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Document 52006AE1359
Opinion of the European Economic and Social Committee on the Proposal for a Council Directive laying down minimum standards for the protection of calves (codified version) COM(2006) 258 final — 2006/0097 (CNS)
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (versione codificata) COM(2006) 258 def. — 2006/0097 (CNS)
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (versione codificata) COM(2006) 258 def. — 2006/0097 (CNS)
GU C 324 del 30.12.2006, p. 26–26
(ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
30.12.2006 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/26 |
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (versione codificata)
COM(2006) 258 def. — 2006/0097 (CNS)
(2006/C 324/11)
Il Consiglio, in data 22 giugno 2006, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 37 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla proposta di cui sopra.
La sezione specializzata Agricoltura, sviluppo rurale, ambiente, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 8 settembre 2006, sulla base del progetto predisposto dal relatore NIELSEN.
Tenuto conto del rinnovo del mandato del Comitato, l'Assemblea plenaria ha deciso di pronunciarsi sul parere nel corso della sessione plenaria di ottobre e ha nominato NIELSEN relatore generale, conformemente all'articolo 20 del Regolamento interno.
Il Comitato economico e sociale europeo, in data 26 ottobre 2006, nel corso della 430a sessione plenaria, ha adottato all'unanimità il seguente parere.
1. Contesto generale
1.1 |
Con la proposta in esame la Commissione mira ad avviare la codificazione della direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991 che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli applicando il metodo di lavoro accelerato previsto dall'accordo interistituzionale del 20 dicembre 1994. Tale codificazione viene utilizzata per disposizioni giuridiche che siano state modificate a più riprese e che risultino pertanto di difficile comprensione. |
1.2 |
In effetti, avendo formato oggetto di numerose modifiche sostanziali, il testo della direttiva summenzionata presenta per i suoi destinatari difficoltà di comprensione circa il contenuto e la portata che richiedono uno sforzo di analisi giuridica e una messa a punto più precisa del testo. |
2. Osservazioni del CESE
2.1 |
Il Comitato accoglie pertanto con favore la proposta di codificazione, che agevola l'accesso dei cittadini alla legislazione dell'Unione europea e contribuisce a migliorare la legislazione nel senso auspicato dallo stesso Comitato in precedenti pareri (1). |
2.2 |
A norma dell'art. 6 della proposta di direttiva, «entro il 1o gennaio al più tardi la Commissione presenta al Consiglio una relazione, elaborata in base ad un parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, sul o sui sistemi di allevamento intensivo che rispettano i requisiti relativi al benessere dei vitelli dal punto di vista patologico, zootecnico, fisiologico e comportamentale, nonché sulle implicazioni socioeconomiche dei diversi sistemi (…)». Sulla base delle conclusioni di questo documento vengono stilate proposte in materia, in merito alle quali il Consiglio delibera a maggioranza qualificata al più tardi tre mesi dopo la loro presentazione. |
2.3 |
Ciò non è avvenuto, e a quanto pare la Commissione propone di procedere alla codificazione con effetto a partire da tale termine nonostante esso sia scaduto da parecchio. Ne consegue che, inevitabilmente, non è possibile applicare la procedura semplificata perché le modifiche richiedono una nuova decisione. |
2.4 |
Come il Comitato ha fatto spesso presente, è inaccettabile che le istituzioni e gli Stati membri stabiliscano termini che essi stessi non sono poi in grado di rispettare. Ciò incrina il rispetto e la fiducia nei confronti della legislazione dell'UE e fa sì che altri soggetti interessati non ritengano indispensabile attenersi ai termini previsti. |
2.5 |
Nella sua proposta su un programma d'azione comunitario per la protezione ed il benessere degli animali la Commissione ha annunciato che nel 2008 intende «presentare al Consiglio e al Parlamento europeo una relazione sulla protezione dei vitelli negli allevamenti», la quale rientra negli obiettivi agricoli (2). Le proposte ivi contenute si baseranno sul parere presentato dalla European Food Safety Authority (EFSA) nel giugno 2006 (3). La Commissione intende analizzare questo parere, raccogliere altri dati, valutare gli aspetti socioeconomici e sentire il parere di esperti, Stati membri e altri soggetti interessati in vista della presentazione di proposte concrete. Pur manifestando compiacimento per i lavori preparatori sinora compiuti, il CESE non può che deplorare il mancato rispetto dei termini. |
Bruxelles, 26 ottobre 2006
Il Presidente
del Comitato economico e sociale europeo
Dimitris DIMITRIADIS
(1) Cfr. fra gli altri il parere esplorativo del CESE sul tema Legiferare meglio (GU C 24 del 31.1.2006, pag. 39).
(2) COM(2006) 13 def. del 23.1.2006.
(3) http://www.efsa.europa.eu/it/science/ahaw/ahaw_opinions/1516.html.