sforzi necessari per pervenire in tempi brevi a un compromesso definitivo, in modo da garantire non solo agli agricoltori, ma alla totalità degli operatori di tutti i settori economici dell'UE la certezza giuridica di cui necessitano per procedere alla loro pianificazione finanziaria.

    2.   Contesto del parere

    2.1

    Per assicurare che gli importi destinati al finanziamento della politica agricola comune (PAC) rispettino il QFP opera un meccanismo di disciplina finanziaria che consente di adeguare il livello dei pagamenti diretti qualora si preveda che i sottomassimali annui per le spese di mercato e i pagamenti diretti di cui alla rubrica 2 del QFP saranno superati.

    2.2

    Di norma, gli agricoltori che presentano domanda di pagamenti diretti per un dato anno civile (N) ricevono i pagamenti entro un determinato termine compreso nell'esercizio finanziario (N+1). Per l'anno civile 2013, ciò significa che il termine di pagamento rientrerà nel QFP 2014-2020, che non è ancora stato adottato.

    3.   Commenti generali

    3.1

    Date le implicazioni di un'ineguale ripartizione dei pagamenti diretti tra piccoli e grandi beneficiari, il CESE ritiene essenziale che la riduzione continui ad essere applicata in futuro solo agli importi superiori a 5 000 euro.

    Bruxelles, 22 maggio 2013

    Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

    Henri MALOSSE


    (1)  GU L 30 del 31.1.2009, pag. 16.

    (2)  EUCO 37/13.


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