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Document 52022DC0016

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI su una strategia europea per le università

COM/2022/16 final

Strasburgo, 18.1.2022

COM(2022) 16 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

su una strategia europea per le università

{SWD(2022) 6 final}


1Le università: una caratteristica distintiva del nostro stile di vita europeo

Oggi la nostra società ha bisogno più che mai del contributo delle sue università 1 . L'Europa, in un mondo che cambia velocemente, sta affrontando importanti sfide (il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità, la trasformazione digitale e l'invecchiamento demografico) in un momento in cui è colpita dalla più grave crisi sanitaria mondiale degli ultimi cento anni e dalle sue ricadute economiche. La posizione dell'Europa nel mondo e il benessere e la prosperità delle generazioni future dipenderanno dalla nostra reazione. Il settore dell'istruzione superiore riveste un ruolo essenziale nella ripresa post-pandemica dell'Europa e nel plasmare società ed economie sostenibili e resilienti. Università eccellenti e inclusive sono una condizione e un fondamento per società aperte, democratiche, eque e sostenibili, nonché per una crescita sostenuta, l'imprenditorialità e l'occupazione.

L'Europa può contare su un settore dell'istruzione superiore diversificato e fiorente, profondamente radicato nella cultura europea. L'Europa ospita quasi 5 000 istituti di istruzione superiore 2 , 17,5 milioni di studenti dell'istruzione terziaria 3 , 1,35 milioni di persone che insegnano nell'istruzione terziaria e 1,17 milioni di ricercatori 4 . Che si tratti di università di ricerca, istituti di tecnologia, scuole d'arte o istituti di istruzione e formazione professionale superiore, i diversi tipi di istituti di istruzione superiore sono tutti segni distintivi del nostro stile di vita europeo. Questa diversità è un punto di forza, in quanto consente la scelta, la creatività e la sinergia attraverso la mobilità e la cooperazione. L'Europa celebra ora 35 anni di esperienze che hanno cambiato la vita di oltre 10 milioni di giovani studenti attraverso il suo emblematico programma Erasmus+. 

Le università hanno una posizione unica quali punto d'incontro dell'istruzione, della ricerca, dell'innovazione, al servizio della società e dell'economia: esse svolgono un ruolo fondamentale nella realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione e dello spazio europeo della ricerca, in sinergia con lo spazio europeo dell'istruzione superiore. Attraverso forti partenariati nell'UE e in tutto il mondo e basandosi sul patrimonio cumulativo dei sistemi di istruzione e delle reti di ricerca, sono attori chiave per promuovere il modello europeo in linea con gli interessi e i valori dell'UE: Stato di diritto, diritti umani e norme e standard internazionali.

L'Europa ha bisogno di università fiorenti per contribuire all'attuazione dell'agenda politica dell'Unione europea dal momento che le università sono interessate da diverse iniziative chiave adottate di recente per la ripresa e la resilienza. L'Unione europea e gli Stati membri hanno un interesse comune a sostenere il settore dell'istruzione superiore unendo le loro forze attorno a una visione comune per il settore dell'istruzione superiore, basandosi sulla ricchezza della sua diversità.

Nel fare ciò, essi devono tenere conto del contesto in evoluzione che l'UE si trova ad affrontare, che ha un impatto diretto sul settore dell'istruzione superiore. Senza interventi appropriati, le prestazioni delle università potrebbero subirne le conseguenze. Le università hanno intrapreso un percorso di ripensamento e rinnovamento. L'UE e gli Stati membri dovrebbero sostenerle in questo sforzo.

Le università possono risolvere meglio le grandi sfide della società impegnandosi in modo più efficace nella cooperazione transnazionale. Il 92 % delle università ha identificato l'eliminazione degli ostacoli giuridici e amministrativi ai partenariati istituzionali strategici internazionali come una questione fondamentale 5 . In un sondaggio Eurobarometro, il 93 % degli intervistati ha risposto che sarebbe utile creare titoli UE rilasciati da reti di università europee, offrendo agli studenti la possibilità di studiare in diversi paesi dell'UE, con una scelta flessibile di corsi o moduli 6 . 

Il finanziamento delle università è spesso insufficiente per adempiere alla loro crescente missione sociale. Un rapporto dell'osservatorio sui finanziamenti pubblici 7 ha rivelato che in più della metà dei sistemi di istruzione superiore esaminati, gli investimenti nell'istruzione superiore o diminuiscono nonostante il numero crescente di studenti o non aumentano allo stesso ritmo. La pandemia di COVID-19 ha comportato ulteriori esigenze di investimento (ad es. in strumenti e infrastrutture digitali) e perdite di ricavi.

Poiché le necessità di competenze sono in rapida evoluzione, il settore dell'istruzione superiore deve adattarsi. Le transizioni verde e digitale richiedono settori dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione adeguati alle esigenze future, in stretta collaborazione con le industrie collegate e i portatori di interessi, e le significative disparità nelle competenze digitali in tutta l'UE devono essere superate. Gli studenti e il personale in tutta l'UE devono essere dotati delle competenze verdi e digitali per il futuro e il potenziale tecnologico e di innovazione delle università deve essere utilizzato per affrontare le sfide sociali correlate. Gli obiettivi europei sono che, entro il 2030, almeno il 45 % delle persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni abbia completato l'istruzione terziaria 8 e almeno il 60 % degli adulti partecipi ad attività di apprendimento (nei 12 mesi precedenti) entro il 2030 9 . Il decennio digitale 10 fissa obiettivi ambiziosi, mirando a raggiungere l'80 % della popolazione con almeno competenze digitali di base e 20 milioni di specialisti impiegati nelle TIC entro il 2030.

La diversità, l'inclusività e la parità di genere nel settore dell'istruzione superiore sono diventate più importanti che mai. Studenti, accademici, personale amministrativo e ricercatori provenienti da contesti svantaggiati sono ancora sottorappresentati nell'istruzione superiore 11 . Permane un persistente divario di genere in alcuni campi di studio e ricerca e nelle posizioni decisionali delle università. L'equilibrio di genere diminuisce nettamente con l'anzianità tra la dirigenza degli istituti di istruzione superiore, dove le donne occupano poco meno del 24 % delle posizioni nell'UE-27 12 .

I valori accademici e democratici fondamentali sono sotto pressione. Le università hanno espresso profonda preoccupazione per le minacce alla libertà accademica e all'autonomia universitaria 13 . Cresce il numero di studiosi e ricercatori a rischio nel vicinato europeo. Anche le ingerenze straniere negli istituti di istruzione superiore costituiscono una minaccia. 

Le università devono rimanere competitive sulla scena mondiale. Il peso relativo dell'Europa su scala globale, quando si tratta di università ad alta intensità di ricerca, si sta riducendo. Esistono potenzialità da sfruttare per riunire gli sforzi degli Stati membri sulla scena mondiale. L'Europa potrebbe fare ancora di più per stimolare la mobilità e per attirare e trattenere studenti, accademici e ricercatori di talento al fine di massimizzare l'influenza globale dell'Europa in termini di valori, istruzione, ricerca, industria e impatto sulla società.

La presente strategia europea per le università fa parte di un "pacchetto istruzione superiore", insieme a una proposta di raccomandazione del Consiglio intitolata "Costruire ponti per un'efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell'istruzione superiore". Le due iniziative, insieme, mirano a sbloccare il pieno potenziale del settore dell'istruzione superiore come promotore di competenze e conoscenze e motore per l'innovazione e la soluzione delle sfide della società. La strategia si basa sui risultati conseguiti in oltre vent'anni dal processo di Bologna per proporre una visione di collaborazione europea in materia di istruzione superiore che sia trasformativa a beneficio dell'UE e non solo. La proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio è un primo passo per facilitare una profonda cooperazione transnazionale affinché le università possano prosperare e rafforzare il senso di appartenenza europea.

2Obiettivi della strategia europea per le università

La strategia europea per le università mira a sostenere le università e a consentire loro di adattarsi all'evoluzione delle condizioni, di prosperare e di contribuire alla resilienza e alla ripresa dell'Europa. È un invito agli Stati membri e agli istituti di istruzione superiore in tutta Europa a unire le forze. Essa mira a intensificare la cooperazione transnazionale e ad ampliarne la portata come pure a sviluppare una dimensione genuinamente europea nel settore dell'istruzione superiore, fondata su valori condivisi. La strategia riconosce l'eccellenza e l'inclusione come caratteristica distintiva dell'istruzione superiore europea, esemplare per il nostro stile di vita europeo. Ciò rende il settore dell'istruzione superiore in Europa diverso da quello di altre parti del mondo.

La strategia si basa anche sui primi insegnamenti tratti dall'iniziativa delle università europee 14 . Questa iniziativa rappresenta un chiaro esempio di profonda cooperazione istituzionale transnazionale basata su visioni comuni e condivise delle università a lungo termine. Le 41 alleanze delle università europee 15 sono catalizzatori per il lancio di nuovi strumenti e quadri giuridici e possono ispirare la più ampia comunità dell'istruzione superiore in tutta Europa.

Entro la metà del 2024 la Commissione propone di concentrarsi sul raggiungimento di quattro obiettivi chiave comuni:

-rafforzare la dimensione europea nell'istruzione superiore e nella ricerca:

attuare una serie di iniziative faro che saranno per la cooperazione transnazionale ciò che Erasmus+ è stato finora per la mobilità degli studenti e Orizzonte Europa per la ricerca di eccellenza: l'espressione visibile di un approccio spiccatamente europeo. Alla luce delle loro crescenti responsabilità per un'Europa resiliente, le università hanno bisogno di un sostegno finanziario adeguato;

-sostenere le università come centri di promozione del nostro stile di vita europeo:

l'istruzione superiore e la ricerca in Europa sostengono il nostro stile di vita europeo concentrandosi su tre aspetti: 1) qualità e pertinenza per competenze adeguate alle esigenze future, 2) diversità e inclusione, 3) pratiche democratiche, diritti fondamentali e valori accademici e libertà della ricerca scientifica. È necessario promuovere carriere accademiche flessibili e attraenti, valorizzando le attività di insegnamento, ricerca, imprenditorialità, gestione e leadership;

-dare alle università gli strumenti per diventare attori del cambiamento nella duplice transizione verde e digitale:

sostenere il pieno coinvolgimento delle università nello sviluppo delle transizioni verde e digitale. L'UE realizzerà le sue ambizioni di dotare un numero maggiore di giovani e di persone che partecipano all'apprendimento permanente delle competenze digitali e delle competenze per la transizione verde, o di sviluppare soluzioni verdi attraverso l'innovazione tecnologica e sociale, solo se il settore dell'istruzione superiore farà la propria parte;

-rafforzare le università come motori del ruolo e della leadership dell'UE a livello mondiale:

attraverso una più profonda cooperazione internazionale all'interno e al di fuori dell'Europa, sostenere le università affinché diventino più orientate verso l'esterno e competitive sulla scena globale e contribuiscano al rafforzamento dei sistemi di istruzione superiore nei paesi partner, in linea con i valori europei. Ciò contribuirà a sua volta a rafforzare l'attrattiva dell'Europa non solo come destinazione di studio, ma anche come interessante partner globale per la cooperazione in materia di istruzione, ricerca e innovazione.

Per avere successo la strategia europea per le università richiede l'allineamento delle priorità politiche e degli investimenti a livello dell'UE, nazionale, regionale e istituzionale. L'attuazione di questa strategia richiederà una più stretta cooperazione con gli Stati membri, le università e gli altri portatori di interessi e tra di essi. Insieme possiamo sfruttare le basi solide e uniche del settore dell'istruzione superiore in Europa e avvicinare le sue missioni - istruzione, ricerca, innovazione al servizio della società.

3Un nuovo quadro per rafforzare la cooperazione europea

3.1Quattro iniziative faro per rafforzare la dimensione europea nell'istruzione superiore e nella ricerca

Entrambe le comunicazioni sulla realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 16  e su un nuovo SER per la ricerca e l'innovazione 17 sottolineano che è necessario facilitare e rafforzare la cooperazione transnazionale tra le università per rafforzare le loro capacità di fornire ai giovani, alle persone che partecipano all'apprendimento permanente e ai ricercatori le giuste competenze e abilità. Ciò consentirà inoltre di integrare una cultura dell'eccellenza nell'istruzione e nella scienza e la creazione di valore tra gli istituti di istruzione superiore, migliorando l'attrattiva e la competitività globale. L'Europa può sostenere questi sforzi con un approccio graduale, mediante una serie di quattro iniziative faro che, nel loro insieme, sfrutteranno la forza delle università in tutta Europa e consolideranno ulteriormente l'inclusione e l'eccellenza in tutte le loro attività.

L'iniziativa delle università europee di Erasmus+, in combinazione con Orizzonte Europa, Europa digitale e altri strumenti dell'UE e nazionali, sosterrà ambiziose alleanze transnazionali degli istituti di istruzione superiore per sviluppare e condividere una cooperazione strutturale, sostenibile e sistemica comune a lungo termine in materia di istruzione, ricerca e innovazione, istituendo campus interuniversitari europei in cui studenti, personale e ricercatori di tutte le parti d'Europa possano beneficiare agevolmente della mobilità e creare nuove conoscenze insieme, tra paesi e discipline.

Uno statuto giuridico per le alleanze degli istituti di istruzione superiore - per le università europee e altri tipi di alleanze - consentirebbe loro di mettere in comune i loro punti di forza, prendere decisioni strategiche comuni, agire insieme con una personalità giuridica e facilitare la messa in comune di risorse, attività e dati. Tale statuto faciliterebbe una cooperazione transnazionale più approfondita, a lungo termine e flessibile, consentendo la condivisione delle capacità, lo scambio di personale e l'attuazione di programmi congiunti, con l'obiettivo di rilasciare a livello dell'alleanza diplomi congiunti, compreso un diploma europeo congiunto.

Un diploma europeo congiunto, da rilasciare a livello nazionale, attesterebbe i risultati di apprendimento conseguiti nell'ambito della cooperazione transnazionale tra diverse istituzioni, ad esempio nel quadro delle alleanze delle università europee, e sulla base di un insieme comune di criteri. Un diploma europeo dovrebbe essere facile da rilasciare, archiviare, condividere, verificare e autenticare, e dovrebbe essere riconosciuto in tutta l'UE. Come primo passo, la Commissione lavorerà allo sviluppo di criteri europei per il rilascio di un marchio di diploma europeo. Tale marchio sarebbe rilasciato come certificato complementare al titolo degli studenti che conseguono il diploma attraverso programmi congiunti erogati nel contesto della cooperazione transnazionale tra diversi istituti di istruzione superiore.

L'uso generalizzato dell'iniziativa riguardante la carta europea dello studente per tutti gli studenti in mobilità nelle università europee faciliterà il loro accesso alla mobilità transnazionale a tutti i livelli e renderà la gestione della mobilità più facile, più efficiente e più verde. Il fatto di garantire che ogni studente europeo possa essere identificato in modo univoco oltre i confini e da uno strumento digitale all'altro faciliterà la diffusione delle carte europee dello studente in tutta Europa e consentirà la completa digitalizzazione della gestione della mobilità degli studenti Erasmus+, dalla domanda al rilascio delle credenziali di studio 18 .

Queste quattro iniziative faro funzioneranno in sinergia e contribuiranno a un quadro per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione superiore. Esse contribuiranno a plasmare una vera identità europea, portando la cooperazione transnazionale a un livello superiore e favorendo un forte senso di appartenenza all'Europa.

Inoltre, dal momento che le università godono di autonomia e la legislazione nazionale è nelle mani degli Stati membri, garantire che i programmi di studio e le qualifiche siano pienamente trasparenti e che le differenze non ostacolino la libera circolazione di studenti, accademici e ricercatori costituisce una sfida permanente. Garantire la certificazione della qualità è la base per una fiducia reciproca che consenta una cooperazione approfondita e una mobilità agevole. Per questo motivo si propone di sviluppare ulteriormente un sistema europeo di certificazione della qualità e riconoscimento, in cui sia garantita la qualità dei titoli e i titoli siano digitalizzati e riconosciuti automaticamente in tutta Europa, eliminando la burocrazia che ostacola la mobilità, l'accesso all'apprendimento e alla formazione ulteriori o al mercato del lavoro. In sinergia con l'agenda politica del SER, un'iniziativa europea per l'eccellenza promuoverà l'eccellenza nella scienza e la valorizzazione delle conoscenze nelle università d'Europa e migliorerà la competitività globale delle università europee in settori fondamentali quali la transizione verde e digitale.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- porterà a 60 le università europee, coinvolgendo più di 500 università, entro la metà del 2024, con un bilancio indicativo Erasmus+ pari a un totale di 1,1 miliardi di EUR per il periodo compreso tra il 2021 e il 2027;

- lavorerà all'elaborazione di uno statuto giuridico per le alleanze delle università entro la metà del 2024: sperimentazione a partire dal 2022, nell'ambito di Erasmus+, dell'attuazione degli strumenti europei esistenti 19 ;

- esaminerà le opzioni e le tappe necessarie per l'istituzione di un diploma europeo congiunto entro la metà del 2024: sperimentazione a partire dal 2022, nell'ambito di Erasmus+, delle prime tappe verso l'istituzione di un diploma europeo congiunto, in particolare lo sviluppo di criteri europei per il rilascio di un marchio di diploma europeo;

- potenzierà l'iniziativa riguardante la carta europea dello studente introducendo un identificativo univoco di studente europeo (European Student Identifier), che sarà disponibile nel 2022 per tutti gli studenti in mobilità ed entro la metà del 2024 per tutti gli studenti universitari in Europa;

- riesaminerà la raccomandazione sul proseguimento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell'istruzione superiore 20 nel 2023 per sviluppare ulteriormente un sistema europeo di certificazione della qualità e riconoscimento;

- riferirà nel 2022 sull'attuazione della raccomandazione del Consiglio sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell'istruzione superiore e dell'istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero, e sosterrà gli Stati membri;

- proporrà una raccomandazione del Consiglio intitolata " Costruire ponti per un'efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell'istruzione superiore" per facilitare una cooperazione transnazionale più approfondita.

3.2Un sostegno finanziario adeguato all'istruzione superiore e alla ricerca

La realizzazione dell'inclusione e dell'eccellenza richiede un finanziamento adeguato per le università a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Attualmente gli Stati membri spendono in media lo 0,8 % del loro PIL nell'istruzione terziaria (dallo 0,3 % all'1,7 %) 21 . La spesa pubblica media per la ricerca e lo sviluppo nell'istruzione superiore è pari allo 0,48 % del PIL in Europa 22 . Il settore dell'istruzione superiore in Europa mostra segni di un significativo sottofinanziamento, soprattutto alla luce dell'aumento del numero degli studenti e delle responsabilità crescenti delle università.

I finanziamenti europei sono importanti per le università per integrare i finanziamenti nazionali come fonte di reddito, ma anche come piattaforma per la cooperazione accademica europea e internazionale. Con il nuovo quadro finanziario pluriennale, l'UE investirà un importo significativo per sostenere le università, stimato a 80 miliardi di EUR 23 nel corso del periodo di programmazione 2021-2027. Il settore dell'istruzione superiore beneficerà pertanto di un livello senza precedenti di finanziamenti dell'UE provenienti da varie fonti, compresi Erasmus+, Orizzonte Europa, Europa digitale, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, i fondi nell'ambito della gestione concorrente 24 o InvestEU. Ognuna di queste fonti di finanziamento è uno strumento finanziario a sé stante con il suo scopo e la sua missione specifici.

Benché i fondi e i programmi dell'UE siano significativi, essi non devono sostituire finanziamenti pubblici nazionali sufficienti e altri investimenti pubblici e privati, bensì integrarli. È fondamentale che gli Stati membri e gli attori del settore dell'istruzione superiore utilizzino in modo efficace gli strumenti dell'UE ed esplorino sinergie con i finanziamenti nazionali, regionali e locali per mobilitare gli sforzi nazionali e dell'UE verso la visione comune stabilita nella presente strategia europea per le università.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- faciliterà l'accesso ai finanziamenti nazionali e dell'UE per progetti di qualità che non hanno potuto essere finanziati nell'ambito di Erasmus+: in primo luogo verrà rilasciato un certificato della Commissione, da testare per l'invito a presentare proposte 2022 relativo alle università europee; in secondo luogo, lo strumento del marchio di eccellenza 25 potrebbe essere attuato nell'ambito di Erasmus+, come avviene attualmente nel quadro di Orizzonte Europa;

- nell'ambito della revisione intermedia dei programmi QFP, svilupperà un percorso di investimento che tenga conto dei finanziamenti regionali, nazionali ed europei.

In aggiunta a quanto sopra, la Commissione invita gli Stati membri a:

- massimizzare l'impatto degli interventi dell'UE, ricercando ulteriori sinergie con i finanziamenti nazionali, in particolare nel contesto delle università europee;

- sviluppare meccanismi di finanziamento adeguati per le università;

- sostenere le riforme dell'istruzione superiore mediante lo strumento di sostegno tecnico;

- garantire flessibilità nei programmi di finanziamento per consentire l'interdisciplinarità.

4Centri di promozione del nostro stile di vita europeo

4.1Rafforzare la qualità e la pertinenza per competenze adeguate alle esigenze future

Occorre affrontare in modo sistematico e globale le carriere accademiche, rispondendo all'invito da parte del Consiglio a promuovere strutture di carriera flessibili e attraenti e a migliorare le condizioni di lavoro. La valutazione delle carriere dovrebbe tenere conto della varietà delle attività accademiche quali l'insegnamento, la ricerca, l'imprenditoria, la gestione o la leadership. Una raccomandazione del Consiglio su un patto per la ricerca e l'innovazione in Europa mira a migliorare l'attrattiva delle carriere di ricerca e a garantire un migliore accesso all'eccellenza scientifica.

Le università rivestono un ruolo fondamentale nella prevenzione degli squilibri tra domanda e offerta di competenze e delle strozzature che rischiano di ostacolare la ripresa dell'Europa, e nel consentire lo sviluppo dei discenti come pensatori creativi e critici, solutori di problemi e cittadini attivi e responsabili attrezzati per l'apprendimento permanente. Nel 2021 la Commissione ha presentato una proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un approccio europeo alle microcredenziali per l'apprendimento permanente e l'occupabilità. Il suo rapido seguito da parte del Consiglio aiuterà a mobilitare l'istruzione superiore a sostegno dell'apprendimento permanente e contribuirà alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze professionali per soddisfare le esigenze nuove ed emergenti nella società e nel mercato del lavoro.

Ambienti eccellenti di istruzione, ricerca e innovazione sono fattori abilitanti per lo sviluppo di competenze di alto livello, la creazione di conoscenze pionieristiche e la loro traduzione in applicazioni pratiche. La collaborazione tra le università e con gli ecosistemi industriali è reciprocamente vantaggiosa a tale riguardo, con il settore dell'istruzione superiore che sostiene lo sviluppo di competenze per l'industria e il settore delle imprese, oltre che per scopi di sviluppo personale. I discenti dovrebbero disporre di più opportunità per beneficiare di tirocini, avere contatti con le start-up e impegnarsi come attori del cambiamento nella propria comunità per produrre un impatto positivo sulla società che li circonda. L'istruzione e la formazione all'imprenditorialità che migliorano la conoscenza e le competenze in materia di imprese sono essenziali, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI). A tale riguardo, dovrebbero essere promosse maggiori sinergie tra le alleanze delle università europee e i centri di eccellenza professionale.

Per raggiungere un'istruzione superiore eccellente e pertinente, è necessario anche un sostegno volto a stimolare l'innovazione pedagogica, incentrata sui discenti, con una varietà di spazi di apprendimento e percorsi flessibili e interdisciplinari. La creazione di "laboratori viventi" 26 dovrebbe essere promossa come un buon esempio del modo in cui gli studenti possono essere formati ad affrontare le sfide in modo olistico e interdisciplinare, e del modo in cui sostenere il pensiero critico, la risoluzione dei problemi, la creatività e le competenze imprenditoriali negli studenti.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- proporrà entro il 2023 un quadro europeo per carriere attraenti e sostenibili nell'istruzione superiore, in sinergia con il quadro per le carriere della ricerca sviluppato nell'ambito del SER;

- sosterrà lo sviluppo di competenze adeguate alle esigenze future, le competenze imprenditoriali dei laureati e l'elaborazione congiunta di programmi di studio tra le imprese, comprese le PMI, e gli istituti di istruzione superiore nei settori industriali di importanza strategica individuati nell'ambito della strategia industriale aggiornata 27 . Questo sarà attuato mediante le alleanze Erasmus+ per la cooperazione settoriale sulle competenze e contribuirà ai percorsi di transizione degli ecosistemi 28 ;

- estenderà il marchio EIT 29 ad attività di apprendimento permanente, quali moduli e programmi di tutoraggio, riqualificazione e miglioramento delle competenze e lo diffonderà oltre l'istruzione accademica;

- sosterrà l'adozione del quadro congiunto UE/OCSE-INFE 30 delle competenze finanziarie per sostenere il benessere finanziario degli adulti per tutta la vita;

- promuoverà i tirocini Erasmus+ all'estero, raggiungendo più di 100 000 tirocinanti ogni anno, attraverso valutazioni inter pares tra studenti e tirocini in start-up e organizzazioni imprenditoriali;

- integrerà nuovi approcci innovativi all'apprendimento e all'insegnamento, compresi i "laboratori viventi" a livello di laurea, laurea magistrale e dottorato, attraverso i programmi Erasmus+ e Orizzonte Europa;

- svilupperà un pacchetto di strumenti per la transizione per le università e gli Stati membri: indagini di monitoraggio Eurograduate, HEInnovate 2.0 31 e servizi di accelerazione per le università nell'ambito di Orizzonte Europa;

- nell'ambito dei poli del SER, rafforzerà il ruolo delle università negli ecosistemi dell'innovazione locali, ad esempio con il miglioramento e la condivisione delle capacità di trasferimento tecnologico, tramite spin-off e la promozione di investimenti congiunti in sinergia con InvestEU;

- rafforzerà il ruolo delle università nell'attuazione di ERA4You, promuovendo la mobilità intersettoriale, in particolare tra il mondo accademico e le imprese;

- a partire dal 2023 fornirà sostegno europeo agli innovatori a scuola, affinché i partenariati scolastici coinvolgano personalità di spicco delle start-up in qualità di ambasciatori e mentori per ispirare i giovani e invitarli a sviluppare idee e soluzioni nuove;

- a partire dal 2023 fornirà sostegno europeo - compreso un kit di strumenti per le università - per lo sviluppo di incubatori all'interno degli istituti di istruzione superiore, in stretta collaborazione con il settore imprenditoriale, per aiutare gli studenti imprenditori a trasformare le loro idee in imprese;

- organizzerà ogni anno una Fiera europea dei talenti che riunirà studenti, ricercatori all'inizio della carriera, accademici, start-up, industria e investitori per promuovere talenti e opportunità commerciali e di lavoro in tutta l'UE, a partire dalla prima edizione nell'ambito del festival "European Science in the City" a Leida nel 2022.

In aggiunta a quanto sopra, la Commissione invita gli Stati membri a:

- facilitare e promuovere approcci interdisciplinari, anche attraverso l'accreditamento istituzionale, la valutazione accademica, la ricompensa e lo sviluppo professionale;

- promuovere la "parità di stima" tra i diversi percorsi di carriera accademica e fornire più flessibilità per le carriere accademiche, anche oltre il mondo universitario.

4.2Promuovere la diversità, l'inclusione e la parità di genere

Come disposto nel primo principio del pilastro europeo dei diritti sociali "ogni persona ha diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi". L'Europa dispone di un settore dell'istruzione superiore altamente accessibile rispetto al resto del mondo. Tuttavia i gruppi svantaggiati o discriminati (minoranze etniche, persone provenienti da un contesto migratorio o persone con disabilità, persone provenienti da famiglie povere, figli di genitori poco qualificati) sono ancora sottorappresentati tra gli studenti, il personale accademico e i ricercatori. Nonostante l'accesso crescente all'istruzione terziaria, i sistemi di istruzione superiore rimangono altamente stratificati. Gli studenti di prima generazione e gli studenti provenienti da un contesto migratorio o appartenenti a minoranze hanno meno possibilità di conseguire l'istruzione terziaria nell'UE.

Esistono persistenti divari di genere nell'istruzione superiore. Mentre per la laurea di primo livello e la laurea magistrale le donne sono più numerose degli uomini in termini di studenti e laureati e c'è quasi un equilibrio di genere a livello di dottorato, esistono grandi differenze di genere tra i campi di studio: nel campo delle discipline STEM le donne rappresentano ancora poco meno di un terzo degli studenti per la laurea di primo livello e la laurea magistrale e il 37 % dei dottorandi. Nonostante alcuni progressi negli ultimi anni, la percentuale di donne tra i professori ordinari o in posizioni equivalenti rimane bassa, pari al 26 % nell'UE.

Occorrono ulteriori cambiamenti istituzionali affinché le università diventino luoghi di vere pari opportunità.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- svilupperà un quadro europeo per la diversità e l'inclusione, anche per quanto riguarda i divari di genere, individuando sfide e soluzioni per le università e il necessario sostegno delle autorità pubbliche;

- affronterà la sottorappresentanza delle donne nelle discipline STEM mediante una tabella di marcia che comprenderà un manifesto delle università orientate alle STE(A)M su un'istruzione STE(A)M 32 inclusiva dal punto di vista del genere;

- sosterrà i ricercatori a rischio mediante principi orientativi per le università al fine di facilitare la loro inclusione.

In aggiunta a quanto sopra, la Commissione invita gli Stati membri a:

- incoraggiare le università ad attuare il cambiamento istituzionale attraverso misure concrete per la diversità e l'inclusione, compresi obiettivi quantificati e volontari di inclusione e piani per la parità di genere inclusivi, sulla base del comunicato di Roma 33 ;

- sviluppare regimi di sostegno nazionali e sostenere l'accesso all'istruzione superiore dei rifugiati e delle persone richiedenti asilo, anche grazie all'istituzione e all'ampliamento di percorsi complementari per gli studenti rifugiati e il relativo sostegno, in linea con la raccomandazione della Commissione sui percorsi legali di protezione nell'UE 34 .

4.3Promuovere e proteggere i valori democratici europei

Le università devono essere luoghi di libertà: di parola, di pensiero, di apprendimento, di ricerca e di libertà accademica in generale. La libertà accademica non può essere isolata dall'autonomia istituzionale, né dalla partecipazione degli studenti e del personale alla governance dell'istruzione superiore.

Garantire la libertà accademica negli istituti di istruzione superiore è al centro di tutte le politiche di istruzione superiore sviluppate a livello dell'UE, così come nel processo di Bologna. È un prerequisito fondamentale per la creazione dello spazio europeo dell'istruzione e dello spazio europeo della ricerca. I valori accademici fondamentali non possono essere dati per scontati. Negli ultimi anni li abbiamo visti minacciati in luoghi e modi diversi, anche nell'UE. L'autonomia degli istituti di istruzione superiore è disomogenea in Europa 35 . L'Unione e gli Stati membri sono chiamati a proteggere attivamente, coltivare e difendere questi valori attraverso le loro politiche e opportunità di finanziamento, nonché a proteggere le organizzazioni di ricerca dalle ingerenze straniere.

Le università rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere la cittadinanza attiva, la tolleranza, l'uguaglianza e la diversità, l'apertura e il pensiero critico per una maggiore coesione e fiducia sociali, e quindi proteggono le democrazie europee. Le università hanno un ruolo attivo nel preparare i laureati a diventare cittadini europei ben informati. Attraverso azioni di insegnamento e sensibilizzazione, esse sostengono l'ancoraggio dei valori europei nella società e, promuovendo il rigore scientifico, contribuiscono a rafforzare la fiducia nella scienza.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- introdurrà e monitorerà la nuova carta Erasmus per l'istruzione superiore e la nuova carta dello studente Erasmus 36 , integrando la libertà e l'integrità accademiche;

- creerà nuove opportunità per promuovere i dibattiti accademici e lo scambio delle migliori pratiche sui valori e la democrazia nell'ambito delle attività Jean Monnet nel settore dell'istruzione superiore di Erasmus+, anche nei paesi terzi;

- proporrà nel 2024 principi guida sulla tutela dei valori accademici fondamentali, basati sul comunicato di Roma 37 , in sinergia con l'azione sviluppata nell'ambito del SER, che mira a sviluppare un piano d'azione per la tutela della libertà accademica e della libertà di ricerca scientifica in Europa, sulla base della dichiarazione di Bonn;

- fornirà sostegno per l'attuazione degli orientamenti sulle ingerenze straniere nella ricerca e nell'innovazione.

In aggiunta a quanto sopra, la Commissione invita gli Stati membri a:

- sostenere la diversità all'interno del settore europeo dell'istruzione superiore;

- rafforzare e rispettare l'autonomia universitaria nelle sue diverse dimensioni;

- promuovere e proteggere la libertà e l'integrità accademiche.

5Attori del cambiamento nella duplice transizione verde e digitale

5.1Sviluppare abilità, competenze e innovazione tecnologica per la transizione verde

Le università sono attori fondamentali per la transizione verde e per un mondo più sostenibile. Esse hanno un ruolo importante nella conduzione della ricerca per trovare soluzioni, in collaborazione con l'industria e la società, alle sfide ambientali e climatiche al fine di raggiungere la neutralità climatica, invertire la perdita di biodiversità e fermare l'inquinamento, e nello sviluppo dell'alfabetizzazione in materia di clima e ambiente per tutti gli studenti di tutti i livelli e discipline, nonché per il pubblico in generale attraverso il coinvolgimento della comunità. Le università possono anche rappresentare un modello per la sostenibilità ambientale attraverso le loro infrastrutture e operazioni. In definitiva, i risultati delle attività di ricerca e innovazione possono costituire una solida base per le politiche, l'innovazione e le misure relative all'ambiente.

La Commissione ha presentato di recente proposte di raccomandazioni del Consiglio sull'apprendimento per la sostenibilità ambientale e sulle microcredenziali per l'apprendimento permanente e l'occupabilità. Il rapido seguito da parte del Consiglio aiuterà a mobilitare gli Stati membri a sostenere le loro università e i loro studenti affinché diventino agenti di cambiamento per la transizione verde, anche in una prospettiva di apprendimento permanente. I partenariati e le missioni nell'ambito di Orizzonte Europa 38 offrono un grande potenziale di sinergie, ad esempio in settori come i trasporti a emissioni zero e le batterie da fonti sostenibili, che richiedono nuove competenze.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- sosterrà l'impegno degli Stati membri attraverso l'apprendimento tra pari e la condivisione delle migliori pratiche nella promozione di approcci istituzionali globali alla sostenibilità e all'alfabetizzazione in materia di clima e ambiente. Promuoverà approcci innovativi di insegnamento e apprendimento. Sosterrà le università attraverso il programma Erasmus+ per integrare la sostenibilità ambientale nelle loro infrastrutture e operazioni;

- sosterrà lo sviluppo da parte delle università, in collaborazione con gli attori socio-economici, di corsi brevi di apprendimento sulle competenze per la transizione verde che consentano di ottenere microcredenziali 39 ;

- sosterrà la piattaforma "Higher Education Climate Frontrunners", una piattaforma per i partenariati transnazionali tra studenti, accademici, università, datori di lavoro e comunità sulle sfide climatiche, sulla base della coalizione "Istruzione per il clima" e degli ambasciatori del patto europeo per il clima;

- incoraggerà i "villaggi verdi" come un modo per aprire i campus universitari alle comunità, per avvicinare la scienza ai cittadini, con il sostegno di Orizzonte Europa, comprese le sue missioni;

- promuoverà e monitorerà il nuovo Erasmus+ verde e blu 40  per promuovere l'azione in materia di ambiente e cambiamento climatico. Monitorerà l'attuazione della nuova carta Erasmus per l'istruzione superiore e della carta verde per il programma d'azione Marie Skłodowska-Curie.

- fornirà sostegno all'accademia dell'Alleanza europea delle batterie (EBA) gestita dall'Istituto europeo di innovazione e tecnologia, per la formazione, il miglioramento delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro nella catena del valore dell'industria delle batterie;

- sosterrà l'attuazione di piani d'azione strategici per la ricerca e l'innovazione che portino alla trasformazione verso l'energia verde e all'inverdimento degli ecosistemi industriali fondamentali.

In aggiunta a quanto sopra, la Commissione invita gli Stati membri a:

- sostenere le università nei loro approcci istituzionali globali alla sostenibilità, anche per quanto riguarda le competenze verdi, e il ruolo fondamentale delle università per l'innovazione e le nuove tecnologie verdi e aiutare le università a essere leader nella transizione verde.

5.2Sviluppare abilità e competenze e promuovere l'innovazione per la transizione digitale

La transizione digitale conferisce alle università un ruolo fondamentale nel fornire a studenti e ricercatori le abilità e le competenze digitali necessarie nella nuova realtà e nella promozione dell'innovazione e delle nuove tecnologie.

Durante la pandemia di COVID-19, il settore dell'istruzione superiore ha mostrato la sua capacità di adattarsi alla nuova situazione. Si è reso evidente che le soluzioni digitali non possono e non dovrebbero sostituire completamente le attività in presenza fisica. Il futuro dovrebbe basarsi su soluzioni ibride che rappresentino un buon equilibrio tra presenza fisica e strumenti digitali. Le università possono anche promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative per l'istruzione attraverso spin-off o scale-up e sfruttare il potenziale della crescente industria europea delle tecnologie didattiche (EdTech).

La Commissione ha avviato un dialogo strutturato con gli Stati membri sull'istruzione e le competenze digitali per stabilire di comune accordo i fattori fondamentali che consentono di rendere l'istruzione e la formazione digitali efficaci e inclusive. Le università rivestono un ruolo chiave nella promozione di una forza lavoro che sia in grado di affrontare le sfide della transizione digitale in futuro. L'offerta di istruzione specializzata in settori digitali, come l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza o il cloud computing, come pure la microelettronica, è fondamentale a tale riguardo 41 . La carenza di competenze in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) è uno dei principali ostacoli. Poiché le tecnologie digitali sono presenti in tutti i settori dell'economia, è anche necessario che tutti gli studenti, ad esempio quelli che studiano medicina, economia aziendale e agricoltura, imparino ad utilizzarle a un livello avanzato nelle loro professioni.

Nel prossimo decennio dobbiamo realizzare le "università connesse". Per questo è fondamentale che le università siano dotate di capacità e infrastrutture digitali sufficienti. L'impiego più diffuso dei mezzi digitali dovrà basarsi su tecnologie e piattaforme nuove e affidabili, che richiederanno interoperabilità, disporranno di una solida base europea e dovrebbero soddisfare le esigenze di istruzione e ricerca in modo integrato. Allo stesso tempo, sono necessari standard comuni e aperti, che consentano alle università di assumere un migliore controllo dei propri dati per rendere efficace la collaborazione.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- fornirà supporto alla cooperazione transnazionale per sviluppare le abilità e le competenze digitali di studenti di tutte le età, del personale e dei ricercatori, in linea con il piano d'azione per l'istruzione digitale;

- attraverso il programma Europa digitale, fornirà sostegno a programmi di istruzione e formazione specializzati nelle tecnologie digitali all'avanguardia e per corsi multidisciplinari in intelligenza artificiale, cibersicurezza, microelettronica e calcolo ad alte prestazioni;

- a seguito di uno studio di fattibilità condotto nel contesto del piano d'azione per l'istruzione digitale, sosterrà il lancio e la diffusione di una piattaforma europea mirata per promuovere la cooperazione tra gli istituti di istruzione superiore, compatibile con il cloud europeo per la scienza aperta (EOSC) e interoperabile con altri standard europei;

- nell'ambito delle attività Jean Monnet di Erasmus+, sosterrà misure specifiche per riconoscere a livello dell'UE gli sforzi delle università che guidano la trasformazione digitale in tutta l'UE;

- guiderà le università nello sviluppo congiunto di orientamenti e principi per consentire l'accesso reciproco ai servizi e lo scambio continuo di conoscenze e dati, tenendo conto della necessità di interoperabilità e apertura.

In aggiunta a quanto sopra, la Commissione invita gli Stati membri a:

- sostenere lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti di tutte le età, del personale e dei ricercatori, la capacità digitale delle università, nonché il ruolo chiave delle università per l'innovazione e le nuove tecnologie digitali, e aiutare le università a essere leader nella transizione digitale.

6Motori del ruolo e della leadership dell'Europa a livello mondiale

L'Europa ha più che mai bisogno di dialogare con il resto del mondo. Le università sono fondamentali per costruire le connessioni tra l'Europa e il mondo e per promuovere i valori europei a livello globale 42 . Esse svolgono un ruolo essenziale nel generare le prove alla base delle politiche estere e di sicurezza dell'Europa, degli accordi internazionali e dell'azione multilaterale. In quanto attori fondamentali nella diplomazia scientifica, aiutano a costruire ponti.

L'Europa è diventata un riferimento per la cooperazione nell'istruzione superiore. Per molte regioni, paesi e università in tutto il mondo, l'esperienza europea ha ispirato nuove strategie di internazionalizzazione o di cooperazione regionale. L'approfondimento della cooperazione tra le istituzioni europee va quindi di pari passo con il consolidamento della loro dimensione globale. Al contempo, è essenziale sostenere il rafforzamento dell'istruzione superiore nei paesi partner.

In linea con la strategia "Global Gateway", le università in Europa sono essenziali per aiutare i paesi partner a trasformare i loro sistemi di istruzione e facilitare la mobilità di studenti, personale, insegnanti e tirocinanti, in uno spirito di mutuo vantaggio e reciprocità. Esse sono anche i motori del rafforzamento della cooperazione in materia di ricerca e innovazione.

La diversità e la reputazione internazionale dei sistemi di istruzione dell'UE, insieme allo status dell'Europa come principale fornitore di cooperazione in materia di istruzione superiore, rappresentano un sostanziale vantaggio cumulativo che potrebbe essere sfruttato. L'esperienza dell'UE in materia di riconoscimento transfrontaliero, certificazione della qualità e accreditamento sta ispirando la cooperazione regionale e l'integrazione in aree geografiche più ampie.

Scambiando talenti provenienti da tutto il mondo, costruendo solidi ponti con i paesi partner in tutto il mondo e promuovendo valori accademici ed europei, le università fanno parte del potere di persuasione dell'Europa. L'Europa deve rafforzare e sfruttare questa reputazione e sviluppare tali punti di forza in tutti gli Stati membri. Ciò a sua volta la renderà più attraente non solo come destinazione di studio, ma anche come partner per una cooperazione omogenea nel campo dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione.

La Commissione propone di:

- collaborare con gli Stati membri per promuovere l'offerta di istruzione superiore dell'Europa e la cooperazione internazionale nell'istruzione superiore in un approccio Team Europa. Ciò significa: sviluppare il portale "Study in Europe" per favorire gli scambi internazionali; rafforzare l'apprendimento tra pari tra le università e le agenzie in materia di internazionalizzazione; rafforzare i partenariati con le regioni prioritarie, come i Balcani occidentali, il vicinato e l'Africa, sulla base della reciprocità, nonché coinvolgere meglio e utilizzare le reti di ex studenti.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- favorirà la mobilità tra l'Europa e le altre regioni del mondo: inviterà gli Stati membri ad organizzare in particolare le procedure pertinenti in vista del rilascio tempestivo di permessi/visti agli studenti di paesi terzi affinché possano iniziare l'anno accademico nell'UE in tempo, nel rispetto della direttiva su studenti e ricercatori 43 ;

- sosterrà consorzi di università leader a livello mondiale per lo sviluppo e l'attuazione di programmi di master, attraverso bandi relativi a lauree magistrali congiunte (Joint Master’s Degrees) di Erasmus Mundus che affrontino le sfide globali;

- sosterrà il riconoscimento trasparente ed equo delle qualifiche dei paesi terzi, comprese quelle dei rifugiati, attraverso la rete dei centri di riconoscimento accademico 44 e gli strumenti di trasparenza dell'UE (quadro europeo delle qualifiche, credenziali digitali europee per l'apprendimento).

7Realizzare gli obiettivi: monitoraggio e governance

I progressi nell'attuazione della presente strategia saranno riferiti attraverso il quadro strategico dello spazio europeo dell'istruzione e la governance dello spazio europeo della ricerca. La Commissione farà il punto sullo stato dei lavori nella sua relazione sui progressi compiuti sullo spazio europeo dell'istruzione e attraverso il sistema di monitoraggio dello spazio europeo della ricerca. Ciò consentirà alla Commissione, agli Stati membri e ai portatori di interessi di impegnarsi in un dialogo strategico sui progressi compiuti e su dove concentrare le nostre politiche e il nostro sostegno.

Nel 2023 la Commissione istituirà un osservatorio europeo del settore dell'istruzione superiore nell'ambito di questo processo al fine di fornire prove sui progressi compiuti. Questo osservatorio unirà in un unico luogo il meglio degli strumenti e delle capacità attuali dell'UE in materia di dati 45 , migliorandone ulteriormente l'uso e la pertinenza per i responsabili politici, le università, gli studenti e i ricercatori. La razionalizzazione e l'aggiornamento delle fonti di dati europee esistenti consentirà alle istituzioni e ai governi di rafforzare la loro base di prove su argomenti chiave come l'inclusione, i risultati dell'apprendimento, i progressi in materia di competenze digitali, verdi e imprenditoriali, il trasferimento di tecnologia, l'occupabilità, le esigenze degli studenti e del mercato del lavoro, il rafforzamento delle carriere di ricerca, la scienza aperta, il ruolo delle istituzioni negli ecosistemi dell'innovazione e la cooperazione transnazionale nel settore dell'istruzione superiore. L'osservatorio consentirà di confrontare, analizzare e mettere in evidenza le prestazioni del settore dell'istruzione superiore in vari campi. Basandosi sulle sinergie tra gli strumenti di dati esistenti, garantirà un monitoraggio preciso e mirato, eliminando potenziali sovrapposizioni e riducendo l'onere di raccolta dei dati per gli istituti di istruzione superiore.

Uno dei risultati dell'osservatorio sarà un quadro europeo di valutazione del settore dell'istruzione superiore per valutare annualmente i progressi compiuti nell'UE verso le priorità fondamentali della presente strategia: inclusione, valori, qualità e pertinenza, mobilità, competenze verdi e digitali, occupabilità, cooperazione transnazionale, trasferimento tecnologico e valorizzazione delle conoscenze.

Tale monitoraggio riguarderà anche l'adeguatezza degli investimenti nell'istruzione superiore e nella ricerca a livello dell'UE, nazionale e istituzionale. A tal fine, la Commissione utilizzerà i risultati del lavoro del gruppo di esperti sugli investimenti di qualità nell'istruzione e nella formazione.

La presente comunicazione è un invito a una più stretta collaborazione tra i paesi e gli attori del settore dell'istruzione superiore all'interno dello spazio europeo dell'istruzione (SEI), dello spazio europeo della ricerca (SER) e dello spazio europeo dell'istruzione superiore (SEIS, processo di Bologna). Occorrono sinergie in settori quali la cooperazione transnazionale e la trasformazione istituzionale delle università, il sostegno ai valori accademici fondamentali e alla libertà scientifica, lo sviluppo delle carriere accademiche, l'apprendimento , l'insegnamento e la ricerca innovativi e interdisciplinari, nonché l'interconnessione tra di essi, la circolazione delle conoscenze, la cooperazione internazionale con i partner al di fuori dell'UE e il contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

La Commissione, in stretta collaborazione con i portatori di interessi e gli Stati membri:

- istituirà nel 2023 un osservatorio europeo del settore dell'istruzione superiore incentrato sui dati, con un quadro europeo di valutazione del settore dell'istruzione superiore tra i suoi risultati;

- promuoverà sinergie tra lo spazio europeo dell'istruzione, lo spazio europeo della ricerca e lo spazio europeo dell'istruzione superiore in modo flessibile e adeguato allo scopo.

8Conclusioni: azioni per il futuro

La presente strategia definisce una visione europea per il futuro delle università e il modo in cui l'Unione può sostenerle in tutta Europa. La presente comunicazione è presentata all'inizio dell'Anno europeo dei giovani 2022. Per sostenere la ripresa e la resilienza dell'Europa e gettare le basi per la sua crescita sostenibile, l'Europa deve investire nelle sue giovani generazioni. Questa fase della vita è caratterizzata dall'istruzione e dalla formazione. Dobbiamo ai giovani la possibilità di acquisire abilità e competenze eccellenti e pertinenti. Offrire a ogni giovane europeo una reale possibilità di miglioramento delle competenze e riqualificazione aiuta a gettare le basi per un'Europa più forte, più prospera e resiliente.

Con la presente comunicazione su una strategia europea per le università, la Commissione invita gli Stati membri e le loro università a unire le forze a beneficio dell'istruzione superiore e dell'Unione europea nel suo insieme. È un invito alla riflessione e al dibattito congiunti e al lavoro collaborativo sul modo in cui possiamo sviluppare insieme la dimensione europea nell'istruzione superiore, nella ricerca e nell'innovazione, sfruttando il pieno potenziale delle università.

La presente strategia può essere attuata solo insieme. La Commissione invita le università a portare avanti il lavoro all'interno delle loro istituzioni e gli Stati membri a sostenere le loro università attraverso politiche e finanziamenti adeguati; invita inoltre gli Stati membri, le università, gli studenti, il personale accademico, i ricercatori e i loro partner all'interno di ecosistemi di innovazione più ampi ad appropriarsi della strategia e a condividere gli impegni per ispirare gli altri.

La Commissione si impegna a mobilitare tutti gli strumenti a sua disposizione – che si tratti di governance, finanziamenti, cooperazione o legislazione – per attuare la presente strategia.

Il coordinamento degli sforzi tra l'UE, gli Stati membri, le regioni, la società civile e il settore dell'istruzione superiore è fondamentale per realizzare la presente strategia. La Commissione invita il Consiglio [europeo], gli Stati membri e le università a impegnarsi in una discussione congiunta su questa agenda strategica e collaborare per preparare le università alle esigenze future, a beneficio delle giovani generazioni europee, e a promuovere l'apprendimento permanente a vantaggio delle persone di tutte le età.

(1)

   Il termine "università" è usato come riferimento al settore più ampio, che rappresenta l'intera area dell'istruzione terziaria, includendo quindi tutti i tipi di istituti di istruzione superiore, comprese le università di ricerca, gli istituti universitari, le università di scienze applicate, gli istituti di istruzione e formazione professionale superiore e le istituzioni artistiche superiori.

(2)

     Istituti di istruzione superiore che hanno ricevuto la carta Erasmus+ per l'istruzione superiore (CEIS), un prerequisito per la partecipazione degli istituti di istruzione superiore al programma Erasmus+.

(3)

   Per l'UE, Eurostat, https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Tertiary_education_statistics

(4)

   Per l'UE, Eurostat, https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/tsc00003/default/table?lang=en

(5)

   Sondaggio dell'EUA "International strategic institutional partnerships and the European Universities Initiative" , aprile (2020), pag. 26.

(6)

   Eurobarometro (2018): https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/2186.

(7)

      EUA Public Funding Observatory Report 2019/20 .

(8)

   Risoluzione del Consiglio su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione verso uno spazio europeo dell'istruzione e oltre (2021-2030) (GU C 66 del 26.2.2021, pag. 1).

(9)

     Come stabilito nel piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali.

(10)

     COM(2021) 118 final.

(11)

   Hauschildt, Gwosć, Schirmer, & Wartenbergh-Cras (2021).  Social and economic conditions of student life in Europe: Synopsis of Indicators.EUROSTUDENT VII 2018-2021 . 

(12)

     She Figures 2021, Women in Science database, DG Research and Innovation. https://op.europa.eu/s/tflN  

(13)

      Academic freedom and institutional autonomy: commitments must be followed by action , dichiarazione comune dell'ALLEA, dell'EUA e di Science Europe, aprile 2019.

(14)

      Iniziativa delle università europee | Istruzione e formazione (europa.eu) .

(15)

      Schede informative sulle università europee | Istruzione e formazione (europa.eu) .

(16)

     COM(2020)625.

(17)

     COM(2020)628.

(18)

     Questa azione si baserà sugli insegnamenti tratti dal quadro della Commissione europea relativo a un'identità digitale e sarà interoperabile con altri strumenti informatici europei, compreso il regolamento eIDAS (identificazione elettronica, autenticazione e servizi fiduciari), un regolamento dell'UE in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno, nonché sui lavori relativi ai portafogli digitali, che si basano sull'infrastruttura europea di servizi blockchain (EBSI) utilizzando credenziali verificabili W3C per lo scambio di credenziali educative.

(19)

   Uno degli strumenti esistenti è il gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT).  

(20)

     Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, sul proseguimento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell'istruzione superiore (GU L 64 del 4.3.2006, pag. 60). 

(21)

     Spesa delle amministrazioni pubbliche in base alla Classificazione delle funzioni di governo - COFOG .

(22)

   https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=R_%26_D_expenditure#Gross_domestic_expenditure_on_R.26D.

(23)

     L'importo finale dipenderà dall'esito della programmazione in corso dei fondi.

(24)

     Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE).

(25)

     Si tratta di un marchio di qualità assegnato alle proposte di progetti valutate al di sopra della soglia di qualità per aiutarle a trovare finanziamenti alternativi mediante il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo+.

(26)

     I laboratori viventi nelle università consentono a studenti, personale e ricercatori di collaborare con altri portatori di interessi di importanza fondamentale per risolvere le sfide della società e incoraggiano l'applicazione delle conoscenze al contesto del mondo reale, migliorano le competenze delle persone coinvolte, aumentano le connessioni tra le persone e offrono maggiori opportunità di connettersi con la società. 

(27)

     COM(2021) 350 final, "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020".

(28)

   I percorsi di transizione saranno creati insieme ai portatori di interessi e potrebbero offrire una migliore comprensione dal basso verso l'alto degli interventi che devono accompagnare la duplice transizione per gli ecosistemi di maggiore rilevanza, conducendo a un piano attuabile.

(29)

     Il marchio EIT viene assegnato a programmi di istruzione su innovazione, imprenditorialità, creatività e leadership.

(30)

     Rete internazionale dell'OCSE sull'educazione finanziaria.

(31)

     Si tratta di uno strumento di autovalutazione dell'innovazione e della capacità imprenditoriale delle università.

(32)

     Scienza, tecnologia, ingegneria, (le arti) e matematica (STEAM) costituiscono un insieme multidisciplinare di approcci all'istruzione che rimuove le tradizionali barriere tra materie e discipline per collegare l'istruzione nel campo delle STEM e delle TIC con le arti, le scienze umane e le scienze sociali.

(33)

     Comunicato di Roma dei ministri, http://ehea.info/Upload/Rome_Ministerial_Communique.pdf.

(34)

   Raccomandazione (UE) 2020/1364 della Commissione, del 23 settembre 2020, relativa ai percorsi legali di protezione nell'UE: promuovere il reinsediamento, l'ammissione umanitaria e altri percorsi complementari (GU L 317 dell'1.10.2020, pag. 13).

(35)

     The European Universities Association’s Autonomy Scorecard (2017).

(36)

     La prima è un prerequisito per ricevere finanziamenti Erasmus+ e la seconda presenta i diritti e le responsabilità degli studenti Erasmus+ durante la mobilità.

(37)

     http://www.ehea.info/page-ministerial-conference-rome-2020

(38)

     Le missioni UE costituiscono un nuovo modo di fornire soluzioni concrete ad alcune delle nostre più grandi sfide. Sono uno sforzo coordinato della Commissione per mettere in comune le risorse necessarie in termini di finanziamenti, politiche e normative, ecc.

(39)

     Sulla base del quadro delle competenze per l'apprendimento per la sostenibilità ambientale e della futura tassonomia delle competenze per la transizione verde della Commissione, per rafforzare il miglioramento delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro europea.

(40)

     Gli obiettivi ambientali e climatici sono una priorità assoluta del programma Erasmus. Il progetto "Erasmus verde" mira a promuovere l'incorporazione di pratiche verdi in tutti i progetti e a sostenere la sensibilizzazione. La dimensione blu è una parte importante di Erasmus verde. Tutte le misure di sostenibilità pianificate saranno pertinenti anche per la dimensione blu di Erasmus+, con l'obiettivo di preservare la salute degli oceani, dei mari e delle acque costiere e interne;

(41)

     Ad esempio, i benefici degli investimenti in progetti comuni dell'UE, come l'iniziativa europea per il cloud computing o l'imminente legge sui semiconduttori, possono concretizzarsi solo se ci sono persone altamente qualificate in grado di progettare e sviluppare queste tecnologie. 

(42)

   Come indicato nell'approccio globale alla ricerca e all'innovazione (COM(2021) 252 final).

(43)

   Direttiva (UE) 2016/801 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2016, relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi, e collocamento alla pari (GU L 132 del 21.5.2016, pag. 21).

(44)

     Rete congiunta costituita dalla rete europea dei centri nazionali di informazione sul riconoscimento e la mobilità accademica e dai centri nazionali d'informazione sul riconoscimento accademico nell'Unione europea (ENIC-NARIC).

(45)

   Ad esempio, ETER , U-Multirank , DEQAR , Eurostudent , Eurograduate , dati delle relazioni sull'attuazione del processo di Bologna e Mobility Scoreboard , statistiche sull'istruzione e la formazione e statistiche su R&S di Eurostat e piattaforma del JRCKT Metrics .

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